Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty EMOZIONI

    Messaggio  ANNA SEQUINO Ven Apr 08, 2011 8:32 pm

    Non è facile trovare le parole adatte a descrivere le emozioni che questa esperienza ha lasciato in me.
    Innanzitutto ho imparato cosa vuol dire asoltare e partecipare e partecipare col cuore ai racconri di chi ci parla e poi ho capito che per poetr fare opere buone e ampliare il processo di educazione non bisogna spingersi fino in Africa o nel terzo mondo perchè basta guardarci intorno per vedere che il nostro aiuto serve proprio a pochi passi da noi.
    Tra tutte le eperienze raccontate quelle che più ho sentito vicine alla mia persona sono state quelle di Vincenzo e quelle di Anna.
    Anche io come Vincenzo ho fatto un'esperienza nell'azione cattolica con bambini di diversa età e concordo pienamente lon quello che ha detto e col fatto che questo tipo di esperienze ti arricchiscono la vita perchè ti accorgi che nonostante tu faccia tanto per loro alla fine ti rendi conto che è sempre troppo poco rispetto a quello che loro riescono a donarti con i loro sorrisi,con la loro allegria e con le loro spiazzanti domande.
    Ancora di più ho sentito una forte affinità con Anna e ho ammirato molto il suo coraggio e la forza che ha trovato per raccontare la sua storia.
    Anche io come lei mi sono persa in questo tunnel,in questo buco nero che sembra non avere mai fine,mai luce...
    ma dal quale sono uscita con l'aiuto dei miei genitore e di quanti mi amano.
    Ora su questo forum voglio raccontare la mia esperienza.
    Nel 2008 sono partita per un campo missionario in Albania e qui ho trovato una situazione sconvolgente.
    Eravamo in molti a lavorare in 3 villaggi diversi.
    Il nostro compito era stare con i bambini in alcuni luoghi del villaggio.
    Nel mio villaggio c'era una piccola stanza degradata che era la loro scuola e,qui intorno a qualche banco cercavamo di insegnargli con vari giochi i 10 comandamenti.
    L'Albania è una terra molto povera sia economicamente che culturalmente.
    Molti bambini non vanno a scuola o perchè i genitori non hanno abbastanza soldi o perchè devono badare ai loro fratelli o perchè devono lavorare.
    Molti di loro non hanno nemmeno una vera casa ma piccole baracche fatte di legno in cui convivevano più di 10 persone in condizioni igieniche precarie ma non solo...spesso dormivano e cucinavano nella stessa stanza e quindi il pericolo di incendio era molto frequente visto che cucinavano ancora sul fuoco acceso con la legna sul pavimento.
    Al di là di questa povertà che ho visto con i miei occhi e toccato con le mie mani,quello che non dimenticherò mai di questa esperienza è il calore che queste persone mi hanno trasmesso con la loro gioia,la loro voglia di vivere,la loro ospitalità...
    Ancora oggi quando si parla degli albanesi si pensa che siano tutti criminali,ladri e stupratori e si cerca di allontanarli perchè fanno paura e vengono così discriminati.
    Ma io posso dire che nella loro terra non ho trovato niente di tutto questo.
    Io ho incontrato solo occhi di speranza che chiedevano aiuto,che chiedevano di essere amti,di essere capito e di essere EDUCATI PER POTER ESSERE MIGLIORI!
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    Messaggio  Borriello Mariaelena Ven Apr 08, 2011 9:00 pm

    La lezione di giovedi è stata qualcosa di fantastico,ascoltare i miei colleghi che raccontavano,emozionati,la loro esperienza!!!!Il racconto che mi ha colpito di piu è stato quello di vincenzo che ci ha mostrato come opera da educatore in parrocchia e in particolare mi ha meravigliato il fatto che abbia ripetuto l'esperimento del fuolard!Very Happy Oggi giorno non è facile trovare giovani che si attivano nel sociale,che aiutano persone in difficoltà,invece oggi abbiamo avuto la prova vivente che non è cosi!Ringrazio tutti quelli che hanno raccontato la propria esperienza!
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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty lezione 7 aprile 2011

    Messaggio  alessia cicala* Ven Apr 08, 2011 9:04 pm

    la lezione del 7 marzo è stata organizzata in un modo diverso rispetto al solito, ma è molto interessante in quanto ha consentito ai miei colleghi di riportare al resto della classe le loro esperienze, e di dare a noi spettatori grandissimi emozioni, infatti è proprio per questo che ringrazio loro e la professoressa. Mi è piaciuto molto l'intervento della ragazza relativo all'assistenza che lei ha apportato con delle sue colleghe al carcere di Rebibbia, ma in particolar modo mi hanno colpito le parole che lei ha riportato di un carcerato, relative all’invidia, che lui aveva, verso il suo compagno di cella, nel fatto di essersi tolto la vita e riconoscendo proprio in questo gesto la sua libertà. Ma non vuol dire di certo questo essere libero, la libertà è tutt'altro, essere libero vuol dire avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero, le proprie idee, votare,andare in qualunque posto...
    Ho apprezzato molto il contributo di Amalia e Daiana con il loro volontariato all' AVO, associazione volontario ospedaliero, contesto nel quale i bambini si trovano a vivere anche per lunghi periodi, ma non per questo devono rinunciare alla loro infanzia. Proprio per tale motivo credo che siano necessarie ed indispensabili figure come queste che rivestono le mie college, per poterli far giocare, disegnare,divertire ad esempio con spettacoli in modo da allontanarli almeno per un pò dalle loro cure e dalle loro malattie.
    Ho riconosciuto molta forza in Silvia, capace di seguire un bambino, Simone, che proviene da una condizione di disabilità non fisica ma più che altro determinata dal contesto familiare e sociale di provenienza, dove gli adulti mostrandosi più scettici dei giovani, non riconosco nessun miglioramento del piccolo, (anche se reale)e si limitano semplicemente a definito "o' pazz".
    Anna, invece, ci ha riportato una sua esperienza di vita, quella dell'anoressia. Per me questo ha rappresentato un momento molto forte e mi ha emozionato tantissimo. Mi sono sentita molto vicino a lei, perchè ho avuto un esperienza simili, in quanto partendo dalle riduzione del cibo spazzatura, mi ha portato a ridurre in maniera un pò eccessiva le porzioni giornaliere di cibo, che affiancandosi allo stress per gli esami all'università, mi ha fatto perdere diversi chili. La cosa all'inizio non mi è dispiaciuta molto, ma poi riconoscendo la carenza di forze, l'impossibilità di praticare sport, cosa che amo moltissimo, mi ha fatto ripensare alla mia alimentazione. Molto grande è stato il contributo dei miei genitori, in particolare di mia madre e del mio ragazzo, che mi sono stati vicini e mi sono stati vicino giorno per giorno e mi hanno invogliato a riprendere peso. Così piano piano sto riprendendo le mie belle forze, che mi mancavano davvero tanto, senza per fortuna ricorrere all'intervento di medici o altro.
    Le esperienze che ci sono state mostrate mi hanno trasmesso tante emozioni, mi hanno dato insegnamenti, ma soprattutto mi hanno spinto a mobilitarmi per ricercare centri di assistenze, case famiglie o comunque contesti in cui c'è bisogno di aiuto e supporto per persone in difficoltà. Riconoscendo comunque che la figura dell'educatore riveste ruoli diversi e complessi, deve questa perciò essere formata in modo tale da essere capace di intervenire e operare in contesti sociali diversi e con tipologie di persone che possono variare.
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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty esperienze...

    Messaggio  talotti laura Ven Apr 08, 2011 9:05 pm

    in questa lezione abbiamo ascoltato le esperienze di alcuni dei nostri compagni.
    Premettendo che sono state tutte molto toccanti, devo dire che personalmente ce ne sono state due in particolare che mi sono piaciute molto.
    La prima è stata quella di Vincenzo che ci ha mostrato un video sull'esperienza di educatore in parrocchia, dove ci ha anche mostrato di aver adottato la benda in un esperimento con i ragazzi e testimoniando di esser riuscito a far esprimere finalmente una bambina che non parlava mai..
    La seconda è stata quella di Anna, che ha vissuto la sua esperienza nel carcere di Rebibbia facendo parte del VIC (volontariato in carcere). Ha vissuto la sua esperienza ancor più da vicino alloggiando in una casa di detenzione dove viveva gomito a gomito con alcuni detenuti, ci ha raccontato che prendevano il caffè insieme e che alcuni di questi pur essendo persone molto più grandi, chiedevano aiuto o consigli a lei. Anna ha legato con un detenuto in particolar modo.. Luigi.. Luigi durante la sua detenzione si è dedicato alla scrittura, scrivendo un libro in cui parla anche di un suo compagno di cella che si è suicidato, scrivendo: "alla fine ti invidio".. vedendo nella morte la libertà..(questo è stato il racconto che mi ha colpita di più).
    Ma ci sono state molte altre testimonianze di ragazze che dedicano il loro tempo all'ACR (azione cattolica ragazzi) o all'AVO (associazione volontari ospedalieri), persone che hanno parlato di autismo e di come cercano di aiutare chi ne è affetto..
    Ascoltando queste testimonianze, queste esperienze di vita ho capito che ognuno di noi può fare tanto per aiutare il prossimo!!!
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    Messaggio  linapaudice Sab Apr 09, 2011 6:50 am

    [/b]OGGI è STATA UNA LEZIONE DAVVERO MOLTO EMOZIONANTE E TOCCANTE NEL VEDERE ATTENTAMENTE LE VARIE PRESENTAZIONI DEI MIEI COLLEGHI . SENZA NULLA TOGLIERE AGLI ALTRI , LA PRESENTAZIONE CHE PIù MI HA COLPITO , è STATA QUELLA DI VINCENZO .ESSENDO ANCHE IO UNA EDUCATRICE PARROCCHIALE , POSSO IMMAGINARE IL LAVORO , LA FORZA , LA PASSIONE MA SOPRATTUTTO L'AMORE CHE CI VUOLE NEL AFFRONTARE TUTTO CIò, è DAVVERO MOLTO BELLO E COMMOVENTE VEDERE ANCORA OGGI GIOVANI CHE SI OCCUPANO DI BAMBINI PER EDUCARLI E DI NON FARLI SENTIRE DIVERSI DAGLI ALTRI ;ALL'INTERNO DELLE PARROCCHIE.PER ESSERE EDUCATORI NON SERVE SOLO UN FOGLIO DI CARTA CHE ATTESTI LA TUA PROFESSIONALITà , MA QUELLO CHE IMPORTA E CONTA è SENTIRSELO DENTRO VERAMENTE , è UN COMPITO DAVVERO IMPORTANTE E INTENSO CHE DEVE ESSERE FATTO CON CURA ED AMORE . SPESSO DIVENTIAMO, PER I BAMBINI ,PUNTI DI RIFERIMENTO , SPALLE FORTI E CONSOLATRICI DOVE APPOGGIARSI SEMPRE . IO PENSO E CREDO FERMAMENTE, CHE HA TUTTO BISOGNA , CREDERCI SEMPRE E NON ARRENDERSI MAI . PER QUESTO VOGLIO RINGRAZIARE DAVVERO TUTTI ED IN PARTICOLARE LA PROFF. BRIGANTI , PER ESSERE SEMPRE DISPONIBILE , BUONA , FIERA E ORGOGLIOSA DEL SUO LAVORO COMPLIMENTI .
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    Messaggio  Viviana Parascandolo Sab Apr 09, 2011 7:57 am

    La lezione di giovedì è stata davvero "fuori dagli schemi" e un invito alla riflessione per tutti noi presenti.Come successo già in altre lezioni precedenti ,anche stavolta sono state toccate le corde della nostra sensibilità e capacità d'attenzione che tutti i colleghi del corso sono senz'altro riusciti a catturare durante la loro presentazione.Mi sembrerebbe ingiusto ,verso i lavori degli altri ,indicare un mio preferito quindi semplicemente mi vorrei limitare a ringraziare tutti coloro che hanno avuto la forza e il coraggio di esporre le loro emozioni,i loro vissuti davanti a tante persone,per lo più sconosciuti.Sembrerò ripetitiva, ma vorrei ringraziarli perchè le loro esperienze,le loro parole, mi hanno arricchito come persona perchè credo che bisogna fare tesoro delle esperienze ,che siano nostre o siano di altre persone.
    In ogni caso possono essere molto utili nel nostro percorso di vita e soprattutto nel nostro essere "futuri educatori".Vorrei concludere con una frase che mi ha molto colpita e che vorrei rivolgere a tutte quelle persone che soffrono o che hanno sofferto:
    "Ricorda che quando tutto va giù - X - fa +"
    cheers
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    Messaggio  Diletta M.R Clemente Sab Apr 09, 2011 8:09 am

    ...riprendendo una frase di Madre Teresa di Calcutta: "la vita è una sfida, affrontala!" sono fermamente convinta la lezione di oggi l'ha rappresentata a 360°. Ascoltando le diverse esperienze raccontate dai miei compagni di corso, credo che davvero per la prima volta, tutti viaggiavamo sulla stessa lunghezza d'onda perchè l'emozione che si percepiva, era davvero forte. Ero convinta di essere una semplice spettatrice, ma in realtà mi sono sentita totalmente travolta dai loro racconti, dalle loro emozioni, dalle parole che, cariche d'amore, mi hanno fatto sentire protagonista di questo momento che è stato uno dei più belli in assoluto di tutto il corso!!!. tutti gli interventi sono stati davvero belli ma quelli che mi hanno colpito di piu sono stati quello di Vincenzo, L' ultimo fatto da Anna, ed infine, quello che trattava dell esperienza fatta nel carcere di Rebibbia. Riuscire ad aiutare i bambini, essere per loro un punto di riferimento, trasmettergli determinati valori... secondo me è la cosa più bella del mondo! Sono la cosa più bella e pura che ci sia in assoluto e riuscire a dar loro una mano (indipendentemente dalla loro situazione che può essere più o meno difficile), è davvero straordinario!. E' vero,come ha detto Vincenzo, ciò che facciamo rappresenta solo una piccola goccia nell' oceano ma è proprio quella piccola goccia che apparentemente può sembrare "insignificante", è davvero fondamentale per la loro vita che magari sino a poco tempo prima, era priva di un vero punto di riferimento!!!. Per questo ritengo che il ruolo dell' educatore è davvero una missione perchè prendi letteralmente per mano il bambino e lo accompagni in questo percorso di crescita. La stessa cosa vale per l'esperienza del carcere. Questo intervento mi ha colpito davvero tanto anche perchè, come ho già precisato in un altro commento, mi piacerebbe davvero tanto diventare un educatrice penitenziaria dal momento che sono fermamente convinta che tutti, ma davvero tutti, abbiamo la possibilità di migliorare indipendentemente dagli errori che si commettono... l'importante è crederci perche come si dice: volere è potere!!!. Ed è proprio il concetto di resilienza che è un altro tema protagonista di quella che è stata l'esperienza raccontata da Anna che è riuscita a venir fuori da quella che è la dura esperienza dell' anoressia che pian piano ti consuma e ti rende letteralmente passivo. Ti chiude in una dimensione parallela in cui tutto ti sembra inutile... tutto diventa cupo, pesante e non riesci a dar senso a nulla. Ma è proprio nel momento in cui cominci a sorridere che ti rendi conto di quanto sia bella la vita e di quanto valga la pena viverla. Ognuno di noi è speciale ed è proprio questa nostra peculiarità che ci rende unici in tutto e per tutto!. non importa ciò che dice la moda che mette in evidenza prototipi di ragazze davvero scheletriche, non importano i giudizi di persone superficiali che si fermano solo ed esclusivamente alle apparenze... anche se in una società come la nostra in cui l'omologazione è il pass che ti permette di integrarti ovunque tu voglia, bisogna avere il coraggio di vivere alla luce del sole ed accertarci in tutto e per tutto perchè siamo unici e speciali... e non cè nulla di più bello al mondo.
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    Messaggio  anna raffaella carannante Sab Apr 09, 2011 8:59 am

    La lezione del 7 aprile è stata molto intensa e ricca di emozioni , perchè tutte le persone che hanno parlato hanno fatto capire quanto sia importante il lavoro di educatore e questo mi ha colpito moltissimo . Molte persone hanno raccontato la loro esperienza da educatore , ma quella che mi ha colpito di più è stata quella di VINCENZO che ha fatto l 'educatore in parrocchia all 'ACR . Vincenzo si è dedicato intensamente ai ragazzi che doveva educare è questa è stata sicuramente una cosa molto importante per lui , però mi ha colpito il suo racconto, principalmente quando ha spiegato l 'esperimento fatto ad una bimba con un foulard . Questa bimba ha provato la sensazione del buio , era completamente bendata e ha vissuto attimi davvero negativi perchè non vedeva nulla , però grazie a questo esperimento ha ricomnciato a parlare appunto perchè prima non parlava mai , e per Vincenzo sicuramente è stata una rivincita . Beh credo che lo sia per tutti quelli che si impegnano a fare questo lavoro che poi alla fine non viene più valutato come lavoro dal momento che ci sono di mezzo i bambini . I Bambini ti danno una forza interiore che nessuno riesce a dare e l 'educatore deve riuscire a comprenderli fino in fondo immedesimandosi in essi . Vorrei ringraziare apertamente tutte le persone che hanno parlato e raccontato la loro esperienza ,perchè sono state davvero tutte significative , e mi hanno insegnato che in tutte le cose che si fanno bisogna mettere il cuore . La vita già in sè è dura e deve essere affrontata nel migliore dei modi , quindi questo è proprio quello che occorre per migliorarsi ma anche per aiutare persone che sono meno fortunate di noi . Io ringrazio la professoressa BRIGANTI , perchè questo è un corso significativo in tutto e per tutto , anche perchè comprende aspetti che fanno parte della vita quotidiana e si appella alla realtà . Io ho appreso tanto da ciò , sono migliorata come persona anche se prima avevo la minima conoscenza di ciò e questo mi ha fatto crescere e arricchire i miei pensieri , mi ha fatto capire le emozioni che si vivono attraverso gli altri ed è una cosa meravigliosa . GRAZIE DI TUTTO
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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty commento sulle autopresentazioni

    Messaggio  federicanobile Sab Apr 09, 2011 9:08 am

    la lezione dell altro giorno mi ha colpito particolarmente perchè abbiamo avuto la grande occasione di venire a conoscenza di molte cose riguardanti alcuni nostri compagni di corso.
    Se devo essere sincera tutti hanno fatto un bellissimo lavoro ma la presentazione che mi ha colpito,e se devo essere sincera mi ha fatto commuovere,è stata quella di Vincenzo Raia.mi ha colpito profondamente perchè mi sono resa conto che con piccoli gesti,ragazzi come noi,possono donare la vita a ragazzini che magari possono avere qualche difficoltà in più.
    Da quello che ho potuto vedere e maggiormente sentire da questo video è la SOLIDARIETA' LA FRATELLANZA MA SOPRATTUTTO LA CONDIVISIONE DI TUTTO che lega questi ragazzi.
    L educatore a mio parere non è soltanto un semplice lavoro,ma una vera vocazione che parte dall interno del proprio cuore
    infatti si dona l' anima la vita il cuore a tutti quei ragazzi bambini ma anche persone adulte che magari possono vivere in condizioni disagiate....Per questo motivo mi complimento con tutti questi ragazzi che compiono giorno dopo giorno questa missione con AMORE GIOIA E VOGLIA DI VIVERE!!!!!!
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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty Autopresentazioni

    Messaggio  maria reccia Sab Apr 09, 2011 9:08 am

    Il laboratorio di giovedì è stato più emozionante delle altre volte...
    L' esperienza di Vincenzo è stata molto significativa e mi ha colpita moltissimo, il video che ci ha mostrato mi ha trasmesso un'emozione fortissima e quando ci ha parlato della sua esperienza come educatore dell' Azione Cattolica, in cui è riuscito a far parlare una bambina strabica che aveva difficoltà a parlare, con l'esperimento del foulard, l' emozione è stata così forte che non riuscivo a trattenere le lacrime. Nei suoi occhi si leggeva la gioia, la felicità, la soddisfazione, immensa, di esser riuscito a raggiungere il suo obiettivo...Ammiro tanto Vincenzo così come anche Anna, che ci ha parlato della sua bulimia e anoressia a quattordici anni e che ne è uscita vincente, Barbara con le sue poesie ci ha parlato dell' emarginazione, e di Silvia, Diana e Amelia che ci hanno raccontato le loro esperienze vissute, diverse ma che tutte hanno trasmesso delle emozioni, valori...
    Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con noi la loro esperienza e che ancora una volta mi hanno fatto capire tante cose...con il loro aiuto, un minimo aiuto, hanno saputo regalare un sorriso a quei bambini...come ha fatto Vincenzo.


    Ultima modifica di maria reccia il Sab Apr 09, 2011 9:46 am - modificato 3 volte.
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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty AUTO PRESENTAZIONE DEL 7 APRILE 2011

    Messaggio  RosannaPepe Sab Apr 09, 2011 9:18 am

    Giovedì c' è stata una lezione dedicata al nostro intervento, molti dei mie colleghi hanno raccontato le proprie esperienze nel sociale, tutte meritanti un commento positivo, per il coraggio di parlare davanti a tutti perché non è una cosa facile, ma soprattutto per le belle cose che questi ragazzi fanno per aiutare gli altri.
    Tra tutti però c'è un intervento che più mi ha colpita ed è quello di Vincenzo Raia, dalle sue parole e da i suoi occhi pieni di gioia vedendo il filmato, ho potuto capire quanto ama I SUOI BAMBINI e che per lui l'esperienza da educatore nell' Azione Cattolica è una cosa molto importante non solo per quello che da ma soprattutto per quello che riceve dai bambini, che a mio avviso sono il pezzo più importante e più giusto della società.
    VORREI ANCORA FARE I MIEI COMPLIMENTI A VINCENZO E A TUTTE LE ALTRE RAGAZZE CHE CI HANNO REGALATO QUESTI MAGNIFICI INTERVENTI.
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    Messaggio  Sorgente Simona Sab Apr 09, 2011 9:33 am

    Giovedi è stata un'altra lezione fantastica come le altre volte. In aula ci sono stati diversi commenti che hanno attirato la mia attenzione.Ciò che hanno argomentato riguarda tutti gli aspetti del lavoro di un 'educatore.Ognuno di voi mi ha lasciato qualcosa che mi ha arricchito interiormente.Sono stati tutti interessanti ma in particolare il commento di Vincenzo Raia e quello di Anna.La prima cosa che premio in loro e non solo loro ma tutti quelli che hanno espresso la loro esperienza è il coraggio che hanno dimostrato già salendo e parlando verso tutti noi.L'intervento di Vincenzo mi ha fatto capire tante cose e mi ha fatto rinforzare ancora di più il mio pensiero di educatrice verso i bambini.Quindi penso di dedicare la mia vita a loro che hanno bisogno di me e di voi.E' Stato molto bello quando Vincenzo ha riuscito con la sua passione e con il suo amore a far integrare i bambini disabili con quelli non disabili.Cosa molto difficile.Mi sono commossa quando ho visto nel suo video tutti i bambini giocare insieme e divertirsi tanto soprattutto quando Vincenzo ha cercato di aiutare una bambina disabile che aveva difficoltà di esprimersi verbalmente attraverso un foulard.Penso che per lui è stata una grande soddisfazione aiutare quella bambina.è ciò che vorrei fare anch'io per sentirmi soddisfatta di una cosa così bella.Un altro intervento che mi ha colpito è stato quello di Anna.UNa ragazza con tanto coraggio e forza.Anna è stata un educatrice in carcere ad un detenuto.Quando ha raccontato la sua esperienza, nonostante spaventosa ,aveva uno sguardo tranquillo e sereno. Non ho mai pensato di dedicarmi a pesone adulte che hanno compiuto reati perchè ritengo che ci vuole tanto lavoro,perchè cambiare le idee di una persona adulta non è uguale a quella di un bambino.La cosa che mi spaventa di più è non vivere una vita tranquilla perchè in carcere è soggetta ,la maggior parte delle volte, al rischio di perderla.Quindi lascio il posto a persone più coraggiose e mi dedico ai bambini. Razz


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    Messaggio  Gina Losapio Sab Apr 09, 2011 9:50 am

    Bhè che dire...ad ogni lezione resto senza parole, la lezione del 7 aprile mi ha colpito tantissimo è stata emozionante, mi sono sentita vicina ai miei colleghi è come se stessimo in spiaggia tutti insieme, attorno ad un falò a parlare di noi, a fare amicizia, conoscerci, avere un contatto è stato bellissimo!!! Siamo accomunati dallo stesso sogno, lo stesso obiettivo: fare del bene! Dare il nostro contributo in comunità di recupero piuttosto che in carcere o in orfanotrofi. Siamo persone che vogliono tendere una mano a chi per un motivo o un altro non ce la fa e ha bisogno di noi. Nell'ascoltare le storie dei miei colleghi mi sono sentita orgogliosa di essere un' educatrice! E sono orgogliosa di condividere questo sogno con tutti voi! =)Vorrei dire grazie mille a tutti i miei colleghi e alla nostra docente! Grazie per tutte le belle emozioni che mi avete trasmesso! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
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    Messaggio  Alda Falco Sab Apr 09, 2011 9:55 am

    La lezione di oggi è stata molto interessante , abbiamo assistito alla visione di filmati ed esperienze che mi hanno colpito ed emozionato ,perchè ognuna a suo modo ci ha regalato sensazioni e ci fatto riflettere sulla figura di educatore quanto sia importante per la società.
    l'esperienze sono state tutte eccezionali ma quelle che mi hanno colpito maggiormente sono state quelle di Barbara ,Vincenzo e Anna .
    Barbara è stata molto brava perché è stata capace ci parlarci dell 'emarginazione in modo molto obbiettivo sopratutto dalla poesie che ci ha elencato , le quali erano spettacolari.
    Vincenzo con la sua figura di educatore in parrocchia ha saputo lanciare a tutti noi un grande messaggio facendoci capire che noi educatori siamo capaci di realizzare progetti magnifici nella nostra realtà sociale ,con un piccolo contributo ma tanto importante e solo credendo in esso e avendo tanta passione nel farlo possiamo giungere alla "pienezza della vita".
    Infine Anna con la sua esperienza , penso che abbia smosso le anime di ognuno di noi ed è stato molto emozionante , ha dato un grande esempio a tutti noi che la vita è un dono e lei ha lottato con tutte le sue forze per uscire da quell'orribile incubo e vivere ogni giorno assaporando e accontentarsi di quello che si è.

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    Messaggio  RosaIncarnato Sab Apr 09, 2011 10:09 am

    Ogni intervento è stata un'emozione. Ma in particolare 3 sono stati gli interventi su cui voglio esprimere un commento. In primis quello di Vincenzo Raia, perchè è incredibile quanta forza e quanto amore si riusciva a leggere nelle sue parole e nel suo video. Nonostante la sua giovane età è testimone di un percorso non facile ma che, come lui stesso ha detto, ha dato tante soddisfazioni e tanti ottimi risultati.
    In seguito, mi ha colpito l'intervento della ragazza che ci ha parlato della sua esperienza nel carcere di Rebibbia, perchè ci sono persone che non vanno giudicate soltanto per gli errori commessi (i quali devono pagare), ma c'è da ammirare la forza di volontà di coloro che riescono a guardare avanti e rialzarsi per ricominciare, e il signor Luigi (il protagonista del racconto) ne è di esempio.
    L'intervento, però, che mi ha lasciato senza parole, è stato quello di Anna. Conosco personalmente Anna, e stando con lei, l'allegria che trasmette con la sua solarità, non lasciava trasparire minimamente la lotta che ha combattuto. E' davvero ammirevole vedere come sia riuscita a rissolevarsi e a diventare la magnifica ragazza che è.
    Ciò che è emerso da ciscun intervento è che nella vita ci vuole davvero tanta forza di volontà per raggiungere i propri scopi.
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    Messaggio  Paola Pignatelli Sab Apr 09, 2011 10:12 am

    La lezione di giovedi è stata molto interessante ed emozionante ognuno dei nostri colleghi ha descritto la sua esperienza personale come educatore attraverso video e testimonianze di bambini con disabilità che erano riusciti a relazionarsi con gli altri attraverso giochi ed esperimenti che hanno permesso di esprimersi e superare problemi di isolamento , timidezza e chiusura!!!
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    Messaggio  Schiano di Cola Maria P. Sab Apr 09, 2011 10:13 am

    Giovedì mattina, in aula, abbiamo ascoltato le testimonianze dei nostri colleghi universitari, che hanno condiviso con noi le loro esperienze personali e di educatori. Io non posso che mostrare solo un forte senso di ammirazione e gratitudine nei loro confronti, per le forti emozioni che hanno suscitato in me. Ci sono stati degli interventi in particolare che mi hanno emozionata, tra i quali, il racconto di Vincenzo Raia come educatore dell’Azione Cattolica, durante il quale ci ha mostrato un video che descriveva questa sua esperienza e, devo ammettere di aver faticato nel trattenere le lacrime, soprattutto nella parte conclusiva del video, in cui vi sono stati interventi diretti di ragazzi in seguito alla partecipazione ad una simulazione propostagli dal loro educatore Vincenzo. E’ stato bello e commovente ascoltare le parole di una bambina che, avendo difficoltà ad esprimersi verbalmente, ha ammesso di essere riuscita a parlare per la prima volta, d’avanti a ai suoi compagni, grazie a questa esperienza del foulard. Ritengo che questa possa rivelarsi come un’immensa gratificazione per l’educatore nell’essere riuscito nel suo intento di educare e comunicare, trasmettendo all’altro un qualcosa di significativo, come il suo amore nell’essere educatore.
    Mi ha colpito il messaggio trasmesso nella proiezione, ossia “educare alla pienezza della vita”. Penso che questo sia un importante insegnamento rivolto a tutti e a ciascun educatore, che crede nella sua professione e principalmente nella sua passione, ed è questa a determinare il volersi impegnare per amore anche dell’altro.
    Penso che la parola chiave sia “Amore”, l’amore per la vita, l’amore verso di sé, verso l’altro, verso il mondo. Tale parola, così breve ma ricca di significato,esprime l’emozione e il sentirsi più profondo che si possa provare e che spinge le persone verso la speranza, la fiducia che le porta a credere in qualcosa e a lottare per questo qualcosa, con una tale determinazione che può scaturire solo da loro stesse. E’ possibile combattere per cambiare una situazione e migliorarla, nel momento in cui si diventa consapevoli e critici verso di essa e verso se stessi,con l’appoggio e il sostegno anche di altre persone, come la famiglia, gli amici.
    Queste mie parole scaturiscono dalla testimonianza di Anna, che sostengo abbia dimostrato un grande coraggio nel raccontare la propria esperienza e quella che per lei è stata una parte “buia” della sua vita. Mi permetto di definirla in tal modo, perché tale malattia dell’anoressia emerge da un iniziale e lieve senso di sofferenza, ma che può sprofondare nel baratro della depressione e condurre a quella condizione di inesistenza corporea, materiale che viene definita con una parola che non voglio pronunciare. Anna, che ora ama e vuole sorridere nella e alla vita e che adora i colori della natura e lo dimostra anche nel suo semplice vestirsi, ha affrontato questo suo percorso nel momento in cui, come lei stessa ha dichiarato, si è sentita forte ed è diventata cosciente di ciò che stava vivendo. Anche io, come lei, voglio sorridere e svegliarmi ogni giorno sorridente. Perché le difficoltà devono essere affrontate con un sorriso per evitare di cadere e non rialzarsi. Penso che nel sorriso di una persona sia racchiusa la sua forza combattiva di vivere la vita come le si presenta.
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    10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio) - Pagina 4 Empty Laboratorio 7 Aprile 2011

    Messaggio  Rosaria Polverino Sab Apr 09, 2011 10:18 am

    Ieri in aula è stato veramente emozionante ascoltare le esperienze dei miei colleghi.
    Sono stati tutti racconti interessanti dal primo all’ultimo ma quello che mi ha colpito in particolar modo è stato quello di Vincenzo Raia.
    Mi ha colpito principalmente il modo in cui si esprimeva, anche se particolarmente emozionato, mi trasmetteva tutto il suo amore e tutta la sua passione che prova nell’aiutare gli altri attraverso la sua partecipazione all’ACR.
    Apprezzo molto il suo lavoro, perché grazie a questo, mette in pratica il vero ruolo dell’educatore!!!,infatti ha coinvolto i ragazzi delle sua parrocchia attraverso un gioco che abbiamo simulato anche noi in classe con la professoressa, e cioè il gioco del foulard ,grazie a questo esercizio lui ha ottenuto una grande soddisfazione cioè quella di riuscire a far parlare una ragazza che ha problemi ad esprimersi verbalmente.
    Oltre alla testimonianza di Vincenzo un’altra che mi ha colpito è stata quella della ragazza che ci ha raccontato della vicenda di suo fratello,il quale è stato pugnalato alla spalle da un amico,colpendolo al midollo osseo.
    Con questa testimonianza si è parlato di resilienza.... ma ciò che mi ha colpito è stato il modo in cui la ragazza raccontava della forza di volontà suo fratello, che nonostante le difficoltà che si è trovato ad affrontare è riuscito comunque ad andare avanti con tutte le sue forze e la sua grande voglia di vivere!!!!
    Voglio concludere ringraziando ancora una volta la Professoressa Briganti che ci permette ogni volta che seguiamo le sue lezioni di vivere sempre nuove emozioni!!! Grazie ancora
    Very Happy I love you I love you
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    Messaggio  Gaia Sab Apr 09, 2011 10:34 am

    Questo laboratorio mi ha colpito molto.. Raccontarci e sentir raccontare altre storie non è altro che l'aumentare di un bagaglio personale ricco di infinite emozioni ...
    Molto interessante è stato il racconto di Caterina.. Purtroppo non ho potuto raccontare esperienze personali, ma già sentire e immedesimarti nei racconti di altre persone è stato molto interessante, soprattutto vedere tutto l'amore e la gioia che questi ragazzi si trovano ad affrontare difronte a dei ragazzi disabili ... Vorrei magari anch'io un giorno poter lavorare o magari poter dare una mano a persone affetti da disagi fisici per poter far capire loro che non sono "diversi" da noi (così come gli vuol far credere la società) bensì sono come noi e come noi devono essere trattati, con la speranza in un futuro migliore ...
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    Messaggio  RosaBorrelli Sab Apr 09, 2011 11:36 am

    La lezione di giovedì e stata una lezione fatta da noi, una lezione dove ragazzi hanno fatto vedere il loro piccolo mondo;hanno fatto vedere come è straordinario regalare, attraverso piccole azioni, un GRANDISSIMO SORRISO a quei bambini... Very Happy è stato emozionante vedere TUTTe le esperienze,tutti i momenti che hanno trascorso le ragazze(anoressia-carcere-resilienza..)sono state fenomenali,hanno avuto gran coraggio..io non ho sofferto di anoressia ma sono stata per 3 anni della mia vita (15-18 anni) in DEPRESSIONE totale..no che non volessi vivere ma subentrò in me la PAURA, il PANICO, L'ANSIA, il non voler stare con nessuno avevo solo bisogno di piangere, non volevo andare a scuola e tant'altro ...sono stati momenti bruttissimi, ANNI BRUTTISSIMI..ma grazie al mio ragazzo ed alla mia mamma ho superato TUTTO.Quindi voglio dire, cara professoressa che grazie a questo corso ,capisco quant'è bello fare delle azioni per i bambini perchè non c'è cosa più bella di vederli FELICI!di vedere il loro SORRISO!! Io ringrazio lei di aver DATO VITA A QUESTO CORSO perchè ogni volta che esco dall'aula sono emozionata grazie grazie grazie!!! Exclamation Exclamation ExclamationSad Smile
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    Messaggio  mara pipola Sab Apr 09, 2011 11:51 am

    La lezione di giovedì è stata una lezione in cui l’emozione ha preso il sopravvento sulla mia concentrazione.
    Ascoltando i miei colleghi raccontare le loro esperienze sentivo quanta forza di volontà e grinta avevano nell’affrontare la loro passione:FARE QUALCOSA X GLI ALTRI.
    Un ringraziamento va a tutti perché ogni intervento è stato coinvolgente ma mi sono sentita molto vicina all’esperienza raccontata da Vincenzo.
    Sono ormai circa otto anni che svolgo volontariato in oratorio e per un anno ho lavorato in casa famiglia. Numerose le situazioni in cui i bambini erano affidati alla strada, costretti a crescere in fretta, abbandonati al loro destino a partire da età come i 6/7 anni.
    Ricordo ancora la prima volta che arrivai lì..Mi ritrovai davanti a ragazzi che di educazione e rispetto sapevano ben poco,il loro linguaggio era fatto di poche parole perché a queste preferivano le mani,i calci,gli spintoni. Mi vennero affidati ragazzi dell’età 8-12.
    All’inizio sembrava impossibile poter interagire con loro,ero nel gruppo ma me ne sentivo a di fuori. Tornando a casa quella sera mi soffermai a riflettere e pensai che io potevo e dovevo fare qualcosa per quei ragazzi,anche solo insegnargli a utilizzare le parole,le cose più banali,ma dovevo farlo per dare a quei ragazzi la possibilità di credere e di sperare in un futuro migliore di quello che si prospettava per loro.
    Giorno dopo giorno anche loro sentivano sempre di più il bisogno di cambiare la loro vita e con me hanno iniziato a farlo,non facendo mancare i loro miglioramenti.
    Ho notato una cosa in comune con Vincenzo,io sento quei bambini come miei,come se fossero parte di me e ho notato in lui la stessa sensazione come se ormai una parte di loro è anche nostra. E quando parlando,ha lasciato intravedere la sua soddisfazione per esser riuscito a far parlare una bimba che non lo faceva mi sono immedesimata in lui provando una gran forte emozione,la stessa provata quando una ragazza che doveva andare via dalla casa famiglia per tornare a casa sua mi disse: “vieni anche tu”?
    Tutto questo è possibile prendendo in considerazione un'unica parola chiave:l’amore.
    “Amate le cose che amano i giovani”diceva sempre don Bosco ai suoi educatori.”Non ho mai conosciuto un giovane che non avesse in sé un punto accessibile al bene facendo leva sul quale ho ottenuto molto di più di quanto desideravo”. Don Bosco guardava al giovane con simpatia,e diceva:” Basta che siate giovani perché io vi ami assai”. Riguardo l’educazione aveva affermato: che “è cosa di cuore”. Educare è volere il vero bene del giovane e il primo passo è farselo amico, “guadagnare il suo cuore”. In una lettera famosa di don Bosco si legge: “Chi sa di essere amato,ama;e chi è amato ottiene tutto specialmente dai giovani.””Non basta amare i giovani:occorre che loro si accorgano di essere amati”.E’ un amore che sa di “consacrazione”: l’educatore è “tutto consacrato al bene dei suoi alunni”.
    Ogni persona ha bisogno di essere amata,a maggior ragione il ragazzo che sta predisponendosi al futuro,perché ogni persona è frutto di un atto d’amore di Dio. Don Bosco porta ai ragazzi un sorriso che è impregnato di quell’amore e vuole che lo sappiano,impegnandosi di far prendere coscienza del tesoro che ognuno è.

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    Messaggio  silvia Sab Apr 09, 2011 12:26 pm

    Di Finizio Maddalena Ieri a 6:33 pm
    "Durante la decima lezione sono state presentate diverse autopresentazioni, tutte interessanti e mostravano la grande solidarietà e amore verso gli altri. L’autopresentazione che mi ha colpito maggiormente è quella di Silvia Ferrante. L’autopresentazione è iniziata con un omino(simbolico) che passeggiava e non era visto dagli altri ,nel frattempo scorrevano sul monitor slogan per incitare e favorire l’inclusioni come ad esempio: “Concedi la cittadinanza a chi è diverso, aiuta a chi ha bisogno”. Silvia ha raccontato una sua esperienza in una casa alloggio dove vivevano bambini con uno svantaggio familiare e socio-economico. In particolare ha narrato l’episodio di Simone,un ragazzo di 12 anni,che ha subito il dolore della morte del padre e vive una condizione di abbandono perché la mamma non riesce ad accudirlo in maniera decorosa per svariati motivi. La frase che più mi ha colpito di Simone è la seguente: “Sono un bambino sfortunato,perché ho una sfortuna nella sfortuna : ho una doppia sfortuna”. Questa frase è piena di significato perché mi fa capire la difficoltà di superare lo svantaggio socio-economico e quello di inserimento nel gruppo dei pari all’interno della casa alloggio. Una domanda che mi viene in mente è: Come deve intervenire l’educatore? Una possibile strategia può essere il “prendersi cura” e di aiutarlo a ritessere il proprio quotidiano e a restituirgli un immagine positiva di se. L’educatore attraverso il coperative learning ,cioè il lavoro di piccoli gruppi di 2 o 3 persone aiutano i ragazzi a comunicare,interagire e a integrarsi nel mondo dei pari. Il motto che fa capire la profonda abnegazione di Silvia è “AMARE E’ SERVIRE”gli altri per aiutarli ad orientarsi nella vita e fare un progetto di vita migliore di quello preesistente."

    Cara Maddalena,
    ti ringrazio tantissimo per il tuo commento...
    sai ripensando alla mia presentazione, mi sono un pò rammaricata con me stessa per essermi dilungata nella parte iniziale (eh...colpa dell'emozione) perchè questo ha tolto un pò il tempo al parlare proprio concretamente di come io silvia vivo il mio stare con i ragazzi...forse la parte più viva di me non è venuta fuori...anche l'ultimo brano non l'ho letto ma solo appena fatto vedere...e...pensandoci un pò mi dispiaceva, perchè so che anche nella testimonianza avrei potuto dare molto di più....
    Ed invece leggere tutti i vostri commenti ed il tuo così attento, in particolare, mi ha rincuorato e fatto capire che comunque l'essenziale di ciò che volevo condividere con tutti voi, miei compagni in questo percorso, è comunque passato e di questo sono contenta.
    grazie a te e a tutti gli altri per le vostre riflessioni! :-)








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    Messaggio  immadalelio Sab Apr 09, 2011 2:05 pm

    Giovedì abbiamo seguito una lezione molto coinvolgente e diversa,perchè a parlare sono stati alcuni dei miei colleghi,i quali hanno voluto condividere con noi l' esperienza di educatori in diversi campi e situazioni prettamente personali,come hanno fatto Cterina,parlandoci della brutta esperienza del fratello e Anna parlandoci del suo periodo buio dell'anoressia. Le autopresentazioni sono state tutte molto interessanti,ma in particolare ho apprezzato molto il lavoro fatto da Vincenzo,che ci ha parlato della sua esperienza di educatore all'ACR,dell'esperimento del foulard che ha proposto ai suoi bambini e del modo in cui questo sia stato determinante per una bambina affetta da strabismo,la quale aveva problemi nell'esposizione orale,ma avendo la benda sugli occhi e non vedendo nessuno è riuscita ad esprimersi senza aver bisnogno di carta e penna.Mi è piaciuto molto anche il video di Daiana e Amelia,anche loro attive in ACR e anche nell'AVO,molto bella è stata la poesia di S. Teresa du Calcutta che hanno letto,alternandosi,come chiusura della presentazione.Infine mi ha toccato particolarmente l'esperienza con i detenuti del carcere di Rebibbia fatta da Anna,che ci ha parlato di un ex detenuto in particolare:LUigi,sostenuto da una casa di detenzione.Anna ha alloggiato con i detenuti nelle case di detenzione,ci ha parlato del rapporto molto fraterno che aveva con essi e ci ha mostrato una parte di un film:"Le ali della libertà",dove uno straordinario Morgan Freeman,interpreta al meglio la figura del suo amico Luigi,un uomo oramai anziano che ha trascorso una vita in carcere,scontando la sua pena,che oggi è consapevole dei suoi errori.Giovedì forse ho imparato una cosa importante,che non bisogna arrendersi davanti alle difficoltà che la vita ci mette davanti,ma bisogna imparare a gestirle nel migliore dei modi possibili con tanto amore e determinazione,come ci hanno dato prova i nostri colleghi con le loro esperienze.
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    Messaggio  rosadecristofaro Sab Apr 09, 2011 2:11 pm

    TRA LE VARIE ESPERIENZE CHE SONO STATE RACCONTATE IN AULA QUELLA CHE PIù MI HA COLPITO è STATA L ESPERIENZA DELL'EDUCATRICE NEL CARCERE DI REBIBBIA.FIN DA PICCOLA HO SEMPRE SOGNATO UN GIORNO DI POTER EDUCARE IN UN CARCERE PER POTERE AIUTARE QUESTE PERSONE AD INTEGRARSI NELLA SOCIETà. SONO RIMASTA SCOSSA DAL FATTO CHE UN UOMO RIESCA AD INVIDIARE IL SUICIDIO DI UN ALTRO UOMO. DA CIò DEDUCO CHE è MOLTO DURA PER UN CARCERATOVIVERE LA PROPRIA VITA IN UNA CELLA SENZA AVERE CONTATTI CON IL MONDO ESTERNO E LA PROPRIA FAMIGLIA ED è PER QUESTO CHE RIESCONO A COMPIERE GESTI COSì BRUTALI No
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    Messaggio  DomenicaMaiello Sab Apr 09, 2011 2:29 pm

    Sono stati tutti interventi emozionanti,mi ha colpito molto la storia di Anna,perché spesso durante i corsi chiacchierando con lei non avrei mai immaginato l'inferno che ha attraversato e ancora una volta ho avuto la conferma che è impossibile conoscere una persona solo osservandola.
    Poi mi ha colpito molto anche il coraggio che ha avuto quella ragazza nel raccontare la storia di suo fratello,mi sono venuti i brividi nel sentire quella storia,oramai siamo arrivati davvero in un mondo dove non ci si può più fidare nemmeno di un amico che subito dopo un po' ti pugnala alle spalle!
    Mi è piaciuto tantissimo il video di Vincenzo,perché nel vedere quel video mi ha fatto venir voglia di mostrare quello che faccio anch'io con i bambini dell'ACR ma non avevo in quel momento il coraggio di guardare verso gli altri e raccontare ciò che faccio,ma mi è servito tantissimo anche osservare il ''lavoro'' o meglio dire l'amore che ha Vincenzo con i suoi bambini.
    C'è stata una cosa che nel suo video mi ha emozionata tanto,quando ha fatto fare la simulazione del foulard ai bambini e dopo li ha intervistati, ed uno di loro che non parlava molto bene,ha detto: che lei con gli occhi bendati ha trovato la forza nelle parole e quindi cercava di ''sviluppare'' maggiormente il suo linguaggio.
    Penso che la parola chiave di un vero educatore è ''L'AMORE'',l'amore per la vita,verso di sé e verso l'altro!
    Attraverso le diverse esperienze dei colleghi,inoltre,ho capito che l'educatore più che un lavoro è una missione e anche se si incontrano difficoltà nel corso del ''lavoro'' riuscir ad aiutare gli altri come fa Vincenzo e come oramai faccio io da molti anni con i bambini è davvero una forte emozione,perché con piccole parole e geti riesci a far ritornare il sorriso sulle labbra di un bambino,adulto,anziano che a volte ne dimenticano il ''sapore'' ...
    Very Happy

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