ChiaraPalumbo Mar Mag 03, 2011 10:08 pm
E' sempre bello ascoltare l' esperienze di vita vissuta al servizio degli altri,questi ragazzi ,miei colleghi che oggi si sono raccontati sono stati una testimonianza per tutti noi futuri educatori che un giorno lavoreremo nel sociale.Ognuno di loro ha raccontato del loro impegno della loro forza e anche in alcuni casi del loro coraggio.Tra le storie che ho ascoltato quella che mi ha colpito maggiormente , perchè la sento più vicina alla mia vita ,è quella di Vincenzo,anche io come lui faccio volontariato in parrocchia.Io faccio l'educatrice per il catechismo ai bambini di età 9-10 anni e poi sono impegnata nel progetto p.e.p.e(progetto ,educativo,parrocchiale ,effatà)dell' Associazione Vincenziana EFFATA' che si trova a MATERDEI e mi occupo insieme alla mia equpè di una fascia di bambini e adolescenti che va dagli 11 anni fino ai 17 anni.Noi facciamo un percorso per attirare i bambini cercando di toglierli dalla strada offrendoli delle oppurtunità prendendoli per il catechismo e facendoli continuare poi con pepe.Gli proponiamo diverse attività :spazio scuola,ballo, canto recitazione, calcio , basket ,cineforum e una parte dottrinale per seguire e metterci dietro Gesù.Attraverso queste attività noi cerchiamo di essere per loro un punto di appoggio,noi stiamo lì li ascoltiamo ,li aiutiamo interagiamo con le famiglie con loro e con il nostro quartiere difficile che non gli propone, purtroppo vie di uscita felice.In queste attività noi utilizziamo un metodo che è quello del cooperative learning che ci è sembrato essere quello più vicino agli insegnamenti di Gesù(noi di effatà diciamo un metodo cristiano)perchè secondo noi fa crescere responsabilizzare,cooperare,rispettare regole ,apprendere e soprattutto fa diventare più umani e sensibili sia la singola persona che il gruppo.Non potete immaginare quanto è bello stare con i ragazzi che hanno le difficoltà ,perchè veramente ci si sente strumento del Signore,capiamo quanto siamo fortunati e quanto possiamo dare amore e riceverlo .Incontrare questi ragazzi stare con loro ,fare un progetto per il nostro quartiere,viverli giorno per giorno vedere i loro cambiamenti le loro vittorie ma anche lore sconfitte mi rende una persona felice perchè imparo tantissimo.Ci sono dei bambini con storie alle spalle molto difficile di cui Mario 10 anni malato di sla,un bambino intelligentissimo e molto presente , che ha voglia di vivere,di mettersi in gioco oppure Shenal un bambino indiano di 10 anni anche lui molto intelligente e come io lo definisco poliedrico che ce ogni giorno cerca di essere accettato e voluto bene e poi c'è Carmen una ragazza di 16 anni un ex bulla del mio quartiere che infastidiva ,picchiava aggrediva la persona alla metropolitana ,oggi lei ha cambiato vita è diventata un esempio per tanti, cerca di aiutare i suoi compagni a cambiare strade li vuole recuperare,lei oggi è diventata una persona sensibile,attenta a ciò che le circonda pronta ad aiutare gli altri e per noi è una grande soddisfazione.Come loro ci sono tante altre storie che viviamo noi del centro continuamente , sentirci utili ci colma il cuore ci fa andare oltre le apparenze,ci fa capire che non dobbiamo lamentarci delle cose banali che possono essere superate,ma ci fa capire che dono e quanti doni sono le vite di ognuno di noi.Io mi sono avvicinata a questo centro perchè 3 anni fa nella mia vita è piombata una persona speciale, io la definisco un angelo, Suor Michelina ,che ha aiutato con la collaborazione anche dei miei genitori mia sorella e ha salvato i miei 4 nipoti piccini.Io da quel momento volevo sentirmi utile perchè ho capito il valore e l'importanze dell' amore(amate il prossimo come io ho amato voi),coinvolgere le persone a fare del bene per il mio quartire sottovalutato ma ricco di storia mi dà quella carica giusta per essere felice.Infatti questa suora ci ha trasmesso il carisma Vicenziano della carità e fraternità.Volevo solo aggiungere che anche io come Vincenzo ha detto, propongo alcuni laboratori che noi facciamo in aula ma anche altre attività che ho scoperto attraverso il laboratorio "corpo,comunicazione lessico per una pedagogia del sentire" ai mie bambini e ai mie ragazzi perchè alcuni argomenti da noi trattati in aula possono aiutarli a farli approcciare in maniera riflessive ad alcune tematiche esempio il gioco del sindaco -emarginazione.Mi scuso se quì solo nel forum mi sono raccontata ma per me è più facile scrivere che parlare ad un pubblico ampio anche se non sono una persona timida .
ringrazio la docente per questa attività e anche i mie colleghi che si sono raccontati perchè sono persone d' ammirare .Questo laboratorio mi è servito tanto perchè mi ha fatto provare bellissime sensazioni e mi ha fatto ripensare anche al mio ruolo di volontaria.