Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty L'orologio

    Messaggio  fabianaspena Gio Mar 10, 2011 6:08 pm

    Oggi svolgendo l'esercizio sull'orologio mi sono resa conto che in una mia giornata tipo una persona diversamente abile potrebbe riscontrare alcuni problemi.La mattina appena mi sveglia la prima difficoltà che incontrebbe un disabile e nell'entrare nel bagno poichè le porte sono strette e quindi non consentono il passaggio di una carrozzina.Scendendo dal mio palazzo ci sono delle scale e per il disabile non c'è una pedana.Per raggiungere l'autobus dovrebbe camminare per strada perchè non tutti i marciapiedi possengono una salita per loro.Inoltre la metropolitana non è sufficientemente attrezzata e quindi anche qui il disabile non può accedere alla metropolitana per recarsi all'università.
    Arrivati all'università non dovrebbe riscontrare nessun problema perchè l'università è ben attrezzata con pedane,ascensori e montacarichi.
    Facendo questo esercizio mi sono resa conto di quante difficoltà che a noi sembrano banali perchè le viviamo tutti i giorni, per un disabile tutto questo non lo è perchè anche ad un solo scalino al contrario nostro potrebbe essere per loro un problema grande.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Anna Rita Barbati Gio Mar 10, 2011 6:14 pm

    Nella mia giornata-tipo il disabile incontrerà troppe difficoltà:ad esempio non può entrare in bagno per lavarsi perchè vi è uno scalino e le porte sono strette;non può prendere il pullman per raggiungere l'università in quanto è privo di pedana,non può usufruire della funicolare,non può andare in palestra o al supermercato in quanto vi sono degli scalini,non può uscire da solo perchè non riesce a guidare...
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    Messaggio  martina Gio Mar 10, 2011 6:16 pm

    La vita di un disabile è difficile già di per sè,ancora di più se però alcuni servizi non funzionano come dovrebbero.Camminando per strada mi sono resa conto che tante sono le difficoltà che un disabile può incontrare ,ma non solo ,anche una persona con un problema momentaneo può trovare difficoltà nel prendere mezzi pubblici se mancano le attrezzature,infatti lo possiamo notare nella maggior parte dei pullman!
    Se un disabile abitasse nella mia casa non troverebbe difficoltà, ma se dovesse fare lo stesso percorso che faccio io per andare all'università forse qualche problema lo incontrebbe,il primo ostacolo lo troverebbe per uscire dal mio viale dato che la strada è dissestata,però giunti alla metro ci sono le apposite salite e discese per entrare.Le ascensori sono abbastanza grandi e anche per prendere la funicolare non ci dovrebbero essere problemi perchè proprio una volta mi è capitato vedere un disabile salire con l'attrezzatura alla fermata del corso Vittorio Emanuele.
    Difficoltà comunque non ci dovrebbero essere anche se penso che vivere su una sedia a rotelle è davvero difficile.
    Martina Cesario

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    Messaggio  Daniela Vellecchi Gio Mar 10, 2011 6:22 pm

    L'esercizio proposto dal laboratorio di oggi prevede di capire quante difficoltà incontrerebbe un disabile se fosse al posto nostro.
    Camminando in strada molte volte mi sono fermata a pensare che una persona cn un handicap fisico molte cose non potrebbe farle, tra cui prendere un pullman o anche salire e scendere da un marciapiede.
    Quello di cui non mi sono mai resa conto è che proprio in casa mia incontrerebbe molte difficoltà, soprattutto in bagno, dato che ho una porta abbastanza stretta e non potrebbe fare nemmeno un semplice bagno.
    La nostra città non offre dei vantaggi per loro che sono costretti a non essere totalmente indipendenti, lo vedo tutti i giorni quando vado all'università.
    Prendo la cumana e mi accorgo che una sedia a rotelle passerebbe a fatica attraverso le porte che si aprono dopo aver obliterato il biglietto; poi se passano ecco l'altro ostacolo: le scale, certo ci sono gli ascensori ma credo che le porte siano strette.
    Funicolare e ecco di nuovo le scale, questa volta niente ascensore nè pedana.
    Le strade sono piene di buche, i marciapiedi sono ostacolati molto spesso dai motorini fermi, insomma queste persone dovrebbero avere vita facile soprattutto nelle semplici cose, ma non ce l'hanno.
    La lezione di oggi mi ha fatto riflettere su una cosa: quando un giorno avrò una casa tutta mia cercherò di modificarla in base anche alle esigenze altui, non c'è bisogno di avere un disabile in famiglia per costruirla a priori.
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    Messaggio  Borriello Mariaelena Gio Mar 10, 2011 6:22 pm

    Da quanto emerge dal nostro laboratorio sull'orologio svoltosi oggi in aula deduco che la giornata tipo di un disabile va incontroa notevoli difficoltà;dall'entrare uscire dalla doccia allo scendere le scale non dotate di un'attrezzatura adeguata,anche il semplice gesto di prendere mezzi pubblici dato che nella maggior parte dei casi non sono dotati di sali-scendi per carrozzelle.Il problemaci sarebbe anche per quanto riguarda il semplice camminare per strada,dato che molto spesso non ci sono marciapiedi adeguati a loro.Effettuare una semplice differenza tra la nostra giornata tipo e quella di un disabile ti fa riflettere su molti punti che dovrebbero essere rivisti dalle autorità!
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Adriana Moscatiello Gio Mar 10, 2011 6:26 pm

    Dall'esercizio dell'orologio che mi è stato chiesto di svolgere ho trovato delle difficoltà, mi sono sentita un pò a disagio a mettere la mia vita paragonata a quella di un disabile.
    Mi sono resa conto che purtroppo una persona con dei limiti fisici non potrebbe vivere la mia quotidianetà, non perchè non ne sarebbe capace, anzi perchè abbiamo potuto costatare che hanno una FORZA sia fisica che interiore che ci supera altamente, ma bensì perchè sia la mia casa,( una struttura piccola, con scale e con accessi poco pratici), che la mia " Vita "( caratterizzata da spostamenti in autobus messi male, motorino e addirittura da strade e marciapiedi rotti) non offroono mezzi adeguati per ospitare una persona di questo tipo e sia perchè la mia città NON dispone di NESSUN tipo di strumento per cercare di agevolarli.
    E' triste pensare che attualmente, con l'avvento della modernità, non siamo ancora in grado di risolvere questo problema, o quantomeno, cercare di aiutare queste persone, che non hanno sbagliato in niente, ma che pagano per un errore della natura.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty L'orologio seconda parte del laboratorio.(barriere architettoniche).

    Messaggio  roberta Gio Mar 10, 2011 6:31 pm

    La mia giornata: Alle ore 6.30 mi sveglio faccio colazione mi lavo1* e mi vesto.Scendo le scale o uso l'ascensore2*,per andare a prendere il pulman3*. Arrivo in metrolpolitana4*, prendo la funicolare e una volta arrivata a destinazione percorro la strada per andare all'università5*. Alla fine dei corsi ripercorro la strada per il ritorno a casa*6.


    Persona Disabile:1* La persona disabile qui potrebbe avere difficoltà per entrare nel bagno di casa mia con la sedia a rotelle perchè la porta è stretta è questo è il primo ostacolo.2* Procedendo avanti quando esco di casa il disabile può tranquillamente prendere l'ascensore perchè il mio palazzo è dotato di un'ascensore...FORTUNATAMENTE!!!.Il 3* ostacolo potrebbe essere grande dato che il pulman che prendo per andare alla metropolitana è vecchio e non dispone della pedana.4* Una volta arrivata in metropolitana qui il disabile non dovrebbe trovare alcuna difficoltà se tutto funziona nella norma.Prendendo la funicolare non quella di Montesanto dove c'è il lucchetto ma l'altra, non può trovare difficoltà perchè funziona bene, l'ho constatata con i miei occhi.5* Una volta arrivata all'università qui il disabile può benissimamente accedervi dato che l'università dispone di ottimi servizi per disabili tra cui ascensori,pedane e anche collaboratori scolastici.6* Alla fine dei corsi il disabile potrà ripercorrere la strada per il ritorno a casa salvo alcuni IMPREVISTI!!!.
    https://i.servimg.com/u/f69/16/29/60/69/foto-012.jpg
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  claudia ardito Gio Mar 10, 2011 6:35 pm

    una mia giornata-tipo non potrebbe assolutamente essere accessibile ad una persona munita di sedia a rotelle in quanto appena sveglia dovrebbe scendere dal mio letto troppo alto per adagiarsi sulla sedia a rotelle,percorrere il piccolo corridoio tra l'armadio e i letti altrettanto stretto che porta al corridoio centrale della casa.Per lavarsi dovrebbe entrare nel mio bagno anche questo abbastanza stretto a causa della troppa vicinanza dei servizi da bagno che ostacolerebbero il passaggio della sedia a rotelle...per la colazione in cucina i mobili sono situati troppo in alto così anche il piano cucina,solo il frigorifero potrebbe risutare a sua misura...successivamente dovrebbe scendere le scale per uscire di casa in quanto abito al primo piano oppure dovrebbe prendere l'ascensore che purtroppo vi si puo accedere solo se si salgono 5 scalini in su...cosa molto strana mai vista in nessun altro palazzo...una volta usciti dal primo cancello per essere totalmente fuori dal parco bisogna salire un ultimo scalino per aprire l'ultimo cancelletto...ma il peggio deve ancora arrivare:per raggiungere la stazione al centro del paese bisogna percorrere 10 minuti di strada rotta priva di marciapiedi sconfinata da terre,ancora in via di sviluppò!...una volta arrivati alla stazione prorpio all'entrata c'è uno scalino che preannuncia l'esistenza di ben 2 rampe di scale in salita per accedre al binario,prive di montacarichi e di assistenza in quanto la cabina per l'acquisto dei biglietti è priva di personale,causa rapine continue.una volta preso il treno arriviamo alla stazione centrale Garibaldi anche qui scale in salita e scale in discesa per accedere alla metropolitana priva di scivoli...dopo la metropolitana finalmente arriva il tempo della funiculare che solitamente preannuncia il traguardo ma anche qui il disabile troverebbe disagio...ancora scale in salita o ascensori troppo stretti per accedere al piano superiore...presa la funiculare arriviamo a montesanto dove le strade sono prive di scivoli stradali o se ci sono occupati da macchine parcheggiate.per un attimo mi sn calata nella loro natura e ho capito quanto i miei spostamenti meccanici risulterebbero inesistenti per i disabili...in questo modo una persona sulla sedia a rotelle si rifiuterebbe di vivere il mondo fuori e finirebbe per stare chiuso in casa senza socializzare e vivere una propria vita!...qualche giorno fa mi è capitato di incontrare un signore sulla sedia a rotelle in un negozio di calzature troppo stretto che non riusciva a girarsi per trovare la via d'uscita in quel maledetto labirinto di scarpe...stavo per aiutarlo quando mi rivolge uno sguardo ambiguo quasi disturbato...solo adesso ho capito la natura di qll sguardo...non era dovuto alla non accettazione del proprio stato come in primis avevo pensato ma esprimeva rabbia per la società che continua a costruire barriere senza tener conto di chi potrebbe avere difficoltà a superarle...una società cieca e sorda ai problemi dei cittadini che urlano senza voce,una società che affoga nell'egoismo!...per un attimo guardando quell'uomo ho capito quanto è brutto vivere una vita che non si sente propria piena di privazioni,restrizioni,barriere culturali e architettoniche imposte da uno stato che dovrebbe garantire condizioni sane per sopravvivere!
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    Messaggio  claudia cancro Gio Mar 10, 2011 6:47 pm

    Dopo aver analizzato una delle mie giornate durante l'esercizio dell'orologio svolto oggi in aula,sono giunta alla conclusione che se una persona con disabilità,dovesse svolgere la mia stessa giornata troverà molte difficoltà,non tanto in casa,ma appena dovrà uscirne fuori,in quanto pur abitando in una casa indipendente si troverà ad affrontare delle difficoltà nello scendere degli scalini pur essendo pochi e sopratutto il vero problema è che io per andare all'università uso come mezzo di trasporto qualche volta la macchina ma principalmente il motorino. Quindi posso dire che per i disabili è difficile affrontare la vita di tutti i giorni,perchè ovunque trovano barriere architettoniche da dover superare.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  marcella saiano Gio Mar 10, 2011 6:50 pm

    Durante il corso ci è stato chiesto di scrivere la nostra giornata tipo e di confrontarla con una persona disabile.E' stato un argomento interessante ed un esercizio abbastanza semplice.La grande difficoltà che ho incontrato è stata quella di mettermi nei panni di una persona disabile che dovrebbe svolgere la mia giornata tipo.Ciò che mi ha sconvolto è che azioni cosi banali ..di routine.. che ormai svolgo automaticamente senza nemmeno pensarci, sarebbero un vero ostacolo per persone disabili! Iniziando dall'alzarmi dal letto,noto che lo spazio tra il mio letto e quello di mia sorella non sarebbe sufficiente per una carrozina. Nel mio bagno,oltre ai "normali" problemi che incontra un disabile per potersi lavare, il lavandino è posto su un marmo con un altezza inaccessibile ad un disabile,per non parlare inoltre dello scalino per entrare nella doccia.La mia casa è inaccessibile ad una persona disabile in quanto la porta di ingresso è posta su un terrazzo al quale si accede da una scala di 10 scalini,e la strada che dal mio cancello porta alla strada principale è sicuramente troppo ripida per una carrozzina! Per quanto riguarda il mio quartiere,Soccavo,è abbastanza attrezzato anche se a creare problemi ci pensano i "tanto civili" cittadini che parcheggiano le loro auto vicino agli sivoli dei marciapiedi! Sicuramente sarebbe un problema poter salire su un autobus ,cumana ,metropolitana e funicolare sprovviste di apposite attrezzature per disabili! Penso sia giunta l ora di sensibilizzare le istituzioni per far cambiare assolutmanete questa situazione.In quanto uomini,cittadini, siamo tutti depositori degli stessi diritti..primo tra tutti POTER VIVERE!
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  immadalelio Gio Mar 10, 2011 7:03 pm

    L'esercizio che ci siamo trovati a svolgere oggi in aula mi ha colpito molto,poichè da anni conosco e frequento una ragazza disabile,uscendo e frequentando i locali di Napoli e provincia mi sono a malincuore resa conto che non è sempre possibile per lei fare le stesse cose che fanno gli altri nonostante io e i miei compagni cerchiamo di farle sempre sentire il nostro appoggio,perchè per noi lei non ha nulla in meno a noi.Spesso i locali sono muniti di scivoli,ma non hanno servizi igienici adeguati,o addirittura non hanno nessuna delle due cose,e questo non è giusto.Pensando ad una mia giornata tipo all'università ho potuto riscontrare che non sarebbe affatto facile per la mia amica.Per quanto riguarda la preparazione prima di affrontare la giornata un disabile potrebbe muoversi alquanto bene in casa mia,poichè è molto spaziosa e si sviluppa su un solo livello,ma i problemi inizierebbero appena varcata la soglia di casa,poichè il mio palazzo non è munito di ascensori.Una volta scesa il tragitto casa-vesuviana sarebbe abbastanza fattibile i marciapiedi e l'edificio della vesuviana sono dotati di scivoli ,ma i problemi arrivano una volta arrivati alla metropolitana,che non è munita di scivoli e non consente proprio come spazi ad un disabile di usufruirne,invece non troverebbe difficoltà per prendere la funicolare perchè se non erro è munita di ascensori e spazi adeguadi.STessa cosa non vale per il tragitto funicolare-università,poichè i marciapiedi del corso sono molto stretti e talvolta ne ostruiscono il passaggio automobili e motorini praticamente parcheggiati sui marciapiedi.Arrivati all'università un disabile potrebbe muoversi discretamente quasi in tutte le parti dell'edificio,tranne nella parte dei Vincenziani,come diceva la professoressa,ma confido che presto tutte le aule possano essere raggiunte da tutti.Per concludere la mia giornata universitaria torno a casa facendo lo stesso percorso,e cammino molto a piedi nella mia città e mi sento di poter affermare che nel mio comune di residenza non è molto difficile muoversi per un disabile,perchè da poco sono stati ristrutturati e muniti di discese tutti i marciapiedi,certo non è il massimo,però bisognerebbe proprio indignarsi ogni qualvolta ci si trovi davanti una barriera architettonica,poichè molto spesso sono le persone a porre delle barriere architettoniche,quante volte abbiamo visto auto parcheggiate davanti ad una discesina, ogni giorno usufruiamo dei mezzi pubblici senza chiederci come potrebbe prenderli un disabile su una sedia a rotrelle,dobbiamo fare di più perchè come dicevamo oggi a lezione tutti i cittadini sono uguali e devono avere le stesse possibilità.
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    Messaggio  annamariaruopoli Gio Mar 10, 2011 7:14 pm

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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty LABORATORIO BARRIERE 2 PARTE

    Messaggio  Annunziata Piccolo Gio Mar 10, 2011 7:20 pm

    Oggi la prof ci ha chiesto di immaginare una nostra giornata "tipo" e di confrontarla con quella di un disabile.Pensando alla mia giornata… Ore 7:00, mi sveglio scendo dal letto, mi faccio da sola il caffè, mi vesto, vado in bagno,Ore 8:00 mi avvio da casa per recarmi all'università prendo il treno ,l'autobus giunta all'università seguo i corsi e poi di nuovo tutto il percorso.Confrontando la mia giornata tipo con quella di un disabile mi rendo conto delle difficoltà che può incontrare fin dal risveglio :7:00 sveglia poi per andarsi a fare la doccia già incontra la prima barriera perchè per andare in bagno ci sono dei gradini e quindi ha bisogno di un bagno più adatto alle sue esigenze ;difficoltà nel prepararsi la colazione perchè la cucina è situata al primo piano quindi deve scendere le scale ,poi difficoltà nel prendere gli ingredienti per la colazione per l'altezza dei pensili e cosi via... è difficile quindi per i diversamente abili vivere e piccole azioni quotidiane che per noi sono normalissime per una persona disabile diventano insormontabili.Bisognerebbe che tutti facciano almeno una volta nella vita l'esercizio dell'orologio per mettersi nei panni dell'altro ed accorgersi di come le cose per loro facili possano diventare insormontabili per il diversamente abile.


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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Emanuela Di Maio Gio Mar 10, 2011 7:24 pm

    Oggi mi sono resa conto che una mia giornata tipo non può sfortunatamente andar bene per una persona diversamente abile. Partendo dal fatto che già uscire dalla mia stanza in quanto la porta è molto stretta una sedia a rotelle non potrebbe mai passare. Nello scendere da casa ci sono almeno una ventina di scalini e non c'è neanche una pedana utile per tale disagio. Per giungere al cancello un disabile può arrivarci senza problemi in quanto è posta su una salita, giunta fuori è difficile arrivare alla fermata dell'autobus in quanto da casa alla fermata dell'autobus ci sono un centinaio di scale, ma anche se giunto all'autobus esso non è munito di pedana per disabili. Giunto alla cumana non può accedere perchè esso dal di fuori ha vari piccoli scalini che un disabile in rotella non potrebbe salire. Il punto che più mi rattrista è che per me una giornata del genere è facile mentre per una persona disabile appare molto difficile, infatti la difficoltà iniziale la trova già nell'uscire dalla stanza. Tutto ciò mi da la conferma che specialmente a Napoli non c'è nulla per far diventare almeno in parte la vita del disabile meno difficile. :-(
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    Messaggio  Rosaria Polverino Gio Mar 10, 2011 7:37 pm

    Oggi nel laboratorio svolto in aula ci è stato dato il compito di descrivere una nostra giornata tipo confrontandola con quella di un disabile. Mi sono subito resa conto che le azioni che io svolgo normalmente nella mia vita quotidiana possono risultare difficili da svolgere da parte di una persona disabile., basti pensare al fatto che primi ostacoli che potrebbe incontrare, si trovano già a partire da casa mia,come ad esempio: porte non abbastanza larghe,gradini,igienici non adatti a quel tipo di “persona”,mancanza di ascensore..
    Anche in strada gli ostacoli da superare sono difficili ed insormontabili a partire dall’assenza di montascale,ascensori,pedane per poter usufruire di un semplice mezzo pubblico.
    Io penso che queste innumerevoli barriere architettoniche possono essere considerate invisibili agli occhi delle persone “normali” in quanto non vivendo queste difficoltà in prima persona non riescono a dare valore a questo problema così importante da risolvere. Sarebbe bello poter far vivere a delle persone normali solo x un giorno quello che le persone handicappate sono costrette a sopportare,così solo dopo aver vissuto in prima persona questa quotidianità, penso che la massa si potrebbe mobilitare ( con pacifiche manifestazioni)nei confronti dello stato allo scopo di ottenere qualche risultato.
    Inoltre penso che non si può continuare a vedere questo gigantesco menefreghismo da parte di colore che devono assicurare al 100% questi servizi; non è giusto che persone che purtroppo hanno un handicap devono vivere la loro quotidianità con tante difficoltà.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  maria martina femiano Gio Mar 10, 2011 7:53 pm

    Esercizio dell'orologio:

    Alle ore 7.30 mi sveglio,faccio la doccia (bagno piccolo con cabina doccia) già in questo primo passo una persona con disabilità incontrerebbe una difficoltà,faccio colazione e mi preparo;abito al quinto piano di un palazzo che non è munito né d'ascensore né di qualsiasi altra attrezzatura per disabili,nonostante ve ne siano un paio nell'edificio.
    Verso le 8.15 mi reco alla stazione percorrendo una strada con numerosi ostacoli e piena di macchine e motorini che "svolazzano";arrivo alla stazione in cui vi è fortunatamente un'ascensore che conduce ai binari,dopo la prima fermata,scendo e raggiungo la cumana di Montesanto,zona in cui la strada è un disastro,impossibile da percorrere su una sedia a rotelle!Nell'edificio della Funiculare vi sono le scale mobili attraverso cui è possibile raggiungere il mezzo;scesa dalla funiculare dopo un lungo tratto giungo all'università.Per le successive 5-6 ore seguo le lezioni,spostandomi da un'aula all'altra mediante ascensore o scale,accompagnate da macchine apposite per persone con disabilità.
    Al ritorno seguo lo stesso percorso all'inverso.
    Verso le ore 17.30 incontro il mio ragazzo e faccio una passeggiata.Verso le 20.00 torno a casa,incontrando di nuovo l'ostacolo delle scale!
    Tornata a casa,mi svesto,ceno con la mia famiglia,guardo un pò di TV e verso le 23.00 mi addormento.

    Spero di aver centrato la traccia dell'esercizio! Smile
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    Messaggio  iolandaborrelli Gio Mar 10, 2011 7:54 pm

    Nel fare l'elenco delle attività che svolgo quotidianamente mi sono resa conto che una persona disabile,troverebbe molte difficoltà. la mattina potrà svegliarsi e scendere con l'ascensore predisposta all'entrata delle carrozzine per disabili.non potrà prendere mezzi pubblici perchè sarà ostacolata da barriere architettoniche ad esempio dalle scale. non potrà venire all'università siccome la strada non è uniforme e i marciapiedi del corso Vittorio Emanuele sono molto stretti e talvolta ne ostruiscono il passaggio automobili e motorini. facendo questo esercizio mi sono resa conto che un' azione che a me può sembrare banale,per un disabile diventa un problema che lo porta ad essere infelice. inoltre c'è tanta superficialità sulle cose ad esempio''le barriere architettoniche'' e tanto menefreghismo per queste persone che sono costrette a pagare un errore della natura.
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    Messaggio  raffaella Gio Mar 10, 2011 7:56 pm

    Il laboratorio di oggi consisteva nel descrivere la nostra giornata minuziosamente e trovare quali barriere potrebbero ostacolare la vita di un disabile se vivesse a casa nosrta.A mio parere se un disabile vivesse a casa mia o nel mio paese, troverebbe sicuramente molte difficoltà,per esempio un primo ostacolo potrebbe essere l'assenza di montascala nel mio palazzo;la cucina è piccola e non avrebbe lo spazio a sufficienza per muoversi con la carrozzina;la fermata del bus occupa tutta la segnaletica per i disabili e di conseguenza sarebbero costretti ad attendere il bus in mezzo alla strada,essendo in mancanza anche di marciapiede e poi troverebbe difficoltà anche per accedere al bagno,visto che è munito di gradino....Posso concludere dicendo che è vergognoso come ancora oggi nelle nostre città ci sia cosi tanta diffusione di tecnologia,moda ,costume e non si è ancora e tristemente pensato a mettere a disposizione di queste persone i mezzi per dare loro la possibilità di svolgere una vita normale.In questo mondo dove tutto è possibile,dove il privilegio è di colui che appare e non di colui che è in quanto tale ,cerco di essere ottimista alla vita,augurando a me e a queste persone di non ARRENDERCI MAI. Raffaella Sciaudone
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty L'orologio e le barriere architettoniche

    Messaggio  stefaniacontorsi Gio Mar 10, 2011 8:00 pm

    Per quanto riguarda le barriere architettoniche e l'esercizio sull'orologio svolto in aula, non riesco ad immaginare la giornata di un disabile con la mia frenetica quotidianeità, sempre avanti e dietro per vari motivi:per lo studio il lavoro ecc...sembra già difficile per me!
    Già in casa ci sono varie barriere tipo le scale che portano giù e altre per uscire fuori,vivendo comunque in un piccolo paese lontano da Napoli e dall'università sono costretta ad usufruire di diversi mezzi di trasporto cominciando dal treno,infatti la stazione solo fino a pochi mesi fa non aveva nessun tipo di servizio per il disabile ma fortunatamente grazie alla voce degli abitanti che si sono lamentati e la raccolta di firme sono state create pedane e altre agevolazioni per costoro.
    A Napoli ho trovato molte altre barriere architettoniche:dagli autobus che non sono adeguatamente attrezzati e quindi non sono idonei al trasporto dei disabili alla funicolare o anche semplicemente dai marciapiedi a volte anche troppo alti che rendono difficoltoso sia la salita che la discesa per le carrozzine.
    Questi sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente un disabile si troverebbe ad affrontare in una mia giornata "normale".
    Ci sarebbe il bisogno di una coscienza civile da parte dei cittadini ma specialmente dalle istituzioni per poter affrontare ed eliminare definitivamente queste barriere,quel poco che si è fatto non basta!!!
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  rachele.carbone Gio Mar 10, 2011 8:17 pm

    Notevoli sono le difficoltà che una persona con disabilità può riscontrare nel trascorrere la mia vita quotidiana,dal momento che diverse sono le barriere che incontro nel descrivere la mia giornata,mettendomi nei panni di una persona disabile.
    Come diceva la mia collega stamattina a lezione,partendo dal luogo in cui vivo,se nella mia famiglia ci fosse stata una persona disabile ci fosse stato un cambiamento nella mia casa,soprattutto nel gestire la posizione delle stanze inserendo un ascensore,una discesa,visto che incontro le scale anche quando devo andare in cucina.
    Anche per quanto riguarda il proseguimento della mia giornata non posso negare che gli ostacoli sono molteplici,purtroppo,forse,colpa della società che non offre in tutti i luoghi i giusti cambiamenti,che potrei fare in una casa.
    L'unica cosa che posso dire è di rendermi disponibile,fin dove posso,nella loro presenza,a non farli sentire in nessun modo in difficoltà,aiutandoli ad essere autosufficienti e nel non vedere la barriera come un ostacolo.
    Secondo me,dal momento che ci sono evidenti vincoli nella società il giusto comportamento di noi cittadini è quello di non farli sentire diversi.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  annapiro Gio Mar 10, 2011 8:27 pm

    Nell'esempio di orologio,le difficoltà che intrapendo nella mia giornata sono soprattutto collegate alle barriere architettoniche presenti nel raggiungere l'università,vorrei aprire un dibattito su quanto detto a lezione dai miei colleghi,anticipando che anche io come loro quando sentivo il termine disabilità le mie idee erano proiettate verso una persona con sedia a ruote,ma dopo aver seguito il laboratorio dell'arte apre alla disabilità,i miei parametri si sono ampliati nel conoscere ed imparare a guardare la disabilità in tutte le sue prospettive.Ho portato alcuni esempi fotografici di barriere architettoniche intrapresa nella nostra società ma in modo erroneo,che ho imparato a guardare grazie al laboratorio,le foto sono state scattate nel percorso per raggiungere l'università e riguarda soprattutto le difficoltà che incontrerebbero persone non vedenti,causate da sbagli che riguardano i loges.In una fotografia invece vi è un esempio di sussidio per un punto di appoggio ischiatico, che non è la classica panchina,ma un esempio di designe situato fuori la cumana di Fuorigrotta.Purtroppo però come prima vi anticipavo esistono dei riferimenti artificiali,applicati in modo ridondante,ed erroneo.Poi se pur vero che via Vittorio Emanuele è una strada piena di insidi non possiamo tener conto della sua storicità e antichità,come ben sappiamo e da poco che si parla di accessibilità,soprattutto nel patrimonio culturale,non bisogna dimenticare che in passato la figura dela persona con disabilità,era una figura parassitaria che viveva ai margini della società,ma la mia attenzione va riferita alla tecnologia perchè mi fa rabbia che ancora oggi vi siano ostacoli come ad esempio,un ascensore,un semaforo senza rilevatori acustici o ancor peggio nuove costruzioni che si limitano a salvaguardare solo quello che rientra nella normativa,esempio classico il bagno H,questo non è accettabile!Bisognerebbe percorrere la propria vita in autonomia ed è questo il principio fondamentale,quando si parla di accessibilità.3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 P10031253. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 P1003127[img]3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 P10031293. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 P1003130


    Ultima modifica di annapiro il Gio Mar 10, 2011 11:01 pm - modificato 1 volta.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  antonellacecere Gio Mar 10, 2011 8:28 pm

    Dai video mostrati la settimana scorsa in aula e dall'esercizio svolto stamattina in aula, mi sono resa conto di come azioni che per me sono così banali,possano invece ostacolare una persona disabile costringendola ad impiegare il doppio delle ore che io impiego normalmente per ragggiungere o fare qualcosa.
    Infatti tra le varie barriere architettoniche,svolgendo l'esercizio dell'orologio, ho notato che un primo ostacolo che un disabile incontrerebbe è quello legato ai vari mezzi pubblici che prendo per andare all'università visto che sono privi di pedane ma non solo anche una semplice uscita con le amiche in un pub o al cinema potrebbe ostacolare queste persone,quindi mi chiedo perchè queste persone dovrebbero essere private di una vita sociale?perchè non possono essere autonome a causa delle mancate attrezzature?
    Credo che bisogni dare a queste persone la libertà che li spetta,magari iniziando dalla disponibilità delle autorità di stato(che come abbiamo visto nei filmati)nella maggior parte dei casi sene frega......
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Paola Pignatelli Gio Mar 10, 2011 8:36 pm

    Un disabile a casa mia con l' aiuto può fare: colazione, lavarsi e passare da una stanza all' altra , poichè l' ascensore è grande e può contenere una carossella può arrivare giù al palazzo e poi in strada perchè non ci sono gradini . I marciapiedi della mia città hanno lo scivolo per disabili e quindi può arrivare facilmente alla stazione della circumvesuviana , la può prendere perchè c' è la salita adatta ai disabili e non ci sono gradini per entrare nel treno . Arrivati alla stazione di Napoli Piazza Garibaldi il disabile non può uscire dalla stazione perchè c' è solo una scala mobile e una scala. Quindi non può andare a prendere la metropolitana e la funiculare per raggiungere la sede universitaria al Corso Vittorio Emanuale .
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Barriere 2 parte. Orologio

    Messaggio  linapaudice Gio Mar 10, 2011 8:39 pm

    Un disabile, nell'affrontare, una giornata tipo di una persona "normale", incontra innumerevoli ostacoli a partire dalla semplice discesa delle scale, nel raggiungere la metropolitana, fino ad arrivare all'università. Tutto ciò è determinato ed accentuato anche dal contesto sociale, nel senso che, se tutti abbiamo gli stessi diritti e non si fanno delle differenze tra gli esseri viventi, perché allora, ancora oggi esistono nella società delle difficoltà e differenze tra persone "normali" e quelle disabili?. I disabili comunque sono delle persone a pieno titolo, cioè con propri diritti e doveri e come tali devono essere assistiti, trattati ed aiutati durante tutta la vita quotidiana, cioè nello scendere le scale, prendere la metropolitana, fino all'università, mediante le varie strutture specializzate ed attrezzate e messe a disposizione (veramente) in particolare per loro.(Se funzionassero come dovuto.[i] Very Happy Smile .Ecco alcuni esempi di disagio per disabili:
    [img]3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 P1003110[/img][img]3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Fotogr10[/img][img]3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 _0foto15[/img][img]3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Fotogr11[/img][img]3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 P1003111[/img]
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 2 Empty Esercizio orologio

    Messaggio  AlessandraPalermo Gio Mar 10, 2011 8:42 pm

    Dopo aver svolto l'esercizio in aula,mi sono resa conto di come una persona disabile non potrebbe fare neanche la metà delle cose che faccio io durante la giornata.La mattina dopo essermi svegliata,lavata e scesa di casa a piedi perchè il mio palazzo ha un'ascenzore,mi ritrovo a correre dietro a treni,pullman,metropolitane per riuscire ad arrivare in orario a lezione.Arrivata all'università,mi capita di restare in piedi perchè le aule non contengono tutti noi studendi,terminati i corsi pranzo salendo al bar che per un disabile è impossibile perchè le scale sn rotte e strette,torno a casa riprendendo tutti i mezzi,arrivata a casa mi riposo,studio un pò,poi ceno con la mia famiglia,guardo un pò di tv e poi corro a letto.Molte barriere sono proprio vicino a noi,ma non c'è ne rendiamo conto.Nella nostra società purtroppo possiano notare solo avanzamenti per quanto riguarda la tecnologia,la moda,ma non per cose molto più utili.

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