Mariacarmen Scuotto Lun Mar 07, 2011 4:32 pm
Oggi in aula, durante la visione dei tre video sulle "barriere architettoniche", ho provato ad immedesimarmi in quelle persone disabili, oggetto d'indagine. Ebbene, ho provato tanta rabbia, perché oltre il danno c'è anche la beffa! Urge un'educazione alla diversità, che permetta di mettere in pratica ciò che che è stato sancito nella Costituzione italiana. Ma, affinché ciò avvenga, bisognerebbe scuotere la coscienza della gente "sana", attraverso un'educazione mirata!! Adoperarsi alacremente per la manutenzione di strade (con appositi scivoli), di impianti montascale (nelle stazioni ferroviarie), etc.,vorrebbe dire "abbattere le barrire architettoniche", ovvero, permettere al diversabile una vita autonoma, libera, dignitosa. Ecco un altro tasto dolente: la dignità di tali persone. A mio avviso, l'eventuale negligenza/indifferenza dei sindaci, dei vigili urbani, dei tecnici addetti alle manutenzioni suddette, ed infine, di noi cittadini, nei confronti dei diversamente abili, calpesti la loro dignità, contribuendo alla loro emarginazione. Occorre fare di più, occorre sentire/agire unanimemente per rendere "bella" la vita di TUTTI, proiettandosi verso l'uguaglianza.