Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Laboratorio "le barriere architettoniche" 2° lezione

    Messaggio  Mariacarmen Scuotto Gio Mar 10, 2011 8:51 pm

    Come ho accennato in aula, se fossi una donna disabile, avrei una vita completamente diversa, innanzitutto, sarei una mamma diversa! Nelle mie condizioni di normalità, l'amore dei/per i miei bambini mi rende felice, rafforza il motivo della mia esistenza, ma in una condizione di donna/mamma disabile, avrei sicuramente dei motivi in più per reagire ottimisticamente alle avversità della mia vita (da disabile). L'amore è importante per ognuno di noi, ma, per il diversamente abile, l'amore è fondamentale perché riesce a rendere la sua vita migliore, riesce a dargli tante motivazioni, tanti stimoli per "potercela fare". Un disabile, che spesso osserva impotente le barriere architettoniche (seminate ovunque), è sollevato dall' amore dei/per i propri cari,; un sentimento che partorisce tenacia, ottimismo, bellezza. Se fossi una mamma-disabile sarei costretta a "rinunciare" a tanti momenti belli insieme ai miei piccoli: accompagnarli a scuola, in palestra, giocare, pattinare, tuffarci,rincorrerci e rotolarci sul prato etc.. Significherebbe, quindi: NON CONDIVIDERE con loro emozioni! Certo, sul deficit fisico non si può intervenire più di tanto, ma se riuscissimo, tutti insieme, tutti noi, membri di una stessa società, ad abbattere le "barriere della noncuranza", ogni mamma/persona disabile avrebbe il piacere di "esserci sempre", ed esserci "in prima persona". Non più gare, recite, emozioni raccontate da altri, ma gare, recite ed emozioni, ovvero, esperienze raccontate dallo stesso disabile (perché vissute e condivise in prima persona!)! P.S.: Anche quest'ultima esperienza di laboratorio mi è stata utile, ho riflettuto su problematiche mai affrontate prima di adesso: il mio appartamento si trova in un palazzo in cui è bandito l'accesso ai diversamente abili; quindi, se io domani, per circostanze sfavorevoli, diventassi disabile, in maniera permanente o temporale, sarei condannata agli arresti domiciliari!
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  orsola maria ferraro Gio Mar 10, 2011 9:41 pm

    Oggi 10-03-2011 ho svolto un compito molto riflessivo denominato "l'orologio"che richiedeva di scrivere la mia giornata e di metterla a confronto con quella di un disabile.
    Nel svolgere questo compito,mi è subito ritornato in mente mio nonno e alle grandi difficoltà che ha dovuto affrontare nel svolgere le proprie attività quotidiane che a causa di un tumore gli fu amputata una gamba e ricordo quel giorno come se fosse oggi.Ricordo le grandi difficoltà che ogni giorno doveva affrontare per svolgere le sue attivita'quotidiane oramai stroncate da un brutto male,un uomo indipendente che da un giorno all'altro dipende da una sedia a rotelle e da una continua assistenza.Ricordo che nel scendere le scale mio padre lo prendeva in braccio,perchè il palazzo non è munito di ascensore,ha dovuto affrontare grosse barriere architettoniche anche quando passeggiavamo per la citta'....
    Ritornando a ciò che richiedeva il compito,se un disabile si troverebbe ad affrontare la mia quotidianità sicuramente si troverebbe ad affrontare grossi ostacoli,dall'uscita della porta nel scendere le scale,per recarsi all'università non potrebbe prendere la cumana essendo sempre super affollata,sarebbe costretto a svegliarsi molto prima per iniziare la sua giornata,senza dubbio avrebbe bisogno di una continua assistenza nell'affrontare queste enormi difficoltà.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  FRANCESCA SANNINO Gio Mar 10, 2011 9:42 pm

    ELENCANDO UN Pò LE ATTIVITà CHE SVOLGO SOLITAMENTE,MI SONO RESA CONTO CHE PER UN INDIVIDUO DISABILE SARà PRATICAMENTE IMPOSSIBILE SVOLGERLE.
    PRIMA DI TUTTO PERCHè GIà DI PRIMA MATTINA,SE IL DISABILE DEVE RECARSI AL BAGNO INCONTRA IL SUO PRIMO OSTACOLO DELLA GIORNATA OVVERO UNO SCALINO.LO STESSO DISCORSO VALE SE DEVE RECARSI IN CUCINA,TROVA UNO SCALINO ANCHE QUI.
    NON POSSO PERò DIRE NULLA DEL PALAZZO IN CUI ABITO POICHè L'ASCENSORE HA LE GIUSTE DIMENZIONI PER UNA SEDIA A ROTELLE E FUORI AL PALAZZO OLTRE AGLI SCALINI C'è UNA DISCESA COSTRUITA APPOSITAMENTE.
    SE IL DISABILE DEVE RECARSI ALLA FERMATA DELL'AUTOBUS, COME FACCIO IO QUOTIDIANAMENTE,TROVA L'OSTACOLO DEL MARCIAPIEDE.LA FERMATA è SITUATA SU UN MARCIAPIEDE ANCHE ABBASTANZA ALTO E QUINDI PER IL DISABILE è PRATICAMENTE INACCESIBILE.
    QUESTA è UNA GRANDE BARRIERA ARCHITTETTONICA PERCHè I LUOGHI PUBBLICI DEVONO ESSERE ADATTI A TUTTI I CITTADINI E PROPRIO PERCHè SONO LUOGHI PUBBLICI,DEVONO RISPETTARE I DIRITTI DI TUTTI.I DISABILI SONO CITTADINI CON DIRITTI A TUTTI GLI EFFETTI!!
    OGGI AL RITORNO DALL' UNIVERSITà MI SONO RESA CONTO CHE SOTTO LA METROPOLITANA NON CI SONO LE PEDANE APPOSITE PER I DISABILI E QUESTO METTE LORO ANCORA UNA VOLTA A DISAGIO,LI FA SENTIRE EMARGINATI ED ESCLUSI DALLA SOCIETà.
    HO NOTATO CHE ANCHE ALL'UNIVERSITà CI SONO DELLE BARRIERE ARCHITTETTONICHE.SPESSO NOI STUDENTI, TRA UNA LEZIONE E UN'ALTRA ANDIAMO AL BAR A PRENDERE UN CAFFè,UN CORNETTO.BHè QUESTO LA PERSONA DISABILE NON PUò FARLO,PER LUI è IMPOSSIBILE,C'è L'ASCENSORE CHE FERMA AL QUARTO PIANO MA POI DA Lì AL BAR CI SONO, NON POCHI SCALINI.
    INSOMMA,LE PERSONE DISABILI NON DEVONO AFFATTO RINUNCIARE ALLE PICCOLE QUOTIDIANITA'DELLA VITA.
    QUALCOSA SI DEVE MUOVERE,QUALCOSA DEVE CAMBIARE!!!!!


    hai ragione, solo che al Suor Orsola per salire al bar ci sono le scale interne (per lauree) e lì c'è la pedana per ogni gruppo di scale. la docente
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Le BARRIERE ARCHITETTONICHE sono intorno a noi!

    Messaggio  CinziaDeMartino Gio Mar 10, 2011 9:51 pm

    Oggi in aula abbiamo descritto una nostra giornata-tipo.Inizialmente non ho riscontrato difficoltà nel descriverla poichè sono azioni che svolgo quotidianamente,ma nel momento in cui ho dovuto immaginare la mia vita svolta da una persona diversamente abile,sono emersi problemi che non avrei mai considerato.
    Le prime difficoltà le incontrerebbe in casa poichè le porte sono troppo strette per il passaggio di una carrozzina.Anche il poter scendere di casa apparirebbe un problema insormontabile poichè l'ascensore è troppo piccolo,il palazzo è pieno di scale e non è dotato di strutture idonee per l'entrata o l'uscita di queste persone.Di conseguenza il disabile se non accompagnato è impossibilitato ad uscire, e quindi è costretto a rimanere chiuso in casa.(Premetto che nel mio palazzo vi è un uomo in carrozzina e posso affermare di averlo visto in tutta la mia vita una sola volta,poichè i genitori essendo anziani non possono permettersi di uscire ed aiutarlo a salire e scendere le scale!)
    Il tragitto per giungere all'Università non presenta grandi ostacoli poichè sia la Circumfregrea che la Funicolare, sono dotati di ascensori abbastanza larghi,l'unica problematica è che sono sprovvisti di pedane o saliscendi.
    L'università non presenta ostacoli in quanto ,si sta attrezzando per rendere il diversamente abile autonomo e libero di svolgere la propria attività formativa.
    Terminate le lezioni e ritornati a casa il disabile riincontra il problema "rientro a casa",poichè il palazzo come già abbiamo detto non ha mezzi efficienti per costoro. Anche il voler fare una passeggiata implica delle complicazioni, poichè i sali-scendi sono sempre bloccati dalle automobili messe in sosta li...come se quello fosse un parcheggio e non un sali-scendi utile non solo per i disabili,ma anche per le persone anziane o per i carrozzini/passeggini; e anche il manto stradale non sempre uniforme comporta dei disagi. Io penso che sia la società ad aver reso queste persone "EMARGINATE",poichè basterebbero pochi accorgimenti affinchè queste persone possano INTEGRARSI,dimenticandosi ,anche se non del tutto, della loro diversità!!![b]
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty UNA GIORNATA TIPO

    Messaggio  russo rosa 1989 Gio Mar 10, 2011 10:01 pm

    La mia giornata tipo non può essere del tutto praticata da una persona con disabilità.
    I primi ostacoli li troviamo nella mia abitazione,tra le porte e le scale che sono strette. Anche il bagno non è adatto, ci sono due gradini. Per andare all'università utilizzo diversi mezzi di trasporto, tutti non adatti ad un disabile. Svolgendo attività di volontariato presso una casa famiglia, dove vivono bambini disagiati, mi rendo conto che un disabile al mio posto non potrebbe esercitare la mia funzione, in quanto in questa struttura ci sono diverse barriere architettoniche.
    Tutto ciò mi ha portato ad una "pausa di riflessione": ci sono diversi ostacoli da abbattere, ci vorrebbe una presa di coscienza da parte delle istituzioni preposte per eliminare le barriere architettoniche.
    Un altra cosa che mi piacerebbe che fosse abbattuta è la "barriera dell'indifferenza": i disabili sono spesso invisibili.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty BARRIERE ARCHITETTONICHE?NO grazie

    Messaggio  emanuelaerrichiello Gio Mar 10, 2011 10:09 pm

    Riflettendo sul mio percorso di vita a cui quotidianamente mi accingo ed immedesimandomi in esso come se fossi una persona diversamente abile,ho potuto riscontrare la presenza di tantissime BARRIERE ARCHITETTONICHE.Sin dalla mattina,fuori l'uscio di casa,una prima barriera è rappresentata dalle scale e soprattutto dall'ascensore di ristrette dimensioni,sicuramente non adatta per l'ingresso di una persona sulla sedia a rotelle.La tappa successiva è costituita dai mezzi di trasporto,i quali, poichè sprovvisti di strutture apposite per soggetti disabili,possono essere considerati,come tali,un'altra barriera.Poi si arriva all'università,che invece è mediamente attrezzata per individui con questo tipo di difficoltà.Al ritorno?Stessa storia!!....Solo proiettando il mio prototipo di giornata in questo tipo di situazione,ho percepito quanto possa essere superiore lo stress di questi soggetti rispetto al mio,a causa di tali condizioni.Sono riuscita ad immaginare come ogni semplice circostanza diventi più complessa,ogni mia piccola difficoltà diventi un vero e proprio dilemma,come ogni problema per me risolvibile si trasformi in ostacolo insormontabile. affraid
    Quando si parla di disabilità,non si allude certo ad una patologia.Il "DISABILE" è un cittadino come gli altri e come tale anch'egli ha dei propri diritti.Dal mio punto di vista,questi diritti possono e devono essere preservati per poter cancellare una volta per tutte,quell'etichetta occulta che purtroppo è radicata nei pregiudizi della gente.L'etichetta in questione,a cui faccio ancora una volta riferimento è quella della "diversità"


    Ultima modifica di emanuelaerrichiello il Mar Apr 05, 2011 8:11 pm - modificato 4 volte.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty 2parte barriere architettoniche "orologio"

    Messaggio  NicolinaBelluomo Gio Mar 10, 2011 10:54 pm

    La seconda parte del laboratorio inerente alle barriere architettoniche si è incentrato sull'orologio,ossia tutte le nostre azioni quotidiane che spesso sono così abituali da non farci neanche caso,ma per una persona con disabilità compiere le stesse nostre azioni è molto,forse troppo difficile in quanto il primo elemento a determinare la condizione di handicap e di conseguenza di non autonomia è il contesto sociale,ho notato che come negli altri commenti lo stesso anche nel mio caso,le difficoltà nel rivivere una nostra giornata tipo iniziano già da casa in quanto non sono presenti persone con disabilità non ci sono impianti,strumenti idonei per permettere appunto queste persone di spostarsi liberamente,ma oltre il luogo in cui viviamo che non è accettabbile ma condivisibile il fatto che ancora oggi non sia attrazzato adeguatamente per accogliere una persona con disabilità,il problema fondamentale e che influenza negativamente sulla vita di questi soggetti è l'ambiente pubblico,poco e in molti casi per niente attrezzato,in questo modo favorisce un processo di esclusione ed emarginazione che non solo riducono a queste persone le loro capacità di svolgere azioni quotidiane,ma possono influenzare anche lo stato di salute,sono così costrette ad affrontare non solo barriere fisiche ma anche mentali...
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty laboratorio l'orologio 10/03/2011

    Messaggio  Rosa Lupoli Gio Mar 10, 2011 11:37 pm

    oggi in aula facendo questo esercizio che consisteva come svolgo una mia giornata.. e mi rendo conto che un disabile non potrebbe mai fare quello che faccio io in un giorno e questo no perchè non ne e capace ,perchè manca in città il corretto funzionamento:di treno,metrò,ascensori ,pullman che non possiede la pedana per i disabili..io penso che non e facile per un disabile affrontare tutti i giorni problemi del genere problemi dati dalla società che non presta attenzione a queste piccole cose..che renderebbe la vita di un disabile liberi di muoversi senza chiedere aiuto.rosa lupoli
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  saraamoroso Ven Mar 11, 2011 9:39 am

    Da questa seconda parte del laboratorio "barriere architettoniche" è emerso che un disabile avrebbe non poche difficoltà ad affrontare la mia giornata. Troverebbe i primi disagi già in casa, con porte strette, difficoltà ad entrare sia nella vasca da bagno che sotto la doccia; e poi le scale, in assenza dell'ascensore.
    Raggiungere la fermata dell'autobus sarebbe una corsa ad ostacoli, viste le strade dissestate, piene di buche, e i marciapiedi ricoperti dai bisogni dei cani.
    Per quanto riguarda gli autobus, non tutti sono attrezzati per salire un disabile.
    Comunque, anche se tra molte difficoltà, una volta arrivato all'università, questa è abbastanza predisposta ad accogliere un disabile.
    Il pomeriggio di solito vado in palestra e riflettendoci mi sono accorta che non è per nulla pensata per i disabili.Già l'ingresso, con una discesa troppo ripida, e poi le porte degli spogliatoi troppo strette e ovviamente gli attrezzi per nulla adatti ad un disabile.
    Tornata a casa, incontro di nuovo le stesse insormontabili scale della mattina.
    Certo che, noi, società del 2011, super moderna, super tecnologica, come ci vantiamo di essere, ci perdiamo in un bicchier d'acqua...
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty lez.7 marzo parte2

    Messaggio  mariateresa pellegrino Ven Mar 11, 2011 9:45 am

    è assurdo,azioni giornaliere,che io ritengo più che scontate,quali salire le scale di casa per andare in bagno o in camera mia,farmi la doccia,prendere il pullman e infinite azioni ancora,una persona disabile non può fare.Quindi quasi tutti i movimenti della mia giornata tipo.Sono portata a pensare di continuo che diamo sempre più per scontato azioni quotidiane che per le persone con disabilità sono impossibili.E quindi importante è riflettere su ciò che abbiamo,apprezzarlo e sopravvalutarlo.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  lipartiti rosa Ven Mar 11, 2011 9:48 am

    provando a fare un elenco delle azioni che compio io durante una giornata e le azioni che potrebbe compiere una persona con disabilità, noto moltissime differenze,a cominciare dal momento del risveglio. mentre io mi alzo e vado a fare una doccia, il disabile incontrerebbe difficoltà già in questo poichè tutti e due i bagni di casa mia sono dotati di uno scalino.siccome le porte sono abbastanza larghe, la persona in questione potrebbe tranquillamente raggiungere la cucina per fare colazione e anche uscire di casa dato che l'ascensore può permettere l'ingresso di una carrozzina. ma arrivati giù al palazzo, la sua corsa si arresterebbe in quanto il cancello esterno non è abbastanza largo da permettere il passaggio di una sedia a rotelle.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty barriere architettoniche:orologio

    Messaggio  angelazara Ven Mar 11, 2011 10:21 am

    Dopo aver fatto lo schema della giornata tipo, sono rimasta sgomenta nel vedere come finchè sono a casa,essendo di recente costruzione le stanze, il corridoio e la casa stessa è concepita in modo da essere vivbile anche se disabile. Ma nel momento in cui uscirei di casa c'è lo sconforto totale, iniziando dalle scale, poi l'inaccessibilità ai mezzi pubblici, l'inacessibilità ad entrare nell'ufficio dove lavoro. l'inaccessibilità a tutto...ad una vita "normale", non nego che la consoderazione totale mi ha reso triste, indifesa,offesa ed ho pianto per come siamo così indifferenti a tutto ciò che non ci tocca da vicino.Eppure di soldi pubblici per le opere di restauro e messa a norma ne se buttano a palate, ma questi benemeriti signori architetti e progettisti non pensano che oltre alle loro "due gambe" c'è chi ha gli stessi diritti ad una vita normale, ad essere agevolato-tutelato-sostenuto PER UN DIRITTO ALLA VITA come ogni essere umano, e che non ci vuole poi molto a passare dall'indifferenza totale alla concezione che inceve di una scala in marmo con intarsi, un progetto è bello e realizzabile anche se accompagnato ad una rampa in marmo con intarsi per una persona che le scale non può farle se non volando?
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Assunta Pilato Ven Mar 11, 2011 10:58 am

    Con l'esercizo dell'ororlogio,mi sono resa ancora di più conto che siamo circondati da tantissime barriere architettoniche.Ad ogni mio passo c'è un ostacolo per ogni disabile. Ad esempio nei pressi della mia abitazione c'è un diversamente abile che non può circolare sui marciapiedi perchè non riesce a salirci su,ed è quindi costretto a stare in starda e nonostante io mi accorgevo di ciò non vedevo realmente la pericolosità che quell'uomo era costretto ad affrontare,ma che solo ora riesco a capire,grazie a questo corso.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  StefaniaPerna Ven Mar 11, 2011 11:06 am

    La seconda parte del laboratorio "BARRIERE ARCHITETTONICHE"ha avuto come oggetto una riflessione su un nostro quotidiano percorso vissuto da disabile.
    Un esercizio apparentemente semplice in grado però di indurci a considerare quanti limiti possano racchiudersi in attività che noi pratichiamo normalmente e quanto esse stesse siano inaccessibili per persone con deficit.Questo a partire dalle nostre case:
    per un disabile sarebbe impossibile accedere al mio appartamento a causa di scale presenti ovunque (anche il cancello di ingresso ne è provvisto), accudire il mio cane (non potrebbe accedere al giardino a causa di una ripida discesa), spostarsi tranquillamente con i mezzi pubblici (in quanto il più delle volte sono sprovvisti di apposite pedane o ascensori funzionanti),vivere insomma autonomamente e pienamente la sua vita.
    Nella società del progresso, della tecnologia, in cui si parla tanto di pari opportunità, ecco che la lezione di oggi ci sospinge a considerare quanto una larga fetta di persone viene ancora rimasta ai margini, in una dimensione esistenziale "altra" che comunica inquietudine e incertezze, esclusa dalla possibilità di vivere alcune piccole, semplici gioie.
    La sua vita è un percorso che mi sembra paragonabile ad uno di quei tanti sentieri dissestati e impraticabili delle nostre strade: tutto gli è difficile, negato a priori.
    ..Quanto continuiamo a muoverci ancora tra pietismo, compassione e accudimento!...e a volte ci sentiamo anche compiaciuti, nel nostro piccolo, soddisfatti, felici di esser stati d'aiuto quando li troviamo per strada,abili e con la loro carrozzina ad affrontare le mille difficoltà che "quella strada" continua ancora a preservargli...
    Che rabbia!! Si continua a pensare a progetti, economia, piani, sviluppo....e poi ci si perde di fronte a piccole attenzioni...nulla è impossibile come diveva la Atzori...le cose devono muoversi...in Italia le cose devono cominciare realmente a cambiare!
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    Messaggio  angela.bazzicalupo Ven Mar 11, 2011 11:17 am

    Svolgendo l’esercizio dell’orologio ho notato che le mie giornate sono abbastanza frenetiche e, per un disabile potrebbe essere difficile affrontarle. La prima difficoltà che incontrerebbe è lo scendere di casa, perche anche se nella mia abitazione è presente un ascensore, all’uscita ci sono 6 gradini abbastanza grandi, che negherebbero già in partenza l’autonomia a un soggetto con disabilità.
    https://i.servimg.com/u/f69/16/29/11/73/sam_2810.jpg
    https://i.servimg.com/u/f69/16/29/11/73/sam_2811.jpg
    Successivamente arrivo alla metro che mi accompagna all’università, con un auto non adatta per il trasporto di un disabile. Per raggiungere l’università cambio 2 metro e 1 funicolare per la durata di circa 1 ora. Una persona disabile può benissimamente prendere i miei stessi mezzi pubblici perché tutti dotati di appositi ascensori e montascale per i disabili ma, sicuramente il tempo sarà superiore rispetto a quello di una persona senza disabilità.. quindi se io per seguire un corso che inizia alle 8:30 parto da casa verso le 7:00, una persona disabile è costretta a svegliarsi molto prima per arrivare puntuali al corso. Dopo l’uni a volte senza neanche tornare a casa, raggiungo il posto di lavoro ma, anche lì la persona disabile troverebbe delle difficoltà, in quanto bisogna salire al secondo piano. Il palazzo dispone di un ascensore non grande abbastanza però per una carrozzina. Beh una persona disabile nella mia quotidianità riscontrerebbe molte difficoltà, ma soprattutto avrebbe sempre bisogno di una persona che lo accompagni nei vari spostamenti.. Quindi questo impedirebbe al disabile di avere una propria indipendenza..
    https://i.servimg.com/u/f69/16/29/11/73/sam_2812.jpg
    https://i.servimg.com/u/f69/16/29/11/73/sam_2813.jpg



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    Messaggio  Claudia Matarazzo Ven Mar 11, 2011 11:26 am

    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/66/02/sdc15016.jpg
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty laboratori barriere 2 parte orologio

    Messaggio  immacolata Ven Mar 11, 2011 11:29 am

    confrontare la mia giornata con quella di un disabile è un impresa al quanto difficile poiche abitando in un condominio il primo ostacolo che incontrerebbe sono i 30 scalini e entrare in bagno è ancora peggio dato che è stretto e c è uno scalino.Non hanno la possibilità di prepararsi una samplice colazione o andare in bagno senza chiedere l'aiuto di qualcuno o chiamare un amica e uscire spensieratamente pale .Quanti ostacoli ci sono nella loro vita e di sicuro devono essere persone speciali per poter affrontare giorno dopo giorno umiliazioni e subire anche sensi di colpa poichè non possono essere liberi o indipendenti...come vorrebbero.E'da loro che tutti noi dobbiamo prendere esempio ed essere forti guardandoli perchè solo cosi possiamo capire il vero senso d
    della vita.Ringrazio il signore per quello che mi ha donato . Sad
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Roberta Sorrentini Ven Mar 11, 2011 11:48 am

    Con l'esercizio che abbiamo svolto in aula sul confronto tra la mia vita e le mie azioni quotidiane, e sul come le potrebbe svolgere un disabile al mio posto, ho riscontrato alcune difficoltà che quest'ultimo si troverebbe ad affrontare. Non ci sarebbero problemi sullo spostamento in casa in quanto ho spazi abbastanza ampi e porte abbastanza larghe. Il problema si potrebbe riscontrare nel momento del pranzo avendo io un tavolo alto con gli sgabelli (foto). Fortunatamente il mio palazzo è munito di sali-scendi e ugualmente il marciapiede all'esterno. Anche il pullman che utilizzo è munito di "posto invalidi" dato che è abbastanza nuovo. I problemi si riscontrerebbero più nel momento in cui mi incontro al bar con le amiche o quando vado a danza. Insomma le agevolazioni che vengono date alle persone disabili sono sempre poco efficaci e quindi si troveranno sempre a dover superare, non si sa un quale modo, delle barriere sul loro percorso.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  CarolinaGalluccio Ven Mar 11, 2011 11:56 am

    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Marcia153. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Stazio14
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  Alessia Iovinelli Ven Mar 11, 2011 12:03 pm

    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Dsc08510


    Uscendo dal mio palazzo questa è la prima barriera per non contare tutte le altre!
    In questi giorni ci ho pensato tanto, notavo ovunque mi trovassi le barriere che ostacolano la libertà del cittadino con disagi motori!
    Girando sul web notavo che lo Stato "sembra" che vada incontro a tali soggetti, ma mi chiedo...perchè alla fine restano parole scritte su una carta?
    Ma prima di giungere al miglioramento della situazione deve essere fatto, a mio parere una (ri)educazione della comunità tutta: bisognerebbe prima educarla a rimuovere le barriere CULTURALI e poi quelle ARCHITETTONICHE..per poter promuovere l’integrazione sociale parallelamente a quella ambientale!
    Inoltre quanti ostacoli ci sono e noi non vediamo, io per prima dal mattino appena mi sveglio, alla sera! Casa mia non essendo abitata da persone diversabili, è pienissima di barriere architettoniche!



    "La legge quadro italiana che tratta il problema dell'accessibilità è la legge 13/89 che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Il D.M. 236/89 (decreto attuativo) si addentra maggiormente nella parte tecnica ed individua tre diversi livelli di qualità dello spazio costruito.
    Questi tre livelli sono:

    Accessibilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
    Visitabilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Vengono considerati spazi di relazione gli spazi di soggiorno dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.
    Adattabilità: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
    Sempre il D.M. 236/89 stabilisce anche, per gli edifici e gli spazi privati, i parametri tecnici e dimensionali correlati al raggiungimento dei tre livelli di qualità sopra riportati: per esempio le dimensioni minime delle porte, le caratteristiche delle scale, la pendenza delle rampe pedonali, gli spazi necessari alla rotazione di una sedia a ruote, le dimensioni degli ascensori e le casistiche della loro necessità, le caratteristiche di un servizio igienico accessibile ed altri ancora. I requisiti vengono stabiliti in modo differenziato a seconda della tipologia degli edifici e degli spazi. Ogni nuova costruzione deve infatti rispettare tali norme, ed i vecchi edifici devono essere opportunamente adeguati alla normativa in caso di ristrutturazione (D.M. 236/89, art. 6).

    Per quanto riguarda gli edifici e gli spazi pubblici vi è stata l'emanazione di un ulteriore decreto attuativo."

    Mi chiedo...quando saranno presi seriamente tali parametri??!!
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty L'orologio

    Messaggio  mariarosariacacciapuoti Ven Mar 11, 2011 12:04 pm

    Beh,provando a fare un riassunto della mia giornata,fatta di corse,uscite divertenti con amici,e di studio,mi rendo conto che una persona con disabilità tutto questo non potrebbe farlo.Partiamo dalle azioni che PER ME sono piu' semplici: fare una doccia al mattino e prendere i mezzi pubblici per raggiungere l'Università.Perchè??Ovviamente perchè in questa società non c'è piu' rispetto per gli altri,ma soprattutto per se stessi,e questo non può che favorire un sentimento di indifferenza,e una serrata chiusura verso quelli che sono i problemi concreti(le barriere architettoniche),e una non curanza per questi ultimi.Partendo da un caso personale,un diversamente abile avrebbe difficoltà a fare una doccia,a casa mia,in quanto prima di raggiungere la struttura incontra un gradino.Inoltre avrebbe difficoltà a scendere le scale di casa mia,poichè non sono munite di scivolo o quant'altro favorirebbe una "discesa autonoma".I mezzi pubblici non hanno a loro volta scivoli che potrebbero consentire ad un diversamente abile di salirci.I tempi non sarebbero gli stessi,e nemmeno l'umore.Ma la cosa che per me è piu' triste di tutto questo,è che la barriera piu' grande cui l'uomo va incontro,è l'uomo stesso.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  Viviana Parascandolo Ven Mar 11, 2011 12:16 pm

    Ripercorrendo la mia giornata tipo ho notato che incontro molti ostacoli(più di quanto pensassi)che una persona su una sedia a rotelle avrebbe difficoltà a superare in modo autonomo.Ho cercato di immedesimarmi in una persona con tale disabilità e ho constatato che avrei problemi già al momento del risveglio,perchè dormendo in un letto a castello avrei difficoltà a scendere da una tale altezza.Nella casa in cui vivo sarebbe difficile muovermi liberamente perchè ,essendo dislocata su due piani, ci sono delle scale da fare.La mia settimana consite nell'andare all'università per 5 giorni,ciò significa utilizzare quotidianamente i mezzi pubblici,che spesso risultano essere completamente sprovvisti di sevizi che agevolino gli spostamenti di persone aventi una tale disabilità.A prova di ciò ho riportato in basso una foto da me scattata che ritrae una delle porte d'ingresso del treno che prendo abitualmente.Come possiamo constatare i gradini sono abbastanza alti e vi è un palo nel bel mezzo della porta che impedirebbe il passaggio di una carrozzella.Grazie a questo laboratorio ho iniziato ad osservare la realtà che mi circonda sempre più attentamente e ho notato che molte strutture come negozi,ristoranti,non rispettando le norme che prevedono edifici accessibili ai portatori di handicap,dunque mi viene da pensare che per molti edilizi queste leggi siano più un fastidio che un atto benefico per la società."Mettendomi nei panni" di una persona con una disabilità tale che la costringe a spostarsi su di una carrozzella ,mi sono resa conto di quanto possa risultare faticoso persino andare "soltanto" a fare la spesa,e tale fatica credo che possa anche costare il sorriso di costoro che ,sentendosi impossibilitati a muoversi liberamente, perdono anche la volontà e la forza di uscire a guardare il mondo,perchè è come se le barriere architettoniche sembrino dire "tu qui non puoi andare" finendo così per farli sentire rifiutati dal’intera società.3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Img00210]
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Il mio percorso e le barriere che incontrerebbe un disabile

    Messaggio  Vincenzo Raia Ven Mar 11, 2011 12:23 pm

    Ecco altre foto scattate stamattina durante il mio percorso:
    Questi sono gli scalini per accedere in cucina

    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/47/06/dsc05011.jpg

    All'entrata del mio giardino c'è uno scalino
    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/47/06/dsc05012.jpg

    Per strada
    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/47/06/dsc05013.jpg

    La metropolitana di Montesanto che non possiede una pedana
    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/47/06/dsc05014.jpg

    Nel treno, le porte strette e poi ci sono i sediolini, dove si metterebbe un disabile?
    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/47/06/dsc05016.jpg

    I marciapiedi che sono pieni di sali e scendi
    https://i.servimg.com/u/f67/16/27/47/06/dsc05017.jpg

    Insomma, il mio paese è PIENO di barriere architettoniche!
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  VivianaNobili Ven Mar 11, 2011 12:33 pm

    Effettuando l'esercizio dell'orologio datomi in aula nella lezione inerente alle barriere architettoniche, ho potuto constatare quanto queste siano numerose e quante difficoltà una persona con disagi può incontrare anche solo nell'effettuare attività quotidiane. Mi rendo conto che in un bagno in cui abitualmente ogni giorno faccio la doccia una persona su di una sedia a rotelle troverebbe difficoltà a causa delle dimensioni delle porte. Ho potuto, poi, constatare come un viaggio che effettuo ogni giorno per giungere all'università può essere per loro davvero un'impresa ardua, a causa di montascale che la maggior parte delle volte sono non funzionanti, dell'assenza di salite o di strade ridotte in pessime condizioni con buche, all'interno delle quali carrozzine spesso e volentieri si bloccano. Ho potuto vedere che quelle che sono attività semplice per me, non facciano altro che accentuare sempre più la disabilità nella persona, non permettendogli di avere una propria dignità, una propria autonomia. Ed è su questo che operatori ed educatori devono intervenire, affinchè sia possibile abbattere queste barriere architettoniche per eliminare le disabilità che talvolta il contesto offre al diversamente abile.
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    3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio  - Pagina 3 Empty Re: 3. laboratorio 10 marzo - (Barriere 2 parte) L'orologio

    Messaggio  VivianaNobili Ven Mar 11, 2011 12:48 pm

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