La testimonianza che ci ha portato oggi Adele è stata molto forte,ci ha raccontato delle numerose lotte che conduce ogni giorno,perchè questa donna non deve solo combattere con la sua malattia,ma anche con le persone cattive che le ostacolano la vita:i condomini del suo palazzo,che non volevano affrontare le spese per ampliare l'ascensore,le macchine parcheggiate puntualmente sugli scivoli,gli occhi indiscreti,i servizi di trasporto pubblici che non funzionano e tante altre cose.La vita di Adele è un continuo lottare,chiedere aiuto,nonostante questo è una donna molto umile nel dire che se dipendesse da lei non chiederebbe mai una mano,ma purtroppo non è del tutto autosufficiente ed è proprio questo che le fa più male,il fatto di non essere indipendente in tutto quello che fa,per questa ragione ci ha esortati a non lamentarci delle cose inutili,perchè lei non può fare nemmeno un quarto delle cose che facciamo noi,senza chiedere aiuto a qualcun altro.Adele è affetta dalla nascita da poliomelite,una malattia che attacca il muscolo,è disabile sulla sedia a rotelle,stamattina dopo quattro anni e tre denunce è riuscita a prendere un pullman per arivare il più vicino possibile alla nostra università,perchè non voleva gravare sulla sua amica Rosaria,che ci ha raggiunto poco dopo,Adele è una dei pochi disabili che gira in sedia elettrica,non ama chiedere,per questo motivo anche la sua casa ha cercato di predisporla al meglio,per riuscire ad essere il più indipendente possibile,anche se vive con una badante.Adele è una donna di straordinaria forza interiore,e quando le viene posta la domanda di dove avesse trovato tutta questa forza che la contraddistingue,risponde prima di tutto dal carattere,poi dalla fede,dalla famiglia e dagli amici.Ci ha raccontato che da bambina nascondeva la sua sedia a rotelle perfino alle sue cuginette,non si accettava e ancora oggi non si accetta,perchè è la società a non accettarla e ci consiglia di non fare pietismo verso le persone disabili,bensì ci invita a comportarci in modo naturale:"siate semplici,umani,siate voi stessi,senza paura...".Abbiamo anche assistito all'intervento di Rosaria,volontaria nonchè amica di Adele da undici anni,la sua testimonianza è stata altrettanto commovente ci ha raccontato della prima volta che incontrò la sua amica fidata,durante un viaggio a Lourdes,in un primo momento fu infastidita dal suo comportamento,ma poi grazie all'aiuto della Madonna,tornò indietro con un gran sorriso e da quel giorno le due non si sono più separate.Rosaria ci ha anche raccontato di quanto sia gratificante il volontariato,perchè le persone disabili nel loro dolore ti fanno capire davvero che la vita è bella,al di là di tutti i problemi futili che ci poniamo ogni giorno,è qui che mi riallaccio ad Adele che,all'inizio della testimonianza,ha proprio detto di non lamentarci magari dei capelli,dei vestiti che indossiamo,della fisicità,ci ha invitato ad andare più a fondo nelle nostre relazioni,perchè è grazie agli amici,i veri amici,che possiamo affrontare la bellezza e anche le difficoltà della vita".Oggi è stata davvero una lezione speciale,direi proprio una lezione di vita!Si perchè spesso le persone nelle loro abitudini quotidiane non si accorgono delle persone meno fortunate ed a questo proposito è emblematico l'esempio che ci ha fatto Adele,ci ha raccontato che questa mattina appena arrivata in facoltà,era in ascensore e ha chiesto a che piano dovessero andare le persone all'interno,nessuno l'ha ascoltata solo una persona si è applicata ed ha aiutato la nostra Adele,accompagnandola fino in aula,questo è davvero un episodio scioccante per quanto mi riguarda e colgo l'occasione per ringraziare Adele per la sua testimonianza nella speranza che prima o poi tutta questa indifferenza possa trasformarsi in volontà di aiutare il prossimo,come è avvenuto durante quel viaggio per Lourdes a Rosaria.
Imma a te invece di Adele ha colpito la sua storia, il collegamento con Lourdes, e le persone che ci sono intorno. Come ci fai notare, l'indifferenza è la nemica di questa storia.la docente