LUNEDI' 16 MAGGIO PARLERO' DELLE CONSIDERAZIONI SU SALUTE E BENESSERE.
IL MIO INTERVENTO SARA' STRUTTURATO IN QUESTO MODO:
APRIRO' CON ALCUNE DEFINIZIONI ( SALUTE, MALATTIA, DISABILITA')
PROPRIO CON LA DEFINIZIONE DI DISABILITA' MI AGGANCIO ALL'ICF. E ALL'INTERVISTA FATTA SU QUESTO ARGOMENTO NEL 2002 AL SOTTO SEGRETARIO ALLA SALUTE ANTONIO GUIDI.
PARLERò UN Pò DELLA FIGURA DELLA DONNA VISTA COME SIMBOLO DI BELLEZZA, E DEI TRATTAMENTI CHE IL SESSO FEMMINILE SI SOTTOPONE PER ESSERE PERFETTE.
PARLERò DELLA RESILIENZA, DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE, PER CONCLUDERE CON UNA RIFLESSIONE SUL BENESSERE. DATO IL TEMPO BREVE DI PRESENTAZIONE , ALCUNI ARGOMENTI SARANNO TRATTATI MARGINALMENTE.
SPERO VADA BENE.. A LUNEDI'
PROF. ALLEGO ANCHE IL MIO "DISCORSO", HO UN Pò PAURA, PERCHè NON SO SE STRUTTURATO BENE, FORSE HO MESSO POCA TEORIA, LA RINRAZIO IN ANTICIPO.
CONSIDESAZIONI SU SALUTE E BENESSERE
L’uso delle parole è molto importante, per questo le singole parole vanno analizzate, iniziamo col dare una definizione ai termini SALUTE, MALATTIA e DISABILITA’:
• SALUTE: è uno stato di piena forma della persona, non riguarda solo alcune parti di essa, è strettamente legata al funzionamento umano ( biologico, personale, sociale). Non può essere separata dall’ambiente o contesto in cui la persona vive.
• MALATTIA: è uno stato patologico per un’ alterazione di uno organo o di tutto l’organismo che necessita di essere curato per poter ripristinare la salute precedente. Nel caso dell’ handicap non si può parlare di curabilità, ma di un intervento della vita della persona.
• DISABILITA’: : l’ organizzazione mondiale della sanità ha costituito un manuale di classificazione, ICF, che propone una definizione del concetto di disabilità. Secondo tale documento LA DISABILITA’ E’ UNA CONDIZIONE DI SALUTE DERIVATA DA UN CONTESTO SFAVOREVOLE, la disabilità è misurata in base alle prestazioni che l’ambiente esterno consente di esplicare. L’ ICF non classifica solo condizioni di salute, malattie, distorsioni, o traumi che sono d’interesse dell’ ICD ( classificazione mondiale delle malattie), bensì le conseguenze associate alle condizioni di salute, con il termine condizione di salute si raggruppano le temporanee condizioni di salute, come ad esempio: gravidanza, stress. Da ciò possiamo dedurre che la disabilità può essere una condizione temporanea, momentanea. La classificazione non può riguardare solo un gruppo di persone ma chiunque viva una condizione di salute che lo ostacola. Così l’ ICF prende in considerazione non solo l’ aspetto medico, sociale, ma anche il contesto ambientale.
A tale proposito, vorrei citare L’ Intervista al Sottosegretario alla Salute Antonio Guidi, in relazione alla presentazione dell’ ICF nel 2002, dove afferma che “l’ICF valuta anche il grado di democrazia del paese, nei paesi in difficoltà economica e/o ambientale, il grado di salute fisica si abbassa. [..]Ciò dimostra che la vita ha un prezzo, che viene misurato con il metro dei paesi ricchi dove si ha l’immagine di un uomo super,” che deve liberarsi dalla malattia e dunque essere sano, deve liberarsi dal peso cioè magro, dal tempo cioè giovane. Cosi i media, le riviste ci bombardano di immagini di bellezza, perfezione, che diviene sinonimo di accettazione, di intelligenza, bontà, le donne soprattutto patiscono la cultura dell’immagine che esse hanno per la società, la figura femminile è associata alla bellezza, così il corpo il viso deve essere perfetto, e per giungere a ciò si ricorre agli artefatti, alla cosmesi alla chirurgia, alle tecnologie invasive, come il botulino, il trucco permanente, i tatuaggi , le protesi al seno, la rinoplastica,etc.creando come dice YEHYA NAIEF dei cyborg. Non sempre ciò che è considerato bello è realmente salutare, si pensi alle modelle anoressiche, e alle tante adolescenti e non, che seguono quel ideale di bellezza ridotte a pelle e ossa, e che muoiono giovani, a causa di una moda che è stata imposta dalla società, che mette in luce solo il risultato finale, e non le sofferenze il dolore e la finzione di ciò che mostra. Mentre il brutto viene escluso ,il disabile spesso è associato al brutto agli scherzi della natura, è il mostruoso, colui a qui rivolgere lo sguardo pietoso Il brutto è colui che è escluso ed emarginato”, è l’anomalo, è colui a cui è proibito assomigliare, i corpi deformi corrispondono al grado zero della mostruosità, sono il contrario di “normalità”. Ed è proprio la società un handicap, che condiziona l’uomo ad essere come gli altri vogliono, che costruisce un ambiente a misura di esseri considerati normali, perché il resto non conta, un disabile , Come dice Antonio Guidi il “è una persona scomoda, un peso della società.” Il disabile va ascoltato solo se chiede di morire, ma non va aiutato a tirare fuori le proprie potenzialità. Ma per fortuna chi ha un deficit ha una visione della vita diversa, e riesce con tutte le sue difficoltà a far uscir fuori le proprie capacità. E questo fa ” l’ ICF: è un metodo che impone di prendere in considerazione non solo la patologia, ma l'intera persona con i suoi problemi, le sue risorse, le sue potenzialità e le sue capacità residue”dice Antonio Guidi, proprio come Simona Atzori, Adele, Jandoò nello scafandro e la farfalla, hanno trovato con iniziale difficoltà la loro capacità di uscire vincenti da una situazione avversa, grazie a se stessi e alle persone che li circondano e che li amano. Abbiamo tutti un handicap quando l’ambiente che ci circonda non ci permette di svolgere le nostre attività, lo abbiamo sperimentato nel laboratorio dell’ orologio, dove in prima persona ha visto che non potrei uscire da casa.
L’ICF prende in considerazione anche il contesto sociale e ambientale, nella convenzione dell’ ONU sui diritti delle persone con disabilità, e poi ratificata in Italia in legge nel marzo 2009, nel preambolo e nell’articolo 9 si evidenzia l’importanza di abbattere le barriere ambientali affinché la persona con disabilità possa vivere in modo indipendente, e partecipare a tutti gli aspetti della vita. Ma molte testimonianze di vita quotidiana ci fanno rendere conto che non è così, i mezzi di trasporto le stazioni non sono attrezzate. E dove ci sono strutture adeguate troviamo comportamenti incivili di persone normali, come macchine che bloccano i passaggi o posti riservati, ragazzi che fanno scherno di chi è considerato diverso. Allora dov’è quel benessere considerato diritto di tutti, definito Dall’organizzazione mondiale della sanità come "lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere (stare bene) che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società".?
Benessere oggi è sinonimo di consumismo, il benessere lo si trova nei centri commerciali, nelle saune, nei centri estetici. Il benessere è per le persone definite “normali”, non per i disabili che sono esclusi dalla società e che solo a volte nascondendosi dietro ad un alter-ego come un avatar riesce a sentirsi parte della società, grazie all’ avatar, molto differente da quello cinematografico, riesce ad annullare la disabilità anche se allo spegnersi de computer ritorna all’inevitabile realtà. Fondamentale per chi ha una dis-abilità avere qualcuno al suo fianco che lo incoraggi, che lo inciti, e gli faccia capire che non è diverso ha solo una diversa abilità, che deve scoprire e coltivare, e che non è una persona inutile nella società ma è parte di essa, ed è utile ad essa.
Ultima modifica di Mgrazia Piscopo il Sab Mag 14, 2011 10:55 am - modificato 1 volta.