Tra tutti gli interventi ho deciso di soffermarmi e approfondire l'intervento di IVANA che ci ha spiegato un pò la "SINDROME DI RETT".
Non avevo mai sentito parlare di questa malattia.Il libro illustrato da IVANA è una guida rivolta agli insegnanti,genitori,educatori.E' una patologia neurologica che colpisce il sesso femminile,congenita e si manifesta durante il secondo anno di vita e comunque entro i primi quattro anni.La bambina colpita da questa malattia subisce gravi ritardi nell'acquisizione del linguaggio e nell'acquisizione della coordinazione motoria.La"SINDROME DI RETT" provoca gravi disabilità a molti livelli,rendendo chi ne è affetto dipendente da altri per tutta la vita.Dopo una fase iniziale di sviluppo normale, si assiste ad un arresto dello sviluppo e poi ad una regressione,o perdita delle capacità acquisite.
Si osserva un rallentamento dello sviluppo del cranio rispetto al resto del corpo tra i primi 5 e ì 48 mesi di vita,uno svilupppo psicomotorio normale entro i primi 5 mesi di vita,con successiva perdita delle capacità manuali e comparsa di movimenti stereotipati delle mani(torcerle,batterle,morderle,strizzarle).Si assiste ad una progressiva perdita di interesse per l'ambiente sociale,che in alcuni casi riconpare con l'adolescenza.Non esiste una terapia risolutiva per la "SINDROME DI RETT".Esistono alcuni trattamenti come la musicoterapia,ippoterapia,la pet therapy che si affiancano ai farmaci.
Ultimo commento che vorrei fare è quello che ci ha illustrato Fabrizia Pinto,"UN AMICO COME HENRY"di Naula Gardner.Il tema centrale è l'Autismo,tema che abbiamo trattato in aula.E'una storia autobiografica,infatti il protagonista Deal è il figlio dell autrice.La mamma lottando con amore riesce ad ottenere per suo figlio l'aiuto di una specialista,una scuola speciale,giochi didattici,un trattamento sanitario,un accompagnamento psichiatrico.Il protagonista principale per il bambino è Henry,il suo cane,che lo aiuta a relazionarsi con il mondo esterno e riesce ad accellerare dei risultati che tardavano ad arrivare con le terapie normali.E' stato bello vedere il primo disegno di Deal che ritraeva proprio il suo amico a quattro zampe.
Sappiamo che dall'Autismo non si può guarire completamente ma è bello sapere che attraverso un intervento(inconsapevole come quello di Henry)si possa star meglio in modo da poter condurre una vita tranquilla.
Molto belle le parole di Deal che Fabrizia ci ha evidenziato:"Grazie ad Henry non sono più spaventato dal pensiero di diventare adulto".
La cosa che mi ha colpito è che Deal dopo essere "GUARITO" aiuta bambini autistici.