9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

L'EMARGINAZIONE=In tempi passati significava scrivere un pensiero ai margini di un foglio.Oggi lo si usa più ampiamente indicare o mettere all'indice persone più deboli,che non riescono a reagire perchè psicologicamente convinti di essere deboli.Queste persone,ingiustamente descriminate covano dentro di sè rabbia e dolore,la reazione può essere:o chiudersi "come un riccio" e stare male,o ribellarsi in un modo violento senza pensare alle conseguenze.Ieri,la professoressa ci ha dimostrato come l'emarginazione vive intorno a noi anche nelle piccole cose(avere o meno gli occhiali)o nel piacere di ascoltare la musica,nel modo di vestirsi ect...

Ieri la Professoressa ci ha proposto di fare un esperimento sull'emarginazione! il tutto ha preso inizio proponendoci una gioco entro il quale la docente assumeva le vesti di un sindaco che decideva di bandire dalla sua città tutti coloro che portavono gli occhiali... Mentre queste persone venivano emarginate dal loro contesto sociale, tutto il resto della città poco sensibile all'accaduto, organizzava eventi e festeggiamenti.... Mi sento in dovere di dire che ho preso parte a questo esperimaneto nella posizione sbagliata, sarei dovuta essere lì, nella parte emarginata di quel contesto con i mei occhiali sul viso e invece ho avuto paura di alzarmi e di sentirmi diversa agli occhi degli altri.... Purtroppo mi capita spesso di provare questa sensazione, spesso nella vita relazionale, a volte credo di essere inferiore a qualcun'altro o di essere impacciata, forse per timidezza o chissà.... Eppure ieri ho sentito in me il bisogno di fuggire da quella stessa situazione anche se ben sapevo che era solo un gioco, che nulla in quel momento sarebbe stato vero...Io credo che l'emarginazinazione possa assumere vari aspetti! Si può essere emrginati nel proprio gruppo, tra i propri amici o addirittura nella propria famiglia! Colro che emarginano precludono a priori la possibilità all'altro di essere alla pari, di vivere di ciò di cui tutti godono, di superare le proprie paure e ansie, di smettere di nascondersi dietro maschere che mostrano una nuova identità solo per provare il piacere di essere accettati.... Mi dispiace di non aver avuto il coraggio di essere li e di difendere il diritto di chi resta quotidianamente in silenzio in un angolo del suo ambiente! questo momento di riflessione personale e le emozioni vissute durante l'esperimento mi hanno lasciato comprendere l'errore che ho commesso nel confondermi in un contesto che non mi apparteneva, rinunciando alla possibilità di dare voce al dolore dell'emarginazione e di dare spazio alla volontà di combattere questa ingiustizia....

Secondo me una persona spesso viene emarginata perchè non rispecchia le caratteristiche del gruppo,oppure perchè magari è ritenuto un "diverso".Il problema è che non si è capito che una persona deve essere rispettata per quello che è.Appunto in aula abbiamo affrontato un altro problema molto noto oggi,ovvero quello dell'emarginazione.Abbiamo fatto una simulazione ,ovvero la nostra prof.era un sindaco che emarginava coloro che ascoltavano musica classica e portavano gli occhiali.Un esperimento che a mio avviso faceva notare quanto è brutto sentirsi messi da parte.Io credo soltanto che chi emargina è una persona ignorante in quanto è vero non tutti siamo uguali per caratteristiche fisiche e caratteriali,ma ciò non vuol dire non considerare il soggetto per ciò che è,bensì valutarlo ed amarlo proprio per il suo essere....

Sono rimasta stamattina alibita leggendo questo articolo sul corriere della sera:
OTTO ANNI DI ABUSI SESSUALI SU UN DISABILE

http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_05/cosenza-abusi-sessuali-su-disabile-arresti_cace72da-5f5a-11e0-a9b0-e35a83b9ad3b.shtml


...sono senza parole!!!!!!!

Devo dire che il laboratorio sull'emarginazione è stato molto interessante,anche perchè la professoressa ha dimostrato alcuni esempi di emarginazione che hanno suscitato molti dibattiti. Nel primo esempio ha fatto alzare tutte le persone con gli occhiali e il resto seduti in aula facendoci sentire partecipi nella società,invece i ragazzi con gli occhiali nn venivano proprio considerati.Il secondo esempio ha fatto alzare le persone che amavano la musica classica ed eran pochissimi.Per quanto riguarda il primo esempio, noi avevamo la possibilità di scegliere chi far venire alla festa ,scegliere tra cantanti attori ect. Devo dire che all'inizio non ho notato che la professoressa non considerava gli altri ragazzi e sinceramente io mi concentravo solo a decidere chi portare alla festa, poi però quando la professoressa ha fatto notare che nel momento in cui faceva le domande a noi lei dava le spalle a loro ho provato una sensazione strana in me, proprio perchè anche io non li consideravo e mi è dispiaciuto ,perchè queste sono delle piccole cose che ha fatto notare la prof. però nella vita quotidiana molte volte noi non consideriamo le persone e le emarginiamo e questa situazione è grave ,perchè facciamo sentire quella persona inutile,solo per il fatto che hanno qualcosa di diverso da noi, come ad esempio: avere gli occhiali o preferire un qualcosa diverso dalle cose comuni o che hanno un colore della pelle diverso da noi o abitudini diverse ,noi li emarginiamo ,non li prendiamo in considerazione perchè li vediamo diversi.
Tutto questo deve finire perchè tutti siamo diversi ma abbiamo una cosa in comune,siamo persone, ed è per questo che dobbiamo essere uniti.

Donne emarginate perchè considerate streghe.
Ho scelto questa immagine per dimostrare una delle tante situazioni di emarginazione....soprattutto sulle donne.

Durante la lezione la professoressa attraverso un gioco detto "del sindaco" ha affrontato il tema dell'EMARGINAZIONE.
La prof ha emarginato le persone che avevano gli occhiali facendole andare vicino a lei,fingendosi da sindaco parlava con noi e creavamo una nostra città escludendo gli altri.Infatti,l'emarginazione è una condizione collettiva o individuale di esclusione di rapporti sociali con gli altri.Cause di emarginazione possono essere di vario tipo:economiche,sociali,culturali etc..Spesso si tende a giudicare le persone per quello che hanno o non hanno,per il colore della pelle,per la loro posizione lavorativa,se si è ricchi si escludono le persone con condizioni economiche inferiori,una persona che ha i capelli rossi veniva esclusa perché ritenuta una persona cattiva o maliziosa,una persona con gli occhiali come nel nostro caso spesso veniva presa in giro chiamandola "quattrocchi",etc...
Durante il "gioco" io non mi sono sentita emarginata perché non avendo gli occhiali non sono stata esclusa dal gruppo. Un esempio di persona emarginata che posso fare è l'esperienza che ha avuto una delle mie sorelle.Quando era piccola aveva un ritardo del linguaggio e andava a fare logopedia che le serviva per parlare meglio e pronunciare parole e lettere più correttamente.Durante il periodo della scuola elementare non sapendo parlare bene spesso per non dire quasi sempre veniva esclusa dagli altri bambini e bambine.Infatti,accadeva che nessuno le voleva stare vicino,dare la mano,e le bambine non volevano giocare con lei solo perché non riusciva a parlare bene.Mia sorella anche se era piccola,soffriva molto per questa forma di emarginazione.COME SI PUO' ESCLUDERE IN QUESTO CASO UNA BAMBINA SOLO PER UN DISAGIO NEL PARLARE??? Io penso che quando una persona ha una diversità o si trova in una situazione di disagio bisogna starle vicino e aiutarla senza emarginarla dal resto della società.

IERI IN CLASSE IN SEGUITO ALLA PARTE TEORICA ABBIAMO MESSO IN PRATICA UN PICCOLO GIOCO CHE A PARER MIO HA UN SIGNIFICATO MOLTO IMPORTANTE.
IL TEMA FONDANTE DEL GIOCO ERA L' EMARGINAZIONE.
PRATICAMENTE LA PROFESSORESSA FACEVA LE VOCI DI UN SINDACO, UN SINADACO PERO' CHE EMARGINAVA DALLA SUA CITTA', TUTTI I CITTADINI CON GLI OCCHIALI, EMARGINANDOLI APPUNTO, METTENDOLI DA PARTE.
FATTO QUESTO, "IL SINDACO", ORGANIZZAVA CON I SUOI CITTADINI UNA GRANDE FESTA.
BHE' SICURAMENTE CHI VIENE A CONOSCENZA DI QUESTA COSA DIREBBE CHE NON E' GIUSTO E IN EFFETTI E' COSI'.
QUESTO E' STATO SOLO UN PICCOLO ESEMPIO PER FARCI CAPIRE CHE NON E' GIUSTO EMARGINARE, MA QUESTO NO PERCHE' SIAMO TUTTI UGUALI, MA ANZI PROPRIO PERCHE' SIAMO UNO DIVERSO DA UN ALTRO.
NEL NOSTRO CASO, LA DIVERSITA' ERA RAPPRESENTATA DAGLI OCCHIALI, MA IN DIVERSITA' MAGGIORI E' UNA COSA MOLTO BRUTTA EMARGINARE E SENTIRSI EMARGINATI.
IO ERO TRA IL GRUPPO DEGLI EMARGINATI, INIZIALMENTE HO PENSATO CHE NON FOSSE GIUSTO CHE NOI DOVEVAMO STARE LI', DA PARTE, MA POI MI SONO DETTA, NON DEVO SENTIRMI EMARGINATA, MA SEMPLICEMENTE DIVERSA E UNICA COME E' GIUSTO CHE SIA PERCHE' LO RIPETO E' MEGLIO ESSERI DIVERSI CHE UGUALI.

Fortunatamente oggi avevo le lentine e non mi sono alzata per andare tra gli emarginati.Per cui ,anche se "barando",facevo parte della città.Come esercitazione è stata divertente,anche se a dire il vero io non mi sarei mai alzata per isolarmi.Non ho mai tollerato l' emarginazione,l' isolare, l' evitare delle persone solo perchè hanno caratteristiche diverse e non basandosi sul loro comportamento(che alcune volte può andare contro la legge,i nostri pensieri....),ma semplicemente su profili differenti. Per questo non mi sono alzata, lo trovo terribilmente ingiusto.

https://i.servimg.com/u/f69/16/29/26/37/divers10.jpg GUARDATE QUESTA IMMAGINE SONO DIVERSI MA POSSIAMO MAI DIRE CHE UNO DEI DUE VALE MENO DELL' ALTRO E METTERE DA PARTE UNO DEI DUE? INFONDO PARLIAMO SEMPRE DI ESSERI UMANI E CREDO CHE QUESTO NON DOVREMO MAI DIMENTICARLO.

MI FA PIACERE INSERIRE QUESTA PICCOLA STORIA CHE HO TROVATO CHE A ME PERSONALMENTE HA EMOZIONATO TANTO E CREDO SIA UN PO' UNO SLANCIO DI VITA E UNA LEZIONE CHE POTREBBE SERVIRE A TUTTI NOI..

Non essere parte del branco

L'uomo uscì sul balcone e vide la figlioletta di sei anni, rannicchiata sull'altalena.
Le si avvicinò.
“Che fai qui tutta sola, cosa c'è? ”
Il viso paffutello della bimba si voltò e storse la bocca.
Poi si decise a dire: “Una cosa. ”
“Che genere di cosa? ” domandò sedendole accanto.
“Mi vergogno a dirtelo, papà! ”
“Vergognarsi? ” domandò prendendola in braccio. “Non c'è nulla di cui vergognarsi. Di a papà cos'hai. ”
Maria esitò. Infine rispose: “La gente mi dice che sono anormale perché non ho le scarpe da ginnastica, quelle nuove della pubblicità... ”
Il papà corrugò la fronte, e annuì.
“E chi lo dice? ”
“Parecchia gente, a scuola. ”
“A sì, eh? ”, continuò facendo spallucce. “E che t'importa? A me e alla mamma dicono che siamo strani perché non abbiamo gli stessi interessi dei nostri colleghi. ”
“Davvero? ”
Il papà annuì.
“Ok, ascoltami attentamente: è giusto essere diversi, non c'è bisogno di essere come tutti gli altri. ”
“Tu lo dici perché sei grande... ”
“Ti assicuro di no: vedi... ”, fece una pausa e fissò il rosso del sole che stava per tramontare. “Essere uguali agli altri non è giusto. ”
Tornò a fissare la figlioletta: “Ognuno ha il proprio carattere, il proprio modo di vestire, di pensare, e il mondo è bello proprio perché è vario. Non è giusto essere la copia di altre persone. ”
“Dici? ” domandò incerta se credergli o meno.
Il papà annuì nuovamente, e proseguì.
“Il non essere una pecorella che va dietro a tutti e a tutto, ti distingue dal resto della massa, quelli che ti criticano lo fanno perché in realtà ti invidiano, sono loro che vorrebbero essere come te... ”
“Ma allora perché non lo fanno? ”
“Eh... perché hanno paura. Hanno paura di sembrare goffi e di essere emarginati... ricordati Maria, ci vuole molto più coraggio ad essere se stessi che non a distinguersi dal resto della massa. ”
Maria sorrise e baciò suo papà sulla guancia.
“Va bene”, disse buttandogli le braccia al collo.
“Maria, Giovanni! Venite, è pronta la cena! ”
Giovanni si rivolse nuovamente alla figlia e domandò: “Andiamo a mangiare? ”
La piccola annuì felice, e per mano varcarono la soglia: quale lezione importante aveva appena imparato

L'argomento trattato in aula il 4 aprile si è basato sul discorso dell'emarginazione, in aula si sono sperimentate 2 simulazioni ma questo è un fenomeno che avviene di continuo verso persone che sono ritenute dalla classe dominante più deboli e quindi vengono tenute fuori dalle decisioni e anche dalle attività di tutti i giorni.L'emarginazione è un atteggiamento che avviene nei confronti di persone singole oppure nei confronti di gruppi per il loro stile di vita considerato deviante rispetto alla società, spesso queste persone si sentono in conflitto e perdono la loro autostima tendendo ad isolarsi sempre di più. Tutto ciò è dovuto dalla mentalità di persone che sono troppo ottuse ed ignoranti che non capiscono che il mondo è bello proprio perchè ognuno di noi è diverso nel modo di pensare e di agire permettendo così un sano scambio di opinioni e anche un ampliamento della mente verso nuovi orizzonti.

Ieri abbiamo affrontato il tema dell'emarginazione in un modo del tutto originale e coinvolgente,in quanto tutti noi abbiamo ricoperto un ruolo che ci ha permesso di vestire i panni chi dell'emarginato,chi dell'emarginante.Sin da bambina sono sempre stata contraria a qualsiasi forma di emarginazione e discriminazione,mi sentivo in colpa ad escludere un bambino dal gioco,era una cosa che faceva soffrire me prima di tutto.Nel mio piccolo ho sempre cercato di non escludere ma di integrare,di capire la persona che mi stava di fronte.Probabilmente oggi ci sarebbero meno problemi se le persone si soffermassero ad ascoltare l'altro,la sua storia,ma in una società caotica come la nostra,dove le persone mangiano nei fast-food, risulta difficile trovare il tempo per ascoltare la storia di qualcun altro.Il problema del sindaco della nostra immaginaria città era proprio il fatto che non si soffermava nè a guardare nè ad ascoltare i pensieri degli emarginati,per cui li ignorava a prescindere da qualsiasi cosa.Sebbene ci siano delle leggi che tutelano la persona(che non sono mai abbastanza)esse non potranno mai risolvere nulla se non verranno loro affiancati sentimenti come la solidarietà,la comprensione.L'assenza di questi ultimi,mescolata all'ignoranza dei pregiudizi ,alla superficialità e alla nostra incapacità di capire ed accogliere tra noi chi è "diverso",può portare a situazioni traumatiche e difficili da affrontare.Chi può stabilire il termine diverso a quale categoria si riferisca?Esso è solo un'altra etichetta data da una società molto complessa,troppo impegnata a giudicare...

Nella lezione sull'emarginazione,all'inizio ero stranita,mi chiedevo come mai la prof era nelle vesti del sindaco,perche noi eravamo cittadini etc..Finchè non è iniziata la simulazione.
Nel momento in cui si alzarono i miei amici con gli occhiali mi sentii "cattiva".
Io sono contro a queste discriminazioni e quindi festeggiare emarginando qualcuno solo perchè porta gli occhiali o per qualsiasi altro motivo sembrava scorretto.Pensavo la reazione degli emarginati,mi chiedevo come si sentissero essendo trattati così,alla loro risposta ci siamo organizzati con champagne notai che li prese un pò di rabbia nel sentirsi emarginati e credo sia il minimo in quanto non potevano nemmeno prendere la parola.che dire...cosa al quanto crudele,sindaco meschino,cittadini posti sullo stesso scalino del sindaco.



la cosa importante è che tu abbia capito che le mia azioni erano 'simulate' e non reali
e tutto serviva proprio per far comprendere quanto siano da sottoporre a riflessione
le nostre reazioni spontanee nei confronti dell'emarginazione.
la docente

Ogni giorno le persone vengono emarginate a scuola, a lavoro, con gli amici e tutto avviene solo perché queste persone hanno un modo di pensare e di vivere diverso da altri, o perché hanno gusti sessuali diversi dalla "normalità", o perché hanno un colore diverso di pelle da chi le addita e le emargina.
Io credo che tutto ciò è dato dall'ignoranza e dalla presunzione delle persone che credono di essere nel giusto avendo un comportamento come tutti gli altri, insomma sono come ci si aspetta che siano, ma per me ogni persona è speciale per come è, per la sua unicità.

Emarginazione:porre ai margini, è una situazione di disagio caratterizzato da un non volontario isolamento.
Ieri in aula un gioco,molto divertente, ha messo in risalto una problematica che nel 2011 è molto comune: l'emarginazione.Troppe persone si trovono in condizioni di emarginazione, questo perchè per noi è difficile accettare e capire chi è diverso da noi!
Dal laboratorio fatto in aula si è evinto la reale posizione dell'emarginato: isolato, osservato,etichettato,non considerato... nella nostra cultura il diverso viene additato. Tra ragazzi si è soliti emarginare quelli che non si adattano ai comportamenti imposti. Invece dobbiamo imparare a rispettare l'altro cosi com'è...
Questo laboratorio è stato molto interessante, perchè in modo molto semplice è stata affrontata una tematica complessa...
Ho trovato una poesia molto bella

grazie anna per quanto ci condividi!!
la docente:

Emarginazione,
come una
bambina
che viene isolata
dai coetanei,
come una
malattia
contagiosa.

Invece
di essere aiutata
a
guarire
da questa sofferenza,
che segna la vita
come una
strada
che non ha mai fine.

Emarginazione,
come una rosa
mai sbocciata,
in un futuro
che ancora non trova
come
una rondine perduta

[img][/img]

..con la simulazione della marginalità ho capito che il problema è veramente serio..per esempio con il "gioco" del sindaco,io non pensavo che ci fossere cosi tante persone ad avere gli occhiali..cosi come a volte non ci accorgiamo che esistono tanto problemi dei quali non siamo a conoscenza.
Esistono tanti tipi di emarginazione:qualla di razza,di colore,di religione,quella degli omosessuali..ecc..ma per me tutte ingiuste..io penso che siamo tutti uguali senza distinzione di razza colore religione...dobbiamo imparare a vivere nel rispetto degli altri,vivere insieme a chi per un motivo o un altro non è uguale a noi..anzi..meno male che siamo tutti DIVERSI altrimenti non ci sarebbe confronto,non ci sarebbe null'alro da imparare..Viva la Diversità..

Durante la simulazione, svolta in aula, la prof si è trasformata metaforicamente in sindaco ed ha escluso coloro, (compresa me) che portavano gli occhiali, devo ammettere che è stata una situazione imbarazzante, anche perché provo uno strano effetto nel portare gli occhiali, può sembrare strana come cosa, ma è da qualche anno che non li sopporto più e, quindi essere emarginata, anche se si trattava di un gioco, per questo motivo, è stato davvero orribile. L’obbiettivo della prof era quello di sottolineare il fenomeno dell’emarginazione
Per quanto mi riguarda, ho notato che nessuno si sente emarginato e diverso fino a quando non è la stessa società a renderlo tale,

(((cara angela questo era proprio lo scopo del gioco/esperimento! la docente)))

o meglio ad etichettarti in una "categoria" basandosi su alcuni aspetti estetici,caratteriali,comportamentali,ecc. Questo non è altro che proiettarsi nella realtà e capire cosa provano coloro che vengono messe di fronte a delle situazioni del genere, non avendo neanche la possibilità molte volte di difendersi,ma si ritrovano ad essere esclusi non potendosi sentire parte integrante di qualcosa che li possa rendere"normali" e non farli sentire inferiori. E' anche vero però che gli emarginati possono far gruppo, e fare della loro diversità un punto di forza andando a combattere i pregiudizi che si hanno su di loro. Fa rabbia pensare che esistono queste situazioni,cioè imporre ad una persona di esprimere il loro essere in qualsiasi forma essa si presenti.
Quindi non occorre eliminare la disuguaglianza ma farla funzionare.

La simulazione di lunedi è stata divertente, ma allo stesso momento interessante, abbiamo trattato il tema dell' emarginazione.La simulazione riguardava un episodio di emarginazione dove la prof.ssa si fingeva essere sindaco e isolava coloro che avevano gli occhiali o ascoltavano musica classica.La maggior parte delle persone con gli occhiali si sono alzate e messe a destra della cattedra e nonostante fossero emarginati,non si sono isolati ma discutevano tra di loro organizzando una piccola rivolta contro gli emarginatori.Oggi nella nostra società il problema "emarginazione" nn è superato, infatti noi tendiamo ad emarginare chi è diverso da noi, un uomo di colore,una persona cn problemi fisici o mentali ecc. proprio perchè non riusciamo ad abbattere le nostre barriere mentali e chiusura verso chi nn è come noi.Credo che proprio una persona diversa da noi può dare e ricevere qualcosa.

Abdullah, una storia di quotidiana emarginazione:


http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Rotocalco/?id=3.0.3699027648

La simulazione fatta in aula ci ha posto di fronte a due realtà ; ESSERE EMARGINATO , E ESSER COLUI CHE EMARGINA.
La professoressa ha finto di essere un sindaco autoritario che escludeva da una festa tutti coloro che portavano gli occhiali e poi successivamente sono stati esclusi tutti coloro che ascoltavano musica classica.
Io ero tra coloro che non portano gli occhiali e nonostante tutto sono stata travolta da un senso di inadatezza, non riuscivo a capire se era peggio essere emarginati o essere colui che emargina.
Non importa come o in quale modo o il perchè, quello che è certo è che ancora oggi nel 21 secolo uno dei problemi importanti sia legato all'emarginazione sociale.
Chi di noi non ha mai preso in giro un ragazzo o una ragazza per il suo colore dei capelli, o perchè portava gli occhiali (ricordate il famoso quattrocchi) tutti almeno una volta lo abbiamo fatto.
MALATO DI MENTE,BARBONE, GIOVANE A RISCHIO,RAGAZZA MADRE, NOMADE.Queste espressioni che usiamo frequentemente sono solo delle categorie sintetiche, chepermettono di classificatre e quantificare la povertà e il disagio sociale.
Spesso l'emarginazione viene da lontano, inizia dall'infanzia nella generazione precedente, quella dei genitori.
vorrei condividere con voi una bellissima poesia che dentro di me ha scosso molte perplessità.



MA CHE SENSO HA LA PAROLA DIRITTO QUANDO SI DISTRUGGE E SI CANCELLA IL SENSO DELLA PAROLA PIETA'
E CHE SENSO PUO MAI AVERE A QUELLE STESSE CONDIZIONI LA PAROLA DIGNITA'

Il tema trattato ieri in aula è stato quello dell'emarginazione.Abbiamo parlato di questo tema attraverso una simulazione: abbiamo fatto una specie di gioco il "gioco del Sindaco" dove la Prof. era il sindaco e noi tutti i cittadini. A un certo punto il sindaco ovvero la prof. ha emarginato 2 "categorie" di persone : 1 tutti quelli che avessero gli occhiali 2 tuti quelli a cui piacesse la musica classica.
Le reazioni sono state tante e diverse. Le persone emarginate non si sentivano come noi altri, e vedevano tutto quello che noi facevamo come una sorta di ingiustizia.Personalmente emarginare qualcuno non è qualcosa che mi appartiene , perchè non mi sembra giusto emarginare qualcuno solo perchè ha un colore di pelle diverso dal nostro o perchè ha idee differenti dalle nostre e cosi via.Non tutti siamo uguali a questo mondo(e io direi per fortuna), non tutti abbiamo le stesse idee, gli stessi ideali, la stessa cultura e noi non siamo nessuno per poter giudicare e discriminare queste persone ritenendoci magari anche migliori di loro.Se al mondo fossimo tutti uguali nessuno si distinguerebbe più dall'altro e non ci sarebbe la possibilità di apprendere cose nuove attraverso lo scambio di pensieri ed esperienze diverse che aiutano alla crescita individuale e collettiva.

Ieri in aula abbiamo affrontato il tema dell’emarginazione e lo abbiamo fatto attraverso la simulazione di un gioco intitolato: “Il Sindaco”.
La professoressa Briganti che interpretava il ruolo del sindaco di una città, ha scelto di separare dal nostro gruppo le persone munite di occhiali.
Inizialmente non riuscivo a dare un senso a ciò che stavamo facendo, ma quando la professoressa ha iniziato ha privilegiare il nostro restante gruppo,elencando tutta una serie di piaceri ho intuito che si stesse parlando di emarginazione.
Nella veste di “privilegiata” inizialmente mi sentivo superiore rispetto alle mie colleghe emarginate, ma nel momento in cui ho capito che loro non potevano assolutamente godere dei miei stessi “beni” mi sono sentita una grande egoista.
L’emarginazione continua ad essere un problema che investe tutta la nostra società,e forse questo gesto lo commettiamo anche in modo inconscio, quando ad esempio etichettiamo una persona solo per il suo colore di capelli considerato strano rispetto al nostro,per il modo in cui si veste o semplicemente per il modo in cui si pone.
Emarginare può anche essere letto come sinonimo di discriminare,perché nel momento in cui giudico una persona diversa dalla mia razza la discrimino e quindi la emargino automaticamente.
Credo che l’emarginazione sia solo un prodotto dell’ignoranza!!! Nessuno si deve sentire superiore rispetto agli altri,perchè tutti siamo diversi da tutti, ma credo anche che una persona debba sentirsi essenziale e valorizzata su questo mondo senza compiere pregiudizi inutili.

Il laboratorio di ieri riflessivo...La docente ci ha proposto una sorta di gioco,ella stessa si è messa in gioco raffigurando la figura del sindaco;nel primo esperimento sono stati emarginati coloro che avevano gli occhiali e si sono messe a destra della cattedra.Nel secondo esperimento sono stati emarginati coloro che adorano la musica classica,in questo secondo caso poche persone (6) si sono alzate. Le reazioni degli emarginari in questo sono sono state varie. Chi si e' sentito ferito,Chi un ribelle,chi invece ha pensato che essere etichettati come "diversi" puo' solo che essere un complimento,cioe' ognuno di noi si distingue dall'altro.Trovandomi io fra i " non emarginati" ho provato disprezzo" per il sindaco" che decideva chi selezionare per la festa in paese sulla base di presupposti infondati,mi sono sentita in colpa e come se loro stessero li a guardare senza poter far nulla. Troppe persone si trovano in condizioni di emarginazione ed è difficile riuscire ad inserirle in modo equilibrato e sereno nel loro ambiente. l’emarginazione nasce dal rifiuto, dal non volere accettare e capire chi è diverso da noi. Mi viene spesso da pensare alla imparzialità dei nostri bei discorsi: siamo buoni, finché gli altri "non ci rompono"; se rompono i nostri schemi, subito li cataloghiamo: emarginati, marginali, banditi .Non tutti riescono ad andare oltre il proprio naso. Troppa ignoranza investe le nostre menti...Troppa!

in questa lezione abbiamo fatto una simulazione che devo dire non mi è piaciuta molto.abbiamo simulato l'emarginazione di alcune persone dalla nostra città. io non sono stata coinvolta in prima persona ma devo dire che non mi sentivo soddisfatta della mia città che ha emarginato i diversi.
la nostra è stata solo una simulzione ma mi ha fatto riflettere sul fatto che purtroppo oggi esistono molte discriminazioni e non tutti sono considerati uguali. questo comportamento si diffonde perchè alla base c'è ignoranza e c'è l'idea che il diverso possa turbare l'equilibrio di un gruppo.è brutto immaginare una società in cui tutti sono uguali in questo modo non esisterebbero lingue diverse, usi, costumi e non ci sarebbe nulla da imparare.un esempio possono essere gli immigrati che arrivano nel nostro paese e subiscono l'emarginazione dal gruppo e quindi vengono considerati "MERCI". fortunatamente non tutti la pensano cosi, infatti c'è chi considera il diverso una persona come tante con gli stessi diritti e gli stessi doveri

il tema dell'emarginazione è un tema molto frequente oggigiorno... la simulazione fatta in aula è stata molto interessante...tutti noi dovevamo immedesimarci in persone emarginate in particolar modo coloro che portavano gli occhiali o ascoltavano musica classica...io credo che anche se ci sono persone diverse da noi nel senso che hanno usi e costumi diversi dai nostri non debbano essere esclusi perchè anche loro potrebbero insegnarci qualcosa ed emarginarli non fa altro che mostrare quanto, nella nostra società, prevale l'ignoranza...perchè l'emarginazione non è altro che il frutto dell'ignoranza...