Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

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    Messaggio  martina Lun Apr 04, 2011 7:43 pm

    Il tema dell'emarginazione è uno dei problemi ricorrenti della nostra età,infatti la lezione di oggi riguradava questo argomento ed è stata una simpatica simulazione fatta proprio in aula dalla docente che fingeva di essere sindaco che emarginava le persone e noi eravamo sue complici.Si è evidenziato come è facile anche con un semplice gesto o con una semplice parola far sentire queste persone diverse da noi.Gli emarginati sono coloro che non vengono considerati e vengono derisi.Nel partecipare a questa prova mi sono sentita da un lato fortunata a non essere mai stata emarginata,ma comunque toccata nel vedere queste persone come venivano messe da parte solo perchè portavano gli occhiali.Oggi tanti sono i casi di emarginazione purtroppo,però penso che coloro che tendono ad emarginare sono loro dei deboli che hanno qualche conflitto-complesso intriore.Bisogna far capire a queste persone che tutti siamo essere umani e tutti dobbiamo impegnarci a eliminare queste complessità e rispettare le persone in quanto tali per evitare che nelle persone si creano solo sentimenti di rabbia e odio!
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    Messaggio  Emanuela Di Maio Lun Apr 04, 2011 7:45 pm

    Oggi in aula abbiamo toccato l'argomento dell'emarginazione. Oggi giorno questo argomento si trova molto facilmente. Emarginazione significa etichettare, avvolte questo etichettare diventa cattiveria. Questo aspetto dell'emarginazione vuol dire " porre ai margini ". La simulazione fatta oggi in aula è stata sia divertente ma allo stesso tempo è stata molto interessante. Oggi la professoressa Briganti si fingeva sindaco, e questo sindaco emarginava persone che avessero occhiali o che ascoltavano musica classica. Con ciò tutti in aula hanno iniziato ad arrabbiarsi, chi specialmente portava gli occhiali. Per me la discriminazione è parente all'ignoranza. Io non ammetto che ci siano emarginati, discriminazioni perchè noi siamo tutti uguali. Non c'è nessuna differenza tra noi. Ringrazio sempre la professoressa Briganti per renderci sempre più partecipi di questo splendido cammino !!!
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    Messaggio  raffaella Lun Apr 04, 2011 8:08 pm

    Il laboratorio di oggi è stato molto divertente ma allo stesso tempo anche interessante.Quando la docente ci preannunciava di quello che stava per accadere sono rimasta un pò perplessa e impaurita,dal semplice fatto che la docente ad un certo punto ha avuto un comportamento diverso nei nosrti confronti..Il tema alla base degli esperimenti era quello dell'emarginazione,infatti il nostro compito era quello di immedesimarci nel ruolo delle persone emarginate(tutti quelli che portavano gli occhiali),le sensazioni provate anche da coloro che non portavano gli occhiali,oppure quali sono state le emozioni per coloro che sono stati banditi perchè amavano la musica classica? Le mie sensazioni sono state: un grande senso di ingiustizia,per aver creato questa divisione tra gli emarginati e i non..e come emarginata mi sono sentita messa in gioco nonostante che ci sono state persone che non hanno saputo alzarsi e affrontare la questione,ma soprattuto è stato bruttissimo sapere che nessuno era lì ad accettarti per la persona che eri e non per quello che potevi apparire.. bom Embarassed

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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty 9°laboratorio-emarginazione

    Messaggio  NicolinaBelluomo Lun Apr 04, 2011 8:28 pm

    Oggi 04/04/2011 abbiamo affrontato il tema dell'emarginazione.
    Purtroppo dopo tanta emancipazione ci portiamo ancora dietro questo aspetto negativo che colpisce in modi differenti la nostra realtà quotidiana.
    Infatti già in passato la marginalità veniva intesa come diversità,le categorie degli emarginati erano,e sono categorie statiche ad es:gli omosessuali,i disabili,anche un anziano è considerato emarginato perchè non riesce a stare al passo con i tempi,la moda,gli stili,quindi colui che è contro le norme sociali è soggetto ad emarginazione.
    Per capire meglio il concetto di marginalità abbiamo fatto una simulazione,"il gioco del sindaco"il quale la prof nel ruolo di sindaco ha emarginato tutti i ragazzi con occhiali da vista,io non facevo parte degli emarginati,ma secondo me il fatto che alcuni di loro non si siano alzati sta a appunto a sottolineare la difficoltà di sentirsi emarginati,quelli invece che hanno avuto il coraggio di alzarsi secondo me si sono sentiti un pò "costretti" siccome non potevano nascondere la loro "diversità" come ad esempio è potuto accadere quando la prof ha emarginato tutti quelli a cui piacesse la musica classica.
    Io in entrambi i casi facevo parte della città e scherzando con il sindaco ci siamo organizzati per come festeggiare,il sindaco volontariamente ha escluso completamente gli emarginati voltandosi di spalle in modo da capire non solo la nostra reazione nei confronti degli emarginati,ma anche la loro nei nostri confronti,a dire la verità inizialmente forse in maniera un pò egoista non mi sono preoccupata delle loro sensazioni,ma ero presa dal gioco,ho notato però che anche loro erano attenti a seguire noi e le nostre proposte,e solo dopo quando si sono sentiti privati per via di un motivo così banale della possibilità di poter far parte del nostro gruppo hanno deciso di reagire,aggiungendo qualcosa alle nostre proposte per farci ingelosire.
    Mi sono divertita,penso che affrontare questi concetti attraverso il gioco è molto educativo,è stato un modo per dimostrare che la diversità non è una cosa brutta,ma è ciò che ci rende unici.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

    Messaggio  lidia postiglione Lun Apr 04, 2011 9:00 pm

    oggi abbiamo affrontato il tema dell'emarginazione e abbiamo fatto un esperimento molto simpatico che ha saputo cogliere il vero significato di emarginazione sociale.Il mondo è bello perchè è vario ma nessuno lo capisce si sottolineano solo le differenze facendo sentire DIVERSE le persone all'interno di un gruppo.L'emarginazione è data dall'ignoranza e dai pregiudizi della gente che non smette mai di etichettare le persone per quello che anno senza tenere conto quello che di buono hanno da offrire.Questo accade in ogni ambiente:scuola,lavoro e anche famiglia.A scuola viene emarginata la meno capace della classe,a lavoro viene emarginata la meno preparata e in famiglia la meno servizievole o meno capace di costruire qualcosa facendola restare sempre ai margini.Tutto questo non è giusto dovremmo essere un gruppo omogeneo senza troppe differenze invece si fa il contrario e questo mi rende molto triste.
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    Messaggio  Adriana Moscatiello Lun Apr 04, 2011 9:03 pm

    Durante il laboratorio di oggi abbiamo affrontato la questione dell'emarginazione, un fenomeno che durante la storia, incoraggiato dal progresso, è stata affiancato a diversi concetti come: dversità, anormalità e malattia, fenomeno che invade da sempre la mentalità dell'intero mondo perchè infatti nel sud e nel nord, nell'est e nell'ovest, i "diversi" sono etichettati con nomignoli dispreggiattivi; mi viene da riprendere per quanto riguarda il fenomeno dell'emarginazione una metafora di Simonetta Ulivieri rifacendosi ad un libro per quanto riguarda gli emarginati,affermando infatti che sono coloro che vengono messi ai margini della pagina principale di un libro, ovvero quella ordinata e scritta bene, in questi caso quindi rifacendoci alla nostra società sono quelli che essendo diversi per caratteristiche fisiche o scelte personali vengono esclusi dalla vita sociale da persone che a mio parere sono rinchiusi nella loro limitata tradizione culturale, che vivono e si relazionano con gli altri ancora con paura ,egoismo, e indifferenza, guidate dal sentimento di rifiuto e dal non volere accettare e capire chi è diverso da noi. Questo fenomeno quindi viene vissuto di conseguenza come un vero e proprio DISAGIO SOCIALE.
    Grazie all'esperimento di oggi, dopo aver ascoltato le sensazioni delle mie colleghe " Emarginate ", quali per esempio: " Ho avuto voglia di fare una rivoluzione " ho potuto costatare con i miei occhi ciò che ho acquisito durante un'esame sostenuto precedentemente, ovvero il fatto che il fenomeno dell' EMARGINAZIONE può essere collegato al fenomeno della DEVIANZA, perchè infatti a volte il nn integrarci all'interno di una determinata società può creare una serie di problemi a livello esistenziale che in alcuni casi addirittura possono sfociare in comportamenti devianti se non criminali; non è la prima volta che sentiamo o vediamo in televisione casi di persone che non essendo accettate dalla società per una loro diversità sia fisica che morale, vivono conflitti interiori che portano a momenti di sconforto, tristezza e demoralizzazione e quindi sono arrivati a compiere atti forti come violenze verbali e fisiche su altre persone o addirittura non riuscendo a sopportare quel peso che la società gli classificava sono arrivati al SUICIDIO.
    Nella nostra contemporaneità purtoppo ci troviamo a vivere costantemente con forme diverse di emarginazione, come il Nazismo che ha visto protagonisti
    i tedeschi che ritenendo diversi da loro gli ebrei hanno iniziato contro di loro una perseguzione che comportava la morte, oppure l'emarginazione a scuola, argomento affrontato già da Don Lorenzo Milani nel 1965 all'interno di una famoso testo quale LETTERA AD UNA PROFESSORESSA, che evidenziava un fenomeno che tutt'ora tristemente si manifesta nelle classi moderne ovvero l'esclusione del povero dalla cultura eloggiando solo i ragazzi provenienti dalle classe sociali agiate, punendo il resto di loro con voti bassi e bocciature,quindi non dando loro la possibilità di crescere culturalmente insieme agli altri; oppure argomento più recente, le violenze contro gli omosessuali, proprio come è avvenuto nell'ultimo periodo a Roma dove vari ragazzi ritenuti diversi per la loro sessualità hanno subito violenze fisiche e psicologiche.
    Questi sono solo pochi casi che la società si ritrova ad affrontare e che purtoppo il diverso che ne fa parte essendo il più debole paga le conseguenze.
    Quando la prof.ssa oggi ci ha diviso per il gioco e ci ha classificato secondo un ordine, all'inizio ho riso divertendomi di fronte ad una situazione nuova, ma poi mi sono rattristita perchè ho pensato di come fosse forte l'impatto di questo fenomeno all'interno di una società e di come i diversi, in questo caso i disabili non vengono aiutati ne tantomeno compresi..
    Riprendendo le parole della Murdaca, ovvero offrire al diverso e al disabile le nostre stesse opportunità, mi va di ricordare quanto abbiamo bisogno di una CULTURA che esalti l'INTEGRAZIONE ,che secondo me può essere vista come unica soluzione a questo fenomeno, ovvero riuscire a completarmi con l'ALTRO anche se lui è diverso da me, in quanto egli è un cittadino a pieno titolo come me, SOLO assumendo questa concezione posso arrivare ad uno stato di emancipazione e di GLOBALITA!
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

    Messaggio  teresa lasco Lun Apr 04, 2011 9:05 pm

    Nel laboratorio di oggi abbiamo affrontato il tema dell’ emarginazione attraverso “il gioco del sindaco” interpretato dalla professoressa che in una prima simulazione decide che tutte le persone che portano gli occhiali devono essere emarginate e in una seconda simulazione sono le persone alle quali piace il genere di musica classica ad essere emarginate … è stato brutto vedere tutte queste persone separate dal gruppo..ed è ancora più triste pensare che queste situazioni sono esistenti anche nella vita reale in cui vengono emarginate persone straniere,di cultura diversa disabili ……..coloro che non seguono la cosiddetta”normalità”..

    Il marginale viene spesso definito come colui che subisce il pregiudizio e il disagio sociale e viene collocato fuori dalla società ..
    ... ciò era presente già nel corso della storia quando il marginale era colui che aveva una religione diversa, lo storpio.. veniva allontanato dalla società non aveva il diritto di essere un cittadino … ad alcuni bambini nati con qualche deformazione non veniva data addirittura la vita..
    Oggi la situazione è leggermente migliorata ma su molti aspetti rimaniamo molto arretrati. Oggi ..ad esempio il disabile viene emarginato dal mondo del lavoro …ed è per questo che un soggetto è spesso atto a compiere azioni devianti (es. criminalità) un modo per ribellarsi alla società che lo esclude..

    Ricordo che quando frequentavo la scuola media io e alcune mie amiche venivamo escluse solo perché non indossavamo abiti firmati e venivamo spesso derise ..a me non è mai interessato più di tanto forse perche non mi importava apparire ma piuttosto essere me stessa ..indossare una maglia perchè mi piaceva e non comprarla solo per mostrare la marca..

    Sono convinta e lo sono sempre stata che ogni persona deve sempre essere se stessa , essere unica con i propri difetti e pregi, gusti, credenze...
    … escludere, giudicare ed emarginare una persona significa essere superficiali ..non saper guardare oltre … cadere nell’ ignoranza!!!
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty emarginazione LABORATORIO 9

    Messaggio  federicanobile Lun Apr 04, 2011 9:24 pm

    NELLA SIMULAZIONE DI OGGI IO FACEVO PARTE DEL GRUPPO DEI NON EMARGINATI OSSIA QUELLI NELLA CITTA'.IL GIOCO CONSISTEVA NEL FATTO CHE LA PROF FINGEVA DI ESSERE IL SINDACO,E L'INTERA CLASSE ERA LA STESSA CITTA,AD UN CERTO PUNTO IL SINDACO HA EMARGINATO UN GRUPPO CHE AVEVA DI PERSONE CHE PORTAVA GLI OCCHIALI E UN GRUPPO DI PERSONE CHE ASCOLTAVA MUSICA CLASSICA.IN QUESTA OCCASIONE IO NON MI SONO SENTITA ASSOLUTAMENTE NE EMARGINATA E NE TANTO MENO ORGOGLIOSA DI FAR PARTE DEL GRUPPO DEI NON EMARGINATI....COME MAGARI ALCUNE PERSONE SI SONO POTUTE SENTIRE.QUINDI UNA COSA MOLTO IMPORTANTE CHE VOGLIO DIRE è QUELLA DI NON ESCLUDERE O FAR SENTIRE EMARGINATI I SOGGETTI NELLA SOCIETà,PERCHè OGNUNO DI NOI PUò E DEVE APPRENDERE DA ALTRI SOGGETTI,CHE SIANO DIVERSI O UGUALI A NOI.QUINDI PER CONCLUDERE VOGLIO DIRE CHE L'UNICA CAUSA CHE FA SENTIRE IL SOGGETTO EMARGINATO ALL INTERNO DI UNA SOCIETà, è ESSA STESSA.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty emarginazione

    Messaggio  fabianaspena Lun Apr 04, 2011 9:28 pm

    LA SIMULAZIONE OGGI IN AULA E' STATA MOLTO INTERESSANTE.NEL GIOCO SULL'EMARGINAZIONE IO ERO IN ENTRAMBI I CASI NELLA CITTA'.
    IL GIOCO CONSISTEVA NEL FATTO CHE LA PROFESSORESSA FINGEVA DI ESSERE IL SINDACO DELLA CITTA' CHE DOVEVA FARE UNA SELEZIONE PER UNA FESTA DI PAESE.
    C'ERA UN GRUPPO CHE E' STATO EMARGINATO PER GLI OCCHIALI, E UN GRUPPO PER CHI ASCOLTAVA LA MUSICA CLASSICA.
    ANCHE SE ERO IN CITTA' IO CHE NORMALMENTE PORTO GLI OCCHIALI E OGGI NON LI AVEVO LI CON ME, NON PENSO CHE CHI NON SI SIA ALZATO E' PERCHE' SI SENTE INFERIORE ANZI VEDO QUESTO PENSIERO ABBASTANZA SCIOCCO, PUO' DARSI ANCHE CHE CHI NON SI SIANO ALZATI PERSONE CON GLI OCCHIALI, PERCHè AVEVANO VERGOGNA MA CIO' NON SIGNIFICA ESSERE INFERIORI.QUINDI NON CONDIVIDO IL PENSIERO CHE HO ASCOLTATO OGGI IN AULA.
    E' BENE RIBADIRE CHE IL SOGGETTO EMARGINATO SI SENTE COSI' PERCHE' L'UNICA E SOLA CAUSA E' SOLTANTO LA SOCIETA' QUINDI PIU' LA SOCIETA' EMARGINA PIU' CI SI ISOLA.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

    Messaggio  teresa lasco Lun Apr 04, 2011 9:28 pm

    Scuola : storie di ordinaria inciviltà ed emarginazione
    Franca Corradini
    Direttore Amministrativo presso l’ Istituto di Istruzione Superiore“Piero della Francesca di Arezzo.


    Mi chiamo Lucia Mauro e sono già nota ai cittadini sestesi per aver denunciato più volte i soprusi e le ingiustizie di cui è stato vittima mio figlio Gabriele, affetto da amiotrofia spinale e costretto alla carrozzina dalla nascita. Gabriele è un ragazzino pieno di voglia di vivere, solare e sempre pronto a regalare un sorriso. Le vicissitudini hanno spesso spento il suo sorriso ma non la rabbia, l’amarezza e il desiderio di lottare per lui, e per tutti gli altri ragazzini come lui, di sua madre!
    Eccolo protagonista di un’altra amara disavventura : iscrivo mio figlio, come è suo diritto inalienabile, alla scuola superiore “De Nicola” nel gennaio 09 facendo prontamente presenti le difficoltà ed i bisogni di Gabriele. Gabriele, a causa della sua malattia altamente invalidante, muove ormai solo le mani, chiedo per Gabriele, come ripeto e sottolineo è suo diritto, un bagno attrezzato, l’assistenza al bagno, il computer con cui lavora e presento una relazione redatta dalla neuropsichiatra Dott.ssa Battaini in cui viene ribadita la necessità dell’insegnante di sostegno e di un educatore che affianchi Gabriele durante l’attività didattica.

    Porto personalmente Gabriele nei giorni previsti dal “Progetto Accoglienza “ a visitare la nuova scuola, qui veniamo illusi che tutto sarà predisposto per l’arrivo di Gabriele.

    Chiedo un colloquio al Preside in cui vengo letteralmente liquidata dopo pochi minuti e “affidata” alla segretaria della scuola…

    Seguono diverse mail e fax indirizzati al Preside. A giugno chiedo se il bagno è attrezzato per i disabili, la risposta è positiva, ma dopo un sopralluogo ci rendiamo conto che la movimentazione di Gabriele è impossibile per l’assenza del sollevatore, del lettino e che l’installazione è resa impossibile per l’esiguità dello spazio. Vengo sollecitata a provvedere!!! Dopo innumerevoli telefonate a Comune, Provincia ecc. ed un comune sopralluogo prende il via la ristrutturazione del bagno.
    Altro problema: l’assistenza al bagno. Naturalmente vengo invitata a provvedere personalmente andando a scuola e portando Gabriele in bagno. Cosa a cui dovrebbe provvedere la scuola, nella persona del Preside, che purtroppo mi rendo conto essere assente, non fisicamente ma nella realtà della vita scolastica quotidiana, e che giustifica la sua assenza col numero degli alunni nella scuola.

    Comunque, grazie all’intervento del Sindaco e dell’Assessore Bozzini, che ho interpellato ripetutamente durante l’estate, riesco ad ottenere l’assistenza per il bagno.

    1 settembre: contatto il Preside chiedendo se il materiale di Gabriele è stato spostato dalla scuola media alla Superiore, il Preside ancora una volta, mi risponde, in modo molto seccato, che è appena rientrato. Anch’io, ma non dall’altra parte del mondo!

    Gabriele il 14 settembre si reca con entusiasmo alla nuova scuola: naturalmente, dopo una breve assemblea nell’auditorium, la classe sale al piano superiore e Gabriele rimane da solo, disorientato a piano terra. Sale con l’ascensore in classe dove non c’è il suo banco, né il suo computer e dove si muove con molta fatica. Torna a casa molto amareggiato, la sua dignità è stata ancora una volta calpestata, e con la decisione di cambiare scuola. Nonostante tutto il mio sconcerto, esorto mio figlio a non arrendersi. Nuovo colloquio col Preside dove IO vengo sollecitata a fare richiesta al Comune del materiale di Gabriele. In Comune mi viene naturalmente risposto che Il preside ha comunicato che provvederà all’acquisto del pc, che peraltro dopo due settimane ancora non c’è.

    Vengo convocata dal Preside ad un incontro, dove doveva essere presente tutto il team dei docenti per discutere il caso(come da me richiesto), naturalmente nel mio orario di servizio, per cui sono costretta a chiedere permesso. Presenti: 2 insegnanti!!!

    Il giorno dopo viene convocato dal Preside un consiglio di classe: presenti tutti i professori, assente il Preside!

    Tutti i giorni o quasi vengo fermata o contatta dai professori per avere notizie sulle difficoltà del ragazzino, per cercare una soluzione perché Gabriele ha solo 9 ore di sostegno e l’insegnante è spesso assente(su due settimane di scuola è stata presente solo la prima!)

    Questi sono i fatti nudi e crudi. Mi sembra in coscienza, come madre di avere fatto di tutto per mio figlio, forse di più di quanto mi compete. Ho pianto, urlato e lottato per mio figlio, ma mi sento sola, indignata e umiliata. Dov’è il rispetto dei diritti di mio figlio, della sua persona, e dei disabili? Siamo a Sesto San Giovanni o nel terzo mondo? Lascio le riflessioni e le conclusioni a chi ha una coscienza..

    Sesto San Giovanni, 26 settembre ’09

    Lucia Mauro

    Leggendo questa lettera sento che è forte il coraggio e l amore di questa mamma che lotta contro l emarginazione..
    Quante ingiustizie e poca coscienza ..e proprio nei luoghi dove si dovrebbe mirare all integrazione questa viene a mancare......
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

    Messaggio  emanuelaerrichiello Lun Apr 04, 2011 9:31 pm


    La tematica affrontata nel laboratorio del 4 Aprile 2011 è stata quella dell'emarginazione,decisamente attuale nella società odierna.
    Quando si parla di "esclusi"di "diversi" ci si riferisce a tutti quei soggetti che per particolari condizioni personali e fisiche sono costrette a vivere ai margini della vita sociale,o ancor peggio,che vengono obbligati dagli altri definiti "non emarginati",a restare in tale condizione.
    "EMARGINAZIONE" è un termine che ha una sua storia.Oggi come ieri,è il sentimento di egoismo reciproco che alimenta la diversità.
    Il malato mentale,il povero,il disoccupato,il tossicodipendente,l'anziano,il barbone,l'immigrato e lo stesso disabile,rappresentano le svariate categorie di marginali.
    Si tratta a mio avviso,di persone più deboli,bisognose ed al tempo stesso desiderose di aiuto.é inammissibile l'indifferenza nei loro confronti!!! Mad Ciò che conta realmente,dal punto di vista educativo,è il facilitamento dell'integrazione,in un contesto al quale di fatto già appartengono.
    La simulazione diretta oggi in aula dalla professoressa,nella quale,lei rappresentava il sindaco e noi i cittadini è servita a farmi riflettere.Nessuno ha obiettato al ruolo di superiorità assunto dalla docente,inquanto sindaco,perchè probabilmente lei era la sola a poterlo svolgere.
    La prima sensazione che ho provato quando c'è stata l'emarginazione sia delle persone con gli occhiali,che di quelle che amavano la musica classica è stata quella di serenità e tranquillità.Mi sono sentita felice ed anche soddisfatta,per il semplice fatto di non essere stata annoverata nel gruppo dei diversi e di essere stata considerata un cittadino uguale a gli altri....però presto sono subentrati i sensi di colpa il rimorso,perchè ho capito di aver sbagliato totalmente atteggiamento!! Neutral
    Mi sono immedesimata nella circostanza dell'"escluso"ed ho provato un forte sentimento d'ingiustizia e di tristezza.Mi sono sentita come in una GABBIA,le cui sbarre erano rappresentate dai pregiudizi altrui ed ho compreso che la chiave di liberazione da questo stato di chiusura era una,quella dell'ACCETTAZIONE.Queste impressioni mi hanno fatto trarre,infine,delle conclusioni:
    "Non esistono ne persone diverse e ne soggetti normali per eccellenza,ma esistono soltanto i singoli individui,che si possono definire differenti tra loro,anche per i soli caratteri genetici.
    Ognuno di noi è UNICO AL MONDO e deve essere fiero delle proprie caratteristiche.
    Non esistono dupliati o false copie nel nostro universo ma solo l'originalità nell'essere se stessi! Wink


    Ultima modifica di emanuelaerrichiello il Sab Apr 16, 2011 9:05 pm - modificato 2 volte.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty emarginazione

    Messaggio  angelazara Lun Apr 04, 2011 9:53 pm

    L' emarginazione sociale è una situazione di disagio materiale e sociale della formazione sociale, che rientra nel concetto legale di esclusione sociale, ed è molto relazionata alle situazioni di povertà ed alla discriminazione.
    L' emarginazione individuale è una situazione di disagio psichico e sociale dell'individuo caratterizzata da un non volontario isolamento individuale, ed è molto relazionata all'elemento del carattere psichico che è la introversione, ed alla discriminazione.Tra le cause altre della emarginazione individuale:

    Conflitto personale, conflitto familiare, conflitto sociale.
    Pregiudizi personali, culturali, di gruppo.
    Ignoranza delle situazioni o delle conseguenze di tali situazioni.
    Anche quando l'emarginazione ha come causa principale fattori di tipo economico, la responsabilità dei singoli e/o dei gruppi sociali e delle loro azioni o inazioni è da considerarsi un fattore attivo di produzione dell'emarginazione stessa.l emarginazione può essere grave o semigrave
    Tali concetti sono reperibili su wikipedia, per introdurre ciò che per gioco oggi ho provato per ben due volte; la mia reazione è stata in entrambi i casi quella di un moto quasi di stizza, chi può decidere chi emarginare chi?su quali basi?
    Purtroppo ancora oggi questo tema, vecchio come il mondo è sempre attuale; posso riallacciarmi al laboratorio razziale, perchè anche in quel caso solo per il colore della pelle c'è qualcuno che viene escluso, emarginato.Poi c'è anche da ammettere che da bambini chi non ha mai anche solo per gioco escluso qualche bambino solo perchè aveva un'atteggiamento diverso dal nostro? basti ricordare i cosiddetti "secchioni", grandi sfottò, sempre emarginati dagli altri; in questa fila mi ci metto anche io.

    UN BACIO DALLA EMARGINATA CON GLI OCCHIALI
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    Messaggio  Borriello Mariaelena Lun Apr 04, 2011 10:03 pm

    L'emarginazione è un problema che riguarda molte persone e che è presente all'interno della nostra società da diversi anni;la parola Emarginato fa riferimento ad una persona diversa,messa da parte da tutto il resto,ma sinceramente penso che è la stessa società che faccia ciò.Non è detto che persone diverse non possano imparare l'una dall'altra,anzi penso che sia proprio il contrario;quante volte ho assistito,soprattutto a scuola o nel gruppo di amici,ragazze/i tagliati fuori ed esclusi solo perche non indossavano abiti firmati o non avevano l'ultimo cellulare della nokia!Il laboratorio di oggi ne è stata la prova :persone con occhiali o quelle che ascoltavano musica classica emarginate dalla società..qualcosa di assurdo che purtroppo succede ancora nel 2011!
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Emarginazione

    Messaggio  AnnabellaMosca Lun Apr 04, 2011 10:08 pm

    Nella lezione di stamattina la prof ci ha fatto fare un esperimento.Questo esperimento riguardava l'emarginazione.Lei era il Sindaco ed emarginava tutte le persone che indossavano gli occhiali da vista.Tutti i miei amici si sono alzati,in gruppo e sono andati sul palco.La mia sensazione è stata quella di immaginare loro come si sono sentiti quando la prof li ha fatti alzare e ho pensato che al mondo non c'è cosa più brutta di essere emarginati.Questo mio pensiero nella lezione di stamattina era riferito ad un qualcosa di "divertente" perchè era come un gioco;però se penso che al giorno d'oggi ancora esistono persone emarginate è brutto.Non è bello "escludere" delle persone solo perchè hanno delle caratteristiche diverse dal comune.Poi anche per quanto riguarda l'altro esperimento(a chi piace la musica classica) mi è smbrato quasi "buffo" vedere che si sono alzate poche persone,anche se forse me l'aspettavo... anche questo era un esempio di emarginazione;naturalmente in chiave un pò ironica.Stamattina,divertentomi per modo di dire,ho riflettuto su questo argomento purtroppo ancora oggi esistente nel mondo.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

    Messaggio  saraamoroso Mar Apr 05, 2011 7:32 am

    Ieri, quando la professoressa ci ha proposto il gioco del sindaco, mi è sembrato tutto inverosimile. Non capivo dove la professoressa volesse arrivare.
    Io mi sono trovata dalla parte dei marginatori. Quando "il sindaco" ha iniziato a discutere della festa, io non riuscivo a partecipare alla discussione. Pensavo alle mie amiche emarginate, mi chiedevo cosa stessero provando e cosa stessero pensando di fare.
    Noi comunque ieri abbiamo preso alla leggera il tema dell'emarginazione, ma è un tema serio.
    Quante volte al tg ci ha raccontato di adolescenti che si sono tolti la vita perchè emarginati dal gruppo classe?!
    L'emarginazione secondo me nasce dall'ignoranza, dal pregiudizio, da scemi sociali rigidi. E può mettere in moto dei meccanismi contorti ai quali non sempre si può rimediare.
    http://www.nannimagazine.it/speciali/1800/Senza-fissa-dimora-storie-di-emarginazione
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty 9 LABORATORIO -4 APRILE (L'EMARGINAZIONE)

    Messaggio  annapaola loffredo Mar Apr 05, 2011 7:35 am

    Oggi in aula abbiamo svolto una simulazione molto divertente,la professoressa fingeva di essere un sindaco cattivo che emarginava tutti coloro che avevano gli occhiali, ascoltavano musica classica ecc.i commenti sono stati svariati.
    Con questa simulazione,è stato introdotto il concetto e il tema dell 'EMARGINAZIONE.Spesso tendiamo ad allontanare chi è diverso da noi!in realtà questo sbaglio lo commettiamo perche non ci siamo mai chiesti che cosa sia la normalità.Il concetto di normalità è soggettivo,tutti siamo diversi quindi la persona diversa da noi non deve essere allontanata o emarginata.L'esperimento svolto mi ha fatto sentire e percepire realmente cosa ci si prova ad essere esclusi.il gruppo degli emarginatori decideva e parlava ignorando il gruppo degli emarginati,ad un certo punto la professoressa ha dato addirittura loro,le spalle (atteg.di chiusaura).personalmente Penso che bisognerebbe essere educati sin da bambini al rispetto degli altri!
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Riflessione sull' emarginazione

    Messaggio  oliver nuovo Mar Apr 05, 2011 7:38 am

    La storia ci insegna ad avere delle reazioni e dei sentimenti che si tramandano e tramite tali esperienze ci comportiamo di conseguenza. Infatti ho provato:
    1) Poca stima per la professoressa in quanto non si è comportata da sindaco ma da dittatore e ha agito e comandato in modo poco appropiato.
    2) Pena per i compagni emarginati che nella simulazione si sono dovuti soltanto alzare mentre in passato è successo di peggio ma molto peggio. Mi veniva voglia di prestare aiuto ai poveri compagni.
    3) Il non volere festeggiare perchè non si voltano le spalle agli emarginati anzi bisogna rintegrarli nella società. Come si fa a non interessarsi a una causa cosi' importante della discriminazione di persone che subiscono mentre noi possiamo fare quello che vogliamo. E' ingiusto ed è una cattiveria. Se possiamo fare quello che vogliamo dobbiamo andare in contro e riammettere con noi gli emarginati.
    4) Di difendermi da una volontà imposta, di alzarmi. Infatti non mi sarei mai alzato per nassuna motivazione perchè tengo a non essere emarginato come a non emarginare.
    In conclusione non bisogna far subire agli altri ciò che non vorremo mai subire noi anzi aiutare gli altri come se aiutassimo noi.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

    Messaggio  Annunziata Piccolo Mar Apr 05, 2011 7:44 am

    La lezione del 4 aprile è stata molto significativa tutto ruotava attorno alla parola “emarginazione” infatti attraverso “il gioco del sindaco”siamo riusciti a capire cosa può significare essere emarginato è stato un gioco molto costruttivo in quanto si è potuto vedere come sia difficile il ruolo di emarginato,a volte delle situazioni non si riescono a comprendere se non vengono vissute in prima persona ...Oggi si parla tanto di uguaglianza, altruismo...tutte belle parole; ma i fatti?E' vero, fa paura la diversità degli altri e fa paura anche sentirsi diversi.. per questo motivo nella società si è disposti a fare di tutto pur di non essere esclusi. Lo si fa in famiglia, come a scuola, all'università, e nei gruppi esterni. Fa sempre paura sentirsi "fuori dal gruppo" ed è proprio questa paura che spesso porta le persone a non "alzare un po' la testa" per ribellarsi. Imporre le proprie idee risulta sempre difficile, ancora di più imporle per difendere chi è considerato da tutti un "diverso" da escludere. La diversità non dovrebbe essere vista e concepita come un'emarginazione, una malattia, bensì come una ricchezza, dunque se ci fosse quest'idea positiva , non ci sarebbero più tanti comportamenti discriminatori.
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    Messaggio  AlessandraPalermo Mar Apr 05, 2011 8:31 am

    La lezione di ieri in aula riguardante l’emarginazione,è stata una lezione molto divertente e significativa. Divertente perché la professoressa si è finta Sindaco ed emarginava tutti coloro che portassero gli occhiali,e coloro che ascoltassero musica classica. Significativa invece perché ci sono molte barriere mentali,molto spesso dettate dall’ignoranza. Durante “il gioco” del sindaco,una ragazza emarginata ha detto una frase che mi ha colpita molto,chi è diverso da noi può solo arricchirci e che è la diversità a renderci unici!
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    Messaggio  annamariaruopoli Mar Apr 05, 2011 9:02 am

    L'emarginato è colui che è posto ai margini della società e può essere l'immigrato,il drogato, l'alcolista, colui che ha menomazioni fisiche o problemi psicologici, colui che ha idee diverse dalla maggioranza quindi che non si adegua alla massa. La professoressa attraverso un'esperimento ci ha reso partecipi a una simulazione sull'emarginazione, facendo finta di essere un sindaco con pregiudizi, infatti ha chiesto a tutti coloro che avevano gli occhiali di mettersi in un punto isolandoli e indicando una chiusura, differentemente da noi che non avevamo gli occhiali organizzavamo feste ignorando l'altro gruppo. Facendoci capire come sia difficile il ruolo dell emarginato e che purtroppo oggi è ancora presente. Il secondo esperimento ha chiesto a coloro che amavano la musica classica di alzarsi, ma erano pochi, questo è un esempio di come molte persone per non sentirsi diverse dagli altri cercano di omologarsi nascondendo le proprie preferenze perchè pensano che possono essere accettati, senza rendersi conto che essere diversi non è segno di inferiorità, ma si impara da chi è diverso da noi, colui che non nasconde la propria diversità è sicuramente una persona forte che non teme il giudizio degli altri. Bisogna imparare fin da piccoli a socializzare con tutti senza distinzioni di razza, di età, di aspetto fisico perchè siamo tutti esseri umani, proviamo gli stessi sentimenti. Condivido pienamente il commento di una ragazza dicendo che il mondo è bello perchè è vario, infatti secondo me se fossimo tutti uguali potremmo considerarci dei piccoli robot.


    Ultima modifica di annamariaruopoli il Mar Apr 05, 2011 10:40 am - modificato 1 volta.
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    Messaggio  AlessiaRosa Mar Apr 05, 2011 9:07 am

    Parlare di emarginazione è come parlare di “razzismo”..si! perché sia l’uno che l’altro escludono soggetti con particolari caratteristiche fisiche, psicofisiche e sociali…
    Purtroppo si tende ad escludere sempre il più debole, ed è di conseguenza, che l’emarginazione sfocia in devianza…perché molti soggetti emarginati tendono a compiere atti contro la società,vanno contro le norme,i valori e la morale..una sorta di “contro corrente”!
    Facciamo tanto i moralisti,ci poniamo tante domande sul perché vige ancora tale concetto..ma facciamoci un esamino di coscienza… a tutti sarà capitato,volontariamente o involontariamente di emarginare qualcuno perché magari non è di buona famiglia, perché è di colore, perché ha cultura e esigenze diverse dalle nostre…Purtroppo, e mi dispiace dirlo, l’emarginazione non smetterà di esserci perché è la mente dell’essere umano che tende ad escludere la negatività ( se pur apparente), la diversità, il “non so”…E’ più facile accettare quello che è “normale”, quello che più si avvicina al nostro essere, quello che non ci crea preoccupazione ne problemi…
    A tal proposito, parlando di “altro”,cito Simonetta Ulivieri , Ordinaria di Pedagogia Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Firenze, dove ricopre la carica di Preside della Facoltà,la quale così intende il marginale:
    “I marginali sono coloro che non rientrano nelle norme e negli stili di vita delle classi più ricche e privilegiate, ma vivono ai margini della società, in una dimensione esistenziale “Altra”, spesso TEMUTA E REPRESSA, perché comunica INQUIETUDINE anziché CERTEZZE,difficilmente sono recuperabili all’ordine tradizionale della vita, proprio perché si rifiutano di adeguarsi al modello culturale e sociale dominante o perché non riescono a farlo. Chi non si adegua a tale modello, chi non produce, chi non supporta la società così come essa si è venuta nei secoli strutturando e codificando è ritenuto PERICOLOSO, INFERIORE,PORTATORE DI DISCREDITO MORALE E SOCIALE, COMUNICATORE DEL DISORDINE E DELL’ERESIA…”
    ed io aggiungo.. HANNO UCCISO QUALCUNO???SENTIRSI INFERIORI A CHI?? A NOI CHE TENDIAMO AD EMARGINARE?...Anche la “diversità” insegna, anche la “diversità” è donna ,uomo,vecchi o bambini..pertanto va rispettata e integrata al nostro (e intendo quello italiano) stile di vita, alla nostra cultura…

    Ps..girando su intenet ho trovato questo racconto: “Il Canto Del Cigno”..voglio condividere con voi questa lettura!

    "Cado. Polvere mi invade la bocca. E voi. Ridete intorno a me. Io. Che cerco disperatamente di alzarmi. Forza. Appoggiati sulla mano. Sollevati. Brava così. Ora cerca di puntare il piede. Forza. Puoi farcela. Cado. Ritento. Risate sguaiate nei miei timpani. Al sapore acre della polvere si aggiunge quello amaro delle lacrime. Frustrazione. Sconfitta. Un angelo che non vuole chinare la testa all'ineluttabile. Una macabra ballerina allo scherno del pubblico. Io. Attorniata da avvoltoi. Che danzano. Danzano sulla mia carcassa. Si beffano della mia non-resa al destino. Della mia lotta. Sempre e comunque. Forza. Ricomincia la sfida. Mi sollevo nuovamente facendo perno sul ginocchio. Una folata di vento mi sferza gli occhi. Cado. Ridete. Voi. I fustigatori. Che godete di ciò che sta avvenendo. Sotto i vostri occhi. Ottusi passanti. Così inconsapevoli eppure così complici della mia sconfitta. E ricomincia la sfida. Daccapo. Sollevati sulla mano. Sì. Così. Brava. Lentamente. Ora. Punta il piede. Punta il piede! Cado. Da un angolo della mia bocca lacrima tiepido vermiglio. È buffo. Assomiglio quasi a quell'automobilina che avevo da piccola. Quella che se anche sbatteva conto il muro continuava ad agitare le ruote. Non rassegnandosi ad accettare la realtà. Così. In un continuo e testardo ciclo provo ancora ad alzarmi. A variare il destino. A cancellare il mio nome da quel dannato libro. A cambiare quel punto. The end. A cambiare quell'imprevisto punto in una virgola. A convincermi che dopotutto non è così grave. È solo una caduta. Dalle cadute ci si rialza. E si ricomincia. Un romanzo tutto ancora da scrivere. Una nuova storia da iniziare. È buffo. Non lo avrei mai immaginato così questo momento. Punta il piede. Sollevati. Fai perno sui gomiti. Aiutati con la mano. Comandi senza senso che si affollano nella mia mente. Greggi disordinati di parole che scorrono davanti ai miei occhi ottenebrati. Insistenti. Impellenti. Eppure. Non ne comprendo l'urgenza. Punta. Piede. Gomiti. Perno. Non trovo legame logico. Tra tutti questi strani suoni. Davvero. Mi sforzo. Aiutatemi. Mormoro. D'impulso. Fiduciosa. Aiutatemi. Percepisco le vostre occhiate perplesse. Breve consultazione di sguardi. Risatine nervose. E lo show ricomincia. Si apre il sipario. Si accendono le luci della ribalta. Aiutatemi. Calde tenebre mi porgono una mano invitante. Aiutatemi. C'è sconcerto. Lo intuisco. Aiutatemi. La mano mi sfiora dolcemente una guancia. Carezze mai provate. La afferro. Spasmodicamente. Confortante oblio. Non c'è più sofferenza. Il dolore è sparito. Ho vinto. Ho vinto. Adesso capisco. Nessuno mai mi ha aiutata. Nessuno mai mi ha baciato teneramente. Nessuno mai mi ha narrato storie incantate sotto le coperte. Nessuno mai mi ha sussurrato all'orecchio parole confortanti. Nessuno mai mi ha guidato nella nebbia. E nessuno lo farà adesso. Anche se questi sono gli ultimi istanti in cui sentirò la brezza estiva. Anche se non potrò più baciare. O accarezzare. Anche se questo è l'ultimo momento in cui potrò amare. Odiare. Commuovermi. Intenerirmi. Anche se sono sicura che non ci sarà un domani. Anche se tutto questo mi sembra solo un tragico errore. Ma ora. Ora si compie il mio destino. Comprendere. Ciò che non potrò mai rivelare a nessuno. Un sospiro strazia il mio petto. E così. Con fatica. Mi ergo imponente sotto le vostre espressione attonite. Mi innalzo potente tra di voi. Invincibile. Forte. Distruttiva. Lacerante. Meravigliosa. Elegantemente sollevo il mento. L'orgoglio indurisce i miei lineamenti. Ho vinto. Ho vinto la morte. Ho vinto la paura. Ho vinto e basta. Su tutto. È il mio momento. Ciò che ho cercato per tutta la vita. Ciò che sto ancora cercando. Ciò che non smetterò mai di cercare. La libertà. È questa. È una ragazza dal rivolo di sangue sotto al labbro. Sferzata da un vento che non sente. È questo suo sguardo che limpido non tremolerà mai. È questo suo mento che nobile nessuno vedrà mai abbassato. Sento una leggera morsa al petto. Gentile. Ciò che solo ora capisco quanto mi sia mancato. Una madre che sveglia la figlia al mattino. Dolcemente. È il momento. Le mie labbra insanguinate distese in un sorriso storto. Un ultimo bagliore di sfida negli occhi. E morbida oscurità mi inghiotte. Materna. Soffice. Estremo addio. Il canto del cigno."

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    Messaggio  faustapiscopo Mar Apr 05, 2011 9:25 am

    Il tema dell'EMARGINAZIONE è ancora attuale purtroppo.Spesso si tende ad emarginare chi è diverso da noi:un uomo di colore,una persona con problemi fisici,un ragazzo che non veste alla moda.
    L'esperimento fatto in classe,di emerginare persone che indossavano occhiali e poi quelle a a cui piaceva musica classica è stato interessante perchè ci ha fatto capire cosa si prova da earginati,anche se io ero dalla parte degli emarginatori.
    è impensabile come avvenga tutto ciò..perchè in fondo siamo tutti uguali..e poi è proprio l'ESSERE DIVERSI a renderci unici!!
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    Messaggio  111000295 Mar Apr 05, 2011 9:33 am

    la simulazione con vincenzo e amelia è stata interessante l'educatore per me deve essere una sorte di guida da prendere anche come esempio e inoltre si deve instaurare un rapporto tra l'educando e l'educatore. in classe oggi si è trattato il tema dell'emarginazione legato a una simulazione dove la nostra prof fingeva di essere un sindaco un po cattivo il quale emarginava coloro che avessero gli occhiali o chi ascoltava musica classica,l'emarginazione per me porta al disagio della persona e tutto ciò nasce dall ignoranza di non avere rispetto per gli altri e inutili pregiudizi..........






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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Laboratorio "Gioco del sindaco"

    Messaggio  Daniela Vellecchi Mar Apr 05, 2011 9:40 am

    Il laboratorio del 4 aprile consisteva in un gioco-esperimento mediante il quale la professoressa nel ruolo del sindaco ha emarginato dalla sua città prima tutti quelli che avevano gli occhiali e poi tutti coloro ai quali piace la musica classica.
    Io facevo parte del primo gruppo, emarginata perchè ho gli occhiali.
    In un primo momento, sapendo che era un gioco, l'ho affrontato come tale, ma poi stare li da parte, frontali agli altri (perchè l'aula permetteva solo questa disposizione) e vedere come si organizzavano, dava un leggero fastidio.
    Il sindaco proponeva e collaborava con loro per come rendere più bella la loro città dandoci le spalle; e in quel momento stavo a sentire "sperando" che in città non ci fosse quello che a me piaceva perchè altrimenti mi sarebbe piaciuto partecipare!
    Nel gruppo in cui ero, alcuni stavano cercando di organizzarsi per ribellarsi a questa "ingiustizia" provando a formare un sottogruppo, quindi anche qui si è formata una sorta di solidarietà tra simili.
    Questo esperimento è capitato proprio nel periodo in cui sto leggendo il libro "Se questo è un uomo" in cui si evince il tema dell'emarginazione e grazie ad esso adesso riesco a capire ancora meglio come ci si sente ad essere "marchiati" e messi da parte per una caratteristica che si ha o no.
    Ovviamente le due cose non sono minimamente paragonabili, ma credo che lo spirito del gioco sia stato proprio quello di farci capire come ci si sente nel ruolo di emarginati e emarginatori, per non commettere più errori.
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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty simulazione "Il Sindaco"

    Messaggio  roberta pengue Mar Apr 05, 2011 9:49 am

    Oggi nella lezione del 4 aprile in aula assieme alla docente abbiamo simulato un gioco chiamato "Il sindaco".La docente conduttore del gruppo quindi il sindaco ci ha raccontato una storia di una città nella quale solo un gruppo di persone venivano emarginate l ' esempio di emarginazione è stato fatto per le persone che portavano gli occhiali e queste persone si sono messe in una parte dell ' aula rivolta a tutti noi cittadini non emarginati.La mia reazione a questa simulazione in un primo momento mi ha spaesato in quanto non sapevo che cosa poteva succedere e chi poteva essere emarginato tra noi e solo dopo che la docente a stabilito chi erano gli emarginati ho avuto una reazione di sollievo per non essermi alzata, ma nello stesso tempo credo che il mio sia stato un atteggiamento egoistico nei confronti degli emarginati e da li che ho capito che a qualsiasi tipo di emarginazione non bisogna rivolgersi con un atteggiamento credule o egoistico anzi noi non emarginati dovevano corrispondere con un atteggiamento solidale nei confronti degli emarginati.Per concludere penso che il problema dell ' emarginazione sia ancora presente ma chi viene emarginato è una persona come tutte le altre che deve avere gli stessi diritti di tutti deve vivere assieme alle altre persone in modo solidale e penso che queste persone non debbano essere definite emarginate ma uniche nel loro essere.

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    9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio) - Pagina 3 Empty Re: 9. lab. Emarginazione 4 aprile (cartella che si chiuderà il 6 maggio)

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