Tecnologie Invasive
Per corpo protesico si intende un corpo provvisto di protesi. Esistono diverse
categorie di protesi e altrettanto diverso è il loro impiego. Le protesi che
però riguardano il rapporto tra corpo-tecnologie, sono solo di tre tipi.
Le protesi utilizzate come complemento di un organo o di una parte mancante
del corpo sono note con il nome di Tecnologie Integrative.
Ancora abbiamo le Tecnologie Estensive. Come suggerisce la parola stessa,
questo tipo di protesi servono per l’appunto ad estendere e quindi ampliare una
parte del corpo. E’ questo il caso dei nuovi apparecchi tecnologici.
In fine abbiamo le
Tecnologie Invasive. Esse rappresentano l’oggetto di
riflessione e studio della scorsa lezione.
Sono invasive tutte quelle tecnologie che invadono il corpo umano, dunque un
vero e proprio impianto situato all’interno del corpo.
Il termine invasione può avere un duplice significato. Un valore positivo:
occupazione, conquista, presa. Ma anche una connotazione del tutto negativa,
come devastazione e sconquasso.
Studiosi come
Gehlen, sostengono che l’uomo sia un essere carente, incompleto
e quindi manchevole.
Un punto su cui questo autore insiste molto, e che rappresenta la base del suo
pensiero, è la netta distinzione che esiste tra l’uomo e l’animale.
Mentre Darwin sosteneva che l’uomo è il risultato di una lunga e graduale
evoluzione, Gehlen sosteneva piuttosto che esso fosse un essere carente e
organicamente manchevole.
A differenza degli animali infatti l’uomo è privo di protezioni, di istinti e
di caratteristiche innate che gli permettano di sopravvivere nella natura.
Egli solo attraverso l’azione può sopravvivere, creando ciò di cui è
biologicamente carente.
Per tale motivo le sue inadeguatezze naturali devono essere compensate con la
tecnologia.
Questa idea di imperfezione dell’uomo, apre le porte ad un nuovo modello
chiamato Paradigma dell’incompletezza.
Un altro studioso, quale
Cappucci si è occupato dell’influenza che le
tecnologie operano sul corpo umano e sulle sue facoltà. A suo avviso un corpo
che si lascia positivamente invadere dalle nuove tecnologie.
Molte persone però rifiutano questo modo di vedere le tecnologie. Queste
persone sostengono infatti che un giorno robot e macchine sostituiranno gli
uomini, rimpiazzando inizialmente gli organi danneggiati con ricambi
cibernetici, per poi giungere ad un totale scavalcamento identitario.
Da sempre l’uomo è stato affascinato dall’idea di un mondo cibernetico.
Soprattutto in questo secolo molti registi cinematografici, hanno cercato di
riprodurre nei loro film una realtà robotizzata.
Ricordo film come I Robot, Matrix e L’uomo bicentenario, dove assistiamo a
macchine dotate di anima e capaci addirittura di provare ogni tipo di
sentimento.
Credo che ciò che appassioni di più l’essere umano sia rimandare un uomo in
parte macchina ad un uomo immortale, che nel tempo potrà sostituire i suoi
organi vitali con protesi invasive. Protesi che seppur distruttibili, possono
essere sostituite garantendogli lunga vita.
Anche nel settore della moda molti stilisti hanno creato intere collezioni
ispirate al progresso e alla tecnologia, infulenzando lo style di molte star di
Hollywood, proprio come
Beyoncè che nel suo video clip
“Single Ladies” mostra una mano cibernetica.