Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci

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    Messaggio  CinziaDeMartino Mer Mag 11, 2011 8:20 pm

    In aula è stato introdotto dalla prof.ssa Briganti il concetto di tecnologie invasive...Ma cosa sono queste tecnologie invasive?
    Per tecnologia invasiva si intende un'invasione del corpo umano e si inizia a parlare di questo nuovo individuo che è il cyborg o organismo cibernetico e sta ad indicare un' unione costituita da elementi artificiali e da organismi biologici. La tecnologia invasiva si differenzia dalla tecnologia integrativa ( possiamo ricordare il caso dell'atleta Pistoriu) e dalla tecnologia estensiva( ricordiamo l'avatar) proprio perchè questa tecnologia tende all'impianto artificiale nel corpo umano!
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    Messaggio  florentina tufo Mer Mag 11, 2011 8:34 pm

    Descrizione
    L'argomento centrale riguarda il legame tra corpo, disabilità e tecnologie, tematiche che sono osservate nell'ambito degli orizzonti multimediali della formazione. Si propongono tre tipologie di tecnologie: integrative, invasive ed estensive. Il rapporto tra corpo e tecnologie è preso in esame in base alle seguenti peculiarità: le tecnologie integrative - come le protesi nel campo della disabilità, in modo specifico nell'attività sportiva, e le protesi estetiche, riferite alla tecnologia come miglioramento (ne fanno parte il tema della tecnologia come potenziamento e le tecnologie abilitanti); le tecnologie estensive - si parla di vita digitale, telefono, corpo virtuale, corpo tecnologico e incarnato, ma soprattutto di avatar e identità in rete; le tecnologie invasive - gli impianti (tecnologia come invasione del corpo) e il cyborg. I riferimenti teorici provengono da ricerche e studi internazionali, soprattutto delle studiose Donna Haraway e Rosi Braidotti. Tali riflessioni su corpo, tecnologie e disabilità suggeriscono nuove chiavi interpretative e un nuovo modo di vedere le connessioni di queste tre tematiche distinte. Inoltre i percorsi offerti propongono strategie d'intervento mirato per l'insegnante o l'educatore.

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    Messaggio  Viviana Esposito Mer Mag 11, 2011 8:38 pm

    Le tecnologie possono essere integrative, estensive e invasive.
    Per integrative si intendono o quelle che integrano il corpo,come le protesi per lo sport nel campo della disabilità (è questo il caso di Pistorius) o quelle che migliorano il corpo, come le protesi estetiche.
    Le tecnologie estensive sono considerate un’estensione del corpo umano; sono ad esempio il computer, il telefonino la televisione etc….
    Le tecnologie invasive, invece, sono un’invasione del corpo, che non è più un modello da riprodurre artificialmente, ma è il luogo stesso del mutamento: la tecnologia diventa fisicità stessa dell’uomo.
    Le tecnologie invasive più comuni sono il pacemaker, il polmone artificiale, il cuore artificiale, la pelle sintetica, l’occhio bionico, il fegato bionico.
    L’individuo, quindi, non è più colui che si sdoppia nel digitale, ma è un cyborg, cioè è lui stesso un impianto, perchè diventa una sola cosa con l’artificiale (l’oggetto tecnologico).Non si tratta più soltanto di usare gli artefatti tecnologici, ma di accoglierli all’interno del corpo biologico.
    Nel testo“Il corpo tecnologico” Capucci sostiene che il corpo vuoto diviene un contenitore, trasformandosi in un habitat delle nuove proposte tecnologiche.
    Gehlen sostiene che l’uomo è organicamente l’essere manchevole e quindi le sue inadeguatezze biologiche vengono compensate attraverso la tecnologia.
    La scienza, ma ancora di più quindi la robotica e la tecnologia regaleranno all’umanità un nuovo stadio evolutivo, nuovi sensi, nuove percezioni e nuove possibilità di utilizzo delle facoltà fisiche e mentali.
    Secondo Riccardo Campa, professore di Sociologia all’università di Cracovia e presidente dell’associazione italiana transumanisti, l’uomo di domani sarà più capace e forte e potrà vivere talmente a lungo da sfiorare l’immortalità.
    Nel libro “In More Than Human” Ramez Naam, ci mostra come la tecnologia può alterare le nostre menti, i nostri corpi e definire la nostra specie.
    Egli racconta il caso di Ashanti De Silva, nata con un problema genetico e per questo in pericolo di vita. Sottoposta a una terapia genetica, che ha sostituito il gene difettoso con uno sano, si è salvata. Ora lei è in grado di andare in bicicletta nel suo quartiere di Cleveland, gioca a basket con gli amici e va a pesca con la sua famiglia, insomma ha una vita “normale”.
    Possiamo dire che la tecnologia è un potenziamento per l’uomo e gli dà l’opportunità di migliorare la sua vita.
    La creazione dell’uomo artificiale e la modifica delle sue capacità fisiche sono due temi affrontati sempre di più nei dibattiti e soprattutto nella filmografia.
    Esemplare è il film X-men; ma anche il film “l’uomo bicentenario” illustra la stessa tematica dell’uomo artificiale.
    Il protagonista è un robot che, dopo una serie di operazioni, assume sembianze umane. Viene respinto dagli uomini che comunque lo considerano un essere artificiale e lui chiede: <<quegli uomini, che pure sguazzano nel bacino genetico, ma hanno il corpo pieno di protesi, alcune inventate proprio da me, non sono in qualche modo anche loro artificiali ? >>.
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    Messaggio  Viviana Esposito Mer Mag 11, 2011 8:41 pm

    Questa è la scena finale dell'"uomo bicentenario" ed è la parte che mi è piaciuta di più.

    https://www.youtube.com/watch?v=QGTk9qKsrPw&feature=related
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    Messaggio  luciaparadiso Mer Mag 11, 2011 9:09 pm

    Abbiamo affrontato l'argomento delle tecnologie invasive, intese come invasioni del corpo umano. L'uomo viene visto come cyborg cioè come impiantato nel suo essere reale dove corpo e tecnologia sono unite. Caronia parla di computer come cyborg pensando ad un cyborg-organo, cioè quando l'uomo diventa una sola cosa con un elaboatore elettronico. Il cyborg di cui parla Caronia è il nostro avatar. Oggi la tecnologia influenza molto l'individuo e si può dire che la maggior parte delle persone hanno cambiato la propria vita proprio grazie alle tecnologie. Ed è stato, credo, un cambiamento in positivo!!
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 9 Empty *Tecnologie Invasive*

    Messaggio  MiriamFalanga Mer Mag 11, 2011 11:37 pm

    In aula abbiamo trattato un altro tipo di tecnologia inerente all'uomo, al suo sviluppo e alla sua crescita nel corso del tempo, la "tecnologia invasiva", intesa come invasione del corpo umano.
    Con questa continua ed irrefrenabile trasformazione della società, in senso generale del mondo e dell'uomo stesso, quest'ultimo si è trasformato in una sorta di campo di sperimentazione, come ad esempio lo può essere un pentagono per i polizziotti, un vero e proprio terreno fertile sul quale poter sperimentare provare; a volte riuscendo addirittura ad "uccidersi" o quanto meno a "rovinarsi" con le sue stesse mani, o per meglio dire con gli "arnesi e gli attrezzi" da lui stesso ideati.
    Quando si parla di tecnologia invasiva si fa riferimento alla parola impianto, inteso come istallazione, collocazione, apparecchiatura.
    Si inizia a discutere perciò sul termine di cyborg o organismo cibernetico, individuo costituito dall'unione di elementi artificiali e organismi biologici. Esempi di uomini Cyborg si possono riprendere da film come:" X-men", "L’uomo bicentenario", i quali illustrano con chiarezza la tematica dell’uomo artificiale.
    Il protagonista è un robot che, dopo una serie di operazioni, assume sembianze umane.
    Le tecnologie invasive attualmente più comuni sono il pacemaker, il polmone artificiale, il cuore artificiale, la pelle sintetica, l’occhio bionico, Ecc. E' proprio grazie a quest'ultime e al rapporto quasi "naturale"che ha istaurato l'uomo con esse, che volevo soffermare la mia attenzione sull'importanza e sull'aiuto che queste tecnologie inconsapevolmente hanno dato a tutte quelle persone affette da chissà qual forma di disabilità. A mio parere infatti le definisco "curative".

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    Messaggio  AnnaDiSarno86 Gio Mag 12, 2011 6:38 am

    Lunedi prima dell’incontro con Adele abbiamo iniziato a riflettere sulle tecnologie invasive.La tecnologia è invasiva quando è intesa come un'invasione del corpo umano,l’uomo non si sdoppia più nel digitale ma è un cyborg,cioè è lui stesso un impianto. La tecnologia invasiva quindi è qualcosa all'interno del corpo.Ora possiamo notare la sostanziale differenza con le altre tecnologie fino ad ora studiate.Le tecnologie integrative completano un organo o una parte del corpo mancante,quindi integrano il corpo come le protesi nel campo della disabilità e le protesi estetiche;invece le tecnologie estensive sono intese come un ampliamento del corpo, e sono ad esempio il computer, il telefonino la televisione.
    Il corpo è stato da sempre legato a una concezione religiosa che ne ha sostenuto la sacralità e l’inviolabilità. Invece è entrata a far parte nella cultura popolare l’idea del corpo come un qualcosa da riparare,quindi c’è un rifiuto del corpo.
    Arnold Gehlen(citato dalla prof Briganti in aula e nel testo Nozioni) afferma che l'uomo è un essere manchevole e le sue inadeguatezze biologiche vengono compensate mediante la tecnologia.
    Io personalmente sono aperta alle innovazioni tecnologiche, perché penso che la tecnologia puo aiutare la vita dell’uomo, ma penso anche che deve essere usata nel limite.
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    Messaggio  Maria Mercone Gio Mag 12, 2011 8:51 am

    Nella società moderna in cui avvengono sempre più innovazioni tecnologiche, in cui l’uomo viene sopraffatto dal mondo virtuale ci rendiamo conto che l’uomo stesso non è ancora preparato a subirne tanta influenza per tanto non è in grado di rendersi conto fino a che punto questi cambiamenti possano condizionarlo. Come scrive Granelli nel suo libro “Il sé digitale” dove afferma che grazie alla tecnologia moderna l’uomo riesce a superare i propri limiti, ciò è visto anche come un’estensione delle facoltà umane. Granelli, che si rivela un ottimo esperto della realtà innovativa, sostiene che la tecnologia viene usata prevalentemente per potenziare le capacità umane; in un secondo momento essa riflette per capire quali siano i limiti dell’uomo stesso, se li ha o meno, per poi superarli o anche per renderli meno problematici. Però anche le innovazioni più immateriali come la matematica, la sociologia, le materie giuridiche, o altro si evolvono per migliorare e per rendere meno faticosa la vita dell’uomo. La tecnologia moderna sta oggi modificando sempre più il corpo dell’uomo influenzandolo profondamente anche a livello psicologico e culturale. L’identità di rete che permette lo sdoppiamento e la revisione del proprio sé rivisitandolo per avere una proiezione della propria nuova identità virtuale. Essa sta pian piano sostituendo la natura che ci circonda costituendo oggi l’ambiente in cui viviamo. L’uomo pre-tecnologico agiva in vista di scopi oggi la tecnologia non tende ad avere uno scopo, un fine. Nasce così una nuova psicologia dell’azione che mira ad evitare di essere dominati o sopraffatti dalla tecnologia. Quest’ultima è nata proprio come rimedio ai limiti o alle insufficienze della biologia. Essa però va oltre la natura sopraffacendola. Facendone molto uso come oggi, la tecnica non colma solo una mancanza biologica, ma ampia il dominio che l’uomo ha sull’ambiente, allargando il campo in cui esso opera diventando così la fisicità stessa dell’uomo, questo provoca l’atrofizzazione delle capacità mentali e sensoriali. La tecnologia influenza l’uomo, il suo corpo e le sue capacità mentali a tal punto da dare origine ad una nuova realtà antropometrica in cui anche il corpo si lascia invadere piacevolmente e consapevolmente dalle protesi che diventano così abitanti di quel corpo. Riflettendo su questo sviluppo notiamo che un’accelerazione evolutiva sostituita completamente da una macchina, in cui il corpo umano diventa l’involucro di una tecnica. Questo è chiamato dalla filosofia tecnocorpo in cui un soggetto è legato a strumenti tecnologici per tanto il computer diventa parte del corpo stesso, ciò avviene quando nel corpo vengono impiantate protesi o pacemaker che permettono ai portatori una qualità di vita migliore. Detto ciò concludo dicendo che alcuni ritrovati servono per migliorare il funzionamento del corpo stesso e, di conseguenza, sono oggi strumenti necessari, ma a questo punto l’uomo dovrebbe cercare di non superare il limite oltre il quale si trasforma il corpo reale in quello virtuale sostituendo la tecnologia alla realtà.
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 9 Empty tecnologie invasive...un bene o un male?

    Messaggio  concetta di lillo Gio Mag 12, 2011 9:02 am

    Che nel 2011 la tecnologia sia una fetta importante della società è innegabile.E' altrettanto vero che ormai, nell'immaginario comune, una vita senza l'ausilio della suddetta tecnologia, sarebbe impossibile.La domanda sorge spontanea:siamo noi a sfruttare la tecnologia, oppure ne siamo diventati schiavi?Confesso che quest'argomento, forse più di altri, ha suscitato la mia attenzione.Probabilmente per l'attualità della tematica, o forse perchè non mi ero mai soffermata a pensare alla tecnologia anche dal punto di vista etico.Per riallacciarmi al libro, le tecnologie sono divise in varie branche:quelle integrative come le protesi, di cui abbiamo discusso raccontando di Pistorius, quelle integrative "chimiche" come il doping (vedi pag 11 libro tecnologie), tema estremamente attuale e forte, e quelle integrative estetiche come le protesi.Ci sono, inoltre, le tecnologie estensive che ampliano lo spettro sensoriale (es:macchine, telefono).Parlandone approssimativamente, vengono alla luce quasi solo aspetti positivi inerenti a quest'argomento, ma il discorso è più articolato di quanto sembri.Infatti le tecnologie invasive, argomento fulcro di questa lezione, suscitano parecchie perplessità dal punto di vista etico.Stesso il termine "invasive" ha un'accezione negativa.Riconduce ad un'invasione,una violazione non voluta.Ma è davvero così?Arnold Gehlen, come spiegava la Professoressa Briganti, definisce l'uomo manchevole e che quindi necessita della tecnologia per compensare le sue inadeguatezze biologiche.L'uomo è quindi "necessariamente" schiavo della tecnologia?C'è, forse, un rifiuto del corpo stesso inteso come un qualcosa da riparare.Sono pareri discordanti se ci riallacciamo al corpo inteso in senso religioso, come inviolabile e sacro!Personalmente, credo che la linea di confine tra l'una e l'altra corrente di pensiero, sia sottile e facile da varcare.Le tecnologie (in senso generale) possono essere sempre un ausilio importante per l'essere umano, a patto che rimangano tali!Ovvero un aiuto valido!Con la prevaricazione, invece, della tecnologia stessa sul corpo umano, si rischia un ribaltamento dei ruoli:sarà poi il corpo ad essere un ausilio della tecnologia!(esempio forse forte ma necessario per esprimere il mio concetto).
    Vorrei aggiungere dei link di alcuni film che, a parer mio, raccontano la tecnologia(sia interna che esterna al corpo stesso)anche come "invasione".




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    Messaggio  stefania del villano Gio Mag 12, 2011 9:25 am

    La tecnologia è invasiva quando è intesa come una invasione del corpo umano UN IMPIANTO INCARNATO. Quando si parla di invasione si pensa sempre ad un impianto e questo termine ha delle varianti e può essere inteso come: collocazione, sistemazione ecc. Il soggetto "invaso" e protagonista del nuovo modo di essere e comunicare. Le tecnologie invasive raccontano di questo nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale , ma è cyborg ,è impianto nel suo essere reale. Il confine tra essere umano e cyborg è sempre più sfumato, basti pensare ai progressi delle tecnologie applicate alle protesi e agli organi artificiali. Nel cyborg si includono tutti gli impianti tecnologici che hanno consentito a dei completamenti artificiali anche nell'evoluzione scientifica ( Biotecnologie, genetica, ecc.)
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    Messaggio  mielekatiuscia90 Gio Mag 12, 2011 9:45 am

    la tecnologia invasiva è intesa quando vi è un invasione del corpo, il termine invasione si riferisce a termini come occupazione conquista,con il termine invasione si pensa immediatamente ad un impianto, il soggetto invaso rappresenta cosi il protagonista del nuovo modo di essere e di comunicare. Granelli riccolega il tentativo di provvedere a superare i limiti dell uomo e viste come estensioone di potenziamento per l uomo , le tecnologie infatti sono state create per potenziare le capacità dell uomo o per rendere meno problematici i suoi limiti o le sue deboilezze infatti un esempio riguardantre le tecnologie invasive è quella delle protesi di Pistorius le sue protesi sono integrative e consete all altleta di poter careggiare in gare olimpioniche. quindi le tecnologie invasive rappresentano davvero una risorsa per tutti coloro che ne hanno bisogno.
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 9 Empty Iniziamo a parlare delle "tecnologie invasive"

    Messaggio  Giusi Balsamo Gio Mag 12, 2011 11:59 am

    In aula,
    abbiamo iniziato a parlare,
    delle: "Tecnologie Invasive".
    Beh, io credo che sia molto interessante approfondire l'argomento.
    Questa tecnologia viene vista come una INVASIONE del corpo umano,
    se prima l'uomo veniva visto come un qualcosa che si separa dalla macchina,
    in questo caso viene visto come l'UNIONE tra i due,
    Uomo-Macchina, quindi biologia-tecnologia.
    Credo che sia un qualcosa di positivo,
    in quanto,
    con queste tecnologie,
    si possa migliorare la vita dell'uomo.

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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 9 Empty Re: 15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci

    Messaggio  Filomena Cirillo Gio Mag 12, 2011 1:06 pm

    Nelle lezione precedenti abbiamo parlato di tecnologie integrative come integrazione del corpo, compensazione di una mancanza fisica, quelle estensive come estensione delle potenzialità umane ed ora siamo giunti a parlare delle tecnologie invasive. Il termine invasione, in questo campo, inteso come occupazione, conquista, legato a concetti del tipo sistemazione, installazione, predisposizione e così via …
    Il corpo diventa sempre più terreno per le nuove sperimentazioni, è proprio il soggetto “ invaso” il protagonista del nuovo modo di essere e comunicare. Quindi le tecnologie invasive non riguardano lo sdoppiamento dell’uomo nel mondo virtuale, ma del cyborg, dell’impianto nel’essere reale dell’uomo.
    Non si tratta più di utilizzare la tecnologia, ma accoglierla nel nostro corpo … Tutto ciò è legato a quel che si chiama il << paradigma dell’incompletezza>>, poiché la specie umana da un punto di vista biologico è incompleta, avrà sempre bisogno di un supporti di vario genere, figuriamoci oggi con la tecnologia, non potrà mai vivere in qualsiasi ambiente. Oggi il confine tra essere umano e cyborg diventa sempre più sottile, basti pensare infatti alle innovazioni tecnologiche dimostrate attraverso le protesi e gli organi artificiali. Dunque una persona con un pacemaker potrebbe già considerarsi molto vicino alla definizione di cyborg.
    In aula più volte è stato citato Capucci, che pone un interrogativo sull’impatto del corpo con la sua nuova natura, e sostiene che esso si lascia invadere positivamente dalle nuove proposte tecnologiche diventando un habitat solo con esse, poiché è vero che portano un cambiamento al corpo invaso, ma sicuramente un cambiamento legato ad un miglioramento rispetto alla condizione precedente. Di conseguenza parte della riflessione è rivolta alla ridefinizione tra uomo e mondo, cioè tra corpo e spazio esterno.
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    Messaggio  faustapiscopo Gio Mag 12, 2011 1:23 pm

    La tecnologia è invasiva quando è intesa come invasione del corpo umano..è dentro il corpo quindi,è un impianto.
    Tutto ciò nasce dall'esigenza secondo cui l'uomo è visto come un essere fragile e manchevole che va perfezionato o meglio "modificato". Caronia parla di cyborg:un essere mezzo uomo e mezzo tecnologico,possiede cioè un innesto o una protesi,che sia un orecchio bionico,un braccio impiantato o un corpo "nuovo" e robotico.Il cyborg però deve essere distinto dal robot,dallumanoide e dall'androide.Il robot è una qualsiasi macchina in grado di svolgere più o meno un lavoro al posto dell'uomo.L'umanoide è un oggetto o essere vivente con forma analoga,somigliante a quella dell'essere vivente.Un robot con sembianze umane nei movimenti e nella forma è detto androide.
    Credo che queste tecnologie invasive siano davvero positive in quanto possono migliorare la vita di un individuo aiutandolo sicuramente ad avere una vita molto più serena
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 9 Empty TECNOLOGIE INVASIVE

    Messaggio  flaviano gessica Gio Mag 12, 2011 2:47 pm

    Oggi in aula abbiamo introdotto un nuovo argomento:le tecnologie invasive.La tecnologia è invasiva quando viene utilizzata come invasione del corpo.Il corpo non è piu un modello da riprodurre artificialmente ma è il terreno delle nuove sperimentazioni è la materia prima del mutamento,è il soggetto invaso e il nuovo protagonista del nuovo modo di essere e comunicare.Queste tecnologie invaasive descrivono un nuovo individuo definito cyborg ossia impiantato nel suo essere reale ,cyborg significa organismo cibernetico è stato coniato nel 1960 da MANFRED E. CLINES, CHE insieme a Nathan S. Kline cercava di definire un uomo migliore in grado di sopravvivere in un'atmosfere extraterrestre.Parlare di cyborg include numerosi aspetti dell'unione tra umano e tecnologico,rappresenta la fusione tra la sfera biologica e quella culturale,tra i prodotti dell'evoluzione e quelli della fabbrica.Quindi nel cyborg si includono tutti gli impianti tecnologici che hanno consentito completamenti artificiali non solo nell' immaginario fantascientifico ma anche nellanrealtà
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    Messaggio  mariagrazia villoni Gio Mag 12, 2011 2:54 pm

    Durante la lezione del 2 maggio la prof.ssa ci ha introdotto nel mondo delle tecnologie invasive. Esse sono differenti dalle tecnologie integrative perchè si trovano all'esterno del corpo, ne è un esempio il caso Pistorius e il suo Flex foot, una tecnologia che integra una parte del corpo mancante. Le tecnologie invasive si differenziano anche da quelle estensive che permettono un ampliamento del corpo e come quelle integrative toccano solo l'esterno. Le tecnologie invasive, invece, sono tecnologie permanenti, cioè diventano parte del corpo e per questo vengono intese come invasione del corpo. Quindi naturale e tecnologico, in questo caso, si uniscono e si influenzano.
    Questo tipo di tecnologie parlano di un nuovo corpo che non si sdoppia, come nel caso dell'avatar o la realtà virtuale delle tecnologie estensive, ma diventa cyborg, ossia un essere mezzo uomo e mezzo tecnologia in quanto possiede una parte del corpo bionico o, addirittura un corpo "nuovo" e robotico.
    Gehlen già negli anni 80-90 ha parlato della "teoria dell'incompletezza", sostenendo che l'uomo è un essere manchevole perchè potrebbe fare di più grazie alle sue qualità, ma ciò non accade. Egli utilizza addirittura il termine "deficiente" riferendosi al fatto che l'uomo non è completo se non attraverso le tecnologie.
    Quindi ci rendiamo conto che le riflessioni sul corpo sono cambiate con l'evolversi delle tecnologie che hanno avuto un enorme impatto sull'effeto simbolico della corporeità. Sulla base di questo argomento, abbiamo poi affrontato il tema del corpo tecnologico di Capucci, egli sostiene che il corpo si lascia invadere positivamente e piacevolmente dalla tecnologia, anzi diviene un habitat per esse. Questo avviene perchè Capucci come Stelarc, pensano che il corpo umano risulti obsoleto, bisogna quindi migliorarlo, auspicando ad un corpo completamente sostituito da una macchina.
    Ormai ci rendiamo conto di come le tecnologie ci stiano invadendo anche nelle piccole azioni quotidiane, portandoci a dimenticare la nostra vita, prima del loro arrivo. Ci tengo a dire che, anche se le tecnologie ci facilitano enormemente la vita, e a volte sono indispensabili per la nostra sopravvivenza, non dobbiamo dimenticare che sono macchine senza anima ed emozioni, non possiamo farci dominare da esse, altrimenti, pur avendo un corpo e una vita perfetta, perderemmo la nostra umanità diventando anche noi dei robot.
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    Messaggio  Maddalena Russo Gio Mag 12, 2011 3:31 pm

    LE TECNOLOGIE INVASIVE SONO INTESE COME 'INVASIONE' DEL CORPO UMANO.QUESTO TERMINE PUò AVERE DIVERSI VARIANTI,COME:OCCUPAZIONE,CONQUISTA,ASSALTO,DEVASTAZIONE.TERMINI CHE CI INDUCONO SUBITO AD UN QUALCOSA DI MINACCIOSO,VIOLENTO E SOPRATTUTTO INVOLONTARIO...MA NON è COSI! IN REALTà RAPPRESENTA UN IMPIANTO BENEFICO,DOVE L'UOMO SARà IL PROTAGONISTA E GODRà DI TALI BENEFICI.
    OGGI,AD ESEMPIO,SI PARLA DI 'CYBORG' MEZZO UOMO E MEZZO TECNOLOGICO IN CUI ELEMENTI SI INTERCONETTONO TRA DI LORO(NATURALE E ARTIFICIALE).QUINDI IL CYBORG COMPARA NUMEROSI ASPETTI DALL'UNIONE TRA UMANO E TECNOLOGICO ED è UN ORGANISMO CHE INTEGRA ELEMETI ESTERNI PER ESPANDERE LE FUNZIONI DEL PROPRIO CORPO PER MOLTEPLICI RAGIONI.
    LE TECNOLOGIE INVASIVE SONO UN'OPPORTUNITà CHE L'UOMO DA A SE STESSO,CERCANDO DI MIGLIORARE LA PROPRIA VITA E RENDERLA PIù NORMALE. E COME OGNI SCELTA ANCHE QUESTA VA RISPETTATA E NON PER FORZA CONDIVISA! IO PERSONALMENTE NON SONO CONTRARIA A QUESTO TIPO DI TECNOLOGIA MA è PUR VERO CHE A TUTTO C'è UN LIMITE.....
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    Messaggio  RosaIncarnato Gio Mag 12, 2011 3:43 pm

    Per tecnologie invasive si intende un'invasione del corpo umano, un nuovo individuo impiantato nel suo essere reale. Non si tratta di digitale o virtuale bensì di cyborg, ovvero un essere mezzo uomo mezzo tecnologia. Si tratta di un individuo che possiede un innesto o una protesi di diverso tipo: protesi al seno, agli arti, alle gambe. Come ben sappiamo, oggi, i progressi di queste nuove tecnologie avanzano sempre di più e spesso ci si pone la domanda (anche da parte di studiosi) se questo è un bene o un male, se determini un reale progresso o un degresso. Beh.. c'è da dire che ogni caso, è un caso a sè e il tutto dipende anche dall'uso che si decide di fare di queste tecnologie. Spesso si deve ricorrere per necessità ad un tipo di tecnologia invasiva, altre volte invece, semplicemente per piacere personale. Personalmente credo che nell'insieme la tecnologia in generale abbia determinato un forte progresso.
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    Messaggio  Mariadesimone Gio Mag 12, 2011 3:46 pm

    Oggi in aula abbiamo parlato delle tecnologie invasive , quindi ancora una volta il protagonista del mondo è l' uomo , soggetto invaso dalle tecnologie . La tecnologia invasiva è intesa come una invasione del corpo umano, ed essa racconta di questo nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale , ma è cyborg , è impianto nel suo essere reale .
    Caronia ad esempio nel suo testo il Cyborg . Saggio sull'uomo artificiale parla di computer come cyborg pensando ad un cyber-organo, quando cioè l' uomo diventa una sola cosa con l' elaboratore elettronico, sostenendo che molte persone rifiutano queste tecnologie.Il termine cyborg nasce da Cybernetic organism cioè organismo cibernetico ed è stato coniato nel 1960 da E.Clynes e Nathan che insieme cercano di creare un uomo in grado di sopravvivere in un' atmosfera terrestre . Parlare , quindi , di cyborg include numerosi aspetti dell'unione tra umano e tecnologico : esperimenti di laboratorio chimico e genetico ma anche protesi degli arti e delle gambe a quelle del polmone artificiale. Qualcuno include anche l'uomo bomba dei terroristi . Il confine tra essere umano e cyborg è sempre più sfumato basti pensare ai progressi delle tecnologie applicate alle protesi e agli organi artificiali : Una persona dotata di un Pacemaker potrebbe infatti già corrispondere alla definizione di cyborg . A mio parere l' utilizzo delle tecnologie invasive migliora la vita di una persona.Basta pensare al pacemaker , un apparecchio capace di stimolare elettricamente la contrazione del cuore quando questa non viene assicurata in maniera normale dal tessuto di conduzione cardiaca . Quando parliamo ,quindi, di tecnologie invasive, non si tratta di estensioni virtuali, bensì di protesi ,di diverso tipo . Le componenti possono variare dalla protesi all' arto alla protesi al seno , ma anche un trapianto di un organo può essere incluso in questo tema , dove le persone grazie a queste tecnologie hanno una seconda possibilità per continuare a vivere.



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    Messaggio  MariaPetrone Gio Mag 12, 2011 5:04 pm

    La tecnologia è invasiva quando invade il corpo, quando è dentro il corpo!!
    Un esempio fatto in aula di tecnologia invasiva è quello di X-man,il quale al posto delle unghie ha degli artigli che utilizza come armi.
    Tecnologia invasiva è quindi unione tra corpo e tecnologia!!
    E come afferma Galimberti: "Non si tratta di usare gli artefatti tecnologici ma di accoglierli all'interno del corpo biologico" !!
    La tecnologie invasiva quindi non riproduce artificialmente il corpo ma racconta di un nuovo individuo: IL CYBORG!!
    Il cyborg come spiega la prof. Briganti è l'essenza dell'invasione e non il "nostro avatar" (personaggio collegato al copmuter) di cui parla Caronia. Il cyborg è un essere mezzo uomo mezzo tecnologia e non un individuo che si sdoppia nel digitale !!!
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    Messaggio  Gina Losapio Gio Mag 12, 2011 5:08 pm

    In questa lezione abbiamo iniziato a trattare " Le tecnologia invasive". Il 4 capitolo del nostro libro di testo cita così quest'argomento : " La tecnologia è invasiva quando è intesa come invasione del corpo umano. Incontriamo l'immagine del CYBORG, Caronia lo definisce come AVATAR, ma si differenzia dalla realtà virtuale, il cyborg di cui parliamo non è un personaggio collegato al computer bensì "un essere mezzo uomo e mezzo tecnologia". in altre parole è definito CYBORG qualsiasi soggetto contenente nel proprio corpo qualsiasi tipo di tecnologia come un pacemaker. La tecnologia quindi a differenza di come può essere usata acquisisce determinate definizione, oltre ad estendere le capacità umane può anche "invadere" il nostro corpo. Possiamo fare molteplici esempi, in medicina ad esempio la tecnologia gioca un ruolo fondamentale, basti pensare alle protesi interne, ai pacemaker già citati, alle macchine utilizzate per misurare la pressione eccecc... Ma possiamo anche pensare ai casi estremi come i piercing oppure i film come x-man oppure il film "nightmare" o ancora il film "Edward mani di forbice" .
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    Messaggio  Principia Palomba Gio Mag 12, 2011 5:17 pm

    Il termine tecnologia invasiva è intesa come un invasione del corpo.Invasione intesa come un impianto,quindi non parliamo più di un corpo da riprodurre in laboratorio come"avatar", ma di un corpo che viene invaso ed è protagonista del nuovo modo di essere e comunicare.Questo nuovo individuo non si sdoppia nel digitale, ma è un cyborg.Del cyborg ci parla Caronia dicendo che l' uomo diventa una sola cosa con l' elaboratore elettronico sostenendo che molte persone rifiutano queste tecnologie,infatti si è osservato che in alcune zone territoriali hanno assunto atteggiamenti differenti difronte alle nuove tecnologie in quanto credono che il corpo cyborg sia un punto limite.Mentre invece Capucci nel suo testo " Il corpo tecnologico.L' influenza delle tecnologie e sulle sue facoltà" parla di quanti gli strumenti tecnologici influenzano il corpo a vari livelli generando una realtà antropocentrica dove l' uomo si lascia invadere piacevolmente dalle nuove proposte contemporanee.
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    Messaggio  AntonellaMunno Gio Mag 12, 2011 6:16 pm

    le tecnologie invasive...
    argomento molto interessante, ovvero parliano non piu di utilizzo di artefatti teconologici bensi di integrarli all interno del nostro corpo.
    affascinante la citazioend i Arnold gehlen: l uomo nella sua natura è un essere manchevole, e cosi deve crearsi una seconda natura in modo da rimpiazzare la sua qualora fosse inadatta..
    una visione molto lungimirante, ma se volgiamo anche prossima visti i numerosi interventi chirurgici a cui assistiamo.
    inoltre capucci:dice che il corpo sente l esigenza di attrezzarsi di artefatti e protesi, perche è forte il desiderio di rendere piu adeguata e semplice la propria esistenza:E SI CREA UNA SIMBIOSI TRA L UOMO E I SUOI ARTEFATTI.
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    Messaggio  vincenza de cristofaro Gio Mag 12, 2011 6:23 pm

    UOMO: materia prima del mutamento
    Parlando di tecnologie invasive ancora una volta l'uomo è il protagonista di un nuovo modo di essere.
    Per tecnologie invasive si intende si intende un invasione del corpo umano cioè accogliere elementi esterni nel corpo biologico.Si pensa ad un impianto nel corpo.Il corpo quindi non è più un modello da riprodurre artificialmente come l'avatar ma oggetto di sperimentazione .
    L'uomo è un Cyborg è impianto nel suo essere reale.Di Cyborg ne parla Caronia affermando che l'uomo diventa una sola cosa con l'elaboratore elettronico quindi in questo caso si parla di invasione tecnologica in maniera negativa mentre Capucci ne parla positivamente infatti nel testo Il Corpo tecnologico il corpo si lascia invadere piacevolmente da queste nuove proposte tecnologiche divenendo un tutt'uno di esse.
    Gli strumenti tecnologici e i loro artefatti influenzano il corpo nella sua totalità psicologica ,fisica e biologica tutto ciò fa si che l'uomo si ridefinisca tra sè e il mondo quindi tra corpo e spazio esterno.
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    Messaggio  Rosa Vitiello Gio Mag 12, 2011 6:28 pm

    In aula prima dell'incontro con Adele abbiamo cominciato a parlare di "TECNOLOGIE INVASIVE".
    La tecnologia è invasiva quando è intesa come una invasione del corpo umano e il termine invasione può avere diversi significati,può essere inteso come conquista,occupazione,ma può essere inteso anche in maniera negativa come sconquasso,devastazione.
    Quindi c'è una differenza tra le tecnologie invasive e le altre due:TECNOLOGIE INTEGRATIVE e quelle ESTENSIVE,infatti le tecnologie integrative sono un completamento di un organo o una parte del crpo mancante e possono essere protesi fisiche(es.PISTORIUS);mentre le tecnologie estensive sono intese come ampliamento del corpo e sono esterne,non c'è fisicità,vi è un corpo e un computer(es.AVATAR).
    Il termine invasione equivale ad un impianto,dove il soggetto è invaso ed è il protagonista del nuovo modo di essere e di comunicare,quindi le tecnologie invasive raccontano di questo nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale,ma è CYBORG(organismo cibernetico,anche bionico,che indica l'unione omeostatica costituita da elementi artificiali e da un organismo biologico)(fonte:WIKIPEDIA)cioè un impianto nel suo essere reale.
    Per tanto non si tratta di usare gli artefatti tecnologici,ma di accoglierli all'interno del corpo biologico e in merito a ciò la prof.ssa ci ha fatto vedere delle immagini relative al film X MEN,dove si vedevano le unghia uscire dal corpo,quindi la protesi è incarnata,è dentro il corpo ed è per questo che corpo e tecnologia sono uniti,si incontrano.
    CARONIA nel suo testo "I CYBORG.SAGGIO SULL'UOMO ARTIFICIALE" parla del computer come cyborg,pensando ad un cyborg-organo,cioè quando l'uomo diventa tutt'uno con l'elaboratore elettrico,quidi lui intende il cyborg come il nostro avatar,mentre la prof.ssa nel suo testo"CORPO,TECNOLOGIE E DISABILITA'"ritiene che il cyborg è l'essenza dell'invasione perchè è un essere mezzo uomo,mezzo tecnologia,possedendo un innesto o una protesi rendendolo così un corpo robotico.
    ANDREA GRANELLI nel suo testo "IL SE' DIGITALE",pone il tentativo di provvedere a superare i limiti dell'uomo con le nuove tecnologie viste come potenzialità umane,e quindi propone:"LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA LE CAPACITA' DELL'UOMO?".E'dunque un fatto noto che la tecnologia viene sviluppata per potenziare le capacità dell'uomo o per diminuire i suoi limiti o le sue debolezze,infatti le grandi innovazioni hanno sempre cercato di soddisfare un'unica esigenza,cioè poter far di più o meglio,senza però perdere la loro identità.
    Granelli cita lo studioso ARNOLD GEHLEN nel suo testo "L'UOMO.LA SUA NATURA E IL SUO POSTO NEL MONDO",il quale ritiene che le sue inadeguatezze biologiche vengono compensate dalla tecnologia,perchè L'UOMO E' ORGANICAMENTE L'ESSERE MANCHEVOLE,cioè sarebbe inadatto alla vita in ogni ambiente naturale ed è per questo che deve crearsi una seconda natura,approntato artificialmente e a lui adatto,che possa cooperare con il suo deficiente equipaggiamento organico.
    A tal proposito facciamo riferimento a Marchesini che nel suo POST-HUMAN,parla del "PARADIGMA DELL'INCOMPIUTEZZA",cioè il paradigma che ha reso possibile la frattura tra ciò che è chiamato natura e ciò cui assunto semplice e diretto :l'uomo come specie è da un punto di vista biologico un essere incompleto e neccessita di modificazioni.
    Si è anche sottolineata la visione di CAPUCCI nel suo testo "CORPO TECNOLOGICO",il quale ritiene che il corpo nella sua totalità psicologica,fisica,biologica si lascia invadere piacevolmente e positivamente dalle nuove proposte tecnologiche contemporanee,diventando un habitat di esse.Capucci parla di un corpo incapace di soddisfare le nostre aspettative e di un corpo che diviene un contenitore non del sè o dell'anima,ma di una scultura.
    Concludo dicendo che l'utilizzo delle tecnologie invasive sta dilagando sempre più,basti pensare ai progressi in merito alle protesi e agli organi artificiali,oppure si pensi ad un pacemaker che può corrispondere già ad un cyborg,quindi i nostri corpi sono già protesizzati,tanto è vero che man mano diventeremo tutti uomini-protesi.
    Oggi,quindi queste nuove tecnologie per alcune persone sono parte integrante della nostra vita,per altri invece non sono gradite.Per quanto mi riguarda sono favorevole alla tecnologia avanzata,ma bisogna farne buon uso,nel senso che se viene utilizzata a scopo benefico,come per esempio protesi per l'udito,pacemaker,quindi per uso salutare,allora va bene,ma se significa diventare per la maggior parte di plastica,allora non lo condivido,poichè a volte per stupidi capricci andiamo incontro a una sorta di trasformazione,cambiamento,che può ritorcersi contro.

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