Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci

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    Messaggio  Rosa Vitiello Gio Mag 12, 2011 6:41 pm

    RIPORTO DELLE IMMAGINI(INTERNET):

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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 10 Empty tecnologie invasive

    Messaggio  Francesca Frongillo Gio Mag 12, 2011 6:52 pm

    Per tecnologie invasive si intende la fusione tra corpo e tecnologie, quindi le tecnologie invasive raccontano di cyborg cioè un individuo che è impianto nel suo essere reale.
    Attraverso il testo di NAIEF YEHYA "homo cyborg" ci propone una ripartizione dei termini :robot,androide e umanoide.
    Robot si intende un apparato elettro meccanico autonomo in grado di assumere qualsiasi forma in funzione al suo uso,l'androide cioè un robot antropomorfico privo di elementi organici, o ancora che oltre ad avere vari elementi tecnologici è formato anche da sostanze organiche
    Secondo NAIEF YEHYA il saiborg rappresenta la fusione tra sfera biologica e quella culturale , parlare di saiborg vuol dire unire mano e tecnologico.
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 10 Empty ........................RIFLETTIAMO SULLE TECNOLOGIE INVASIVE.................................................

    Messaggio  Rosa De Luca Gio Mag 12, 2011 8:42 pm

    Arnold Gehlen, afferma : “L’uomo è un essere manchevole”.
    Con tale affermazione, egli sostiene il PARADIGMA DELL’INCOMPLETEZZA, secondo cui l’uomo sarebbe inadatto alla vita in ogni ambiente naturale e così deve crearsi una seconda natura , un mondo di rimpiazzo, artificiale e a lui adatto.
    Quest’idea d’imperfezione dell’uomo, porta alla concezione che deve completarsi attraverso la cultura.
    La Tecnologia è Invasiva quando è intesa come una invasione del corpo umano.
    Con la Tecnologia invasiva, il corpo non è più un modello da riprodurre artificialmente, come per l’Avatar, ma è la materia prima del mutamento, il cui protagonista è il soggetto “ invaso”.
    Quindi le Tecnologie Invasive non vedono l’individuo che si sdoppia ma è Cyborg, è impianto nel suo essere reale.
    Caronia nel suo testo IL CYBORG. SAGGIO SULL’UOMO ARTIFICIALE parla di computer come Cyborg, affermando che l’uomo diventa una sola cosa con il computer e sostenendo che molte persone rifiutano queste tecnologie, in quanto le considerano come punto limite.
    Il Cyborg di cui ci parla Caronia è il nostro Avatar, invece per la prof.ssa il Cyborg viene inteso come l’Essenza dell’ Invasione: un essere mezzo uomo e mezzo tecnologia.
    Non si tratta di estensioni virtuali, bensì di protesi, di diverso tipo, poiché parlare di Cyborg include numerosi aspetti dell’umano ed il tecnologico.
    Esistono però diverse creature artificiali che si confondono con il Cyborg e sono: umanoide, androide, robot.
    Il Robot, suggerisce l’idea di una macchina in grado di svolgere più o meno indipendentemente un lavoro al posto dell’uomo perché le moderne innovazioni hanno portato a fare di più o meglio, idealmente con minore fatica.
    Un esempio sono le lavatrici, gli elettrodomestici.
    L’Umanoide è qualsiasi oggetto o essere vivente con una forma analoga a quella dell’essere umano. E può essere anche una maschera che non abbia elementi robotici.
    L’Androide è un robot con sembianze umane nei movimenti e nella forma.
    La differenza tra il Cyborg e l’Androide sta nella quantità della parti tecnologiche e organiche e, in certi casi, umane.
    Nel Cyborg, inoltre si includono tutti gli impianti tecnologici, che hanno consentito complementi artificiali non solo nell’immaginario fantascientifico, ma anche nell’evoluzione scientifica.
    La tecnica, è nata non come espressione dello spirito umano, ma come rimedio all’insufficienza biologica.
    Una delle prime tecniche utilizzate dall’uomo è la medicina, vista come un tentativo di evitare la morte.
    Ciò, evidenzia non solo il progresso, ma soprattutto il superamento della convinzione che la causa di ogni evento fosse la volontà soprannaturale degli dei.
    Tale tesi, è stata fortemente contestata dalla corrente Postumanista.
    I Postumanisti, ritengono infatti che la Tecnologia possa modificare le potenzialità umane.
    Popitz, è uno dei principali esponenti di questa corrente e afferma che la tecnica non ha supplito ad una mancanza biologica; al contrario ha ampliato il dominio di intervento dell’uomo e gli ha permesso nuove forme di vita.
    Infatti egli sostiene : “LA TECNOLOGIA NON COMPLETA L’UOMO, SEMMAI ALLARGA IL CAMPO DEL SUO OPERARE”.Oggi si parla sempre più di Postumano, inteso come discendente di un essere umano, che è stato incrementato al punto tale da non essere più un essere umano.
    Coloro che aspirano al Postumano sono i Transumanisti.
    Il Transumanesimo è un movimento intellettuale e culturale che si basa sull’idea che l’essere umano non è il prodotto finale della nostra evoluzione, ma solo l’inizio.
    Esso vede possibile alterare la condizione umana attraverso ragione e tecnologia come sconfiggere l’invecchiamento, incrementare le capacità intellettuali.
    Essi ritengono che il raggiungimento dello Stadio Postumano, attraverso l’ingegneria genetica, intelligenza artificiale, medicinali ecc… comporta capacità fisiche ed intellettuali superiori di gran lunga a quelle di un essere umano.
    Secondo alcuni i Postumani si svincoleranno dai loro corpi e decideranno di vivere all’interno di super computer; per altri invece è impossibile per gli esseri umani immaginare la vita dei postumani proprio per la sua enorme complessità.
    Granelli si pone una domanda : “LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA LE CAPACITA’ DELL’UOMO?
    La tecnologia, viene sviluppata per potenziare la capacità dell’uomo o per rendere meno problematici i suoi limiti o le sue debolezze, come nel caso di Pistorius.
    La tecnica rappresenta l’essenza dell’uomo, perché egli senza la tecnica ha potuto raggiungere culturalmente la selettività e la stabilità che l’animale possiede per natura.
    Secondo Galimberti, ci comportiamo come l’uomo che agiva, in vista di scopi; ma la tecnica non tende ad uno scopo, funziona e basta.
    In realtà, è l’uomo che in rapporto all’epoca in cui vive arriva alla tecnologia.
    La tecnica negli ultimi anni ha fatto progressi sorprendenti, in particolar modo si parla dell’uso di Protesi, che possono essere di diverso tipo: dalla protesi all’arto alla protesi al seno, ma anche al lavoro genetico che genera bambini nati in provetta.
    A mio parere l’utilizzo delle tecnologie possono aiutarci a vivere meglio, pensiamo alla ricostruzione artificiale di una mano, al pacemaker che permette ad una persona di continuare a vivere o al trapianto d’organo che consente ad un individuo di cominciare una nuova vita, una vita normale come tutti gli altri.
    Anche le tecnologie estetiche come le protesi al seno possono aiutare una persona a sentirsi meglio con se stessa e con gli altri, anche se in questo caso ritengo che tutte le tecnologie sono giuste nel loro impiego, ma bisogna sempre badare alla giusta misura e al rispetto della propria persona.
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    Messaggio  turco valentina Gio Mag 12, 2011 8:49 pm

    la tecnologia è invasiva quando è intesa come una invasione del corpo umano.
    non si tratta più di usare artefatti tecnologici ma di accoglierli nel nostro corpo biologico.
    quando si parla di invasinone si pensa ad un'impianto.
    anche questo termine ha delle varianti e può essere inteso come: collocazione, sistemazione, installazione, allestimento.
    il corpo non è più un modello da riprodurre artificialmente (come per l'avatar) ma il terreno delle nuove sperimentazioni.
    quindi le tecnologie invasive raccontano di questo nuovo individuo che è cyborg, è impianto nel suo essere reale.
    Caronia ad esempio nel suo testo "il cyborg. saggio sull'uomo artificiale" parla di computer come cyborg pensando ad un cyber-organo, quando cioè l'uomo diventa una sola cosa con l'elaboratore elettronico.
    il cyborg di cui parla Caronia è il nostro avatar. si parla ancora di estensione.
    il cyborg è invece l'essenza dell'invasione: un essere mezzo uomo e mezzo tecnologico, possiede cioè un innesto o una protesi, che sia un orecchio bionico, un braccio impiantato o un corpo nuovo e robotico.
    la cibernetica intende raggiungere l'ambizioso obiettivo di creare macchine artificiali che abbiano le stesse prestazioni del cervello umano.
    con la cibernetica e l'intelligenza artificiale subentra la possibilità che le macchine possano pensare.
    ci si sposta dal corpo macchina in grado di svolgere attività al cervello in quanto sede delle capacità intellettive e razionali.
    cyborg significa significa cybernetic organism, cioè organismo cibernetico: è stato coniato nel 1960 da Manfred E.Clynes, che cercava di definire un uomo migliorati in grado di sopravvivere in un'atmosfera extraterrestre.
    il cyborg quindi come organismo che integra elementi esterni per espandere le funzioni del proprio corpo per molteplici ragioni.
    si tratta di protesi, di diverso tipo. le componenti possono variare dalla protesi all'arto alla protesi al seno, ma anche protesi degli arti e delle gambe a quelle del polmone artificiale.
    i casi di protesi alla pistorius sono integrativi.
    esistono diverse creature artificiali le cui caratteristiche si intersecano e si confondono nella definizione di cyborg e sono: umanoide, androide, robot che sono inclusi ma soprattutto confusi con il cyborg.
    il termine robot suggerisce l'idea di una qualsiasi macchina in grado di svolgere più o meno indipendentemente un lavoro al posto dell'uomo.
    le lavatrici, gli elettrodomestici sono robot.
    è detto umanoide qualsiasi oggetto o essere vivente con una forma analoga/somigliante/assimilabile a quelladell'essere umano.
    umanoide può essere anche una maschera che non comprenda elementi robotici.
    un robot con sembianze umane nei movimenti e nella forma è detto androide.
    il corpo a lungo legato ad una sacralità inviolabile è oggi ivestito da nuove religioni.
    in questa dimensione postorganica il corpo è sottoposto ad una mutazione.
    secondo Cappucci, che ha curato il testo il corpo tecnologico, il corpo si lascia invadere piacevolmente dalle nuove tecnologie, divenendo un habitat di esse.
    infatti secondo Cappucci il corpo umano risulta essere obsoleto ed il nuovo rapporto è quello che interessa tra uomo e tecnologia per recuperare il nostro corpo.
    la tecnologia tende a migliorare il corpo, non solo da un punto di vista di esigenze pratiche dovute a disabilità, ma anche per un fatto estetico.
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    Messaggio  NUNZIA PINTO Gio Mag 12, 2011 9:07 pm

    Esiste un legame tra corpo,disabilità e tecnologie.
    Si possono distinguere,in riferimento a tale legame che li accomuna,tre tipi di tecnologie:
    -integrative
    -estensive
    -invasive
    La tecnologia integrativa è un completamento del corpo(es:le protesi per lo sport)
    La tecnologia estensiva è un ampliamento del corpo(es:telefonino,avatar...)
    La tecnologia invasiva,invece,è un invasione del corpo.Il corpo qui non rappresenta come nel caso della tecnologia estensiva, un modello da riprodurre artificialmente ma rappresenta la materia prima del mutamento.E' il soggetto 'invaso'e protagonista del nuovo modo di essere e comunicare.In questo modo così la tecnologia invasiva racconta del cyborg che è l'impianto nel suo essere reale.
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    Messaggio  martina miccoli Gio Mag 12, 2011 9:37 pm

    Le tecnologie invasive sono intese come un invasione nel corpo umano!!
    Le tecnologie invasive raccontano di questo nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale,ma bensì,è un cyborg,è impianto nel suo essere reale.Pensano che i robot e le macchine abbiano sostituito gli uomini!!!Il nostro libro ci accenna il pensiero ci Caronia;il nostro cyborg è il nostro avatar,cioè un personaggio collegato al computer!
    Parlare di Cyborg include molti aspetti di divers tipo tra umano e tecnologico;alcune di queste sono le protesi,come ad esempio;quella di Pistorius!!
    Ritengo che tutte le tecnologie sono giuste nel loro impiego, ma bisogna sempre badare alla giusta misura e al rispetto di sè come persona e degli altri!
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    Messaggio  Annalisa Nunziata Gio Mag 12, 2011 10:03 pm

    In questa lezione abbiamo parlato delle tecnologie invasive. Esse sono intese come un' invasione del corpo umano,come un qualcosa impiantato dentro.Si parla di tecnologie che sono dentro al corpo o meglio lo invadono.
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    Messaggio  rosadecristofaro Gio Mag 12, 2011 11:02 pm

    LA TECNOLOGIA è INVASIVA QUANDO è INTESA COME UNA INVASIONE DEL CORPO (UN IMPIANTO CHE è ALL'INTERNO DEL CORPO).IL CORPO QUINDI NON VIENE PIù PRODOTTO ARTIFICIALMENTE MA è SOGGETTO A SPERIMENTAZIONI. QUINDI LE TECNOLOGIE INVASIVE NON PARLANO PIù DI UN UOMO CHE SI SDOPPIA NEL DIGITALE , MA DI UN UOMO CYBORG, è IMPIANTO NEL SUO ESSERE REALE.CARONIA NEL SUO TESTO "IL CYBORG"PARLA DI UN UOMO CHE DIVENTA UNA SOLA COSA CON L'ELABORATORE ELETTRONICO. IN REALTà SI PARLA DI UN INDIVIDUO MEZZO UOMO E MEZZO TECNOLOGICO, MENTRE CAPUCCI PARLA DI UN CORPO TECNOLOGICO,DOVE GLI STRUMENTI TECNOLOGICI INVADONO PIACEVOLMENTE E POSITIVAMENTE IL NOSTRO CORPO A LIVELLO PSICOLOGICO,BIOLOGICO,CULTURALE ECC.QUINDI L' UOMO SI FA INFLUENZARE SENZA ACCORGERSENE DA TUTTE QUESTE NUOVE TECNOLOGIE
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    Messaggio  MarialuisaDiCostanzo Gio Mag 12, 2011 11:17 pm

    La storia, con il suo progresso tecnico e scientifico ha portato tanti benefici per l'uomo, o almeno per coloro che possono permetterselo! e proprio come magari puo succedere con la chirurgia plastica, botulini etc etc le tecnologia che il progresso ha creato per aiutare a rendere migliore la qualità della vita di persone che gia di per se soffrono non penso che sia poi tanto invasiva..credo che questa lo diventa per colui che le utilizza nel momento in cui la società gliele fa pesare, gli fa capire che magari ad esempio una carrozzella su un autobus puo dare fastidio, puo essere di intralcio e via dicendo. Appunto come da sempre faccio quando scrivo nel forum ammetto che la colpa del disagio di molte persone non è altro che nostra, di noi che ci riteniamo normodotati, e non a caso mi inserisco in questa accusa perche tante volte compiamo azioni quasi involontarie, che pero pesano molto per hi le subisce. E' tutta una questione di etica, di educazione...ritornano sempre lì le colpe perche un palazzo senza delle buone fondamenta non durerà in eterno..noi che siamo fuuturi educatori obbiamo evitare che le generazioni dei nostri figli e quelle a venire abbiano ancora di questi problemi, di persone che non vivono bene con se stesse, che si sentono un rifiuto della natura per qualche differenza di abilità. Ecco allego un narticolo che parla appunto del progresso in questo campo...ed è interessante sapere che ci sono persone che si interessano attivamente della risoluzione della vita delle persone diversamente abili! http://www.superando.it/content/view/3979/120/
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    Messaggio  MarialuisaDiCostanzo Gio Mag 12, 2011 11:17 pm

    La storia, con il suo progresso tecnico e scientifico ha portato tanti benefici per l'uomo, o almeno per coloro che possono permetterselo! e proprio come magari puo succedere con la chirurgia plastica, botulini etc etc le tecnologia che il progresso ha creato per aiutare a rendere migliore la qualità della vita di persone che gia di per se soffrono non penso che sia poi tanto invasiva..credo che questa lo diventa per colui che le utilizza nel momento in cui la società gliele fa pesare, gli fa capire che magari ad esempio una carrozzella su un autobus puo dare fastidio, puo essere di intralcio e via dicendo. Appunto come da sempre faccio quando scrivo nel forum ammetto che la colpa del disagio di molte persone non è altro che nostra, di noi che ci riteniamo normodotati, e non a caso mi inserisco in questa accusa perche tante volte compiamo azioni quasi involontarie, che pero pesano molto per hi le subisce. E' tutta una questione di etica, di educazione...ritornano sempre lì le colpe perche un palazzo senza delle buone fondamenta non durerà in eterno..noi che siamo fuuturi educatori obbiamo evitare che le generazioni dei nostri figli e quelle a venire abbiano ancora di questi problemi, di persone che non vivono bene con se stesse, che si sentono un rifiuto della natura per qualche differenza di abilità. Ecco allego un narticolo che parla appunto del progresso in questo campo...ed è interessante sapere che ci sono persone che si interessano attivamente della risoluzione della vita delle persone diversamente abili! http://www.superando.it/content/view/3979/120/
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    Messaggio  mariacantice Ven Mag 13, 2011 6:05 am

    Lunedì 2 Maggio la professoressa ha iniziato ad accennarci che cosa sono le tecnologie invasive. Le tecnologie invasive sono delle invasioni del corpo umano. Queste protesi si introducono proprio dentro al corpo e non possono essere più tolte. Per me queste tecnologie possono avere solamente aspetti positivi in quanto vanno a migliorare la vita dell'uomo.
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    Messaggio  angela.bazzicalupo Ven Mag 13, 2011 7:31 am

    La tecnologia è invasiva quando è intesa come un invasione del corpo ovvero come un impianto..
    Il corpo non è più un modello da riprodurre artificialmente come per l’avatar, ma è la materia prima del mutamento, quindi si parla proprio di un individuo che non si sdoppia nel digitale ma è impianto nel suo essere reale. Dalla teoria sulle "tecnologie invasive " si evidenzia come in realta' dagli anni 80' in poi ci sia stata una graduale evoluzione delle tecnologie che hanno determinato un cambiamento significativo nella nostra vita. Il problema non è la tecnologia ma l'uso che se ne fa! Negli anni passati si parlava tanto di un uso non appropriato della televisione oggi invece si affronta il problema della tecnologia.
    Sono ormai molte le occasioni nella vita di tutti i giorni in cui è possibile soffermarsi a riflettere su come e quanto la tecnologia stia modificando il corpo umano e stia trasformando molte delle azioni che si eseguono quotidianamente, tutti gli oggetti di uso quotidiano, dal telecomando al telefono cellulare, rappresentano infatti dei “prolungamenti” del corpo biologico e delle sue capacità. Si possono considerare parte di questo insieme di oggetti tutti i media, i mezzi di trasporto.
    Lo stesso Galimberti afferma che oggi, rispetto alle tecnologie del passato, il corpo e l’oggetto tecnologico stanno contaminandosi a vicenda, non si stratta più di usare solo gli artefatti tecnologici ma di accoglierli all’interno del nostro corpo biologico.
    Capucci, invece, nel suo testo “CORPO TECNOLOGICO”, ci parla di proposte tecnologiche che invadono piacevolmente e positivamente in tutte le sue componenti psicologica, fisica, biologica il nostro corpo facendo nascere una nuova natura dell’uomo ovvero l’UOMO in una fusione di CARNE e TECNOLOGIA diventando proprio un habitat di esse.
    Granelli nel “Sé DIGITALE” si chiede se La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’uomo.
    E’ un fatto noto che la tecnologia viene sviluppata per potenziare la capacità dell’uomo… o per rendere meno problematici i suoi limiti o le sue debolezze. La ricerca e l’innovazione tecnologica non seguono quindi solo il cammino dell’utilità, inoltre, qualsiasi discorso sulla tecnica non può non essere inquadrato nei miti fondativi della nostra cultura”.
    Una delle prime tecniche ad essere sviluppate dall’uomo è infatti la medicina, vista come tentativo di evitare la morte evitabile. La morte per malattia è di fatto la morte dovuta ad ignoranza, alla non conoscenza dei meccanismi che causano sia l’insorgere della malattia che il suo nefasto decorso. Incominciare ad occuparsi della medicina rappresentava quindi non solo un grande progresso nella tecnica ma soprattutto il superamento della convinzione che causa di ogni evento fosse la volontà soprannaturale degli dèi a cui non si poteva che sottostare.
    Heinrich Popitz – afferma che la «tecnica non ha supplito a una mancanza biologica, al contrario ha ampliato il dominio di intervento dell’uomo, gli ha permesso nuove forme di vita.
    Infine, solo utilizzando i nostri sensi in maniera profonda, completata e soprattutto consapevole possiamo far emergere e ricostruire la vastità delle relazioni che ci fanno interagire con il mondo, poiché occhi, pelle, lingua, orecchie sono di fatto porte di accesso tramite cui il nostro corpo riceve stimoli e nutrimento. La tecnologia – se mal impiegata – atrofizza i nostri sensi e riduce quindi le capacità sensoriali su cui si costruiscono le relazioni umane.
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    Messaggio  sofia fontana Ven Mag 13, 2011 8:50 am

    LA TECNOLOGIA è INVASIVA QUANDO è INTESA COME UNA INVASIONE DEL CORPO UMANO.IL TERMINE INVASIONE PUò AVERE NOTEVOLI VARIANTI PERCHè PUò EQUIVALERE AD ASSALTO,PRESA MA ANCHE DEVASTAZIONE.IL CORPO QUINDI NON è PIù UN MODELLO DA RIPRODURRE ARTIFICIALMENTE MA è IL TERRENO DELLE NUOVE SPERIMENTAZIONI.QUINDI LE TECNOLOGIE INVASIVE RACCONTANO DI QUESTO NUOVO INDIVIDUO CHE NON SI SDOPPIA NEL DIGITALE MA è CYBORG,è IMPIANTATO NEL SUO ESSERE REALE.
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    Messaggio  flaviano immacolata Ven Mag 13, 2011 9:33 am

    Nella lezione di lunedi abbiamo iniziato ad affrontare il tema delle teconologie invasive.La teconologia invasiva è intesa come ad una invasione del corpo umano,in cui corpo e teconologia diventano una cosa sola.Le tecnologie invasive sono permanenti,naturale e tecnologico si fondono e si uniscono.Il termine invasione può avere molte varianti perche può equivalere ad occupazzione,conquista ma anche a devastazione.Il soggetto è dunque invaso dalla tecnologia che le accoglie all'interno del suo stesso corpo. Sta proprio in questa la differenza tra teconologia invasiva e quella integrativa.Le teconologie integrative sono un completamento di un organo o un completamento della parte del corpo mancante.Nel campo della disabilità si presentano sotto forma di protesi,ricordiamo il caso pistorius al quale vennero impiantate le protesi flex-foot (piedi flessibili a forma di c). Nell'ambito delle tecnologie invasive abbiamo a che fare con un soggetto cyborg,l'uomo tecnologico mezzo uomo e mezzo tecnologia.Con la cibernetica si cerca di creare macchine che sappiano pensare.
    Per quanto le innovazioni tecnologiche possono essere in molti casi un sussidio prezioso,stanno ormai diventando eccessivamente invasive, non dimentichiamo che si sta parlando sempre di macchine,dunque prive di emozioni e sentimenti.
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    Messaggio  Maria Vittoria Ricciola Ven Mag 13, 2011 10:05 am

    Nella lezione di oggi abbiamo parlato di tecnologie invasive. Esse vengono così definite perchè a differenza di quelle integrative(come le protesi nel campo della disabilità, in modo specifico nell’attività sportiva, e le protesi estetiche, riferite alla tecnologia come miglioramento (ne fanno parte il tema della tecnologia come potenziamento e le tecnologie abilitanti),e le tecnologie estensive – si parla di vita digitale, telefono, corpo virtuale, corpo tecnologico e incarnato, ma soprattutto di avatar e identità in rete, esse si riferiscono ad impianti ,intesi come invasione del corpo umano e il cyborg.
    Il corpo umano viene considerato come un terreno per fare le nueve sperimentazioni .
    Ci sono molti studiosi che hanno esposto la loro opinione a proprosito di questo argomento, come ad esempio Andy Clark, professore di scienze cognitive all’università dell’Indiana e autore di “Natural-Born Cyborgs, Minds, Technologies, and the Future of Human Intelligence”. Che fin dal titolo rovescia la prospettiva:" è Madre Natura stessa che ci ha costruiti come cyborg" .Quest'ultimo è semplicemente un ibrido bio-tecnologico. La parola è stata coniata dagli scienziati durante i primi anni del programma spaziale americano ed è stata usata originariamente per designare un uomo o un animale il cui corpo è stato migliorato con l’aggiunta di tecnologie che lo rendessero adatto a sopravviivere in ambienti alieni. Ma oggi la parola è usata in un senso più ampio. E come espone A.Clark :"io penso che una persona che indossa sempre un orologio e per questo si sente in controllo del tempo è un cyborg".
    A mio avviso le tecnologie invasive ,non sono una minaccia ,non sono un problema...Penso che queso si presenterà quando incominceremo ad abusarne...Forse è questo che mi spaventa di più, "l'ingordigia" del genere unamo!!!

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    Messaggio  Daiana Marotta Ven Mag 13, 2011 10:40 am

    Innanzitutto, la tecnologia è invasiva quando è intesa come una invasione del corpo umano.
    La tecnologia innanzitutto entra in relazione con il corpo quando rappresenta un’estensione delle sue capacità “naturali”, sia in senso astratto che fisico.
    Tutti gli oggetti di uso quotidiano, dal telecomando al telefono cellulare, rappresentano infatti dei “prolungamenti” del corpo biologico e delle sue capacità o anche tutti i media, i mezzi di trasporto e, più in generale, tutti gli strumenti tecnologici che sono in grado di potenziare le capacità umane di vedere, sentire, ragionare, spostarsi nello spazio. Con il passare del tempo non si tratterà più soltanto di usare gli artefatti tecnologici, ma di accoglierli all’interno del corpo biologico.
    Secondo lo atusioso Capucci, il corpo nella sua totalità psicologica, fisica, biologica si lascia invadere piacevolmente e positivamente dalle nuove proposte tecnologiche contemporanee, divenendo un habitat di esse.
    La riflessione è rivolta allo sviluppo tecnologico inteso come una sorta di ‘acceleratore evolutivo’ che comporta in primo luogo una ridefinizione del rapporto tra uomo e mondo: tra corpo e spazio esterno.
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    Messaggio  Maria Grazia Ferri Ven Mag 13, 2011 11:28 am

    La tecnologia invasiva è intesa come un'invasione del corpo umano,attraverso l'impianto di nuove tecnologie o protesi. come lo definisce Caronia ,nel suo saggio sull’uomo artificiale, l’individuo è cyborg in quanto l’uomo diventa una cosa sola con l’elaboratore elettronico.
    Le tecnologie invasive,dunque,permettono una vera e propria trasformazione del corpo umano,che porta alla formazione di un nuovo essere (il cyborg), che sia l’unione tra umano e tecnologico.
    Fino a pochi anni fa,erano pochissime le persone che parlavano di corpo tecnologico,il primo a definire tale termine è stato Capucci.Difatti nel suo testo"IL CORPO TECNOLOGICO" sostiene che il corpo,inteso come corpo biologico,fisico e tecnologico,si lascia sommergere dalle nuove tecnologie,divenendo così il loro habitat.
    In questa fine del XX secolo, l'innovazione tecnologica è sul punto di far entrare l'umanità in una nuova era. L'esplosione informatica applicata nell'industria conduce a una robotizzazione crescente delle operazioni. L'associazione delle tecnologie informatiche e delle tecnologie di comunicazione dà origine alla telematica che permette di trattare e trasmettere l'informazione istantaneamente. Essa è davvero il nuovo «sistema nervoso delle società contemporanee».
    Mi domando :”Forse la rivoluzione informatica sta creando un altro tipo di società? “
    L’innovazione ha da sempre portato con sé cambiamenti e, cambiare il proprio modo di pensare è la chiave dello sviluppo della nostra società. Grazie a tutte le menti creative che ci hanno preceduto, oggi siamo ciò che siamo. L’apertura mentale, infatti, è la prima tra le conseguenze delle nuove tecnologie e della collegata globalizzazione.
    Una volta la condivisione delle idee avveniva solamente all’ interno del proprio gruppo familiare o quello del lavoro o al massimo il piccolo villaggio, oggi invece si possono condividere informazioni con tutti ed in maniera istantanea.
    La tecnologia, che fino a non molto tempo fa era accessibile a pochi eletti, oggi è alla portata di tutti. Questa globalità si riflette anche nei rapporti interpersonali: prima per parlare con qualcuno bisognava stabilire il luogo, la data, l’ora. Oggi solo il quando. Da dove si parleranno le due persone non importa, perché saranno collegate entrambe su internet (o in videofonia) e saranno virtualmente uno di fronte all’altro.
    Il telefonino è il simbolo della nuova generazione rispetto a quella di vent’anni fa, e gli sms sono il punto di svolta. Senza parlare dei messaggi multimediali (o mms): la comunicazione non si limita più alle parole o ai gesti, ma può essere espressa tramite immagini e suoni.
    Il paradosso della tecnica si rivela in tutta la sua gravità quando si pensa che la macchina, destinata a liberare la società dal lavoro schiavistico, minaccia di rendere schiava tutta l'umanità.
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    Messaggio  Daniela Del Prete Ven Mag 13, 2011 11:56 am

    "La Tecnologia come invasione del corpo"

    Le tecnologie invasive affrontano il tema di un nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale, ma diventa un cyborg nel suo essere reale.
    Il termine cyborg è nato nell'ambito della medicina e della bionica e fu reso popolare da Manfred E. Clynes e Nathan S. Kline nel 1960 in riferimento alla loro idea di ESSERE UMANO potenziato per sopravvivere in ambienti extraterrestri inospitali .Il confine tra essere umano è sempre piu' sfumato ,basti pensare ai progressi delle tecnologie applicate alle protesi e agli altri organi artificiali,una persona dotata di un Pace-Maker potrebbe infatti già corrispondere alla definizione di Cyborg.
    Al termine Cyborg si aggiunge inoltre quello di Fyborg ,abbreviazione di Functional Cyborg ,e indica un individuo potenziato tramite estensioni meccaniche ed elettroniche non innestate nel corpo .

    Il termine è stato proposto nel 1995 da Alexander Chislenko per discriminare tra le creazioni uomo-macchina tipiche della fantascienza e le "modalità" quotidiane con cui gli esseri umani estendono le proprie capacità attraverso "occhiali,auricolari ,telefoni,palmari..."

    Il cyborg di cui parla Caronia abita nell'immaginario popolare ma si muove anche nei regni piu' concreti della produzione materiale e immateriale e ,illuminando i rapporti fra reale e immaginario ,esprime bene la nuova epoca in cui quest'ultima diviene forza direttamente produttiva .Nasce sulle pagine delle riviste di fantascienza il cyborg ha seguito e anticipato il rapporto e il conflitto tra UOMO e MACCHINA .

    Può diventare come ha proposto la studiosa statunitense Haraway una delle figure in cui si incarna la prospettiva della biopolitica ,da invenzione fantascientifica diventa metafora della condizione umana .Il Cyborg è un organismo cibernetico ,un ibrido di macchina e organismo ,una creatura che appartiene tanto alla realtà sociale quanto alla finzione .
    Tutti gli uomini possono quindi essere in qualche modo dei cyborg .L'uso di PROTESI sono solo un esempio di come la Scienza sia penetrata nel quotidiano e abbia trasformato la vita dell'uomo moderno .
    Se il corpo può venire trasformato e gestito ,cade il mito che lo vede come sede di una naturalità opposta all'artificialità .

    Di conseguenza viene invalidato il sistema di pensiero occidentale sulla contrapposizione di due elementi antitetici ,poichè non possiamo piu' pensare all'uomo in termini esclusivamente biologici .
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    Messaggio  francesca maria scarpati Ven Mag 13, 2011 12:23 pm

    Per comprendere la relazione tra il corpo le tecnologie e la disabilità vengono proposte tre tecnologie.
    Le tecnologie INTEGRATIVE quali quelle del corpo che nel campo della disabilità sono rappersentate dalle protesi per lo sport.
    Le tecnologie come MIGLIORAMENTO quali le protesi estetiche.
    Le tecnologie come POTENZIAMENTO quali le protesi chimiche.
    Le tecnologie come SOSTEGNO quale il computer a scuola.
    Un corpo PROTESICO è un corpo provvisto di protesi.
    Le tecnologie ESTENSIVE sono le protesi immateriali.
    Le tecnologie INVASIVE sono un intromissione di un impianto nel corpo come il cyborg per Donna Haraway,Rosa Braidotti.
    Da sottolineare che il corpo non è più un modello da riprodurre artificialmente come l'avatar ma è il terreno per le nuove sperimentazioni,è la materia prima del mutamento,è il protagonista il soggetto invaso,è un nuovo modo di vivere e di comunicare.
    Quindi le tecnologie invasive raccontano di questo nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale,ma è un CYBORG,è un impianto nel suo essere reale.
    L'obiettivo della CIBERNETICA è quello di creare delle macchine artificiali che abbiano le stesse prestazioni del cervello umano,subentra inoltre la possibiltà che le macchine possano pensare.
    Il cyborg è un organismo che integra elementi esterni cioè le protesi per espandere le funzioni del proprio corpo per molteplici ragioni.
    Il fatto più inquietante è che le caratteristiche dell'essere umano e del cyborg iniziano ad intrecciarsi,ad avvicinarsi,basti pensare ai progressi delle tecnologie applicate alle protesi e agli organi artificiali.
    Il termine ROBOT invece da l'idea che qualsiasi macchina sia in grado di svolgere più o meno indipendentemente un lavoro al posto dell'uomo.
    Le grandi invenzioni della macchina come i vestiti,la casa,le medicine,i mezzi di trasporto hanno sempre cercato di soddisfare un unica esigenza e cioè POTER FARE DI PIU' E MEGLIO,CON MINORE FATICA.
    Un UMANOIDE è qualsiasi oggetto o essere vivente con una forma che somiglia a un essere umano.Può esserlo anche una maschera che non è un elemento robotico.
    Un ANDROIDE è un robot con sembianze umane nei movimenti e nella forma.Gli androidi sono quindi robot umanoidi somiglianti all'essere umano ed è artificiale rispetto a un cyborg che è costituito da parti biologiche e artificiali.
    L'immaginario della cybercultura ha generato anche nuove sperimentazioni artistiche,che lavorano sul tema delle mutazioni del corpo trasformato dalle tecnologie....la CYBER ART.
    Orlan è considerata un artista che rappresenta con il suo corpo i criteri estetici standard della nostra società.
    Si è fatta impiantare artificialmente sulla fronte due bernoccoli come segno di lotta con gli attuali canoni estetici affinchè si parli di un nuovo corpo.....di un nuovo corpo mutante.
    Anche Donna Haraway proponeva una nuova soggettività femminile simboleggiata proprio dal cyborg.Quest'ultimo ne uomo,ne donna,ne essere umano,ne macchina riproduceva una metafora per identificare l'ibrido ossia il NEUTRO.
    Con il cyborg si superava l'eterna opposizione della figura femminile/maschile ma non per questo veniva annullata tale differenza sessuale.Fu la prima ad accorgersi che gli ambienti virtuali e la tecnologia potevano essere un mezzo di liberazione dal dualismo UOMO-DONNA....
    Spero di esser stata chiara e di aver centrato il tema.
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 10 Empty Re: 15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci

    Messaggio  annadefilippo Ven Mag 13, 2011 12:31 pm

    Le tecnologie invasive:invasione del corpo umano trasformano il corpo e molte delle azioni che si svolgono quotidianamente.Entrano in relazione con il corpo rappresentando delle estensioni delle capacità naturali.Il corpo diventa protagonista principale del mutamento;dall’AVATAR di cui si parlavamo qualche settimana fa che rientrava nelle tecnologie estensive,si passa al cyborg,l’uomo tecnologico un nuovo individuo che non si sdoppia nel digitale ma è impiantato nel suo essere reale.Una differenza molto interessante è il cyborg di cui parla CARONIA ed il cyborg di cui parla la prof BRIGANTI.Il cyborg di Caronia è il nostro avatar, ancora un personaggio collegato al computer,invece per la prof Briganti il cyborg è mezzo uomo e mezza tecnologia,è un uomo che attraverso un impianto tecnologico ha acquisito un corpo diverso,nuovo,un corpo robotico.
    FONTE LIBRO “CORPO TECONOLOGIE E DISABILITà”
    Io mi ritengo aperta alle innovazioni ma non quando modificano il corpo solo per piacere e per sfarzo,ma quando modificano la vita di una persona disabile garantendogli uno stile il più possibile vicino al nostro quindi dignitoso.
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    15bis. Teoria: tecnologie invasive, iniziamo a conoscerle a rifletterci  - Pagina 10 Empty *..Le tecnOlOgie invasive..*

    Messaggio  BarbaraGrande Ven Mag 13, 2011 1:54 pm

    La tecnologia invasiva è intesa come un'invasione del corpo umano: il corpo non è più quindi un modello da riprodurre artificialmente, come ad esempio l'avatar per le tecnologie estensive, ma è il terreno delle nuove sperimentazioni, è la materia prima del mutamento. In questo modo, l'uomo è nuovamente il protagonista del nuovo modo di essere e comunicare. Le tecnologie invasive, quindi, trattano di questo nuovo individuo, che non si sdoppia nel digitale, ma è cyborg, ovvero impianto nel suo essere reale. Come ci espone anche Caronia nel suo "Saggio sull'uomo artificiale", l'uomo diventa una cosa sola con l'elaboratore elettronico, un personaggio collegato al computer. Forse però è meglio intendere il cybor come un essere mezzo uomo e mezzo tecnologia, un innesto tra qualcosa di biologico e qualcosa di tecnologico. La cibernetica comunque tende a raggiungere l'obiettivo di creare macchine artificiali che abbiano le stesse prestazioni del cervello umano, ovvero la facoltà del pensiero e quindi diventare "macchine pensanti". Come detto pocanzi, si tratta di impianto di protesi, che possono variare dalle protesi all'arto alle protesi al seno, ma anche il lavoro gentico che genera i bambini nati in provetta. Come già studiato durante il corso, il caso delle protesi per la disabilità come il caso Pistorius sono identificate come integrazione, ovvero come un'aggiunta e non una vera e propria connessione. Credo sia comunque importante sottolineare il fatto che l'invenzione del cyborg inizialmente ha avuto successo solo per la parte fantascientifica (data la notevole diffusione di vere e proprie macchine capace di compiere molteplici azioni o di personaggi fantascientifici), diventando poi il rapporto conflittuale tra l'uomo e la macchina. Il cyborg è comunque la rappresentazione, la fusione e la relazione tra la sfera biologica e quella culturale, tra i prodotti dell'evoluzione e quelli della fabbrica. Sembra quasi che il mondo tecnologico, il mondo computerizzato stia diventando una parabola nell'odierna società. Infatti ognuno di noi è provvisto almeno di un telefonino, l'oggetto della svolta della nostra generazione: l'essere rintracciati in qualsiasi momento, in un qualsiasi luogo anche se si è lontani kilometri, conferisce all'uomo quella sicurezza di padronanza di cui ne è sempre alla ricerca. L'utilizzo della tecnologia è sicuramente un qualcosa di positivo, che purtroppo però è diventato indispensabile. La mente dell'uomo è oramai abitata dall'idea di dover sempre evolversi, senza capire che così facendo rischia solo di estinguersi! Sono personalmente favorevole all'utilizzo della tecnologia, alle innovazioni capaci di renderci una generazione all'avanguardia, aiutandoci magari a risolvere problemi "irrisolvibili", ma ritengo fondamentale sottolineare quest'aspetto dicendo che la tecnologia e l'innovazione non devono renderci i loro schiavi, non devono trasportare il nostro intelletto ad avere una simbiosi per l'elettronico. Abbiamo la mente così offuscata da non capire che lo spasmodico utilizzo delle macchine ci rende solo dei burattini, incapaci di muoverci e pensare da soli. Vorrei concludere con questo aforisma di McLuhan, il quale, a parer mio, racchiude l'inconscio pensiero di tutti: "La tecnologia è un invisibile tiranno che porta i suoi effetti distruttivi nei più profondi recessi della psiche, più di quanto possano fare i denti a sciabola della tigre o dell'orso."
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    Messaggio  Rosa De Luca Ven Mag 13, 2011 2:49 pm

    AL MIO COMMENTO AGGIUNGO QUESTE IMMAGINI





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    Messaggio  mariarosaria d'agostino Ven Mag 13, 2011 2:52 pm

    tecnologie invasive definite in questo modo perchè invadono il corpo umano.nel corpo non vi è più separazione tra uomo e macchina,ma vi è unione. il nuovo individuo è il cyborg improntato nel suo essere reale, organismo costituito da organi artificiali e biologici.Caronia nel suo testo il cyborg parla di computer come cyborg,pensando ad un cyborg organo quando l'uomo diventa una sola cosa con il computer.Il corpo non viene più prodotto artificialmente ma è soggetto a sperimentazioni.Le tecnologie invasive non trattano più di un uomo che si sdoppia nel digitale ma di un uomo cyborg.
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    Messaggio  Rosaria Polverino Ven Mag 13, 2011 3:44 pm

    La tecnologia è invasiva quando è intesa come una invasione del corpo umano.
    Un esempio possono essere le protesi,che grazie alla loro funzione ,possono permettere ai disabili di svolgere quasi pienamente un’ azione motoria che forse prima non riuscivano neanche a iniziare .La ricerca e l’innovazione tecnologica non seguono solo il cammino dell’utilità,ma riflettono esclusivamente su come le tecnologie potenziano le capacità umane !!!
    Secondo Heinrich Popitz la tecnica ha ampliato il dominio di intervento dell’uomo ,gli ha permesso nuove forme di vita..la tecnologia non completa l’uomo ,semmai allarga il campo del suo operare.
    Longo invece perla di corpo e tecnologie , per lui la tecnologia diventa la fisicità stessa dell’uomo. Ma naturalmente bisogna stare attenti nel separare troppo la funzione (la mente) dal supporto (il corpo).
    Il corpo è certo strumento, ma non è concepibile una mente “disincarnata”.
    Andy Clark afferma che noi siamo dei “Cyborg nati”,regolati e congegnati dalla nascita per essere pronti a elaborare architetture cognitive e computazionali,architetture i cui confini sistematici eccedono quelli della pelle e delle ossa. In pratica il Cyborg è un essere mezzo uomo e mezzo tecnologico!
    Concludo dicendo che le tecnologie invasive se usate con criterio e bisogno migliorano la vita di chi non può godersela con piena autonomia.
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    Messaggio  giovanni gallucci Ven Mag 13, 2011 4:39 pm

    Beh,a differenza della tecnologia integrativa,cioè che integra,la tecnologia invasiva invade il corpo umano creando appunto un cyborg in quanto si "sostuisce"letteralmente a organi del corpo,ma anch'io non considero veritiera questa cosa come lei,nel senso che per me è se per esempio rimanesse solo il cervello o servisse come "macchina di distruzione";invece se si tratta di usarne in medicina la cosa cambia.

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