Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

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    Chiara Catalini


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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Chiara Catalini Ven Mag 06, 2011 3:04 pm

    Questa è una delle lezioni più belle che abbiamo fatto fino ad ora. L'incredibile testimonianza di Adele mi ha aperto gli occhi ancora una volta sulle concrete difficoltà che si possono incontare tutti i giorni. Ricollegandosi ad una delle prime lezione del corso sulle barriere architettoniche Adele,una signorina sulla sedia a rotelle, in aula ci ha mostrato gli ostacoli che ancora oggi persistono nonostante le varie denuncie che si sono avute negli ultimi anni. Ci ha raccontato le difficoltà che ha incontrato all'inizio e che ha superato grazie al suo carattere forte. Ma come lei stessa ha detto, ogni disabile è diverso dall'altro: non tutti hanno questa forza d'animo e il coraggio che ha avuto e che continua ad avere Adele. Perchè non rendere la loro vita il più semplice e normale possibile? Con piccole accortenze ognuno di noi può farlo, evitando per esempio di parcheggiare auto e motorini sui marciapiedi e nei posti auto a loro riservati oppure non imbrattando e addirittutra mettere fuori servizio il montacarichi necessario per salire e scendere le scale. Dobbiamo stare più attenti a queste cose, "piccole" per noi ma vitali per loro. Bisogna rispettare i disabili come qualsiasi altra persona e così come rispettiamo noi e tutto ciò che ci appartiene dobbiamo farlo anche con ciò che non ci riguarda direttamente. Anche il disabile è una persona, è un soggetto con delle abilità diverse dagli altri,da scoprire, fare emergere e potenziare. Per questo si ritiene più corretto parlare di diversamente abili o diversabili, definizione che è stata recentemente sostituita a quella di disabile che dichiara solamente che a un individuo mancano una o più competenze, senza considerare che egli possiede, appunto, delle abilità. L'idea di diversabilità nasce dall'esigenza di non trascurare il valore della persona nella sua essenziale umanità.
    (fonti: Nozioni introduttive di pedagogia della disabilità)


    Ultima modifica di Chiara Catalini il Gio Mag 12, 2011 4:41 pm - modificato 1 volta.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  immacgaeta Ven Mag 06, 2011 4:39 pm

    Il racconto di Adele ha generato in me molta emozione.Ricordo che in quella lezione c'erano problemi cn il microfono ed essendo seduta tra le ultime file,mi alzai e mi avvicinai,sedendomi a terra,per percepire con più attenzione le sensazioni che Adele aveva da darmi.
    Sotto richiesta della professoressa la signora Adele ci ha raccontato la sua giornata e gli ostacoli,le barriere architettoniche che incontra quotidianamente.
    Purtroppo sono del parere che se una situazione non la vivi,non puoi capirla al cento per cento,ma Adele ha fatto in modo che noi capissimo le difficoltà (da quelle più banali a quelle più difficili) che una persona sulla carrozzina può avere.Per lei è difficile ad esempio una semplice passeggiata per strada a causa dei motorini e delle macchine parcheggiate sui marciapiedi...cosa di cui noi nn ce ne curiamo nemmeno,oppure salire su di un pullman...praticamente impossibile!Ciò nonostante ,anche se ho notato una forte riluttanza per la sua situazione,lei non si è arresa...ha denunciato le cose che nn le andavano bene e ha lottato e lotta per il suo DIRITTO a vivere una vita serena.
    Una frase detta da Adele mi ha segnato...tanto da riportarla sul mio quadernino...“Odio la compassione perché mi fa sentire ancora di più il peso della mia condizione"....vorrei soffermarmi su questa frase perchè siamo proprio noi a volte che facciamo sentire DISABILE qualcuno...il modo in cui lo guardiamo,il modo in cui gli parliamo,non capendo che queste persone vorrebbero essere trattate "NORMALMENTE"...
    Nella lezione dell'orologio già provammo a capire come e cosa puo provare un disabile...ma è soltando dopo aver ascoltato le parole di Adele che ho inteso in pieno ciò che queste persone devono affrontare ogni giorno.
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    Ilaria Galano


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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Ilaria Galano Ven Mag 06, 2011 4:55 pm

    La lezione del 2 maggio è stata particolarmente emozionante, grazie all'intervento di Adele, una ragazza disabile affetta da una poliomelite.
    Questa malattia colpisce i neuroni del midollo spinale,costringendo il soggetto a stare su una carrozzina elettrica.
    Adele ha descritto una sua tipica giornata proprio come noi facemmo nelle prime lezioni riguardante l'orologio.
    Purtroppo, Adele, ci ha nuovamente confermato che esistono tante difficoltà che incontra lungo la strada a causa delle barriere architettoniche. Per esempio, nel suo palazzo non esiste un ascensore o anche per strada non può utilizzare gli scivoli di marciapiede perchè vengono occupati dai motorini, oppure non può salire su un autobus perchè non sono attrezzati per persone disabili o non funzionano.
    Nonostante queste grandi difficoltà, Adele è una persona molto determinata, con grande forza d'animo e non si arrende davanti agli ostacoli,trova tantissima forza nella fede, nella sua famiglia e anche nei suoi amici.
    Infatti,Adele, ha inviato a noi ragazze/i dei messaggi significativi ed educativi come:
    - Non bisogna abbattersi per problemi futili, perchè i veri problemi sono altri
    - Non bisogna MAI usare il pietismo
    - Bisogna essere SEMPRE SE STESSI,semplici ed umani
    La testimonianza di Adele è un esempio per noi tutti di coraggio e di amore, basti pensare alla frase molto esplicativa di Adele che "Non bisogna MAI dire non ci riuscirò, bisogna SEMPRE provare".
    Grazie Adele!!!! Very Happy Smile
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  mariafabiano Ven Mag 06, 2011 5:21 pm

    La lezione di cui è stata protagonista Adele, è stata molto emozionante, mi ha fatto riflettere su varie cose, per esempio sul fatto che quando incontro per strada una persona disabile, di solito cerco di aiutarla, anche se, da oggi ho capito che spesso chiedendo ad una persona se ha bisogno d’aiuto si sbaglia, perché così facendo la persona si sente diversa e quindi, anziché, ridurre la sua percezione d’inferiorità tendiamo ad aumentarla. Adele con le sue parole, ci ha insegnato che i problemi di qualsiasi entità essi siano, vanno affrontati, non bisogna voltarsi dall’altra parte. Molto spesso noi ragazze, tendiamo a considerare enormi, piccole banalità quotidiane ma se ci fermassimo davvero a pensare, come mi è successo oggi in aula, potremmo davvero capire che i problemi sono di altra entità e che lamentarsi senza combattere non risolve nulla.
    Durante la conversazione mi sono fatta trasportare dall’emozione, non riuscivo a trattenere le lacrime forse perché quando Adele parlava ho provato ad immedesimarmi in lei e ho provato una sensazione di impotenza, di rabbia nei confronti della vita. Molte volte condividevo il suo pensiero forse perché anche io, in determinati momenti della vita mi sento inabile, o meglio sono inabile, purtroppo ho un problema alle mani le quali bloccandosi si aprono e si chiudono a scatti e questo porta a non avere forza e sensibilità, ma dopo poco passa e posso riprendere autonomamente le mie attività giornaliere, ecco perché capivo Adele quando affermava che non si era mai accettata e integrata all’interno della società, queste parole mi hanno ferito ma non posso negare che è difficile convivere con un deficit . Quante volte ho pensato se questo tipo di problema, se cosi si può definire, non fosse passeggero ma perenne sarei obbligata a dipendere da altri e come diceva Adele non potrai mai essere indipendente al 100%.
    Questo corso mi sta regalando ogni giorno un’emozione nuova, io lavoro da 7 anni come insegnante d’asilo nido e purtroppo non ho mai avuto modo di confrontarmi né con un bambino né con un adulto disabile e grazie a quest’esperienza organizzata dalle prof Briganti e De Sanctis e le testimonianze di Adele, l’avvocato Vassallo e la dottoressa Magri sono riuscita ad avere una visione più ampia della vita.




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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty il resoconto di adele

    Messaggio  valentina chiummariello Ven Mag 06, 2011 6:11 pm

    l'incontro con adele è stato per me molto emozionante, personalmente mi ha regalato forti emozioni, sopratutto qiuando dal suo discorso ho potuto appurare, l'immagine di una donna che ha lottato per accettarsi, all'inizio infatti nascondeva la sua carrozzina,provando vergogna nel mostrare la sua condizione persino ai suoi familiari, poi in lei la forza di andare avanti e di cambiare ha prevalso.adele ci ha raccontato che dopo tante denunciequalcosa sta cambiando per quanto riguarda i servizi pubblici in particolare i pulman.adele nn può camminare sui marciapiedi,perchè anche se ci sono gli scivolisi trovano macchine, motorini parcheggiati.ricollegandomi al laboratorio sulle barriere architettoniche, in cui descrivevamocome noi affrontavamo la nostra giornata,posso dire, ancora una volta che le azioni che compio per spostarmi come ad esempio slaire le scale, la nostra adele sarebbe del tutto impossibilitata, in quanto il mio palazzo nn ha l'ascensore. dal racconto di adele, emerge, ancora che è una donna, alla quale piace essere indipendente e che nn piace chiedere aiuto agli altri. mi ha colpito in modo particolareuan sua affermazione:BISOGNA ESSSERE SE STESSI SENZA PAURA'attraverso questo incontro, con adele posso dire di ritenermi una ragazza fortunata,e che a volte le delusioni così come i piccoli conplessi che un pò tutti ci facciamo siano una banalità.infine aggiungo che le persone disabili siano delle perosne straordinarie, poichè ci possono insegnare tanto, e se un nostro aiuto, a volte ci può essere rifiutato, da parte loro,in quanto può essere interpretato come un gesto di pietà nei loro confronti, beh!credo che sia importante offrire il nostro aiuto, e che nn bisogna pentirsene di averlo dato, aiutareil prossimo penso che sia una garnde gesto d'amore verso l'umanità.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  MariaVerrone Ven Mag 06, 2011 6:21 pm

    La testimonianza di ADELE è stata un'occasione per rivivere un'altra emozionante esperienza. ADELE è una persona disabile,perché a causa di una malattia che colpisce i muscoli non le permette di camminare.ADELE da bambina ha sempre rifiutato la sua malattia e anche i suoi familiari,infatti nascondeva la carrozzina anche quando andavano le sue cugine a casa,ma solo dopo l'intervento ha cominciato ad accettarsi e dal quel momento è nato il suo coraggio e la sua volontà di non arrendersi.
    Infatti ADELE ha dovuto combattere per avere una vita come la nostra,ha dovuto lottare contro il condominio perché non volevano modificare l'ascensore del palazzo, perché la carrozzina non entrava,dove vive non riesce a passare con facilità da un marciapiede all'altro a causa dei motorini e delle macchine che le persone incivili parcheggiano sui marciapiede senza avere il rispetto e la dignità verso queste persone disabili,un'altra difficoltà è salire sui pulman perché non ci sono sollevatoi,però dopo tante denunce è riuscita ad arrivare al suo intento.

    Una frase che mi ha colpito maggiormente è stata quando ha detto:CHE LEI NON AMA CHIEDERE MA QUELLO CHE RIESCE A FARE LO FA! Su queste parole ho riflettuto tanto,perché ci ha fatto capire che cosa significa essere indipendenti e quanto sia importante,purtroppo ADELE è limitata anche nelle cose che per noi risultano facili,come ad esempio andare a fare una passeggiata oppure andare in un bar.Nonostante tutto però con la sua testardaggine e con la sua volontà di vivere l'ha portata a non arrendersi di fronte agli ostacoli ma di essere più forte di loro e di superarli per poi avere una vita più autonoma e per essere come noi.

    Un'altra sensazione che ci voleva trasmettere durante la lezione è che lei non ama il PIETISMO, ma vorrebbe essere considerata come una persona uguale a noi,che ha gli stessi diritti e gli stessi doveri, infatti a loro basta anche un semplice sorriso,una carezza e un saluto per farli sentire a loro agio e senza facendogli pesare la loro malattia,altrimenti li faremo sentire solo peggio.
    Mentre ADELE raccontava la sua storia e le sue varie esperienze di vita che l'hanno aiutata a crescere e a maturare,nei suoi occhi leggevo un grande desiderio di essere ACCETTATA da tutti noi e di svolgere una vita più autonoma, ma purtroppo la società glielo impedisce.Quindi secondo lei durante il nostro percorso di vita dobbiamo sempre lottare per arrivare ai nostri obiettivi e ai nostri sogni
    e tutto ciò bisogna farlo attraverso la nostra forza di volontà e la grinta e di non arrendersi mai e poi mai e soprattutto di essere accettate per quello che siamo realmente.
    Tutte queste parole che ADELE mi ha comunicato mi hanno spronato e trasmesso una carica maggiore di non abbattersi al primo ostacolo che incontreremo nel nostro percorso ma soprattutto ho capito che non bisogna lamentarsi per motivi futili perché i problemi della vita sono altri.

    Roberta Sorrentini
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Roberta Sorrentini Ven Mag 06, 2011 6:47 pm

    La lezione del 2 maggio mi ha ricordato molto uno dei primi laboratori svolti in aula dove dovevamo mettere a confronto la nostra giornata con la giornata svolta da un disabile. La testimonianza di Adele,una donna costretta a vivere su una sedia a rotelle perchè è stata colpita da una malattia che le blocca i muscoli. Sentendo il suo racconto ci ha raccontato che incontra parecchi barriere architettoniche durante la sua giornata, per esempio nel suo palazzo non c'è un'ascensore molto ampio per far entrare la sua carrozzina,oppure per strada non può utilizzare gli scivoli dei marciapiedi perchè sono parcheggiati motorini e automobili.Ha anche difficoltà a prendere un caffè al bar con gli amici perchè deve salire degli scalini,dove ci sono,o al tavolino perchè bisogna spostare le sedie per mettere la sua carrozzina.Adele con la sua testimonianza ci ha dato conferma di tutte le difficoltà che una persona disabile incontra nell'arco della sua giornata che noi fortunatamente possiamo solo immaginare.Ella si è dimostrata comunque una persona molto forte,con una grande forza di volontà che lotta con se stessa per essere indipendente e autonoma proprio con noi. Se anche noi avessimo il coraggio che ha avuto Adele nel combattere la sua malattia, scopriremo tutte le cose belle della vita e non ci abbatteremo per nulla.Noi,infatti, dobbiamo ritenerci fortunati per come siamo e per ciò che abbiamo,perchè ci sono persone che vorrebbero vivere come noi ma che purtroppo non possono farlo.Questa esperienza raccontataci da Adele mi ha colpito molto perchè rende il significato più profondo della vita e insegna che non dobbiamo mai perderci d'animo, proprio come lei.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  marasco immacolata Ven Mag 06, 2011 7:45 pm

    Oggi la prof. ci ha presentato Adele,una signora colpita all 'età di dieci anni dalla poliomelite , una malattia che colpisce il muscolo e che l' ha costretta a camminare su una sedia a rotelle. Adele si è messa a nostra disposizione, ha voluto farci conoscere le sue difficoltà nell' affrontare le giornate. Una sua frase mia ha particolarmente colpita: "IO NON MI ACCETTO PERCHè E' LA SOCIETA' CHE NON MI ACCETTA".Nell ascoltare queste parole mi sono venute istintivamente le lacrime negli occhi e la pelle d'oca ,ho subito avvertito in Adele un senso di rabbia nei confronti della società ,che potrebbe rendere facilmente il disabile una persona autonoma ,capace di muoversi ,di spostararsi ,di andare dove gli pare senza ostacolarlo continuamente.Infatti Adele dice che il problema non è a casa ,dove grazie ad oppositi appoggi riesce in qualche modo ad essere autonoma,ma è all 'esterno ,non appena esce di casa ,ad avere bisogno sempre che qualcuno la aiuti perchè vi sono numerose barriere architettoniche : scale sprovviste di montascali ;marciapiedi che, anche se muniti di scivoli ,spesso non sono percorribili per la presenza di macchine parcheggiatevi davanti ;pullman muniti di attrezzature spesso non funzionanti; strade dissestate ecc... Adele ha raccontato che lei inizialmente non accettava la sua condizione infatti nascondeva la sedia a rotelle sotto al letto ma poi grazie al suo carattere forte e combattivo è riuscita ad accettarsi con l 'aiuto anche della fede , della famiglia e degli amici. Adele è sicuramente un grande esempio di persona con disabilità con un forte carattere , con tanta voglia di vivere ed affrontare tutte le difficoltà che si presentano dinnanzi , mi ha fatto tanto piacere ascoltare la sua esperienza diretta perchè mi ha aiutata a capire , a sentire con maggiore intensità ciò che le persone come lei sentono , provano , vivono ogni giorno. Io penso che persone come Adele possono dare e insegnare tanto perchè esse non vogliono compassione , pietà , ma vogliono essere semplicemente considerate persone e dunque rispettate perchè esse non sono diverse da noi ma hanno solo un handicap.Infatti è proprio questo che Adele ci ha chiesto ,ci ha consigliato :SIATE SEMPRE VOI STESSI , SIATE SEMPRE SEMPLICI , UMANI SENZA PAURA DI ...SBAGLIARE , PROVARE ,AIUTARE !!! I love you
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  carmela panico Ven Mag 06, 2011 9:06 pm

    Comincio questo commento dicendo che, ringrazio la professoressa Briganti perchè davvero sta avendo con noi un rapporto bellissimo, e ci sta coinvolgendo in un mondo che spesso si ignora facendoci notare la bellezza dell'essere d'aiuto.
    Oggi ci è venuta a trovare Adele, una donna disabile che ci ha raccontato una delle sue giornate tipo, facendoci cosi ragionare sulle nostre e far in modo di poterle mettere a confronto.
    Adele ha parlato del suo orologio, delle barriere architettoniche che deve affrontare tutti i giorni , ella dice che si sente emarginata perchè è la società che la fa sentire tale.
    Tutto ciò che oggi ho sentito mi ha solo fatto capire che ho tanto da imparare, anzi troppo....
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Lezione 2 Maggio Barriere rchitettoniche:racconto di Adele.

    Messaggio  Lucente Giuseppina Sab Mag 07, 2011 8:40 am

    Oggi abbiamo ascoltato l'esperienza personale di Adele,disabile costretta su una sedia a rotelle.
    La docente le ha chiesto di raccontare una sua giornata tipo e nel farlo,Adele ci ha messo a conoscenza di tutte le difficoltà che è costretta ad affrontare a causa delle barriere architettoniche,a partire dal palazzo di casa sua,ai pullman che non funzionano,ai marciapiedei ostruiti dal parcheggio di auto e motorini.
    Del suo racconto,ciò che mi ha colpito principalmente è la sua testardaggine e forza di essere quanto più indipendente possibile e vivere al meglio la sua vita.
    Penso che Adele sia un'altra di quelle persone da prendere come esempio per superare e andare oltre alle difficoltà e gli ostacoli che si presentano durante il corso della vita.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Gina Losapio Sab Mag 07, 2011 10:07 am

    Buongiorno a tutte =) rispondo in ritardo perchè ho dei gravi problemi con la connessione internet, l'incontro con Adele è stato toccante, con dolcezza e timidezza ci ha portato nel "suo mondo", nella "sua realtà". Ci ha raccontato la sua vita, le sue esperienze, da quanto ho ascoltato ho appreso che a causa della poliomelite è costretta a vivere su una sedia a rotelle. "Vivere per me non è facile..", così ha iniziato il suo discorso (ora non ricordo con precisione le parole esatte ma il senso era quello) e fin da subito ho avvertito che quell'incontro mi avrebbe segnato molto, e così è stato. ci ha parlato delle sue abitudini, ci ha detto che è difficile vivere indipendentemente , per cucinare ad esempio ha bisogno di qualcuno che le passi le pentole, oppure ci ha raccontato che ha lottato molto con i suoi vicini e il condominio per conformare il palazzo e l'ascensore a norma di legge. Ci ha anche detto che d'inverno e con il brutto tempo resta a casa perchè diventa ancora più difficile per lei affrontare gli ostacoli, e barriere architettoniche che ci circondano. Adele ci ha riportato la sua testimonianza con gran vigore, ci ha detto che odia sentirsi DIVERSA, perchè lei non è diversa! Ci ha detto che la sua testardaggine e la sua "cocciutaggine" l'aiutano ad affrontare il suo demone più grande, l'ignoranza della gente e l'indifferenza! La sua forza è impressionante, ci ha dato alcuni consigli come educatori, il disabile può essere costretto ad una sedia, a un letto di ospedale, a qualsiasi restrizione fisica, ma è come noi, prova sentimenti s'innamora, stringe amicizie, è una donna, un uomo a tutti gli effetti, e non si può nutrire alcun rapporto sincero se ci rapportiamo alle persone provando "pena" o "tenerezza", dobbiamo essere noi stessi sempre. Questa è la sola chiave per cambiare le cose.
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    Messaggio  Ester Giacobbe Sab Mag 07, 2011 11:08 am

    L'incontro con Adele è stato molto costruttivo ed emozionante. In questo intervento vorrei soffermarmi su quelle frasi di Adele che mi hanno più colpito.
    Vorrei iniziare con questa: IO CONSIGLI NON NE DO.Bene, credo che invece ce ne abbia dati tantissimi.
    NON AMO CHIEDERE! VOLERE E' POTERE: NON DIRE NON CE LA FACCIO, NON BISOGNA FERMARSI DAVANTI AD UN OSTACOLO. E noi cosiddetti "sani" molto facilmente ci fermiamo, specialmente quando non raggiungiamo velocemente i nostri obiettivi.
    NON VI APPOGGIATE AGLI ALTRI: IN UN SOFFIO VANNO VIA(frase che mi ha toccato il cuore), NON BISOGNA AFFIDARSI AGLI ALTRI, ALTRIMENTI NON SI E' SE STESSI. Quante volte mi sono sentita a disagio o sola perchè mi sono troppo affidata agli altri; sentendo queste parole non ho potuto che annuire perchè mi sono resa conto, dopo tanto tempo, che questa è la cruda realtà: forse dovremmo solo autoconvincerne un po'in più!
    BISOGNA FARE LE COSE OGNI VOLTA CHE LE SI SENTE! Quante volte non agiamo, non facciamo una cosa? Ci riflettiamo su, e poi? Il momento passa e ci si pente. Quando facciamo ciò che realmente sentiamo? Forse vivremo anche meglio.
    MAI PIANGERE DAVANTI AGLI AMICI. E' vero, non bisogna farsi vedere sconfitti: ma è anche vero che se sono veri amici, POCHI MA BUONI, sapranno esserti vicini.
    FONDAMENTALI SONO IL CARATTERE, LA FEDE, LA FAMIGLIA, GLI AMICI (QUELLI VERI, QUELLI BUONI).
    Vorrei concludere l'intervento con una frase che mi ha toccata nel profondo e che mi ha commosso: SIATE SEMPLICI, SIATE UMANI, SIATE VOI STESSI SENZA AVERE PAURA! Ascoltiamo questa massima perchè oggi, in questo mondo, può esserci molto d'aiuto e quindi farci riflettere su noi stessi, sulla nostra vita!
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    Messaggio  raffaela_bossa Sab Mag 07, 2011 11:26 am

    L'incontro con adele è stato per me davvero emozionante,all'inizio mi veniva da piangere nel vedere tutta quella forza e quella grinta che io in molte circostanze non ho!mi ha colpito molto la frase:"il pericolo,il mio mestiere".lei nella sua vita le piace affrontare tutto e poi dire "non ce la faccio".L'ASPETTO CHE PIù MI HA COLPITO è stata la sua forza,la sua grinta,la sua voglia di andare avanti.Ci ha raccontato che vive una vita normalissima però ogni giorno incontra delle serie difficoltà essendo una persona disabile.Adele afferma che anche se ha affidato la sua vita a DIO lei non si accetta nella sua condizione perchè la società non la accetta.Adele coinvive con la sua disabilità, non ama fermarsi davanti a nulla anzi ogni percolo per lei è un ostacolo che va superato!Adele ha anche affermato "non vi affidate agli altri,in un soffio vanno via" e secondo me era un'esortazione per farci capire che in molti casi è meglio contare su se stessi che sul mondo che ci circonda.SIATE SEMPRE VOI STESSI , SIATE SEMPRE SEMPLICI , UMANI SENZA PAURA DI ...SBAGLIARE , PROVARE ,AIUTARE !!!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty 2 maggio Adele

    Messaggio  maria rosaria paolillo Sab Mag 07, 2011 1:52 pm

    Lunedi abbiamo ascoltato l esperienza di Adele una signora disabile,la professoressa le ha chiesto di raccontarci una sua giornata tipo e di tutte barriere architettoniche che incontra ogni giorno,ci ha raccontato che molto spesso non puo camminare sui marciapiedi pioche anche se hanno gli scivoli trova le auto parcheggiate.GIa abbiamo affrontato questo problema delle barriere achitettoniche ma sentirselo raccontare a due passi da te e tutto diverso sembra tutto piu reale ed emozionante,ringrazio la prof per tutte queste opportunita ci sta dando ...questo corso mi sta facendo capire tantissime cose che prima ignoravo totalmente
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    Messaggio  Veronica Tonia Mennillo Sab Mag 07, 2011 1:56 pm

    Adele è una donna disabile affetta da una malattia chiamata poliomelite, sono virus che colpiscono le cellule nervose responsabili del movimento dei muscoli. Putroppo la paralisi provocata da questa malattia è irreversibile, ma nonostante ciò persone come Adele non si perdono d'animo e affrontano gli ostacoli giornalieri con grande dignità. Il suo racconto, soprattutto la sua giornata tipo ci ha permesso di toccare con mano il laboratorio affrontato nelle prime lezioni "l'orologio", ho potuto davvero comprendere il significato di una semplice passeggiata per una persona disabile e i continui ostacoli che si incontrano strada facendo. Le frasi che più mi hanno colpita sono state : "non accetto che la gente non mi accetti, noi siamo uguali a voi, ridiamo, scherziamo, ci arrabbiamo come voi" e soprattutto "non fermatevi dinanzi ai primi ostacoli,e alle prime delusioni" anche se nelle sue parole si avvertiva una forte emozione, timidezza e a tratti rabbia, è riuscita comunque a far comprendere ciò che le stava più a cuore. Condivido in pieno le sue parole, e comprendo (per quanto è possibile) la sua rabbia, so cosa significa affrontare un grande dolore è per questo che invito anch'io tutte le persone che purtroppo si lasciano abbattere da cose futili, a poter comprendere che la vita è un attimo e bisogna assaporarla in tutte le sue sfaccettature. Anche l'intervento di Rosaria è stato essenziale, ci ha rese partecipe della sua straordinaria esperienza da volontaria e ci ha più volte sottolineato che ciò che queste persone possono insegnarci è stupefacente..."NON SIAMO SOLO NOI A DARE, ANZI SIAMO NOI QUELLI CHE RICEVIAMO DI PIU'".
    Vorrei concludere con una poesia che mi ha colpita:

    LA FARFALLA SULLA SEDIA

    Sentire la sabbia sotto i piedi
    sentire le onde
    che cancellano le orme
    che cancellano le ombre
    e torna uguale la riva,
    tornare ad essere viva.
    Invece affondano
    queste ruote nella sabbia
    in questa gabbia
    che è il peso del mondo.
    Vorrei abbracciare il mare:
    dal profondo mi sosterrebbe
    come più non fanno
    queste immobili gambe
    e se andassi a fondo
    rinascerei pesce farfalla
    con tanto di giallo vessillo
    bellissimo vascello
    tra fiori di corallo.
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    Messaggio  ornella tregua Sab Mag 07, 2011 2:11 pm

    L'incontro con Adele,è stato davvero emozionante come sempre è proprio dinanzi a queste testimonianze che mi rendo conto sempre più di quanto ognuno di noi è fortunato,solo che spesso non si riesce a riconoscerlo.
    Le testimonianze,sulle sue attività quotidiane in particolar modo sulle sue difficoltà a svolgerle,hanno ulteriormente confermato,tutto ciò di cui abbiamo sempre parlato,ossia di tutte quelle barrire architettoniche presenti quasi ovunque.
    Adele,quando ha icominciato a parlare,anche se molto emozionata,faceva capire in tutti i modi,che lei quando fà qualcosa ci mette tanta grinta e forza di volontà,su qualsiasi cosa e questo mi ha molto colpito,perchè come ha detto anche lei,"Noi" i giovani di oggi,ci lamentimo per qualsiasi cosa,ed è vero,infatti ci soffermiamo su cose del tutto banali proprio perchè non possiamo mai sapere davvero quali sono i problemi reali,cioè questo come Adele,una persona disabile,che purtroppo poichè la sua malttia l'ha paralizzata,non può condurre una vita come la nostra.
    Il suo desiderio,infatti è condurre una vita "indipendente" nel suo piccolo e questo è grandioso,perchè detto da una persona "disabile",non deve far altro che farci riflettere sulla nostra vita,amandola sempre di più giorno dopo giorno,un altra cosa che a me in un certo qual modo mi ha fatto riflettere,è il fatto di non soffermarmi troppo sulle cose cioè non fare per dei piccoli problemi,delle vere e proprie tragedie perchè le tragedie sono tutt'altro...
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    Messaggio  carlarusso Sab Mag 07, 2011 4:58 pm


    A LEZIONE E' VENUTA A TROVARCI ADELE, UNA DONNA COLPITA DA UNA MALATTIA VIRALE , LA POLIOMELITE,IN CUI E' COSTRETTA SU UNA SEDIA A ROTELLE ELETTRICA ,PER PARLARCI DI COME AFFORNTA QUESTA SITUAZIONE. DICIAMO CHE PER LEI NON E' FACILE NELLA SUA VITA QUOTIDIANA DOVER AFFRONTARE LE VARIE BARRIERE ARCHITETTONICHE, INIZIANDO DA CASA SUA IN CUI E' UNA CASA NORMALE CON QUALCHE APPOGGIO IN PIU', E FUORI CASA CHE HA DOVUTO COMBATTERE CON IL CONDOMINIO PER FAR METTERE LO SCIVOLO E PER APPORTARE MODIFICHE ALL'ASCENSORE PERCHE' LA CARROZZINA NON ENTRAVA .TROVA DIFFICOLTA' ANCHE PER PASSARE SUI MARCIAPIEDI E PER PRENDERE AUTOBUS,QUINDI IL PROBLEMA E' LA SOCIETA' CHE NON DA I GIUSTI SERVIZI PER ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE RENDENDO ANCORA PIU' DIFFICILE, NON POTENDO ESSERE AUTONOMI. COMUNQUE OLTRE A MOSTRARCI GLI INNUMEREVOLI OSTACOLI , ADELE HA TRASMESSO TANTA FORZA DI VOLONTA' DI ANDARE AVANTI NONOSTANTE TUTTO,SOFFERMANDOSI SU ALCUNI MODI DI FARE DI PERSONE CHE MOSTARNO PIETISMO NEI SUOI CONFRONTI ,IN CUI LEI NON AMA E DI CERTO NON AIUTANO,PREFERNDO UN SORRISO O UN SALUTO.MI HANNO COLPITO MOLTO QUESTE PAROLE DI ADELE CHE CI DANNO UN GRANDE INSEGNAMENTO: "SIATE SEMPLICI,SIATE UMANE, SIATE VOI STESSE , SENZA PAURA DI.."
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    Messaggio  ElenaIntignano Sab Mag 07, 2011 6:45 pm

    Questo laboratorio mi è piaciuto molto,è tra i miei preferiti perchè penso che delle tematiche e dei meccanismi si possano comprendere solo attraverso il confronto diretto con la realtà.
    Adele è una persona unica come poche;mi ha colpito da subito la sua determinazione e caparbietà:mi ha sorpresa quando raccontava di aver percorso la strada per recarsi all'università da sola,avviandosi ore prima per arrivare in orario, e pur sapendo di poter incontrare delle difficoltà con i mezzi di trasporto non si è avvilita;il fatto che ha accettato il confronto con gli altri,venendo in aula, sottoponendosi a delle domande.Condivido l'idea di evitare l'utilizzo di meccanismi come il pietismo per rapportarsi a persone con difficoltà,penso che darebbero fastidio a tutti;anche se c'è da dire che,nella maggior parte dei casi,non lo si fa con proposito infatti questa difficoltà di sembrare scortesi o fuori luogo è emerso anche dalle domande formulate della ragazza che raccontò la sua esperienza nelle carceri(non ricordo il nome)...ma è meglio controllarsi.
    Adele ha parlato di fede...penso che sia una componente che abbia contribuito molto alla formazione del suo carattere,l'abbia aiutata ad accettarsi per com'è,la sostiene aiutandola nel superamento dei continui ostacoli presenti nel quotidiano,ma anche nel confronto con gli altri.La sua avventura a Lurdes le ha donato l'amicizia...non c'è cosa più bella di un amico.
    C'è un aspetto,però,che non ho condiviso ed è il suo sentirsi diversa da chi non ha una menomazione.Penso che tutti gli individui presenti sul pianeta siano diversi gli uni dagli altri;ci sono molte persone che "stanno bene" fisicamente ma non hanno quelle qualità o doti caratteriali,quali determinazione,voglia di vivere,volontà di farcela da soli,tipiche di Adele e di altri.Anche se ritengo che spesso questo sentimento diffuso negli animi delle persone è frutto della società:ciò nasce dal mancato sostegno delle istituzioni nei confronti di chi ha bisogno,di chi è più sfortunato,e si osserva nella mancanza di barriere architettoniche all'ingresso di strutture(poste,banche,bar,ristoranti,etc),ma anche lungo le strade o,lì dove ci sono,non sono operative.
    Ringrazio Adele per la splendida testimonianza data...ho recepito che vivere è bello nonostante le mille difficoltà.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  veronica spinosa Sab Mag 07, 2011 8:00 pm

    Mi dispiace non essere stata presente alla lezione ma non sono stata bene in quei giorni..... Dai commenti delle altre corsiste ho colto grandi emozioni.. deve essere stata una delle tante interessanti lezioni di questo corso.....
    Daniela Caiazzo
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    Messaggio  Daniela Caiazzo Sab Mag 07, 2011 9:08 pm

    La giornata del 2 maggio abbiamo avuto l'onore di ricevere in aula una testimone, una donna di nome Adele che ci ha raccontato la sua vita da disabile.
    Adele accompagnata da Rosaria, una volontaria, ci ha raccontato come trascorre la sua quotidianità.
    Le ragioni della sua disabilità sono legate al suo fisico "debole" che con il trascorrere del tempo ha determinato l'utilizzo della carrozzella.
    Pur essendo una persona disabile mi ha molto colpito il suo carattere testardo e tenace, pronto ad affrontare ogni ostacolo.
    Di certo la sua vita è stata segnata dalla disabilità costringendola ad accettare fin dalla tenera infanzia il proprio stato d'essere, il poter non fare ciò che altri potevano.
    La società è una dei primi motivi di non accettazione della propria disabilità, ponendo più volte queste persone in difficoltà anche nei piccoli gesti.
    Adele non si sentiva diversa, dai cosiddetti "sani", ognuno è diverso dagli altri anche nel mondo della disabilità.
    L'approccio con il disabile non deve essere di "pietà" ma di aiuto ed appoggio. Mi ha colpito la sua voglia di fare e la sua autonomia, affermando che tutti devono essere autonomi e non dipendere da nessuno.
    Molte persone da sole, non riuscirebbero a far nulla, ma Adele se potesse da sola scalerebbe l'Everest, non a caso il suo soprannome, datogli dal padre, è "il pericolo è il mio mestiere".
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    Messaggio  silvio valentina Dom Mag 08, 2011 9:30 am

    L'incontro con Adele è stato uno di quegli incontri che ti riempiono e restano impressi nella vita, primo perchè finalmente ho potuto cnstatare senza il bisogno di domandare, cosa si può provare sia nel ruolo di una persona disabile che in quello di educatrice. Mettersi nei panni dell'altro è un aspetto fondamentale al fine di instaurare un rapporto empatico con la persona che si ha di fronte e non solo,rivestire per un attimo il futuro ruolo che dovrò intraprendere è stato un privilegio e non una cosa comune. Inoltre è stato interessante riprendere una delle prime lezioni (laboratorio dell'orologio) con la consapevolezza di avere di fronte una persona direttamente interessata e quindi avere prova, grazie alla sua testimonianza,del disagio quotidiano che queste persone incontrano. Riguardo a quest'aspetto,Adele ha dato conferma alle nostre supposizioni; infatti ci ha messo al corrente delle sue difficolta' nel muoversi autonomamente. Ha bisogno sempre di qualcuno che l'aiuti anche per salire un piccolo gradino...Allora persone come Adele come possono sentirsi inculse nella societa'se e' la societa' ad emarginarle...? Ascoltando queste parole mi ha pervaso un senso di sconforto nei confronti della societa' odierna; come e' possibile che nel 2011 siamo ancora ridotti in questo stato?!! Stiamo parlando di persone come noi, che provano sentimenti, si arrabiano, sorridono... allora perche' non hanno nemmeno la possibilita' di andare a bere un caffe' da soli? Aiutamo a renderli autonomi!... meno male che Adele e' una persona forte e coraggiosa, testarda, che riesce a prendere la vita di petto e che nonostante la sua caduta, ha avuto sempre la foza di rialzarsi crescendo sempre piu' nella sua saggezza. Infatti c'e' da aggiungere che lei e' anche una buona amica tant'e' che il momento piu' commovente e' stato quando ci ha consigliato di non abbatterci mai davanti alle avversita', di andare avanti passandoci sopra senza affliggersi per niente perche' non serve a nulla... quante volte una sciocchezza da poco la ingigantiamo solo per nostre paranoie senza soffermarci a riflettere quali sono i problemi veramente irrisolvibili.
    Quindi in conclusione questo incontro mi ha riempito di emozioni e riflessioni poiche' mi ha dato modo di capire di quanto una persona come Adele ha tanto da dare e tanto da insegnarci, per questo non si finisce mai di imparare; e' come un gioco di scambio, io do' a te e tu dai a me... Sono felice di averla conosciuta perchè in una sola ora Adele, mi ha trasmesso un'infinità di sensazioni ed insegnamenti che forse altre persone in giornate intere non sarebbero stato in grado di darmi! Chissà in un futuro quanto imparerò ancora!
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    Messaggio  salvatore apredda Dom Mag 08, 2011 12:56 pm

    La storia di Adele è stata molto toccante, dice di sentirsi emarginata perchè è la società a farla sentire tale,dice che un disabile è diverso dall'altro e che bisogna avere tanta forza di volontà e amore per se stessi.
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    Messaggio  carolina_iacuaniello Dom Mag 08, 2011 4:55 pm

    la lezione a cui ha partecipato la sign.Adele è stata veramente toccante. Immaginare una giornata schiacciati dalle barriere architettoniche (esercizio orologio), e sentire una persona che tale senso di soffocamento, provocato dall'ambiente che la circonda, lo vive realmete tutti i giorni è frustrante. Capire dalle sue parole che ogni diversabile è come noi e per questo, come noi ognuno è diverso, con le proprie caratteristiche, esigenze,modi di fare e di reagire. Ed è stato proprio il modo di agire della sign.Adele che mi ha emozionata!
    Penso che la cosa fondamentale che sia emersa è il valore della vita, oppure ancora meglio il senso che noi attribuiamo alla vita. Perdersi nelle banalità che la vita quotidiana ci propone, ci distoglie dai veri valori, quali la vita stessa come senso di gratitudie verso Dio. Per questo sentirci in una posizione privilegiata non deve far altro che spronarci nella direzione delle persone che hanno bisogno della nostra mano tesa li pronta a dargli un aiuto ed un sostegno, accompagnato da un sorriso! Grazie sign.Adele! I love you
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 9 Empty ........CHIAMATEMI PER NOME.........

    Messaggio  Rosa Vitiello Dom Mag 08, 2011 5:34 pm

    Il laboratorio del 2 maggio è stato l'ennesima sorpresa!
    La professoressa ci ha fatto conoscere Adele, una persona disabile, la quale ci ha raccontato le sue problematiche quotidiane. Adele ha cominciato il suo discorso dicendo: "E' molto difficile!" e già da questa affermazione si capisce tutta la sua difficoltà nell'interagire con il mondo.
    Lei è poliomelitica, dal greco " Grigio e midollo " (cioè una grave malattia infettiva acuta che invade il sistema nervoso e nel giro di poche ore distrugge le cellule neurali, causando una paralisi soprattutto del midollo spinale), e fino all'età di 10 anni è stata ricoverata a Roma, poi al Santobono e successivamente è stata operata d'urgenza alla spina dorsale, poichè aveva pochi mesi di vita. E' stata a letto per 2 anni e adesso è su una carrozzina elettrica, aiutata da una badante.
    Adele ci ha raccontato una sua giornata-tipo, un pò come abbiamo fatto noi " nell'esercizio dell'orologio", dove abbiamo cercato di evidenziare le difficoltà che avrebbe avuto un paraplegico nelle sue giornate quotidiane.
    Per quanto riguarda la sua abitazione, ha spiegato che ha avuto dei problemi all'esterno in merito alle scale, ma lo ha risolto in parte con un montacarichi, anche se poi ci sono delle difficoltà, poichè ci sono numerosi motorini parcheggiati lungo il viale. Lei ha detto: "siccome gli autobus non danno accessibilità, io sono una delle poche che una la carrozzina elettrica poichè NON AMO CHIEDERE!" e da qui si evince tutta la sua forza e voglia di reagire.
    Adele ha detto che ha dovuto fare dei piccoli lavori all'interno della sua casa, per potersi muovere liberamente, ma che ha dovuto combattere per l'esterno della casa per avere uno scivolo, una pedana, tanto che è arrivata addirittura ad umiliarsi, perchè nessuno le veniva incontro.
    Una delle cose che mi ha colpito è stata quando rivolgendosi a noi ha detto che la nostra cosa più bella è l'indipendenza, nel senso che se vogliamo fare qualcosa, la possiamo svolgere senza nessuno, mentre lei deve sempre avere una persona che l'aiuta anche per andare a prendere un semplice caffè al bar.
    Quando ho ascoltato queste parole, mi sono sentita piccola come un moscerino, infatti a volte ci lamentiamo perchè magari per un semplice problema non possiamo andare da qualche parte, senza pensare che per noi è una cosa provvisoria, mentre per lei o per tante altre persone che vivono questa disabilità potrebbe essere difficile andare dove desiderano.
    Adele è una persona combattiva, in quanto ha detto: "Io cerco di lottare con me stessa per poter stare con voi, cosiddetti SANI, così vi definisco!", infatti per arrivare all'università ha preso l'autobus ma ha incontrato numerose barriere architettoniche e ha affermato: "Siccome la mia amica ci teneva tanto che io stessi qui, il Signore mi ha aperto tutte le porte".
    Il suo motto è "VOLERE E' POTERE", infatti dice che non le piace dire non ce la faccio, perchè prima si asicura che davvero non riesce e poi lo dice ed è proprio per questa sua tenacia che il padre la soprannominava "IL PERICOLO E' IL MIO MESTIERE".
    In aula una ragazza le ha chiesto dove prendesse tutta questa forza e lei ha risposto dicendo che la forza si prende primaditutto dal carattere, poi dalla fede, dalla famiglia e dagli amici e a proposito dell'amicizia ha detto che non ha molti amici, ma quei pochi che ha sono veri e buoni, aggiungendo che il vero amico è colui che dice sempre e comunque la verità anche se è cruda e può far male.
    Adele percepisce che la società non l'accetta ma convive con questa indifferenza, anzi lei non ama il pietismo perchè si reputa uguale a noi, anche se non si vede. Ha raccontato che quando era piccola nascondeva la carrozzina sotto il letto perchè aveva vergogna, adesso invece è molto più forte e grintosa e questo carattere l'aiuta a convivere con la realtà di tutti i giorni: cioè essere invisibile per gli altri!.
    C'è stata in aula la testimonianza di Rosaria, una volontaria, la quale ha raccontato che conosce Adele da 11 anni e la prima volta che l'ha conosciuta è stata in un viaggio verso Lourdes in treno e inizialmente le aveva dato una brutta impressione, cioè di una donna burbera ma poi conoscendola ha capito che è una donna buona, che da tanto amore, tanto sentimento.
    Sul viso di Rosaria c'era una grande ammirazione per Adele poichè le ha insegnato tante cose e ama di lei questo non arrendersi davanti alle difficoltà tanto è vero che ha detto: "Quando c'è il sole, c'è Adele". Adele è un esempio di resilienza molto importante e come dice Anna Maria Murdaca è il contesto sociale a determinare la condizione di handicap, sono gli ostacoli, e le barriere fisiche a favorire il processo di esclusione o quello di emarginazione e inoltre il suo testo mira alla ricostruzione di una nuova cultura della disabilità, alla rimodulazione del termine integrazione e alla comprensione delle reali condizioni di vita dei disabili.
    Concludo con una frase di Adele: "Voi educatori siate semplici, umani, siate voi stessi, senza paura di.....".
    Voglio ringraziare Adele per la lezione di vita che ci ha voluto regalare, rammendandoci di essere fortunati anche se molto spesso presi dalla vita frenetica e dai nostri pensieri lo dimentichiamo, senza rendercene conto!.


    Una frase che voglio riportare: "Non si deve definire nessuno per sottrazione" (Anna Maria Murdaca)
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    Rosa Vitiello


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    Messaggio  Rosa Vitiello Dom Mag 08, 2011 5:43 pm

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