Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

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    Francesca Licata


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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Re: 13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Francesca Licata Ven Mag 13, 2011 4:11 pm

    Il film che per primo ho scelto di analizzare è Precious un film del 2009 diretto da Lee Daniels, basato sul romanzo di SapphirePush che credo possa essere collegato a più temi trattati nel corso quali la diversità, ed il concetto di integrazione-esclusione con particolare riferimento al pensiero della Murdaca.

    Fonte: Wikipedia
    Trama:
    Nella Harlem povera e disagiata degli anni ottanta, vive l'adolescente Precious, obesa e semianalfabeta. Violentata dal padre e rimasta incinta, dà alla luce una bambina con la sindrome di Down, come se non bastasse deve sopportare le quotidiane umiliazioni da parte della madre. Quando la scuola scopre che Precious è nuovamente incinta, sempre a causa delle violenze del padre, la caccia. Grazie all'interessamento della direttrice, la ragazza viene mandata in un istituto per ragazzi con problemi sociali. Lì inizia pian piano a recuperare la fiducia in se stessa, imparando a leggere e scrivere, con l'aiuto di un'insegnante e di un'assistente sociale, Precious inizia un percorso verso una vita più umana e felice.

    La protagonista è una ragazza costretta a subire le angherie da parte della sua stessa famiglia e dal gruppo dei pari che la etichetteranno e la emargineranno.
    La madre non è bendisposta sia nei confronti della figlia, infatti troverà sempre modo per umiliarla,sia nei confronti della nipote affetta da sindrome di down.
    Precious non troverà conforto neanche nella scuola,che sappiamo essere la seconda agenzia educativa dopo la famiglia,che non si farà carico dei suoi problemi e neppur si sforzerà di porre in atto degli interventi mirati e che quindi destinerà la protagonista a vivere in una condizione di svantaggio.
    La giovane ragazza riceverà aiuto da una sola insegnante la quale attraverso una didattica speciale cercherà di far emergere le risorse di Precious e delle sue compagne di classe ponendo come obiettivo centrale la valorizzazione della persona e la ricerca delle caratteristiche peculiari che contraddistinguono ogni individuo.
    Quindi nel caso di Precious,prima dell’incontro”speciale”con la sua insegnante,è stato appunto il contesto sociale a determinare la sua condizione di handicap e a favorire il processo di esclusione come afferma la Murdaca nel testo “Complessità della persona e disabilità”.
    Precious riscoprirà la voglia di amare,una voglia che forse non ha mai smesso di avere e capirà di essere preziosa,di essere unica ed uguale soltanto a se stessa,non più diversa come gli altri hanno voluto farle credere.

    È un film bellissimo a tratti crudo e violento che consiglio ugualmente di vedere. Ci sono realtà lontane dalle nostra che noi non conosciamo ma che vale la pena capire di cosa si stratta.
    Come ho già detto in precedenti commenti l’emarginazione è sempre presente nella nostra società che credo sia ancora troppo lontana da una totale apertura all’altro ,dal dire si ad una vera integrazione sociale che si fa invece culla e promotrice di stereotipi infondati paradossalmente una società che nega se stessa ,che si pone dei limiti.

    https://www.youtube.com/watch?v=Xwnq-dSXqc0&feature=fvwrel
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    Francesca Licata


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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Re: 13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Francesca Licata Ven Mag 13, 2011 4:12 pm

    Il film che ho scelto di analizzare è Precious un film del 2009 diretto da Lee Daniels, basato sul romanzo di SapphirePush che credo possa essere collegato a più temi trattati nel corso quali la diversità, ed il concetto di integrazione-esclusione con particolare riferimento al pensiero della Murdaca.

    Fonte: Wikipedia
    Trama:
    Nella Harlem povera e disagiata degli anni ottanta, vive l'adolescente Precious, obesa e semianalfabeta. Violentata dal padre e rimasta incinta, dà alla luce una bambina con la sindrome di Down, come se non bastasse deve sopportare le quotidiane umiliazioni da parte della madre. Quando la scuola scopre che Precious è nuovamente incinta, sempre a causa delle violenze del padre, la caccia. Grazie all'interessamento della direttrice, la ragazza viene mandata in un istituto per ragazzi con problemi sociali. Lì inizia pian piano a recuperare la fiducia in se stessa, imparando a leggere e scrivere, con l'aiuto di un'insegnante e di un'assistente sociale, Precious inizia un percorso verso una vita più umana e felice.

    La protagonista è una ragazza costretta a subire le angherie da parte della sua stessa famiglia e dal gruppo dei pari che la etichetteranno e la emargineranno.
    La madre non è bendisposta sia nei confronti della figlia, infatti troverà sempre modo per umiliarla,sia nei confronti della nipote affetta da sindrome di down.
    Precious non troverà conforto neanche nella scuola,che sappiamo essere la seconda agenzia educativa dopo la famiglia,che non si farà carico dei suoi problemi e neppur si sforzerà di porre in atto degli interventi mirati e che quindi destinerà la protagonista a vivere in una condizione di svantaggio.
    La giovane ragazza riceverà aiuto da una sola insegnante la quale attraverso una didattica speciale cercherà di far emergere le risorse di Precious e delle sue compagne di classe ponendo come obiettivo centrale la valorizzazione della persona e la ricerca delle caratteristiche peculiari che contraddistinguono ogni individuo.
    Quindi nel caso di Precious,prima dell’incontro”speciale”con la sua insegnante,è stato appunto il contesto sociale a determinare la sua condizione di handicap e a favorire il processo di esclusione come afferma la Murdaca nel testo “Complessità della persona e disabilità”.
    Precious riscoprirà la voglia di amare,una voglia che forse non ha mai smesso di avere e capirà di essere preziosa,di essere unica ed uguale soltanto a se stessa,non più diversa come gli altri hanno voluto farle credere.

    È un film bellissimo a tratti crudo e violento che consiglio ugualmente di vedere. Ci sono realtà lontane dalle nostra che noi non conosciamo ma che vale la pena capire di cosa si stratta.
    Come ho già detto in precedenti commenti l’emarginazione è sempre presente nella nostra società che credo sia ancora troppo lontana da una totale apertura all’altro ,dal dire si ad una vera integrazione sociale che si fa invece culla e promotrice di stereotipi infondati paradossalmente una società che nega se stessa ,che si pone dei limiti.

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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty RAGAZZE INTERROTTE!

    Messaggio  Sonia Cristillo Ven Mag 13, 2011 4:34 pm

    PREMESSA
    Ho deciso di commetare un film che ho visto molte volte e che mi è sempre piaciuto.
    La mia premessa nasce dal fatto che può sembrare un film la cui trama non si lega agli argomenti che trattiamo in aula.Ci siamo sempre trovati ad affrontare temi riguardanti la disabilità come mancanza di capacità fisiche,ora vorrei provare ad affrontare questo stesso concetto sotto l’aspetto di disturbo cognitivo.
    La “disabilità mentale” tocca tutti i temi che nei nostri laboratori abbiamo affrontato:diversità,emarginazione,mancanza di capacità,pregiudizi,ecc....
    Tutti gli aspetti teorici toccati si legano al tema che voglio affrontare e che è ben esplicitato in questo film.


    TRAMA
    Tratto dalle memorie di Susanna Kaisen, dopo aver tentato il suicidio entra in una casa di cura per malattie psichiche. Ivi conoscerà Lisa, una ragazza per la quale proverà un'insana attrazione.
    1967. Susanna Kaisen (Winona Rider) è la tipica adolescente confusa, insicura, alla ricerca della propria identità. Tuttavia una sua azione incosciente - il tentativo di suicidio in uno stato di semi incoscienza - la porta da uno psicanalista. La diagnosi è presto fatta: soffre di Borderline, disturbi della personalità. Così Susanna insieme allo psichiatra conviene nel farsi ricoverare al Claymoore Ospital.
    Qui conosce Lisa (Angelina Jolie), Daisy (Brittany Murphy) e Polly (Elizabeth Moss) una ragazza con il viso ustionato. Susanna farà amicizia specialmente con Lisa ma dovrà scegliere fra il mondo folle delle sue amiche e quello reale, grazie al sostegno dell'infermiera Valerie (Whoopi Goldberg) e dagli psichiatri a disposizione dell'ospedale.
    Le azioni si svolgono quasi interamente all'interno della struttura. Ivi i personaggi interagiscono fra loro e con i dipendenti, dando vita a esilaranti scene dovute alla follia delle loro menti. L'inquadratura è la lente di ingrandimento utilizzata dal regista per porci il suo messaggio filmico. Essa distanzia la protagonista, Susanna, dal resto delle degenti; ci mostra come la sua difficoltà, in un mondo malato, è quasi normalità. Significativa in questo senso la frase dell'infermiera Valerie: "Tu non sei malata..(...)".
    James Mangold vuole soffermarsi sul confine fra follia e normalità, fra prigione e ospedale, sul valore dell'amicizia. Tale confine si dimostra piuttosto labile, perché gli insani mentali sono capaci di discorsi logici e coerenti, sulla base però di principi irrazionali.

    COMMENTO
    Il film vede la protagonista invasa da un disturdo chiamato BORDELINE che consiste in un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come grave patologia caratterizzata da instabilità pervasiva dell'umore, delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé, dell'identità e del comportamento, e una più generale anomalia nella percezione del senso di sé.
    Credo che una patologia mentale può essere definita come una disabilità a tutti gli effetti.Abbiamo già detto più volte che per disabilità si intende qualsiasi limitazone o perdita conseguente a menomazione della capacitàdi svolgere un’attività nei modi e nei limiti ritenuti normali per un essere umano.
    La protagonista del film è colpita da una menomazione(perdita a carico di una funzione psicologica,fisiologica o anatomica)che,fortunatamente,è di livello temporaneo.
    La scelta di questa storia cade sulle dinamiche che si presentano all’interno del film.L’amicizia che si istaura con le altre componenti della clinica la porta a sentirsi parte di un gruppo,di un “mondo” nel quale rientrano solo una stretta cerchia di persone con caratteristiche speciali....
    Questo mi porta a considerare il primo tema che il film ci rimanda:l’EMARGINAZIONE.Subito si può vedere come queste persone vengono emarginate, “chiuse”,allontanate dagli altri perchè distanti dalla “normalità dell’uomo”,per questo, si crea il gruppo di amiche, le quali basano la loro amicizie sulla condivisione dello stesso problema e sentono che nessuno può capirle.Esse stesse si definiscono delle pazze sapendo che mai potranno essere come gli altri perchè vengono allontanate dalla diversità e dai pregiudizi che si presentano.
    PREGIUDIZIO E DIVERISITA':sono gli altri due aspetti ai quali faccio riferimento, legano il film alle nostre tematiche.
    La coalizzazione tra la protagonista e le altre nasce dai pregiudizi sociali che causano una discriminazione oltre i “confini della ragione”, condizionando la vita delle ragazze che arrivano al punto di pensarsi,di credersi come gli altri le vedono,basando la loro personalità,la loro vita su giudizio che non le appartiene ....inserendole nella categoria dei diversi!.
    Con il concetto di diversità si intende categorizzare soggetti riconoscendoli solo per determinate caratteristiche e non nel complesso. In realtà, non si tratta altro che di un appellativo con il quale si descrive un indivuduo che,invece,è costituito da ben altri aspetti,impoverendo la sua figura con un’ “etichetta sociale”.
    La protagonista alla fine del film riesce ad uscire dagli schemi che si sono formati intorno a lei,tornando a vivere una vita sana...vera!.La sua “guarigione”deriva da una forza intereriore che la porta a reagire contro la società,le amiche,ma soprattutto verso se stessa,per eliminare quel “vestito” attribuitole che le “stava stretto”.
    La reazione,che conclude il film,raffigura chiaramete la RESILIENZA della quale abbiamo parlato. Dimostra che alla disabilità non va attribuita solo la perdita,ma anche l’acquisizione di altre capacità che non si riscontrano in tutti.
    Se è vero che l’uscita da quel mondo la si deve alla sua resilienza,è altretanto vero che fondamentali sono stati gli aiuti e le parole dell’infermiera.Sottolineo l’importanza di questo personaggio perchè vorrei far notare come le cose dette nei nostri laboratori siano esatte e veritiere.L’infermiere,infatti,va oltre tutti i pregiudizi,le emarginazioni ed considera Sussanna(protagonista) come chiunque altro per aiutarla a rompere i limiti che non sono personali, ma sociali.Il film è la dimostrazione che se solo si rompessero quelle “condotte mentali” non avremmo più modo di parlare di razzismo,emarginazione,disabilità,diversità ,barriere architettoniche,ecc..

    Spero ad’essere stata concisa ed esauriente nella mia spiegazione. “Ragazze interrotte” è un film abbastanza forte e mi sono stupita di come si sia legato ad argomenti che si trattano in un’aula universitaria...ha un messaggio che va oltre la cinematografia!.
    Non so se è stato visto ma consiglio di vederlo è davvero bello!!!!

    I video che ho caricato possono mostrare quello che dicevo prima:

    https://www.youtube.com/watch?v=bzvogDhJrQk
    https://www.youtube.com/watch?v=bd_VBBOCbXw&feature=related
    https://www.youtube.com/watch?v=PF7nboExn_M&feature=related (quest'ultimo video in particolare mostra l'emarginazione e la "divisione dei due mondi" di cui parlavo!)


    Ultima modifica di Sonia Cristillo il Sab Mag 14, 2011 11:35 am - modificato 1 volta.
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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Re: 13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  teresamemoli Ven Mag 13, 2011 4:53 pm

    Il film che ho scelto è "Il figlio della luna", regia di Gianfranco Albano, realizzato in collaborazione con Lucia Frisone. Tratta la storia di Fulvio Frisone e della sua famiglia. Il film narra la storia di una famiglia di origine siciliana, di modesta estrazione sociale e di scarsa cultura (come spesso viene riportato nel film soprattutto dalla signora Lucia Frisone, madre del ragazzo, con la frase "Io tengo solo la quinta elementare"). La coppia aveva già due bambine Palmira e Pinella. Nel 1966 nasce il loro terzo figlio Fulvio che, per delle complicazioni durante il parto, è affetto da tetraparesi spastica con distonie. Qualche giorno dopo la sua nascita i medici ritennero che se fosse sopravvissuto, avrebbe condotto una vita da vegetale. Fulvio sopravvive nonostante la "condanna" anche se purtroppo è costretto su una sedie a rotelle, parla a fatica e non può mangiare e muoversi da solo.
    Lucia (la madre)non si arrende e lo ricopre di attenzioni. Per fargli apprendere come si chiamano le cose che lo circondano o per chiedere qualcosa si inventa di tutto, tappezzando anche la sua casa di disegni, colori e affioanco ad ogni oggetto viene riportato il nome di esso. Lucia riesce in tutto. Fulvio anche se a fatica riesce a parlare.
    Lucia è considerata una "mamma ciclone" perchè non si è fermata davanti a nulla. Ha fatto in modo che suo figlio fosse uguale agli altri con gli stessi diritti nella scuola e nella società.
    Ricordo una scena in particolare del film nella quale Lucia va a scrivere suo figlio alla scuola media questa però non vuole accettarlo perchè ritiene di non essere idonea per accettare un bambino con tale patologia. Ennesima delusione da parte della scuola, della società, ma Lucia non si arrende, si mobilita e con Lei anche i media evidenziando il caso "Se la scuola è per tutti, deve esserlo anche per Fulvio". Questa sua determinazione la portano lontano, infatti arriverà addirittura a far modificare una legge che prevedeva per i ricercatori universitari una "sana e robusta costituzione".
    La svolta decisiva per Fulvio arriva quando il padre Carmelo inventa un casco dal quale pende un braccio meccanico che lo aiuta a disegnare, scrivere, usare il computer...
    Fulvio aveva tre passioni nella sua vita:la fisica, la pittura, la poesia. Il ragazzo diventa un pilastro importante per i suoi amici e un orgoglio per la sua famiglia. Imparerà anche a nuotare vincendo una gara.
    Superate le difficoltà e gli ostacoli che erano imposti dalla società si laurea in fisica. Tramite il casco il fisico Frisone lavora dal 1995 svolgendo attività di ricerca presso il dipartimento di fisica e astronomia dell'università degli studi di Catania.
    Tutto ciò oltre alla genialità, alla persona, alla volontà di Fulvio, è stato reso possibile anche grazie al coraggio, alla tenacia, alla forza d'animo di questa madre che nonostante il dramma del parto, la rivelazione della malattia, le umiliazioni ricevute dalla gente e dalle istituzioni, ha accettato innanzitutto suo figlio, è riuscita ad opporsi alle ingiustizie lottando per suo figlio e per tanti altri bambini/ragazzi che avevano difficoltà ad integrarsi nella società.
    In questo film il tema centrale è la disabilità, cioè l'incapacità di svolgere determinate funzioni e di assolvere particolari compiti. La persona disabile presenta un handicap, ossia una difficoltà nel relazionarsi con gli altri. Quando parliamo di handicap, di disabilità, spesso si lascia intendere che le persone che presentano questi deficit non devono essere considerati come le altre o addirittura che non possono riuscire nella loro vita come le altre. Questo è assolutamente sbagliato e ce lo ha dimostrato Fulvio diventando un grande uomo e fisico italiano. Quando pensiamo ad un disabile non lo si deve considerare come una persona sfortunata verso il quale provare pietà (come è accaduto nella vita di Fulvio), ma lo si deve pensare come una persona con sentimenti, valori, pregi, capacità di fare, di superare gli ostacoli e vincere nella vita. Quest'ultima cosa mi ha fatto pensare ad un altro tema che abbiamo svolto all'inizio del corso: la resilienza, ossia la capacità di uscire vincenti dalle difficoltà che si incontrano sul proprio cammino. La resilienza però non l'ha dimostrata solo Fulvio ma anche Lucia. Entrambi non si sono arresi davanti a nulla vincendo in pieno le continue battagli che incontravano.
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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Edward mani di forbice

    Messaggio  ersilietta Ven Mag 13, 2011 5:09 pm

    Anche se è un film che altre mie colleghe hanno già commentato, voglio farlo anche io perché è un film che vedo da quando sono bambina e che mi piace molto.. EDWARD MANI DI FORBICE..
    Edward è un uomo condannato a vivere con delle forbici al posto delle mani e questo gli crea una condizione di isolamento e sofferenza. Una donna del vicino villaggio, mossa da pietà per la sua situazione, decide di portarlo a casa. Edward fa subito amicizia con i familiari e con i vicini di casa e diventa presto un "personaggio" e un idolo per il villaggio. Ben presto si mette in evidenza per le sue doti "culinarie" e per le sue sculture da giardino. Inoltre diventa un parrucchiere provetto disegnando acconciature e tagli alla moda. Le sue forbici gli permettono di compiere gesta in cui nessun umano è mai riuscito. Eppure Edward è un ragazzo sensibile, tanto da innamorarsi di Kim,la donna che l'ha accolto in casa. Edward le dedica una statua di ghiaccio, mentre attorno nevica intensamente e lei inizia a provare qualcosa di "forte" verso di lui. Ma il suo fidanzato Jim fa di tutto per ostacolarlo e allora lo scontro è inevitabile: ormai le persone del villaggio iniziano a dubitare fortemente di Edward, dopo alcuni episodi strani, primo fra tutti l'incidente occorso a Jim per mano di Edward. Così cacciato dal villaggio, il giovane ritorna nel suo castello seguito dalla bella e dolce Kim. Lo scontro finale avviene proprio nel vecchio maniero: Jim tenta infatti di riportare a casa la donna, ma Edward nel tentativo di proteggerla, lo uccide.[center]La storia è intrisa di sentimento e forti emozioni: la diversità di Edward è ritratta in ogni sua sfumatura e si riflette nel comportamento degli altri abitanti del villaggio, prima entusiasti poi delusi e diffidenti verso di lui. Spesso la società si comporta con indifferenza verso chi è più debole e diverso da noi.Accogliere un "diverso" vuol dire preparare la società a qualcosa di nuovo, che spesso viene accolto con indifferenza e riluttanza.
    In questo film ritroviamo il tema delle protesi che abbiamo affrontato già in classe con il caso di Pistorius, l'importanza di questo film sta nel far capire la semplicità delle persone, l'importanza della persona in se mettendo da parte la diversità che li distingue da noi..perché alla fine ognuno è diverso dall'altro!!!
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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Re: 13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  giovanni gallucci Ven Mag 13, 2011 5:19 pm

    Il film da me scelto è "beatiful mind".Il protagonista è come se vivesse tra la realtà e la finzione in quanto vede e sente persone che in realtà non esistono(mentre io pensavo esistessero e,nel film ,mi mettevo dalla sua parte):questo gli procura tanto convincimento da pensare addirittura a uno scontro armato e,la preoccupazione della sua futura (anche se più giovane )donna futura.Alla fine,anche vedendoli fara come se non ci fossero(vd.la scena finale della sua premiazione).il suo è di sicuro un handicap psicologico che letteralmente lo sommerge, e poi che possono pensare le altre persone che gli vedono compiere azioni strane e avere paura per loro irrazzionale..Il film ci è stato proposto alla scuola superiore dalla prof. di matematica.
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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Re: 13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Simona Sisto Ven Mag 13, 2011 5:47 pm

    Senza nemmeno un attimo di esitazione ho deciso di scegliere "Forrest gump" in quanto la sua straordinaria e ricca storia, mi appasionava sin da piccola: non sono la sola , credo , dato ch molte frasi del film sono oggi ripetute nei discorsi più comuni!
    Il film inizia con Forrest, ormai quarantenne, seduto alla fermata dell'autobus, che racconta ad un gruppi di sconoscuti la propria storia, con quella ingenuità che lo ha contraddistinto in tutto il corso della sua vita vissuta in un mondo, in una società, che sin dall'inizio ha cercato di relegarlo ai margini, bollarlo come "diverso".
    anche la made, infatti, nonostante le sia stata vicina sempre, lo abbia costantemente sostenuto, lo costringe a mettere un insoppotabile apparecchio alla gamba che lo fa apparire, agli occhi degli altri, ancor più strano, spaventoso, diverso...
    inizialmente la sua iscrizione alla scuola pubblica viene addirittura rifiatata, per poi venire approvata , quando la madre decide di "concedersi" al direttore scolastico.
    E' proprio durante il suo primo giorno di scuola che sull'autobus conosce Jenny, colei che diventerà la sua migliore amica e soprattutto il suo piu' grande amore...
    E' proprio per questa sua diversità che Forrest viene sempre e comunque deriso, soprattutto dai suoi coetanei ma un giorno, "grazie" ad un'agguato organizzato da una banda di bulli, scopre e rivela a tutti le sue grandi capacità, incitato da jenny a scappare:sa correre, correre veloce...
    grazie a questa sua abilità nel correre e nel football, otterrà una borsa di studio per il college.
    E' in questo momento che le vite di Forrest e Jenny si dividono ma il loro legame resterà comunque sempre intatto.
    Dopo aver preso la laurea al college, quasi esclusivamente grazie al football, Forrest si arruola nell'esercito. Qui riesce, nonostante tutto, a trovarsi benissimo poiché c'erano solo due cose da fare: camminare e rispondere «Sì, Sergente Istruttore». Ma in realtà Forrest si rivela anche un eccellente soldato, nonostante la sua personalità lo metta talvolta in difficoltà nelle relazioni con gli altri.
    Nel campo di addestramento, Forrest diventa amico di "Bubba", un soldato dall'aria un po' tonta, che sognava di gestire una barca di pesca di gamberi.
    Bubba convincerà Forrest a diventare suo primo ufficiale, una volta finita la guerra.
    Forrest e Bubba vengono mandati in vietnam, dove in un attacco a sorpresa vengono feriti molti dei suoi compagni.
    Forrest invece di correre e salvarsi, torna in dietro per cercare di dare una mano: trova così il suo amico bubba ferito a morte e il suo tenente, al quale in seguito dovranno poi amputare le gambe.
    quest'ultimo lo rimprovererà per aver cambiato il suo fatale destino per poi ringrazioarlo successivamente poiche comprende finalmente che ogni vita è degna di essere vissuta, nonostante le difficolta che vi si possono incontrare.
    Grazie alle sue abilità nel ping-pong,sviluppate nell'sercito, viene mandato in Cina per rappresentare la
    squadra.
    Questi incontri placano il clima della Guerra fredda che gravava sulle nazioni. Forrest è diventato famoso, viene invitato come ospite in un talk show televisivo dove incontra John Lennon.
    In seguito verrà premiato dal presidente con la medaglia d'onore e rincontrerà Jenny ad un convegno pacifista a Washington, la quale si è ormai abbandonata ad una vita dissoluta, fatta di groga e prostituzione.
    Con 25.000 dollari ottenuti da una campagna pubblicitaria, Forrest s’impegna a mantenere la promessa fatta a Bubba. Compra una scalcinata barca per gamberi, sotto gli sguardi increduli di tutti, e s’imbarca. All'inizio non ottiene alcun risultato, ma, con l'aiuto del Tenente Dan, comparso un giorno al molo di Forrest in nome di una vecchia promessa, e di una violenta tempesta, che affonda tutte le barche concorrenti, i gamberi cominciano a venire. Il tenente Dan poi investe i proventi in titoli tecnologici (si vede Forrest ricevere una sua lettera su carta intestata della Apple computer e dice «aveva investito in una specie di società di frutta» per via del logo recante appunto una mela). Con questa impresa, la Bubba-Gump Gamberi, Forrest diventerà miliardario. Rispettando l'accordo stipulato durante la guerra in Vietnam, dona la parte di Bubba - il 50% - alla sua famiglia, suscitando l'incredulità del tenente, ora anche lui socio di Forrest.

    Un giorno, le condizioni di salute della madre di Forrest peggiorano improvvisamente, e muore. Forrest ne rimarrà profondamente scosso, soprattutto perché lei è stata l'unico genitore e l'unica guida che avesse avuto. Più volte lo sentiamo cominciare i discorsi alla panchina con «Mamma diceva sempre...».
    Un giorno Jenny si presenta a casa Gump, dove Forrest vive solo con i suoi pensieri (soprattutto rivolti a lei). Mentre Jenny passa qualche giorno a casa sua, Forrest le chiede di sposarlo. Lei rifiuta, considerandosi una minaccia per un uomo sano come lui, e l'unico modo che trova per dimostrargli il suo amore è fare l'amore con lui, fuggendo però la mattina dopo, abbandonando la medaglia d'onore che lui le aveva regalato.
    Dopo questa esperienza Forrest trascorre molti giorni tristi, ma poi, si alza e preso dall'impulso di correre si precipita fino alla fine della strada, della città, dell'Alabama. Corre fino all'oceano Pacifico e poi a quello Atlantico. E così via per tre anni, ininterrottamente. Diviene ancora più famoso di quanto non sia già, e il regista lo raffigura simpaticamente come ispiratore di slogan e simboli internazionali. La gente lo prende come esempio e guida, anche se lui ammette più volte di non sapere per quale motivo corra.
    Dopo tre anni torna a casa, e subito gli arriva una lettera di Jenny, che lo invita ad andare a trovarla a casa sua
    È proprio per questo motivo che Forrest è seduto su quella panchina: aspetta l'autobus che lo porterà a casa di Jenny. La signora a cui sta raccontando la sua storia, che è l'unica che ne rimane veramente affascinata, gli consiglia di andare a piedi vista la breve distanza del domicilio. E Forrest ci va di corsa.

    Lì lei lo aspetta e gli mostra la sua collezione di giornali in cui compariva il suo nome.

    Forrest nota la presenza di un bambino, e si congratula con Jenny per essere diventata madre, al che Jenny gli rivela che il bambino si chiama Forrest, come suo padre. Forrest non capisce ed è qui che la donna gli rivela la sua paternità. Appare spaventato e capiamo che la sua maggior paura è che il figlio sia nato "stupido" come lui. Jenny lo rassicura dicendogli che è uno dei più intelligenti della classe. A questo punto, Jenny rivela a Forrest di essere affetta da un grave virus che i medici non conoscono (probabilmente AIDS, dal momento che la vicenda si svolge negli anni '80). Fatta questa rivelazione, Jenny chiede a Forrest di sposarla. Forrest naturalmente accetta subito e organizza il matrimonio, al quale si presenterà anche il Tenente Dan Taylor, che, grazie a Forrest, ha ricominciato a vivere, si è fatto fare delle protesi ed è in procinto di sposarsi con la sua fidanzata dopo anni in cui si era lasciato andare in conseguenza della perdita delle gambe.
    Anche Jenny muore. Alla fine Forrest si rivolge all'amata, le racconta di quanto è orgoglioso del figlio e di quanto senta la sua mancanza. Solo in quest’occasione vediamo Forrest piangere. Il film si chiude con il primo giorno di scuola del piccolo Forrest. Uscendo da un libro, una piuma bianca si alza per la brezza verso il cielo, immagine che richiama quell'unione di casualità e destino sentita dal protagonista, come lui stesso afferma precedentemente.

    ho voluto raccontare come meglio potevo qusta stupenda storia, veramente significativa.
    Forrest è un vero esempio di resilienza.
    Rappresentaclui che , nonostante la sua diversità, riesce comunque a distinguersi, a farsi valere, riconoscersi e farsi riconoscere per le sue qualità, per ttte le sue capacità sviluppate nel corso del tempo.
    possiamo anche vedere come, tenente Dan Taylor riesce a rialzarsi, ad andare avanti, nonostante la tragicità della ua condizione e lo sconforto iniziale, spinto anche a mio avviso dalla forza dll'amore.


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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Qualcuno volò sul nido del cuculò

    Messaggio  SaraGiordano Ven Mag 13, 2011 6:55 pm

    Il film che ho scelto è Qualcuno volò sul nido del cuculo, film molto emozionante, l'attore protagonista Jack Nicholson, nei panni del “finto folle” mi piace tantissimo!
    La vicenda si svolge all'interno dell'Ospedale Psichiatrico di Stato (State Mental Hospital) di Salem (Oregon). Lì giunge, da un campo di lavoro carcerario americano, un uomo di nome Randle Patrick McMurphy a colloquio con il Primario. Il Dottor Spivey spiega a McMurphy che dovrà essere trattenuto nell'ospedale psichiatrico per essere vagliato, cioè per determinare se lui soffra o meno di malattia mentale.
    Il signor McMurphy apparentemente aderisce, ma pur sapendo di essere sotto osservazione in reparto tiene un comportamento anticonformistanei confronti delle regole che rigidamente disciplinano la vita dei degenti. Tanto per incominciare fa il verso ad un Nativo Americano gigantesco, imitando una danza tribale indiana, poi non prende la medicina e la sputa in faccia ad un altro paziente. Quando non gli viene concesso di vedere la partita di baseball in TV, propone dapprima di sfondare la finestra con un pesante lavabo, ma non riesce a sollevarlo. Poi si improvvisa radiocronista di una immaginaria partita, e sobilla i degenti a fare rumore, mettendosi contro la caporeparto, Signora Ratched. Un'altra volta organizza una fuga riuscita e conduce i degenti a pescare in una gita su una barca rubata, spacciando sé e gli altri per scienziati. Giocando apoker vince tutte le sigarette dei suoi compagni di malattia, così la caporeparto, Signora Ratched è costretta a razionarle. Ne nasce un violento parapiglia e invece di tenersi fuori, come fanno tutti ad eccezione di un altro paziente e del Capo indiano, si scaglia a pugni contro un infermiere e perciò finisce nel reparto agitati, dove è sottoposto ad elettroshock.
    Sull'esempio di McMurphy, i degenti imparano ad essere persone e a esprimere liberamente le proprie necessità, contro l'austera disciplina imposta dalla caporeparto Signora Ratched, usando il principio della votazione a maggioranza, che lei stessa ha usato in passato per imporre le regole istituzionali, facendo leva sullo stato di inferiorità nella quale si trovavano gli ammalati mentali. McMurphy capisce quella che lui chiama: "la disonestà di fondo di Mildred" e assieme ai degenti cerca di smontarla. I degenti si rendono conto che malgrado la propria malattia sono comunque persone rispettabili e ammirano McMurphy per le sue aspirazioni libertarie. Ma MacMurphy finalmente capisce che l'ospedale psichiatrico non è un luogo adatto a lui e pensa di potersene andare alla scadenza della pena, dopo 68 giorni ma un inserviente gli fa notare che non è così. Lui, adesso che è considerato un ammalato psichiatrico, rimarrà lì, finché non sarà guarito, finché vogliono loro, senza una data precisa in cui uscirà e senza limiti di tempo e allora McMurphy decide di scappare.
    Instaurata un'amicizia con Capo Bromden, un Nativo Americano di gigantesche dimensioni, che si era finto sordo-muto per sbarcare il lunario in ospedale, decidono di scappare insieme in Canada ma prima, corrompendo il custode notturno, organizza una festicciola notturna d'addio per i compagni con la partecipazione di due giovani donne benevolenti, fatte entrare di soppiatto da una finestra. L'ubriachezza vanifica la fuga e invece di scappare MacMurphy si addormenta insieme a tutti. La mattina successiva la Caposala Ratched trova il reparto sottosopra, sporcizia, bottiglie vuote di superalcolici, cicche e gli avanzi della baldoria, la serratura della finestra forzata. In questo disordine inconcepibile in un distinto e ben gestito, quasi modello, reparto come il suo, la Signora Ratched coglie molti degenti addormentati per terra, McMurphy stesso addormentato per terra sotto la finestra spalancata, in particolare trova uno dei pazienti, Billy Bibbit, in una camera di contenzione, addormentato nudo tra le braccia di una delle due donnine e lo minaccia di rivelare l'accaduto alla madre. Billy di fronte all'ennesima violenza mentale subita, è sgomento, ha paura, perde la testa e si suicida per la vergogna. Di fronte all'evidente responsabilità della Signora Ratched, il Signor McMurphy ha un attacco violento e aggressivo, così le salta addosso tentando di strangolarla, ma un inserviente lo stordisce. Di fronte a quest'ultimo episodio la commissione medica si convince che il Signor McMurphy è un ammalato pericoloso e che questa sua aggressività vada curata con unalobotomia. Mentre tutti i degenti si chiedono dove sia finito, una notte McMurphy appena operato, viene ricondotto in reparto. L'indiano, Capo Bromden, quando lo vede in queste condizioni, senza più forza di volontà, lo uccide, soffocandolo con un cuscino. Poi strappa da terra il pesante lavabo di marmo (quello che lo stesso McMurphy, all'inizio, aveva cercato invano di staccare), lo scaglia contro una finestra e fugge dalla breccia, correndo lontano verso la libertà in Canada. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Qualcuno_vol%C3%B2_sul_nido_del_cuculo
    Questo film ha incentrato il tema della diversità che viene vista come una sorta di "mostro", di "demone", di un male da cui non c'è possibilità di guarigione. La cosa più struggente e triste è che i personaggi, tutti malati psichiatrici, ricevono trattamenti così cattivi, come se la loro disabilità, in questo caso la follia, fosse un crimine e loro i criminali, quindi il loro trattamento è uguale a quello di un detenuto che ha commesso chissà quale atto, senza sapere davvero quale situazione o quale trauma c'è alle spalle. Questo splendido capolavoro, seppur ben datato 1975, fa riflesso alla questione odierna riguardo la disabilità: escludiamo da chi è diverso da noi, lo emarginiamo, un po' per paura, un po' per vergogna, mettendo in condizione la vittima di sentirsi un mostro solo perchè noi lo riteniamo diverso e ad un certo punto anche lui si sente diverso. Ma la figura del medico non dovrebbe essere come una madre che protegge e cura il suo piccolo? Perchè in questo ambiente non succede? Perchè la persona disabile, in questo caso folle, viene trattata male? Purtroppo noi questo non lo sappiamo perchè l'apparenza è un'altra, proprio per questo che il regista, Milos Forman, oltre che la storia in sé, ha voluto sottolineare questo tratto importante, che per me è fondamentale!
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    Messaggio  sofia fontana Ven Mag 13, 2011 8:02 pm


    Il film che ho scelto si intitola "A PRIMA VISTA" , un film molto toccante.Il film parla di Amy è una giovane architetto di New York, stressata dal troppo lavoro che decide di prendersi una vacanza in un hotel-beauty farm in montagna. Qui conosce e si fa conquistare da Virgil, un bel giovane che si occupa dei massaggi, ma che ha un problema non da poco: infatti Virgil è cieco dalla nascita. Questo grave handicap non impedisce alla coppia di innamorarsi, e sotto la spinta di nuove scoperte mediche nel campo della chirurgia applicata alla vista, Amy convince Virgil a sottoporsi ad una operazione sperimentale che ottiene i risultati sperati. Ma contrariamente a quanto pensato è a quel punto che sorgono i maggiori problemi: Virgil deve imparare a vedere, scoprire cos'è la luce, cosa sono i colori, come sono fatte le cose e le persone, e tutto ciò comporta enormi difficoltà di adattamento alla sua nuova vita. Se per Virgil la conoscenza del mondo circostante crea inizialmente solo grossi problemi, anche per Amy la situazione non si presenta per nulla facile: deve riuscire ad accettare di vivere con un uomo che in realtà è come un bambino. Il loro rapporto si complica notevolmente, ma nel momento di difficoltà i due torneranno insieme.
    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Imm

    La prima cosa che ho ricordato quando ho visto il giovane Virgil nel film????? ho ricordato quella mattina del 14 marzo quando la prof ci ha fatto bendare a tutte.....sensazione che io stessa ho descritto come una sensazione di solitudine e paura.... a distanza di di più di un mese nn posso che ribadire che sono persone vivissime e utili nella società come tutte le altre persone... a voi non vedenti si a voi dico forza forza e ancora forza nn sentitevi esclusi perchè voi cm tutti siete il mondo!!!!!
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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Re: 13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Annalisa Nunziata Ven Mag 13, 2011 8:25 pm

    Il film che ho scelto è :" Gaby una storia vera". Il film racconta la storia vera di Gaby Brimmer; nasce affetta da una paralisi cerebrale che le causa un grave handicap fisico: non può parlare, né camminare, né muovere le mani,ma comunica muovendo soltanto il piede sinistro. Eppure nel 1979 Gaby scrive un libro su una macchina da scrivere elettrica col solo aiuto del piede sinistro. Il film racconta la sua coraggiosa lotta per comunicare e per sviluppare una propria vita professionale, sentimentale . La sua frase ricorrente è: "Non dobbiamo lasciare che mettano anche il nostro cervello su una sedia a rotelle."
    I genitori non riescono ad aiutarla veramente, e così pure l'infermiera, che l'assiste. Ma quando la bimba ha circa 3 anni, una modesta popolana, Florencia venuta a lavorare in casa loro riesce a farle comprendere come può comunicare con gli altri, muovendo il piede sinistro per rispondere sì o no alle domande. La bambina è molto intelligente e capisce subito ciò che le viene suggerito; da quel momento comincia per lei una vita diversa, perché non è più completamente isolata. I genitori, trovato un aiuto, accettano subito Florencia come infermiera della piccola, e da quel momento le due creature saranno sempre unite. E la donna, infatti, che nutre, lava e veste Gaby, poi inizia a studiare insieme a lei; guida la sua carrozzella; l'accompagna e l'aiuta, durante le lezioni che la bambina frequenta nell'istituto per handicappati. Gaby usa una macchina da scrivere elettrica e batte i tasti con le dita del piede. In classe, finalmente, trova un amico, Fernando, anch'egli handicappato per paralisi cerebrale, ma colpito meno gravemente di lei. Oltre che un'amicizia, quando i due crescono,fra loro nasce un amore. . Ma il legame con Fernando finisce poichè egli non si presenta alla prova mentre Gaby viene promossa e riesce a proseguire gli studi. Durante una lezione all' università Gaby conosce un giovanotto simpatico e intelligente, Luis, col quale fa amicizia e che l'aiuta a far pubblicare qualche suo scritto, finché la ragazza gli offre il suo amore mentre lui rifiuta.Delusa, Gaby ha una crisi di profondo sconforto, durante la quale spacca col piede una vetrata e si ferisce, fortunatamente, però, non in modo irreparabile. Superato l'abbattimento, Gaby chiede a Dio la forza di accettare se stessa con tutte le sue limitazioni fisiche e comprende che, come le ha detto un giorno suo padre, il suo spirito e la sua intelligenza sono liberi e le possono aprire davanti un mondo. Il padre muore improvvisamente per un attacco cardiaco e la madre, distrutta dal dolore si trasferisce negli Stati Uniti per farsi curare. Ritornata a casa dopo un pò di tempo muore per un cancro. Gaby è diventata una celebre e ammirata scrittrice e nel suo lavoro ha trovato conforto. Rimasta ormai definitivamente sola con Florencia ed insieme adottano una bambina, Gaby ormai si sente capace di poter accudire un essere umano.La storia di Gaby è molto toccante e dimostra il coraggio e la forza che ha avuto , questo lo testimonia il fatto che nonostante tutte le sventure,delusioni e il suo handicap lei ha trovato la forza di adottare una bambina e di andare avanti nonostante tutto.

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    13. LUNEDì LEZIONE VIRTUALE, 18 APRILE (chiude 13 maggio) - Pagina 15 Empty Lezione 13 aprile

    Messaggio  AnnaPagliuca Ven Mag 13, 2011 9:35 pm

    Il film che ho scelto è "THE STRATTON STORY (il ritorno del campione)"di Sam Wodd.
    Questo film racconta la vera storia di Monty Stratton un giovane giocatore di baseball che dopo due stagioni disputate ai vertici perde una gamba in un incidente di caccia.vede . La sua carriera sembra stroncata, ma dopo una grave depressione, incoraggiato dalla moglie, si allena e gioca meglio di prima
    Collego questo film della resilienza che abbiamo affrontato nel primo laboratorio ricordando Simona Aztoni che anche non possedendo gli arti superiori ha una gran voglia di realizzare i propri sogni come anche il protagonista del film infatti riesce ancora una volta a risalire sul quel campo per disputare una partita d'addio.
    Il tema della resilienza e anche la storia di Simona Aztoni dev essere un esempio per tutti che nei momenti negativi dobbiamo trovare la forza di reagire proprio come l’Aztoni!!!
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    Messaggio  Roberta Di Maso Ven Mag 13, 2011 10:06 pm

    Il film che ho scelto di commentare è Forrest Gump. Il protagonista del film, di nome Forrest, racconta la storia della sua infanzia seduto su una panchina che si trova alla fermata dell'autobus. Questi è un personaggio borderline non per il suo quoziente intellettivo al di sotto della norma ma per la sua estrema fiducia verso un mondo che fin da quando era piccolo lo aveva sempre considerato un "diverso" e per questo motivo era sempre stato emarginato e schernito. Inoltre Forrest a causa di un problema alla schiena aveva anche difficoltà motorie per cui era costretto a portare delle protesi alle gambe, altro motivo per cui veniva preso in giro dagli altri bimbi. Nonostante tutto riuscirà ad avere una vita brillante fatta di soddisfazioni e successi. Scopre di essere dotato nella corsa e ciò gli permetterà di diventare un campione di football, di essere ammesso al college e di laurearsi. Si arruola nell' esercito e combatte in Vietnam e nel suo gruppo è il miglior soldato. Pertanto emergono due tematiche: l'emarginazione poichè veniva isolato e quello della resilienza in quanto Forrest nonostante i suoi problemi fisici e mentali è riuscito ad affrontare tutte le difficoltà causate dalla sua diversità raggiungendo importanti traguardi e diventando anche papà.
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    Messaggio  Laura Loina Sab Mag 14, 2011 11:04 am

    Il film che ho deciso di condividere e di commentare si intitola L'Ottavo giorno.Ricordo di aver visto questo film alla scuola elementare e ricordo di quanto mi fece commuovere nonostante la mia piccola età.
    Il film racconta dell'incontro tra Georges un ragazzo affetto da sindrome di down fuggito dal suo istituto per riabbracciare la madre in realtà morta da quattro anni, ed Harry, un manager stressato e divorziato con due figlie, che insegna agli imprenditori principianti della Future Bank. Questo, però, lo impegna troppo per occuparsi abbastanza della propria famiglia e dei propri sentimenti.Infatti Harry per pensare troppo al lavoro dimentica le figlie alla stazione.Gli capita di incontrare in una sera buia e tempestosa Georges e da allora la loro vita cambia.In un primo momento Harry è molto rigido nei confronti di Georges ma dopo un pò inizia a vederlo con occhi diversi.Entrambi diventeranno fantastici amici e Georges farà capire il senso della vita ad Harry.L'ottavo giorno è la storia di una bellissima amicizia tra due diversamente delusi da quello che hanno intorno.Il film inizia con la magia della creazione per Georges:
    "In principio non c'era niente c'era solo la musica.Il primo giorno ha fatto il sole che pizzica gli occgi.E poi ha fatto la terra.
    Il secondo giorno ha fatto il mare che bagna i piedi,il vento che fa il solletico.
    Il terzo giorno ha fatto i dischi.Quelli che sono nati in America parlano inglese.Io non so dire dove sono nato ,credo Mongolia.
    Il quarto giorno ha fatto la televisione.
    Il quinto giorno ha fatto l'erba.Quando la tagliano piange e bisogna consolarla,parlarle con dolcezza.Se tocchi un albero diventi un
    albero.Se chiudi gli occhi diventi formica.
    Il sesto giorno ha fatto l'uomo.Ce ne sono di tutti i colori.Nathalie è una donna.Io preferisco le donne perchè non pungono quando le baci.Più tardi sposo Natahlie.
    Domenica si è riposato.Era il settimo giorno."

    In questo film si avverte un senso di distacco che provano le persone nei confronti di Georges e di quelli come lui.Ma in realtà è un grande insegnamento perchè Georges con la sua semplicità insegna ad Harry a vivere e a non sprecare il suo tempo.I down sono inquadrati esattamente come sono cioè esseri viventi con le loro emozioni, gioie e dolori.La frase che mi ha colpito è quando Georges dice che lui non è come gli altri ad Harry gli risponde è vero tu non sei come gli altri perchè sei migliore degli altri.E' la verità loro sono migliori di tutti noi perchè vivono alla giornata senza importarsene di quello che può pensare la gente di loro.
    Il film si conclude con la morte di Georges che si uccide per raggiungere la madre, e con queste parole di Harry che parla della creazione:
    "In principio non c'era niente,si sentiva solo la musica.Il primo giorno fece il sole che pizzica gli occhi.
    Il secondo giorno fece l'acqua,è bagnata e bagna i piedi se ci cammini dentro,poi fece il vento che fa il solletico.
    Il terzo giorno fece l'erba.Quando la tagliano piange e bisogna consolarla,parlarle con dolcezza.Se tocchi un albero diventi un albero.
    Il quarto giorno fece le vacche che quando ansimano è caldo.
    Il quinto giorno fece gli aereoplani,se non li prendi puoi guardarli passare.
    Il sesto giorno fece le persone ,gli uomini,le donne e i bambini.Io preferisco donne e bambini,non pungono quando li baci.
    Il settimo giorno per riposarsi fece le nuvole,se le guardi a lungo ci vedi disegnate le storie.
    Allora si domandò se mancava niente.
    L'ottavo giorno fece Georges e vide che era buono"

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