Ogni lezione, ha una parola chiave che la identifica...ed oggi, questa parola chiave, è indicata con il termine di villaggio globale. Questa espressione,è stata messa in evidenza da McLuhan che ha utlizzato questo aggettivo per indicare che, con l'evoluzione dei mass media, le comunicazioni, sono diventati dei veri e propri "ponti" che, in tempo reale collegano persone in ogni parte del mondo trasformando così l'intero globo in un vero e proprio villaggio. Borges, Andreoli e lo stesso McLuhan considerano le nuove forme di comunicazione, come delle vere e proprie tecnologie estensive che permettono all' essere umano di fare esperienza in tempo reale di eventi che avvengono dall' altra parte del mondo. L'invasione di tutte queste tecnologie,ha scaturito un' atrificializzazione dell' ambiente da parte dell'uomo all' interno del quale, qualsiasi tecnologia costituisce un medium nel senso che è un estensione ed un potenziamento delle facoltà umane, determinando così implicazioni sia di natura psicologica, che sociologica. Tali mass media, sono soggetti anche ad una classificazione che ha scaturito diverse discussioni. I protagonisti di quest ultima, sono i termini "caldo" (che mettono in evidenza un'alta definizione tecnologica connessa ad una scarsa partecipazione dell' utente), e "freddo" che indica, autimaticamente, il significato opposto: dunque, la partecipazione dell'utente che è piu alevata, si scontra conuna bassa definizione tecnologica. Neil Postman, smentisce la definizione di villaggio globale affermando che, le nuove tecnologie implicano anche un estensione della mente. E' proprio vero: La nostra società, dipende da coloro "che premono i bottoni"... insomma siamo totalmente schiavi della tecnologia e in particolar modo, siamo entrati nella CMC ovvero una comunicazione in cui i computer regnano da sovrani. Essa può essere sia sincrona (allo stesso momento) che asincrona (che si svolge invece, in tempi differenti dunque, non prevede un feedback immediato). Il corpo si smaterializza in un ambiente in cui il reale è messo letteralmente da parte e con questa smaterializzazione, si è giunti ad una vera e propria "Digital Activity" che ha totalmente cambiato la nostra realtà ed i nostri modi di fare. Pensiamo che, tempo addietro, i nostri nonni comunicavano con le lettere... pensiamo a quanto era emozionante l'attesa di quest' ultima, il suo profumo, i tatto che permetteva di toccare con mano la carta, l'odore dell' inchiostro... insomma: un messaggio privo di tutte quelle che sono le abbreviazioni che oggi utilizziamo e che racchiudeva parole "vere". La cara e oramai vecchia penna, è stata sostitutita dalla tastiera del cellulare e del pc. Oramai, i nostri cinque sensi, sono stati sostituiti da una nuova realtà in cui lo schermo del computer, è diventato il luogo che rappresenta la nuova dimora in cui nascono le fantasie.Un argomento più che mai attuale, è quello di avatar ovvero, un alter-ego ideato dall'uomo. La prima connotazione è data dal fatto che l'avatar, è costituito dai soli pixel che, dando vita a questo personaggio, costituisce un mix di caratteristiche reali aggiunte anche a qualche connotazioni fantasiose. L'avatar del film è il prodotto di un laboratorio dato dall'unione di caratteristiche genetiche umane a quelle aliene. Le macchine virutali, determinano l'accesso a questo mondo parallelo attraverso la connessione uomo/corteccia. Si tratta di un mondo totalmente diverso dal nostro in cui tutto è davvero possibilie!( si pensi al protagonista che riesce per la prima volta a camminare e a sentire il terreno fresco sotto i suoi piedi... insomma un mondo ideale in cui tutto vorremo vivere). L'avatar che invece ci permette di connetterci al pc, è una semplice connessione che assume le caratteristiche che noi vogliamo attribuirgli dunque diventa una vera e propria banca dati che racchiude tutte le nostre informazioni personali... tutto ciò non può assumere solo ed unicamente una connotazione positiva dal momento che come in ogni medaglia, c'è un altro aspetto che dobbiamo analizzare... La Net Addiction o dipendenza da internet meglio conosciuta come Internet addiction disorder (IAD), è un disturbo da discontrollo degli impulsi. Ed anche se Neil Postman, mette in evidenza il termine di cattiva maestra televisione come un vero e porprio strumento di falsificazione del reale, devo ammettere che il reality show "L'isola dei Famosi" mette in evidenza di come si può vivere con poco... senza dunque far riferimento alle comodità di cui oggi godiamo e di cui tutti siamo schiavi. Ovviamente con ciò non voglio dire che queste trasmissioni siano educative e che dunque diano l'esempio... il tutto sta nella coscienza della persona che assiste a tutto ciò. Perchè l'uomo di questo millennio, è un uomo forte che, cono la sua astuzia ed intelligenza, è riuscito a fare tante cose... ma, la vera e propria forza, consiste nel riuscire a comprendere che c'è una realtà reale contrapposta a quella virtuale che deve essere vissuta a 360° ed in tutte le sfumature belle o brutte che siano, in cui non conta essere diversi... bisogna evadere dal concetto della "perfezione totale" e riuscire a comprendere che il mondo è bello proprio perchè è vario.