Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Rossella Tomeo
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  Rossella Tomeo Mer Mag 04, 2011 6:04 pm

    Gruppo formato da:
    IMMA MALERBA
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    TERESA lUNARIO
    ROSSELLA TOMEO


    L'immagine che abbiamo scelto di commentare per questo nuovo laboratorio è quella della nuova campagna di Nolita "No Anorexia".
    La prima cosa che abbiamo subito pensato è stata:questa è la realtà tremenda di oggi e molto spesso nascosta!
    Da anni il mondo della moda suggerisce stereotipi di bellezza femminile, a cui le ragazze dovranno attenersi per essere comunemente etichettate come belle.Purtroppo l'ideale di donna formosa come ad esempio Marilyn Monroe oppure Sophia Loren,ha ceduto il posto ad un nuovo tipo di bellezza,più magro,delle volte troppo magro e per questo privo di forme e di ogni sinuosità.
    L'esaltazione della magrezza ha insinuato in molte ragazze l'idea che per essere più belle bisogna anche essere molto magre.Questo ideale è stato esasperato fino al punto di far rifiutare il cibo:le stesse modelle confessano di non mangiare per paura di prendere qualche etto.A dare ancora più scalpore al dibattito moda-anorexia è stato il fotografo Oliviero Toscani,scegliendo di far posare per una nota casa di abiti femminili una modella anoressica.La modella in questione è Isabelle Caro che accettò di mostrare il suo corpo consumato dall'anoressia in un intervista al giornare Vanity Fair in cui affermò:"Mi sono nascosta per troppo tempo,adesso voglio mostrarmi senza paura anche se so che il mio corpo ripugna."
    Arrivò addirittuta a pesare 31 kili per 1.65 di altezza!Purtroppo tutto ciò la portò a morire il 17 novembre del 2010 e successivamente anche al suicidio della madre!
    Ciò deve far riflettere molto sia noi ma soprattutto chi lavora all'interno di questi meccanismi...perchè si parla tanto di campagne contro l'anoressia,di abolire le taglie troppo piccole ma ahimè sulle passerelle di moda e nei programmi di bellezza si vede sempre spiccare ragazze magre,senza forme e quasi sempre con problemi di anoressia e bulimia alle spalle!!!
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    cristiane iodice


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty immagini diveristà

    Messaggio  cristiane iodice Mer Mag 04, 2011 6:27 pm

    Buona sera a tutti, purtroppo non posso esprimere mie opinioni riguardante l' argomento sulle immagini diversità, perchè per motivi familiari non riuscì a venire al corso.
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  francesca maria scarpati Gio Mag 05, 2011 11:27 am

    Da precisare che un pò tutte le immagini presentate in aula mi hanno colpito profondamente per tanti motivi...però ho deciso di commentare le foto riguardanti la DIVERSITA',l'amore che una mamma può provare nei confronti del suo bimbo,sorvolando questioni inutili quali il colore della pelle....
    Se Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza plasmandolo dal fango forse ha quel colore....
    Forse Dio è rosso,o forse ogni popolo immagina il proprio Dio con il colore della propria pelle....
    Adom un uomo di 38 anni residente a Vidarbha,in India confessa:spesso mi capita di camminare lungo la strada e di ammirare il cielo,frugando dietro l'azzurro cercando di capire se il mio Dio ha il mio stesso colore della pelle...
    Adom soffre,è stanco,anche data la sua giovinezza....
    Lavora tutti i giorni,curvato,nei campi con i suoi compaesani..
    A volte cerca di trovare una risposta valida alle sue domande ricche d'incertezza...
    Perchè mi è stata donata questa tipologia di vita?Perchè esistono uomini come me poveri e uomini ricchi?Perchè esiste l'uomo dal colore della pelle nera e uomini dal colore della pelle bianca?Perchè esiste tanta disuguaglianza,diversità?
    La legge,la giustizia,i diritti dove sono stati sepolti...nascosti...Perchè nel nostro mondo,nella nostra epoca si condannano ancora coloro che sono diversi da noi....noi persone apparentemente normali....nella norma?
    La legge allora non è uguale per tutti...
    Ogni tanto accade che in una famiglia di colore nasce un bambino bianco.
    Molti sono quelli che approfittano di questa fortuna,per poter passare la linea di confine e fuggire così verso una terra in cui nessuno ti conosce,per poter vivere finalmente come un bianco,potendo godere di tutti i diritti fino ad allora negati.
    Altri invece rifiutano per tutta la vita di farlo...
    Questo è il film di Joe Grant,bianco come i bianchi che lo disprezzavano,ma troppo legato col cuore e con lo spirito ai suoi fratelli di colore,per poter tentare di sfuggire al suo destino di negro.
    Per papa Wojtyla ogni donna ogni uomo è una figlia,un figlio di Dio indipendentemente dalla razza,dal colore della pelle,dalla provenienza geografica e culturale e perfino dal credo religioso.
    La discriminazione per il papa non deve essere superata con il ricorso alla violenza,ma grazie alla riconciliazione.
    Il razzismo non è una stupida opinione,è un REATO..
    Il razzismo è inteso come quella dottrina che presuppone una superiorità su basi biologiche di una razza umana sull'altra,sviluppatosi questa concezione da un fraintendimento delle teorie di Darwin e del positivismo...
    In epoche antecedenti prevaleva un sentimento di disprezzo verso il diverso,verso l'altro...
    Il razzismo rappresenta uno dei tanti abbagli ideologici presi dalla mente umana nel corso della storia e credo che nessuno possa sostenere al giorno d'oggiche una razza è superiore a un'altra...
    La nostra è una società aperta,una democrazia matura che considera la tolleranza verso chi è diverso uno dei valori fondamentali....
    Penso o almeno spero che gli italiani abbiano capito che quello che conta sono gli individui,la loro voglia di fare e di inserirsi,il contributo che ognuno è in grado di portare allo sviluppo e al progresso della società.
    BISOGNA RISPETTARE AMARE IL PROSSIMO COME SE STESSI.....
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    Messaggio  MarialuisaDiCostanzo Gio Mag 05, 2011 11:40 am

    Durante questa lezione abbiamo visto altre immagini relative alla diversità, di colore di religione e via dicendo..La diversità di colore o di religione purtroppo sono temi che ancora emergono come dibattiti politici, personali e non sulla scena internazionale. Gli "altri" diversi per razza, sesso, ceto sociale, sono copie manchevoli rispetto al soggetto unico maschile della filosofia occidentale, che oggi è diventato meno imperialista in quanto ha ammesso l'esistenza di identità diverse..ma ecco le ha appunto ammesse non accettate nella sua diversità nell' alterità; c'è un rifiuto da parte della maggior parte dei soggetti di considerare culture e religioni diverse, colori di pelle diversi. Non ci sorprende allora che la pace sia in realtà difficile da costruire e delicata da preservare, perche per ottenerla c'è bisogno di uno sforzo interiore e di una riflessione collettiva !! Infine anche l'immagine di Oliviero Toscani è davvero importante per farci capire i tanti modi di come il sentirsi diversi emerge negli individui..oggi viviamo in una società in cui l'apparire conta piu di ogni cosa, facendo zapping lo si nota dal semplice sguardo delle vallette..tutti uguali, senza personalità..sono ormai diventati tutti di plastica, spaventati dall'età che avanza e che potrebbe rovinargli la carriera o in tanti casi la vita come chi imbocca la strada dell'anoressia o della bulimia.Se un'immagine shock può servire ad una sola ragazza a farle capire che la bellezza non si pesa ,ma che la bellezza è la salute del corpo e della mente, beh allora sarà servita.Finiamola con questa idea perversa della magrezza a tutti i costi. Vorrei proporvi la lettura di un articolo di giornale che mi ha molto colpito e che riguarda la bulimia http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo/serra/serra.html
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    Messaggio  turco valentina Gio Mag 05, 2011 3:01 pm

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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty ARTE E DIVERSITA'

    Messaggio  Leone Ida Gio Mag 05, 2011 3:05 pm

    Tra le tante immagini mostrate in aula, quella che piu mi ha colpito e suscitato emozione e stata quella di una donna nera che allattava un bambino bianco. Quest'immagine e ricca di significato, e stata molto criticata in tutto il mondo, ma nn vedo cosa ci sia di strano nel vedere un immagine di una madre che allatta un bambino. Cosa c'è di strano?? il colore??. Non penso che per allattare e crescere un bambino bisogna guardare il colore della pelle. La razza umana e una SOLA ed e quella: UMANA, essere umani tutti uguali con gli stessi diritti e doveri. Nell'antichità e tutt oggi questa differenza raziale esiste ancora e non si fa niente per combatterla. Siamo tutti buoni a parole, ma i fatti dove stanno??
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    Messaggio  turco valentina Gio Mag 05, 2011 3:14 pm

    noi abbiamo scelto l'immagine rappresentante i due bambini che si sfiorano le dita e i due genitori di spalle.
    l'aspetto che risalta da questa immagine è la tenerezza sprigionata da due bambini che cercano di interagire attraverso un contatto. ci ha fatto pensare a ciò che abbiamo definito pura forma di comunicazione e di interscambio, protesa alla conoscenza dell'altro e non curante delle differenze fisiche e culturali che possono esserci tra due soggetti.
    d'impatto è la posizione degli adulti posti di spalle l'un l'altro che ci fa pensare ad una sorta di chiusura all'interscambio, ma i bambini della foto ci lasciano tanta speranza affinchè si possano abbattere tutte le barriere che impediscono o limitano la conoscenza di ciò che è diverso...
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    Messaggio  fabiana coppola Gio Mag 05, 2011 3:47 pm

    gruppo composto da:lipartiti rosa, fabiana coppola, alessia cicala,raffaela fatima bottigliero.
    le immagini che maggiormente ci hanno colpito riguardano la diversità del colore della pelle e i diversi modelli di bellezza. per quanto riguarda il primo argomento, ci ha colpito l'immagine dei due bambini abbracciati perchè ci fa venire in mente un argomento molto attuale che è l'emarginazione di tutti coloro che hanno il colore della pelle differente dal nostro. in questo ultimo periodo è successo un fatto di cronaca che vede protagonista un ragazzo di colore che è stato brutalmente picchiato da alcuni poliziotti apparentemente senza motivo. probabilmente il motivo principale è stato il pregiudizio che questi poliziotti avevano nei confronti di questo giovane in quanto extracomunitario e quindi portatore di una cultura profondamente diversa dalla nostra.dell'altro argomento ci ha colpito in modo particolare l'immagine dell'ex modella anoressica(foto scattata da oliviero toscano).ci ha colpito perchè rimanda a un canone di bellezza negativo che era gia presente tra il 700 e l'800(ad esempio le donne che erano costrette ad indossare dei busti strettissimi per comprimere la vita).è un canone che ,purtroppo, ancora oggi è presente nella nostra società e che è preso come punto di riferimento per moltissime case di moda che scelgono di mostrare alle loro sfilate ragazze eccessivamente magre , che nn superano la taglia 38, dando, in questo modo, un esempio negativo soprattutto a tutte quelle giovani ragazze che tendono ad imitare questo tipo di canone di bellezza per essere accettate dalla società di cui fanno parte. un esempio, però, che va contro a tutto ciò è la spagna, dove sono state fissate delle leggi relative all'indice di massa corporea delle modelle che vietano alle case di moda di far sfilare modelle troppo magre,prendendo come taglia di riferimento la 42.inoltre, attraverso l'immagine che mette a confronto sophia loren e kate moss, possiamo notare come negli anni il canone di bellezza sia cambiato.infatti, mentre sophia loren incarna un tipo di bellezza sana dovuto alla sua formosità, kate moss rispecchia un canone di bellezza non sana non solo per la sua eccessiva magrezza, ma anche per tutti gli episodi a essa collegati relativi all'uso di alcool e droghe che comunque influiscono sull'aspetto esteriore..
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    federicaalcidi


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  federicaalcidi Gio Mag 05, 2011 4:26 pm

    Oggi in aula abbiamo parlato di Oliviero Toscani e delle sue immagini sulla diversità che fanno tanto discutere; Oliviero Toscani è, certamente, uno degli uomini più intelligenti e affascinanti del panorama artistico culturale italiano. Visto che quello delle protesi estetiche fa parte del programma di studio vorrei introdurre questo articolo. Oliviero Toscani contro la chirurgia estetica. Un appello finito nel vento. Oliviero Toscani Fotografo, ma non solo, colto, esuberante quanto basta, ama le donne e la bellezza in un modo sublime, unico. Inizia la sua grande carriera di fotografo a New York, memorabili i suoi scatti per Vogue ma per il suo curriculum occorrerebbero intere pagine.
    Attualmente, tra le tante cose, lavora per la rivista francese ELLE, che giustamente lui non ama definire una rivista femminile perché dice: “non esistono le riviste femminili come fosse un genere a sé” . ELLE francese è una delle più eleganti e colte riviste in qualche modo legata alle donne, apprezzata da intellettuali donne del calibro di Simone de Beauvoir. Ultimamente il grande amore per la bellezza ha portato Oliviero Toscani a voler lanciare un invito a donne e uomini, famose e non, che hanno fatto uso della chirurgia estetica, a farsi fotografare proprio da lui. A tale scopo Oliviero Toscani ha scattato una foto stupenda con donne ricoperte di garza ma ha anche scritto una lettera bellissima rivolta a una donna famosa, di cui non riportiamo il nome, per ovvie ragioni, ma che è simbolicamente indirizzata a tutte le donne che si sono affidate alle mani di un chirurgo estetico.



    Cara (…),

    Ciascuno di noi ha difficoltà a convivere con il proprio corpo ma pochi hanno il coraggio di manometterlo, di cercare nel falso un rifugio e un antidoto al veleno del vero.

    Tu, che sei stata una specie di divinità simbolica e pagana di questo Paese, hai trovato la forza e ci hai provato, forse senza capire che avresti fatto il lifting a un pezzo della nostra storia collettiva prima ancora che a te stessa. Hai sbagliato?

    Donne e uomini, giovani e vecchi, siamo tutti comete, milioni di Pinocchio in cerca di un Geppetto che ci tolga i nei e le macchie della vecchiaia, che modelli mani e glutei, nasi e labbra.

    Ebbene, è inutile negare che questa domanda di bellezza, questo bisogno legittimo e diffuso, di cambiare se stessi, ha dei rischi. Vale la pena correrli?

    Tutti capiscono che il narcisismo può essere amore, anche nella forma della chirurgia estetica, ma pochi sanno cosa significa fare investimenti narcisistici sul proprio corpo, truccarlo, manipolarlo senza ritorno. C’è un limite che non bisogna superare?

    E perché l’umanità che abbatte montagne, costruisce canali disegna autostrade, irriga deserti, prosciuga paludi, interra porti desertifica foreste e scala il cielo, non deve spianare anche le rughe, riempire o svuotare un seno, rimodellare i corpi?

    Cara (…), l’occhio è molto più veloce e diretto dell’intelligenza e la gente ormai si fida solo di quello che vede. Permettimi di fotografarti, di narrare la tua avventura, di fermare nelle immagini la manipolazione di se stessi.

    Solo davanti alla verità delle foto spariscono i ragionamenti, non c e più bibliografia, non ci sono più dibattiti e non valgono più i distinguo. Tu puoi mostrarci dove porta l’ambizione, che tutti coltivano, di sostituirci alla natura. Oliviero Toscani

    All’appello, come c’era da immaginarsi, nessuno ha risposto. Il motivo è fin troppo chiaro: coloro che si sottopongono a interventi di chirurgia estetica o a ritocchini di vario tipo sono, forse, persone che si prendono troppo sul serio, che credono alla propria immagine come fosse un Dio e che con questa quindi non sanno giocare. Ricorda, un po’ malinconico, il guru della fotografia italiana, le donne bellissime che ha visto deturpate dagli interventi estetici. Un ennesimo atto d’amore verso le donne e la bellezza questo di Toscani, rivolto a chi riesce ad amarsi solo in uno specchio che, si sa, prima o poi, per usura del tempo, andrà in frantumi…

    Un invito a lasciare spazio a “altro”, a un’altra bellezza quella che davvero interessa a Oliviero Toscani e che nessuno come lui sa immortalare. (Virginia Zullo)

    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Chirur10.

    Inoltre tra le immagini viste in aula quella che mi ha colpito più di tutte è stata quella della donna di "colore" con in braccio un bambino "bianco" perchè per me rappresenta "l'essere diversi ma uguali", diversi per il colore della pelle, per religione e nazionalità ma uguali per i principi di vita come l'amore, la famiglia, solidarietà.
    Sonia Cristillo
    Sonia Cristillo


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  Sonia Cristillo Gio Mag 05, 2011 5:10 pm

    Gruppo composto da:
    Amelia Orlando
    Daiana Marotta
    Sonia Cristillo


    Nel laboratorio svolto in classe ci sono state presentate diverse immagini riguardanti temi come la diversità, l’emarginazione, il razzismo e l’anoressia.
    Durante le nostre ricerche abbiamo trovato molte immagini artstiche trattanti questi temi, noi, però, siamo state colpite particolarmente dalle immagini sottostanti.
    Osservandole abbiamo notato come quest’ ultime abbiano un significato simbolico molto forte e toccante.

    La prima immagine
    , che raffigura l’unione, la solidarietà di diverse etnie e dimostra la pacifica unione di tre mondi completamente distanti tra loro per usi, costumi e tradizioni, mette in risalto la capacità di andare oltre i pregiudizi razziali e al di là del principio base dell’etnocentrismo, ossia la convinzione che la “mia sia la razza migliore!”. Per esempio, ne è una prova palese la distinzione, assurda, che viene ormai da secoli imposta tra il Nord Ed il Sud Italia, che vede divergenze continue tra persone appartenenti ad uno stesso popolo e Paese. Osservando la foto casualmete e in coincidenza a Caserta su un grande cartellone pubblicitario, è balzato a tutte e tre in mente, subito, la grande e infinita problematica del razzismo, una piaga che incombe sulla maggior parte dei territori da molti anni e in maniera brusca e pericolosa. Trovandoci, ancora una volta, a riflettere sul tema del razzismo sono nate in noi molte considerazioni concordanti fra loro. Ci rendiamo conto di quanto i pregiudizi e l’ignoranza comune possa condizionare la vita privata e sociale di altre persone. Un esempio calzante può essere l’episodio accaduto durante il ritorno dall’università: ci trovavamo nel pulman nel quale viaggiavano molte persone, tra le quali una persona di colore. Accanto a quest’ultima c’era un posto, dei pochi, disponibile per sedersi, non solo nessuno l’ha voluto occupare, preferendo addirittura di occupare un sedile rotto o restare in piedi, ma inoltre abbiamo ascoltato molti commenti poco gradevoli, del tipo: “Io non mi siedo vicino all’abbronzato!”.

    La seconda immagine scelta è: L’URLO DI MUNCH.
    Abbiamo scelto questo quadro perchè ci sembrava appropriato per poter spiegare un altro tema ricorrente: l’EMARGINAZIONE.
    Possiamo osservare nel volto del soggetto rappresentato la disperazione e la sofferenza di trovarsi ai margini della società, di considerarsi e/o essere considerato diverso, solo, escluso.
    La solitudine nel quadro non è visibile solo nel volto ma anche dal fatto che alle sue spalle non c’è altro che una strada vuota.La nostra riflessione verte tutta sulle conseguenze che una mentalità emarginativa può causare.L’uomo nasce tra gli uomini e non può fare a meno di vivere una vita sociale,per questo,emarginare una persona significherebbe lasciarla nel suo “mondo”,escluderla da ciò che la circonda.Le conseguenze di questo processo sulla vita del singolo sarebbero devastanti:l’uomo,solo,si troverebbe in un forte stato di ansia e depressione,privo della sua autostima e dignità,rischiando di inoltrarsi in strade pericolose delle quali,spesso,non si vede l’uscita.

    Il terzo ed ultimo tema che abbiamo deciso di trattare riguarda la famosa TRIADE BELEZZA,SALUTE E GIOVINEZZA. Per poter spiegare questo concetto abbiamo preso in considerazione l’immagine della campagna pubblicitarian contro l’anoressia.
    Questo fenomeno nasce da un’impostazione sociale secondo la quale l’idea della bellezza è rappresentata dalla figura femminile che ha il DOVERE di coltivarla.La donna ha il compito di migliorare il suo aspetto fisico ed estetico,inteso come soddisfacimento dei bisogni dettati dalla stessa società.
    Oggi giorno la bellezza e la presunta perfezione estetica sono tutto,infatti,vengono attribuite virtù interiori come: gentilezza, bontà,intelligenza, onestà a persone che hanno solo un “bell’aspetto”,ma alle quali nessuna di queste virtù corrisponde.
    Tutte queste impostazione e pretese sociali causano,in particolar modo nelle donne,il fenomeno dell’anoressia.Fatema Mernissi,ad esempio, nei suoi studi osserva che l’Occidente è vittima “della taglia 42”, quella definita perfetta per eccellenza.Coloro che non rientrano o non si adeguano a tali standard finiscono col sentirsi umiliati.
    Come prima accennato,la società conteporanea è tutta rivolta alla cosidetta triade bellezza-salute-giovinezza che meglio affronta Remaury nel “Il gentil sesso debole”,il quale sostiene che siamo tutti orientati e diretti verso una corsa alla perfezione.Egli,inoltre,nello studio dell’estetica fisica distingue:
    1)IL CORPO TRASFIGURATO che è legato all’immagine della perfezione corporea
    2)IL CORPO ESATTO che compie progressi verso la perfezione grazie alla scienza ed altre discipline,ed è il modello dominante.
    3)IL CORPO LIBERATO lo è dalla malattia,dal peso e dal tempo,obbligatoriamente perfetto.
    La scelta che si compie tra uno di questi tre modelli di corpo da la possibilità alla donna di raggiungere il “corpo realizzato”,ossia la conquista di un corpo perfetto in quanto prodotto del lavoro su se stessa.
    Il concetto di un’estetica perfetta può sembrare nato nella nostra epoca,ma in realtà ha origini ben lontane che risalgono all’Ottocento quanto si inizia ad affermare l’idea che l’attività fisica dovesse essere diretta al miglioramento del corpo per raggiungere la perfezione.
    Vorremmo ora riprendere l’immagine dalla quale siamo partite per poter dimostrare come l’idea di un corpo perfetto, spiegato precedentemente,abbia causato gravi danni alla qualità di vita,in particolare del mondo femminile. La magrezza, che si inserisce tra anoressia e bulimia, si impone come modello estetico,come oggetto di desiderio per il maschile e di imitazione per il genere femminile.
    Noi, però,vorremmo concludere sostenendo la tesi di chi afferma che la magrezza non è bellezza,ma è deformità, dal momento che le modelle anoressiche rappresentano un prototipo di bello che diventa mostruoso.

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    Messaggio  Amelia Orlando Gio Mag 05, 2011 5:20 pm

    Gruppo composto da:
    Amelia Orlando
    Daiana Marotta
    Sonia Cristillo


    Nel laboratorio svolto in classe ci sono state presentate diverse immagini riguardanti temi come la diversità, l’emarginazione, il razzismo e l’anoressia.
    Durante le nostre ricerche abbiamo trovato molte immagini artstiche trattanti questi temi, noi, però, siamo state colpite particolarmente dalle immagini sottostanti.
    Osservandole abbiamo notato come quest’ ultime abbiano un significato simbolico molto forte e toccante.

    La prima immagine, che raffigura l’unione, la solidarietà di diverse etnie e dimostra la pacifica unione di tre mondi completamente distanti tra loro per usi, costumi e tradizioni, mette in risalto la capacità di andare oltre i pregiudizi razziali e al di là del principio base dell’etnocentrismo, ossia la convinzione che la “mia sia la razza migliore!”. Per esempio, ne è una prova palese la distinzione, assurda, che viene ormai da secoli imposta tra il Nord Ed il Sud Italia, che vede divergenze continue tra persone appartenenti ad uno stesso popolo e Paese. Osservando la foto casualmete e in coincidenza a Caserta su un grande cartellone pubblicitario, è balzato a tutte e tre in mente, subito, la grande e infinita problematica del razzismo, una piaga che incombe sulla maggior parte dei territori da molti anni e in maniera brusca e pericolosa. Trovandoci, ancora una volta, a riflettere sul tema del razzismo sono nate in noi molte considerazioni concordanti fra loro. Ci rendiamo conto di quanto i pregiudizi e l’ignoranza comune possa condizionare la vita privata e sociale di altre persone. Un esempio calzante può essere l’episodio accaduto durante il ritorno dall’università: ci trovavamo nel pulman nel quale viaggiavano molte persone, tra le quali una persona di colore. Accanto a quest’ultima c’era un posto, dei pochi, disponibile per sedersi, non solo nessuno l’ha voluto occupare, preferendo addirittura di occupare un sedile rotto o restare in piedi, ma inoltre abbiamo ascoltato molti commenti poco gradevoli, del tipo: “Io non mi siedo vicino all’abbronzato!”.

    La seconda immagine scelta è: L’URLO DI MUNCH.
    Abbiamo scelto questo quadro perchè ci sembrava appropriato per poter spiegare un altro tema ricorrente: l’EMARGINAZIONE.
    Possiamo osservare nel volto del soggetto rappresentato la disperazione e la sofferenza di trovarsi ai margini della società, di considerarsi e/o essere considerato diverso, solo, escluso.
    La solitudine nel quadro non è visibile solo nel volto ma anche dal fatto che alle sue spalle non c’è altro che una strada vuota.La nostra riflessione verte tutta sulle conseguenze che una mentalità emarginativa può causare.L’uomo nasce tra gli uomini e non può fare a meno di vivere una vita sociale,per questo,emarginare una persona significherebbe lasciarla nel suo “mondo”,escluderla da ciò che la circonda.Le conseguenze di questo processo sulla vita del singolo sarebbero devastanti:l’uomo,solo,si troverebbe in un forte stato di ansia e depressione,privo della sua autostima e dignità,rischiando di inoltrarsi in strade pericolose delle quali,spesso,non si vede l’uscita.

    Il terzo ed ultimo tema che abbiamo deciso di trattare riguarda la famosa TRIADE BELEZZA,SALUTE E GIOVINEZZA. Per poter spiegare questo concetto abbiamo preso in considerazione l’immagine della campagna pubblicitarian contro l’anoressia.
    Questo fenomeno nasce da un’impostazione sociale secondo la quale l’idea della bellezza è rappresentata dalla figura femminile che ha il DOVERE di coltivarla.La donna ha il compito di migliorare il suo aspetto fisico ed estetico,inteso come soddisfacimento dei bisogni dettati dalla stessa società.
    Oggi giorno la bellezza e la presunta perfezione estetica sono tutto,infatti,vengono attribuite virtù interiori come: gentilezza, bontà,intelligenza, onestà a persone che hanno solo un “bell’aspetto”,ma alle quali nessuna di queste virtù corrisponde.
    Tutte queste impostazione e pretese sociali causano,in particolar modo nelle donne,il fenomeno dell’anoressia.Fatema Mernissi,ad esempio, nei suoi studi osserva che l’Occidente è vittima “della taglia 42”, quella definita perfetta per eccellenza.Coloro che non rientrano o non si adeguano a tali standard finiscono col sentirsi umiliati.
    Come prima accennato,la società conteporanea è tutta rivolta alla cosidetta triade bellezza-salute-giovinezza che meglio affronta Remaury nel “Il gentil sesso debole”,il quale sostiene che siamo tutti orientati e diretti verso una corsa alla perfezione.Egli,inoltre,nello studio dell’estetica fisica distingue:
    1)IL CORPO TRASFIGURATO che è legato all’immagine della perfezione corporea
    2)IL CORPO ESATTO che compie progressi verso la perfezione grazie alla scienza ed altre discipline,ed è il modello dominante.
    3)IL CORPO LIBERATO lo è dalla malattia,dal peso e dal tempo,obbligatoriamente perfetto.
    La scelta che si compie tra uno di questi tre modelli di corpo da la possibilità alla donna di raggiungere il “corpo realizzato”,ossia la conquista di un corpo perfetto in quanto prodotto del lavoro su se stessa.
    Il concetto di un’estetica perfetta può sembrare nato nella nostra epoca,ma in realtà ha origini ben lontane che risalgono all’Ottocento quanto si inizia ad affermare l’idea che l’attività fisica dovesse essere diretta al miglioramento del corpo per raggiungere la perfezione.
    Vorremmo ora riprendere l’immagine dalla quale siamo partite per poter dimostrare come l’idea di un corpo perfetto, spiegato precedentemente,abbia causato gravi danni alla qualità di vita,in particolare del mondo femminile. La magrezza, che si inserisce tra anoressia e bulimia, si impone come modello estetico,come oggetto di desiderio per il maschile e di imitazione per il genere femminile.
    Noi, però,vorremmo concludere sostenendo la tesi di chi afferma che la magrezza non è bellezza,ma è deformità, dal momento che le modelle anoressiche rappresentano un prototipo di bello che diventa mostruoso.


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    Messaggio  Daiana Marotta Gio Mag 05, 2011 5:58 pm

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    Nel laboratorio svolto in classe ci sono state presentate diverse immagini riguardanti temi come la diversità, l’emarginazione, il razzismo e l’anoressia.
    Durante le nostre ricerche abbiamo trovato molte immagini artstiche trattanti questi temi, noi, però, siamo state colpite particolarmente dalle immagini sottostanti.
    Osservandole abbiamo notato come quest’ ultime abbiano un significato simbolico molto forte e toccante.

    La prima immagine, che raffigura l’unione, la solidarietà di diverse etnie e dimostra la pacifica unione di tre mondi completamente distanti tra loro per usi, costumi e tradizioni, mette in risalto la capacità di andare oltre i pregiudizi razziali e al di là del principio base dell’etnocentrismo, ossia la convinzione che la “mia sia la razza migliore!”. Per esempio, ne è una prova palese la distinzione, assurda, che viene ormai da secoli imposta tra il Nord Ed il Sud Italia, che vede divergenze continue tra persone appartenenti ad uno stesso popolo e Paese. Osservando la foto casualmete e in coincidenza a Caserta su un grande cartellone pubblicitario, è balzato a tutte e tre in mente, subito, la grande e infinita problematica del razzismo, una piaga che incombe sulla maggior parte dei territori da molti anni e in maniera brusca e pericolosa. Trovandoci, ancora una volta, a riflettere sul tema del razzismo sono nate in noi molte considerazioni concordanti fra loro. Ci rendiamo conto di quanto i pregiudizi e l’ignoranza comune possa condizionare la vita privata e sociale di altre persone. Un esempio calzante può essere l’episodio accaduto durante il ritorno dall’università: ci trovavamo nel pulman nel quale viaggiavano molte persone, tra le quali una persona di colore. Accanto a quest’ultima c’era un posto, dei pochi, disponibile per sedersi, non solo nessuno l’ha voluto occupare, preferendo addirittura di occupare un sedile rotto o restare in piedi, ma inoltre abbiamo ascoltato molti commenti poco gradevoli, del tipo: “Io non mi siedo vicino all’abbronzato!”.

    La seconda immagine scelta è: L’URLO DI MUNCH.
    Abbiamo scelto questo quadro perchè ci sembrava appropriato per poter spiegare un altro tema ricorrente: l’EMARGINAZIONE.
    Possiamo osservare nel volto del soggetto rappresentato la disperazione e la sofferenza di trovarsi ai margini della società, di considerarsi e/o essere considerato diverso, solo, escluso.
    La solitudine nel quadro non è visibile solo nel volto ma anche dal fatto che alle sue spalle non c’è altro che una strada vuota.La nostra riflessione verte tutta sulle conseguenze che una mentalità emarginativa può causare.L’uomo nasce tra gli uomini e non può fare a meno di vivere una vita sociale,per questo,emarginare una persona significherebbe lasciarla nel suo “mondo”,escluderla da ciò che la circonda.Le conseguenze di questo processo sulla vita del singolo sarebbero devastanti:l’uomo,solo,si troverebbe in un forte stato di ansia e depressione,privo della sua autostima e dignità,rischiando di inoltrarsi in strade pericolose delle quali,spesso,non si vede l’uscita.

    Il terzo ed ultimo tema che abbiamo deciso di trattare riguarda la famosa TRIADE BELEZZA,SALUTE E GIOVINEZZA. Per poter spiegare questo concetto abbiamo preso in considerazione l’immagine della campagna pubblicitarian contro l’anoressia.
    Questo fenomeno nasce da un’impostazione sociale secondo la quale l’idea della bellezza è rappresentata dalla figura femminile che ha il DOVERE di coltivarla.La donna ha il compito di migliorare il suo aspetto fisico ed estetico,inteso come soddisfacimento dei bisogni dettati dalla stessa società.
    Oggi giorno la bellezza e la presunta perfezione estetica sono tutto,infatti,vengono attribuite virtù interiori come: gentilezza, bontà,intelligenza, onestà a persone che hanno solo un “bell’aspetto”,ma alle quali nessuna di queste virtù corrisponde.
    Tutte queste impostazione e pretese sociali causano,in particolar modo nelle donne,il fenomeno dell’anoressia.Fatema Mernissi,ad esempio, nei suoi studi osserva che l’Occidente è vittima “della taglia 42”, quella definita perfetta per eccellenza.Coloro che non rientrano o non si adeguano a tali standard finiscono col sentirsi umiliati.
    Come prima accennato,la società conteporanea è tutta rivolta alla cosidetta triade bellezza-salute-giovinezza che meglio affronta Remaury nel “Il gentil sesso debole”,il quale sostiene che siamo tutti orientati e diretti verso una corsa alla perfezione.Egli,inoltre,nello studio dell’estetica fisica distingue:
    1)IL CORPO TRASFIGURATO che è legato all’immagine della perfezione corporea
    2)IL CORPO ESATTO che compie progressi verso la perfezione grazie alla scienza ed altre discipline,ed è il modello dominante.
    3)IL CORPO LIBERATO lo è dalla malattia,dal peso e dal tempo,obbligatoriamente perfetto.
    La scelta che si compie tra uno di questi tre modelli di corpo da la possibilità alla donna di raggiungere il “corpo realizzato”,ossia la conquista di un corpo perfetto in quanto prodotto del lavoro su se stessa.
    Il concetto di un’estetica perfetta può sembrare nato nella nostra epoca,ma in realtà ha origini ben lontane che risalgono all’Ottocento quanto si inizia ad affermare l’idea che l’attività fisica dovesse essere diretta al miglioramento del corpo per raggiungere la perfezione.
    Vorremmo ora riprendere l’immagine dalla quale siamo partite per poter dimostrare come l’idea di un corpo perfetto, spiegato precedentemente,abbia causato gravi danni alla qualità di vita,in particolare del mondo femminile. La magrezza, che si inserisce tra anoressia e bulimia, si impone come modello estetico,come oggetto di desiderio per il maschile e di imitazione per il genere femminile.
    Noi, però,vorremmo concludere sostenendo la tesi di chi afferma che la magrezza non è bellezza,ma è deformità, dal momento che le modelle anoressiche rappresentano un prototipo di bello che diventa mostruoso.


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    Messaggio  giovanni gallucci Gio Mag 05, 2011 9:03 pm

    L'immagine da me scelta è una del fotografo a noi presentato che non ricordo se in classe c,era:e una foto pubblicitaria di 4 ragazze tra tre ragazzi e mi ha colpito per l'uso dei colori che i colori della pelle diversi vengono a confondersi con quelli dei vestiti idossati enfatizzato dal fatto che non vestono ordinato ma con colori per lo piu oppsti al colore della pelle e alla fine l'ultima ragazza con colore della pelle scura ma non nera'indossa 2 calzinidi colore differente:bianco e nero opposti come il"bianco" e il discriminato dalla pelle scura che si fondano così in una totale alterità che fa trasparire l'unica accumunanza:essere persone,anche se diverse.Gran bello scatto!
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty Immagine diversità... "Alla ricerca di Nemo"

    Messaggio  Caterina Vettolieri Gio Mag 05, 2011 9:31 pm

    GRUPPO COMPOSTO DA: VETTOLIERI CATERINA, SARA PALUMBO.
    Durante la lezione del 11/04/2011 abbiamo trattato il tema della diversità, scegliendo un immagine che aveva catturato di più la nostra attenzione; tra le varie immagini abbiamo scelto quella del pesciolino Nemo,"diverso" per via della sua pinna atrofica.
    Il film d'animazione racconta la storia di due pesci pagliaccio, Marlin e suo figlio Nemo. Marlin è molto protettivo nei confronti di Nemo,in quanto la sua amata pesciolina insieme agli altri figli,sono stati divorati da uno squalo,così Nemo è l'unico famigliare che gli è rimasto in vita. E perciò riversa in lui tutte le premure possibili,terrorizzato che si possa far male, ma maggiormente perchè Nemo è nato con una pinna atrofica,e questo rende Nemo molto nervoso e LIMITATO NELLA SUA VOGLIA DI CONOSCERE IL MONDO MARINO.Ma nonostante ciò Nemo decide di avventurarsi al'interno della barriera corallina, e purtroppo allontanandosi in mare aperto, Nemo viene catturato da un subacqueo e da qui inizia la disperata "ricerca di Nemo" da parte del padre, e le avventure del piccolo pesciolino superando ostacoli nonostante la sua diversità.
    Abbiamo scelto l'immagine del pesciolino Nemo,raccontando la sua storia e pur essendo un film d'animazione, che potrebbe sembrare banale, a notro parere non lo è!!perchè crediamo che anche se si ha una diversità, non bisogna abbattersi e crearsi dei limiti, ma bensì andare oltre: "in mare aperto" ed andare oltre "quella barriera corallina".
    Quella di Nemo crediamo sia una storia che deve farci riflettere, perchè spesso è facile risolvere i "problemi" degli altri con le parole! ma diventa difficile poi affrontarli in prima persona,infatti solo dopo aver affrontato numerose avventure, la storia si conclude con la consapevolezza di Marlin che non può chiudere in una "campana di vetro" il figlio per via della sua diversità, ma deve fargli abbbattere e non porre quei limiti, che possono ostacolare la vita del piccolo pesciolino! è molto importante che nella vita di ognuno di noi,ci sia il sostegno dei cari,come in questo caso, di un padre, per non porci dei limiti nell'affrontare la vita! cheers
    Questo video fa vedere proprio l'iper.protezione che Marlin ha verso il figlio Nemo per via della sua diversità.
    [youtube]<iframe width="560" height="349" src="https://www.youtube.com/embed/j9W26g5AUrc" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>[/youtube]
    Non sapevo come fare per questo non so se il video riesce a vedersi, spero di si!
    ChiaraDiNola
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Empty laboratorio 11 immagini diversità

    Messaggio  ChiaraDiNola Gio Mag 05, 2011 9:45 pm

    Le immagini sulle quali abbiamo deciso di posare la nostra attenzione sono quelle riguardanti la campagna di Oliviero Toscani ‘No anorexia’ e l’immagine sulla modella Kate Moss.Come possiamo costatare dalle immagini scelte , la nostra attenzione si è posata sul tema dell’anoressia.L’anoressia, ma anche la bulimia sono disturbi alimentari.L’anoressia riguarda la mancanza o riduzione dell’appetito, essa può divenire un vero e proprio disturbo psichico ,infatti possiamo parlare di anoressia nervosa.Anche la bulimia come abbiamo detto precedentemente rappresenta un disturbo alimentare ,in questo caso il soggetto affetto da bulimia tende a mangiare una grande quantita di cibo seguiti poi da comportamenti compensatori che vengono utilizzati per espellere il cibo appena ingerito. Il comportamento compensatorio utilizzato più frequentemente è il vomito autoindotto, ma possono esservi anche abuso di lassativi e di diuretici, digiuno e attività fisica eccessiva.Tali disturbi nell’ultimo ventennio sono diventati una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti. Negli Stati Uniti, le associazioni mediche che si occupano di disordini alimentari non esitano a definirli una vera e propria epidemia che attraversa tutti gli strati sociali e le diverse etnie. Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare. Possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni. Attribuiamo ai mass media un ruolo fondamentale nel venir a plasmare la mente di giovani ragazze ossessionate dal proprio corpo.La nostra società moderna ,nonostante grandi sviluppi tecnologici , è una società che si basa sull’apparire, diventa quindi un elemento fondamentale la bellezza e la cura ossessiva del proprio corpo.Quante volte vedendo la telesione, leggendo una rivista, camminando per strana ci imbattiamo in una quantità sproporzionata di prodotti di bellezza collegati a frasi come “Perché tu vali” (Motto della l’Oreal, una delle più note aziende che si occupano della “nostra bellezza”)Un ruolo fondamentale nella società dell’apparire viene svolto dalla moda che detta i canoni della bellezza, presentando anno dopo anno modelle sempre più magre.Osservando le immagini proposte dalla prof. durante la lezione ci siamo interrogate su che cosa sia la bellezza.Foscolo sosteneva che la bellezza è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani.Il termine bellezza rappresenta infatti una qualita,che attribuiamo a quelle cose che ci suscitano sensazioni piacevoli .Proprio per questo motivo come può un corpo “deformato” dalla magrezza suscitare qualcosa di piacevole?.Oggi parliamo di un vero e proprio culto della bellezza.La bellezza come sostiene Remaury occupa la posizione primaria nella scala dei valori.La bellezza diviene un dovere della donna .La donna deve infatti adempiere uno dei suoi bisogni principali, il bisogno di essere bella.Molte volte tendiamo ad attribuire a quei soggetti ritenuti attraenti e belli determinate qualità o virtu interiori come la bontà,l’onesta ,la gentilezza.Qualità e virtù che sono magari inesistenti.Avviene invece il procedimento contrario per quanto riguarda quei soggetti che non possono essere ritenuti belli ed attraenti e quindi attribuiamo a quest’ultimi qualità negative. Secondo Remery l’uomo è orientato e diretto verso una corsa alla perfezione per il raggiungimento di un triplice obiettivo: giovinezza,bellezza e salute.Concludiamo questo nostro commento dicendo che la vera bellezza non è quella fisica ma quella interiore, può sembrare una cosa scontata ma non lo è.L’uomo per sentirsi bello deve prima accettare se stesso e il suo corpo.Accettarsi per quello che è con i suoi pregi e difetti .Solo apprezzando se stesso, amando se stesso, potrà vivere. Si può e si deve amare una persona per le virtù e le qualità umane, e che non ha nessuna importanza se questa persona non è esteticamente attraente.
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    Messaggio  elvira diana Gio Mag 05, 2011 10:29 pm

    L'immagine che abbiamo deciso di commentare è quella rappresentante i due bambini che si sfiorano le dita e i due genitori di spalle.
    L'aspetto che risalta da questa immagine è la tenerezza sprigionata dai due bambini che cercano di interagite attraverso un contatto. Ci ha fatto pensare a ciò che abbiamo definito pura forma di comunicazione ed interscambio, protesa alla conoscenza dell'altro e non curante delle differenze fisiche e culturali che possono esserci tra due soggetti.
    D'impatto è la posizione degli adulti posti di spalle l'un l'altro che ci fa pensare ad una sorta di chiusura all'interscambio ma i bambini della foto ci lasciano tanta speranza, affinchè si possano abbattere tutte le barriere che impediscono o limitano la conoscenza di ciò che è diverso...
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    Messaggio  luciaparadiso Ven Mag 06, 2011 8:14 am

    Le immagini sulle quali abbiamo deciso di posare la nostra attenzione sono quelle riguardanti la campagna di Oliviero Toscani ‘No anorexia’ e l’immagine sulla modella Kate Moss.Come possiamo costatare dalle immagini scelte , la nostra attenzione si è posata sul tema dell’anoressia.L’anoressia, ma anche la bulimia sono disturbi alimentari.L’anoressia riguarda la mancanza o riduzione dell’appetito, essa può divenire un vero e proprio disturbo psichico ,infatti possiamo parlare di anoressia nervosa.Anche la bulimia come abbiamo detto precedentemente rappresenta un disturbo alimentare ,in questo caso il soggetto affetto da bulimia tende a mangiare una grande quantita di cibo seguiti poi da comportamenti compensatori che vengono utilizzati per espellere il cibo appena ingerito. Il comportamento compensatorio utilizzato più frequentemente è il vomito autoindotto, ma possono esservi anche abuso di lassativi e di diuretici, digiuno e attività fisica eccessiva.Tali disturbi nell’ultimo ventennio sono diventati una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti. Negli Stati Uniti, le associazioni mediche che si occupano di disordini alimentari non esitano a definirli una vera e propria epidemia che attraversa tutti gli strati sociali e le diverse etnie. Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare. Possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni. Attribuiamo ai mass media un ruolo fondamentale nel venir a plasmare la mente di giovani ragazze ossessionate dal proprio corpo.La nostra società moderna ,nonostante grandi sviluppi tecnologici , è una società che si basa sull’apparire, diventa quindi un elemento fondamentale la bellezza e la cura ossessiva del proprio corpo.Quante volte vedendo la telesione, leggendo una rivista, camminando per strana ci imbattiamo in una quantità sproporzionata di prodotti di bellezza collegati a frasi come “Perché tu vali” (Motto della l’Oreal, una delle più note aziende che si occupano della “nostra bellezza”)Un ruolo fondamentale nella società dell’apparire viene svolto dalla moda che detta i canoni della bellezza, presentando anno dopo anno modelle sempre più magre.Osservando le immagini proposte dalla prof. durante la lezione ci siamo interrogate su che cosa sia la bellezza.Foscolo sosteneva che la bellezza è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani.Il termine bellezza rappresenta infatti una qualita,che attribuiamo a quelle cose che ci suscitano sensazioni piacevoli .Proprio per questo motivo come può un corpo “deformato” dalla magrezza suscitare qualcosa di piacevole?.Oggi parliamo di un vero e proprio culto della bellezza.La bellezza come sostiene Remaury occupa la posizione primaria nella scala dei valori.La bellezza diviene un dovere della donna .La donna deve infatti adempiere uno dei suoi bisogni principali, il bisogno di essere bella.Molte volte tendiamo ad attribuire a quei soggetti ritenuti attraenti e belli determinate qualità o virtu interiori come la bontà,l’onesta ,la gentilezza.Qualità e virtù che sono magari inesistenti.Avviene invece il procedimento contrario per quanto riguarda quei soggetti che non possono essere ritenuti belli ed attraenti e quindi attribuiamo a quest’ultimi qualità negative. Secondo Remery l’uomo è orientato e diretto verso una corsa alla perfezione per il raggiungimento di un triplice obiettivo: giovinezza,bellezza e salute.Concludiamo questo nostro commento dicendo che la vera bellezza non è quella fisica ma quella interiore, può sembrare una cosa scontata ma non lo è.L’uomo per sentirsi bello deve prima accettare se stesso e il suo corpo.Accettarsi per quello che è con i suoi pregi e difetti .Solo apprezzando se stesso, amando se stesso, potrà vivere. Si può e si deve amare una persona per le virtù e le qualità umane, e che non ha nessuna importanza se questa persona non è esteticamente attraente.
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    Messaggio  RosannaDiMare Ven Mag 06, 2011 8:20 am

    Le immagini sulle quali abbiamo deciso di posare la nostra attenzione sono quelle riguardanti la campagna di Oliviero Toscani ‘No anorexia’ e l’immagine sulla modella Kate Moss.Come possiamo costatare dalle immagini scelte , la nostra attenzione si è posata sul tema dell’anoressia.L’anoressia, ma anche la bulimia sono disturbi alimentari.L’anoressia riguarda la mancanza o riduzione dell’appetito, essa può divenire un vero e proprio disturbo psichico ,infatti possiamo parlare di anoressia nervosa.Anche la bulimia come abbiamo detto precedentemente rappresenta un disturbo alimentare ,in questo caso il soggetto affetto da bulimia tende a mangiare una grande quantita di cibo seguiti poi da comportamenti compensatori che vengono utilizzati per espellere il cibo appena ingerito. Il comportamento compensatorio utilizzato più frequentemente è il vomito autoindotto, ma possono esservi anche abuso di lassativi e di diuretici, digiuno e attività fisica eccessiva.Tali disturbi nell’ultimo ventennio sono diventati una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti. Negli Stati Uniti, le associazioni mediche che si occupano di disordini alimentari non esitano a definirli una vera e propria epidemia che attraversa tutti gli strati sociali e le diverse etnie. Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate a modificare i comportamenti e l’attitudine, a adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare. Possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni. Attribuiamo ai mass media un ruolo fondamentale nel venir a plasmare la mente di giovani ragazze ossessionate dal proprio corpo.La nostra società moderna ,nonostante grandi sviluppi tecnologici , è una società che si basa sull’apparire, diventa quindi un elemento fondamentale la bellezza e la cura ossessiva del proprio corpo.Quante volte vedendo la telesione, leggendo una rivista, camminando per strana ci imbattiamo in una quantità sproporzionata di prodotti di bellezza collegati a frasi come “Perché tu vali” (Motto della l’Oreal, una delle più note aziende che si occupano della “nostra bellezza”)Un ruolo fondamentale nella società dell’apparire viene svolto dalla moda che detta i canoni della bellezza, presentando anno dopo anno modelle sempre più magre.Osservando le immagini proposte dalla prof. durante la lezione ci siamo interrogate su che cosa sia la bellezza.Foscolo sosteneva che la bellezza è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani.Il termine bellezza rappresenta infatti una qualita,che attribuiamo a quelle cose che ci suscitano sensazioni piacevoli .Proprio per questo motivo come può un corpo “deformato” dalla magrezza suscitare qualcosa di piacevole?.Oggi parliamo di un vero e proprio culto della bellezza.La bellezza come sostiene Remaury occupa la posizione primaria nella scala dei valori.La bellezza diviene un dovere della donna .La donna deve infatti adempiere uno dei suoi bisogni principali, il bisogno di essere bella.Molte volte tendiamo ad attribuire a quei soggetti ritenuti attraenti e belli determinate qualità o virtu interiori come la bontà,l’onesta ,la gentilezza.Qualità e virtù che sono magari inesistenti.Avviene invece il procedimento contrario per quanto riguarda quei soggetti che non possono essere ritenuti belli ed attraenti e quindi attribuiamo a quest’ultimi qualità negative. Secondo Remery l’uomo è orientato e diretto verso una corsa alla perfezione per il raggiungimento di un triplice obiettivo: giovinezza,bellezza e salute.Concludiamo questo nostro commento dicendo che la vera bellezza non è quella fisica ma quella interiore, può sembrare una cosa scontata ma non lo è.L’uomo per sentirsi bello deve prima accettare se stesso e il suo corpo.Accettarsi per quello che è con i suoi pregi e difetti .Solo apprezzando se stesso, amando se stesso, potrà vivere. Si può e si deve amare una persona per le virtù e le qualità umane, e che non ha nessuna importanza se questa persona non è esteticamente attraente.
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    Messaggio  mara cestrone Ven Mag 06, 2011 8:53 am

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    L’immagine che ci ha colpito maggiormente è stata quella della ragazza anoressica proposta da OLIVIERO TOSCANI.
    Tale immagine ci ha colpito perché rispecchia una pecca della società attuale,molte ragazze hanno il desiderio di adeguarsi agli standard di bellezza, che al giorno d’oggi presentano dei tratti esagerati di magrezza. Infatti molte ragazze iniziano una dieta ferrea, che le porterà all’anoressia, proprio perché vogliono a tutti i costi assomigliare alle modelle proposte di continuo dai Mass Media. Di conseguenze queste modelle scheletriche, che la moda ci impone, diventano il punto di paragone. E si è disposte a fare qualsiasi cosa pur di somigliarle sviluppando una visione distorta per quanto riguarda i canoni di bellezza,considerando normale quella magrezza eccessiva delle top model. Di conseguenza questi corpi scheletrici delle modelle incarnano un tratto di morte e di malattia, elevato in maniera paradossale a modello estetico, e che diventa oggetto di desiderio maschile e di imitazione femminile.
    L’anoressia in pochi anni è diventata non soltanto una moda, ma si è anche imposta nella società come unico modello di nuova femminilità, di un nuovo modo di essere donna.
    Il termine anoressia letteralmente significa senza appetito, ma in realtà questo malessere è molto più serio di una semplice inappetenza in quanto può degenerare in una vera e propria repulsione ossessiva nei confronti del cibo.
    L’anoressia può essere conseguente a malattie di varia natura. Quella maggiormente conosciuta è l’anoressia nervosa, ovvero un disturbo narcisistico che consiste nel sentirsi forti e potenti opponendo resistenza al cibo. Questo disordine alimentare colpisce soprattutto le ragazze dai 12 ai 25 anni,. Un fatto da sottolineare è che il fenomeno è in continua crescita. L’anoressia può venir definita una patologia quasi del tutto femminile. Anche se, proprio negli ultimi anni, i casi di anoressia maschile stanno aumentando. Questa marcata maggioranza di vittime di sesso femminile, accade in quanto la donna attribuisce maggior importanza al corpo rispetto all’uomo, infatti, già le bambine hanno la consapevolezza di avere un corpo che un giorno farà da richiamo sessuale nei confronti dell’altro sesso e di conseguenza sono coscienti del fatto che dovranno prendersene cura. Dunque gli individui femminili (donne, giovani donne, ragazze e bambine) attraverso il corpo esternano il loro disagio nei confronti della vita quando non sono in grado di esprimerlo a parole. Di conseguenza le donne scelgono l'anoressia e la bulimia per dire che stanno male, facendo parlare il corpo per esprimere i diversi malesseri..
    L’anoressia nervosa, come tutti i disturbi del comportamento, è una malattia molto complessa, in quanto ha all’origine l’interazione di molteplici fattori biologici, ambientali, sociali, psicologici e psichiatrici,si considera tutto ciò che non è perfetto una specie di fallimento, hanno una generale insoddisfazione della vita e di sé stesse.
    Secondo noi la maggior parte delle ragazze che cadono in questa trappola(anoressia) hanno alle spalle problemi personali,familiari come la modella Isabelle Caro.
    Isabelle arrivo a pesare 25 chili a causa del suo difficile rapporto con la madre che dai 4 ai 13 anni le impedì di uscire di casa. Non poteva nemmeno passeggiare in giardino, l’unica eccezione era la visita ai nonni a cui le era impedito di raccontare questa sua prigionia. Non poteva andare a scuola, la madre era sua insegnante privata per le materie scolastiche e per imparare a suonare il violino .La donna non voleva che sua figlia crescesse:non poteva avere amici o piangere. In compenso la riempiva di giocattoli. E da qui nasce questo suo viaggio nel tunnel dell’anoressia che, a soli 28 anni, le ha strappato il bene più prezioso: la vita.
    Dalla sua esperienza abbiamo capito che non bisogna chiudersi in se stesi ma andare alte e cercare aiuto perché la vita è bella e va vissuta giorno dopo giorno senza che nessuno la ostacoli…..!!!!!! Laughing
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    Maria Vittoria Ricciola


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    Messaggio  Maria Vittoria Ricciola Ven Mag 06, 2011 9:46 am

    GRUPPO COMPOSTO DA :GIULIANA SICAMBRO, MARIAROSARIA CACCIAPUOTI,LUCIA CACCIAPUOTI,MARIA VITTORIA RICCIOLA,KATIUSCIA MIELE.



    A volte sembra quasi che ci si ritrovi a parlare sempre delle stesse cose,di essere ripetitivi,ma purtroppo data la globalizzazione,l'emancipazione tecnologica,lo sviluppo industriale dei paesi dell'Occidente,quello della complessità è un tema complesso,plurimo e purtroppo fortemente sentito nella società odierna,piu' che in quelle passate.A tal proposito dunque,sulla diversità razziale c'è molto da dire,e molto si è detto,ma non è mai abbastanza.
    L'immagine che in tal senso ci ha colpito,è quella raffigurante due bambini dal "diverso colore" della pelle,che si trovano faccia a faccia in un supermercato,in braccio ai loro rispettivi genitori che si danno le spalle;probabilmente non volutamente.
    Ma proprio su questo intendiamo focalizzare la nostra attenzione:i due bambini "diversi" l'uno dall'altro,poco piu' che neonati,trovandosi faccia a faccia allungano le mani,quasi come se volessero accarezzarsi o giocare,mentre i genitori sono troppo impegnati a fare compere per degnarsi di uno sguardo vicendevolmente.Allora la questione è:data la scientificità approvata dell'uguaglianza genetica degli uomini,data la volontà da parte di alcuni,a volte pochi,di condividere valori,costumi e luoghi,allora perchè i bambini non badano all'apparenza ma alla semplice volontà da parte di entrambi,di scambiarsi un cenno di bontà? Perchè negli adulti,invece,ciò che prevale è l'astio,l'etichettamento e pregiudizi infondati che talvolta rendono l'uomo incurante dei sentimenti di chi si ha di fronte?
    Noi crediamo che purtroppo la nostra società,quella in cui viviamo,sia avanzata e si sia "emancipata" intorno al NON VALORE di diversità e di superiorità di una razza rispetto ad un'altra e,dunque,nel corso della storia abbia creato essa stessa certi modi di vedere il mondo e gli altri,ma senza che ve ne fosse stato cenno alcuno in qualche dogma.Tutto questo possiamo paragonarlo un pò al fuoco sotto la cenere,dal momento in cui oggi si parla tanto di tolleranza verso gli immigrati,in teoria,ma in pratica basta guardarci intorno ogni giorno per vedere come le cose non stanno proprio così...spesso l'intolleranza verso queste persone è incentivata da molteplici episodi che invadono la cronaca nera ogni giorno.
    Dunque,a nostro parere,bisogna partire in primis dall'uomo stesso,a creare in lui valori quali la solidarietà,l'umiltà,che nell'immagine in questione è riscontrabile solo nei bambini.
    Il compito di tutte le agenzie formative è quello di insegnare a non generalizzare e non condannare un intero popolo per lo sbaglio di un unico soggetto.Tutto ciò al fine di renderci conto che la "diversità" non è altro che un elemento per crescere,emanciparsi e unirsi,comprendendo l'altro,e una volta e per tutte "etichettarlo" come elemento positivo,di interscambio e di vero e proprio incontro,che può favorire la possibilità di porci in prospettiva per la costruzione di un mondo migliore.
    D'altra parte,il concetto di razza non è altro che un costrutto culturale istituito per "difendersi" dalla diversità,dal diverso da sè,perchè questo comprometterebbe guardare oltre il proprio orizzonte,lì dove non esistono uniche certezze,uniche tradizioni,unici valori.Dunque,solo apprezzando il DIVERSO si possono infrangere e abbattere i limiti del possibile e,perchè no,anche dell'impossibile.
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    angela d' alterio


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    Messaggio  angela d' alterio Ven Mag 06, 2011 11:25 am

    attualmente il desiderio di ogni ragazza è diventare magra...stare in certi parametri altrimenti si è "out". l' immagine sulla quale mi sn soffermata maggiormente è quella relativa alla modella Kate Moss con quella dell' attrice Sophia Loren...due donne molto diverse tra loro che esprimono bellezze altrettanto differenti. Stiamo parlando di apparenza, di estetica, di un corpo che non è per niente femminile, CHE NON MOSTRA CARNE MA OSSA!!!! credo che il cibo sia uno dei tanti piaceri della vita e come tale va vissuto, goduto a pieno.....se oggi le ragazze rifiutano il cibo stesso rifiutano la vita...un dono che ci viene concesso una volta sola...tengo a dire una cosa che mi sta molto a cuore cioè che aldilà dei problemi e le difficoltà che ognuno di noi può avere nell' arco di una vita, dovremmo volerci più bene...dovremmo amarci per quello che siamo con i nostri pregi e i nostri difetti...il problema sorge quando ci dimentichiamo di noi stessi....
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    florentina tufo


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    Messaggio  florentina tufo Ven Mag 06, 2011 12:31 pm


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    Messaggio n°171
    IMMAGINI DIVERSITA' COMMENTI.
    roberta il Gio Apr 14, 2011 5:35 pm
    GRUPPO ESEGUITO DA:DE SANTIS ROBERTA, CERIELLO MARIALUISA, TUFO FLORENTINA, MARTINELLI MADDALENA.
    https://i.servimg.com/u/f29/16/29/60/69/images13.jpg
    https://i.servimg.com/u/f29/16/29/60/69/images14.jpg

    Abbiamo scelto di commentare queste 2 immagini per evidenziare il concetto di diversità, del non essere accettati dalla società. Nella prima immagine quella della Bella e la Bestia si nota che Bella accetta la Bestia anzi si innamora della Bestia proprio perchè guarda l'aspetto interiore della Bestia e non l'aspetto esteriore, invece la seconda immagine quella della modella si credeva che la famiglia fosse la causa principale di tutto ciò, ma ora non è così o almeno in parte, perché le cause sono molteplici: i modelli culturali, l'importanza dell'immagine, la questione dell'identità. Infatti per lei non è andata bene basta vedere l'immagine per capirlo, si commenta da sola... Questo è per dire che non bisogna cambiare per la società o per la persona amata l'importante è essere sè stessi e piacersi, perchè l'essere diverso non vuol dire avere qualcosa di meno degli altri anzi è proprio l'essere diversi che ci rende unici perchè il mondo è bello perchè è vario!Un esempio e un modello da seguire è proprio quello di ANNA, nostra collega e amica.
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    liberapalino


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    Messaggio  liberapalino Ven Mag 06, 2011 1:20 pm

    Gruppo formato da:Maria Nappi e Libera Palino

    Il giorno 11 aprile,ossia quando la Prof.Briganti ci ha mostrato le varie immagini relative a quella che potrebbe essere la diversità,noi abbiamo scelto di parlare di tre immagini in particolare,quelle che per noi hanno acceso la voglia di discutere.Siamo sicuramente rimaste colpite dalla modella affetta da anoressia Kate Moss e dalla bellissima foto di Sophia Loren,ottima come immagine per fare un confronto e per poter sottolineare che nonostante la sua bellezza non vinse Miss Italia perché ritenuta troppo formosa. Ma ritornando a noi le tre immagini di cui vorremmo parlare sono:

    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 1989747e96df328eeb0d6913bf12a069


    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Donne-giraffa-uno


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 Shoesa

    Vorremmo iniziare a parlare di quella che è secondo noi la diversità più assurda: il RAZZISMO.
    Si è arrivati a fare per questa inesistente differenza ebrei,omosessuali,una catastrofe spaventosamente inumana, per quanto ci riguarda, non è,in questo caso si può dire, normale che un essere umano si senti superiore e migliore di un altro solo perchè quell'altro è di colore,o ebreo,o omosessuale e dunque visto diverso,quindi eliminato e non è affatto cosi che si diventa tutti uguali,perchè gia lo siamo essendo semplici esseri umani:PERSONE.
    Dunque secondo noi in quel caso vigeva proprio l'emblema della diversità vista,ma inesistente. La diversità siamo noi a crearla,non esiste.Esiste,forse, solo un numero maggiore di persone cosiddette uguali o per meglio dire simili e, dunque,cio che si distacca da queste similitudini viene erroneamente visto diverso.
    Noi frequentando questo corso abbiamo capito tante cose,abbiamo imparato a non guardare "con occhi diversi" quelle che potrebbero essere definite diversità.Le cose bisogna guardarle col cuore e con la mente,un mente aperta a tutto e che sa che non è la differenza a doverci spaventare(punto debole dell'essere umano)dobbiamo superare questo timore dell'altro e non farci coivolgere dalla massa.
    Solo cosi potremmo liberarci da tutti i stereotipi e pregiudizi e da tutti quelli che sembrano essere i giusti modelli di vita.
    La bellezza,dunque,come la razza termine assolutamente errato,sono stati creati da noi,infatti ogni società ha il suo modo di vedere le cose,da noi ad esempio sarebbe visto in modo strano una donna giraffa.
    Donna che usa un collare per allungare il collo per apparire bella alla sua società,cosi come lo è il ripicciolimento dei piedi delle donne cinesi,mettendo fin da piccole scarpe stretttissime che le bloccavano la crescita di questi fino al malformamento.
    Sarà pur assurdo per noi,ma è tradizione come lo era mettere i bustier stretti a tal punto da portare problemi salutari.Vorremo concludere questo lavoro con la notissima frase di Albert Einstein:
    "L'unica razza che conosco è quella umana."


    Ringraziamo ancora una volta la Prof.Briganti per tutto cio che ci sta,tramite le sue lezione,trasmettendo.
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    Messaggio  marianappi Ven Mag 06, 2011 1:26 pm

    Gruppo formato da:Maria Nappi e Libera Palino

    Il giorno 11 aprile,ossia quando la Prof.Briganti ci ha mostrato le varie immagini relative a quella che potrebbe essere la diversità,noi abbiamo scelto di parlare di tre immagini in particolare,quelle che per noi hanno acceso la voglia di discutere.Siamo sicuramente rimaste colpite dalla modella affetta da anoressia Kate Moss e dalla bellissima foto di Sophia Loren,ottima come immagine per fare un confronto e per poter sottolineare che nonostante la sua bellezza non vinse Miss Italia perché ritenuta troppo formosa. Ma ritornando a noi le tre immagini di cui vorremmo parlare sono:

    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 14 1989747e96df328eeb0d6913bf12a069


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    Vorremmo iniziare a parlare di quella che è secondo noi la diversità più assurda: il RAZZISMO.
    Si è arrivati a fare per questa inesistente differenza ebrei,omosessuali,una catastrofe spaventosamente inumana, per quanto ci riguarda, non è,in questo caso si può dire, normale che un essere umano si senti superiore e migliore di un altro solo perchè quell'altro è di colore,o ebreo,o omosessuale e dunque visto diverso,quindi eliminato e non è affatto cosi che si diventa tutti uguali,perchè gia lo siamo essendo semplici esseri umani:PERSONE.
    Dunque secondo noi in quel caso vigeva proprio l'emblema della diversità vista,ma inesistente. La diversità siamo noi a crearla,non esiste.Esiste,forse, solo un numero maggiore di persone cosiddette uguali o per meglio dire simili e, dunque,cio che si distacca da queste similitudini viene erroneamente visto diverso.
    Noi frequentando questo corso abbiamo capito tante cose,abbiamo imparato a non guardare "con occhi diversi" quelle che potrebbero essere definite diversità.Le cose bisogna guardarle col cuore e con la mente,un mente aperta a tutto e che sa che non è la differenza a doverci spaventare(punto debole dell'essere umano)dobbiamo superare questo timore dell'altro e non farci coivolgere dalla massa.
    Solo cosi potremmo liberarci da tutti i stereotipi e pregiudizi e da tutti quelli che sembrano essere i giusti modelli di vita.
    La bellezza,dunque,come la razza termine assolutamente errato,sono stati creati da noi,infatti ogni società ha il suo modo di vedere le cose,da noi ad esempio sarebbe visto in modo strano una donna giraffa.
    Donna che usa un collare per allungare il collo per apparire bella alla sua società,cosi come lo è il ripicciolimento dei piedi delle donne cinesi,mettendo fin da piccole scarpe stretttissime che le bloccavano la crescita di questi fino al malformamento.
    Sarà pur assurdo per noi,ma è tradizione come lo era mettere i bustier stretti a tal punto da portare problemi salutari.Vorremo concludere questo lavoro con la notissima frase di Albert Einstein:
    "L'unica razza che conosco è quella umana."


    Ringraziamo ancora una volta la Prof.Briganti per tutto cio che ci sta,tramite le sue lezione,trasmettendo.
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    Messaggio  Velardi Giusy Ven Mag 06, 2011 1:28 pm

    "Grazie" ai mass media ogni giorno siamo costretti a confrontarci con canoni di bellezza altamente discutibili.Costantemente siamo bombardati da messaggi (che siano essi immagini ,suoni,frasi,slogan)che si impossessano delle nostre menti anche inconsapevolmente.Tali messaggi sono in grado di condizionare l'evoluzione socio-culturale del mondo in cui viviamo.Nella società odierna c'è una continua e costante ricerca della perfezione ,vediamo ad esempio che i concorsi di bellezza stabiliscono che già per potervi partecipare bisogna rispettare una certa taglia e anche gli stilisti prediligono sempre più modelle dall'eccessiva magrezza nonostante le continue campagne pubblicitarie contro l'anoressia.Tutto ciò spinge moltissime ragazze a trarre spunto,a prendere come oggetto di emulazione tali cattivi esempi,e sembrano avere come unica preoccupazione l'evitare gli eccessi alimentari,con drastiche diete nonostante ,spesso,non ne abbiano alcun reale bisogno.Basta accendere la tv,sfogliare riviste per essere sommersi da continue campagne pubblicitarie che ci spingono ad acquistare "creme miracolose" contro cellulite,creme rassodanti,snellenti...ci vengono proposte continuamente diete fai da te che assicurano la perdita di peso in un battibaleno.Seguendo sempre la scia della perfezione,e soddisfando la volontà di sentirsi accettate dalla società,molte adolescenti che non hanno ancora raggiunto la maggiore età esprimono il desiderio di ricorrere alla chirurgia per ottenere artificialmente risultati che la natura le ha negato.La società in cui viviamo ha stabilito per noi che essere magre è sinonimo di bellezza....Ma chi ha stabilito che questa è la vera bellezza??Chi l'ha detto che una donna con qualche chilo di troppo non possa essere definita bella e perchè no partecipare a un concorso di bellezza??Questa continua ed estenuante ossessione verso "questi miti di bellezza" può far si che la situazione degeneri,sfociando in una delle più terribili e attuali malattie :l'anoressia,mancanza o riduzione dell'appetito che Può condurre alla morte se persiste.Un esempio recente che ha scosso le coscienze è stato il caso della modella Isabelle Caro morta poichè vittima della sua continua ed estenuante ossessione verso la perfezione.Il cartellone pubblicitario che la ritraeva in forma scheletrica è stato contestato in quanto si pensava potesse influire ancor di più come cattivo insegnamento,a tal punto da essere emulato.Ma in realtà secondo noi,quell'immagine difficilmente potrà essere dimenticata,e riteniamo che possa servire a prendere atto dei rischi che può comportare questa malattia ,e possa aiutare a riflettere e aprire gi occhi a moltissimi giovani.Per tali motivi la nostra scelta è ricaduta sull'opera di Botero "la ballerina alla sbarra",opera in cui è rappresentata una ballerina che esegue una lezione di danza classica,tipo di danza in cui,come sappiamo,vanno rispettati determinati canoni fisici.Ci aspetteremo tutti di trovare una donna esile ed aggraziata ma in realtà ci troviamo davanti una ballerina un pò goffa e grassa,dunque non ha nulla che rappresenti lo stereotipo di danzatrice classica.Ma è una ballerina che nonostante i suoi kili di troppo riesce a trasmettere una leggerezza corporea che le permette di sollevarsi sulle punte e che,a nostro avviso,è sinonimo di bellezza interiore.La ballerina si sente felice nel danzare, andando al di là del suo aspetto fisico e va oltre ,non con il corpo ma grazie alla mente.Infatti questo quadro ci insegna che anche una persona grassa può avere un posto nella società e sviluppare delle abilità.Vedendo questo quadro con gli occhi di chi vive in una società come la nostra per un attimo siamo portati a viaggiare indietro nel tempo,nell epoca in cui la vera bellezza era quella naturale e perchè no ,fatta anche di forme tondeggianti e curve prosperose.Infatti icona di sensualità e bellezza mondiale nonostante le forme non canoniche era Sofia Loren.Ognuno di noi dovrebbe essere in grado di sentirsi a proprio agio nel proprio corpo e non guardarsi allo specchio immaginando delle gambe che non gli appartengno,o una pancia piatta da infilare in un qualsiasi jeans.Sembrerà scontato,banale,dire che la bellezza vera è quella interiore,quella dell'anima.La grandezza dell'uomo è sentirsi bene e appagati con se stessi,accettandoci cosi come siamo con i nostri pregi ed i nostri difetti,perchè sono proprio quelli che ci rendono unici e speciali.

    GRUPPO COMPOSTO DA: ANNA SAVIO E GIUSY VELARDI

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