Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

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    Roberta Di Maso


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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  Roberta Di Maso Ven Mag 06, 2011 1:30 pm

    L'immagine che ci ha colpito maggiormente è stata quella dei bambini con la pelle di colore diverso.Lagioia dello stare insieme,la voglia di divertirsi e di comunicare è questo ciò che traspare dalla figura,che può essere definito con una sola parola AMICIZIA.Anche i loro occhi hanno un colore diverso,ma esprimono un unico sentimento,quello di FELICITà. Il loro abbraccio è simbolo di amore e fratellanza,testimonia l'assenza di pregiudizi,che invece sono comunemente molto diffusi nella sociètà degli adulti.Tutti i bambini sono uguali e non ci deve essere alcuna diversità tra di loro.
    Questa foto trasmette anche un altro messaggio:"Unione e pace tra le diverse razze".Purtroppo il nostro paese vive ancora di una certa intolleranza ai danni degli immagrati stranieri e ciò emerge dagli atti vandalici causati dal razzismo,come quello che c'è stato in provincia di Varese:In prossimità di una scuola elementare sono state messe delle sagome raffiguranti bambini,con lo scopo di mettere gli automobilisti in stato di allerta.alcune di queste sagome rappresentavano volutamente dei bambini di colore.Nella notte alcuni vandali hanno colorato con una vernice spray bianca,faccia piedi e mani di queste sagome.Ci auguriamo che in futuro non ci siano più queste forme di discriminazione,affinchè queste persone vengano considerate per quello che sono realmente.
    Un mondo inteso come villaggio globale e multietnico dove i fenomeni come il razzismo e la non accettazione di chi appare diverso,risultano essere anacronistici!!é questa la prospettiva verso la quale bisognerebbe protendere per un MONDO MIGLIORE!!

    Anche altre due immagini sono state interessanti,quella del bambino con il braccialetto con su scritto homo sexy e quella della modella anoressica Isabella Caro.Lanoressia può essere definita una vera e propria malattia mentale tipica dei paesi dell'occidente.Lafascia di età più a rischio è quella adolescenziale.Le adolescenti si creano un'immagine di corpo perfetto:le modelle di taglia 38! Questo temite televisione cinema e riviste.
    Avolte sono anche la scuola e la famiglia,oltre ai mass media ad aggravare ancora di più la situazione fornendo un esempio educativo negativo.Sono queste le premesse di tale patologia.L'esempio più eclatante è stato quello della modella Isabella Caro.Vedere la sua immagine è stato impressionante perchè lei ha ridotto il suo corpo in condizioni estreme,senza rendersi conto che stesse andando contro la morte."No Anorexia!" è questo il messaggio che Toscani vuole lanciare al mondo della moda attuale!!!

    L'immagine del bambino con il braccialetto con su scritto homo sexy,invece,ha suscitato in noi un forte senso di tenerezza e di dolcezza.Anche l'omosessuale è un diverso che continuamente deve combattere contro stereotipi nel contesto sociale e lavorativo.Ciò non dipende ne da un fatto culturale ne geografico,ma da un diverso tipo di mentalità.
    "L'orientamento sessuale non è una scelta!"è questa la frase che ci ha lasciato pensare a lungo.Gli omosessuali sono persone come tutte le altre,anche loro hanno la propria dignità umana,poichè cercano meglio di esprimere meglio, la loro personalità,vengono giudicati dagli altri anche senza motivo!!!Speriamo che un domani queste persone non saranno più costrette a reprimere la loro vera identità,nascondendosi dietro una finta identità e che tutti coloro che vengono definiti diversi non saranno più considerati come tali,ma individui eccezionali capaci di dare molto.


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    Messaggio  savio anna Ven Mag 06, 2011 1:31 pm

    "Grazie" ai mass media ogni giorno siamo costretti a confrontarci con canoni di bellezza altamente discutibili.Costantemente siamo bombardati da messaggi (che siano essi immagini ,suoni,frasi,slogan)che si impossessano delle nostre menti anche inconsapevolmente.Tali messaggi sono in grado di condizionare l'evoluzione socio-culturale del mondo in cui viviamo.Nella società odierna c'è una continua e costante ricerca della perfezione ,vediamo ad esempio che i concorsi di bellezza stabiliscono che già per potervi partecipare bisogna rispettare una certa taglia e anche gli stilisti prediligono sempre più modelle dall'eccessiva magrezza nonostante le continue campagne pubblicitarie contro l'anoressia.Tutto ciò spinge moltissime ragazze a trarre spunto,a prendere come oggetto di emulazione tali cattivi esempi,e sembrano avere come unica preoccupazione l'evitare gli eccessi alimentari,con drastiche diete nonostante ,spesso,non ne abbiano alcun reale bisogno.Basta accendere la tv,sfogliare riviste per essere sommersi da continue campagne pubblicitarie che ci spingono ad acquistare "creme miracolose" contro cellulite,creme rassodanti,snellenti...ci vengono proposte continuamente diete fai da te che assicurano la perdita di peso in un battibaleno.Seguendo sempre la scia della perfezione,e soddisfando la volontà di sentirsi accettate dalla società,molte adolescenti che non hanno ancora raggiunto la maggiore età esprimono il desiderio di ricorrere alla chirurgia per ottenere artificialmente risultati che la natura le ha negato.La società in cui viviamo ha stabilito per noi che essere magre è sinonimo di bellezza....Ma chi ha stabilito che questa è la vera bellezza??Chi l'ha detto che una donna con qualche chilo di troppo non possa essere definita bella e perchè no partecipare a un concorso di bellezza??Questa continua ed estenuante ossessione verso "questi miti di bellezza" può far si che la situazione degeneri,sfociando in una delle più terribili e attuali malattie :l'anoressia,mancanza o riduzione dell'appetito che Può condurre alla morte se persiste.Un esempio recente che ha scosso le coscienze è stato il caso della modella Isabelle Caro morta poichè vittima della sua continua ed estenuante ossessione verso la perfezione.Il cartellone pubblicitario che la ritraeva in forma scheletrica è stato contestato in quanto si pensava potesse influire ancor di più come cattivo insegnamento,a tal punto da essere emulato.Ma in realtà secondo noi,quell'immagine difficilmente potrà essere dimenticata,e riteniamo che possa servire a prendere atto dei rischi che può comportare questa malattia ,e possa aiutare a riflettere e aprire gi occhi a moltissimi giovani.Per tali motivi la nostra scelta è ricaduta sull'opera di Botero "la ballerina alla sbarra",opera in cui è rappresentata una ballerina che esegue una lezione di danza classica,tipo di danza in cui,come sappiamo,vanno rispettati determinati canoni fisici.Ci aspetteremo tutti di trovare una donna esile ed aggraziata ma in realtà ci troviamo davanti una ballerina un pò goffa e grassa,dunque non ha nulla che rappresenti lo stereotipo di danzatrice classica.Ma è una ballerina che nonostante i suoi kili di troppo riesce a trasmettere una leggerezza corporea che le permette di sollevarsi sulle punte e che,a nostro avviso,è sinonimo di bellezza interiore.La ballerina si sente felice nel danzare, andando al di là del suo aspetto fisico e va oltre ,non con il corpo ma grazie alla mente.Infatti questo quadro ci insegna che anche una persona grassa può avere un posto nella società e sviluppare delle abilità.Vedendo questo quadro con gli occhi di chi vive in una società come la nostra per un attimo siamo portati a viaggiare indietro nel tempo,nell epoca in cui la vera bellezza era quella naturale e perchè no ,fatta anche di forme tondeggianti e curve prosperose.Infatti icona di sensualità e bellezza mondiale nonostante le forme non canoniche era Sofia Loren.Ognuno di noi dovrebbe essere in grado di sentirsi a proprio agio nel proprio corpo e non guardarsi allo specchio immaginando delle gambe che non gli appartengno,o una pancia piatta da infilare in un qualsiasi jeans.Sembrerà scontato,banale,dire che la bellezza vera è quella interiore,quella dell'anima.La grandezza dell'uomo è sentirsi bene e appagati con se stessi,accettandoci cosi come siamo con i nostri pregi ed i nostri difetti,perchè sono proprio quelli che ci rendono unici e speciali.

    GRUPPO COMPOSTO DA: ANNA SAVIO E GIUSY VELARDI
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    Messaggio  ersilietta Ven Mag 06, 2011 2:21 pm

    GRUPPO FORMATO DA ERSILIA MATTIELLO & CAROLINA COZZOLINO
    In questa lezione la professoressa ci ha mostrato delle immagini che ci hanno fatto riflettere su alcuni temi che affliggono la nostra società e che sono alquanto delicati anche da affrontare. Come ad esempio il tema dell’anoressia, che è tanto temuto e discusso. Questo argomento è temuto soprattutto dalle mamme che non fanno altro che ripeterci di mangiare altrimenti si va a finire nel “cerchio” dell’anoressia..(questo è quello che mi ripete sempre mia mamma!) l’immagine riguardante l’anoressia è alquanto toccante perché mostra una donna ad uno stadio avanzato di questa malattia che l’ha portata alla morte! Questa foto è stata scattata da Oliviero Toscani ed è una foto che mostra una realtà alquanto cruda che stesso noi cerchiamo di evitare con lo sguardo e non accettarla. Noi abbiamo paragonato questa fotografia a quella di Sophia Loren e di Marilyn Monroe che rappresentano quella categoria di donne che fanno “impazzire” gli uomini..eppure noi ragazze invece di seguire queste tipologie di donne che sono delle sex symbol, tendiamo a seguire sempre quelle più magre come ad esempio le veline, le modelle le attrici..e le ballerine di danza classica! Ed è proprio su quest’ultima “categoria” di donna che abbiamo soffermato la nostra attenzione..soprattutto sul dipinto “la ballerina” di Botero. Il dipinto è molto divertente perché ritrae una ballerina in carne ma che ha una postura leggiadra della danza classica; è una pura contraddizione questo quadro ma nonostante ciò rappresenta i canoni consumistici che la società contemporanea richiede. L’obiettivo che Botero vuole farci raggiungere è proprio quello di andare oltre l’esteriorità, di non soffermarci all’apparenza ma di andare oltre!Crediamo che la maggior parte delle volte sia la società con i mass media a mandare segnali sbagliati a questi giovani d'oggi, che sono sempre più sensibili al cambiamento. Oggi l'immagine del bello sembra contare più della stessa vita, e questo non deve passare per le menti dei ragazzi, soprattutto per quelli che sono ancora in fase di crescita, ricshiando di far diventare la stessa idea un ossessione, che è peggio di una malattia. Grazie a questa lezione abbiamo capito che bisogna educare questa società cercando di farla avvicinare il più possibile all'arte e alla cultura... e aprendo le nostre menti a qualcosa di molto più grande............LA VITA VISTA A 360 GRADI!!!!
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    Messaggio  ersilietta Ven Mag 06, 2011 2:22 pm

    VOGLIO CONDIVIDERE CON VOI UNA POESIA CHE HO TROVATO NAVIGANDO SUL WEB, RIGUARDA L’ANORESSIA
    IL VOLO

    Occhi in lacrime, ossa sporgenti
    e freddo
    vene secche e sangue sui polsi,
    catene che stringono e rinchiudono la mente
    nel suo angusto spazio
    una ingannevole volontà
    assoggettata a un subdolo tiranno
    che striscia sottopelle.
    Labbra viola e pelle secca,
    è questa la perfezione?
    volo e osservo dall'alto,
    esco dalla mia prigionia
    e vedo da fuori
    la mia distruzione interna.
    Lotto
    e un giorno tutto questo
    avrà il profumo di un ricordo
    Carolina Cozzolino
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty LABORATORIO 11.

    Messaggio  Carolina Cozzolino Ven Mag 06, 2011 2:28 pm

    GRUPPO FORMATO DA ERSILIA MATTIELLO & CAROLINA COZZOLINO
    In questa lezione la professoressa ci ha mostrato delle immagini che ci hanno fatto riflettere su alcuni temi che affliggono la nostra società e che sono alquanto delicati anche da affrontare. Come ad esempio il tema dell’anoressia, che è tanto temuto e discusso. Questo argomento è temuto soprattutto dalle mamme che non fanno altro che ripeterci di mangiare altrimenti si va a finire nel “cerchio” dell’anoressia..(questo è quello che mi ripete sempre mia mamma!) l’immagine riguardante l’anoressia è alquanto toccante perché mostra una donna ad uno stadio avanzato di questa malattia che l’ha portata alla morte! Questa foto è stata scattata da Oliviero Toscani ed è una foto che mostra una realtà alquanto cruda che stesso noi cerchiamo di evitare con lo sguardo e non accettarla. Noi abbiamo paragonato questa fotografia a quella di Sophia Loren e di Marilyn Monroe che rappresentano quella categoria di donne che fanno “impazzire” gli uomini..eppure noi ragazze invece di seguire queste tipologie di donne che sono delle sex symbol, tendiamo a seguire sempre quelle più magre come ad esempio le veline, le modelle le attrici..e le ballerine di danza classica! Ed è proprio su quest’ultima “categoria” di donna che abbiamo soffermato la nostra attenzione..soprattutto sul dipinto “la ballerina” di Botero. Il dipinto è molto divertente perché ritrae una ballerina in carne ma che ha una postura leggiadra della danza classica; è una pura contraddizione questo quadro ma nonostante ciò rappresenta i canoni consumistici che la società contemporanea richiede. L’obiettivo che Botero vuole farci raggiungere è proprio quello di andare oltre l’esteriorità, di non soffermarci all’apparenza ma di andare oltre!Crediamo che la maggior parte delle volte sia la società con i mass media a mandare segnali sbagliati a questi giovani d'oggi, che sono sempre più sensibili al cambiamento. Oggi l'immagine del bello sembra contare più della stessa vita, e questo non deve passare per le menti dei ragazzi, soprattutto per quelli che sono ancora in fase di crescita, ricshiando di far diventare la stessa idea un ossessione, che è peggio di una malattia. Grazie a questa lezione abbiamo capito che bisogna educare questa società cercando di farla avvicinare il più possibile all'arte e alla cultura... e aprendo le nostre menti a qualcosa di molto più grande............LA VITA VISTA A 360 GRADI!!!!
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty poesia

    Messaggio  Carolina Cozzolino Ven Mag 06, 2011 3:16 pm

    questa poesia l'ha scritta una ragazza anoressica sul suo blog volevo condividerla con voi...

    Di nero mi vesto
    - e mi nascondo -
    per sembrare più magra
    - per non sembrare -
    per non apparire
    confondermi tra la gente
    per annullarmi così
    silenzionsamente


    ...una piuma non fa rumore
    nemmeno quando cade...


    Non mangiare - sussurra la mente -
    non alimentare quella vita
    che ti è natura ostile
    e quando è troppo il dolore nel cuore
    il vuoto nello stomaco
    fa ancor meno rumore.


    Di nero mi vesto
    e mi nascondo
    vorrei tanto dormire
    al mondo sparire
    come farfalla volare
    per smettere di soffrire
    andar via per non tornare
    e non per un solo secondo.

    ....................................E ANCORA....................

    Mi aggrappo al senso della vita
    quando son sicura
    d'aver toccato il fondo
    all'istinto promordiale
    di sopravvivenza
    e alle ali leggere
    di quella farfalla
    affido i miei neri dispiaceri
    perché volino lontano...
    perché non li voglio più sentire.
    ..è quella ragazza..
    che sta tanto male..
    ..che nutre il suo corpo anche con un bicchiere d'acqua..
    ..che si odia e si detesta..
    ..che vuole auto distruggersi..
    ..che ormai è una cosa abituale vomitare..
    ..che convive con la sua depressione
    ..che odia il cibo..è un suo nemico
    ..odia il mondo
    e ormai nessuno la capisce..
    ..ed è felice solo quando si è punita..
    ..non dando nutrimento al suo corpo
    è un modo per rifiutare la vita
    distruggere mente e corpo
    ..io la odio questa ragazza..
    ..ma purtroppo sono io..
    http://www.psicozoo.it/wp-content/uploads/2009/03/anorex.jpg
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    cristina romano


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    Messaggio  cristina romano Ven Mag 06, 2011 4:00 pm

    Oggi in aula abbiamo visto varie immagini, e devo dire che quelle che più mi ha colpito sono quelle riguardanti il fenomeno del razzismo. Come quella del pulcino giallo che insulta i pulcini neri, e quella del fiore bianco in mezzo ai fiori rossi. La cosa che molti ancora devono capire oggigiorno è che la razza non esiste, cioè siamo tutti un unico genere, quello umano, ed il fatto di avere colori diversi non vuol dire essere diversi. Purtroppo il razzismo oggigiorno è molto forte in tutte le comunità del mondo, e spesso è causa di vere e proprie tragedie. Ci sono persone che vengono picchiate a morte perché sono di colore. Personalmente credo che sia da persone stupide e ignoranti ferire sia fisicamente che moralmente una persona di colore, considerarla quindi diversa e addirittura colpevole per il colore della sua pelle. La cosa che a mio parere fa più male a queste persone è che si parla tanto di razzismo come fenomeno e come limite mentale da abbattere, ma concretamente non si fa tanto. Proprio in questi giorni stiamo assistendo a tanti sbarchi di clandestini a Lampedusa, in molti stanno collaborando per aiutarli, ma tanti che affermano di non essere razzisti non solo non li aiutano, ma soprattutto non li vogliono nel proprio paese, senza capire che queste persone sono qui perché scappano dalla fame, dalle guerre. Credo che dovremmo non solo riflettere e parlarne, ma anche collaborare, affinché ci sia più tolleranza e ospitalità verso queste persone.
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    ANNUNZIATA NATALE


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    Messaggio  ANNUNZIATA NATALE Ven Mag 06, 2011 5:53 pm

    E' LA STORIA CHE CI INFORMA DEI FATTI E SULLE LOTTE ALLA DIVERSITA' CHE CI SONO STATE.
    SVARIATI TEMI SONO STATI AFFRONTATI IN QUESTA LEZIONE COME L' EMARGINAZIONE, IL RAZZISMO E L' ANORESSIA, QUEST ULTIMO TRA I PIU DISCUSSI NEGLI ULTIMI DECENNI, PERCHE' METTE IN EVIDENZA LE GIOVANI VITTIME. L' ANORESSIA E' UN DISTURBO PSICHICO PRIMITIVO CHE SI TRASFORMA ANCHE IN FISICO SUCCESSIVAMENTE A CAUSA DI ECCESSIVA RIDUZIONE DELL' APPETITO.
    IN AULA ABBIAMO OSSERVATO DUE ESEMPI DI BELLEZZA DIFFERENTI DA SOPHIA LOREN A KATE MOSS.
    DA CIO' POSSIAMO DEDURRE CHE CON IL PASSAR DEL TEMPO I MEDIA PRIVILEGIANO DIVERSI STEREOTIPI DA SEGUIRE IN UN CERTO SENSO CHE INFLUENZA LE GIOVANI RAGAZZE. DA QUESTA TRISTE REALTA' VA A DIFFONDERSI L' IDEALE DEL MAGRO CHE PORTERA' SOLTANTO PROBLEMI E CONDUCENDO ALLA MORTE. OGGI I MEDIA STANNO RIPROMUOVENDO DONNE IN SALUTE, MODELLE DALLE CURVE PIU MORBIDE IN TAL MODO DA MANDARE UN MESSAGGIO POSITIVO ALLE RAGAZZE CHE SOFFRONO DI MANCATA AUTOSTIMA, CHE SI SENTONO INSICURE E VOGLIONO APPARIRE ALLA SOCIETA' DIVERSE DA COME SONO.
    L UOMO E' DEFINITO UN ANIMALE SOCIALE" SECONDO DIVERSE DEFINIZIONI DI MOLTI SOCIOLOGI, HA BISOGNO DI VIVERE NEL GRUPPO , NELLA SOCIETA' PER CONFRONTARSI CON GLI ALRI AIUTARSI ED AIUTARE.MA CIO NON SEMPRE ACCADE A CAUSA DI DISCRIMINAZIONI RAZZIALI SEMPRE PIU INSISTENTI NELLA NOSTRA SOCIETA',INFATTI TRA LE ALTRE IMMAGINI QUELLA CHE HA CATTURATO LA NOSTRA ATTENZIONE E' STATA QUELLA DELL' URLO DI MUNCH, NEL VOLTO DEL SOGGETTO VI E' RAPPRESENTATA LA DISPERAZIONE E LA SOFFERENZA DI COLUI CHE SI SENTE UN DIVERSO UN EMARGINATO DALLA SOCIETA'. QUESTA IMMAGINE ESPRIME UN URLO LIBERATORIO DAL DOLORE , DALL OPPRESSIONE ,DI UNA PERSONA CHE NON SI SENTE ACCETTATA PER QUELLO CHE E' .BHE L' EFFETTO NEGATIVO CHE NASCE E' LA SOLITUDINE ,E LA STRADA CHE PORTERA' A SCARSA AUTOSTIMA DI SE STESSI INDUCENDO ALLA DEPRESSIONE LA QUALE RICHIEDE GRANDE FORZA PER POTERNE RIUSCIRE FUORI.

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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  federicaalcidi Ven Mag 06, 2011 6:09 pm

    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Olivie10

    Un'altra immagine di Oliviero Toscani a mio parere significativa per rendere l'idea che nessuno è diverso!!!
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty Lezione 11 aprile

    Messaggio  AnnaPagliuca Ven Mag 06, 2011 7:52 pm

    Tra le varie immagini quella che mi ha emozionata di più è rappresentata da una donna nera mentre allatta un bambino bianco.
    E’ una pubblicità della Benetton, creata da Oliviero Toscani nel 1989 basata sull’uguaglianza tra bianchi e neri.
    Questa foto è stata la più premiata nella storia della pubblicità Benetton, è contro la discriminazione razziale.
    Sembra incredibile come in un mondo cui ogni giorno sono raggiunti sempre nuovi traguardi non si riesce a raggiungere il traguardo più importate quello dell’UGUGLIANZA senza distinzioni di razza, religione, lingua.
    Concluno con una frase di Einstein molto significativa "L'UNICA RAZZA CHE CONOSCO E' QUELLA UMANA
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  mariarosaria ranieri Ven Mag 06, 2011 8:07 pm

    E' LA STORIA CHE CI INFORMA DEI FATTI E SULLE LOTTE ALLA DIVERSITA' CHE CI SONO STATE.
    SVARIATI TEMI SONO STATI AFFRONTATI IN QUESTA LEZIONE COME L' EMARGINAZIONE, IL RAZZISMO E L' ANORESSIA, QUEST ULTIMO TRA I PIU DISCUSSI NEGLI ULTIMI DECENNI, PERCHE' METTE IN EVIDENZA LE GIOVANI VITTIME. L' ANORESSIA E' UN DISTURBO PSICHICO PRIMITIVO CHE SI TRASFORMA ANCHE IN FISICO SUCCESSIVAMENTE A CAUSA DI ECCESSIVA RIDUZIONE DELL' APPETITO.
    IN AULA ABBIAMO OSSERVATO DUE ESEMPI DI BELLEZZA DIFFERENTI DA SOPHIA LOREN A KATE MOSS.
    DA CIO' POSSIAMO DEDURRE CHE CON IL PASSAR DEL TEMPO I MEDIA PRIVILEGIANO DIVERSI STEREOTIPI DA SEGUIRE IN UN CERTO SENSO CHE INFLUENZA LE GIOVANI RAGAZZE. DA QUESTA TRISTE REALTA' VA A DIFFONDERSI L' IDEALE DEL MAGRO CHE PORTERA' SOLTANTO PROBLEMI E CONDUCENDO ALLA MORTE. OGGI I MEDIA STANNO RIPROMUOVENDO DONNE IN SALUTE, MODELLE DALLE CURVE PIU MORBIDE IN TAL MODO DA MANDARE UN MESSAGGIO POSITIVO ALLE RAGAZZE CHE SOFFRONO DI MANCATA AUTOSTIMA, CHE SI SENTONO INSICURE E VOGLIONO APPARIRE ALLA SOCIETA' DIVERSE DA COME SONO.
    L UOMO E' DEFINITO UN ANIMALE SOCIALE" SECONDO DIVERSE DEFINIZIONI DI MOLTI SOCIOLOGI, HA BISOGNO DI VIVERE NEL GRUPPO , NELLA SOCIETA' PER CONFRONTARSI CON GLI ALRI AIUTARSI ED AIUTARE.MA CIO NON SEMPRE ACCADE A CAUSA DI DISCRIMINAZIONI RAZZIALI SEMPRE PIU INSISTENTI NELLA NOSTRA SOCIETA',INFATTI TRA LE ALTRE IMMAGINI QUELLA CHE HA CATTURATO LA NOSTRA ATTENZIONE E' STATA QUELLA DELL' URLO DI MUNCH, NEL VOLTO DEL SOGGETTO VI E' RAPPRESENTATA LA DISPERAZIONE E LA SOFFERENZA DI COLUI CHE SI SENTE UN DIVERSO UN EMARGINATO DALLA SOCIETA'. QUESTA IMMAGINE ESPRIME UN URLO LIBERATORIO DAL DOLORE , DALL OPPRESSIONE ,DI UNA PERSONA CHE NON SI SENTE ACCETTATA PER QUELLO CHE E' .BHE L' EFFETTO NEGATIVO CHE NASCE E' LA SOLITUDINE ,E LA STRADA CHE PORTERA' A SCARSA AUTOSTIMA DI SE STESSI INDUCENDO ALLA DEPRESSIONE LA QUALE RICHIEDE GRANDE FORZA PER POTERNE RIUSCIRE FUORI.

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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  ANNUNZIATA NATALE Ven Mag 06, 2011 8:10 pm

    E' LA STORIA CHE CI INFORMA DEI FATTI E SULLE LOTTE ALLA DIVERSITA' CHE CI SONO STATE.
    SVARIATI TEMI SONO STATI AFFRONTATI IN QUESTA LEZIONE COME L' EMARGINAZIONE, IL RAZZISMO E L' ANORESSIA, QUEST ULTIMO TRA I PIU DISCUSSI NEGLI ULTIMI DECENNI, PERCHE' METTE IN EVIDENZA LE GIOVANI VITTIME. L' ANORESSIA E' UN DISTURBO PSICHICO PRIMITIVO CHE SI TRASFORMA ANCHE IN FISICO SUCCESSIVAMENTE A CAUSA DI ECCESSIVA RIDUZIONE DELL' APPETITO.
    IN AULA ABBIAMO OSSERVATO DUE ESEMPI DI BELLEZZA DIFFERENTI DA SOPHIA LOREN A KATE MOSS.
    DA CIO' POSSIAMO DEDURRE CHE CON IL PASSAR DEL TEMPO I MEDIA PRIVILEGIANO DIVERSI STEREOTIPI DA SEGUIRE IN UN CERTO SENSO CHE INFLUENZA LE GIOVANI RAGAZZE. DA QUESTA TRISTE REALTA' VA A DIFFONDERSI L' IDEALE DEL MAGRO CHE PORTERA' SOLTANTO PROBLEMI E CONDUCENDO ALLA MORTE. OGGI I MEDIA STANNO RIPROMUOVENDO DONNE IN SALUTE, MODELLE DALLE CURVE PIU MORBIDE IN TAL MODO DA MANDARE UN MESSAGGIO POSITIVO ALLE RAGAZZE CHE SOFFRONO DI MANCATA AUTOSTIMA, CHE SI SENTONO INSICURE E VOGLIONO APPARIRE ALLA SOCIETA' DIVERSE DA COME SONO.
    L UOMO E' DEFINITO UN ANIMALE SOCIALE" SECONDO DIVERSE DEFINIZIONI DI MOLTI SOCIOLOGI, HA BISOGNO DI VIVERE NEL GRUPPO , NELLA SOCIETA' PER CONFRONTARSI CON GLI ALRI AIUTARSI ED AIUTARE.MA CIO NON SEMPRE ACCADE A CAUSA DI DISCRIMINAZIONI RAZZIALI SEMPRE PIU INSISTENTI NELLA NOSTRA SOCIETA',INFATTI TRA LE ALTRE IMMAGINI QUELLA CHE HA CATTURATO LA NOSTRA ATTENZIONE E' STATA QUELLA DELL' URLO DI MUNCH, NEL VOLTO DEL SOGGETTO VI E' RAPPRESENTATA LA DISPERAZIONE E LA SOFFERENZA DI COLUI CHE SI SENTE UN DIVERSO UN EMARGINATO DALLA SOCIETA'. QUESTA IMMAGINE ESPRIME UN URLO LIBERATORIO DAL DOLORE , DALL OPPRESSIONE ,DI UNA PERSONA CHE NON SI SENTE ACCETTATA PER QUELLO CHE E' .BHE L' EFFETTO NEGATIVO CHE NASCE E' LA SOLITUDINE ,E LA STRADA CHE PORTERA' A SCARSA AUTOSTIMA DI SE STESSI INDUCENDO ALLA DEPRESSIONE LA QUALE RICHIEDE GRANDE FORZA PER POTERNE RIUSCIRE FUORI.

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    Messaggio  marika.roberto Ven Mag 06, 2011 8:21 pm

    Gruppo composto da: ANNA TINA PAGLIUCA & MARIKA ROBERTO
    Tra le varie immagini quella che ci ha fatto riflettere di più è rappresentata da una donna nera mentre allatta un bambino bianco.
    E’ una pubblicità della Benetton, creata da Oliviero Toscani nel 1990 basata sull’uguaglianza tra bianchi e neri.
    Questa foto è stata la più premiata nella storia della pubblicità Benetton, come anche quella delle due mani che si incrociano oppure quella dei due tenerissimi bambini sul vasino.
    Quindi si può dedurre come nel 1990 le campagne pubblicitarie sono composte da immagini sempre più simboliche per sottolineare il concetto di uguagluanza nella diversità.
    L'autore è considerato un provocatore pubblicitario perchè attraverso le immagini invia dei messaggi chiari e precisi.
    Sembra incredibile come in un mondo cui ogni giorno sono raggiunti sempre nuovi traguardi non si riesce a raggiungere il traguardo più importate quello dell’UGUGLIANZA senza distinzioni di razza, religione, lingua,ecc.
    Concludiamo con una frase di Einstein molto significativa "L'UNICA RAZZA CHE CONOSCO E' QUELLA UMANA!!!
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty Re: 11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio)

    Messaggio  MarilenaCaporaso Ven Mag 06, 2011 9:22 pm

    Io non ho preferito lavorare in gruppo,forse per un problema carateriale e per mettere insieme tutte le mie idee ho bisogno di ascoltare gli altri ma di riflettere poi da sola. Ho scelto di analizzare il problema dell'anoressia,forse perchè l'ho vissuto con mio fratello ma che per fortuna è finito diversamente rispetto alla povera Isabelle Caro. Nell'ultimo decennio se ne è parlato molto proprio perchè ha portato a tante vittime...credo che l'anoressia sia la manifestazione di sofferenza di una persona che non sta bene con se stessa non si accetta per colpa della società in cui viviamo,e della televisinone dove le ragazze con un bel corpo vengono considerate perfette,e magari le si vuole imitare pensando che così si è felici...io ad esempio avevo il problema opposto l'obesità e vedevo nel cibo la soluzione ad ogni mia mancanza,ogni volta che mi sentito inferiore a qualcosa o a qualcuno riempivo la bocca per sentirmi meglio,così la persona anoressica al contrario lo rifiuta. POi ho capito che stare bene con se stessi non vuol dire essere perfetti,anche perchè la perfezione è qualcosa di soggettivo nessuno può dire se essere perfetti significa essere magri o grassi!
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    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Empty approfondimenti storici sul razzismo

    Messaggio  altieri carmela Lun Mag 09, 2011 4:18 pm

    [color=indigo] Le immagini che ci hanno più colpito sono QUESTE:




    https://i.servimg.com/u/f28/16/28/71/28/mondo_10.jpg[/img]

    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Mondo_1011. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Uguagl10 " alt=""/>

    Per questo abbiamo deciso di fare un approfondimento storico sul razzismo:

    Ogni qualvolta si discute di questioni razziali si sollevano temi e concetti di diversa natura: politico,sociale,psicologico, e biologico.Il credere che “una razza umana” sia superiore di un’altra è il concetto anzi la teoria che ha pervaso il mondo per molti anni.


    Razzismo tra il 500 e 600


    Già a partire dal 1500-1600 ci sono teorie razzistiche e la loro diffusione è successiva al lungo dibattito innestato dalla scoperta dell’America(1492).Ci sembra opportuno riflettere su alcune nozioni storiche tratto dal: Il razzismo; genesi di un ideologia. Mazzoni.

    La scoperta dell’America ed il contatto con i popoli per cultura e tradizioni, oltre che per aspetto fisico ,profondamente differenti dall’uomo europeo( quello che potremmo definire “l’altro,il selvaggio americano,il nero africano… etc.”) ,pone all’uomo europeo notevoli quesiti di ordine teorico prima ancora che pratico. Come spiegare la differenza (sia fisica ,sia morale ) fra l’uomo europeo e il cosiddetto ”selvaggio” alla luce della comune appartenenza alla specie umana?

    La prima soluzione conforme con il testo biblico(Genesi) afferma la discendenza di ogni razza umana da un unico progenitore :monogenismo.

    Il monogenismo spiega la differenza tra le varie razze umane unicamente sulla base dell’azione di fattori climatici e ambientali. Il clima ad esempio spiegherebbe la differenza del colore della pelle e anche la disposizione morale ed intellettuale delle diverse razze umane. Esempio:

    Clima freddo :poco intelligenti ,rozzi ,insensibili .


    Clima caldo: molli ,passionali ,incostanti.

    Clima temperato: popolazione superiore in quanto presenterebbero mitigati gli eccessi degli altri due gruppi.

    Ma nel 500 si afferma una teoria antagonista al monogenismo detta: poligenismo.

    Il poligenismo non sarebbe unico il progenitore per tutte le razze umane ,ma ogni razza avrebbe un proprio progenitore e con ciò viene affermata la differenza biologica tra le razze umane. Ne consegue che mentre il monogenismo guardava a fattori estrinseci (ambientali )e come tali modificabili, il poligenismo evidenzia una posizione non modificabile in quanto legata a fattori intrinseci, cioè biologici.Il poligenismo rende le differenze insanabili, in quanto imputate alla differente origine delle razze: così, chi è superiore è destinato a rimanere eternamente superiore e chi è inferiore è destinato a rimanere eternamente inferiore.

    Razzismo tra 700 e 800


    Il termine "razza" ha diversi significati, tutt'oggi non del tutto distinti l'uno dall'altro, usato sin dal Rinascimento per denotare tratti caratteristici di gruppi sia umani che animali. "Razzismo" si riferisce ad una visione del mondo che riconduce il comportamento ed il carattere degli uomini alla "razza" cui si asserisce che l'individuo o il gruppo appartenga. L'influenza del razzismo nell'epoca moderna deriva dal fatto che esso è divenuto una specie di religione secolare, basata sulla scienza e sulla storia.
    E' possibile tracciare l'evoluzione del razzismo attraverso ben definite fasi storiche. I fondamenti teorici furono gettati durante il Settecento e la prima metà dell'Ottocento. A partire dalla seconda metà dell''800 sino alla fine della prima guerra mondiale il razzismo andò crescendo d'intensità, assumendo un più netto e definito orientamento. I numerosi tentativi di classificare l'uomo in modo scientifico ebbero inizio con Linneo (1707-78). Egli divise l'umanità in quattro razze: bianca, rossa , gialla e nera aggiungendovi anche caratteristiche sociologiche e psicologiche.
    Il risveglio romantico della storia, nel'700, fu d'importanza basilare per lo sviluppo dell'ideale razziale. Furono allora postulate le leggi dello sviluppo organico, poi trasferite all'antropologia e alla linguistica, le quali dovevano avere entrambe un ruolo determinante nello sviluppo del pensiero razzistico. Mentre per “Montesquieu e Buffon” lo sviluppo storico era condizionato da fattori ambientali come geografia e clima, le differenze tra i popoli (puramente casuali) e la concezione "organica" della storia scavavano un abisso profondo tra gli uomini e tra le nazioni, abisso che, si affermava, non era prodotto delle umane vicende, ma rivelava un piano divino.
    Si consideri, ad esempio, la concezione elaborata da Herder (1744-1803), che doveva avere vasta eco in tutta Europa. La natura e la storia sono le forze creative dell'Universo. La spontaneità naturale, istintiva, è alla radice delle caratteristiche di ciascun popolo nel suo cammino attraverso il tempo. Oltre che nella letteratura del passato, il popolo si esprime altrettanto schiettamente nella lingua nazionale e nella poesia popolare. L'individuo esiste solo come parte di un Volk (insieme indissolubile di popolo e nazione) così concepito. Nella concezione herderiana la nazionalità veniva dunque ad assumere una dimensione estetica, storica e linguistica che ne faceva un'entità separata da qualsiasi forma transitoria di organizzazione politica. Il fatto che il "Volk organico" avesse la prevalenza sullo stato si dimostrò decisivo per tutto il successivo pensiero razzistico. Herder, non credeva, tuttavia, nella supremazia nazionale, poiché, come illuminista, l'amore per il proprio Volk non gli impediva di rispettare tutti gli altri.
    L'insistenza di Herder sul linguaggio come espressione di un passato comune accomunò un'intera generazione di filologi a cavallo tra '700 e '800, i quali respingevano però in massima parte gli interessi umanistici di Herder per concentrarsi invece sulla ricerca scientifica delle affinità genetiche tra le lingue. L’ esame comparato delle lingue, sia antiche che moderne, condusse a postulare una protolingua comune (arioeuropeo), importata in Europa dall'Asia all'epoca delle migrazioni dei popoli "ariani" il termine "ariano". Sennonché la ricerca scientifica delle parentele linguistiche indusse assai presto alla formulazione di giudizi di valore, venendo così a saldarsi con la visione organica della storia tanto popolare tra i romantici. Poiché la lingua esprimeva l'esperienza di un popolo, si pensava che il passato degli ariani, i quali avevano dato all'Europa le sue lingue, riflettesse la supposta superiorità dell'Europa contemporanea.
    Attraverso la linguistica i romantici trovarono un legame con la preistoria ariana dei popoli germanici. I linguisti descrissero gli ariani come forti e virili contadini, dalla sana vita familiare. La scienza linguistica dava così origine ad in mito storico; la ricerca scientifica conduceva ad avanzare pretese di superiorità morale.

    F. J. Gall fondò la frenologia sul principio che le predisposizioni morali e intellettuali degli uomini potevano essere determinate attraverso la configurazione dei loro crani.


    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Raz10410


    Le misure del cranio divennero essenziali, per la c.d. "biologia razziale", allo scopo di determinare il "tipo ideale".

    Durante il'700 rimasero in primo piano i fattori ambientali. Ma quei pensatori che si preoccupavano di esaltare lo sviluppo storico "organico" di un popolo, però, avevano già negato l'importanza dei fattori ambientali, Essi ricevendo un potente sostegno da Kant, che si servì del “concetto antropologico” unicamente per staccarlo dall'influenza del clima o della geografia. La purezza di una razza era essenziale e doveva essere mantenuta nonostante le circostanze esterne. Per Kant, i Negri e i Bianchi costituivano razze separate dato che non era mai accaduto che si mescolassero nel corso della storia. Kant, comunque, non postulò mai la superiorità di una razza su tutte le altre: come Herder, egli apparteneva all'illuminismo.
    Una volta che l'importanza dei fattori ambientali era stata messa in dubbio in nome della purezza razziale, gli antropologi iniziarono ad occuparsi sempre più dell'origine delle razze. Alcuni credevano, seguendo il racconto della Genesi, ad un'origine comune di tutte le razze (monogenisti), mentre altri ritenevano che le differenze fisiche tra gli uomini fossero troppo grandi per essere ricompresse in un'unica specie (poligenismo). Questa concezione fu sostenuta dapprima nel'700 da coloro che volevano sbarazzarsi del pensiero religioso e biblico, per diventare poi, nell''800, un mezzo ulteriore cui ricorrere per distinguere una razza pura da tutte le altre. Gli antropologi, così come gli storici e i linguisti, ipotizzarono la presenza di un'essenza ereditaria, manifestatesi nelle peculiarità visibili che contrassegnano i membri di una razza.
    Queste idee venivano diffuse attraverso una serie di società culturali, come la Société Ethnologique di Parigi (1839), la quale proclamava che le razze dovevano essere distinte per "organizzazione fisica, carattere morale e intellettuale, e tradizioni storiche". La supposta identità di razza e di cultura era anche sulla base del programma dell'Ethnological Society di Londra (1834). Antropologi e linguisti avevano già preparato la strada ad una corrente che considerava tutte le razze straniere come occupanti una qualche posizione intermedia tra gli uomini e le scimmie. Dalla metà dell''800 in poi molte società scientifiche, come l'Anthropological Society di Londra (1863), assunsero atteggiamenti nettamente razzistici verso i popoli che erano oggetto delle loro ricerche. Uomini come J. Hunt adottarono l'argomento poligenista secondo cui le suture craniche del Negro si chiudono prima di quelle dell'uomo bianco, limitando così il suo sviluppo mentale.
    Il razzismo prendeva slancio fra i popoli europei radicandosi saldamente in una parte della popolazione colta e istruita.


    [font=Arial Black]SVILUPPO DELL'IDEOLOGIA RAZZISTICA SINO ALLA GRANDE GUERRA.[/font]


    L'Essai sur l'inégalité des races humaines (1853-1855) del conte A. de Gobineau è basato sull'antropologia e la linguistica quali si erano venuti sviluppando verso la metà del secolo, alle quali egli aggiunse un'accentuazione politica e culturale: le sue teorie razziali miravano a spiegare gli sconvolgimenti sociali e politici del suo tempo. Nelle sue mani il razzismo divenne una spiegazione della decadenza dell'età moderna e, sotto quest'aspetto, egli preannunciò lo sfruttamento politico che del razzismo si sarebbe fatto in tempi successivi. A tal proposito Gobineau classificò le razze nere, gialle e bianche a seconda della struttura sociale e della società che avevano prodotto. Le razze gialle si erano mostrate abili nel commercio e nell'industria, ma incapaci di guardare al di là di siffatte conquiste materiali. Le razze nere erano incapaci di produrre società stabili ed erano sempre bisognose di controllo esterno. Soltanto la razza bianca rappresentava tutto ciò che egli riteneva nobile: una superiore spiritualità, l'amore per la libertà e un codice personale fondato sull'onore. Klemm divise l'umanità in razze attive e passive.
    Questo tema venne divulgato più tardi in Geschlecht und Charakter di O. Weininger (1903), nel quale si dava ad intendere che gli Ebrei erano la razza femminile e passiva mentre l'ariano era mascolino e creativo.
    Il libro di Weininger divenne un punto di riferimento della successiva letteratura razziale.

    Il tipo ariano ideale aveva una pelle chiara, mentre i capelli biondi e gli occhi azzurri riflettevano la forza vitale simboleggiata dal sole. Idee del genere si dirigevano contro le razze che non partecipavano al tipo ideale. Nella seconda metà dell''800 un razzismo di questa sorta venne applicato dai tedeschi nei confronti dei francesi e viceversa, ma fu soprattutto l'antisemitismo ad alimentare le idee razzistiche. La ragione di ciò era semplice:

    gli Ebrei sembravano rappresentare una cultura straniera nel cuore dell'Europa.


    Finché gli Ebrei erano stati costretti a vivere nei ghetti, pochi autori avevano mostrato interesse per loro, ma, con l'emancipazione ebraica all'inizio dell''800, l'atteggiamento cambiò. L'emancipazione era stata concessa sulla base del presupposto che gli Ebrei si sarebbero liberati di quelle che l'illuminismo aveva considerato le loro qualità negative: la preferenza per le attività commerciali e le superstizioni della loro religione. Non appena gli Ebrei, però, ottennero il diritto di cittadinanza e cominciarono a competere con successo nelle attività economiche e nella vita sociale, i loro nemici, li accusarono di perseverare nelle loro abitudini "ebraiche" malgrado l'emancipazione.
    Un tale sentimento antiebraico non doveva però condurre necessariamente al razzismo poiché c'erano coloro che continuavano a credere che il "buon ebreo" potesse liberarsi delle sue qualità "giudaiche". Coloro invece che credevano nelle differenze razziali cominciarono a patrocinare la guerra razziale. Nella seconda metà del secolo, il darwinismo dette un fondamento scientifico alle idee di guerra e di lotta e, una volta di più, gli atteggiamenti irrazionali maturati in precedenza si dimostrarono più importanti della teoria scientifica alla quale pretendevano di collegarsi. Il darwinismo sociale proclamò che la sopravvivenza dei più idonei, insieme col diritto della forza, costituiva il principio in base al quale governare la vita degli uomini e degli Stati. La razza doveva dimostrarsi abbastanza "idonea" da vincere la lotta. Soprattutto in Germania che una siffatta eugenetica (perfezionamento della specie umana attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi e la rimozione di quelli negativi) razziale divenne popolare. Sistemi furono escogitati per permettere agli ariani di riprodursi in condizioni ideali. Il culmine di questo sviluppo si ebbe nella Germania nazista, con il tentativo delle SS di assicurare la purezza razziale attraverso l'accoppiamento controllato di autentici e selezionati partners ariani. Programmi del genere prevedevano anche l'eutanasia, che i nazisti dovevano praticare in seguito. Divenne un luogo comune dell'eugenetica razziale il principio che, nell'interesse della sopravvivenza razziale, il malato incurabile, il pazzo fisicamente deforme dovessero essere sterminati.

    11. lab.11aprile immagini diversità (chiude il 6 amggio) - Pagina 15 Raz10411

    Bambino disabile tedesco destinato ai crematori di Hitler

    Le teorie politiche, sociali, psicologiche e biologiche citate fin ora hanno permeato e alimentato l'odio e l'intolleranza nei confronti dello "straniero", fino ad arrivare all'orrenda idea di sterminare uno stesso essere umano solo perchè considerato "diverso" attraverso l'olocausto della seconda guerra mondiale.. La domanda che ci dovremmo porre è: diverso da chi e da cosa? Avendo tutti delle braccia, delle gambe, degli occhi, dei capelli, un cuore, una testa ecc siamo di conseguenza tutti uguali, ma unici. E' assurdo pensare che tutt'oggi ci possano essere delle discriminazioni razziali nelle persone di colore. Dovremmo incominciare a guardare con gli del cuore e non più con gli occhi degli altri infangati dai pregiudizi. Forse se iniziamo a dare il buon esempio noi in primis partendo dai nostri figli, nipoti ecc. fra quattro o cinque generazioni probabilmente il razzismo rimarrà solo un brutto ricordo. Tutto ciò nella speranza che si possa avverare un'utopia.


    [/colorlALTIERI CARMELA ,GALLO SARA ,ESPOSITO MARIA.

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    antonia trinchillo


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    Messaggio  antonia trinchillo Lun Mag 09, 2011 7:08 pm

    Nella lezione dell 11 aprile abbiamo trattato ancora il tema della diversità e la docente ci ha mostrato delle immagini,una che mi ha colpito particolarmente è il "GRIDO O L'URLO DI MUNCH.L'opera è un simbolo dell'angoscia e dello smarrimento che segnano tutta la vita del pittore norvegese, così descrive la scena lo stesso Munch con alcune righe scritte sul suo diario mentre era malato a Nizza, si distinguono chiaramente sullo sfondo i due amici che si allontanano lungo il ponte, estranei al terrore che angosciava il loro compagno la funzione comunicativa prevalente individuata nel dipinto attraverso la lettura dell'opera è espressiva l'uso del colore e gli accostamenti cromatici associati a lunghe pennellate tese a deformare i soggetti rappresentati suggeriscono uno stato emotivo di angoscia. Anche la composizione degli elementi costitutivi del quadro è orientata a sottolineare l'aspetto espressivo dell'opera mettendo in primo piano il soggetto che emette l'urlo, staccandolo dallo sfondo attraverso la frapposizione dell'elemento ponte. L’artista ci offre il ricordo, lo scatto di quel momento per lui inspiegabilmente terrificante attraverso i suoi occhi. Filtra il reale attraverso il suo stato d’animo, la sua intima sofferenza, il pesante tanfo della paura. I colori del tramonto perforano la sua sensibilità con violenza, animandosi di cruenta intensità. Ed ecco che allora, nell’impeto dell’angoscia, l’uomo che urla solitario sul ponte perde ogni forma umana, diventa preda del suo stesso sentimento, serpentiforme, quasi senza scheletro, privo di capelli, deforme. Munch parla con il suo linguaggio unico e drammatico dell’impotenza dell’uomo di fronte alla supremazia della natura, di fronte alla quale siamo piccoli ed inequivocabilmente soli, noi uomini che viviamo della falsità dei rapporti umani. Concludendo posso dire che l'urlo rimane solo un grido sordo che non puo' essere avvertito dagli altri ma rappresenta tutto il dolore che vorrebbe uscire da noi, senza mai riuscirci. E cosi' l'urlo diviene solo un modo per guardare dentro di se', ritrovandovi angoscia e disperazione.


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