1. laboratorio 3 marzo 2011 Atzori

Sposto messaggio Sonia Cristillo Oggi a 1:27 pm
Inizialmente osservando i video cercavo di pensare a cosa scrivere ma più osservavo e più realizzavo che non sapevo cosa scrivere perchè ero troppo intenta a guardare come si potesse gestire la propria vita,gli hobbies,le proprie aspirazioni con possibiltà in meno ripetto agli altri!.Alla fine del video ho realizzato!...è proprio quello svantaggio che da la marcia in più per non arrendersi,per poter vivere ed essere vissuto come tutti!.Molti di noi si scoraggiano agli ostacoli più semplici che sembrano insormontabili,ed osservare una donna danzare con disinvoltura e bravura,anche se meno avvantaggiata,mi fa riflettere..ma chi è,allora,la persona che realmente si sente limitata?.Definiamo queste persone"speciali" e ora mi rendo conto che questa caratteristica viene loro attribuita per la vogliache hanno di vivere,di fare e di sognare.Ho riflettuto su quanto osservare le immagini e sentire i commenti fatti abbia cambiato la prospettiva con la quale commentavo questa tematica particolare.La conclusione alla quale sono arrivata è che in realtà un disabile non deve essere etichettato come un lmitato",un "inferiore" ma come una persona piena di spirito e volontà.Il limite è nella mente delle persone che non vedono oltre l'aspetto fisico quanto di bello una persona,come la Atzori,ha da offrire!.

....Una giovane donna, una donna che sorride felice....una donna come tante altre, UNICA come tutte le donne.....e da questa donna resto affascinata. Simona è senza braccia,ma nonostante tutto ha realizzato i propri sogni, la sua diversità si è tramutata in forza, quella forza che tante persone "normali" non hanno, non cacciano fuori per mettere in discussione la propria vita, per cercare di realizzare i propri obbiettivi. E' sorprendente come Simona non abbia alcun sentimento negativo rispetto alla propria condizione, crede che questo sia il suo destino e lo accoglie con fede e gratitudine invece di essere arrabbiata con il mondo intero. Danzatrice e pittrice....pratica le "arti dell'anima" e lo fà in maniera piena ed intensa, non ha lasciato che il suo handicap limitasse la sua vita. Io credo che infondo ognuno di noi è un pò "disabile"....intendo ovviamente nei pensieri, nelle convinzioni, ci poniamo dei limiti, la società ce li pone e noi inconsciamente e in maniera automatica ci convinciamo della loro esistenza e ci fermiamo, ci immobilizziamo...trasportati da un sentimento di sconforto e sfiducia : "io non posso farcela"....Simona ce l'ha fatta nonostante sia nata con un limite fisico oggettivo! "La vita per me è a colori come i miei dipinti", queste le sue parole, la sua filosofia, parole su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere. Non restiamo più immobili, ciechi, rompiamo i tabù, le ottuse convinzioni....intendiamo la Diversità come qualcosa di necessario!

Alla vista di questi soggetti resilienti che sono capaci di far qualunque cosa rimango sbalordita e penso a come riescono a non avvilirsi di fronte a quest'enorme difficoltà che la vita gli costringe ad affrontare e dove trovano il coraggio di vivere con tanto sorriso. Mentre noi, almeno io in prima persona mi abbatto di fronte ad ogni piccolezza. A questo punto, mi rendo conto che le mie difficoltà in confronto a queste sono nulla, minime. Ciò non fa altro che alimentare il mio desiderio di aiutare le persone disabili e di divenire per loro un sostegno che di sicuro recherà tanta soddisfazione primaditutto in me stessa.

Buona sera a tutte. Il mio pensiero rigadante i viedeo che la professoressa ci ha fatto vedere il 3 marzo è: La prima cosa che pensai, appena vidi il video, è mai possibile che non ci accontentiamo mai di ciò che abbiamo., ci lamentiamo sempre del nostro aspetto e ci dimentichiamo che noi siamo vivi, camminiamo ridiamo, parliamo, vediamo.Non pensiamo mai come sarebbe la nostra vita senza una parte del nostro corpo. Bisognerebbe vivere il mondo attraverso gli occhi di chi vive nonostante le avversità,come Simona Atzori, che nonostante tutto trasmette attraverso la danza un brivido di passione che ha dentro e non sembra affatto che ha una disabilità perchè la sua forza d' animo la sua voglia di trasmettere ciò che le piace è molto forte. Non è mai troppo tardi regalare un sorriso a chi ne ha bisogno non è mai troppo tardi guaradarsi intorno e accontentarsi di cio che si ha, bisogna smettere di lamentarsi per cose futili e tirar fuori ciò che abbiamo dentro,bisogna tirar fuori la passione e soprattutto l' amore verso gli altri, non emarginare che è in difficoltà perche da loro possiamo vedere il mondo con occhi diversi,apprezzare tutto apprezzare la vita.

LA STORIA DI SIMONA ATZORI,MI HA AFFASCINATA MOLTISSIMO..IN UN PRIMO PUNTO PERCHè NONOSTANTE LA SUA DISABILITà,RIESCE A GUARDARE SEMPRE ALLO SPECCHIO DELLA REALTà SENZA ARRENDERSI..IN UN SECONDO PUNTO PERCHè TRASMETTE TANTISSIMO INCORAGGIAMENTO A TUTTI COLORO CHE SI TROVANO NELLA SUA SITUAZIONE.QUINDI RITENGO OPPORTUNO SOTTOLINEARE CHE SIMONA ATZORI è UN PUNTO DI FORZA,VOLONTà,E CORAGGIO.NELLA VITA NON BISOGNA MAI ARRENDERSI!

Guardando i filmati che ci sono stati mostrati dalla docente, sul tema della resilienza, ho riflettuto sul fatto che la vera disabilità, più che a livello fisico, esiste a livello mentale, l’impedimento fisico può essere superato; basta avere la forza e la volontà di volerlo superare. Si può continuare a condurre una vita autonoma anche se esiste un handicap fisico che oggettivamente potrebbe impedirlo, come nel caso di Simona Atzori che pur non avendo le braccia, è diventata una bravissima ballerina classica e conduce una vita autonoma, utilizzando e potenziando l’uso di altri arti, che compensano il non uso delle sue braccia. In fondo, ognuno di noi, può sentirsi manchevole di qualche cosa, l’importante è farsi forza e andare avanti. Bisogna considerare la persona con le sue potenzialità, non solo con le sue mancanze, per consentire a tutti di potersi accettare. Ognuno di noi è un essere unico, speciale e irripetibile e tutti possiamo dare il nostro contributo per rendere il mondo in cui viviamo un mondo migliore, dove la diversità si trasformi in ricchezza e non in svantaggio

"La vita riserva mille sorprese"...è questo il primo pensiero che ho avuto affrontando e osservando questo tipo di relatà.In classe notavo che ognuno aveva una propria opinione al riguardo,tutti sapevano cosa dire...tutti tranne me!.La reazione che ho avuto è stata strana..possibile che non avevo niente da dire..o almeno da pensare??.Per poter scrivere ho dovuto rivedere le immagini e non capivo perchè sembrassi quasi indifferente e non riuscissi a mettere insieme due parole..e anche se lo facevo sembravano la brutta copia di ciò che era stato detto in classe!.Poi riflettendo ho realizzato!...non era indifferenza era semplicemente una cosa troppo nuova per me!...a volte mi abbatto per motivi che, a confronto con ciò che abbiamo visto, mi fanno sentire quasi superficiale...l'idea di una mamma che accudisce il proprio figlio nonostante il disagio e gli dimostra tutto quell'affetto,mi ha lasciata un pò sconcertata..mi sono chiesta:"come è possibile affrontare questa cosa tutti i giorni????",cioè mi sembra impossibile pensare di vivere un'intera vita così...eppure ci sono persone che lo fanno..e allora mi sono chiesta:"cos'è che li spinge ad andare avanti???".Indubbiamente anche loro avranno avuto i cosidetti "momenti no" che tutti noi attraversiamo,ma la loro sembra una forza quasi invincibile..potersi realizzare come madre,come artista,nonostante "tutto",deve essere una gratificazione immensa..e farlo affrontando una marea di gente che è pronta ad offendere,giudicare,è ancora di più una vittoria!!!!
Ora lo so cos'è che da loro tutta questa forza...è il coraggio di vivere...la capacità di saper mettersi in gioco...raggiungere gli obiettivi prefissati...e sentirsi realizzati come chiunque altro!!!.

questa è una forma di razzismo....

in questo laboratorio abbiamo visto dei video su persone con disabilità,ma quello che mi ha colpito maggiormente è stato quello di Simona Atzori...Ballerina e pittrice che nonostante abbia dei limiti nei movimenti è riuscita a conquistare la propria vita e quella degli atri.Non si è è fermata dinanzi a nessun ostacolo,ma ha continuato a coltivare le sue passioni:é una persona davvero da ammirare perchè partendo anche da lei possiamo capire quanto sia cara e bella la vita

E' stato emozionante guardare i video in aula, è TOCCANTE vedere persone senza arti ,che NON SI ARRENDONO di fronte a difficoltà palesi. Il suo modo di affrontare la vita dovrebbe servire da insegnamento per molte persona che si avviliscono al primo ostacolo senza , quindi, VOGLIA DI VIVERE .

questo laboratorio l'ho già scritto ma solo oggi mi sono resa conto che non l'ho inviato bene comunque riguarda ai video mi ha dato forza la ballerina Atzori e spero che questa forza di vita ce l'abbiamo tutti i disabili perchè ognuno di noi a qualcosa da dare al mondo sia che sia un disabile che no.

innanzitutto voglio iniziare a scrivere questa mia prima pagina di commento dicendo che davvero sono felice di far parte di questo forum e di poter approfondire le mie ulteriori conoscenze su questa dsciplina grazie alla notevole collaborazione da parte di tutti a far funzionare questo laboratorio che credo realmente motivi e invogli tutti noi ad un approccio piu sensibile al tema della Disabilità! lo sguardo dato ai 3video proiettati il 3marzo ha suscitato in me particolari emozioni....Molto spesso siamo circondati da persone che portano la tristezza sul volto per le tante difficoltà che la vita ci lascia provare, una tristezza che non sappiamo gestire o meglio vincere magari attraverso l'accettazione dei nostri limiti, delle nostre diversità... Sarebbe tanto bello invece se tutti avessero lo stesso sguardo profondo ke Simona Atzori da alla vita ogni giorno apprezzandola, vivendola, amandola così come le è stata donata, nelle sue molteplici sfumature.... Simona sembra non portare negli occhi la cicatrice di un'infermità fisica! nel suo volto regna la gioia di vivere e di esprimere luce mediante la prova concreta della realizzazione delle sue passioni piu grandi, la danza e la pittura!Lo stesso messaggio è trasmesso dalla cura e dall'amore che una madre priva di arti superiori riesce a donare al proprio figlio nel secondo video, perchè una mamma come lei prova dentro sè un amore così grande per la sua creatura e una gioia così evidente per aver avuto il dono e la possibilità di vederlo crescere da non sentirsi ostacolata e incapace di svolgere il suo ruolo di madre.... Abbiamo tanto da imparare da queste persone direi "Speciali", a mio avviso nello spirito molto più complete di tutti quanti noi....

Durante il laboratorio di giovedì 3 marzo, la professoressa ci ha fatto assistere alla proiezione di 3 video.Simona Atzori,.Barbara Guerra(madre americana)e i due ballerini,hanno mostrato la loro grandissima forza di volontà nell'affrontare la vita quotidiana,anche nonostante vivendo in un mondo crudele,pronto ad emarginare la persona diversa,che in questo caso è il disabile.Quello che mi è stato maggiormente trasmesso è la leggerezza dei loro volti.Infatti io penso che non esistono limiti,e non è un limite la loro diversità per portare avanti i loro sogni.

Io ritengo che Simona Atzori sia la prova vivente che nulla è impossibile se crediamo in noi stessi e nella nostra forza interiore.Vedendola danzare nn mi sono soffermata sul fatto che nn avesse entrambi gli arti superiori perchè l'emozione che mi ha trasmesso è andata oltre, tanto che ho fatto fatica a ricordarmene.La bellezza e la sinuosità dei suoi movimenti,il sorriso e la serenità che esprime danzando spingono lo sguardo a posarsi altrove,al di là della sua "specialità",perchè la sua nn è una semplice danza,ma è una danza del cuore.Inoltre mi ha colpito molto la solarità, l'amore che Simona nutre nei confronti della vita,una vita vissuta a 360 gradi tanto che oltre a essere una ballerina è anche una pittrice che esprime in queste meravigliose attività tutta la sua vitalità e forza.Possiamo avere entrambe le braccia,entrambe le gambe ma vivere in maniera passiva, come degli spettatori, senza provare alcun entusiasmo per quello facciamo,e senza alcun entusiasmo nei confronti della vita stessa o,come ci accade spesso,prendercela col mondo intero per qualche piccola impefezione fisica,un naso un pò pronunciato ,delle gambe grosse ecc...mentre Simona ringrazia Dio per averla "dipinta" cosi com'è,e questo dovrebbe far riflettere molti di noi.Persone come Simona io credo siano straordinarie,l'esempio che nella vita si può andare oltre i limiti e come dice lei stessa:"nn lasciare che gli altri vedano dei limiti che tu non senti"....Mi sembra una frase molto significativa per concludere e soprattutto un'esortazione a credere in noi stessi e nei nostri sogni e una possibilità nel rivedere noi stessi con altri occhi.javascript:emoticonp('')

Questa sera guardando lo show dei record sono stata nuovamente colpita da un altro esempio,molto bello, di resilienza e ho pensato di condividerlo nel forum con tutti voi.Si tratta della prima donna al mondo senza braccia ad aver conseguito un brevetto di volo.STUPENDA...

https://www.youtube.com/watch?v=MxWTdt15rQ4&playnext=1&list=PL873A530C83FCBDC5

infatti maria anche io volevo correre a scrivere sul forum guardando allo show dei record il caso di quella bellissima ragazza...ma purtroppo la mia connessione a volte mi abbandoda e ieri non mi ha permesso di condividere e mopstrare questo pensiero ma,fortunatamente,ci hai pensato tu!Che bella quella ragazza,non sapevo della sua esistenza a differenza di simona atzori,e mi ha anche lei emozionata tantissimo e fortificata perchè come ha detto anche il conduttore Gerry Scotti,"...noi ci disperiamo per le difficoltà della vita,che banalità rispetto a ciò che devono affrontare persone come lei". Addirittura sa portare un elicottero!è un hgrande sempio di forza di volontà e amore per se stessi!

Ecco un altro esempio di una donna che nonostante la sua disabilità affronta la vita nel modo più normale eed è riuscita perfino a prendere un brevetto di volo.E' andata anche alla trasmissione "guinness world record" di quest'anno,ma sono riuscita a trovare solo questo video in inglese...

MI HA COLPITO MOLTO VEDERE IN AULA IL VIDEO DI SIMONA ATZORI SENZA ARTI SUPERIORI SONO RIMASTA SCONVOLTA DAL GRADO DI INDIPENDENZA CHE LEI HA RAGGIUNTO, NON CREDEVO CHE UN DISABILE POTESSE RIUSCIRE A FARE DETERMINATE COSE,PITTURARE,BALLARE,MANGIARE..NONOSTANTE LA LORO MENOMAZIONE,DISABILTà, HANNO UNA GRANDISSIMA FORZA DI VOLONTà..

In merito alla lezione del 3 marzo:
Mi capita spesso di vedere situazioni in cui le persone davanti ad un problema, una difficoltà, un ostacolo, perdono la loro voglia di vivere o la voglia di lottare, dimenticandosi della loro fede e addirittura di se stessi. A volte mi domando, ma bisogna guardare chi è meno fortunato di noi per rendersi conto di quale prezioso dono sia la vita??....sento spesso "rigrazio Dio" , "menomale ke Dio....Dio DIo...." troppo spesso nominato invano e troppo spesso ringraziato per ciò che riguarda sempre noi stessi. Simona Atzori è lei oggi il mio tema, e penso che oltre da prendere come esempio bisogna anche capire il messaggio morale di questa ragazza, e cioè (secondo me) che a volte non dobbiamo dare per scontato la nostra pietà a chi riteniamo diverso da noi, ma accettare che nel mondo ci sia un qualcosa di diverso che fondamentalmente sia in ognuno di noi, e di non sbalordirci di quello che lei è in grado di fare, ma di cogliere la sua forza il suo entusiasmo nel coltivare tutto ciò che le piace anche se la natura sembra esserle " contro". Secondo il mio punto di vista sembra che a volte gli uomini prendano le cose seriamente quando stanno agli sgoccioli di una situazione....bhe questa esperienza ci insegna a tutelare i notri tempi e che con la calma con la pazienza e con una forza costante possiamo risolvere qualsiasi problema, difficoltà e ostacolo.

Ieri sera sono rimasta ,vedendo il programma di Paolo Bonolis,"Il senso della vita",molto colpita dall'intervista fatta a Marina Midei...una donna di 35anni,madre di 2gemmelline,Gloria e Sofia,colpite entrambe da una grave forma di tetraplegia (disturbo del movimento e della sensibilità a livello dei quattro arti,superiori e inferiori)....

...volevo condividere qsta sua intervista con voi...

http://www.ilsensodellavita.tv/storie/item/216.html




E'UNA MAMMA SPECIALE[u]

Ho visto più volte La Atzoni in tv e ogni volta mi riempie il cuore di tante emozioni,tenerezza-voglia di rivincità e forza di volontà che lei ha ogni giorno dimostra e vivendo serenamente la sua vita...come ha detto un'altra ragazza siamo noi tra virgolette normali,che rendiamo cupa a volte cn i nostri sguardi le giornate di queste splendide persone...La cosa che più mi piace di questa artista mentre balla ed esempio è l'emorme capacità che ha nel travolgere le persone quando balla la sua menomazione non si nota neanche perchè per l'appunto è fenomenale e siamo noi a dover imparare da lei perchè sicuramente le difficoltà non sono mancate nella sua vita ma le ha superate senza tentennamenti a differenza di molti di noi che al minimo ostacolo cambiano strada...

Sposto messaggio annamariaruopoli
I 3 filmati che ho visto oggi sono stati un arricchimento formativo.In particolare mi ha colpito quello di Simona Atzari in quanto evidenzia la straordinaria capacità a realizzare i propri sogni, a dipingere e a danzare nonostante la mancanza degli arti superiori. Lei non si sente emarginata e ha una sicurezza che magari altre persone nonostante nessuna mancanza fisica non riescono a trovare la propria felicità e serenità. Quindi bisogna prenderla come esempio perchè attraverso il coraggio, la forza di volontà e la determinazione si possono realizzare i propri desideri senza porsi dei limiti.

Le vere disabilità sono solo nelle nostre menti..E Simona Atzori ne è la prova vivente..Nonostante sia nata senza gli arti superiori lei con la sua forza il suo coraggio e la sua caparbietà e riuscita ad andare oltre un limite fisico,è riuscita a divenire una ballerina ed una pittrice straordinaria.Guardandola ballare ho subito dimenticato che non avesse gli arti poichè è riuscita soltanto a trasmettermi emozione infinite,che magari una ballerina con un corpo perfetto non sarebbe riuscita a darmi.Sono sconvolta dalla indipendenza che è riuscita a raggiungere con le sue forze,riesce a danzare,a guidare,a ballare,a truccarsi,vestirsi questi sono semplici gesti di routine per me,ma adesso lo sono diventati anche per Simona lei non ha più difficoltà a compierli ormai ha reso la sua disabilità la sua vittoria più grande e non una sconfitta,tanto da ringraziare Dio per averla fatta nascere cosi e non diversamente.Noi avremmo solo da imparare..la sua forza il suo coraggio il suo non arrendersi mai il suo andare oltre l'aspetto fisico,la sua solarità,la sua voglia di vivere,il suo sorridere alle difficoltà ed il suo amare la vita cosi intensamente non lascia cosi tante parole se non una grande ammirazione ed una grande stima per questa grande donna che dovrebbe davvero essere un esempio per tutti noi.

Colgo volentieri l'invito a condividere libri, articoli o spunti che a nostro parere possano arricchire il forum, riportando di seguito un piccolo passo tratto dal libro di Luis Sepulveda: "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare". Questa bellissima favola parla dell’adozione molto speciale del gatto Zorba che decide di accudire l’uovo di una gabbiana in fin di vita e di insegnare alla piccola gabbianella a volare...
E' un libro che offre molti spunti, evidenzia come le diversità possano arricchirci, ci insegna che il gatto può volere bene alla piccola gabbiana, e viceversa, e che per quanto sia doloroso arriva il momento in cui bisogna aprire le ali e spiccare il volo; ma in particolare questo piccolo brano penso possa aiutare la nostra riflessione sulla resilienza soprattutto in rapporto all'essere educatori ed al ruolo che questi può rivestire.

La storia…
Dopo essere capitata in una macchia di petrolio nelle acque del mar Nero, la gabbiana Kengah atterra in fin di vita sul balcone del gatto Zorba, al quale strappa tre promesse solenni: di non mangiare l'uovo che lei sta per deporre, di averne cura e di insegnare a volare al piccolo che nascerà. Così, alla morte di Kengah, Zorba cova l'uovo e, quando si schiude, accoglie la neonata gabbianella nella buffa e affiatata comunità felina del porto di Amburgo. Ma come può un
gatto insegnare a volare? Per mantenere la terza promessa, Zorba dovrà ricorrere all'aiuto di tutti, anche a quello di un uomo.

<<«Vola!» miagolò Zorba allungando una zampa e toccandola appena.
Fortunata scomparve alla vista, e il gatto temette il peggio. Era caduta giù come un sasso. Col fiato sospeso si affacciò alla balaustra, e allora la vide che batteva le ali.
Fortunata si allontanava battendo le ali con energia e subito dopo tornava indietro planando, girando più volte attorno al campanile della chiesa.
«Volo! Zorba! So volare!» strideva euforica dal vasto cielo grigio.
L'umano accarezzò il dorso del gatto.
«Bene, gatto. Ci siamo riusciti» disse, sospirando.
«Si, sull'orlo del baratro ha capito la cosa più importante» miagolò Zorba.
«Ah si? E cosa ha capito?» chiese l'umano.
«Che vola solo chi osa farlo» miagolò Zorba. >>
"Vola solo chi osa farlo" in quest'affermazione di Zorba ritrovo l'esempio di Simona Atzori, di Pistorius che "volano perchè osano" ma osano grazie alla presenza di un qualche "Zorba" che dà credito ed aiuta a credere in se stessi.

Ho scelto di condivider questo brano perchè fin dall'inizio del nostro percorso si è parlato della resilienza quale capacità umana di affrontare, superare e uscire più forti o trasformati dalle esperienze avverse.
Penso sia davvero importante aver sempre presente che come tutte le capacità umane la resilienza è un processo in cui fondamentale importanza riveste il rapporto della persona con il suo contesto: la resilienza suppone l’adattamento positivo o il superamento dell’avversità ma per svilupparla il bambino ha bisogno del rapporto con una persona significativa...la famiglia per Simona Atzori, la madre per Pistorius, Zorba per la gabbianella....dunque anche ciascuno di noi nei contesti ove è chiamato ad agire!