10. autopresentazioni del 7 aprile - commenti (chiude 6 maggio)

Il laboratorio di oggi è stato molto emozionante,infatti quando ad intervenire per primo è stato Vincenzo , mi sono emozionata al semplice guardare il video della sua esperienza nell'acr,di come è sicuro in tutto ciò che fa,anche io per più di due anni sono stata animatrice dei gruppi che sono ancora attivi nella mia parrocchia.Ricordo che quando animavo ,finiti i gruppi ritornavo a casa con una serenità indescrivibile,perchè erano proprio i bambini a trasmettermi la gioia di vivere ed avere passione per questo tipo di attività,infatti non potendo prendermi l'impegno durante l'anno,aspetto con ansia l'estate...per poter organizzare insieme ai miei compagni il GREST,un esperienza estiva FAVOLOSAAAAAAAA ,dove i bambini si divertono da impazzire,ma allo stesso tempo i giochi hanno tutti una funzione pedagogica .
Le esperienze raccontate oggi in aula sono state tutte molto interessanti a partire da Silvia che ha esposto la sua esperienza attraverso la storia di un ometto che considerato da altri "DIVERSO" veiva escluso dalla scuola,dal lavoro,dalla vita stessa....ancora interessante è stato l'intervento di Diana e di Amelia,entrambe animatrici di gruppi parrocchiali e che fanno parte dell'A.V.O ,hanno raccontato la loro esperienza all'interno di queste associazioni ,vivendo in prima persona con questà realtà cosi vicina a noi,ma la testimonianza più bella perchè più spontanea è stata quella di Anna,nostra coetanea,che all'età di quattordici anni ha sofferto di bulimia e anoressia,perchè non si accettava come persona e ha spiegato che il motivo per cui è caduta in questa terribile depressione era dovuto al suo rapporto difficile con il padre,ma soprattutto ke si è ripresa con tutte le sue forze e grazie anche al sostegno con la madre.Per me oggi questa sua testimonianza è stata davvero un esempio di vita ,da cogliere subito...


Raffaella Sciaudone

Durante il corso di pedagogia della disabilità viviamo nuove esperienze,nuove emozioni talvolta molto forti da essere indescrivibili. Oggi è stata un'altra lezione di vita e personalmente mi sono empatizzata in quei educatori,i quali dalle loro esperienze quotidiane,ovviamente in ambienti diversi chi in parrocchia, chi in ospedale,chi in comunità e associazioni,insegnano agli altri come andare avanti e credo che 'acquistino' anche in loro nuove conoscenze. Oggi molti ragazzi hanno raccontato le varie esperienze vissute,ognuna diversa dall'altra con una propria storia, purtroppo per motivi di tempo hanno dovuto sintetizzare in una decina di minuti un lavoro che dura da mesi o forse anni però sono stati molto concisi nel far capire il loro lavoro anche se non lo definiscono tale ma come ESPERIENZE DI VITA che spero di vivere anche io al più presto. Tra gli interventi tenutisi oggi in aula quelli a cui mi sono avvicinata in modo particolare sono stati il racconto di Vincenzo, della sua esperienza all'interno dell'Associazione Cattolica cha ha iniziato da adolescente,il lavoro che svolge è quello di far apprezzare all'altro la presenza del diverso.Le immagini del video erano stupende i sorrisi dei bambini erano puri,dal video l'aneddoto che mi ha toccato di più è stato quello di una bambina sottoposta all'esperienza del FOULAR( che noi conosciamo benissimo);in precedenza la bambina non parlava davanti agli altri perchè timida,grazie al foular è riuscita a farlo perchè non vista,cosi iniziò a descrivere cosa provava con la sua voce,invece di scriverlo ,come era successo diverse volte e dall'esperienza del FOULAR non ha avuto più bisogno del foglio di carta e della penna per trascrivere le sue emozioni.Una frase che fa molto riflettere appresa dal video e posso considerarla come il 'motto' di Vincenzo "BISOGNA EDUCARE NELLA PIENEZZA DELLA VITA ALTRIMENTI SI FALLISCE COME EDUCATORI". Un'altra esperienza è quella di Silvia che lavora in una comunità, ci ha spiegato le varie differenze tra comunità-case famiglia ed in particolare ha approfondito la storia di Simone dodicenne il quale è nato purtroppo in una condizione socio ambientale disagiata,il padre viene a mancare quando aveva soli otto anni e la madre non è mai stata molto affettuosa con lui forse perchè non accettava i problemi del figlio quindi si disinteressava nel seguirlo all'interno del percorso formativo .Addirittura la sua famiglia non riconosce tutt'oggi i suoi miglioramenti ma lo continuano a definire SIMONE IL PAZZO,anche perchè gli è stato diagnosticato il disturbo borderline che consiste in un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come grave patologia caratterizzata da instabilità pervasiva dell'umore, delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé, dell'identità e del comportamento, e una più generale anomalia nella percezione del senso di sé;nonostante ciò i suoi amici hanno notato un miglioramento, tanto è vero che Simone si è integrato nel gruppo degli Otto ,compreso lui ,ragazzi che vivono in comunità.

Oggi 07/04/2011 la lezione è stata particolarmente interessante siccome alcuni ragazzi hanno raccontato le proprie esperienze personali facendo riferimento alle tematiche affrontate durante le lezioni.
Sono stati capaci di trasmetterci concetti,valori,idee importanti che in maniera differente hanno emozionato tutti noi.
L'esperienza di Vincenzo come me,ho notato ha colpito un pò tutti,si leggeva dai suoi occhi la felicità,l'orgoglio di essere riuscito a raggiungere un obiettivo così importante,cioè quello di riuscire a far parlare una bambina strabica,per questo merita i complimenti,è stato davvero un bravo educatore.
Anche l'esperienza di Anna,che avevamo già avuto modo di conoscere durante l'intervento di Caterina sul carcere di Rebibbia,è stato molto significativa,lei ci ha raccontato in particolare di un detenuto e di alcune sue affermazioni,in seguito al suicidio di un altro detenuto,esso considerava la morte come significato di liberazione,e per questo il suo compito era anche quello di stargli vicino,non facendolo sentire inutile,ma anzi facendolo sentire parte di un gruppo.
Non ritengo che un intervento sia migliore dell'altro,tutti mi hanno trasmesso emozioni bellissime,li ringrazio per il coraggio,e per il modo in cui si sono aperti nei nostri confronti,facendoci sentire un vero gruppo.
Anche le poesie di Barbara sull'emarginazione hanno racchiuso in poche righe un concetto importante,cioè quello di non fermarci all'apparenza della "diversità" degli altri,ma di guardare oltre perchè ognuno di noi è differente dall'altro,e nelle diverse caratteristiche è racchiusa una propria unicità.
Infine l'esperienza personale di Anna ha travolto tutti,ci ha raccontato delle difficoltà che ha dovuto affrontare per superare l'anoressia,penso che il suo intervento non solo sia stato molto utile,in quanto molte ragazze soffrono di questo problema e non se ne rendono conto,o non riescono ad ammetterlo,ma è riuscita anche a trasmetterci una strepitosa forza di volontà,lottare per raggiungere il suo obiettivo,per raggiungere la vittoria,e la felicità che oggi la rappresenta.

OGGI è STATA VERAMENTE UNA DI QUELLE LEZIONI INDIMENTICABILI ABBIAMO TRATTATO TANTI TEMI LEGATI OVVIAMENTE AL NOSTRO CORSO MA QUELLI KE + MI HANNO COLPITO SONO STATI 3:QUELLO DI CATERINA LA QUALE RACCONTAVA DEL FRATELLO CHE CON FORZA E CURE HA COMBATUTTO IL TEMA DELLA RESILIENZA,QUELLO DI BARBARA RICCO DI CONTENUTI TRA CECITà,RAZZISMO ED EMARGINAZIONE ED INFINE UN GRAZIE A TE ANNA!MI HAI FATTO SENTIRE COME UN CANE X TUTTE LE VOLTE CHE HO PENSATO NON VALESSI NULLA TU SI CHE 6 UN ESEMPIO DA SEGUIRE...LO SMILE CHE HAI TATUATO RAPPRESENTA LA ANNA DI OGGI A TUTTI GLI EFFETTI NON "IMPORTA" DEL PASSATO OGGI PARLANDONE HAI DIMOSTRATO DI AVER SCONFITTO IL TUO PEGGIOR NEMICO CON FORZA E CORAGGIO CONTINUA COSI CHE LA VITA è BELLA E VA VISSUTA...IO DIFFICILMENTE MI EMOZIONO TU CON LA TUA SOLARITà E SEMPLICITà CI 6 RIUSCITA...ANCORA GRAZIE

VINCENZO 6 GRANDE NEL TUO PICCOLO ............ANCHE IL TUO COMMENTO è STATO FENOMENALE!

Oggi durante gli interventi dei colleghi fatti in aula, devo dire che ho provato una grande stima per tutti loro,perche tutti quanti con la loro azione ogni giorno danno tanto all'altro, a cominciare dagli aiuti che offrono ai bambini nelle associazioni cattoliche,i supporti anche emotivi che danno ai bambini che hanno problemi sociali,che hanno difficoltà a relazionarsi perche hanno dovuto affrontare fin da piccoli molte difficoltà, e che quindi ne sono rimasti segnati.Devo ammettere che anche a me oggi hanno dato molto,anche perche ho subito pensato che anche io vorrei seguire il loro esempio, anche io vorrei poter offrire il mio aiuto,dare qualcosa all'altro, anche se sono sicura che stare tra bambini, tra giovani adolescenti,tra persone che hanno bisogno di una presenza costante fatta soprattutto di affetto verso chi si aiuta, sicuramente sarei la prima a ricevere tanto,ad imparare dall'altro.Gli interventi fatti oggi per me sono stati tutti significativi dal primo quello di Vincenzo, che davvero fa ogni giorno tanto per l'associazione nella quale lavora e si vede che è animato da una vera e propria passione, quello appunto che dovrebbe avere sempre un bravo educatore insomma una vera e propria dote, ma anche gli altri interventi sono stati fantastici mi è piaciuto tanto anche la ragazza che purtroppo ora mi sfugge il nome che ha fatto per un periodo l'educatrice nel carcere di Rebibbia,è davvero ammirevole quello che ha fatto o continuerà a fare, perchè si vede che quella esperienza le ha lasciato tanto,lo ho visto da come ne parlava di quel suo amico di 75 anni che ha finalmente scontato la sua pena,e quello che ho notato è appunto che lei lo ha chiamato amico, quindi si vede che sicuramente è riuscita ad entrare in sintonia con i suoi educandi, e questa credo proprio che sia una bellissima e importantissima cosa per un educatore. In ultimo non posso non nominare l'ultimo intervento fatto da Anna,che conosco un pò,la quale ci ha confessato di aver avuto in passato problemi di anoressia e bulimia ma di esserne uscita vincente.Io la ammiro tantissimo perchè sò per sentito dire che è non è per niente facile superare questa difficoltà,proprio perchè nessuno ti puo aiutare davvero se non te stesso,se non la propria grande forza di volontà perche si rifiuta chiunque tenti di aiutarti,stai male e non vuoi nessuno, e si finisce per emarginarsi nel proprio mondo, con le proprie idee,con le proprie angoscie, e non si riesce a risalirne, se non ripeto con una grandissima forza di volontà, ed io credo che Anna sia una ragazza davvero forte,e vederla oggi ripresa completamente, è davvero bello e sono molto felice per lei e le dico che e spero che leggerà che è davvero una ragazza fantastica. Bhè che dire anche oggi questi interventi mi hanno arricchito di qualcosa, e non posso non ripetere che questo corso davvero mi stà formando sempre di più,e mi sento sempre piu fiera di questo mio percorso scelto,perchè vedendo ogni giorno cosa possiamo fare noi educatori questo mi dà la forza di continuare con piu grinta il mio percorso, sperando davvero che un domani potrò raggiungere la meta e di poter dare tanto agli altri.

Nella lezione di quest'oggi mi sono emozionata tantissimo nell'ascoltare le varie testimonianze di ragazzi giovani quanto me che riconoscono l'aiuto per il prossimo come uno dei valori fondamentali della loro vita! Dai loro progetti ho letto un gran senso d'umanità e di sensibilità.... Ke bello davvero, vedere che esistono persone così, persone che amano il loro lavoro, che riescono a trovare la pienezza della loro giornta attraverso l'aiuto e il sorriso che si dona all'altro! Ho apprezzato in particolar modo l'intervento di Vincenzo, la semplicità e la spontaneità con la quale ha presentato i frutti del suo lavoro e la tenerzza che mi ha trasmesso è stata forte.... Il suo non è un semplice impegno, in quello che fà c'è fino in fondo, c'è tutto il suo cuore.....Conosco l'associazione con la quale lavora,L'ACR, ne ho sentito parlare e per anni ho preso parte ad una comunità parrocchiale simile a questa quindi conosco la fatica, le difficoltà, la disponibilità che un educatore deve sostenere ma riconosco al contempo anche la gioia e l'appagamento personale che un esperienza del genere lascia! Grazie di cuore ancora una volta per fornirci validi strumenti per intraprendere il cammino previsto da questo progetto di Vita!

Comincio premettendo che ogni intervento di oggi è stato molto bello ed avvincente,perchè ognuno ha toccato aspetti simili ma non uguali,tutti differenti.Nessuno é stato da meno!!!
Sono stati sostenuti dei valori molto significativi come l'aiuto ed il sostegno reciproco,l'amore,la fratellanza, l'amicizia.
Tutti di solidarietà verso il prossimo.
Ho notato che i protagonisti di ogni esperienza erano sempre i bambini,disabili e non.Questo denota un forte senso di profondità,perchè sono proprio i piccoli fanciulli gli unici che agiscono in maniera più spontanea e benevola.
Da piccolissimi i bambini hanno la tendenza ad imitare in tutto gli adulti,che diventano dei veri e propri modelli educativi.Sono però proprio i più piccini che,a mio parere,devono fare da esempio per tutti noi.Loro possono insegnarci qualcosa più degli altri.
Mi hanno colpito in modo particolare i video di "Vincenzo" e quello di "Daiana e Amelia"perchè sono stati molto sentiti dal punto di vista emotivo.
In quello di Vincenzo,sono rimasta affascinata dalle risposte dei ragazzini successive alla simulazione del fazzoletto e soprattutto da quella della bambina strabica,che ha manifastato un profondo entusiasmo quando ha detto di aver visto quello che aveva sentito,da bandata.Ho provato grande felicità per lei!!!
Del filmato di Daiana ed Amelia,invece,mi ha attratto di preciso una frase:
"Non aspettare la laurea,il matrimonio,il vedere i figli cresciuti per fare l'educatore"!!!
Questo è il nostro momento!
Queste parole mi hanno fatto riflettere tantissimo,poichè anche io,prima, la pensavo in questo modo,cioè in prospettiva futura....ma poi sono finità col ritrovarmi anche io in un'esperienza molto coinvolgente,che mi ha fatto cambiare punto di vista.
é da poco che sono una volontaria di un centro per bambini,che mi sta dando tantissime soddisfazioni ed è stato appunto oggi,il momento in cui ho capito di aver fatto la scelta giusta aderendovi.
Anche il caso non programmato esposto da Caterina sulla resilienza e la testimonianza della ragazza che da piccola aveva il problema dell'anoressia e bulimia,sono state emozionanti.Problemi molto difficoltosi!!!
Oggi mi avete quasi fatto commuovere....e sicuramente rabbrividire.
GRAZIE ragazzi....GRAZIE di tutto!!!!

Nel laboratorio SAAD oggi insieme alla dott.ssa Maria Grazia Gargiulo abbiamo affrontato le difficoltà che le persone non vedenti possono incontrare quotidianamente, inoltre ci ha spiegato come queste pesone hanno la meravigliosa capacità di percepire l'essenza di un opera d'arte attraverso il tatto, infatti quando uno scultore arriva alla conclusione della propria opera si benda e con le mani sfiora la scultura per sentire le emozioni ke quest'ultima gli trasmette quindi è come se lo scultore mettesse in evidenza il suo sentimento cercando di farlo capire anche alle persone che in quel momento la osservano.E' grazie al lavoro teorico, svolto in aula che ci aiuta a confrontarci e a comprenderci meglio, ci permetterà di svolgere con maggior sicurezza anche il lavoro pratico che avverrà successivamente quindi è anche l'inclusione del lavoro dei tirocinanti che afferma il riconoscimento dell'importanza del SAAD che programma, gestisce e verifica interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità di crescita.

Oggi in aula ascoltando le autopresentazioni dei miei colleghi sono rimasta senza parole. Vedere loro parlare delle proprie esperienze in quel modo così unico è stata per me una vera sorpresa.L'esperienza vissuta da Anna è quella che più mi ha colpito,ma anche quella di Vincenzo nell'Azione cattolica mi ha veramente emozionato.
Penso che queste sono esperienze che ti rimangono per tutta la vita e che ti segnano ed è giusto raccontarle agli altri per dare un esempio di coraggio e umanità. Io rispetto ad Anna e Vincenzo non ho alcuna esperienza,ma dopo questo corso e dopo aver ascoltato così tante testimonianze,posso dire di averne anche io. Infine voglio dire a tutti i miei colleghi e le mie colleghe di fare bagaglio di tutte le loro esperienze belle o brutte che siano e di raccontarle senza alcun timore per dimostrare alle persone che soffrono che ci sono tante cose belle al mondo per cui vale la pena vivere.

Anche l'incontro svolto stamattina in aula è stato ricco di emozioni (OGNI VOLTA E' SEMPRE PIU' COINVOLGENTE E AFFASCINANTE). Trovo molto difficile scegliere un intervento, perchè in qualche modo tutti mi hanno lasciato qualcosa dentro.
La testimonianza di Vincenzo è qualcosa di unico. Già dal titolo "C'è di più nella diversità", si evince come Vincenzo sa educare alla "PIENEZZA DELLA VITA". E' un ragazzo che mette l'anima nella sua esperienza di educatore, da cui riceve molte soddisfazioni che gli danno la forza e il coraggio di andare avanti. Una frase che mi ha colpito molto è quella di Maria Teresa di Calcutta: "Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non ci fosse quella goccia, sarebbe una goccia mancante nell'oceano". Anche Quella di Silvia è stata una testimonianza molto toccante: racconta di un bambino di dodici anni che vive in un contesto sociale e ambientale svantaggiato, ha difficoltà a scuola ecc. La disabilità di questo ragazzo è di essere nato in un quartiere disagiato. La cosa che mi ha colpito è una frase che lo stesso dice in un momento di crisi, ma di profonda lucidità: "Sono un bambino molto sfortunato, perchè ho una sfortuna nella sfortuna: ho una doppia sfortuna".
L' ultima grande emozione, solo in ordine di tempo, è stata l' esperienza di Anna che ha parlato del problema che l' ha colpita all' età di quattordici anni l' anoressia, dopo un lungo percorso di sofferenza, è riuscita ad uscirne orgogliosamente fuori, sempre con il sorriso ed una grande forza.
GRAZIE PER LA BELLISSIMA GIORNATA!

Come ogni giorno che raggiungo l'università per seguire il corso di ped. della disabilità,così anche ieri ho provato un'emozione fortissima,forse quasi la più forte...si perchè fino alla scorsa lezione abbiamo ascoltato la prof,associazioni,visionato video,quindi sempre le parole dei "grandi" diciamo...e per questo ieri vedere il lavoro concreto dei miei coetanei mi ha presa tantissimo...mi ha colpito molto il lavoro di Vincenzo,soprattutto quando i bambini hanno espresso le loro sensazioni dopo l'esperimento del foulard,ho udito le parole che uscivano dalla bocca della bimba che aveva difficoltà a parlare...anche se non nego che a quel punto la mia concentrazione mi ha abbandonato per un pò e ha lasciato spazio all'emozione...si perchè a quel punto ho pianto...speravo di non farlo anche perchè sono una persona giudicata dalla lacrima facile,che subito mi emoziono,però stesso tra me e me ieri mi sono detta:"ma questo corso è fatto anche di questo,se non soprattutto di emozioni".Mi è piaciuta anche la storia raccontata da Silvia,e le parole:"guardando chi è disabile,vediamo le nostre paure"mi hanno fatto davvero riflettere tanto...insomma grazie a tutti per ieri perchè è stata veramente una lezione fantastica!Ho riflettuto tanto e come ogni volta dopo la lezione,cerco di fare qulche leggero cambiamento al mio carattere,e anche ieri ho cercato di smussare ancora un pò qualche lato un pò spigoloso,si perchè sostengo che questo corso sia anche questo,MODIFICARCI!Quindi concludo dicendo come diceva l'ultima frase del p.point di Vincenzo:"quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano,ma se noi non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno"......GRAZIE A TUTTI.......

invece a me ha colpito il tuo resoconto, carico della tua emozione, anche nell'attenzione alle parole che ti hanno colpita.....
ps. non ci sono grandi o piccoli nel mio corso c'è soltanto un gruppo che lavora e riflette insieme.
la docente

Conoscere i miei colleghi di corso,attraverso le loro esperienze è stato bello...visto che secondo pensiero corrente i ragazzi si parcheggiano all'università perchè non hanno nessuna iniziativa o entusiamo; invece mi hanno favorevolmente colpito perchè sono ragazzi che hanno intrapreso una strada non facile e li ammiro...bravi ragazzi continuate così, forse un giorno sarete quelli che formeranno anche la classe politica e sarà un piacere votarvi perchè oltre l'aspetto c'è spessore,intelligenza,integrità ed umiltà...vi ammiro. BRAAVVIII

Ieri è stata una delle lezioni piu belle perchè la prof ha fatto si che noi fossimo i protagonisti...che dire una lezione bellissima fatta dai nostri colleghi...tutte le esperienze sono state belle a suo modo ma quella che mi ha colpito di piu è stata l'esperienza di Vincenzo l'educatore in parrocchia...la passione che mette nelle cose che fa, è sorprendente...in particolare mi ha colpita l'ultima frase del video quella di Maria Teresa di Calcutta!!!E bello aiutare gli altri stare vicino a chi ha bisogno educarli o rieducarli con queste espierienze che stiamo facendo in classe grazie alla prof sto capendo sempre di piu qual'è il ruolo dell'educatore è come tutte le cose ci si deve mettere tanta passione e amore altrimenti meglio non farlo!!!

La lezione di ieri è stata una delle più belle in assoluto dove i veri protagonisti siamo stati noi, grazie ad una serie di testimonianze di video di ragazzi che ci hanno spiegato in prima persona come aiutare dei bambini di una parrocchia col video di Vincenzo che mi è arrivato al cuore o della testimonianza di una ragazza e della sua esperienza in carcere.Bhè che dire tante emozioni valori e gioie che credevo a questo mondo non esistessero più grazie ai miei colleghi per avermi fatto emozionare e capire in pieno quanto noi possiamo dare ad un ' altra persona che si trova in difficoltà e un grazie alla docente che ci ha permesso di esprimere tutte le nostre sensazione in aula e nel forum.

Quella di ieri è stata una lezione molto particolare,ma allo stesso tempo emozionante vista la volontà e la passione con cui i miei colleghi hanno raccontato le loro esperienze.Ognuno a suo modo ci ha fatto capire che nonostante la cattiveria che c'è in giro e le varie problematiche,possiamo con dei piccoli gesti aiutare l'altro regalandogli un sorriso.Come ci è stato dimostrato dai vari video visionati,ciò può avvenire in un'associazione cattolica,in un ospedale e in qualsiasi altro posto dove c'è qualcuno che ci chiede una mano.Il video che mi è piaciuto di più è stato quello di Vincenzo perchè ha reso protagonisti i suoi bambini,ma la cosa più bella è stata vedere la sua emozione mentre riguardava il lavoro che aveva svolto...si vede che ci mette passione in cuò che fa come d'altronde dovremmo fare tutti noi educatori in futuro!

La condivisione delle esperienze del 7 aprile è stata una vera e propria esplosione di emozioni: è da tanto che non facevo un' esperienza del genere!
Le esperienze che mi hanno più toccato in prima persona sono state quelle di Vincenzo, Amelia e Daiana: anche io un tempo ho vissuto un'esperienza simile alla loro, ma per motivi vari ho dovuto interrompere.
Sapevo esattamente cosa loro tre stessero provando nel momento del racconto della loro esperienza e le soddisfazioni che i loro ragazzi e bambini danno loro!

La lezione di ieri oltre a coinvolgere in prima persona i miei colleghi ha coinvolto molto anche me, quando hanno raccontato le loro esperienze personali o lavorative, sono state tutte molte interessanti, tra queste mi ha colpito quello di Vincenzo, un educatore dell'associazione cattolica, il quale ha il compito di far trascorrere alcune ore piacevoli ai bambini, egli però è attento ai comportamenti e alle difficoltà di ogni singolo bambino e attraverso il gioco deve riuscire a far inserire anche i disabili, quindi spingere il gruppo ad accogliere tutti, insegnandogli l' importanza di alcuni valori come l'amicizia, la condivisione,il confronto, ciò deve avvenire in modo spontaneo senza alcuna imposizione ed è proprio questo che l' educatore attraverso le sue esperienze teoriche e pratiche deve compiere, si nota il suo amore e la passione che ha in quello che fa, e la soddisfazione di essere riuscito a formare un gruppo unito, a far esprimere a ognuno di loro le proprie emozioni anche per chi inizialmente era restio a parlare davanti agli altri e preferiva esprimerle su un foglio, ma lui attraverso il bendaggio degli occhi è riuscito a far parlare questa ragazza che aveva difficoltà ad esprimersi guardando gli altri, e ora non c è più bisogno del foglio. Anche l' esperienza di Carmela mi ha colpito perchè ha spiegato dei comportamenti devianti di alcuni ragazzi provenienti da famiglie disagiate che hanno bisogno delle istituzioni locali per educare i propri figli quindi è necessario acquisire la fiducia di questi ragazzi ribelli, non bisogna usare troppo autoritarismo ma comprensione, fargli uscire la loro rabbia, la loro delusione perchè a volte alcuni atteggiamenti sono segni di autodifesa o di chiusura verso gli altri. L 'educatore deve sicuramente correggerli, insegnargli il rispetto per altri, ma anche stargli vicino dandogli affetto, sicurezza e amore. Attraverso le diverse esperienze ho capito che l'educatore più che un lavoro è una missione e anche se incontra delle difficoltà quando riesce ad aiutare gli altri prova una forte emozione perchè è riuscito a rendere felice un bambino, un adulto o un anziano. Secondo me il lavoro dell'educatore non finisce quando si allontana dal luogo di lavoro perchè porta con sè un bagaglio di emozioni che gli è stato trasmesso da coloro che hanno avuto bisogno di lui e il suo pensiero è sempre rivolto a loro, poi si affronta la vita con più gioia perchè altre a dare si riceve tanto. Spero che anche io posso avere la soddisfazione di aiutare gli altri e di diventare una brava educatrice.

Ieri ho assistito ad una nuova lezione di pedagogia della disabilità e con essa ho vissuto anche nuove emozioni.
Quella di ieri era una lezione ancora più diversa del solito,riguardava le esperienze vissute da alcuni miei colleghi del corso per prima cosa vorrei dire che non si può fare una divisone tra quelle più belle e quelle più brutte erano tutte interessanti ed emozionanti.
Ma quella che più mi ha colpito è stata l'esperienza di Vincenzo.
Lui fa l'educatore in una parrocchia di bambini dell' età tra nove e undici anni e dal video tra l'altro molto bello si evince ancora di più qual è la sua funzione.
Nella sua parrocchia non ci sono ragazzini "normali" ma anche due ragazzini disabili e ci ha raccontato che all'inizio gli altri ragazzini tendevano ad escluderli ma lui gli ha fatto capire che al di là di un fatto fisico sono uguali agli altri e così ora sono un gruppo unito e i ragazzini quando si incontrano al di fuori della parrocchia invitano anche i ragazzini diversamente abili.
Vincenzo in quello che fa ci mette passione,amore e gioia e cerca di essere sempre innovativo prendendo spunto anche dal nostro corso come ad esempio il gioco del foulard.

Ieri abbiamo ascoltato le esperienze di molti ragazzi,che già anche se nel loro piccolo praticano la professione di educatore.Sono arrivata in aula con tanto entusiasmo perchè l idea di poter ascoltare nuove esperienze mi faceva incuriosire.
Tutte le esperienze,chi più chi meno sono state interessanti,ma mi ha colpita particolarmene è quella di Vincenzo.Dalle parole di Vincenzo traspariva emozione,passione,amore verso quello che fa e ne ho avuto una conferma anche attraverso le immagini che ha mostrato.Ha messo in atto il gioco del foular che noi facemmo in aula,se per noi è stato emozionante,fatto a dei bambini è stato sicuramente più bello.Vincenzo ci ha raccontato che attraverso questo esperimento,una bambina disabile è riuscita ad esprimere con le parole ciò che aveva provato,ed era stata una delle poche volte che era riuscita a parlare,infatti di solito scrive fogli ciò che sente e prova.Secondo me questa sarà stata una delle soddisfazioni più belle ..Immagino che Vincenzo è considerato un punto di riferimento per questi bambini,e sono sicura che anche per Vincenzo rappresentano qualcosa di veramente importante,mostrandolo attraverso l amicizia,l amore...Secondo il mio modesto parere proprio di questo hanno bisogno...perchè i bambini imparano ciò che vivono..A questo proposito vi propongo una poesia intitolata proprio :
I BAMBINI IMPARANO CIò CHE VIVONO.


I bambini imaparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna imapara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell icoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Seun bambino vive nell approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nella nell accettazione e nell amicizia impara a trovare l amore nel mondo.
DORET" S LAW NOLTE.

Vincenzo Raia ha scritto:

AlessiaRosa ha scritto:..parto col dire che tutti gli interventi sono stati molto interessanti..dal primo all'ultimo...
Ma come un abito da sposa..è sempre il primo che ti colpisce di più..Infatti l'intervento di Vincenzo mi ha emozionata e commossa :)soprattutto quando, dopo aver visionato l'esperimento del foulard, una bimba disabile è riuscita a parlare....bella soddisfazione!
Negli occhi di Vincenzo, nella sua voce, seppur emozionata, si sentiva e si percepiva con quanta passione e volontà si concede a quelle piccole anime =)..
Sono rimasta sorpresa..davvero..e senza parole
Spesso i giovani di oggi vengono quasi classificati come persone che badano alle apparenze, che sono superficiali, privi di valori e morale..menomale che c'è, seppur una minoranza, a riscattare questa opinione comune!

Grazie Vincenzo...e complimenti per tutto quello che fai..

Ciao, rispondo a te.. ma mi rivolgo a TUTTI.
Mi fa molto piacere che vi è piaciuto il video e la testimonianza,
sono stato super contento di portarvi un "piccolo pezzo della mia vita",
quello che svolgo, come penso pure per gli altri, è solo AMORE GRATUITO E PASSIONE PURA, credo in ciò che faccio e credo nella figura dell'educatore vero che educa "alla pienezza della vita".

e a me fa molto piacere essere entrata, seppur per 10 minuti, nel tuo "piccolo" mondo...

Questo di oggi è stato veramente un laboratorio interessante,emozionante,bello,vivo...Sentir parlare delle varie esperienze di alcuni ragazzi/e,è stato bello!A volte siamo così abituati a vivere serenamente,che dimentichiamo quante tristi,o meglio difficili realtà,possono esserci...Molte testimonianze mi hanno emozionato e toccato profondamente...in particolar modo quella di Silvia con Simone,ragazzo molto problematico...da evidenziare come lei spera che ogni giorno,possa percorrere un gradino della sua scala,e più che speranza,lei sà che è possibile,con il suo prezioso aiuto...Personalmente non vivo esperienze del genere,anche se desidero tante aiutare le persone,i disabili,gli anziani,i giovani che vivono realtà tristi e dure...Non a caso uno dei miei sogni è aprire un centro di assistenza,specializzato in diverse cose,per il recupero di persone che hanno tante difficoltà,tra cui quelle elencate,spero che un giorno Dio mi dia l'opportunità di farlo...