Maria esposito mocerino Ven Apr 22, 2011 8:24 am
Nella lezione del 28 marzo, abbiamo, trattato il tema dei corpi protesici, con particolare attenzione alle protesi adoperate nello sport. Soffermandoci sul caso di Oscar Pistorius, un giovane atleta al quale, all'età di 11 mesi sono stati amputati gli arti inferiori, ma, grazie a delle protesi in fibra di carbonio chiamate Flex Foot (piede flessibile), è riuscito a svolgere qualunque attività, perfino, quella di gareggiare alle Olimpiadi di Pechino. Ci sono state numerose critiche e discussioni in merito alla sua partecipazione. Infatti, l'associazione internazionale degli atleti sostenne che le protesi di Pistorius, davano un vantaggio maggiore all'atleta e fu sospeso dalle Olimpiadi. Successivamente, il tribunale sportivo, non ha riscontrato questo vantaggio e Pistorius ha potuto gareggiare alle Olimpiadi.
Se dal punto di vista sportivo è stato accertato un vantaggio, tratto da queste protesi, non è giusto che Oscar Pistorius concorra con i normodotati, in quanto,rispetto agli altri sarebbe avvantaggiato. Dal punto di vista umano, invece, apprezzo molto questo ragazzo, che, nonostante la sua disabilita ha trovato la forza di reagire, di mettersi in gioco, e avere la voglia di sentirsi uguale agli altri. Oscar ha dimostrato a tutti noi che le persone disabili, non devono essere viste come persone verso le quali provare pietà; mi piacerebbe veder correre ancora Pistorius insieme ai normodotati, in modo da essere un esempio per tutti gli altri disabili, e dimostrare che tutto nella vita è possibile e che anche gli svantaggiati possono condurre una vita come tutti gli altri.
Ultima modifica di Maria esposito mocerino il Mar Apr 26, 2011 4:41 pm - modificato 1 volta.