7. laboratorio 28 marzo - tecnologie integrative (chiuso)

lunedi' scorso in aula abbiamo trattato l argomento sulle tecnologie integrative,un argomento molto ampio,ma soprattutto significativo:il giovane pistorius senza atri inferiori,ha dimostrato di essere un vero campione di olimpiadi,da qui noi tutti dobbiamo riflettere sulla vita,e capire come queste persone non sono differenti da noi ,e da qui dobbiamo credere che grazie ai sogni,determinazione,amore verso un qualcosa,riusciremo nel nostro piccolo a raggiungere traguardi ,del caso pistorius se ne molto parlato,ma non tutte le opinioni elogiavano le doti di questo atleta,infatti c era anche chi metteva in dubbio le sue capacità affermando che le sue vittorie erano dovute proprio alle protesi che lui indossava.Ma io credo che da storie come quella di pistorius, ci sia soltanto daimparare perchè le persone disabili ,vivono e affrontano con molte piu' difficoltà anche i gesti piu' semplici del quotidiano ,ma non per questo si scoraggiano ,anzi fano sempre del loro meglio per superare ogni ostacolo!!GRAZIE MILLE DELLA LEZIONE... amelia prassino.

"che io possa vincere, se nono riuscissi,che io possa provarci con tutte le mie forze"
Luedi abbiamo dedicato la lezione ai corpi protesici( corpo provvisto di protesi)
Il corpo protesico è la sintesi di "UMANO e TECNOLOGICO".
In particolare ci siamo soffermatisulle tecnologie integrative ovvero protesi per lo sport(protesi usate per il completamento di un organo o una parte del corpo mancante).
Pistorius è un famoso atleta che utilizza protesi chiamate FLEX FOOT (piede flessibile a forma di c)poichè a 11 mesi gli sono stati amputati gli arti inferiori.
Pistorius rappresenta la dimostrazione della volontà di vivere e quindi non credo che le protesi siano un vantaggio nel correre e quindi tutti meritano di partecipare alle olimpiadi poichè le protesi non devono essere sinonimo di differenza nei confronti dei normodotati!

Oscar Pistorius,nasce con una grave malformazione agli arti inferiori, senza talloni, situazione che costringe i medici ad amputare al bambino, all'età di soli undici mesi, entrambi i piedi. In età adolescenziale non gli viene però preclusa la possibilità di praticare sport: durante gli anni del liceo pratica il rugby e la pallanuoto, poi dopo un infortunio gli viene consigliata l'atletica leggera per motivi di riabilitazione. Sceglierà poi di dedicarsi completamente a questa disciplina.

Oscar Pistorius corre grazie a particolari protesi, denominate "cheetah flex feet", che gli permettono di avere un ottimo equilibrio, anche in curva.la voglia di vivere e la volontà che hanno portato questo ragazzo a sfidare i migliori durante le olimpiadi ..e questa è la prova evidente di quando si vuole ottenere un qualkosa,realizzare un proprio obiettivo..portandolo a termine nonostante ci circondano mille difficoltà....sono del parere ke dopo la pioggia cè sempre un po'di sole....ed è kosi'!!!!!!

L’argomento trattato lunedì scorso in aula, concerne il rapporto che esiste tra corpo, tecnologie e disabilità.
In particolare la lezione è stata concentrata sul concetto di tecnologia integrativa come protesi sportiva, prendendo in esame come caso specifico Oscar Pistorius.
La prima volta che vidi Oscar Pistorius fu quattro anni fa, nello spot di una nota marca di abbigliamento sportivo, la Nike.
Inizialmente rimasi molto impressionata dalle sue protesi. Non ne avevo mai viste di quel tipo e di quella forma.
Oscar Pistorius nacque con una grave malformazione che lo constrinse, in tenera età, all’amputazione di entrambe le gambe.
L’assenza delle gambe comporta non pochi sacrifici. E’ impossibile infatti svolgere la più semplice delle azioni quotidiane: camminare.
Nel 2008, Pistorius chiese di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino, ma la sua richiesta fu subito respinta.
Vennero così mosse una serie di critiche contro la sua partecipazione, in quanto l’elasticità e le dinamiche delle sue protesi avvantaggiavano l’atleta.
A tale proposito credo ci sia un’ipocrisia di fondo: ci si prodiga tanto per integrare i diversamente abili, e proprio quando questi hanno la possibilità di riscattarsi, li facciamo fuori.
Per una vita intera Pistorius ha avuto lo svantaggio di vivere senza gambe, credo dunque sia giusto dare a tutti gli atleti menomati la possibilità di gareggiare alla pari dei normodotati.
Le tecnologie integrative diventano in questo senso un vantaggio per chi da troppo tempo ha sofferto la mancanza degli arti inferiori.

Com'è avvenuto per gli altri argomenti trattati in aula, anche quest'ultimo, relativo al giovane atleta Oscar Pistorius, ha suscitato in me molto interesse.
Una curiosità che, credo, nasca proprio dal fatto che non mi sia mai capitata prima l'opportunità di analizzare queste "realtà" così specificatamente. Ho sempre avuto "incontri furtivi" con tali argomenti, attraverso internet, pagine di giornali o interviste televisive.
Grazie a questo corso, invece, sto scoprendo che i problemi di disabilità sono più diffusi di quanto abbia mai potuto immaginare! E ciò mi fa pensare, quindi, alla molteplicità dei modi di "esistere": vivere nella diversità, nella disabilità e nella normalità, con un unico comune denominatore: l'appartenenza alla specie umana!
Torniamo al caso Pistorius, giovane uomo bionico che, grazie all'ausilio delle Cheetah ( protesi per sportivi privi di una o più parti del corpo), è riuscito a portare a casa, vincite olimpioniche e felicità.
Se la tecnologia avanzata, non avesse fatto questi progressi, se non fossero mai nate protesi per integrare parti di corpo mancanti, sicuramente la vita di Oscar sarebbe stata molto diversa.
Non avrebbe mai potuto dire in un'intervista: "la corsa è la mia vita"!!!
Anche se poi...si sono alzati polveroni sull'ipotetico "vantaggio" delle protesi (in fibra di carbonio) sulle prestazioni in pista. Ultimamente, però, il Tas ( tribunale d'arbitrato sportivo), come abbiamo letto tutti, ha dichiarato che le protesi di fatto non apportano alcun vantaggio all'atleta disabile.
Anche io ritengo che non ci siano vantaggi sull'utilizzo dei "flex foot". Relativamente all'eventuale vantaggio tecnico/meccanico non saprei, non è ho competenza, ma, se considero la sua menomazione
( indipendentemente dagli ausili protesici ) e a quanto possa incidere negativamente sulla psiche, allora, credo che non si possa MAI parlare di vantaggi, benefici o facilitazioni; la disabilità già da sola è un limite, sia nella vita di tutti i giorni che nell'opinione comune, figuriamoci a parlare di vantaggi!!

Nella lezione di lunedì 28 marzo abbiamo parlato del corpo protesico, cioè di un corpo provvisto di protesi. Le protesi analizzate, che siano o meno corporee, sono quelle collegate alle tecnologie e possono essere ad esempio relative alla disabilità, allo sport, a sostanze chimiche, a questioni estetiche. La professoressa ha fatto la distinzione tra tecnologie integrative, invasive ed estensive, ma in particolare abbiamo analizzato le tecnologie integrative che sono usate come un completamento di un organo o una parte del corpo mancante. Nel campo della disabilità, la tecnologia si presenta sotto forma di protesi, in particolare come integrazione di una menomazione. La domanda di partenza è stata: le protesi sono un vantaggio o uno svantaggio? A tal proposito abbiamo parlato del caso Pistorius ed abbiamo visto alcuni video che raccontavano un pò la sua storia. Oscar Pistorius è un atleta paralimpico. A 11 mesi fu costretto all'imputazione di parte delle gambe a causa di una grave malformazione degli arti inferiori. Sembrava fosse destinato a non camminare, figuriamoci a correre. Invece grazie alla tecnologia avanzata è potuto diventare un grande atleta usufruendo delle protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe, ha utilizzato il flex foot, piede flessibile a forma di C, ed ha vinto molte gare. Secondo me Pistorius ha il diritto di correre con i normodotati alle olimpiadi. Sinceramente mi chiedo: dove sta il vantaggio? Nella possibilità di riavere ciò che gli è stato tolto? La tecnologia utilizzata da Pistorius è soltanto integrazione, nel senso che integra una parte del corpo mancante e poter così fare ciò che fanno coloro che non possiedono protesi. Allora perchè privarlo anche di questa possibilità? E' da ammirare come le persone "diversamente abili" mettono l'anima in quello che fanno e cercano di raggiungere i propri obiettivi con tutto il loro impegno, con immensa dignità e volontà. I disabili dunque, facendo questo, vogliono urlare al mondo intero che sono e sanno essere perfettamente parte della società e che seppure con difficoltà fisiche riescono anch'essi ad "essere arte", ad "essere campioni"! Oscar è semplicemente un ragazzo che grazie ad un aggiuntivo è riuscito a realizzare il suo sogno, infatti egli afferma: "correre è la mia vita". Ecco la dimostrazione di come anche le persone diversamente abili (vediamo Simona Atzori) o con protesi (ad esmpio Oscar Pistorius) possono avere sogni, speranze, hobby, passioni, soddisfazioni, insomma possono anche loro fare ciò che fanno i normodotati, l'importante è crederci e non mollare mai, infatti come ha detto anche Pistorius nel video, "IO SONO CADUTO, MA MI SONO RIALZATO". C'è una frase di Pistorius che mi è rimasta impressa, quella che gli ripeteva sempre la madre: "CHE IO POSSA VINCERE, SE NON RIUSCISSI, CHE IO POSSA PROVARCI CON TUTTE LE MIE FORZE".

In aula oggi abbiamo trattato l'argomento della tecnologia integrativa come protesi sportiva. Le tecnologie integrative sono usate come un completamento di un organo o di una parte del corpo mancante e nel campo della disabilità queste tecnologie si presentano sotto forma di protesi.
In particolare abbiamo trattato il caso di Pistorius, un atleta paralimpico che a 11 mesi fu costretto all'imputazione delle gambe. Sembrava fosse destinato a non camminare più, ma grazie alla tecnologia è diventato un grande atleta usufruendo delle protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe (flex foot).
Pistorius chiese di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008.
Questa richiesta fu respinta perchè si pensava che le protesi potessero agevolarlo nella corsa, ma dopo tante discussioni si è arrivati alla conclusione che non rappresentano un vantaggio per le Olimpiadi.
Io penso che sia giusto utilizare la tecnologia anche nell'ambito dello sport, e rifacendomi al caso di Pistorius è giusto che possa partecipare alle Olompiadi perchè queste protesi sono un prolungamento delle sue gambe non un "oggetto" che lo fa correre più veloce.

Oscar Pistorius nonostante il suo handicap riesce a condurre una vita normale.A mio parere non c'è nessun risultato che non si possa ottenere se ci si dedica a pieno.è difficile commentare tanta forza e tanta nobiltà d'animo.Noi purtroppo ci lamentiamo di tante cose superficiali e io rimango stupita da tutto quello che riesce a fare avendo comunque un handicap cosi forte.Ha una grinta davvero da ammirare.Quando si vuole coronare un sogno e ci si mette tutta la grinta e lo spirito di sacrificio che si ha dentro,ogni cosa diventa possibile anche davanti a barriere che sembrano insormontabili.Nella vita tutto è possibile...Basta crederci!!!

Un altro tema importante che abbiamo affrontato il 28 marzo è stato quello delle tecnologie integrative.La docente ci ha mostrato dei video sulle tecnologie integrative come protesi sportive FLEX FOOT(piede flessibile a forma di c in fibra di carbonio),il caso di OSCAR PISTORIUS che corre con i normidotati a causa di una grave malformazione che lo costrinse all'età di 11 mesi all'imputazione delle gambe.Questa protesi è un dispositivo artificiale atto a sostituire a una parte del corpo mancante.PISTORIUS pur avendo questo problema il suo desiderio è di correre coi normodotati alle Olimpiadi di Pechino,ma viene respinto perchè affermavano che lui utilizzasse queste protesi per un vantaggio maccanico.Egli affronta qualsiasi cosa,è una persona da ammirare pechè ha un coraggio e una forza che niente e nessuno lo può fermare per arrivare alla sua meta,infatti è diventato un grande atleta!Io non riesco a capire perchè queste persone non vengono accettate cosi' come sono e le protesi non è un vantaggio,anzi offre a PISTORIUS la possibilà di vivere la vita anzi vivere un sogno come una pesona normale.

Dovo essere sincera io non so pronunciarmi su questo argomento, in primis perchè non mi trovo nella condizione di provare cosa significa avere delle protesi e in secondo, non so se dal punto di vista atletico possono essere davvero un punto di forza rispetto alle persone normodotate! Certo è che fa sorridere il pensare che chi come Pistorius utilizza delle protesi deve essere considerato avvantaggiato rispetto a delle persone che corrono con le loro gambe!! Io credo che ammettere persone come lui alle Olimpiadi possa essere un segno tangibile dell'integrazione di persone con questo tipo di disabilità!!!

In questo laboratorio abbiamo trattato il tema dei corpi protesici,dando una particolare attenzione alle protesi che vengono adoperate nello sport.Inerente a ciò abbiamo fatto riferimento a Pistorius,un giovane atleta che nacque con una grave malformazione che lo costrinse, all'età di undici mesi, all'amputazione delle gambe.Egli ha sempre espresso il desiderio di poter correre coi normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008,ma questa sua richiesta fu respinta perché sostenevano che un atleta che utilizza queste protesi potesse avere un vantaggio. Alla domanda che ci è stata posta in aula:protesi vantaggio o svantaggio?io non mi sento di dare una risposta ben definita perché se,da un lato,penso che sia un vantaggio perché è proprio grazie a queste protesi che lui può correre,dall’altra,noi non possiamo sapere quali e se posso esserci svantaggi.Di conseguenza non possiamo dire che non ci sono svantaggi..bisognerebbe trovarsi nella situazione per poter dare una risposta.Piuttosto che soffermarmi su questa domanda,in realtà ho prestato più attenzione alla forza d’animo,oserei dire invidiabile, alla volontà,alla voglia di fare di questo ragazzo.Sentimenti che si evincono nei vari video osservati in aula. Come lui stesso ha affermato:“lo sport è vita” e quindi come quando c’è passione,voglia,desiderio di ottenere qualsiasi cosa si voglia…si faccia di tutto per ottenerla.La sua vittoria,a mio avviso,è stata quella di averci provato con tutto se stesso.

Nel laboratorio del 28 Marzo abbiamo trattato l'argomento delle "TECNOLOGIE INTEGRATIVE"e in particolar modo
dei corpi protesici,facendo riferimento ad un atleta sudafricano Oscar Pistorius,campione parolimpico nel 2004
ad Atene,con medaglia d'oro nei 200 m, medaglia di bronzo nei 100 m e nel 2008 medaglia d'oro a Pechino sui 100,
200 e 400 metri.
Pistorius nacque con una grave malformazione ai talloni e quindi i medici all'età di 11 mesi gli amputarono gli arti inferiori.Nonostante ciò,lui è diventato un atleta grazie alla tecnologia avanzata,utilizzando protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe,definite FLEX FOOT,ossia è un piede flessibile a forma i C.Queste protesi
gli hanno permesso di partecipare e vincere molte gare,ma quando nel 2005 manifestò il desierio di poter correre alle Olimpiadi di Pechino del 2008,la IAAF(cioè l'Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera)respinse la sua richiesta sostenendo che un atleta che utilizza questa protesi ha un vantaggio meccanico,
se confrontato con qualcuno che non le usa.
Dopo varie gare sostenute con atleti normodotati il 16 Maggio del 2008 Pistorius fu riabilitato dal tribunale sportivo alla partecipazione delle Olimpiadi,sostenendo che al momento non esistevano elementi specifici per dimostrare questo vantaggio.In merito a ciò,in aula è stato posto un interrogativo:PROTESI:vantaggio o svantaggio?A mio parere questi dibattiti sui vantaggi che poteva avere Oscar durante le gare non li condivido
per nessun motivo,poichè penso che loro in questo modo indirettamente hanno discriminato una persona che sfortunatamente ha una menomazione,ma allo stesso tempo ha il diritto di avere un'opportunità come gli altri atleti e quindi in un certo senso il limite lo hanno loro e non Oscar.
In un video abbiamo visto descrivere una giornata tipo di Pistorius e si evinceva la sua normalità,infatti lui studia,pratica sport e questo ci fa capire quanta voglia di vivere e di combattere ha!In un'intervista lui dice:
"LA CORSA E' LA MIA VITA!Ed è così perchè lui è in continua corsa,contro pregiudizi,contro critiche e verso la realizzazione dei suoi sogni.Lui è stato soprannominato"THE FASTEST THING ON NO LEGS"(cioè la cosa più veloce su nessuna gamba).Lo sport è una disciplina che ti forma e spero che Oscar Pistorius sia un esempio per tutti i giovani, che amano quello che fanno e che vogliono raggiungere i propri sogni,comprendendo che solo facendo sacrifici si possono ottenere risultati,perchè la vita non regala niente a nessuno,ma le cose bisogna guadagnarsele con fatica e impegno.
In una frase lui dice:"La mia presenza alle Olimpiadi può essere interpretata solo come uno spettacolo da circo?
Lo so,ma non ci penso.Ma se mi preoccupassi di cosa pensa la gente non potrei fare quello che mi piace!"
Anche io penso che non bisogna ascoltare troppo il parere delle persone ,perchè così si rischia di non fare ciò che si vuole!
Una frase che mi è piaciuta è stata:" E' PIU' FACILE DISINTEGRARE UN ATOMO CHE UN PREGIUDIZIO" ALBERT EINSTEIN

Il caso che abbiamo affrontato nella lezione del 28/03/2011 è quello di un ragazzo Oscar Pistorius un famoso atleta paralimpico.Oscar fin da quando avevo 11 mesi fu costretto all imputazione di parte delle gambe a causa di una malattia. Pistorius è riuscito a diventare un' atleta grazie a delle protesi in carbonio chiamate flex foot,ed è proprio su queste protesi che nel 2008 è nata una questione che ha generato dibattiti in tutto il mondo. Infatti in occasione delle olimpiadi di Pechino nel 2008 Pistorius chiese di parteciparne, ma la sua richiesta fu rifiutata a causa appunto delle sue protesi perchè considerate un vantaggio ripetto alla performance svolta dai suoi colleghi atleti normodotati. La questione sollevata è proprio questa le protesi sono un vantaggio o uno svantaggio??? Io penso che non possano essere considerata un vantaggio in quanto le suddette protesi servono in questo caso ad Oscar per aiutarlo a realizzare il suo sogno quello di correre quello di essere un atleta,in più bisogna considerare tutto il lavoro che questo ragazzo così come tanti altri devono svolgere per potersi abituare a correre sulle loro "gambe tecnologiche " i loro sforzi devono essere messi alla pari di quelli degli altri ragazzi.Nonposso dunque definire queste protesi vantaggiose o svantaggiose in quanto le considero un integrazione un supporto che va a sopperire alla mancanza di gambe naturali...anzi ben vengano se permettono ad Oscar Pistorius ed altri ragazzi di poter svolegere la nostra stessa vita. di poter realizzare i nostri stessi sogni ...insomma di poter vivere come noi.

Nella lezione di lunedi abbiamo parlato delle tecnologie integrative come integrazioni del corpo con particolare attenzione nell'ambito sportivo. La ricerca ha compiuto grandi passi in avanti consentendo di migliorare la vita di chi ha un deficit o una menomazione fisica e la meravigliosa esperienza di Oscar Pistorius ne è un esempio. Un uomo,un atleta che non si è mai arreso,con grinta e determinazione ha lottato per raggiungere i suoi obbiettivi,il quale si è rialzato più forte di prima dalle sue innumerevoli cadute. Oscar a soli 11 mesi era stato amputato di entrambi gli arti inferiori a seguito di una grave malattia,ma ciò che la vita gli ha tolto la tecnologia e la scienza gli hanno ridato .Quando la tecnologia porta dei benefici cosi evidenti è solo un vantaggio. Grazie alle protesi "Flex floot" (piedi flessibili a forma di c) in fibra di carbonio Oscar ha ripreso a camminare,a correre,insomma a vivere. Diversamente dagli altri ragazzi sognava di correre veloce e di arrivare alle olimpiadi,desiderava correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino nel 2008,ma la IAAF lo ha sempre ostacolato impedendogli di gareggiare perche le sue protesi gli avrebbero dato dei vantaggi. Semplicemente straordinaria è la forza di questo ragazzo che è stato capace di far vedere e dimostrare al mondo intero il valore della sua persona. Ecco è proprio questo il punto,Oscar è prima di tutto una persona e va tratta come tale. Il suo primo limite è considerare solo la sua disabilità. La sua diversità sta nella sua determinazione e grinta,nella sua forza d’animo e nel coraggio di rischiare. Sicuramente non è una persona comune ma un essere speciale. Nel maggio 2008 il tribunale sportivo lo riabilita alla partecipazione delle olimpiadi sostenendo che non esistevano elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Oscar tragga dei vantaggi dall'uso delle protesi. Credo che dinanzi a quel tribunale non ci si doveva proprio arrivare e che ad Oscar gli spettava di diritto gareggiare come tutti gli altri atleti. La storia di Oscar è la testimonianza che vale la pena vivere e non arrendersi mai anche quando le sofferenze e gli ostacoli sembrano insormontabili,un ragazzo come tanti che aveva un sogno per il quale ha lottato affinchè si realizzasse. Oscar Pistorius è un campione e la sua battaglia più importante l'ha vinta con la vita

PROTESI VANTAGGIO O SVANTAGGIO??
Lunedì si è discusso dul caso del famoso atleta paralimpico Oscar Pistorius che grazie alla tecnologia avanzata può non solo camminare ma addirittura correre,usufruendo delle protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe,flex foot.Sinceramente se fino ad oggi non ci sono prove sufficienti relative a vantaggi metabolici e a effetti biomeccanici derivanti dall'uso delle protesi,non vedo perchè proprio noi,inesperti della materia dovremmo giudicare. Io riesco solo ad ammirare e stimare questo ragazzo che con la sua forza e la sua caparbietà ha raggiunto i suoi obiettivi e poi bisogna andare oltre,non fare più queste differenze tra normodotati,disabili,bisogna superare il pregiudizio sulla disabilità fisica perchè un ragazzo con un handicap così forte ha dimostrato solo che bisogna crederci,che i limiti sono solo quelli che ci poniamo,è possibile qualsiasi cosa basta usare la mente e il cuore. Grazie a tutti e grazie alla docente perchè da questo corso abbiamo solo da imparare!
CILIBERTI CARMELA.

Questa immagine mi ha colpito molto:
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Secondo me essere giunti ad innovazioni tecnologiche per quanto riguarda le protesi come integrazione del corpo è un grande vantaggio perchè permettono di superare una dis-abilità e ciò non può fare altro che bene sia individualmente e sia collettivamente. Nel considerare però le protesi un vantaggio in una gara sprtiva rispetto a chi e normodotato sono in pieno disaccordo; ciò è accaduto, come abbiamo già ricordato, ad Oscar Pistorius. Si aprì un grande dibattito riguardante la decisione della partecipazione o meno alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, perchè avendo le protesi era ritenuto in vantaggio rispetto agli altri. Io credo che nell'ambito di una gara sportiva si possa parlare di vantaggio o svantaggio, ma non rispetto a chi possiede le protesi, ma tra gli stessi atleti normodotati, perchè ci può essere chi è un pò più alto, chi è più tranquillo oppure chi per vari motivi si è allenato meglio in un determinato periodo e così via... Ci sono quindi secondo me tanti fattori che possono influenzare la vincita o meno di un atleta e tra questi non sono di certo le protesi, perchè basta pensare che queste ultime non sono nulla di aggiuntivo, ma vanno a compensare semplicemente un qualcosa che manca in questo caso, oppure in altri casi vanno a potenziare un qualcosa che funziona meno.
Ciò che a mio parere spesso si potrebbero evitare sono le protesi estetiche, quando le si adottano solo per migliorare il proprio corpo e non per necessità, diventando in questo modo altro da sè.

Nella lezione del 28 marzo abbiamo affrontato l’argomento delle tecnologie integrative che possono essere di tre tipi: integrative, invasive ed estensive. Queste fanno riferimento al così detto corpo protesico che sarebbe un corpo provvisto di protesi, in classe ci siamo soffermati in modo particolare sulle protesti fisiche come le protesi degli arti. Proprio su questo argomento abbiamo parlato del caso di un atleta sud africano ,Oscar Pistorius, che ha partecipato alle paralimpiadi del 2004 e del 2008 ma il suo sogno è sempre stato quello di partecipare alle Olimpiadi. Oscar è nato con una grave malformazione che lo costrinse all’età di undici mesi all’amputazione di entrambi gli arti inferiori; nonostante questo è sempre stato fin da piccolo un ragazzo sportivo, praticava molti sport ma alla fine ha scoperto di avere una passione per l’atletica ed è proprio in questo sport che ha ottenuto numerosi successi. Al posto delle gambe utilizza delle protesi in fibra di carbonio e proprio per queste protesi che andrà incontro a numerosi scontri sulla sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino del 2008 perché si pensava che dalle sue protesi poteva trarre dei vantaggi nel corso della gara rispetto alle persone che corrono con le proprio gambe. Tutta la vicenda si è conclusa con il consenso da parte del tribunale dello sport alla partecipazione di Pistorius alle Olimpiadi.
Sulla domanda del forum se le protesi sono un vantaggio o uno svantaggio io penso che sia una questione soggettiva, nel caso di Oscar le protesi sono un vantaggio perché gli hanno permesso di realizzare i suoi sogni che riguardano lo sport, ma gli hanno permesso anche di vivere una vita dignitosa in maniera autonoma. Però credo che questo dipende soprattutto dalla sua forza di volontà, dalla sua tenacia in quanto non si è arreso neanche davanti alle difficoltà e gli ostacoli che sono causati dalla sua condizione fisica. Il caso di Oscar è molto importante sia per le persone che hanno il suo stesso problema e sia per noi in quanto è un esempio positivo perché ci permette di capire che nonostante i limiti del proprio corpo, se vogliamo, possiamo realizzare i nostri sogni e cosa più importante è quella di non arrendersi mai neanche davanti alle numerose difficoltà che la vita ci propone ogni giorno.


https://www.youtube.com/watch?v=TzTc8Z1UwDQ
Questo è il video dei Negramaro dove è presente Oscar Pistorius.

che io possa vincere,se non riuscissi;che io posso provarci con tutte le mie forze (oscar pistorius)gia' da questa frase si puo' notare la strepitosa forza d'animo,una forza che gli ha permesso giorno dopo giorno di superare le numerose difficolta'della selva oscura chiamata vita .difficolta' superate anche grazie all'utilizzo di una protesi integrativa e proprio per questo la protesi non deve essere considerata uno svantaggio perche se esse hanno reso anzi permesso al giovane OSCAR ma ancora prima al piccolo oscar di trascorrerre la sua infazia nella maniera piu' serena possibile permettendogli di credere in se stesso,e nei sogni.....e proprio con la sua strepitosa forza di volonta' e' riuscito a trasformare il suo sogno in realta' diventando un grande campione.di grande commozione per me e' stata la sua risposta ad una domanda durante l'intervista;<<la prima volta che hai corso cosa hai provato??>> OSCAR <<mi sono sentito libero>>e' proprio sulla parola liberta' che nOn c'e' dubbio il vantaggio fondamentale e' quello di rendere liberi......IL DIRITTO ALLA LIBERTA DEVE APPARTENERE A TUTTI

In questo laboratorio abbiamo affrontato come argomento le PROTESI. Le protesi possono essere un vantaggio per persone che hanno una mancanza degli arti oppure per altri motivi,cosi hanno una possibilità di svolgere una vita autonoma e soprattutto di realizzare i propri sogni.Come ad esempio il caso di OSCAR PIUSTORIUS,un ragazzo di 24anni sudafricano,il quale nacque con una malformazione degli arti inferiore che all'età di 11mesi fu obbligato all'amputazione delle gambe.Poi diventò un grande atleta grazie all'invenzione delle protesi in fibra di carbonio e cosi si realizzò il suo sogno,però durante il suo percorso incontrò degli ostacoli.Infatti voleva partecipare alle Olimpiadi del 2008 a PECHINO,ma fu rifiutato dalla commissione,(questo potrebbe essere un svantaggio)perché un atleta con protesi era avvantaggiato rispetto agli altri,però PISTORIUS non si arrende e decide di combattere e dopo tanti controlli riuscì a dimostrare il contrario e così partecipò alle Olimpiadi e per lui fu una grande vittoria.Un'altro obiettivo importante che vuole raggiungere è quello di partecipare alle Olimpiadi di LONDRA 2012 e spera di vincere.Secondo me PISTORIUS è un atleta d ammirare e d apprezzare perché non si sente diverso e inferiore agli altri,infatti conduce la sua giornata in modo normale,studia ed è uno sportivo.Queste persone con questa disabilità possono conservare tanti sogni,speranze e soprattutto il coraggio di non arrendersi, ma di combattere per arrivare ai propri obiettivi e continuare a realizzare le proprie passioni,infatti PISTORIUS ha affermato:IO SONO CADUTO,MA MI SONO RIALZATO.

la protesi secondo me non è un vantaggio penso che sarebbe stato molto più contento avere gambe come le nostre senza sentirsi disciminato. almeno la scienza cerca di migliorare la loro vita con le protesi cosa che invece non fà la società anzi c'è una mancanza di integrazione e di attenzione verso il disabile. secondo me deve far parte delle olimpiadi come tutti gli altri sembra un paradosso ma forse c'è tanta gelosia verso di lui perchè oltre alla forza fisica ha tantissima forza e voglia di farcela ....
vorrei tanto porre una domanda a chi si occupa delle organizzazione delle olimpiadi : perchè non dovrebbe partecipare alle olimpiadi un soggetto con protesi e a miss italia possono partecipare donne con protesi estetiche?????????????

Nella lezione del 28 marzo si è parlato di Pistorius. Mi ricordo di questo atleta se non sbaglio ne parlavano al telegiornale perchè partecipò a delle gare con persone "normali". La prima cosa che pensai, dopo che ne rimasi sbalordita, fu la forza di volontà che può avere un uomo ed è vero che grazie a quest'ultima e un costante impegno si può arrivare a fare tutto. Addirittura da come si è visto nel video delle iene è stato accusato di un vantaggio delle protesi ma lui si giustificava dicendo di confrontare i tempi con quelli degli altri portatori di queste protesi. Spero ci sarà alle prossime olimpiadi perchè ho notato l'amore che ha per la vita dicendo di no al doping ed inoltre è una vergogna l'accusare un vantaggio proveniente dalle protesi. Immaginai che c'era stato un momento in cui volesse mollare ma ha continuato e questa è la più grande vittoria. Spero farà grandi cose e da queste persone bisogna prendere esempio perchè nonostante le difficoltà combattono giorno dopo giorno per i loro desideri.

Nella 7 lezione di laboratorio abbiamo parlato di tecnologie integrative,queste ultime completano un organo o una parte del corpo mancante,quindi sono integrazione di una menomazione. Il corpo proseico è la sintesi di umano e tecnologico,anche le protesi sono forme di resilienza. A tal proposito abbiamo preso in considerazione il caso di Oscar Pistorius un atleta sudamericano campione della paraolimpiadi di Atene nel 2004 e di quelle di Pechino nel 2008.Pistorius nacque con una malformazione,entrambi i peroni erano assenti e i piedi malformati,che lo costrinsero all'età di soli 11 mesi all'amputazione di entrambe le gambe. Nonostante questo avvenimento possa segnare la vita di ogni individuo,egli appare un uomo come tanti con una grande voglia di vivere,con varie ambizioni e passioni,soprattutto per lo sport. Egli ama correre e riesce a farlo grazie a delle protesi in fibra di carbonio chiamate flex foot(piede flessibile a forma di c). Pistorius aveva espresso il desiderio di partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2008 ma non gli è stato permesso perchè la Federazione Internazionale di Atletica pensava che le protesi gli potevano dare dei vantaggi e che non fosse stato giusto farlo correre con i normodotati. Nonostante questa sciocca accusa lui non si arrende,perchè correre lo rende libero,lo fa star bene con se stesso. Ammette di essere caduto più di una volta mentre correva dalle protesi, ma afferma nell'intervista con le iene che pur se si cade bisogna avere la forza di rialzarsi e non arrendersi mai. Questa frase mi fa comprendere quanta forza e voglia di raggiungere i proprio sogni e scopi ci sia in questa persona che nonostante i suoi disagi fisici,vuole vivere normalmente confrontandosi anche con i cosidetti "normodotati". Non penso che le protesi possano essere un vantaggio rispetto ai normodotati,perchè queste ultime sono pesanti e prendono il posto delle comuni gambe,e bisogna lavorare ugualmente e sudare per raggiungere i risultati desiderati. Sono persone come tante con sentimenti ma sopratutto diritti ,quindi non devono essere ancora una volta messi da parte ma integrati nella la comunità.

Pistorius - protesi: vantaggio o svantaggio?

Oscar Pistorius,atleta paralimpico,per via di una menomazione fisica,non possiede entrambe le gambe e grazie alla tecnologia avanzata,ha utilizzato delle protesi: il flex foot,grazie al quale ha vinto molto gare.
Secondo me,la perdita degli arti inferiori e del loro normale funzionamento,costituisce uno svantaggio sia da un punto di vista umano,che da un punto di vista fisico,quindi non vedo le protesi come un vantaggio.
In un'intervista di Pistorius,ho letto che la sua presenza alle Olimpiadi poteva essere interpretata come una rappresentazione da circo ma che lui non si preoccupa di quello che pensa la gente,quindi il fatto di avere delle protesi al posto delle gambe,è sicuramente uno svantaggio anche da un punto di vista psicologico.
Il fatto di poter gareggiare con gli atleti normodotati è anche una forma di riscatto per Pistorius e per gli altri atleti con menomazioni,quindi queste persone hanno il diritto di poter correre,di potersi mettere in gioco,di fare cio' che amano fare come tutti gli altri.
Pistorius è un uomo da cui prendere esempio,il suo coraggio e la sua forza non lo hanno fermato ma ha lottato contro un ostacolo grande,che avrebbe potuto fermare il suo futuro da campione.


« Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare. » (La madre di Oscar Pistorius)