5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

Purtroppo oggi ci sono tante forme di diversità per questo credo che si dovrebbe instaurare una nuova cultura della solidarietà.L'uomo per potersi sviluppare deve amare il prossimo ed essere solidale con i suoi simili.Eppure gran parte delle relazioni tra gli uomini dovrebbero essere basate sul sentimento del rispetto e dell'altruismo e non far sentire la perosna,in questo caso colui che ha una pelle diversa dalla nostra,perchè a mio parere non ha nulla di diverso,anzi bisognerebbe capire che noi tutti siamo uomini!I film visti ieri in aula hanno mostrato come in entrambe le famiglie c'erano tanti pregiudizi.Per questo non bisogna fermarsi all'apparenza ma andare ben oltre!Soprattutto la cosa diventa triste quando verso queste persone di colore e non solo anche gli hannicappati ad esmpio ci sono atteggiamenti aggressivi e violenti,tutte questo soggetti molte volte sono considerate di intralcio.Contro queste persone si assiste molto spesso ad una forma di egoistica intolleranza,di mal sopportazione che conduce all'isolamento all'emarginazione.Potremmo mai capire fino in fondo la tragedia della solitudine e dell'isolamento di chi si sente abbandonato da tutti e oggetto di insofferenza da parte di tante persone?
Se ci riusciamo anche in minima parte,un grande passo in avanti sulla strada del vero progresso sarà compiuto!
Martina Cesario

Da premettere che il film "Indovina chi viene a cena?" è una storia del cinema, un "classico del cinema democratico" eccezionale davvero,visto almeno un paio di volte ... perché risalta un tema importantissimo, complicato e attuale anche dopo 40 anni. Il razzismo in questo caso è trattato con molta "accuratezza" è stato girato in America negli anni 60 precisamente nel 1967, quindi in un periodo dove questo tema era molto caldo e i diritti delle persone di colore erano diversi da quelli dei bianchi. Infatti ricordiamo che solo alla metà degli anni 60 in molti stati degli USA erano in vigore leggi che discriminavano i neri negando anche i più semplici ed elementari diritti civili.
Da questo film escono due realtà diverse,non solo il razzismo che come abbiamo visto è una vera e propria preoccupazione dei rispettivi genitori ma anche le grandi differenze tra un genitore e un figlio come la scena emblematica di John e il padre, dove appunto il ragazzo con parole dure gli fa capire che non vuole finire come lui cioè che la vita ognuno decide come viverla e di lasciarlo libero.
Stupenda la frase : "Tu,papà,ti consideri ancora un uomo di colore mentre io mi considero un UOMO!"
Ancora oggi il tema del "diverso" suscita molti sentimenti contrastanti: di odio,paura,stupore, un argomento molto discusso!
Il nero deve essere assolutamente considerato una persona normale come noi!!!
Esiste ancora qualcuno con pregiudizi crudi ancora credenti nella superiorità della razza bianca e nell'inferiorità di quella nera..queste per me sono persone IGNORANTI!
Nessuno deve essere considerato "diverso","disuguale" solo perché ha un colore diverso dal nostro o per altre ragioni...che VERGOGNA!!!

Mi permetto di pubblicare questo video sul : Manifesto degli scienziati antirazzisti! molto bello...

Sposto messaggio talotti laura Oggi a 4:38 pm
L'espressione del volto della mamma della ragazza, quando ha visto il colore della pelle del fidanzato della propria figlia, parlava da sola..
Considerare un grave problema il fatto che la figlia voglia sposare un uomo di colore, "questo, è un grave problema".
Ma il sollievo e lo stupore dei genitori, quando l'uomo fa loro un discorso ( per altro molto sensato), gli permette di fare un' ottima impressione facendoli ricredere e il fatto che la figlia sia felice è l'unica cosa che interessa loro, anche se il padre di lei continua a essere in disaccordo sulla questine a differenza della moglie.
La persona più turbata, a mio parere, è la domestica anche lei di colore.
Devo dire che mi è parso molto strano, un comportamento che nn riesco a spiegarmi. In ogni caso ciò che mi ha colpita molto sono stati i loro discorsi senza tanti "peli sulla lingua" (la ragazza, i suoi genitori e il suo ragazzo). Il discorso della mamma della ragazza quando liquida la direttrice della sua galleria d'arte nonchè sua amica, dopo essersi dimoistrata estremamente sfacciata è stato fantastico!!!
Devo dire che non mi aspettavo la stessa reazione anche da parte dei genitori del ragazzo di colore, un avolta ritrovatisi dinnanzi alla situazione presentatagli. Ovviament ein entrambi i casi sono state le mamme dei due giovani ad essere più comprensive e accondiscendenti verso i proprio figli e sono state proprio loro a condurre i propri mariti verso la decisione più giusta da prendere, con un discorso finale davvero commovente del padre di lei. Questo fil sulla dscriminazione razziale, anche se è degli anni '70, rispecchia alla perfezione questo dramma che è presente purtroppo allora come oggi.

diversità razziale cosa vuol dire!!!fare un confronto tra due o più popolazioni in base alla religione ,alle tradizioni ,alle culture e anche in base al colore della pelle per poi affermare che solo perche sono "diversi"da noi allora non sono giusti???questo è ciò che è emerso dal video che abbiamo visto in aula.Due ragazzi aventi due colori di pelle diversa hanno dovuto subire l egoismo dei propri genitori a causa della non emancipazione del tempo,pensavano a cosa la GENTE potesse dire e come li avrebbero giudicati,all'umiliazione che avrebbero dovuto sopportare.Pensavano a tutto tranne che a quello che i loro figli desideravano avere ed essere,si essere semplicemente uomini.Ancora oggi in italia si parla di razzismo e questo è un handicap ancora non superato pultroppo perche c'è troppa ignoranza e troppi pregiudizi.Volevo precisare una cosa che la parola "diversità"non vuol dire essere migliore di qualcuno o di qualcosa ma solo che ognuno di noi è UNICO

IMMACOLATA SANTORELLI

Durante il primo video mi sono saltati in mente le parole dei genitori di questi due giovani che si amano ma che presentano due colori di pelle diversi.Tra le parole la frase più imbarazzante e brutta è stata "i bianchi sono superiori ai neri" ma è assurdo!!come si può pensare o dire una cosa simile.Oppure che il fidanzamento tra questi due ragazzi che si ribellano giustamente,sia un "colpo"o addirittura "una cosa palesemente stupida"è stato brutto vedere che genitori non solo ostacolino le scelte dei loro figli ma addirittura cerchino di prendere decisioni per loro.Questi vedevano i loro figli come "pazzi scappati dal manicomio" questo poi è ancor peggio perchè se nel manicomio ci fossero questi tipi di pazzi,cioè persone che si amano a prescindere dalle loro "diversità" fisiche,allora vorrei essere anche io rinchiusa in quel "manicomio"!Per poter andare oltre,oltre la stupidità della gente.La frase che forse sintetizza meglio quello che penso o quello che ho cercato di esprimere è quella del "fidanzato" nei confronti del padre:"tu ti consideri ancora un uomo di colore,io mi considero solo un UOMO!"

Ho scritto due volte il mio commento sull'ultimo laboratorio del 21 marzo ma non compare tra i mie messaggi e tanto meno nel forum! che cosa devo fare?

Oggi in aula abbiamo guardato alcune scene del film "indovina chi viene a cena" dove veniva messo esplicitamete in evidenza il problema della diversità tra bianchi e neri.
Ho notato inoltre che non solo c'era un pregiudizio dei bianchi nei confronti dei neri, come solitamente accade, ma anche il contrario.
Nel momento in cui questa coppia di ragazzi formata da lui medico nero e lei una ragazza aristocratica bianca annuncia il loro matrimonio alle rispettive famiglie incominciano i problemi, perchè per la società di allora(anni 60) non era per nulla concepita una cosa del genere. Dopo numerose discussioni con i genitori, finalmente ottengono il loro consenso, ma quello più restio di tutti è il padre di lei perchè si preoccupadelle innumerevoli difficoltà a cui la coppia andrebbe incontro per i pregiudizi razziali di una parte degli americani. Ma alla fine si convince di non aver alcun diritto di opporsi alla felicità di due persone che si amano e che con il loro amore hanno già la forza per vincere l'incomprensione e i pregiudizi dell'ambiente.
Questo film ci fa riflettere sugli enormi pregiudizi che tutt'oggi esistono tra le razze e come questi possano tappare le ali nei rapporti tra esseri umani.
Purtroppo le culture condizionano notevolmente la vita delle persone, le loro scelte, non facendoli riflettre sul fatto che siamo tutti uguali, tutti con un cuore, tutti con delle mani, degli occhi, dei capelli, delle gambe etc. ciò che ci distingue è solo la cultura di appartenenza, ma l'amore come evince dal film va oltre tali confini e non dobbiamo permettere ai pregiudizi di convincerci che siamo diversi.
La diversità tra razze è solo frutto della storia e della cultura e non da ciò che guardiamo con gli occhi del cuore.
Dobbiamo smttere di guardare con gli occhi degli altri, dobbiamo imparare a guardare soo con i nostri occhi e forse le guerre, l'odio, il razzismo, i pregiudizi, le ghettizzazioni cesseranno di padroneggiare il Mondo.
Forse non tutti sanno che tutta l'umanità deriva da una EVA NERA, si dice infatti che l'uomo derivi da questa Homo sapiens (donna) che circa 180-200.000 anni fa viveva in Sud Africa.
Quindi siamo tutti uguali in quanto deriviamo dalla stessa MADRE e per lo più Nera.

QUESTO è UN DOCUMENTO CHE IPOTIZZA L'ORIGINE DELL'UOMO DA UNA "EVA NERA"
L'ipotesi di un'origine "nera" della nostra specie è avvalorata da forti elementi di tipo generico, basati sulla biologia molecolare. Se si combinano diverse popolazioni umane, i risultati mostrano una forte rassomiglianza tra Europei e Asiatici, mentre più debole è l'accostamento di ognuna di queste popolazioni con gli Africani. Presumendo una costanza nella mutazione molecolare, si è potuto stimare che Europei e Asiatici hanno condiviso un progenitore comune attorno ai 40'000 anni fa. All'opposto hanno una discendenza comune con gli Africani che risale a ben 140'000 anni fa. E' stato un sistema innovativo di biologia molecolare a fornire quella che è la più potente prova dell'origine africana dell'uomo moderno. Questa ipotesi è stata battezzata "Eva Nera". Il metodo consiste nell'analisi del DNA. Il grado di variazione mostrato da campioni di DNA raccolti in tutto il mondo è sorprendentemente ristretto se paragonato a quello degli altri primati (nostri parenti prossimi). Il fatto suggerisce un'origine piuttosto recente per i tipi umani. Si sono derivati al computer alcuni alberi che collegano i circa 150 tipi di DNA presente nei mitocondri (gli organi che fungono da "fabbriche di energia" all'interno delle cellule) oggi noti negli esseri umani: questi alberi mostrano ancora una volta una dicotomia di base tra l'Africa subsahariana e altri tipi di DNA mitocondriale. Applicando le tecniche dell' "orologio molecolare", che si basano sulla ricorrenza delle mutazioni cellulari in tempi definiti, si è potuto stabilire che il più antico DNA mitocondriale moderno è di origine africana e ha circa 200'000 anni, mentre quello degli altri continenti è molto più recente. Lo scenario più probabile per l'origine dell'uomo moderno pare dunque essere l'Africa meridionale, come per altro indicato dai fossili di Klasies River, in Sudafrica, datati intorno ai 100'000 anni fa. L'ipotesi di Eva nera è ancora sotto verifica.

nn sono daccordo con coloro che favoriscono il razzismo,per me gli esseri umani sono tutti uguali,tutti abbiamo un anima una coscienza,possiamo essere diversi nei punti di vista sociali o culturali ma siamo unici perchè siamo tutti esseri umani.mi ha colpito la frase del fil dove l'attore dice al padre:io mi sento un uomo e non un uomo di colore...è vero siamo tutti uomini e non dobbiamo essere giudicati dal nostro colore della pelle...

Dal video (ambientato nel 1979)si capisce che essere di colore sopratutto all'epoca risultava essere un vero problema specialmente i matrimoni misti lo erano tanto che in 16 o 17 stati americani ero considerato un reato.Per entrambe le famiglie il futuro matrimonio dei figli è uno shock,come un disonore nei confronti dei genitori e dei sacrifici che quest'ultimi avevano fatto per loro.
Si nota la preoccupazione che le famiglie avevano per quanto riguarda il giudizio "degli altri";si notano i volti sconvolti al momento delle presentazioni e si nota sopratutto la difficoltà che le famiglie avevano a parlarsi tra di loro...oggi fortunatamente questo problema è diminuito anche se nonostante i tempi i problemi e le difficoltà si incontrano sempre..sembra una frase fatta ma in realtà l'amore come tutti gli altri sentimenti dove avere nessun tipo di impedimento..diamo spazio alla libertà..

guardando i diversi commenti dei miei colleghi ,si può notare con quanta frequenza si usi il concetto di razza.ma la razza esiste ?no ,l'antropologia modernacon con le sue diverse teorie ,afferma che la razza non esiste ,visto che il gene di una popolazione non è mai lo stesso.non essendoci uno stesso gene ,non c'è questo gruppo che può formare la cosiddetta "razza".

Indovina chi viene a cena?- Diritti che ho e non ho- I miei sentimenti e il mio pensiero- Tu ti consideri un uomo di colore mentre io mi considero un uomo- Affrontare la società nella diversità. Queste parole ascoltate dal film fanno riflettere sulla problematica che affligge il mondo da molti anni ma che ancora oggi sussiste. Vivere in una società che ti discrimina con i suoi pregiudizi e stereotipi creando barriere che si innalzano per una diversità sia essa di colore, di cultura ed altro... Ma ciò che conta, il rispetto verso l'altro, bisognerebbe guardare l'altro per ciò che è e non per quel che è. Anche se la scuola e altre agenzie formative si impegnano attraverso la multiculturalità, il rispetto verso l'altro, la sensibilizzazione all'altro attraverso iniziative e progetti, bisognerebbe sradicare il modo di vedere l'altro perchè l'altro sei tu.

Durante la lezione di lunedi 21 marzo 2011 abbiamo visto alcune parti di un bellissimo film "indovina chi viene a cena?".
Avevo sentito parlare di questo film ma soprattutto di quanto fosse significante, ma non avevo mai avuto modo di vederlo.
Il film narra la storia d'amore tra due ragazzi,lei bianca americana lui afroamericano,ed è questo il "problema" che accompagna l'intero film.
Le rispettive famiglie non approvano il loro matrimonio,causa la diversità di razza.In seguito capiranno che ciò che lega i due ragazzi è il loro amore,e che esso va al di là di ogni discrimazione.
Il film è ambientato negli anni 70 ma ancora oggi in un 2011 super tecnologico e all'avanguardia ci si pone il problema della razza.
A mio parere è brutto definirla razza,preferisco parlare di "diversa umanità".Diversa umanità perchè è questo che deve attirare la nostra attenzione:l'umanità e non il colore della pelle o altre caratteristriche che definiscono l'altro diverso.
Il protagonista in un discorso con il padre conclude dicendo che lui si sente "uomo" e non un uomo di colore...ecco dovremmo guardare l'altro semplicemente considerandolo UOMO con le sue ricchezze e le sue forze,e non guardarlo dall'alto verso il basso solo perchè la nostra viene considerata la razza forte!

Oggi in aula abbiamo affrontato il tema della diversità razziale e a questo proposito la professoressa ci ha fatto vedere il film "INDOVINA CHI VIENE A CENA",in cui una giovane ragazza ha conosciuto un uomo di colore e decide di sposarlo. Ma in realtà entrambe le famiglie sono contrarie e si oppongono a questo matrimonio. E' da ricordare però che fino al 1967,l'anno dell'uscita del film, i matrimoni interrazziali erano ancora illegali.
Questo film mi ha fatto riflettere molto in quanto ancora oggi esiste il fenomeno del razzismo e della diversità. Il razzismo è un atteggiamento di intolleranza,di discriminazione e pregiudizio verso persone che in un modo o nell'altro sono diverse da noi.
E' necessario quindi creare intercultura;questa può nascere e svilupparsi solo se viene promossa all'interno della società,delle scuole,delle famiglie e delle altre agenzie educative. Bisogna realizzare contesti interculturali in cui il dialogo,l'ascolto e il confronto possano essere le basi per la costruzione di apertura sociale e per l'abbattimento delle barriere culturali,e questo deve avvenire anche con persone appartenenti a culture diverse dalla nostra perchè solo in questo modo ci può essere un arricchimento reciproco.
Molto importante è l'educazione interculturale,incentrata sulle tematiche delle differenze e del superamento dei pregiudizi.
BISOGNA GUARDARE OLTRE LA NOSTRA CULTURA.LA DIFFERENZA NON DOVREBBE PIU' ESSERE UN ELEMENTO DA TOLLERARE MA UN BENE DA TUTELARE.

In aula attraverso la visione di alcune scene del film "indovina chi vine a cena",abbiamo affrontato un tema molto ricorrente,ovvero quello del razzismo.Purtroppo anche se oggi in molti paesi del mondo si parla di società multiculturali in cui sarebbero garantite la libertà di espressione e la tutela dei diritti umani, di fatto questi obiettivi non sono ancora stati raggiunti proprio a causa di insistenti fenomeni di razzismo .Io credo che il problema principale di questo fenomeno è la mancanza di senso della solidarietà e dell’intercultura, questo vuol dire mancanza di rispetto per gli altri, chiunque essi siano, e per i loro diritti. Non dobbiamo dimenticare che se noi identifichiamo gli altri, in senso negativo e dispregiativo, rispetto al noi, non solo anche noi per gli altri potremmo essere altri ma, dobbiamo l’esistenza di un noi, positiva o negativa che sia, proprio alla presenza di altri.Questo perchè è la presenza degli altri che rende possibile un noi e, quindi, si deduce da ciò che gli altri fanno parte di noi ,o meglio che gli altri siamo noi.Purtroppo non possiamo ignorare che esistano delle differenze a volte anche profonde tra gruppi ma non dobbiamo combatterle, anzi difenderle e leggittimarle, come legittimiamo la nostra presenza nel mondo.
Il razzismo è una causa di conflitto,e nel passato anche recente ha causato scontri violenti tra gruppi.E' importante che noi tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa perché i tragici eventi del passato e i recenti fenomeni di razzismo siano combattuti più efficacemente con nuove e concrete strategie.Credo che la cosa importante da fare per affrontare il problema è informare, sensibilizzare ed educare tutti, a partire dalle giovani generazioni affinché queste siano strumento di promozione di una nuova era, di una nuova società in cui siano rispettati i diritti umani di tutti, senza distinzioni di razza o altro.
La difficoltà nell’affrontare il tema del razzismo è quella di rendere evidente il problema, poiché è purtroppo una realtà la mancanza di consapevolezza accompagnata dal pregiudizio, infatti vi è una sorta di rifiuto di vedere e di affrontare il problema. Spesse volte ho notato che molti di noi affermano di non essere razzisti ma più o meno inconsapevolmente, evidenziano atteggiamenti di razzismo e intolleranza molto evidenti.
Questo ci porta a riflettere anche sul ruolo dell'educatore,visto che dobbiamo ricordare a noi e a tutti che educare significa conoscere le diverse realtà che ci circondano apprezzandole nella loro diversità e arricchendoci reciprocamente,solo così possiamo cambiare qualcosa.
Vi propongo questo video per mostrare quanto i bambini possano essere più aperti all'altro,rispetto a noi adulti contaminati da pregiudizi ..."L'unica razza che conosco è quella umana"...
https://www.youtube.com/watch?v=PLfsGmmyPRo&feature=related

Guardando le parti più salienti del film "Indovina chi viene a cena" abbiamo potuto riflettere sulla diversità in relazione al colore della pelle. Il film mostra i pregiudizi e gli stereotipi utilizzati nei confronti di persone con un colore della pelle diverso. Purtroppo questi pregiudizi e stereotipi sono ancora presenti nella nostra società, ci sono persone realmente convinte che il colore della pelle possa svelarci l'essenza di una persona senza prestare attenzione al fatto che il colore della pelle è un fattore genetico come lo sono il colore degli occhi e il colore dei capelli, mentre la personalità, il carattere di un essere umano non hanno niente a che fare con la genetica E'assurdo generalizzare così tanto da arrivare ad etichettare interi popoli, non si può vivere di superficialità e di arroganza per la paura di affrontare un confronto con il diverso. Il diverso è la nostra possibilità di crescita, è la nostra possibilità di dare un senso alla vita, è la nostra possibilità di stupirci, è la nostra possibilità di vivere serenamente. Vivere senza beneficiare di queste possibilità significa non vivere fino in fondo la vita, significa vivere con i paraocchi. Sta a noi decidere cosa fare,se alimentare l'ignoranza e le paure infondate o se cercare il confronto con il diverso in quanto vera risorsa per la nostra esistenza."Riconoscere la diversità non è razzismo. E' un dovere che abbiamo tutti. Il razzismo però deduce dalla diversità degli altri uomini la diversità dei diritti. Noi invece pensiamo che i diritti siano gli stessi per tutti gli uomini"(Giuseppe Pontiggia,Nati due volte,2000).

Ancora una volta oggi in aula abbiamo affrontato un argomento molto difficile,"La diversità razziale".Nel film che la professoressa ci ha mostrato "indovina chi viene a cena",ho rivisto una situazione che ormai da anni perseguita le persone di colore,si perchè purtroppo oggi giorno nella nostra società c'e ancora questo problema,perchè queste persone devono essere discriminati soltanto per il loro colore di pelle?In più giudicati da gran parte della popolazione.Vorrei far capire a questa gente che li giudica,che tutti noi siamo nati ugualmente,e non ci dovrebbe essere ancora differenza tra uomini,vorrei dirgli che si deve andare oltre le apparenze e vivere nella pace e tranquillità.

NEL LABORATORIO SULLE DIVERSITA' RAZZIALI, ABBIAMO ASSISTITO ALLA PROIEZIONE DELLA SINTESI DI UN FILM MOLTO FAMOSO DEGLI ANNI 60 INTITOLATO: INDOVINA CHI VIENE A CENA?, FILM INTRESSANTISSIMO E RICCO DI SPUNTI PER APRIRE UN VIVO DIBATTITO ED UNA PRoFONDA RIFLESSIONE SUL TEMA DEL RAZZISMO.
LA TRAMA DI QUESTO FILM RACCONTA DI UNA RAGAZZA BIANCA CRESCIUTA IN UNA FAMIGLIA AGIATA CHE SI INNAMORA DI UNO STIMATO MEDICO CHE DOPO POCHI GIORNI DALLA CONOSCENZA DECIDE DI SPOSARE.
PRIMA DI FARE CIO' ENTRAMBI VOGLIONO PRESENTARSI ALLE RISPETTIVE FAMIGLIE ANCHE SE SAPEVANO CHE LA NOTIZIA LI AVREBBE SPIAZZATI, NON TANTO PER L'INASPETTATOMATRIMONIO, QUANTO PER IL FATTO CHE LUI ERA AFROAMERICANO QUINDI DI COLORE, QUINDI DIVERSO.
COME SI PUO' FACILMENTE NOTARE COME SIA AUTOMATICO L'USO DI QUESTO TERMINE OVVERO "DIVERSO" IN RIFERIMENTO A QUESTO CASO CHE FONDAMENTALMENTE RAPPRESENTA QUELLO CHE E' IL TEMA DELLA DISCRIMINAZIONE, CATEGORIZZAZIONE E DI CONSEGUENZA EMARGINAZIONE SOCIALE.
IL PROBLEMA DELLE DISCRIMINAZIONI E' UN PROPBLEMA VASTO E COMPLESSOO DI CUI QUINDI IL CASO DEL DIVERSO COLORE DELLA PELLE E' SOLO UNO DEI TANTI E POSSIBILI ESEMPI E QUESTO E' CONFERMATO DAL FATTO CHE IL PROCESSO DI EMARGINAZIONE NON E' RECENTE MA PIANTA LE SUE RADICI IN ANNI ABBASTANZA LONTANI BASTA PENSARE AGLI ANNI DEL REGIME NAZISTA IN CUI HITLER CONVINTO DELLA SUPERIORITA' DELLA RAZZA ARIANA PROVOCO' LO STERMINIO DI MILIONI DI EBREI CHE RAPPRESENTAVANO L'INFERIORITA UMANA, LA DIVERSITA' RISPETTO AL PURO ARIANO.
IL PROBLEMA DEL RAZZISMO COME GIA' HO SCRITTO NON SI RIFERISCE SOLO ALLA POCA CONSIDERAZIONE EL POPOLO BIANCO VERSO IL POPOLO DII COLORE MA ABBRACCIA VARI ASPETTI DEL NOSTRO QUOTIDIANO PERCHE' LA SELEZIONE PUO' ESSERE RIVOLTA ANCHE VERSO IL DIVERSO SESSO, VERSO LE DIVERSE RELIGIONI E POLICHE E PUTROPPO ANCHE SE MOLTO SPESSO CI NASCONDIAMO FACENDO FINTA CHE NON SIA COSI LA SELEZIONE COINVOLGE ANCHE LE PERSONE CON DISABILITA' CHE VENGONO EMARGINATE PERCHE' RAPPRESENTANO UN PESO PER LA SOCIETA', NON A CASO QUESTA E' STATA UNA DELLE QUESTIONI PER LA QUALE DON MILANI IN "LETTERA AD UNA PROFESSORESSA" SI E' MOLTO BATTUTTO DENUNCIANDO QUEI PROFESSORI CHE PER SCROLLARSI DI DOSSO IL PESO DEL PIU' DEBOLE EVITANDO DI RALLENTARE IL PERCORSO SCOLASTICO LO BOCCIAVANO.
RITORNANDO AL FILM LA PARTE CHE PIU' HA ATTIRATO LA MIA ATTENZIONE E' STATA QUELLA IN CUI SI E' INSCENATO LO SCONTRO TRA PADRE E FIGLIO, SCONTRO MOLTO FORTE IN CUI IL RAGAZZO URLA AL PADRE I SUOI IDEALI DICENDO CHE NON VUOLE PIU' VERGOGNARSI DI MOSTRARE IL SUO CORPO IN GIRO, NON VUOLE PIU' PASSAGGIARE PER STRADA E SENTIRSI ADDITATO, NON VUOLE PIU' ESSERE IL DIVERSO MA, VUOLE ESSERE SEMPLICEMENTE UN UOMO , UN UOMO CON I SUOI DIRITTI ED I SUOI DOVERI.
E' DIFFICILE CAPIRE COME POTER AFFRONTARE QUESTO PROBLEMA VISTO CHE ANCORA OGGI DOPO TANTI ANNI E DOPO TANTE LOTTE SI DISCUTE ANCORA DI QUESTA QUESTIONE CHE E' PRATICAMENTE ALL'RDINE DEL GIORNO A CAUSA DEI LIMITI CULTURALI CHE ANCORA PERSISTONO E VIVONO.
COSA FARE? COME COMPORTARSI? MA SOPRATTUTTO COME REAGIRE?
SONO QUEATE LE DOMANDE CHE MI PONGO E ALLE QUALI FORSE HO TROVATO UNA MIA PERSONALE RISPOSTA.
L'UNICA COSA CHE POSSO FARE E' DIMOSTRARE LE MIE CONVINZIONI ATTRAVERSO LE MIE AZIONI QUOTIDIANE MAGARI PARLANDO IN PUBBLICO CON UNA PERSONA DI COLORE OPPURE CON UN BARBONE, CON UN DISABILE O CON UN EMARGINATO DANDO LA PROVA DEL FATTO CHE QUESTI COME ME SONO UOMINI E PER TANTO SONO DEGNI DI CONSIDERAZIONE!

In aula abbiamo preso visione di due filmati riguardo il razzismo basati sul film 'INDOVINA CHI VIENE A CENA' due ragazzi di colore diverso che volevano unirsi in matrimonio contro il volere dei genitori.Nonostante fosse un film ambientato all'incirca nel 70,purtroppo è una realtà che possiamo riscontrare tutt'oggi nella società odierna.Una frase significativa al centro del film dalla quale possiamo dedurre il TEMA del filmato è quando il giovane dottore dice al padre'padre ti consideri ancora un uomo di colore,io un uomo'. Ribadisco il purtroppo' è una realtà che possiamo riscontrare tutt'oggi' nonostante le varie 'EMANCIPAZIONI' ci sono persone che non riescono ad accettare,come in questo caso un matrimonio misto non pensando affatto che le persone legate da un sentimento possono soffrire ma vogliono pensare a come evitare quella'cosa' a volte cosi la definiscono perchè la reputano ripugnante, quindi non facendola avvenire credono di aiutare evitando uno schernimento in un futuro astratto,magari a dei bambini i quali potranno nascere del tutto bianchi o del tutto neri o addirittura rompere i canoni tradizionali mescolando le varie culture ;ma ciò che vogliono evitare in primis è l'opinione pubblica o meglio i cosiddetti'pettegolezzi'.é questa secondo me la vera causa,il fatto di stare sulla bocca di tutti e il fatto di aver il dito puntato contro,in realtà a mio avviso chi prende una scelta di unirsi con un altro(ovviamente provando sentimenti sinceri)diverso perchè anche in questo caso parliamo di diversità anche se qui non è una menomazione -ne fisica ne psichica-ma di colore ha il coraggio di mettersi in gioco; affrontare tutte le conseguenze in futuro infischiandosene di tutto e di tutti ma star bene con se stessi e soprattutto con la persona che si ama. Ribadisco ancora una volta ci troviamo in una società di finto perbenismo e buonismo,chi ne ha più ne metta, in cui si pensa all'apparire,al far vedere all'altro magari al nemico o all'amico di essere i migliori in tutto,di rispettare i postulati non conoscendone a volte l'origine.In Italia in particolare dal centro-sud fino allo stivale rispetto al nord su molte cose siamo tradizionalisti come credo che sia giusto anche perchè oggi giorno alcuni valori non li si rispetta più e si va oltre..però riguardo all'unione di diverse culture possiamo RIFLETTERCI!!!!! che ne dite?????? e magari anche se non si condivide ma accettarla ugualmente senza pregiudizi i quali vengono creati proprio da coloro che oltre al fatto di non voler condividere non vogliono nemmeno accettare.Come abbiamo appreso e apprenderemo dai mass-media ci sono stati molti casi di violenza finiti con omicidio in cui la ragazza voleva occidentalizzarsi,essendo orientale, sposando un italiano quindi scappando dalla famiglia d'origine perchè non propensa a questa unione...

Le radici del razzismo sono antiche ed intrinseche. Già nell'antichita i cristiani venivano perseguitati e massacrati, negli Stati Uniti c'è stato il razzismo coloniale, nel corso del secolo scorso la presunzione di superiorità della razza ariana proclamata da Hitler ha provocato milioni di morti. Quando si parla di razismo lo associamo soprattutto alla discriminazione verso colori di pelli diverse. Da ciò scaturiscono atteggiamenti di intolleranza quotidiani che si verificano in molti parti del mondo e si concretizzano in vari tipi di violenza... I corsi e ricorsi della storia ci hanno reso chiaro quanto gravi e disastrose possono essere la consaguenze dei pregiudizi razzisti, ma a dispetto di ciò questi continuano a sussistere e a manifestarsi. Vi è l'abitudine di parlare di questo fenomeno come un qualcosa di ingiusto ma concretamente non facciamo molto per combatterlo. Penso che il razzismo esista ancora oggi, anche se le cose sono "relativamente cambiate" rispetto al passato e rispetto al periodo in cui era ambientato il film mostratoci in aula. Spero che le scene di quel film non si ripetano nelle realtà, anche se purtroppo in passato era così. Essere giudicati solo per il colore della pelle o per l'appartenenza ad una razza è un qualcosa di assurdo. Ogni persona indipendentemente dalle origini dall' etnia e dalla religione è unica e come tale e fonte di arricchimento per gli altri. Questo è uno dei principi che bisognerebbe insegnare fin da piccoli e insieme a questo c'è inevitabilmente quello dell' integrazione aprendosi all'altro e alle differenze!!!

Dalla visione delle varie scene tratte dal fim"INDOVINA CHI VIENE A CENA?"ho avuto un ulteriore conferma che la forma di razzismo è più che presente tra di noi,convive con i nostri pregiudizi.Il razzismo è un fenomeno che si è sviluppato in modo particolare durante il periodo nazista,come tutti sappiamo,ma credo che sia sempre esistito nell'uomo.Forma di pensiero,spesso negativa, che si ha nei confronti dell'altro individuo.La storia ci ha insegnato quanto gravi possano essere le conseguenze dei pregiudizi razziali ma nonostante tutto essi continuano a persistere.Inoltre l'uomo continua a considerarlo come un problema concretamente lontano,si divulgano così dolci frasi sull'essere umano uguale in ogni cosa all'altro,,ma in realta davvero la pensiamo così? Forse non lo si vuole ammettere per non peccare di razzismo ma chi trovandosi in una situazione tipica,non farebbe pensieri negativi? Consideriamo una strada,di sera,una ragazza di noi che deve tornare a casa da sola e si accorge che dietro c'è qualcuno che fa la stessa strada,,seppur inconsciamente per non pensare al peggio,il pensiero negativo nasce!Inutile dire di no!Allora davvero siamo intolleranti e aperti a chiunque?Credo che la nostra società sia vittima di ipocrisia,il problema c'è ma come sempre nessuno si impegna per risolverlo.Per i due giovani protagonisti risulta davvero difficile affrontare una società dove il colore della pelle conta tanto e fa la differenza.Ma come ben si sa "Al cuore non si comanda".Nessuno ha il diritto di opporsi alla felicità di due persone che si amano e che nel
loro amore hanno già la forza per vincere l'incomprensione e i
pregiudizi dell'ambiente.Nel film il padre della ragazza ha timore dei disagi che la figlia potrà avere nella società di quel tempo
,infatti inizia a fare a pugni con se stesso e dire: "Ma proprio a me doveva
capitare?!"Semplice ragionamento di un padre che non vuole che la figlia subisca le chiacchiere della gente e altri disagi futuri.Ma la vera chiave del film sta nella scena del futuro sposo con il padre,entrambi esprimono le nuove esigenze storiche di liberarsi da ogni astratto tabù
razzista e di rivendicare la propria individualità. La capacità di lottare contro tutto e tutti è davvero icredibile!E' da ammirare la forza di questo amore che unisce due ragazzi che pur diversi nella pelle siano destinati ad avere lo stesso futuro!

OGGI IN AULA ABBIAMO VISTO LE PARTI PIU' IMPORTANTI DI UN FILM USCITO NEL 1967 CHE HA AVUTO MOLTO SUCCESSO CIOE'"INDOVINA CHI VIENE A CENA".
UN FILM AMBIENTATO NEGLI ANNI '60 IN AMERICA.QUESTO FILM RACCONTA DI UNA GIOVANE RAGAZZA HA CONOSCIUTO UN UOMO DI COLORE, E CON IL PASSARE DEL TEMPO I DUE DECIDONO DI SPOSARSI.ENTRAMBE LE FAMIGLIE ERANO CONTRARI A QUESTO MATRIMONIO.
ERA ASSURDO IN QUEI TEMPI POTER ACCETTARE I MATRIMONI TRA PERSONE DI COLORE DIVERSO.
ADDIRITTURA ESISTEVA ANCORA LA PAROLA NEGRO, E PROPRIO QUESTE PERSONE VENIVANO ANCHE CONSIDERATI CRIMINALI.
IL FILM HA PROPOSTO UNO DEI TEMI PIU' IMPORTANTI OVVERO IL FENOMENO DEL RAZZISMO E DI DISCRIMINAZIONE.
IL MONDO E' DIVENTATO DAVVERO UNO SPAZIO UNITARIO ALL'INTERNO DEL QUALE SI MUOVONO REALTA' DIFFERENTI.E' NECESSARIO TROVARE IL MODO DI APRIRSI AD ALTRE CULTURE, AI POPOLI,USI,LINGUAGGI DIVERSI DAL NOSTRO.
ANCHE LA SCUOLA HA UN RUOLO FONDAMENTALE.GLI EDUCATORI DEVONO PRESTARE ATTENZIONE AI PROBLEMI ANCHE PEDAGOGICI.
BISOGNA CERCARE DEI PUNTI DI CONTATTO,FARE DEI PROGETTI INTERCULTURALI, IN CUI GLI SCAMBI ARRICCHISCONO GLI UNI E GLI ALTRI.COMPITO DELLA SCUOLA E' CHE CULTURE DIVERSE CONVIVONO SENZA IGNORARSI.
OCCORRE ANZITUTTO GARANTIRE IL DIRITTO ALLA DIFFERENZA E NON EMARGINARE IL "DIVERSO"E LA SCUOLA PUO' ESSERE UN AMBITO FONDAMENTALE MENTRE NELLA VITA SOCIALE E LAVORATIVA QUESTO PROCESSO AVVIENE CON MOLTA DIFFICOLTA'.
LA COSA PIU' IMPORTANTE DA CAPIRE E' CHE L'IMMIGRATO,LO STRANIERO, HA OGGI PIU' CHE MAI INTENZIONE DI SENTIRSI CITTADINO A TUTTI GLI EFFETTI,NON PIU' UN UOMO DI PASSAGGIO IN QUESTO PAESE.
ALLA FINE DI QUESTO PROCESSO DI INTERCULTURA NON CHIAMEREMO PIU' LO STRANIERO, NE' IMMIGRATO, NE' NOTEREMO QUELLE DIFFERENZE SOMATICHE, CHE ANCORA OGGI INQUIETANO LA SOCIETA'

...ECCOCI QUI, NEL 2011, IL NUOVO MILLENIO... VIVIAMO IN BELLE CASE PIENE DI COMODITA' , VIAGGIAMO IN AEREO E COMUNICHIAMO TRAMITE INTERNET, LE NOSTRE TESTE SONO PIENE DI PAROLE COME LIBERTA', UGUAGLIANZA, DIRITTI, POSSIBILITA'... MA E' DAVVERO COSì?
SIAMO DAVVERO PRONTI AD ACCETTARE LE "DIVERSITA'"? SIAMO DAVVERO CAPACI DI ACCOGLIERE CIO' CHE NON E' COME NOI?
NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NONOSTANTE LE BELLE PAROLE, I GRANDI PROPOSITI,LA REALTà E' BEN DIVERSA E PER ALCUNI ANCHE CRUDELE!
PIAGHE COME QUELLE DEL RAZZISMO AFFIGGONO ANCORA OGGI LA NOSTRA SOCIETA', SONO ANCORA PRESENTI NELLE NOSTRE CASE, NELLE NOSTRE MENTI: SONO QUASI CERTA CHE I MIEI MA ANCHE LA MAGGIOR PARTE DEI GENITORI DELLE MIEI COMPAGNE DI CORSO, NN ACCETTEREBBERO MAI DI VEDERE LA PROPRIA FIGLIA FARSI UNA FAMIGLIA, SOGNARE UN FUTURO CON UNA PERSONA DI COLORE...
"MA SEI PAZZA?" LI SENTIRESTI GRIDARE, "IN COSA ABBIAMO SBAGLIATO??", " COSA DIRA' LA GENTE??"...QUELLA STESSA CHE SI RIEMPIE LA BOCCA DI BELLE PAROLE, QUELLE STESSE PERSONE CHE VANNO IN CHIESA TUTTE LE DOMENICHE, CHE DICONO DI FARE TUTTO CIO' CHE POSSONO PER AIUTARE I "BISOGNOSI", QUELLE STESSE PERSONE CHE STORCEREBBERO IL NASO NEL VEDERE UNA COPPIA MISTA, QUELLE STESSE PERSONE CHE ASSOCIANO GLI STRANIERI AI LADRI, MENDICANTI, VENDITORI AMBULANTI...
HO AVUTO TANTE OCCASIONI, NELLA MIA VITA DI RAPPORTARMI A PERSONE "DIVERSE", STRANIERI, MENDICANTI, DISABILI ( HO FRAQUENTATO GLI SCOUT PER 10 ANNI E HO FATTO VOLONTARIATO PRESSO LA MENSA DEI POVERI) E POSSO ASSICURARVI CHE NN HANNO PROPRIO NIENTE DI DIVERSO, PROPRIO NIENTE DI SBAGLIATO: SONO PERSONE COME NOI, CON 2 OCCHI, 1 BOCCA, 1 CUORE E TANTA TANTA TANTA DIGNITA'! BASTA SOLO DARE AL PROSSIMO, CHIUNQUE ESSO SIA, DI QUALUNQUE COLORE SIA LA SUA PELLE, LA POSSIBILITA' DI FARSI CONOSCERE, DI RACCONTARE LA PROPRIA STORIA...

“tu ti consideri un uomo di colore, io mi considero un uomo”
Perché questo è il senso! Ognuno è diverso nella sua unicità, e non sarà il colore della pelle a rendere un uomo giusto o sbagliato. Anche se, non come negli anni 70, ancora oggi vi è discriminazione, ma la diversità è solo uno schema mentale che deve essere superato, in quanto noi tutti siamo diversi ma allo stesso modo uguali, penso che il cambiamento sta nell’educazione e nella sensibilizzazione che deve avvenire fin da piccoli.

In aula ieri si è parlati del RAZZISMO,ed al riguardo abbiamo visto vari sketch di un film intitolato "INDOVINA CHI VIENE A CENA". Un film che, ahimè, parla di una realtà(riguardo le persone di colore)non molto lontana..intendo dire che ancora oggi SPECIALMENTE IN ITALIA queste persone vengono DISCRIMINATE.vengono viste come se fossero ALIENI...vengono guardati male come se loro fossero arrivati per RUBARSI il lavoro.. Oggi pomeriggio mentre lavoravo la bimba mi ha fatto leggere una piccola frase scritta su un libro,il brano era la piccola fiammiferaia,diciamo che era una caricatura del racconto,e la fiammiferaia è stata rappresentata come una PICCOLA NEGRA,ansi come una PICCOLA SPORCA NEGRA!anche se questo libro dovrebbe far ridere ,io nell'udire queste parole sono rimasta scioccata, NON si possono scrivere queste cose; una bimba di 10 anni che legge una storia del genere come dovrebbe pensarla riguardo alle persone di colore? io penso che comunque noi ci troviamo in una società che ha dei paletti e non vuole toglierli.iIO credo e vedo loro come delle persone NORMALISSIME con cui possiamo scambiare parola, sguardi, pensieri , affetto.. e perché no anche creare un futuro, d'altronde sono semplicemente delle.... PERSONE!!!