Rossella Tomeo Gio Mar 31, 2011 5:04 pm
Mi ha fatto molto piacere che stamattina in aula si sia aperto questo tipo di discorso, ho avuto modo di scambiare idee con le mie colleghe e di ascoltare,confrontarmi e riflettere su altri punti di vista! Sinceramente mi piacerebbe lavorare nell'ambito penitenziario, ma a volte ho dei dubbi sulle mie effettive capacità perché si tratta di un lavoro che richiede davvero tanta forza interiore, una forza che non è da tutti!
Ogni giorni siamo bombardati dalle numerose notizie di cronaca, alcune tanto orribili da non poter essere nemmeno ascoltate...chiunque avanti ad una notizia simile sarebbe intransigente sul da farsi: nessuna pietà e nessuno sconto!!!
""Mettere in prigione un uomo è il miglior modo per renderlo peggiore!""
Se una persona è in prigione, almeno teoricamente, c'è un motivo, che sia grave o meno, la legge prevede che i reati commessi vengano puniti con la reclusione...certo non si tratta di una villeggiatura, ma a mio avviso e almeno su carta anche secondo la legge, queste persone dovrebbero essere rispettate nella loro dignità di PERSONE.Di fronte a chi ha commesso reati gravi è un pò difficile essere clementi, ma la mera reclusione in ambienti inidonei non può essere altro che nociva, non può far altro che ledere ancora di più quelle personalità già problematiche di base! Inoltre sentiamo spesso dire:"il reo deve scontare il suo debito alla società!"..ma come potrebbe essere questo il modo di scontare un debito? Non sarebbe forse meglio che ogni reo si dedicasse in qualche modo ad un lavoro socialmente utile per estinguere il suo debito? Certo,per rendere possibile un programma simile risulta necessario una collaborazione di numerose figure professionali e come si sa, lo Stato non ama molto investire in certi progetti! Inoltre, con questo non voglio giustificare reati di alcun tipo, dobbiamo sempre tener presente il passato di una persona, la sua vita, la sua situazione famigliare per poter comprendere davvero il PERCHé di certe condotte, e perchè possiamo renderci conto che spesse volte potrebbero essere evitate tante tragedie con interventi preventivi, che questi avvengano prima, durante o dopo la reclusione!
Penso che il lavoro di educatore penitenziario non sia per tutti, è importante mettere da parte ogni pregiudizio su chi si ha di fronte e di tralasciare ogni genere di reato per poter lavorare con una persona "nuova", per daqre il via ad un nuovo inizio, una nuova opportunità di vita! Sono tante le persone che dopo lo sconto della pena tornano in società e ricadono nel baratro dell'illegalità! Urge quindi una rieducazione efficace già all'interno dei penitenziari! A noi educatori non spetta il compito di giudicare, ma semplicemente di considerare ogni individuo come essere umano ed aiutarlo a riprogettare una nuova vita in prospettiva di un reinserimento nella società!
Spero davvero che non sia solo l'ennesima utopia, ma che le cose possano cambiare concretamente, ed ognuno di noi nel proprio piccolo possa fare la differenza!!!