Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  annamariaruopoli Mar Mar 22, 2011 9:20 am

    La diversità provoca un senso di rifiuto che ci mette in difficoltà tutte le volte in cui ci sentiamo esclusi o emarginati.
    Viene considerato "diverso" lo straniero che si differenzia per la lingua, la cultura, la religione, provocando in questo modo conflitti quindi è necessario abbattere le barriere, superare stereotipi e pregiudizi.In aula abbiamo visto due video del film "Indovina chi viene a cena" che evidenziano proprio l'atteggiamento che si ha verso il diverso infatti entrambi genitori non approvano l'unione fra i due giovani per il colore della pelle. Mi ha colpito sia l'atteggiamento negativo della cameriera verso il giovane che aveva il suo stesso colore di pelle, sia i modi di pensare opposti tra il protagonista e il padre perchè mentre il figlio si sente uomo, il padre invece uomo di colore, quindi diverso. Questa mentalità chiusa era evidenziata particolarmente negli anni passati, oggi invece vi è maggiore apertura però non è scomparsa completamente. Per me la diversità deve essere accompagnata dal desiderio di conoscere qualcosa di diverso per potersi mettere a confronto con l'altro, deve essere considerata come una crescita di conoscenza e come fuga dalla massa per evidenziare la propria individualità.
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    Messaggio  MariaRosaria Lettieri Mar Mar 22, 2011 9:21 am

    Dal film "Indovina chi viene a cena" emerge nella sua complessità l'incontro\scontro con la diversità.In particolare viene messo in evidenza il confronto tra razze,la superiorità o inferiorità di una sull'altra,il divario tra culture che, ancora oggi a distanza di 30 anni dalla pellicola, appare oggetto di problematiche.Ogni giorno ci imbattiamo nella diversità dell'altro,diverso perchè straniero,diverso perchè omosessuale,diverso perchè disabile e siamo pronti a giudicarlo per quello che appare e non per quello che realmente è.Ma cosa è che rende una persona diversa da noi? Spesso e volentieri è la cultura che detta i parametri della normalità e tutto ciò che si allontana da questi viene considerato altro da evitare.Ci rivolgiamo allo straniero con pregiudizi,all omosessuale con diffidenza ,al disabile con imabarazzo perchè persone diverse da noi.
    La frase che ha suscitato maggiore riflessione nel film è stata " IO NON SONO UN UOMO DI COLORE MA UN UOMO", e riflettendo su questa cosa ho pensato che ci rivolgiamo all'altro usando uomo di colore,"nero" ma il bianco non è pur sempre un colore?
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  Raffaella De Paolo Mar Mar 22, 2011 9:43 am

    il film visto in aula è molto realistico, perchè è facile dire di non essere razzista per sembrare una persona umile ma poi in fin dei conti non è cosi' nel senso che la gente ha molti pregiudizi, soprattutto se si trovano in stretto contatto con altre culture, perchè dire razze mi sembra di parlare di animali. Ad esempio ho un'amica che dice di non essere razzista pero' poi quasi vomitava quando gli ho presentato una mia amica di colore, dice che non è razzista e che gli fa solo impressione stringere la mano ad una persona di colore, bhè alla fine ha solo dato una giustificazione a quello che lei realmente prova nei confronti delle persone di colore. Penso invece che sia molto bello avere nella propria comitiva persone di colore o di culture diverse perchè ci si puo' confrontare, a me ad esempio incuriosisce molto sapere la lingua o la tradizione della mia amica che proviene dall'africa, oppure adoro i miei amici gay perchè sono simpaticissimi ed hanno una sensibilità immensa. Quindi penso che le persone dovrebbero capire quali sono i veri disatri della vita, e non accanirsi su perosne che fanno parte come loro dello stesso monkey afro pianeta. Smile Smile
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  faustapiscopo Mar Mar 22, 2011 10:16 am

    La diversità razziale è un problema che esiste purtoppo ancora oggi. Spesso questa diversità appare proprio come una barriera,un pericolo. Queste persone vengono considerate "diverse" perchè siamo semplicemente noi che le vogliamo vedere diverse, forse perchè hanno un colore di pelle diverso dal nostro, parlano un'altra lingua, ma alla fine sono dei semplici essere umani proprio come noi ed è per questo che devono avere i nostri diritti e doveri.
    è impensabile come ancoa oggi ci siano tutti questi pregiudizi. Tutto questo non è giusto perchè siamo tutti UGUALI!
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty L'amore non ha limiti!

    Messaggio  AnnaDiSarno86 Mar Mar 22, 2011 10:36 am

    ...Ogni laboratorio è un'emozione in più...(e colgo l'occasione per ringraziare la prof per averci dato quest'opportunità)Ieri è stato emozionante vedere come l'amore vero non conosce limiti....
    Un film vecchio ma con tematiche attuali, un film che ti fa rendere conto che quando c'è l'amore la diversità non ha importanza, ma un film che sottolinea anche la paura per il diverso...
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  nadia ritaccio Mar Mar 22, 2011 11:03 am

    l' amore e i legami tra persone non hanno razza, nè colore. essi nascono e si alimentano in un unione universale che trascende forme e colori,perchè il colore della pelle deve essere un ostacolo per l'amore verso il prossimo? eppure esiste ancora il razzismo ovvero quella sorta di odio e di paura che si prova nei confronti di un diverso, dell altro da sè. una paura che nasce proprio perchè ci si confronta con qualcuno che non è uguale a noi ed è quindi diverso. siamo in un epoca cosi avanzata e purtroppo non si riesce a superare quest elementare idea che siamo tutti uomini uguali su questa terra e felicemente diversi perchè unici. se penso a quante volte ho ascoltato nei treni discorsi razzisti nei confronti di migranti o veduto espressioni di disprezzo quasi come fossero esseri mostruosi, mi sale una rabbia dentro che non riesco a controllare perchè vorrei tanto capire il meccanismo insito che porta a provare disprezzo e a vedere la diversità come qualcosa di negativo, ma che ben venga ... siamo diversi l uno con l altro e non per colore di pelle ma per idee, emozioni, sentimenti, personalità, gestualità, atteggiamenti, ed è fantastico cosi! io ho molti amici di colore e mi piace approcciare con loro perchè venendo da posti lontani mi raccontano la loro storia, racconti di una terra che non è quella italiana.
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Il mOndO è BeLlO pErcHè è VaRiO... :-)

    Messaggio  angela.bazzicalupo Mar Mar 22, 2011 11:09 am

    Il film proposto è un chiaro esempio di anni e anni di storia fatta di ingiustizie e pregiudizi...purtroppo per niente finiti. Ancora oggi ci ritroviamo, spontaneamente, ad etichettare le persone esprimendo da subito giudizi infondati; questo accade perchè di certo è molto più rassicurante e comodo avere a che fare con persone simili a noi, che già conosciamo o che riconosciamo in noi stessi: persone che frequentano i nostri stessi luoghi, che hanno le nostre stesse passioni e che vivono le nostre stesse situazioni, persone simili quindi, perchè la diversità fa paura e appare da sempre come un pericolo, una minaccia, un ostacolo.
    Si dovrebbero additare i “cattivi” non in base al colore della pelle, alla religione, alle tendenze sessuali, al paese d’origine, ma in base ai comportamenti; bisognerebbe etichettare chi non rispetta le regole, chi è disonesto, prevaricatore, chi non cambia opinione e resta ancorato nei suoi limiti, chi si accontenta di essere uno dei tanti, e non partecipa al dialogo e alla collettività. Purtroppo la diversità non comprende solo il colore della pelle...penso che si ritiene diverso tutto ciò che non si conosce, non appartiene al nostro mondo e non risponde ai nostri standard...allora io mi chiedo: chi è che decide cosa è o non è diverso??
    Non siamo bianchi e neri, siamo tutti esseri umani, che come tali godono degli stessi diritti e degli stessi doveri. Posso essere diversa da un nero perchè ho una carnagione differente, ma posso essere diversa anche da un bianco perchè non ho lo stesso colore di capelli. Il mondo è bello perché è vario, ognuno è unico ed irrepetibile. Che mondo sarebbe se ognuno di noi fosse uguale all'altro?
    Pensando al film, in particolare alla scena in cui il padre di lei li mette di fronte ai problemi che avrebbero dovuto affrontare, alle difficoltà, a mio parere, le difficoltà esposte sono frutto di pregiudizi altrui, di ostacoli costruiti dagli altri e sta qui, l'ignoranza e l'incapacità di andare oltre.
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  tina raillo Mar Mar 22, 2011 11:50 am

    Nella lezione di lunedì abbiamo assistito alla visione di un video tratto dal film"Indovina chi viene a cena?" del 1967.Questo,come anche altri film,mostra un tema che,ancora oggi,incombe sulla nostra scoietà,quello del RAZZISMO!Due ragazzi si innamorano e decidono di sposarsi,dov'è il problema?Nella diversità del colore di lui!Io personalmente trovo che queste discriminazioni siano un altro limite e che gli uomini,nonostante siamo nel 2011,siano rimasti ancorati agli ideali che popolavano negli anni della seconda guerra mondiale,quando si riteneva una sola la razza perfetta e,quindi,la sopravvivenza era legata alla propria appartenenza!Nonostante oggi siamo in un paese democratico e non si facciamo più guerre,si pensa ancora questo,sicuramente in modo non così evidente,ma sempre si discriminano gli uomini di colore e si estraniano a priori!Questo film mostra che il tema del razzismo è sempre esistito ,esiste ancora e che esisterà sempre se non la smettiamo di considerarli in base al colore della loro pelle e a classificarli inferiori,perchè in realtà sono(e sicuramente anche loro si sentono tali)SEMPLICEMENTE UOMINI,E NON UOMINI DI COLORE!

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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty 21 Marzo Diversità razziale

    Messaggio  Sonia Mar Mar 22, 2011 11:57 am

    Nel film che abbiamo visto "Indovina chi viene a cena" ho riscontrato una situazione che viviamo quasi tutti i giorni. Mi ha colpito molto la frase detta dal figlio al padre "TU TI CONSIDERI ANCORA UN UOMO DI COLORE, MENTRE IO MI CONSIDERO UOMO" e secondo me è un'affermazione giustissima, perchè tutti siamo uomini senza nessuna differenza. Tutti sappiamo amare,odiare,credo che non bisogna avere dei pregiudizi su persone che non sono della nostra stessa razza ma bisogna andare oltre l'estetica perchè da loro possiamo imparare molto. Sonia Di Marco
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty la diversità

    Messaggio  Alda Falco Mar Mar 22, 2011 12:21 pm

    Ieri in aula abbiamo prima analizzato il concetto di "diversità" poi c'è stata la visione di un video appunto su questo tema .
    La cosa più sconcertante è stato che il film è stato fatto nel 75 in cui la diversità tra il quale il razzismo erano molto evidente ma la cosa strana è che di questi problemi ci assalgono ancor oggi ,anche se in parte superati,siamo ancora a porci domande "Quello è straniero ? O Quello è diverso??
    Ancora nella nostra società c'è paura del diverso, inteso come straniero , disabile emarginato, vagabondo , malato ,perchè quelle persone nn rappresentano i canoni della società o meglio ancora nn entrano nella norma.
    Io penso che ci troviamo in una società troppo chiusa in una mentalità che bada troppo
    all' apparire , al bello, al lusso ,e tutti i disabili "i diversi" sono delle persone di intralcio che danno fastidio, ma non è così, sono delle persone piene di amore, piene di vita pronte a donarlo senza chiedere nulla in cambio, senza pregiudizio ecco allora che tutti dovremmo proprio prendere esempio da loro perchè infondo aldilà della razza, cultura, menomazione fisica sono come noi.
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  alessia longano Mar Mar 22, 2011 1:45 pm

    " è ingiusto pensare che i bianchi siano superiori ai neri " questa è stata una frase che mi ha colpito particolarmente nel filmato che ho visto.
    " ti consideri ancora un uomo di colore io invece mi considero solo un uomo" da questa frase si evidenzia la voglia e la convinzione di superare le differenze tra bianchi e neri, la volontà di non essere giudicati solo per il colore della pelle perchè ,secondo il mio giudizio, nessuno è superiore ad un altro. purtroppo devo ammettere che nella nostra società esistono molti pregiudizi e le persone si fermano all'apparenza considerando i neri diversi. io mi chiedo diversi da chi? da noi che siamo bianchi? non bisogna ragionare in questo modo il "diverso" non deve farci paura perchè è uno di noi ed un portatore di cultura
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty Re: 5. laboratorio 21 marzo diversità razziale

    Messaggio  Principia Palomba Mar Mar 22, 2011 1:46 pm

    Il film visto in aula"Indovina chi viene a cena?"ha posto l'accento sulla diversità sui pregiudizi che si hanno nei confronti di coloro che hanno un colore diverso dal nostro.Ancora oggi vedo scene di questo genere e pure le persone dicono di nn essere razziste, ma solo per convenienza in realtà appena vedono qualcuno di colore diverso hanno nei loro confronti disprezzo,distacco e paura.Noi siamo tutti uguali e nn esistono persone di colore peggiori o migliori siamo tutti appartenenti alla razza umana di uno stesso pianeta.
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty commento al film "Indovina chi viene a cena"

    Messaggio  immadalelio Mar Mar 22, 2011 2:11 pm

    "Indovina chi viene a cena"é un film che affronta la situazione storica e sociale degli anni sessanta attraverso una storia d'amore tra due giovani,intenzionati a sposarsi,che hanno un diverso colore della pelle,lei bianca,lui nero,questa diversità apparentemente irrilevante,oggi,crea scompiglio e fa nascere sentimenti razziali da parte delle due famiglie di appartenenza.Nel primo video si vedono le forti perplessità delle due famiglie,entrambe rimangono sconcertate al momento delle presentazioni,ma anche gli amici e tutti coloro che le circondano non rimangono indifferenti alla situazione,sconsigliando fortemente il matrimonio.Il secondo video che abbiamo guardato mette in atto il confronto tra padre e figlio,in cui il padre gli rinfaccia tutto quello che ha fatto per lui negli anni e i motivi per i quali sarebbe un disonore sposare una ragazza bianca,ed il figlio,che rispondendogli,riassume la storia che ha caratterizzato le differenze tra bianchi e neri nel tempo.Il ragazzo,spogliandosi dei propri sentimenti diventa esempio di grande attualità e ribellione per una generazione di uomini offuscata dall'ignoranza e dai pregiudizi,egli potrebbe vivere benissimo nella società moderna,ed essere da monito per tutte quelle persone che nutrono sentimenti razzisti,nonostante siano trascorsi 50 anni.Gli esseri umani appartengono ad un unico genere,l'uomo,come dice il protagonista maschile del film,non ci sono uomini bianchi o uomini neri al mondo,ci sono solo uomini,possono avere diverse fisicità,culture,religioni,ma queste non possono e non devono creare diversità e discriminazione,ma solo unione,perchè dall'unione di due culture può nascere qualcosa di ancor più speciale.
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty diversità razziale

    Messaggio  cristiane iodice Mar Mar 22, 2011 2:19 pm

    Il razzismo è la peggior discriminazione esistente al mondo.
    Potremmo essere neri, bianchi, verdi, gialli, rossi, chi più scuri chi meno, ma ciò non toglie che ognuno di noi ha gli stessi diritti. Davanti alla vita siamo tutti uguali.
    Tutti gli immigrati che si trasferiscono qui in Italia o comunque si trasferiscono lo fanno perchè comunque hanno bisogno di farlo! Se venissero in vacanza, di certo non si chiamerebbero immigrati, bensì turisti. Tutti coloro che vengono, hanno bisogno di lavoro, di guadagno, di cibo, hanno bisogno di avere la possibilità di poter costruirsi una vita. E questa possibilità chi gliela può dare se non noi che siamo i loro concittadini? Discriminare una persona per il colore della pelle, della religione, cultura, è la discriminazione che ferisce più al mondo!
    Bisogna guardare oltre il colore della pelle, guardare le persone negli occhi vedere ciò che ci trasmettono, perché anche loro hanno dei valori anche loro vivono per dare e ricevere amore. Poi se una ragazza s’ innamora di un ragazzo di colore non vuol dire che ha preso la malattia, vuol dire che la persona che ha accanto le da amore, le fa battere il cuore, la rispetta. La cosa che mi fa rabbia è che se a volte i genitori ci dicono io voglio la tua felicità., perché allora se presentiamo qualcuno diverso dal nostro colore non apprezzano, non bisogna fermarsi all’ apparenza. O forse come penso io pensano troppo ai giudizi delle altre persone, e interpretano male a modo loro ciò che sentono, vedono alla televisore, cioè se si sente dire per TV che un uomo di colore che ha ucciso, non vuol dire che tutti quelli di colore sono assassini, forse è per questo che hanno paura, di cosa che il loro figlio venga ucciso?tutti gli uomini sono uguali, con pensieri diversi, ma vivono per ricevere amore, rispetto, se non rispettiamo gli altri diversi da noi, non li accettiamo, come pretendiamo il loro rispetto se siamo i primi a non rispettarli.
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    Messaggio  alessia longano Mar Mar 22, 2011 2:39 pm

    vi propongo una lettera che ho preso dal libro dei miei bambini del doposcuola. essa si intitola "il razzismo spiegato a mia figlia"
    " dimmi babbo cos'è il razzismo?"
    è un comportamento piuttosto diffuso comune a tutte le società. esso consiste nel manifestare diffidenza, disprezzo per le persone che hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse dalle nostre.
    " anche io potrei essere razzista?"
    un bambino non nasce razzista e se i suoi genitori o famigliari non gli hanno messo in testa idee razziste non c'è ragione perchè lo diventi.se ,per esempio, ti facessero credere che quelli con la pelle bianca sono superiori a quelli con la pelle nera ,potresti assumere un atteggiamento razzista nei confronti dei neri.
    "cosa significa essere superiori?" per esempio credere che uno,per il fatto di essere bianco, è più intelligente di qualcuno che ha la pelle nera . quando uno è turbato da un essere che non gli è famigliare, prova un sentimento sia di superiorità sia di inferiorità nei suoi riguardi lo rifiuta ,non lo vuole come vicino e neppure come amico,semplicemente perchè si tratta di qualcuno di diverso.
    "diverso?" la diversità è il contrario della rassomiglianza colui che chiamano " DIVERSO" ha un altro colore di pelle rispetto a noi,parla un'altra lingua ed ha una cultura diversa. il razzista è colui che pensa che tutto ciò che è troppo differenta da lui lo minacci nella sua tranquillità. è l'ignoranza ad alimentare la sua paura. T.B. JELLOUN
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    Messaggio  turco valentina Mar Mar 22, 2011 3:35 pm

    La parte del film che mi ha fatto emozionare , la parte dove secondo me si concentra tutto il significato del film è la scena dove si vedono il padre ed il figlio discutere. Qui si confrontano due generazioni, una del passato, dove la differenza tra una persona di colore bianco e una persona di colore nero era molto forte, (considerati schiavi e non persone), queste persone hanno dovuto lottare a lungo per poter conquistare quei diritti che sono alla base dell'umanità, non parlo di diritti come quello di ottenere un aumento del salario, ma il diritto ad essere persona e non schiavo, e questo ha segnato molto le loro vite, anzi ha marchiato a fuoco sulla pelle delle persone di colore di quell'epoca; e poi un'altra generazione quella del presente, siamo intorno agli anni '80, in cui i diritti sono stati, non del tutto,ma una buona parte riconosciuti, in cui tutto, o quasi tutto, è cambiato, tranne una cosa e cioè la concezione di quelle persone del passato, che non riescono a capire che siamo tutti esseri umani e che siamo cittadini del mondo, senza differenza. Le parole che mi hanno colpito moltissimo sono quelle che il figlio dice al padre che finchè tutte quelle persone del passato non saranno sotto terra, ci faranno sempre portare il peso sulle spalle delle loro concezioni, di quelle concezioni che appartengono ormai al passato...
    Anche la scena della cameriera, anche lei di colore, ci dimostra una concezione delle persone del suo stesso colore inferiore a quelle di colore bianco, quindi loro stessi si sentono inferiori e pensano di non poter essere messi alla pari...
    Una scena molto bella è quella in cui i genitori di lei capiscono che la loro figlia è quella persona che loro stessi hanno cresciuto, con i loro insegnamenti...
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    Messaggio  turco valentina Mar Mar 22, 2011 3:38 pm

    La parte del film che mi ha fatto emozionare , la parte dove secondo me si concentra tutto il significato del film è la scena dove si vedono il padre ed il figlio discutere. Qui si confrontano due generazioni, una del passato, dove la differenza tra una persona di colore bianco e una persona di colore nero era molto forte, (considerati schiavi e non persone), queste persone hanno dovuto lottare a lungo per poter conquistare quei diritti che sono alla base dell'umanità, non parlo di diritti come quello di ottenere un aumento del salario, ma il diritto ad essere persona e non schiavo, e questo ha segnato molto le loro vite, anzi ha marchiato a fuoco sulla pelle delle persone di colore di quell'epoca; e poi un'altra generazione quella del presente, siamo intorno agli anni '80, in cui i diritti sono stati, non del tutto,ma una buona parte riconosciuti, in cui tutto, o quasi tutto, è cambiato, tranne una cosa e cioè la concezione di quelle persone del passato, che non riescono a capire che siamo tutti esseri umani e che siamo cittadini del mondo, senza differenza. Le parole che mi hanno colpito moltissimo sono quelle che il figlio dice al padre che finchè tutte quelle persone del passato non saranno sotto terra, ci faranno sempre portare il peso sulle spalle delle loro concezioni, di quelle concezioni che appartengono ormai al passato...
    Anche la scena della cameriera, anche lei di colore, ci dimostra una concezione delle persone del suo stesso colore inferiore a quelle di colore bianco, quindi loro stessi si sentono inferiori e pensano di non poter essere messi alla pari...
    Una scena molto bella è quella in cui i genitori di lei capiscono che la loro figlia è quella persona che loro stessi hanno cresciuto, con i loro insegnamenti...
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty lab 21 marzo diversità

    Messaggio  Annunziata Piccolo Mar Mar 22, 2011 3:50 pm

    Un film sicuramente significativo che di sicuro ci porta a riflettere sul tema della razza e della diversità e su quanto la questione delle discriminazioni di razza possa essere un problema ancora vivo oggi,se tutto questo accade ancora vuol dire che la vita non ha ancora impartito una delle sue lezioni più importanti, o forse siamo stati noi a non averla appresa nel modo più corretto, troppo distratti dal pensare a ciò che noi siamo, per poter capire ciò che gli altri sono… Non vogliamo vedere che tipo di persona si nasconde dietro alle persone che ci limitiamo a catalogare come diversi, fingendo di non sapere che, dietro a quel volto che ci appare così diverso dal nostro, c’è un cuore che batte, che anche lui come noi prova dei sentimenti, prova dolore e gioia,piange e si innamora...Ed è proprio l'amore che nasce tra una persona bianca ed una di colore, che trionfa in questo film, si erge al di sopra dei pregiudizi, e ci fa capire che non esistono uomini di colore, ma semplicemente "UOMINI", che hanno i nostri stessi diritti... Hanno insegnato da sempre che è l’unione a dare la forza e non la divisione insieme potremmo sicuramente risolvere nella maniera più adeguata i molti problemi facciamo in modo che tutto questo non sia solo utopia, ma diventi ben presto realtà, una realtà in cui mi piacerebbe molto vivere…
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    Messaggio  antonellacecere Mar Mar 22, 2011 3:52 pm

    "INDOVINA CHI VIENE A CENA" è un film del 1967 che mette in scena lo spinoso tema dei pregiudizi razziali dovuti a una mentalità molto chiusa che, con il passare del tempo, degli anni, non si è evoluta anzi è rimasta sempre quella sebbene siano passati più di trent'anni...
    Infatti ciò che emerge anche dal film,e che la preoccupazione più grande riguarda la paura del giudizio della gente , quello che la società e le persone stesse, possano pensare nella celebrazione di un matrimonio misto.
    La frase del film che mi ha colpito è stata" PADRE TU TI CONSIDERI ANCORA UN UOMO DI COLORE, MENTRE IO MI CONSIDERO UN UOMO" con queste parole il figlio vuole dire che il colore non fa nessuna differenza, quello che conta sono i sentimenti infatti siamo tutti uguali, capaci di amare , soffrire, gioire allo stesso modo.
    Io credo che bisogna guardare, conoscere, AMARE una persona per quello che è, per quello che ci mostra e non per il colore della sua pelle .......
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    Messaggio  RaffaelaVolpe Mar Mar 22, 2011 3:56 pm

    Il termine razzismo è da ricondurre al latino ratio con il significato di natura o qualità, e il suffisso ismo al significato di classificazione o categorizzazione. Per razzismo quindi s'intende che la specie umana, sia suddivisa in razze biologicamente ed intellettualmente superiori o inferiori ad altre.Purtroppo, il razzismo è una spina dolente della società, che ha radici antiche, da ricondurre circa all'età moderna, cioè la scoperta dell'America. Nonostante viviamo nel 2011, in un età progredita, molto progredita ,oserei dire, che purtoppo la madre degli ignoranti è sempre gravida. Purtroppo la diversità per la nostra società oltre che ad essere la disabilità ,ed è già una cosa anormale, la diversità è anche il colore della pelle. Il film "indovina chi viene a cena" è un esempio bellissimo, che la docente ci ha riportato,la frase che sicuramente ha colpito me e la maggior parte delle mie colleghe è stata " papà ti consideri un uomo di colore,mentre io un uomo" , malgrado il film è degli anni'60, tutt'oggi ciò esiste ancora.
    Penso che il razzismo, non sia per niente superato.
    Concludo dicendo che siamo tutti diversi, ma tutti uguali.

    grazie raffaela per la tua revisione etimologica. la docente
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    Messaggio  CarolinaGalluccio Mar Mar 22, 2011 3:59 pm

    Buongiorno. Ieri in aula abbismo trattato un tema molto importante la diversità razziale..tema daltronte legato anke all'articolo 3 della nostra costituzione "tutti i cittadini hanno pari dignità davanti alla legge senza distinsione di razza , di sesso , di relogione, di condizioni sociali..."ma questo non deve essere solo nei confronti della legge ma deve esistere da per tutto!!!Il diverso viene emarginato,considerato pericoloso,una persona da cui bisogna allontanarsi lo andiamo ad etichettare questo a causa del colore,della religione ecc...tutto questo è dato dal pregiudizio etnico giudicare una persona senza neanche conoscerla cioè solo sulla base del colore della pelle come è accaduto nel film visto in classe"indovina chi viene a cena?"...Vorrei concludere dicendo che siamo tutti uguali non solo davanti alla legge ma da per tutto,è il mondo è bello prorpio perchè c'è la"diversità" un mondo in cui saremmo tutti simili nel parlare,negli usi,nei costumi ,econdo me sarebbe un mondo noioso...e quindi mettiamo da parte ogni pregiudizio,apriamoci all'altro,sappiamolo ascoltare xke è portatore di usi ,costumi,tradizioni è arricchimento per noi come lo siamo noi per loro!!!
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    5. laboratorio 21 marzo diversità razziale  - Pagina 3 Empty 21 marzo:diversità razziale

    Messaggio  Annamaria d'avino Mar Mar 22, 2011 4:23 pm

    Il laboratorio che ci è stato presentato lunedì era incentrato sulla diversità.Molto spesso non conosciamo affondo che cosa realmente voglia dire questo termine,e allora riportiamo cose non vere.Ma allora che cos'è la diversità?? ne abbiamo parlato in aula e si è detto che innanzitutto questo differisce dalla disabilità e di solito del diverso si ha paura,il diverso viene isolato il diverso è l'altro non tocca noi è estraneo a noi.Ma allora che cos'è la normalità???,che cosa ci fa dire questo è diverso perché non rappresenta la normalità???bhè io non so cosa sia la normalità,oppure per meglio dire prima di frequentare questo corso di ascoltare alcune mie colleghe credevo in mente mia di riuscire a dire chi o cosa potesse rappresentare la normalità.A proposito di questo una mia riflessione va ai video presentatoci in aula il celeberrimo film "indovina chi viene a cena"datato nel 79,dove si vede due ragazzi innamorati,ma a causa delle loro "DIFFERENZE"non possono vivere il loro amore come vorrebbero,non possono sposarsi,non possono vivere la loro vita in tranquillità e questo perché??? E perché esistevano ed esistono ancora oggi i pregiudizi, perché una persona non viene considerata unica e irripetibile come giusto che sia ma viene etichettata in maniera negativa come altro da noi.vi voglio portare una mia piccolissima esperienza personale,quando ero alle scuole superiori in classe mia c'era un ragazzo di colore che si chiama Adriano.io i miei compagni di classe lo abbiamo sempre fatto sentire parte integrante della classe non si è mai sentito trascurato anzi,era molto bello quando ci raccontava il suo passato anche se da un lato ci potevano essere delle cose dolorose.NOI tutti abbiamo considerato Adriano come una persona senza che il colore della sua belle potesse incidere sul nostro giudizio.Oggi Adriano va all'università,si diverte con gli amici,mi sembra che sia pure fidanzato;insomma spero che un giorno nessuno più debba sentirsi "diversò"da un'altro.
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    Mgrazia Piscopo


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    Messaggio  Mgrazia Piscopo Mar Mar 22, 2011 4:59 pm

    Ammetto che ho trovato difficoltà a scrivere un commento subito dopo la visione dei filmati, ho dovuto rifletterci un pò su, per poi giungere alla conclusione che è vero ci sono differenze razziali, tra bianchi e neri, tra nord e sud, tra ricchi e poveri, il nostro mondo si basa sulle differenze, ma sono prorpio queste differenze che ci rendono in un certo senso unici, e che in più delle volte spingono ad un senso di orgoglio verso i nostri simili, o verso a nostra patria, o anche verso noi stessi nel momento in cui lottiamo per essere riconosciuti come gli altri,come accada nel film dove i due giovani lottano per vedere riconosciuto il loro amore, o come capita durante un mondiale dove tutti ci sentiamo italiani. spesso nei momenti di difficoltà ci accorgiamo che non ci sono differenze, chiediamo aiuto al nostro amico nero, al nostro amico terrone o polentone, perchè quello che non so io può saperlo un altro. Purtroppo il pregiudizio razziale è radicato nelle nostre culture(anche se biologicamente discendiamo tutti dalla stessa razza), da quando i confini dell'europa si sono aperti alla scoperta di nuovi mondi, si è sempre voluto dimostrare che la razza bianca è più intelligente delle altre, è un albero con radici profondissime, possiamo tagliare qualche ramo, poi il tronco ma le radici sono troppo profonde; si ha dunque la necessità di far crescere un nuovo albero, sperando che il vecchio muoia da solo, e che il nuovo con principi di uguaglianza cresca fluente, ma non è per niente semplice!Una scena del video mostrato mi ha colpito in modo particolare, dove la cameriera di colore fa la ramanzina al ragazzo accusandolo di essere un imbrogione, e mi ha colpito anche il fatto che gli stessi genitori del ragazzo avessero pregiudizi verso la ragazza, dunque il preconcetto non è solo in noi, ma anche negli altri? o è solo il risultato di anni ed anni di "lavaggi del cervello" fatto ai neri affinche si sentisero inferiori e dunque indegli di sposare una donna bianca? Anni fa, in America gli stessi insegnanti per dimostrare che i ragazzi di colore avessero un rendimento basso manomettevano i risultati dei test. Ci riteniamo superiori solo perchè abbiamo una storia più antica, prchè con le colonie abbiamo portato la "civiltà", ma lo scopo non era quello di civilizzare e dunque renderli al nostro pari? oppure in questo processo è nato in noi il timore che qulacun altro potesse civilizzare noi? Classifichiamo subito chi è dell'altra razza come un criminale, come qualcuno da cui stare alla larga, ma le cronache dei nostri giornali sono piene di notizie dove l'artefice è il bianco, notizie dove l'uomo di colore è lì per i fatti suoi e i ragazzi "pallidi" lo istigano, lo deridono.
    L'unica differenza che dovrebbe esserci è nei confronti di chi è in un certo senso cattivo, è lui che andrebbe additato con lo scopo di farlo sentire uno sciocco sperando che sentendosi fuori dal gruppo possa cambiare,perchè spesso ci identifichimo in gruppi sbagliati, dove deridere, mortificare il debole ci mette in risalto nel nostro giro di amici, o nella nostra società, la nostra sicurezza è nel sentirci uniformi agli altri, abbiamo paura di esprimere un parere diverso per timore di essere anche noi emarginati. Bisogna rispettare e ammirare chi cerca di vivere la sua vita il più dignitosamente possibile, per garantire un futuro per se e per la familgia lontano o vicina che sia.Le differenze non sono solo di colore ma anche all'interno del nostro paese le ritroviamo, il nord e il sud, non dimentichiamo che se il nord esiste lo è anche per il sud, non dimentichiamo che se loro producono noi consumiamo, e viceversa, molti nostri cervelli hanno fondato il nord, chi può dire che è veramente del nord senza avere in se un pò di sangue del sud?
    Siamo due pezzi di un puzzle che incastrati insieme completano l'opera.
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    Messaggio  francesca maria scarpati Mar Mar 22, 2011 5:04 pm

    Spero che noi futuri educatori,saremo in grado di trasmettere al prossimo,ai nostri figli quei valori,quelle virtù che stiamo allontanando dalla nostra vita a causa della nostra cultura fondata sull'apparire.Siamo tutti figli di Dio,siamo tutti uguali e unici...fratelli l'uno dell'altro e per questo motivo dobbiamo rispettarci a vicenda....Non è importante il colore della pelle,la religione in cui si crede o l'abito che s'indossa,fondamentale è amarsi,riflettere su quell'essenza che ci lega l'uno all'altro senza elaborare differenze inutili e superficiali...La dolcezza di un uomo non si rivela osservando il suo corpo ma attraverso il dialogo,attraverso la percezione del suo buon animo....Credo nel fine dell'educazione e cioè quello di donare a tutti un posto nel mondo,perchè per tutti c'e' un posto basta trovarlo o essere messi in condizione di trovarlo.Le comunità dovrebbero dialogare accogliere lo straniero,il diverso invece di guardarlo con sospetto...Lo straniero non deve essere visto solo come colui che è al vertice dell'illegalità,del pericolo.L'educatore deve secondo il mio parere imparare a cogliere le difficoltà di colui che viene da lontano,deve imparare ad attribuire il giusto peso a parole,sguardi,gesti per creare il cosiddetto terreno d'incontro.
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    Messaggio  gaetanatartaglione Mar Mar 22, 2011 5:04 pm

    Durante il corso del 21 Marzo la prof. Briganti ci ha mostrato una serie di scene del film "Indovina chi viene a cena", un classico del cinema democratico antirazzista degli anni Sessanta (il decennio delle lotte per i diritti civili della gente di colore). Questo film racconta di una ragazza bianca americana che si innamora di un medico afroamericano. I due decidono di sposarsi ma si trovano ostacolati da entrambe le famiglie. La prima cosa che mi ha colpita è stato l'atteggiamento dei genitori alla vista del fidanzato di colore, un atteggiamento, a mio parere, di paura nei confronti del diverso. La diversità è uno dei volori fondamentali della nostra società. La diversità è colore, religione, cultura e fa parte della storia di ogni persona. Consideriamo diversi gli immigrati, gli omosessuali, i portatori di handicap. E' vista come un valore negativo, come minaccia della propria identità e per questo la presenza del diverso genera paura, ansia. Entrare in contatto con il diverso può aiutarci, può renderci più ricchi, ci può permettere di conoscere altre culture, altre lingue, di allargare il nostro orizzonte. Una persona o un ambiente di cultura diversa può rivelarsi simile a noi più di tante cose nel nostro mondo abituale. Gestire la diversità richiede impegno,coraggio, pazienza, ma regala la gioia della scoperta, il rischio del confronto. A mio parere questo tema è ancora presente nella nostra società perchè ci sono ancora persone che considerano questi "diversi" pericolosi, da tenere lontano, ma tutti hanno un cuore, tutti sanno amare, tutti credono in qualcosa e questo non li rende diversi da nessuno. "PAPA' TU TI CONSIDERI ANCORA UN UOMO DI COLORE...MENTRE IO MI CONSIDERO UN UOMO"

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