_INTRODUZIONE DEI MASS MEDIA
_LA LORO DECISIVA FUNZIONE
_CONCETTO DI BELLEZZA
_DISTURBI ALIMENTARI(ANORESSIA-BULIMIA)CON I RISPETTIVI FATTORI DI RISCHIO
_CONCLUDO CON L'AUTOPRESENTAZIONE DEL 07.04.2011(STORIA DI ANNA)-INTRODUCENDO ANCHE IL CONCETTO DI RESILIENZA.
L'espressione Mass media è costituita dalla parola Inglese mass che significa “massa”,e da quella latina media che significa “mezzi”,quindi mezzi di comunicazione di massa.Essi sono gli strumenti tecnici mediante i quali si producono e si trasmettono notizie ed informazioni ad una gran massa di persone nello stesso tempo:giornali,radio,televisione,internet.I media sono oggetto di studio e di analisi da parte di psicologi,sociologi,giornalisti,ma con pareri spesso contrastanti,c’è chi rileva la decisiva funzione che essi svolgono di divulgazione culturale,c’è chi invece rilevando come l’individuo,investito dalla sovrabbondanza di notizie e messaggi corra il rischio di smarrire la propria identità e di lasciarsi condizionare nelle opinioni e nei comportamenti di ciò che vede in TV,sente dalla radio e legge sui giornali.Il concetto di bellezza ha subito nel corso degli ultimi decenni un rapido cambiamento che ha progressivamente portato ad utilizzare il termine “BELLEZZA”come sinonimo di “MAGREZZA”.L’essere magri è piacevole fisicamente rappresenta infatti un modello vincente e socialmente desiderabile a maggior ragione per un pubblico più facilmente influenzabile come quello adolescenziale.Della relazione tra adolescenti ed insorgenza dei disturbi alimentari si è occupato uno studio condotto nel 2008 dalla dottoressa Field e colleghi denominato”GROWING UP TODAY”.La ricerca ha analizzato la relazione che intercorre tra diversi fattori di rischio e lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione in età adolescenziale.Aspetto peculiare dello studio è stato inoltre la grande importanza attribuita anche all’influenza dei Mass media nelle modifiche a carico della condotta alimentare e nella comparsa dei disturbi dell’alimentazione.Da un lato l’eccessiva attenzione dei Mass media deriva dalla volontà di ovviare alle cattive abitudini alimentari,in particolare all’obesità,all’anoressia e alla bulimia.I fattori di rischio che portano all’insorgere di questi disturbi sono:
• Il tentativo di imitare i modelli offerti dai Mass media.
• Commenti negativi inerenti al peso da parte del gruppo dei pari.
• Commenti negativi inerenti al peso da parte del padre .
• Frequenti tentativi di seguire una dieta.
• Avere uan madre che ha sofferto di disturbi dell’alimentazione.
Ritornando a ciò che la ricerca condotta nel 2008 ha preso in esame,si è focalizzato l’attenzione in modo particolare sul Binge eating e sul Purging.Il primo consiste nell’abbuffarsi di cibo in modo incontrollato per brevi lassi di tempo,il secondo causare vomito autoindotto o nell’assumersi lassativi con il fine di controllare e limitare l’assorbimento del cibo.Uno dei fattori di rischio che presenta un’elevata correlazione con l’insorgenza del binge eating sono il cercare di imitare i modelli offerti dai Mass media,ed i frequenti tentativi di seguire una dieta.La televisione fornisce un’informazione alimentare scorretta a proposito di cibo e cucina,correndo il rischio di compromettere seriamente le abitudini culinarie degli italiani,per almeno tre ore al giorno le reti Rai e Mediaset propongono una moltitudine di informazioni sulla cucina,oltre ai danni connessi ad un’informazione troppo spesso sbagliata.molti specialisti dell’alimantazione sostengono che gravissimi sono anche i disturbi psicofisici del pubblico televisivo.I telespettatori sono spinti a provare gli stessi cibi consigliati in televisione.Già Karl Popper ne parlava nel 1994 nel testo cattiva maestra televisione.Gli adolescenti di oggi vengono erroneamente percepiti tavolta come passivi di fronte a notizie televisive ascoltate in modo distratto,oltre come attenti intercettatori di modelli comportamentali e di stili di vita,che vengono loro continuamente proposti da trasmissioni televisive.Numerosi sono i dibattiti su quanto la televisione influisca sul nostro modo di essere e di pensare attraverso la presentazione di stili di vita che vanno ad influenzare ragazzi in via di maturazione e con la necessità di conformarsi ai propri simili.Il rischio più preoccupante è che il loro rapporto con i Media e con la comunicazione tecnologica li renda sempre più incapaci di rapportarsi direttamente con gli altri.Con i mezzi tecnologici presenti nelle case,la cosiddetta “Media Literacy”è un nuovo modo di considerare l’educazione come capacità di comunicare in modo competente attraverso tutte le forme multimediali,come comprendere,analizzare e valutare le immagini,le parole che costituiscono la nostra cultura contemporanea.La dieta mediale dovrà insegnare come l’uso della TV non sia semplicemente un modo di riempire il tempo libero (esistono altre attività da poter svolgere,sia da soli come leggere o praticare uno sport).Durante la visione,i genitori devono accompagnare la comprensione dei contenuti,con la co-visione,aiutando bambini e adolescenti nella decodifica dei messaggi spesso ricchi di stereotipi.Nello stesso modo in cui il bambino inizia a scrivere,così deve imparare ad usare la televisione e gli altri media.Un elemento determinante per la formazione degli ideali è il contesto culturale nel quale siamo inseriti.Le fonti prime di informazioni,quali riviste,televisione,sono sempre più fondate sul mondo dell’apparenza e dell’esteriorità.Numerosi studi indicano che questi mezzi giocano un ruolo importante nei problemi legati all’immagine corporea negativa al modo scorretto di alimentarsi e alle pratiche non salutari per il controllo del peso corporeo.I protagonisti della pubblicità,le modelle che compaiono sui giornali e i personaggi dello spettacolo forniscono modelli estetici spesso irrealizzabili per la maggior parte della popolazione.La magrezza e il rigido controllo del peso vengono apertamente “GLORIFICATI”mentre la corposità viene etichettata esteticamente brutta.Il predominio dell’immagine,ha enfatizzato l’attenzione al corpo.Il “CORPO PERFETTO” è diventato l’ideale di riferimento,ed è considerato basiliare per emergere nella vita.E’possibile insegnare ai giovani ad avere un giusto rapporto con il cibo per poi aiutarli a correggere le loro errate abitudini alimentari.Il ruolo dei Mass media in questo processo è determinante,la TV,le riviste propongono il modello dell’immagine.I messaggi riferiti all’ideale di magrezza presentati come irraggiungibili è frutto dell’immaginazione,e gli stessi media tendono a confondere i limiti tra un ideale di fantasia e la realtà.Illudono le persone che sia possibile con più di volontà raggiungere il “feroce ideale di magrezza che loro impongono”.Si ritiene che i media sono “COSTRUTTORI DELLA REALTA’ SOCIALE”.Le donne in cerca di una direttiva cercano nei media una risposta secondo i seguenti canoni:
La bellezza è il principale obbiettivo nella vita di una donna.
La magrezza è il cruciale per raggiungere il successo e il benessere.
Il grasso “dimostra”la loro personale responsabilità di essere deboli.
Una donna “vincente”può rinnovarsi attraverso la moda,la dieta e l’esercizio fisico rigoroso.
L’immagine è sostanziale e le donne sono consapevoli del proprio,al quale sono legate.
Il conflitto tra la cultura di Mass media e la fisiologia porta sempre più donne ad essere insoddisfatte della propria immagine corporea.Paradossale appare anche l’attuale ideale socio-culturale che promuove accanto alla magrezza modelli contrapposti come:
_ Seni voluminosi e muscoli molto pronunciati.
E’aumentato il margine di insoddisfazione tra peso reale delle donne ed il peso trasmesso dai media.Alcuni studi hanno evidenziato che i messaggi contenuti nelle riviste sono un elemento importante per lo sviluppo di un’immagine corporea negativa.Il modello socioculturale postula che i disturbi dell’alimentazione siano principalmente determinati da fattori nocivi presenti nell’ambiente,tra questi la pressione sulla magrezza,favorendo lo sviluppo dell’incidenza dei disturbi dell’alimentazione che sempre di più colpiscono i giovani.Con il termine “DISTURBO ALIMENTARE”si indica una vera e propria malattia,la prima causa di morte fra le malattie Psichiatriche,e si riscontra sempre più frequentemente in ragazze giovani.E un “MALE DI VIVERE”che forse nasce da un rapporto distorto con la famiglia e con gli altri,ma prima di tutto con sé stessi,con la propria individualità.Questa malattia ha una lunga storia,ma la sua esplosione è avvenuta particolarmente dopo la seconda guerra mondiale.
Sia l’anoressia che la bulimia,sono particolarmente sconosciute al di fuori del mondo occidentale,infatti in quest’ultimo è onnipresente la pressione sulla magrezza,intimamente legata alla bellezza.Quasi sempre si inizia con una dieta,all’inizio solo con l’intenzione di modificare il proprio corpo,ma in seguito questo completamento rinforza il senso di autocontrollo e di conseguenza le sensazione del proprio valore.Purtroppo,quando le diete sono drastiche,portano il corpo ad avere comportamenti biologici funzionali alla sopravvivenza;viene prodotta una quantità di serotonina,molto superiore alla norma e così per i primi tempi queste ragazze sentono di avere una forza e delle capacità superiori alla norma.Questo periodo,viene definito “LUNA DI MIELE CON L’ANORESSIA”.A questo punto,la sensazione che provano queste ragazze di aver trovato la cura per i propri problemi.Anche il clima culturale in cui oggi le ragazze crescono,ha un peso fondamentale nell’istaurarsi di questa malattia,la dove il ruolo femminile viene vissuto con confusione.Il fatto che questo disturbo si sia diffuso in forma epidemica negli Stati Uniti,ci riporta alle richieste sociali di quella cultura rispetto al ruolo femminile il modello della donna di successo,competitivo e autonomo.A questo tipo di donna moderna,vengono associati la magrezza,la forma fisica e l’autocontrollo.La bulimia,ha alla base anche una difficoltà molto evidente di “AUTONOMINAZIONE” della propria famiglia d’origine,oppure si instaura dopo l’anoressia,la dove c’è un carattere più impulsivo e meno volitivo allora si cede alla tentazione del cibo abbuffandosi in modo ossessivo,poi si ricorre al vomito per rimediare.
In questi casi i problemi fisici sono ancora più gravi che nell’anoressia,ma in entrambi i casi non bisogna sottovalutare la situazione ed è importante intervenire molto presto.