Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio)

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    concetta di lillo


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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Un amico come henry

    Messaggio  concetta di lillo Gio Mag 12, 2011 10:03 pm

    Dale è un bambino autistico: irritabile, taciturno, è incapace di comunicare con il mondo circostante. Non riconosce nemmeno i suoi genitori, e la vita famigliare ne è quasi distrutta. Ma dopo anni di inutili tentativi per ottenere qualche piccolo progresso, la vita di tutti quanti viene trasformata dall'arrivo di un nuovo personaggio: un golden retriver di nome Henry. Sotto gli occhi increduli della famiglia, tra il bambino e il cane si instaura un rapporto sempre più vivace e profondo che piano piano aiuta Dale a uscire dal suo isolamento e a farlo diventare il simpatico e autosufficiente giovane uomo che è oggi.Questo è quanto racconta il libro, da me letto molto tempo fa e commentato in classe dalla compagna fabrizia.Libro che mi ha molto colpita anche per l'approccio alla pet terapy, sulle cui basi teoriche, ho fondato molti dei miei corsi di approfondimento.Ci sono spunti per parlare dell'importanza del rapporto con la famiglia, o di quanto sia soggettivo il percorso da seguire, a seconda delle persone!Un cane, che per molti è solo un fedele compagno di giochi, per qualcuno può diventare la "fonte da cui attingere per migliorare la propria condizione".Soffermerei la nostra attenzione anche sullo "scetticismo".Molte teorie spesso boicottate,come la pet terapy, risultano invece efficaci o addirittura miracolose!E' sorprendente quanto un "rapporto" sottovalutato come quello tra uomo e animale, possa cambiare la vita di un bambino autistico e di tutta la sua famiglia.
    Concludo con una delle mie solite e personalissime considerazioni:leggere, soprattuto libri sull'autismo, ti apre la mente a diverse ed infinite possibilità di pensiero...perchè tuffarsi nel mondo della "diversità" in maniera così profonda è possibile, forse, solo con la lettura.La lettura che, differentemente da altre fonti, ti lascia anche la possibilità di iteriorizzare la storia.
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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Re: 14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio)

    Messaggio  Sara Palumbo Gio Mag 12, 2011 10:27 pm

    La lezione del 28 Aprile è stata sull'esposizione di alcuni libri e quello che mi ha emozionato di più è stato "Un amico come Henry".Il libro tratta un argomento che in aula è stato già intrapreso,con la testimonianza di Nunzia.Il protagonista di questo libro è Dale,un bambino autistico che purtroppo,come sappiamo,ha difficoltà a relazionarsi con gli altri.Anche con i genitori stessi, non riesce a comunicare.Dale durante tutto il periodo della sua crescita ha sempre seguito delle terapie,ma egli si chiudeva in se stesso,non accettando quel tipo di aiuto.Improvvisamente tutto cambia cn l'arrivo del cucciolo Henry,ch'è stato fondamentale per la vita del piccolo Dale perchè con la sua presenza egli rispondeva già molto meglio alle cure.Così Dale finalmente è riuscito ad evadere da quello che era il suo mondo,ad avere rapporti cn le altre persona,diventare autonomo e dedicarsi poi ai bambini con la sua stessa patologia.
    Questa storia,così come quella esposta da Nunzia, ci fa capire che non c'è cura migliore dell'amore di qualcuno che ci sta accanto,che riesce a comprenderci e aiutarci entrando nella nostra anima!
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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty *La piazzetta del libro*

    Messaggio  MiriamFalanga Gio Mag 12, 2011 10:35 pm

    Volevo iniziare questa mia riflessione complimentandomi inanzittutto con tutti i miei colleghi, i quali attraverso la condivisione e la spiegazione di alcuni libri letti mi hanno portato ancora una volta a riflettere sul tema della "disabilità".
    Mi ha molto colpito l'intervento della mia collega,se nonchè amica Ivana, la quale con il suo libro "Manuale sulla sindrome di Rett" mi ha illustrato in modo chiaro ed esaustivo tutti le cause e le conseguenze che queste patologia comporta.
    Questa è appunto una grave patologia neurologica, che colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile, è una malattia congenita che non si manifesta subito, ma tra i 2 e i 4 anni. Le bambine affette da queste sindrome sono incapaci di compiere moviementi volontari, di parlare e di comunicare e possono anche sorgere grandi disagi sia nell'acquisizione del linguaggio che della coordianzione motoria.
    Questa patologia prende il nome da Andreas Rett, il professore di origine austriaca, che per primo nel 1966 la descrisse.
    Dopo una fase iniziale di sviluppo normale, le bambine assistono ad un arresto dello sviluppo e poi ad una continua regressione, o perdita delle capacità acquisite, in seguito avviene un rallentamento dello sviluppo del cranio rispetto al resto del corpo e sembra derivare da un'anomalia del gene MECP2 del cromosoma X.
    Non esiste comunque una terapia risolutiva o alquanto curativa per la sindrome di Rett, ma spesso i medici somministrano dei farmaci per contrastare diturbi di natura motoria. Essi vengono poi associati a delle terapie che mirano a conseguire dei miglioramenti sul piano educativo-comportamentale.
    Un'altro intervento che mi ha molto affascianato è quello esposto dalla mia collega Fabrizia nel libro: "Un amico come Henry" di Gardner Nuala, in cui appunto l'autrice scrive un autobiografia, nella quale racconta di avere due figli di nome Dale ed Amy.
    Improvvisamente, quando suo figlio Dale era ancora un bebè scopre che soffre di una grave forma di Autismo e perciò lotta con i medici affinchè riconoscessero la grave patologia del figlio e adottassero specifici trattamenti. Dopo tanti sacrifici e lotte contro il sistema sanitario scozzese Nuala riesce ad ottenere l'aiuto e il sostegno di un bravissimo specialista, il quale capisce e riconosce molto presto il caso del piccolo Dale e inizia subito ad elaborare corretti e personalizzati metodi inerenti alla patologia attraverso una scuola speciale, dei giochi didattici, dei trattamenti sanitari, ed un accompagnamento psichiatrico.
    La parte fonadamentale di questo film arriva però con la pet-therapy, ovvero con una terapia costituita da una serie di rapporti uomo-animali utilizzata in campo medico e psicologico, la quale mira ad aiutare ed a soddisfare bisogni come l'affetto, la sicurezza, e le relazioni interpersonali o anche recuperare abilità perdute in precedenza.
    Di fondamentale importanza è il gioco, visto come tramite tra l'uomo e l'animale come nel caso di Dale ed Henry.
    Con l'arrivo di questo cane infatti Dale sembra rispondere in maniera positiva agli srimoli dell'esterno e inizia ad istaurare con esso e con gli altri esseri almeno una pacifica convivenza.
    Sono stati come dicevo pocoanzi libri davvero molto affascinati e stimolanti da ascoltare, poichè rappresentano e mostrano a mio avviso in maniera molto esaustiva temi riscontrabili sempre maggiormente nella nostra società. Come la disabilità e in senso più stretto l'autismo e altre patologie simili, che non permettono all'individuo che ne è affetto di condurre una vita facile, o alquanto serena.
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    Messaggio  MarialuisaDiCostanzo Gio Mag 12, 2011 10:49 pm

    il libro di cui avrei voluto parlare in aula è "la farfalla dalle ali spezzate" un racconto biografico di una madre che scrive una lettera a sua figlia Maria, nata diversamente abile. Peccato che non ho avuto modo di parlarne!
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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Re: 14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio)

    Messaggio  AlessiaCarrozzino Gio Mag 12, 2011 11:08 pm

    La lezione dedicata allo scambio di informazioni e nozioni riguardo testi sulla diversità/disabilità è stata molto interessante. L'ho trovata un'ottima occasione per poter offrire a tutti noi la possibilità di sondare il terreno della letteratura su tale tema e allo stesso tempo di cogliere ancora una volta la pluralità delle problematiche che si possono riscontrare nel campo della diversità/disabilità.
    I testi e le loro esposizioni hanno attirato in gran parte la mia attenzione, quale più quale meno. Ognuna delle mie colleghe mi ha fornito spunti su cui poter riflettere pur trattando tematiche differenti: si è parlato di RESILIENZA, AUTISMO, CECITA', EMARGINAZIONE, INTEGRAZIONE, PROMOZIONE SOCIALE dell'individuo disabile... Tutte tematiche che sono state tra l'altro abbondantemente trattate nel corso di altre lezioni e laboratori. Tutte tematiche importanti per meglio comprendere nel complesso quali possano essere le difficoltà riscontrabili dalle persone considerate "diverse".
    Devo ammettere di essere stata piacevolmente colpita da più di un testo. Innanzitutto mi ha interessato il manuale riguardante la Sindrome di Rett presentato da Ivana. Personalmente non conoscevo affatto questa patologia congenita e sono contenta che se ne sia parlato, in questo modo si sono potuti allargare ancor di più i nostri orizzonti sulla disabilità.
    Altro testo che ha destato in particolar modo il mio interesse è stato "Un amico come Henry", scritto autobiografico dell'autrice Gardner Nuala che è la madre del bambino protagonista del libro. La storia (non sto qui a ripetere la trama, che credo sia stata brillantemente sintetizzata da Fabrizia) mi ha appassionata in quanto grazie ad essa ho appreso quanto possa essere importante l'affetto per un bambino autistico, che sia l'affetto di un genitore o di un animale, con il quale il bambino (come Dale, il protagonista) è capace di instaurare un rapporto più vivace e profondo che con un altro essere umano. Proprio riguardo a questo si apre il discorso della Pet Therapy. "Si tratta di una terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo (fonte: Manuale Operativo Regionale regione Veneto). La pet therapy non è quindi una terapia a sè stante, ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimostra collaborazione spontanea. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e, tramite questo rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente" (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pet_therapy). Grazie ad un cane Dale Gardner è riuscito a migliorare le sue capacità immaginative e cognitive, anche se non a guarire dalla sua malattia che come ben sappiamo non può mai scomparire del tutto, e la cosa più bella è che si sentono molte altre storie, altrettanto vere, in cui innovazioni, nuove scoperte e sperimentazioni aiutano tanti bambini a migliorare le proprie potenzialità e a renderli più indipendenti e capaci nell'affrontare la vita.
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    Messaggio  maria carmela iazzetta Ven Mag 13, 2011 12:16 am

    La lezione del 28 aprile e stata a mio parere molto interessante,tra tutte le colleghe che hanno esposto verbalmente i libri letti quello che mi ha colpito di piu e stato il “un amico come Henry”.Questa è la storia di un bambino autistico.Un Amico Come Henry è un racconto molto confortante,scritto dalla madre,questa grande donna racconta l’esperienza del suo bambino di come riesce a “sconfiggere” l’autismo,con l'aiuto del cane di famiglia(un golden retrive);Dale,protagonista della storia,era un bambino molto scontroso e irritabile essendo autistico;non riconosce nemmeno i suoi genitori,tutto ciò porta in famiglia un grande scompiglio.Dopo anni in cui i genitori tentano di tutto per riuscir a ricavare qualche piccolo progresso,la solita rutin straziante all’improvviso assume una svolta con l’arrivo del cane Henry.Di colpo si notano i miglioramenti,tra il bambino e il cane si crea un rapporto magico,bellissimo sempre piu intenso e felice che a piccoli passa aiuta Dale a uscire dall’isolamento e a farlo diventare autosufficiente…ma soprattutto la bella persona che è oggi.
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    Messaggio  elvira diana Ven Mag 13, 2011 1:04 am

    LA PIAZZETTA DEL LIBRO: un laboratorio che ci ha dato la possibilità di scoprire nuove e svariate informazioni sul mondo della disabilità. Grazie alle presentazioni dei miei colleghi abbiamo ripercorso tante tematiche affrontate durante il corso: dall'autismo alla sindrome di down, alla bulimia, ai disturbi comportamentali nella prima infanzia,ecc.
    Uno degli argomenti trattati che mi ha incuriosito molto è stato la sindrome di Rett, sinceramente non avevo mai sentito parlare di questa malattia e devo ringraziare Ivana che ci ha dato la possibilità di venirne a conoscenza. Dopo la presentazione di Ivana, ho fatto anche una ricerca su internet per documentarmi meglio al riguardo.
    LA SINDROME DI RETT è una grave patologia neurologica, che colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile. La malattia è congenita, anche se non subito evidente, si manifesta durante il secondo anno di vita o comunque entro i primi quattro anni. Colpisce circa una persona su 10.000. Si possono osservare gravi ritardi nell'acquisizione del linguaggio e nell'acquisizione della coordinazione motoria. La sindrome di Rett provoca gravi disabilità a molti livelli, rendendo chi ne è affetto dipendente dagli altri per tutta la vita. La sindrome prende il nome da Andreas Rett, un professore di origine austriaca, che per primo la descrisse nel 1966. Dopo una fase iniziale di sviluppo normale si assiste ad un arresto dello sviluppo e poi ad una regressione, o perdita delle capacità acquisite. Si osserva un rallentamento dello sviluppo del cranio (di grandezza normale alla nascita) rispetto al resto del corpo tra i primi 5 e i 48 mesi di vita; uno sviluppo psicomotorio normale entro i primi 5 mesi di vita con successiva perdita delle capacità manuali precedentemente sviluppate e comparsa di movimenti stereotipati delle mani (torcerle, batterle, morderle, strizzarle). Non esiste una terapia risolutiva per la sindrome di Rett. Il decorso della malattia può essere modificato da una varietà di terapie, mirate a ritardare la progressione della disabilità motoria e a migliorare le capacità di comunicazione. Quindi, i farmaci si affiancano a terapie volte a conseguire miglioramenti sul piano educativo e cognitivo, come quelle comportamentali, come la pet therapy o la musicaterapia.
    Ivana assieme al racconto della sua esperienza con una bambina affetta dalla sindrome di Rett ci ha illustrato non un vero e proprio libro ma una guida rivolta ai genitori, agli educatori e agli insegnanti per affrontare questa problematica a molti sconosciuta.
    Un altro libro che mi è piaciuto molto e che mi ha coinvolto particolarmente è un libro autobiografico di Nuala Gardner intitolato "UN AMICO COME HENRY", che ci è stato presentato da Fabrizia.
    Nuala dopo la nascita del primo figlio, Dale, scopre quando questi è ancora piccolo che soffre di una grave forma di autismo, per cui lotta in ogni modo affinchè i medici che accompagnano la crescita di Dale ne riconoscano il grave disturbo, infatti, solamente questa specifica diagnosi permetterà un corretto e adeguato trattamento di suo figlio. Dopo molte lotte nel sistema sanitario scozzese, Nuala, per il suo adorato figlio, ottiene l'aiuto di uno specialista, una scuola speciale, giochi didattici, un trattamento sanitario, un accompagnamento psichiatrico. La parte che più emoziona di questa storia e la base fondamentale di questo libro è la presenza di un cane, Henry, che permette a Dale di aprirsi alla sua famiglia e al mondo esterno. Il suo amico a quattro zampe ha insegnato a Dale a stare con gli altri, superando il muro dell'autismo. Per Dale le parole "mamma e papà " non avevano senso, era irritabile, taciturno e incapace di comunicare con il mondo circostante: il suo autismo metteva a dura prova la serenità familiare, anche il semplice mangiare, infatti, per Dale era un'impresa. Tutto cambia dall'arrivo in casa del cucciolo Henry: la vita sociale e la capacità di apprendimento del bambino mutano in maniera radicale. Il cucciolo Henry riesce a penetrare nel mondo interiore di Dale, cosa che il trattamento psicoterapico riesce a fare più lentamente. Dale si chiudeva di fronte ai tentativi dei genitori e dei medici, ma è stato quel cucciolo a riportarlo al mondo esterno e ai genitori; così il bambino inizia a rispondere meglio alla terapia. Molti anni dopo la nascita di Dale, Nuala ha un'altra figlia, Amy, anche lei affetta da autismo, ma in modo meno grave rispetto a Dale, anche Amy sente il meraviglioso effetto del cucciolo Henry.
    Grazie a questo corso e alla prof. Briganti siamo venuti a conoscenza dell'ampio e complesso mondo dell'autismo. Questo libro ci ha dato parecchie ed importamtissime nozioni sul comportamento e sulle emozioni che provano i bambini autistici.
    Mi ha emozionato molto anche la testimonianza personale di Carolina, la quale ci ha parlato della sua esperienza con la BULIMIA.
    Bulimia = Fame da bue. La bulimia è un disturbo del comportamento alimentare. Ciò che contraddistingue la bulimia è un problema dell'alimentazione per cui una persona ingurgita una quantità di cibo esorbitante per poi ricorrere a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo, e quindi, ingrassare (vomito autoindotto, utilizzo di lassativi e purghe).
    Questo argomento è stato oggetto di un corso, come ho potuto studiare dal nostro libro di testo, tenuto da Rosi Braidotti sul food. Ella desrive il cibo da diverse prospettive: il cibo come gioia, come piacere, cooking is conviviality, cucinare è convivialità; e il cibo come eating disorder, disordine alimentare, che determina problemi con il proprio corpo, come anoressia e bulimia. La rovina contemporanea è percepita dalla Braidotti proprio nel cibo visto come consumo, a causa dell'estrema opulenza delle immagini, le supermodelle diventano umane nei cartelloni pubblicitari mediatici, mentre anoressia e bulimia rappresentano il vuoto. Citando una frase di Rosi Braidotti possiamo dire che paraddossalmente alla fine, dai due lati del mondo, SI MUORE PER LA STESSA MALATTIA: LA FAME, per mancanza o per eccesso.
    La veridicità di questa affermazione ci ha dato la possibilità di riflettere molto. Il cibo può diventare una problematica assai difficile da gestire, fino a mettere a repentaglio la vita delle persone.
    L'esperienza di Carolina ci ha fatto scoprire quanti e quali afflizioni fisiche e morali può vivere solitamente una ragazza che, volendo sempre di più assomigliare ed imitare un modello utopico costringe il proprio corpo e il proprio organismo a enormi sacrifici , che col tempo possono divenire incontrollabili e codurre così a dei danni irreparabili.
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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty La piazzetta del libro

    Messaggio  ChiaraPalumbo Ven Mag 13, 2011 7:23 am

    Fra i tanti libri proposti durante" la piazzetta del libro"quello che ho scelto di commentare e mi ha colpito maggiormente è stato "un amico come Herry".Questo libro autobiografico è stato scritto da Nuala Gardner.Naula ha 2 figli Dale ed Amy e scopre quando Dale era ancora piccolino che ha una grave forma di autismo,combatte con i medici affinchè il figlio possa avere una terapia che lo accompagna nella crescita.Il bambino però sembra non rispondere agli stimoli della terapia,è taciturno ,chiuso nel suo mondo interiore,ma l' arrivo di un nuovo personaggio gli cambia la vita.Questo nuovo personaggio è un cane ,che permette a Dale di aprirsi alla sua famiglia e al mondo esterno.L' apprendimento ,la vita sociale ,il relazionarsi alla famiglia sebra mutarsi in maniera molto positiva con l'arrivo del cane.Il cane permette a Dale di comunicare,i 2 sembrano parlare un linguaggio tutto loro a tal punto che la presenza del cane riesce a far uscire Dale dall' isolamento e farlo diventare autonomo.
    Questa storia mi è piaciuta subito appena mi è stata raccontata ,primo perchè mi ha dato una speranza sulle condizione di vita dei ragazzi autistici ,che nonostante questo forte isolamento provocato da questa patologia ci si può uscire e migliorare la propria vita rispondendo agli stimoli del mondo esterno,poi perchè l' amicizia e l' amore verso qualcosa ,in questo racconto il cane,possono far essere presenti e far comunicare alle persone autistiche con un linguaggio nuovo.
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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Re: 14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio)

    Messaggio  SusyCicale Ven Mag 13, 2011 7:27 am

    La maggior parte dei miei colleghi ha scelto di commentare lo stesso mio libro,'Un amico come Hanry',probabilmente siamo stati in molti ad essere affascinati da questo racconto,forse per il tema che affronta,oppure per il modo in cui è sato affrontato,ma non volevo non farlo solo perchè già trattato...l'ho trovato molto interessante,e l'argomento è stato trattato in maniera molto esaustiva e chiaro,ed era evidente che l'argomento gli stava a cuore,lo si capiva da quanta energia usava per esprimersi..l'argomento è l'autismo,tema che mi colpisce particolarmente e al quale tengo moltissimo,e affrontato già in aula..
    Questo è un libro autobiografico,nel quale Nuala Gardner decide di raccontare la sua storia..un'esperienza forte e unica..
    Naula parla di Dale,affetto da utismo,taciturno e incapace di comunicare con tutto ciò che lo circonda..Non riconosce nemmeno i suoi genitori,e anche le parole più semplici e comuni come mamma e papà,parole ricche di significato affettivo,per lui non hanno senso,e a risentirne è tutta la famiglia.Anche convincerlo a mangiare senza scatenare una crisi è un'impresa;fargli capire il senso della frase «Ti voglio bene» sembra impossibile.I genitori dopo tanto lottare per il piccolo,anche per un solo minimo risultato e aiuto da parte di chi ne ha facoltà,iniziano ad ottenere dei risultati,ottengono l'aiuto di una specialista,una scuola speciale,un accompagnamento psichiatrico..ma tutto questo cammino non sarebbe tanto importante senza una figura principale,che lo accompagna amorevolmente,'che lo tiene per mano'..
    Ciò che davvero cambia e trasforma la vita di Dale in positivo è l'arrivo di un nuovo personaggio:un golden retriver di nome Henry.Tutto cambia dall'arrivo di questo cucciolo in casa:la vita sociale e la capacità di apprendimento del bambino mutano in maniera radicale.Sotto gli occhi increduli della famiglia,tra il bambino e il cane si instaura un rapporto sempre più vivace e che piano piano aiuta Dale a uscire dal suo isolamento e a farlo diventare l'uomo straordinario e autosufficiente che è oggi...gli insegna a stare con gli altri..e cosa più importante gli ridà il sorriso..
    E' una storia pazzesca,pensare che questo bambino,affetto da grave utismo,è partito da tanto lontano,da quando batteva la testa contro il suolo quando non era daccordo con qualcosa ad essere un simpatico ragazzo che finalmente riesce a sorridere..tutto questo cambiamento grazie ad un cane..un cane eroe direi..
    L'effetto che ogni giorno hanno gli animali sugli esseri umani è stupefacente,davvero..secondo degli studi prendersi cura di un animale può calmare l'ansia,può trasmettere calore affettivo,e aiutare a superare lo stress e la depressione..tutto ciò che magari i farmaci e i dottori non possono prevenire e curare..
    Ho letto di una terapia che può migliorare la qualità della vita e le condizioni di salute grazie all’assistenza di animali,la Pet Therapy..Con il termine pet therapy,(in italiano, zooterapia) s'intende una terapia dolce,basata sull'interazione uomo-animale.
    Si tratta di una terapia che integra e rafforza le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale,fisico,cognitivo e psicologico-emotivo.
    La pet therapy non è quindi una terapia a sè stante,ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso.Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimostra collaborazione spontanea.La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e di stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.



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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Re: 14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio)

    Messaggio  sofia fontana Ven Mag 13, 2011 8:24 am

    con il racconto di Carolina in aula posso dire che è stato l'intervento ke mi è piaciuto di più....... ha parlato della bulimia direi proprio attualità.Clinicamente la bulimia è denotata da episodi in cui il soggetto sente un bisogno compulsivo di ingerire spropositate quantità di cibo, correlati da una spiacevole sensazione di non essere capace di controllare il proprio comportamento.
    L'episodio bulimico è caratterizzato dall'atteggiamento compulsivo con cui il cibo è ingerito e non dal desiderio di mangiare un determinato alimento.
    È frequente negli adolescenti e nei giovani adulti. Colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile (90%). Generalmente compare attorno ai 12-14 anni (tarda preadolescenza) o nella prima età adulta (18-19 anni).Concludo dicendo a tutte queste persone che hanno avuto questa problematica che piano piano si aggiusta tutto e come tutti i momenti difficili passono.
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    Messaggio  NoemiMaffia Ven Mag 13, 2011 8:28 am

    Tra i libri trattati ho scelto il libro di Ivana che parla della sindrome di Rett. Questo non è un vero e proprio libri ma una guida rivolta a genitori,insegnanti ed educatori e poi ci ha raccontato una situazione da lei vissuta con una bambina… Io non conoscevo questa malattia fino a quando Ivana non ne ha parlato. Interessata ho fatto delle ricerche nelle quali dicevano che questa sindrome è una grave patologia neurologica che colpisce prevalentemente le donne. La malattia è congenita e non è subito evidente, si manifesta durante il secondo anno di vita e comunque i primi quattro anni di vita. Si possono osservare gravi ritardi nell'acquisizione del linguaggio e nell'acquisizione della coordinazione motoria. Spesso la sindrome è associata a ritardo mentale grave o gravissimo. La perdita delle capacità di prestazione è generalmente persistente e progressiva.La sindrome di Rett provoca gravi disabilità a molti livelli, rendendo chi ne è affetto dipendente dagli altri per tutta la vita. La sindrome prende il nome da Andres Rett, il professore di origine austriaca, che per primo la descrisse. Non esiste una terapia risolutiva per la sindrome di Rett. Tuttavia gran parte degli autori ritiene che il decorso della malattia possa essere modificato da una varietà di terapie, mirate a ritardare la progressione della disabilità motoria e a migliorare le capacità di comunicazione. Questa sindrome è a volte viene scambiata per autismo essendo molto simili.
    Io ringrazio Ivana per avermi insegnato qualcosa di nuovo e alla prof che ci ha dato la possibilità.
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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Re: 14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio)

    Messaggio  Principia Palomba Ven Mag 13, 2011 9:15 am

    Il laboratorio di oggi era quello di portare un libro che parlasse di disabilità non avendolo io ho ascoltato quelli che hanno portato le mie colleghe e in particolar modo mi colpito quello di Fabrizia dal titolo “Un amico come Henry”,un libro autobiografico di Nuala Gardner, racconta la sua storia in maniera molto disinvolta, Nuala ha due figli, un bambino, Dale, e molti anni dopo nasce una bambina, Amy, e scopre, quando il figlio è ancora un bebè, che soffre di una grave forma di autismo, lotta affinché i medici che accompagnano la crescita di Dale riconoscano il grave disturbo: solamente questa specifica diagnosi permetterà un corretto e adeguato trattamento di suo figlio.
    Dopo molte lotte nel sistema sanitario scozzese, ottiene l'aiuto di una specialista, una scuola speciale, giochi didattici, un trattamento sanitario, un accompagnamento psichiatrico, tutto per il suo adorato figlio.
    Ma la parte che più emoziona della sua storia e la base fondamentale di questo libro è la presenza di un cane, che permette a Dale di aprirsi alla sua famiglia e al mondo esterno. Tutto cambia dall'arrivo di questo cucciolo in casa: la vita sociale e la capacità di apprendimento del bambino mutano in maniera radicale. Il cucciolo Henry riesce a penetrare nel mondo interiore di Dale, cosa che il trattamento psicoterapico riesce a fare più lentamente: Dale si chiudeva di fronte ai tentativi dei genitori e dei medici, ma quel cucciolo ha riportato Dale al mondo esterno e ai genitori, e il bambino inizia a rispondere meglio alla terapia.
    Anche la piccola Amy soffre di autismo, ma meno grave di quello di Dale: anche lei sente il benefico effetto di questo meraviglioso Golden Retriever.Come sappiamo le condizioni familiari e sociali, sono fondamentali per lo sviluppo della resilienza: le caratteristiche fisiche si rinforzano con il sostegno familiare, nel caso di Henry la relazione con la proprio famiglia e il rapporto sviluppato con il proprio cane sono stati fondamentali per reagire e far fronte a situazioni di forte disagio. Fabrizia ci ha mostrato il primo disegno fatto da Dale, aveva rappresentato il suo amico, ed è molto bello vedere come grazie ad un animale, che anche nel suo piccolo riesce a cambiare la vita di un bambino affetto da una patologia. Come sappiamo l’autismo è una malattia permanente, nel senso che per il momento non esiste una vera cura e di conseguenza non si guarisce dall’autismo, ma numerosi sono gli interventi che possono essere svolti affinché il bambino possa vivere una vita dignitosa e fatta di emozioni. L’intervento che viene utilizzato in questo testo è la Pet Therapy che è una terapia basata sull’interazione con gli animali. Gli animali sono come le persone vogliono affetto e regalano affetto, sono dei compagni fedeli che non lasceranno mai il loro padrone.Queste nuove terapie permettono dei miglioramenti nelle vite di numerose persone, e si deve tutto alla ricerca scientifica che permette di scoprire sempre nuove tecniche, inoltre il merito è anche delle famiglie ed educatori che con il loro impegno riescono ad ottenere risultati migliori.
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    Messaggio  mielekatiuscia90 Ven Mag 13, 2011 9:59 am

    nella lezione riguardante "La piazzetta del libro" si sono avute tematiche diverse ma tutte interessanti, si è parlato con Vincenzo della sua partecipazione e della sua solidarietà nell associazione cattolica, con Ivana si è parlato invece della sindrome di Rett essa è una patologia che colpisce maggiormente il sesso femminile essa viene associata a u ritardo mentale, Ivana ci ha fatto capire che purtroppo questa patologia come anche per l autismo non può essere curata ma che attraverso vari interventi educativi e sociali si può migliorare la vita di questi bambini e bambine grazie anche a fondi e donazioni.un altro intervento che ha destato molto la mia attenzione è stato il racconto di Fabrizia sul libro "UN AMICO COME HARRY" di GARDNER NUALA che ci racconta della storia di un bambino Dale affetto da autismo incapace di comunicare sia con la sua famiglia che con l ambiente esterno la famiglia addolorata, dopo vari interventi si ha la vera svolta nella vita di Dale grazie all arrivo di un amici a quattro zampe Henry dove si istaura da subito un rapporto di grande amicizia e Dale riesce così ad aprirsi agli altri a relazionare e a comunicare. L autismo come ci era già stato spiegato in lezione precedenti è una disabilità neurologica che impedisce lo sviluppo del cervello che porta a un disturbo socio-comunicativo, non comprendono il linguaggio e che si delinea anche sul versante sociale e come per la sindrome di Rett e come per Dale non vi è una cura ma solo attraverso interventi e integrazione e terapie come per Dale con l arrivo di Henry posso incidere molto sulla qualità di vita del bambino bisogna quindi:
    PREPARARE QUESTI BAMBINI A UN MONDO REALE!.
    grazie a questi interventi che sono stati tutti interessanti hanno tutti cercato di farci conoscere e comprendere varie sfere del mondo sociale e sopratutto sono interventi che hanno voluto far capire l importanza di essere educatori e che il nostro aiuto è fondamentale, del resto un grazie va anche alla nostra Amata docente la Professoressa Briganti che in questo corso mi ha dato e mi sta dando "FORTI" emozioni che non credevo nemmeno di avere, grazie per tutto quello che sta facendo che ha fatto e che spero che continuerà a fare per me e per i miei colleghi.
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    Messaggio  teresa lunario Ven Mag 13, 2011 10:20 am

    Nella lezione della "piazzetta del libro" gli interventi fatti dalle mie colleghe , sono stati molto coinvolgenti ed emozionanti. Ma l'intervento che più mi ha colpito, è stato quello di Fabrizia , che ha presentato il libro "Un amico come Henry". Il libro è un racconto autobiografico di Naula Gardner, il protagonista del libro è suo figlio, Dale, un bambino autistico, chiuso in se stesso, incapace di comunicare con gli altri, ma anche con la famiglia. Dopo anni di tentativi vani, si arriva alla svolta, grazie a un amico a quattro zampe, un cane chiamato Henry. Tra Henry e Dale s'instaura un bellissimo rapporto che porterà miglioramenti nella vita del piccolo , come il relazionarsi con gli altri, uscendo cosi dal suo guscio .La pet-therapy è un eccellente terapia per le persone affette da questa e da altre patologie, che consiste appunto nell' integrazione degli animali e così con l' aiuto e il supporto degli educatori, pscicologi e il sostegno e l'amore della famiglia si possono ottenere risultati straordinari.
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    Messaggio  Giuliana Sicambro Ven Mag 13, 2011 10:53 am

    L' intervento che maggiormente mi ha colpita,è stato sicuramente quello di Ivana,la quale ci ha parlato della sindrome di rett. La sindrome di Rett è una grave patologia neurologica, che colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile.
    La malattia è congenita, anche se non subito evidente, e si manifesta durante il secondo anno di vita e comunque entro i primi quattro anni. Colpisce circa una persona su 10.000. Si possono osservare gravi ritardi nell'acquisizione del linguaggio e nell'acquisizione della coordinazione motoria. Spesso la sindrome è associata a ritardo mentale grave o gravissimo. La perdita delle capacità di prestazione è generalmente persistente e progressiva.La sindrome di Rett provoca gravi disabilità a molti livelli, rendendo chi ne è affetto dipendente dagli altri per tutta la vita. La sindrome prende il nome da Andreas Rett, il professore di origine austriaca, che per primo la descrisse nel 1966.
    Dopo una fase iniziale di sviluppo normale, si assiste ad un arresto dello sviluppo e poi ad una regressione, o perdita delle capacità acquisite. Si osserva un rallentamento dello sviluppo del cranio (di grandezza normale alla nascita) rispetto al resto del corpo tra i primi 5 e i 48 mesi di vita; uno sviluppo psicomotorio normale entro i primi 5 mesi di vita, con successiva perdita delle capacità manuali precedentemente sviluppate e comparsa di movimenti stereotipati delle mani (torcerle, batterle, morderle, strizzarle). Si assiste anche ad una progressiva perdita di interesse per l'ambiente sociale, che tuttavia in alcuni casi ricompare con l'adolescenza.
    Possono essere anche presenti: irregolarità nella respirazione; anomalie dell'EEG; epilessia (oltre il 50% delle persone affette ha avuto almeno una crisi epilettica); aumento della rigidità muscolare con l'età, che può anche provocare deformità e atrofie muscolari; deambulazione a base allargata (in circa il 50% dei soggetti); scoliosi; ritardo della crescita.
    Non esiste una terapia risolutiva per la sindrome di Rett. Tuttavia gran parte degli autori ritiene che il decorso della malattia possa essere modificato da una varietà di terapie, mirate a ritardare la progressione della disabilità motoria e a migliorare le capacità di comunicazione. Questo laboratorio è stato davvero molto significativo ed emozionante, perchè sono venuta a conoscenza di cose che non conoscevo minimamente e in più è stato emozionante ascoltare le esperienze vissute delle mie colleghe.

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    Messaggio  Sonia Cristillo Ven Mag 13, 2011 1:42 pm

    prof. mi dispiace non poter commentare questa lezione ma purtroppo non ero presente.
    Grzie mille =).
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    Messaggio  marianappi Ven Mag 13, 2011 2:45 pm

    Il 28 aprile in aula si è svolto un laboratorio dedicato ai cosi detti libri sul comodino "la piazzetta del libro" è stato interessante ascoltare i racconti delle colleghe perchè ho avuto modo di scoprire, imparare nuove cose e presto mi dedicherò alla lettura del libro proposto da Fabrizia "un amico come Henry" di Nuala Gardner.
    Il motivo è il solito credo si sia capito di quanto ci tenga a questo argomento scoperto nel laboratorio relativo all'autismo dove fu ospite la dott.ssa Paola Magri.
    Fabrizia nel suo piccolo spazio ci ha raccontato del libro presentandoci il protagonista Dale, bambino autistico: irritabile, taciturno, incapace di comunicare con il mondo circostante, incapace perfino di riconosce i suoi genitori.Ciò porta alla disperazione della famiglia incapaci invece di trovare una giusta soluzione. Dopo qualche anno la vita di tutti quanti viene trasformata dall'arrivo di un personaggio speciale: un cane di nome Henry. Sotto gli occhi increduli della famiglia, tra il bambino e il cane si instaura un profondo rapporto, che piano piano aiuta Dale a uscire dal suo isolamento e a farlo diventare un giovane simpatico e autosufficiente.
    Guarda caso è un animale ad aiutare Dale cosi come lo è stato per tanti altri bambini autistici ad esempio nel film "Temple Grandin", ossia il film che scelsi di vedere nel laboratorio virtuale di quel famoso lunedì 18 aprile, Temple ragazza anche lei affetta da autismo trovava sicurezza e si sentiva a suo agio solo con gli animali e si lamentave degli strani comportamenti delle persone che ella non capiva affatto.
    Questo è il motivo per cui il racconto di Fabrizia mi ha colpita di più, ma ci tengo a dire che forse il più istruttivo e interessante è stato l'intervento di Ivana.

    Ivana ci ha parlato della sindrome di rett, patologia dello sviluppo mentale che spesso viene confusa con l'autismo.

    *Sembra essere dovuta ad un'anomalia del gene MECP2, localizzato sulla parte distale del cromosoma X (precisamente nella zona Xq28), deputato alla produzione di una proteina omonima. Sono anche stati osservati casi in cui, pur essendo presente questa anomalia, i soggetti non soddisfacevano i criteri che definiscono la sindrome di Rett.
    Dopo una fase iniziale di sviluppo normale, si assiste ad un arresto dello sviluppo e poi ad una regressione, o perdita delle capacità acquisite. Possono essere anche presenti: irregolarità nella respirazione; anomalie dell'EEG; epilessia (oltre il 50% delle persone affette ha avuto almeno una crisi epilettica); aumento della rigidità muscolare con l'età, che può anche provocare deformità e atrofie muscolari; deambulazione a base allargata (in circa il 50% dei soggetti); scoliosi; ritardo della crescita.
    Questa malattia colpisce soprattutto le bambine e prevede come trattamento terapie come la musicoterapia, ippoterapia e l'affiancamento di farmaci che migliorano la vita di queste bambine affette da crisi epilettiche e disturbi respiratori

    Secondo me è stata molto chiara, ha esposto l'argomento con tana dimestichezza e mi è piaciuto molto ascoltarla e la ringrazio per il suo intervento.
    Mi ha chiarito alcuni dubbi e mi ha spinta a volerne sapere di più dedicandomi alla ricerca su internet ho capito tante cose e per questo sono felice di aver con lei e le tante altre ragazze contribuito questo Natale alla ricerca di tale patologia. Wink Exclamation Exclamation

    * http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Rett
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    Messaggio  Anna Maria Carusone Ven Mag 13, 2011 2:50 pm

    Il libro che ho scelto per il commento è senza dubbio quello di Maria Carmen “Cecità” di Saramago. Il tema evidente è la cecità che colpisce improvvisamente tutti, a partire da un uomo fermo al semaforo mentre scatta il verde, ma che subito la “malattia” si diffonde a tutti, solo la moglie del medico resta vedente ma fingendosi cieca segue il marito, grazie alla quale il lettore può immergersi nel libro immaginando tutti gli orrori, la perdita del rispetto della persona, la perdita della dignità in cui i ciechi vivono rinchiusi in un istituto. Ciò che lo scrittore vuole evidenziare è senz’altro la cecità dell’umanità, che pur vedendo non vuole vedere, un mondo pieno di ciechi vivi che non si rendono conto dei problemi che affliggono la società. Come siamo tutti consapevoli delle difficoltà che un disabile incontra per strada ma che nonostante ciò la massa non vuole vedere e continua, ad esempio, a parcheggiare automobili e motorini davanti ai saliscendi. Il libro è un’allegoria capace di far riflettere sull’indifferenza dell’uomo davanti a difficoltà estreme, la cecità come un’allegoria del mondo reale, l’autore usa un modo di dire le cose attraverso la narrazione di altre. Serve, soprattutto nella società odierna, aprire bene gli occhi ed essere svegli ed attenti a tutto, in particolare davanti a ciò che non vogliamo vedere.

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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty UN AMICO COME HENRY

    Messaggio  ersilietta Ven Mag 13, 2011 3:15 pm

    Non posso dire chi è stata più brava tra i miei colleghi che hanno esposto i libri, infatti li ho segnati tutti e spero di leggere quelli che ancora non ho letto.Come ho già detto sono stati tutti molto bravi ma quella che mi ha colpito di più e ha catturato la mia attenzione è stata Fabrizia con il libro "un amico come Henry" ,forse perché è stata cosi precisa nell'esposizione ma anche perché è stata precisa nell'evidenziare alcuni passaggi.
    Il libro presentato è di Naula Gardner ed è autobiografico, infatti il protagonista Dale è suo figlio ed è un bambino autistico; solo con la forza d'animo e con l'amore che una mamma può avere per un figlio Naula p riuscita ad ottenere l'aiuto di una specialista, dei giochi didattici, accompagnamento psichiatrico..diciamo tutto quello che ad un bambino autistico può servire. Dale è un bambino isolato e che non esprime tutti i suoi sentimenti fino all'arrivo di Henry un cane che riesce piano piano a far uscire dal suo isolamento Dale e che lo aiuta a diventare l'uomo che è oggi. Inoltre Henry trasforma la vita non solo di Dale ma anche di tutta la famiglia, riuscendo a non far rompere l'equilibrio della famiglia;Dale trova inHenry il coraggio di far emergere la RESILIENZA, ossia quella forza di reagire e di affrontare le avversità della vita. Il primo disegno di Dale è stato il suo amico Henry, un semplice cane!
    Sia il tema dell'autismo che quello della resilienza è stato più volte affrontato in classe con la prof; quando si fa riferimento all'autismo si pensa ad un bambino che non riesce a comunicare con gli altri e che è isolato nel suo mondo un pò come Dale, è vero dall'autismo non si guarisce però si può migliorare con l'aiuto sia della famiglia, sia degli specialisti ma talvolta molto importanti sono anche gli animali proprio come in questo caso!!


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    Messaggio  giovanni gallucci Ven Mag 13, 2011 4:19 pm

    In questa piazzetta del libro mi ha colpito il libro incentrato sul cane Henry,della sua esperienza di compagno di "viaggio" della persona con disabilita autistico.Il ragazzino,di nome Dane(che ha una sorella) ha trovato,grazie all'amicizia con Henry, la parte di accesso all'ambiente relazionale,,passo che segnerà il sui sviluppo e quindi passo decisivo.Come ci dicono ,è la presenza dell'altro che a volte ci cambia.
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    Messaggio  mariarosaria ranieri Ven Mag 13, 2011 5:00 pm

    oggi in aula abbiamo svolto il laboratorio e ci sono state date varie informazioni sul mondo della disabilità dall'autismo alla bulimia ecc...
    tra i vari libri quello che maggiormente mi ha colpito è stato "un amico come Henry" questo libro è stato scritto da Naula Gardner. Naula ha 2 figli, quando scopre che uno dei 2 nambini ha una grave forma di autismo combatte affinchè i medici arrivino ad una terapia, ma questa terapia sembra non avere effetti sul bambino, ed ecco che c'è la presenza di un nuovo personaggio ovvero del cane.
    e proprio grazie alui che questo bambino riesce ad avere rapporti con gli altri e con il mondo esterno...!
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    Messaggio  Velardi Giusy Ven Mag 13, 2011 5:34 pm

    Tra i libri presentati dalle mie colleghe quello che mi ha maggiormente colpito ed emozionato è stato "[b]Un amico come Henry",presentato da Fabrizia,a tal punto che ha suscitato in me la voglia di leggerlo e soprattutto,come sempre da quando seguo questo corso,mi ha aiutato a riflettere molto.Mi ha colpito molto anche perchè tratta di una storia vera.Infatti è un libro autobiografico di Nuala Gardner che ha ha due figli, un bambino, Dale, e una bambina, Amy.Quando Dale è ancora piccolissimo Nuala scopre che il piccolo soffre di una grave forma di autismo.Naula intraprende varie lotte per riuscire a rendere migliore la vita del suo bambino,e nonostante le terapie producano qualche piccolo progresso,non è ancora abbastanza.Dale,infatti non riesce a comunicare col mondo esterno,quasi non riconosce i suoi genitori.la vita insieme a lui è tutt'altro che semplice,anche una semplice passeggiata,cercare di farlo mangiare diviene un 'impresa. Ma dopo qualche anno tutto cambia grazie all'arrivo di un cagnolino, Henry che permette a Dale di aprire il suo sguardo sul mondo circostante,imparando a relazionarsi con la sua famiglia e anche le capacità di apprendimento cambiano radicalmente producendo dei miglioramenti che neanche il percorso psicoterapeutico era riuscito a raggiungere.Tra il bambino e il cane si instaura un rapporto tenero e profondo che piano piano aiuta Dale a uscire dal suo isolamento permettendogli di comunicare tanto che oggi quel bambino il cui progresso sembrava solo un miraggio è lui stesso ad aiutare bambini autistici.Questo racconto mi ha colpito molto perchè credo sia la dimostrazione che seppure nn si può guarire del tutto dall 'autismo,si possono fare comunque grandi passi avanti,ed è inoltre la dimostrazione di come la pet therapy funzioni più di tanti trattamenti.La pet therapy è una terapia dolce, basata sull'interazione uomo-animale e grazie a essa molti persone con disabilità possono migliorare miracolosamente la qualità della loro vita grazie alla presenza di animali amici e al loro affetto,alla loro protezione.E' meraviglioso constatare quanti traguardi si possano raggiungere grazie all'affetto di una cane ,smentendo quanti malignano considerandoli solo degli "animali",confermando cosi la tesi che il cane è davvero il migliore amico dell'uomo.Questo libro ci aiuta a comprendere come il mondo animale spesso si dimostri migliore di quello umano riuscendo a donare tanto amore senza chiedere nulla in cambio. Per cui gli uomini non dovrebbero far altro che assimilare la lezione di vita di questi animali che non possono che essere presi come modello da seguire,imparando a rispettarli,dato che moltissimi disabili devono purtroppo far fronte all'insensibilità presente nel mondo.Infine,ritengo che questo libro sia la testimonianza che spesso l'amore e la vicinanza di una persona speciale sia più forte di ogni cura ed abbia il potere di migliorare notevolmente la qualità di vita di tante persone con disabilità.Che dire,l'Amore ha davvero un potere infinito!!! flower
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    Messaggio  Velardi Giusy Ven Mag 13, 2011 5:50 pm

    http://www.acsss.it/sito/1-2-aprile-bambini-in-disagio/[url][/url]
    ECCO UN ALTRO ESEMPIO DELLA GRANDE UTILITà DELLA PET THERAPY Very Happy
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    Francesca Licata


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    Messaggio  Francesca Licata Ven Mag 13, 2011 6:03 pm

    Inizio ovviamente ringraziando tutte le ragazze che sono intervenute nella giornata “la piazzetta del libro”,tutti i vostri commenti per ragioni diverse sono stati interessanti. Certamente alcuni mi hanno colpito più di altri e tra questi il resoconto di MariaCarmen, Fabrizia, Marta e Melissa.

    Non ho letto nessuno dei libri che le mie colleghe hanno esposto e per questo sono stata molto attenta alle loro parole e ho colto le loro riflessioni.
    In primo luogo la riflessione di MariaCarmen sulla cecità collettiva che abbattendosi sulla società provocherebbe inevitabilmente disordine e disagio.
    Pur accettando questa interpretazione data da MariaCarmen credo che anche questa stessa nostra società sia caduta nella cecità collettiva dal momento in cui si rifiuta di aprirsi al cambiamento e rimane ancorata a vecchi principi e tradizioni integraliste che in nessun modo favoriscono l’integrazione sociale e la globalizzazione.
    Il resoconto di Fabrizia credo sia stato fra tutti il più preciso,sintetico ma allo stesso tempo completo.
    In pochi minuti è stata capace sia di sottolineare i passaggi fondamentali del libro “Un amico come Henry” di Nuala Gardner , sia di mostrare l’evoluzione del personaggio forte e resiliente capace di uscire dall’Autismo e di condurre una vita “quasi”normale.
    Infine la mia attenzione è caduta su Marta e Melissa perché entrambe hanno trattato temi che mi stanno a cuore sin dal tempo del liceo quali il razzismo e la shoah.
    Temi attuali ancora oggi,che dovrebbero trovare più spazio tra i libri di scuola ed i talkshow in tv.
    Anche se sono passati decenni da tutto questo è sempre bene riparlarne ancor di più se queste riflessioni partono da ragazze che fortunatamente non hanno né visto né vissuto gli orrori della storia ma che si pongono delle domande e si fermando a riflettere.
    Il mondo ha sempre emarginato il più debole, le teorie sull’evoluzione di Darwin lo confermano e da sempre neri,ebrei,disabili ne hanno fatto le spese.
    Grazie ragazze per i vostri interventi!
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    cosimo fabiana


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    14. lab 28 aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO (questa cartella si chiuderà il 13 maggio) - Pagina 13 Empty Laboratorio 28 Aprile LA PIAZZETTA DEL LIBRO.

    Messaggio  cosimo fabiana Ven Mag 13, 2011 6:13 pm

    Oggi in aula tra i libri che sono stati presentati quello che mi ha colpito di piu'è stato:"Un amico come Hanry"un libro di Nuala Gardener nel quale racconta la sua storia.Ella ha due figli,tra cui Dale che è affetto da una grave forma di autismo.Lotta incessantemente per aiutarlo:ottiene l'aiuto di uno specialista,una scuola speciale,vari interventi per migliorare la sua condizione ma sorprendenti risultati si hanno con l'arrivo di un cucciolo Hanry che riesce a penetrare nel mondo interiore di Dale.Infatti il bambino si chiudeva di fronte ai tentativi dei genitori e dei medici,ma quel cucciolo lo ha riportato al mondo esterno iniziando a rispondere meglio alla terapia.Questo racconto mi ha colpito molto perchè anche se non si puo' guarire del tutto dall'autismo si possono fare grandi passi avanti.Grazie agli animali alcune persone con disabilita' possono migliorare la qualita' della loro vita;è meraviglioso pensare quanti trguardi si possono raggiungere grazie all'affetto di un cane.Molti considerano dei cani solo "animali"ma in realta' non è cosi' perchè il cane è il miglior amico dell'uomo.

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