18. ultima lezione DOMOTICA ( si chiuderà il 15/05)

in una sola parola?? WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOW!
Non credevo potessero esistere cose del genere, pensavo fossero una prerogativa di Hollywood.
Sono comunque convita, che nulla sarà mai abbastanza per migliorare la vita di queste persone ed ogni tentativo, atto a raggiungere questo obiettivo, è ben accetto!!
vorrei solo precisare che non basta migliorre la vita casalinga dei disabili per restituirgli la dignità perduta...

Come possiamo vedere quotidianamente, la tecnologia sta facendo veri e propri passi da gigante; tra questi rientra una recente innovazione: la domotica, ovvero una scienza che studia le tecnologie volte a migliorare la qualità della vita delle persone. Trovo che la domotica, applicata nell’ambito della disabilità, sia una cosa veramente importante: si sa che la vita dei disabili non affatto facile, poiché devono avere una casa priva di barriere architettoniche; questa tecnologia permetterebbe ai soggetti disabili di muoversi in casa propria quasi del tutto autonomamente, come abbiamo visto nel video: Andrea può stare da solo in casa, non ha bisogno di qualcuno che lo aiuti, può fare quasi tutto grazie agli strumenti che ha a disposizione, e che gli consentono di migliorare la qualità della sua vita giorno dopo giorno. Credo che questo sia importantissimo: grazie alla domotica infatti il soggetto disabile può sentire di meno le sue mancanze, poiché riesce a muoversi liberamente e autonomamente in casa, e questo è ciò che emerge in Andrea: sorride, è felice di poter stare in casa sua senza bisogno di avere sempre qualcuno al suo fianco che lo accudisca.
Credo che il problema della domotica è che essa è una tecnologia non ancora accessibile a tutti in termini economici; spero davvero che un giorno diventi alla portata di tutti i disabili che ne hanno bisogno.
Infine non ritengo che essa possa essere considerata la causa dell’isolamento del soggetto disabile e/o dell’allontanamento delle famiglie, in quanto la demotica non vuole assolutamente sostituirsi alle persone, bensì migliorare la loro qualità di vita..!

Il 12/05/11 ultimo giorno del bellissimo corso di Pedagogia della disabilità.
Anche quest'ultimo laboratorio, come tutti gli altri è stato interessante e costruttivo. L'argomento trattato è stato la DOMOTICA.
La domotica, in senso generale, è l'automazione della casa. Si tratta di una serie di dispositivi all'interno dell'impianto elettrico,che aumentano il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico e la comunicazione all'interno dell'abitazione. Con un impianto domotico si possono realizzare numerose funzioni, dalle più semoplici alle più articolate: ad esempio, molto comode sono le funzioni di comunicazione, è possibile collegarsi con la propria abitazione a distanza, sia attraverso un cellulare normalissimo e quindi con sms, oppure attraverso internet, quindi da un qualsiasi computer è possibile accedere alla propria abitazione; controllare che vada tutto bene, accendere o spegnere, e disattivare il proprio impianto. Inoltre, attraverso l'impianto domotico la casa comunica con te, ti tiene aggiornato su quello che succede: ad esempio, se c'è una fuga di gas o un allagamento, oltre ad intervenire direttamente a risolvere il problema ti informa su quello che sta succedendo; cioè si riceve un messaggino sul proprio cellulare dove si indica esattamante cosa è successo.Un'altra funzione molto importante all'interno di questo impianto è la possibilità di non rimanere mai al buio, c'è un interruttore automatico che in caso di black-out ripristina l'impianto senza farti restare al buio.
Questa tecnologia innovativa oltre ad essere rivolta ad un pubblico ad altissima fascia può essere utile anche a persone affette da disabilità, come abbiamo visto dal video nel caso di Andrea Ferrari.
La domotica riesce a migliorare la qualità della vita di Andrea, sia all'interno della sua casa, nel suo habitat giornaliero e sia all'esterno quando esce per strada. Questa tecnologia permette ad Andrea di essere più autonomo senza dipendere dagli altri per ogni singola azione. Oltre a favorire l'autonomia, la domotica contribuisce positivamente anche in riferimento alla comunicazione di una persona disabile; alcuni esempi, infatti, li abbiamo ritrovati nelle azioni che, grazie a questi meccanismi innovativi, anche per Andrea sono divenute ordinarie, quotidiane ed alquanto facili.
Ricordo, ad esempio, che Andrea per mezzo della tecnologia domotica, poteva parlare al telefono, poteva rispondere al citofono, poteva uscire con la sedia a rotelle con maggiore agilità, ecc.
L'uso di queste innovazioni permette a chi vive problematiche molto difficili, che di per sè limitano fortemente l'autonomia, di sentirsi più indipendenti nelle azioni più semplici.

Gli ausili tecnologici sono strumenti che aiutano a vivere a muoversi a comunicare a studiare.
La Siva è la banca dati degli ausili che comincia ad affermarsi nel 1980\82 e prevede la partecipazione a vari progetti nazionali e europei.prevede la partecipazione anche al programma "Santa Maria Nascente".
Presso ogni servizio siva ci sono degli esperti che operano con metodologie e strumenti appropriati.
Nei diversi Siva è presente un laboratorio o una mostra,dove poter vedere e sperimentare,tutti gli ausili più significativi.
In tale contesto di ausili tecnologici è possibilie collocarvi anche la domotica.
La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita.
Etimologicamente il termine DOMOTICA,deriva da "domus",cioè casa,inquanto l'obiettivo è quello di creare una CASA INTELLIGENTE,che possa essere controllata attraverso opportune interfacce utente come pulsanti,tastiere,telecomandi,che stiano in contatto con il sistema intelligente di controllo,basato su un unità computerizzata centrale.




La gestione di tale sistema di controllo centralizzato,viene effettuata dall'utente.
Infatti i sistemi di automazione,sono predisposti affinchè,ogni qual volta che l'utente aziona il comando,gli giunge una comunicazione attraverso un segnale visivo di conferma dell'operazione effettuata.
Nel caso dei disabili,la conferma dell'operazione effettuata,avviene,attraverso altri segnali,come quelli acustici.(Da Wikipedia)
Una casa comandata attraverso il solo utilizzo della voce,fa molto comodo al disabile.
Sono molte le tecnologie che consentono al disabile da acquisire una propria autonomia,a partire dalla luce che si accende con un solo battito di mani,fino ad arrivare alla sedia a rotelle,come si è potuto notare dal video.
Del filmato visionato in aula,invece mi ha molto colpito una frase pronunciata dal diversamente abile :"Con questa tecnologia sono autonomo".
L'autonomia,infatti,è una condizione indispensabile per ogni essere umano,perchè consente la possibilità di sentirsi persona a tutti gli effetti ed anche il diversabile ha diritto a tale capacità.
Al termine della lezione,la professoressa,ha ritenuto opportuno,riprendere l'argomento della resilienza,ponendo come emblema di tale tematica il papa Giovanni Paolo 2°,poichè,egli,infatti,pur essendo gravemente malato,anche negli ultimi anni della sua vita,ha continuato a portare avanti il suo progetto educativo di relazione col pubblico.

I termine “Domotica” sta a significare: “casa intelligente”, “automazione ambiente”; tutti sinonimi di una stessa scienza che studia particolari sistemi per automatizzare l’abitazione e facilitare di conseguenza l’adempimento di molte azioni che solitamente si svolgono in casa.
Troppo spesso, molte persone si trovano nella condizione di dover dipendere interamente dai familiari o, nei casi meno fortunati, da sconosciuti: dall’impossibilità di svolgere quelle attività che da sempre hanno costituito la quotidianità di un individuo, deriva quasi sempre una perdita profonda di autostima che rende sempre più lungo e complesso il processo riabilitativo.
Se pensassimo a quante azioni svolgiamo, nell’arco della giornata, tanto da non farci nemmeno più caso: apriamo la porta di casa per uscire; accendiamo e spegniamo la luce; apriamo la finestra se sentiamo caldo; rispondiamo al telefono, ecc. Tutte cose molto semplici per noi ma non per alcune persone diversamente abili e mi chiedo: "Come potrebbero sentirsi nel chiedere continuamente cose semplici come: “Mi cambi canale per favore? Puoi abbassare il volume? Mi apri la porta del bagno?”.
Fortunatamente la tecnologia mette oggi a disposizione innumerevoli sistemi per controllare l’ambiente domestico, alcuni di essi studiati appositamente per persone diversamente abili atti a migliorare la loro vita. In qusto modo abbandoniamo l'idea di casa tradizionale sostituendola con una casa "intelligente". Quest'ultima può essere controllata dall'utilizzatore tramite telecomandi, dispositivi di riconoscimento vocale, tastiere..., che realizzano il contatto con il sistema di controllo. Penso che la tecnologia possa aiutare molto queste persone, infatti attraverso alcuni video visionati ieri in aula ho potuto constatare come sia possibile migliorare la loro vita come ad esempio il ragazzo sulla sedia a rotelle che si prepara da mangiare o come l'altro ragazzo che resta da solo in casa e grazie ad un telecomando riesce nello svolgimento di semplici attività quotidiane. Purtroppo, però, la realizzazione di questo tipo di impianto, è molto costosa e non tutti possono permettersela. Spero in qualche incentivo statale affinchè ne possano usufruire le persone che veramente ne hanno bisogno perchè per quanto mi riguarda credo che sia un'invenzione super innovativa. VOGLIO CHIUDERE QUESTO COMMENTO CON UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE ALLA DOCENTE E A NUNZIA PERCHE' RITENGO CHE QUESTO CORSO OLTRE AD AVER AVUTO UNA VALENZA FORMATIVA PER NOI EDUCATORI ABBIA CONTRIBUITO ANCHE ALL'ARRICCHIMENTO DELLA NOSTRA VITA

Nel 1980 nasce il progetto di ricerca sugli studi presso il centro di Bio Ingegneria della Fondazione Don Gnocchi e del politecnico di Milano. Tra il 1980-82 prendono forma le basi sulle quali si sviluppano attività del SIVA il Servizio di Consulenza in collaborazione con altre organizzazioni europee che sviluppano una propria metodologia. In ambito didattico vengono creati itinerari formativi per medici e terapisti della riabilitazione tra cui il corso di Perfezionamento Universitario "Tecnologie per l'autonomia".La fondazione Don Gnocchi ha diffuso nei centri il suo patrimonio di competenza in un settore considerato come una delle nuove frontiere della riabilitazione. Con il termine ausili si indicano quelle tecnologie che aiutano a vivere a lavorare, a studiare, a partecipare alla vita della società. Queste tecnologie permettono ad avere una vita autonoma, e a facilitare l'impegno di chi assiste. Essa è accessibile nell'ambito della scuola, del lavoro e permette di risolvere i diversi problemi della vita quotidiana.
Le tecnologie ci sono, e grazie al consiglio degli esperti si possono scegliere ausili appropriati alla propria situazione per questo è nato il SIVA. Attraverso i video è evidente l'utilità delle tecnologie perchè in molti casi permette alle persone disabili di vivere da soli autonomamente e quindi sentirsi liberi di spostarsi, di accendere la TV o di prepararsi da mangiare. La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa.Il termine domotica deriva dal latino domus che significa casa. Essa richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità tra le quali ingegneria edile , elettronica, elettrotecnica,telecomunicazione ed informatica. La domotica è nata nella rivoluzione industriale allo scopo di studiare, trovare strumenti e strategie per migliorare LA QUALITA' DELLA VITA, LA SICUREZZA, IL RISPARMIO ENERGETICO, CONVERTIRE I VECCHI AMBIENTI E I VECCHI IMPIANTI. La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti elettrici che permettono di autoregolare l'accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore, permette la gestione coordinata integrata e computerizzata degli impianti tecnologici(climatizzazione,distribuzione acqua, gas ed energia, delle reti informatiche e delle reti di comunicazione,per migliorare la qualità dell'abitare e del lavorare all'interno degli edifici.La casa intelligente può essere controllata dall'utilizzatore tramite opportune interfaccie (come pulsanti,telecomando,tastiera,riconoscimento vocale). Il sistema di controllo centralizzato, provvede a svolgere i comandi impartiti dall' utente ad esempio l'accensione luce- cucina oppure apertura tapparella sala.Un sistema domotico si completa attraverso uno o più sistemi di comunicazione con il mondo esterno ad esempio messaggi telefonici preregistrati, SMS, generazioni automatica di pagine web.
Sicuramente tutto ciò e positivo ma è importante che continui ad esserci il contatto con gli altri e che non siano sempre da soli nel loro appartamento, che possino godere di una giornata al parco insieme a qualche amico o fermarsi in un bar a sorseggiare un caffè e ridere per una barzelletta o discutere sul un qualsiasi argomento.
Penso, che sia giusto che tutti usufruiscono di questi apparecchi e quindi è importante che vi siano maggiori finanziamenti da parte dello Stato perché sono molti coloro che non possono permetterseli.
Questo corso si è concluso con il video del papa Giovanni Paolo II e dei suoi numerosi traumi fisici, tra cui il morbo di Parkinson che gli ha causato un tremore alla mano che cercava di nascondere, e difficoltà a pronunciare più frasi di seguito. Egli può essere considerato resiliente perché nonostante le sue sofferenze ha continuato a girare il mondo e uscirne vincente.
Ringrazio,la professoressa per avermi offerto sia l'opportunità di ascoltare le diverse storie di persone che hanno sofferto, ma combattuto per superare le difficoltà fisiche e architettoniche, facendomi capire di quanto sia importante la volontà di non arrendersi, sia per una conoscenza più approfondita di teoria che conoscevo solo superficialmente.
Posso concludere affermando che è stato un corso interessante e non nascondo che più di una volta le storie e i video mi hanno emozionato fino al punto di provare difficoltà a trattenermi la lacrima.
Alla fine del corso posso affermare di essere diventata più forte e di avere imparato a non drammatizzare per ogni problema, ma di cercare di risolverlo con il sorriso e la caparbietà.

La Domotica, anche conosciuta con il termine “home automation”, è la scienza dedita alla creazione e allo sviluppo delle tecnologie mirate a migliorare la qualità della vita nelle case e, più in generale, in tutti i luoghi abitati. (definizione presa da internet).
Con la domotica è possibile creare un'ambiente domestico capace di supportare le persone con delle disabilità nelle pratiche della vita quotidiana che sarebbero negate da limitazioni fisiche o cognitive, ripristinando, almeno in parte, la loro indipendenza.
Una persona disabile ha bisogno di un assistente che faccia tutto per lui, mentre oggi potrebbe gestire buona parte della sua vita quotidiana attraverso apparecchiature dedicate.
Il video che abbiamo visto in aula, quello della mamma che esce e lascia il figlio da solo in casa, ci ha dimostrato come la domotica non ha altro che effetti positivi.
io credo che su queste tecnologie si basa il concetto di autosufficienza e autostima per queste persone,che può aiutarli a vivere una vita più serena. Quindi possono sentirsi liberi da quelle limitazioni che un tempo gli facevano sentire il peso della loro disabilità e quel senso di diverso che non dovrebbe esistere!!Il progresso negli anni ha portato numerose innovazioni e sicuramente ce ne saranno tante altre ancora che renderanno i diversamente abili sempre più indipendenti e sereni nell'ambito della nostra società.

"La domotica è una scienza che studia,sistemi particolari per automatizzare l'abitazione e facilitare l'adempimento di molte azioni che solitamente si svolgono in casa".Automatizzare le funzioni può essere una comodità ma anche una necessità ,allora perchè non essere favorevoli a questi sistemi tecnologici;specie se servono a migliorare la qualità di vita alle persone con difficoltà.E' stato molto interessante guardare il video in cui Andrea Ferrari poteva nonostante i propri deficit avere una certa autonomia nel rispondere al citofono o nell,accendere il computer ,azioni che sono talmente scontate per chi non ha nessun problema ,ma che rappresentano per chi vive la disabilità,la possibilità di ripristinare in loro il senso delle proprie capacità,questo non significa vita da soli,ma vita con gli altri con la possibilità di scegliere come,con chi e dove condurre la propria esistenza avvalendosi dei diritti e della propria dignità come persona,un abbraccio un sorriso della mamma quando rientra in casa è come poter guardare ad un domani migliore.

Riferimenti: www.domotica.it www.domotica.com

In quest'ultima lezione abbiamo parlato di DOMOTICA.
La domotica è una scienza che studia le tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nella casa.
Questa tecnologia è molto utile per un disabile che riesce con un semplice gesto, come quello di premere un pulsante, a mettere in atto più funzioni, quindi può essere più autonomo ed indipendente nella propria casa.
Però questa tecnologia oggi non è ancora accessibile a tutti perchè è molto costosa.
Io spero che un giorno sia di uso comune perchè è veramente molto utile soprattutto per le persone disabili.

la tecnologia è una scienza che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita , a realizzare una "casa intelligente" con impianti di automazione utili a rendere autonomi le persone diversamente abili.
Incredibile la tecnologia supera ogni livello ,possiamo affermare quanto dice Granelli che la tecnologia ha potenziato l'uomo ha reso meno problematici i suoi limiti o le sue debolezze per poter far di più o meglio minor fatica (CAPITOLO3).Dal video mostrato in aula di Andrea Ferrari , un ragazzo diversamente abile possiamo vedere come la domotica aiuta a essere persone autonome.
Penso che questa tecnologia sia una grande conquista per i disabili ,la quale rende autonomi ma spero che non sia solo un lusso dei ricchi.

In aula abbiamo affrontato il tema della domotica.Quest'ultima è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa.Infatti una casa domotica garantisce ad una persona disabile sicurezza,benessere e soprattutto indipendenza.
Abbiamo inoltre visto un video di un ragazzo diversamente abile che grazie alla tecnologia domotica riesce a svolgere all'interno della casa una serie di attività in maniera autonoma e senza dipendere da nessuno.

"La domotica è quella scienza interdisciplinare che riguarda lo studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita all’interno della propria casa, grazie ad una serie di prodotti e servizi in grado di controllare gli impianti domestici e la gestione degli spazi abitativi, con tecniche di installazione poco intrusive, sempre più flessibili e di semplice utilizzo. Una casa domotica non richiede un numero maggiore di apparecchiature rispetto ad una casa tradizionale e garantisce le migliori condizioni di comfort ambientale agli occupanti, sicurezza e semplicità d’uso. L’ obiettivo principale della domotica è quello di migliorare la qualità della vita e della sicurezza all’interno della propria abitazione." Pertanto l'uso di queste nuove tecnologie dovrebbe essere agevolato anche e soprattutto alle persone disabili che non possono permettersele, facendo sì che la loro vita migliori e la loro indipendenza venga giovata. A dimostrazione di ciò abbiamo visionato il video di "Andrea Ferrari", mostrando come la domotica possa essere d'aiuto ad un disabile per dei comportamenti che per noi risultano scontati e molto semplici.

L’ultimo argomento di questo corso è quello riguardante la DOMOTICA.Il termine domotica proviene dal neologismo francese "domotique" che è la contrazione delle due parole domus(casa)e automatique(automatico),quindi,casa automatica.
Si tratta di una serie di dispositivi all’interno dell’impianto elettrico che aumentano il comfort,la sicurezza,il risparmio energetico,in quanto un sistema completamente automatizzato evita i costi generati da sprechi di energia dovuti a dimenticanze o ad altre situazioni e,infine,la comunicazione all’interno dell’abitazione.Grazie ad un impianto domotico si possono realizzare varie funzioni,dalle più semplici alle più complesse,come:quelle di comunicazione,in cui è possibile collegarsi,con la propria abitazione a distanza,sia attraverso un cellulare con l’utilizzo di messaggi e sia internet,dove da un qualsiasi computer si può accedere all’appartamento e si può così controllare se va tutto bene.Inoltre,grazie ad esso,la casa comunica con noi cioè ci aggiorna su ciò che succede,se per esempio c’è una fuga di gas oltre che,intervenire sul problema stesso,ci informa e ci tiene aggiornati su ciò che succede.Un’altra funzione importante è la possibilità di non rimanere mai al buio grazie ad un interruttore automatico che,in caso di blackout,riavvia l’impianto senza il rischio di lasciarci senza luce.

Con il termine Casa intelligente si intende applicazioni reali,utilizzati già nel terziario e nei grandi edifici come uffici.Oggi queste tecnologie sono disponibili già nelle abitazioni di tutti noi.La casa intelligente può essere controllata tramite pulsanti,telecomando,touch screen,tastiere,riconoscimento vocale,che realizzano il contatto(invio di comandi e ricezione informazioni)con il sistema intelligente di controllo.

E’ impressionante vedere la tecnologia fin dove arriva e sinceramente inizialmente ero incredula perché non pensavo potesse esistere una cosa del genere.Come abbiamo potuto notare,la domotica è una tecnologia che migliora la qualità della vita,soprattutto quella dei disabili,permettendo così a quest’ultimi di raggiungere un certo grado di autonomia.A tal proposito,abbiamo osservato il video di Andrea Ferrari,un ragazzo disabile,in cui notiamo che la madre esce di casa e lo lascia solo proprio perchè la domotica gli consente di svolgere varie funzioni,ma soprattutto permette di soddisfare il desiderio della maggior parte di coloro che si trovano nella sua stessa condizione…quello di essere indipendenti e più autonomi.
Ciò è sicuramente positivo e innovativo per il disabile,e fin quando si può fare qualcosa per migliorare la loro vita che ben venga,però penso anche che è necessario fare di queste teconologie un uso moderato e non abbandonarsi completamente ad esse.

Sebbene io sia un po' restia e diffidente dall'uso eccessivo della tecnologia, la DOMOTICA mi sembra veramente una gran cosa. Soprattutto per i disabili.
La domotica è l'automazione della casa.Aumenta comfort, sicurezza e comunicazione all'interno dell'abitazione. è una casa "intelligente".

"Con questa casa sono veramente autonomo" (citaz dal video visto in classe")

Se è vero, come più volte abbiamo detto, che un intervento è sempre possibile per migliorare la vita delle persone, essere autonomo in casa proprio, credo sia il primo passo di un processo riabilitativo.
Credo che questo possa essere letto come un segno che qualcosa si sta facendo, ma non basta.
Una "casa intelligente" non può essere una prerogativa di pochi. Ancora tanto bisogna fare.

LA DOMOTICA è una tecnologia usata per l'arredamento, ad alto badget. E' molto interessante vedere questo tipo di tecnologia applicato a persone con deficit per alleviare il loro handicap. SIVA ANDRICH è uno degli enti che si occupa dell'applicabilità di questa sorprendente tecnologia.

"La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio un impianto elettrico intelligente può autoregolare l'accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore."

Pertanto si arriva al concetto di "casa intelligente", con tale termine si indica un ambiente domestico ricco di impianti tecnologici, volti a facilitare e migliorare la sua vita. In rapporto alla disabilità tale tecnologia supera lo stupore futuristico, per sfociare nel sorprendente, miracoloso. Vedere persone in sedia a rotelle poter rispondere al citofono tramite pc, oppure spegnere la luce con il battito delle mani è fantastico. Tale tecnologia ci porta lontani dalla visone di UMANOIDE O ANDROIDE, ci si allontana dalle tecnologie invasive che generano tali creature artificiali. Penso che la domotica si possa inserire nelle tecnologie integrative che permettono l'integrazione del corpo, il miglioramento (es. tecnologia estetica), il potenziamento(es. protesi chimiche), il sostegno (es. computer a scuola o domotica). Il testo della Murdaca "cervello-mente-corpo: la motricità nella disabilità" penso sia un testo emblematico in relazione a tale argomentazione. L'autrice dimostra che solo attraverso una strategia integrata si arriverà alle pari opportunità, si riconosce il corpo capace di attivare o reprimere le emozioni. Alla luce di questo penso che la domotica, sia la giusta tecnologia innovativa che meglio riuscirà ad attivare, attraverso la derivata autonomia del diversabile protagonista, le emozioni positive che guideranno la vita del diversamente abile con un handicap ridotto al minimo.

“Domotica”, “casa intelligente”, “automazione ambiente” sono tutti sinonimi di una stessa scienza che studia particolari sistemi per automatizzare l’abitazione e facilitare di conseguenza l’adempimento di molte azioni che solitamente si svolgono in casa.
Le origini della domotica si radicano intorno agli anni ’70 quando cominciarono ad essere studiati e realizzati i primi progetti che permettevano l’integrazione di più sistemi fino ad arrivare, oggi, a metterne a disposizione innumerevoli. Capaci di controllare l’ambiente domestico, alcuni di essi sono stati studiati appositamente per disabili che vogliono conquistare la loro autonomia e migliorare la qualità della vita, altri ideati invece per automazioni di processi industriali o per necessità di estetica e design. Ma perché Domotica e disabilità?
Secondo l’ O.M.S. la disabilità è “ la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e ambientali che rappresentano le circostanze in cui l’individuo vive “. Si pensi all’ICF, alla nuova considerazione della disabilità che non rappresenta più una condizione clinica a se stante e isolata dal resto del mondo ma una realtà interattiva che va a coniugarsi con quella circostante. Dunque la presa in considerazione non solo degli aspetti medici, ma anche aspetti sociali ed il contesto ambientale in cui vive la persona.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità è stata approvata a New-York il 13 Dicembre 2006 con lo scopo, appunto, di combattere ostacoli, barriere, pregiudizi e garantendo un’eguale ed effettiva protezione legale contro ogni genere di discriminazione, definendo una nuova politica per le persone con disabilità basata sulla tutela dei diritti umani.
Un “disabile”, dunque, che oggi dovrà vivere la propria vita da protagonista tendendo al raggiungimento di un equilibrio fisico-psichico e spirituale.
Abbiamo riflettuto più volte sul concetto di “Disabilità” o su quello di “handicap”, durante il corso; abbiamo più volte pensato a quanti possono essere i limiti che un soggetto con disabilità può incontrare nell’esecuzione delle più banali delle attività quotidiane, a quanti ostacoli e barriere può incontrare. L’abbiamo fatto con l’esercizio dell’orologio. Poi abbiamo ascoltato la testimonianza di Adele che in tutta la sua dignità ci ha spalancato le porte della sua vita, delle sue giornate, delle sue emozioni.
E credo che ci sia stata data ogni volta un’opportunità sempre nuova e maggiore per riflettere ed arricchire la nostra “cassetta degli attrezzi” .
Riproviamo ancora una volta, per un istante, a pensare a quante azioni, nell’arco della giornata, siamo talmente abituati a svolgere da non farci nemmeno più caso: apriamo la porta di casa per uscire e suoniamo il campanello per rientrare; accendiamo la luce quando fa buio e la spegniamo se vogliamo dormire; apriamo la finestra se sentiamo caldo e chiudiamo le tapparelle se scoppia un temporale; rispondiamo al telefono quando squilla o facciamo “zapping” con il telecomando della televisione quando siamo stufi dei soliti programmi trasmessi. Potremmo andare avanti per ore a citare innumerevoli cose: ma se un giorno non fossimo più in grado di svolgere da soli nemmeno la più semplice di esse? Quanto ci sentiremmo inutili e frustrati nel dover chiedere in continuazione: “Mi cambi canale per favore? Puoi abbassare il volume? Mi apri la porta del bagno?”
Ed ecco che l'utilizzo delle nuove tecnologie nel campo della disabilità ha portato profonde innovazioni anche per quella che è la qualità della vita stessa…
Domotica.
Adattare le abitazioni ed i luoghi in funzione di particolari esigenze , utilizzando ausili tecnologici e automatizzando i servizi è un passo in avanti per la conquista della maggiore autonomia possibile della persona con disabilità: un ambiente “domotizzato” ad esempio rileverà che la persona non è più sdraiata ma che si sta alzando dal letto e la luce si accenderà automaticamente così come la porta scorrevole della camera si aprirà.
È impressionante quanti passi in avanti si stiano facendo … a volte basta dare una sbirciata ai vari video proposti su Internet per rendersene conto : eppure ritengo che di fronte a questo universo bello, scintillante e facile che è quello che le tecnologie continuamente ci propogono, bisogna pur sempre mantenere una posizione critica e consapevole.
Che una casa domotizzata agevoli la vita di una persona con disabilità è dimostrato e che ben venga. Ma la vita non è solo lì, tra le mura di casa. È anche oltre, all’esterno, tra gli altri e con gli altri. Laddove purtroppo, i problemi continuano ad esserci malgrado i “tentativi”…
Non so se una casa domotica sia per tutti … ma sicuramente credo non debba essere solo per pochi …
E questo, ora, uno degli obiettivi da imporsi …

Il termine domotica deriva dal latino domus che significa "casa e si occupa dello studio delle tecnologie che servono a migliorare la qualità della vita nelle case.svolge un ruolo importante. sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome o programmate dall'utente. questo permette a persone con disabilità di condurre una vita quasi autonoma, aiutarli quando si è in difficoltà ... e veramente straordinario che con un semplice telecomando si possano svolgere tante attività x noi banali ma loro molto difficili essendo disabili ... mi ha colpito molto l’ultimo video dell’elenco(quello che ha inserito la prof https://www.youtube.com/watch?v=kb4uNvRJnRw&feature=related ) inizialmente in modo positivo poiché notavo la gioia di preparare il pranzo per degli “amici “ se cosi li possiamo definire e poi sono rimasta delusa del fatto che non sono arrivati e che non l’hanno neanche avvisato … spero veramente in un futuro migliore sia tecnologicamente e mentalmente … per loro basta veramente un semplice sorriso o una telefonata anche per chiedergli il loro umore... è bello qnd loro capiscono che li vuoi bene e verrai sicuramente ricambiato

vincenza d'agostino ha scritto:Il termine domotica deriva dal latino domus che significa "casa e si occupa dello studio delle tecnologie che servono a migliorare la qualità della vita nelle case.svolge un ruolo importante. sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome o programmate dall'utente. questo permette a persone con disabilità di condurre una vita quasi autonoma, aiutarli quando si è in difficoltà ... e veramente straordinario che con un semplice telecomando si possano svolgere tante attività x noi banali ma loro molto difficili essendo disabili ... mi ha colpito molto l’ultimo video dell’elenco(quello che ha inserito la prof https://www.youtube.com/watch?v=kb4uNvRJnRw&feature=related ) inizialmente in modo positivo poiché notavo la gioia di preparare il pranzo per degli “amici “ se cosi li possiamo definire e poi sono rimasta delusa del fatto che non sono arrivati e che non l’hanno neanche avvisato … spero veramente in un futuro migliore sia tecnologicamente e mentalmente … per loro basta veramente un semplice sorriso o una telefonata anche per chiedergli il loro umore... è bello qnd loro capiscono che li vuoi bene e verrai sicuramente ricambiato

grazie a lei prof di averci fatto "crescere" e migliorare il nostro vivere!

Introdurre questa tecnologia così avanzata nelle case dei disabili,la domotica è importante per i disabili in quanto possono essere autonomi ed indipendenti.


GRAZIE PROFESSORESSA DI AVERCI DATO OPPORTUNITà DI SEGUIRE QUESTO CORSO MOLTO INTERESSANTE...

Inizio col dire che mi dispiace davvero tanto che sia finito questo corso perché è stato davvero un corso colmo di emozioni ed esperienze vissute insieme a tante colleghe.Ringrazio lei Prof.Briganti e la tutor Nunzia per averci dato la possibilità di esprimere le nostre emozioni e sensazioni attraverso questo meraviglioso FORUM.Concludo questo mio pensiero sottolineando quello che disse lei prof.Briganti ovvero:che abbiamo iniziato con la resilienza e finiremo con la resilienza e spero quindi attraverso di essa a non cadere più giù ma di guardare sempre avanti e soprattutto di sorridere sempre alla VITA!GRAZIE...
La Domotica è una scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati. Il termine domotica deriva dal latino domus che significa "casa". Come si potrà facilmente evincere dal contenuto della voce, questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed informatica.La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. L' esempio è stato il video visto in aula dal titolo "Domotica per i disabili" in quanto abbiamo visto in una casa abitata da un disabile che con un impianto elettrico intelligente può autoregolare l'accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore o ancora rispondere meccanicamente tramite un computer al videocitofono o rispondere a una chiamata di un amico.
Quindi una casa per disabili è definita "casa intelligente" in quanto indica un ambiente domestico opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato il quale mette a disposizione per il disabile impianti che vanno oltre il "tradizionale", dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome secondo reazioni a parametri ambientali di natura fissa e prestabilita o programmate dal disabile stesso.Infatti ritengo che sia importante questo aspetto della domotica per i disabili che giorno dopo giorno svolgono una vita migliore è serena senza più essere sempre dipendenti da qualcuno finalmente ''LIBERI'' anche attraverso piccole cose che spesso noi normodotati sottovalutiamo.

Come viene detto in uno dei video la domotica è l'automazione di una casa , una serie di dispositivi all' interno dell' impianto elettronico ,che aumentano il confort.Grazie a ciò ,molti disabili riescono a gestire la propria casa ,da un punto qualsiasi, senza il minimo sforzo fisico, avvalendosi di ausili che regolano la temperatura in varie stanze della casa,creano l'atmosfera giusta per guardare la tv e aiutano a prevenire furti ,incendi e così via..Io credo che sia una cosa fantastica il miracolo della tecnologia ,ed è fantastico vedere una persona disabile che riesce a vivere da sola in modo autonomo e felice..

La scienza che va ad occuparsi dello studio delle tecnologie mirate a migliorare la qualità di vita nelle case si chiama "Domotica"...Ruolo importante svolge nel rendere "intelligenti" sistemi,apparecchiature,impianti...Così facendo il contesto domestico mette a disposizione degli utenti impianti non tradizionali,dove sistemi e apparecchiature possono svolgere funzioni programmate dall'utente stesso...Tipi di abitazioni simili,permettono a tali persone di condurre una vita quasi autonoma...Esempio palese può essere "Andrea Ferrari",ragazzo di cui abbiamo visto un filmato in aula...Vive da anni su di una sedia a rotelle,ma ciò non lo ostacola nel vivere da solo,in una casa dove proprio questo tipo di tecnologie,gli permettono una certa e discreta autonomia,nonostante le sue condizioni...A mio modesto parere il tutto può avere dei pro,ma anche dei contro...Perchè se è vero che queste attrezzature possono servire tantissimo,è anche vero che non sono accessibili a tutti,e quindi lo stato potrebbe muoversi,magari con un sovvenzionamento...Inoltre penso a quanto possano essere utili tali impianti,ma è anche vero che una persona che vive in quelle condizioni,abbia bisogno anche di un affetto emotivo e sentimentale...

La tecnologia è oggi in grado di dare maggiore autonomia ai disabili offrendo loro ausili atti alla riabilitazione del proprio stile di vita per aiutarli a vivere, a muoversi con facilità, a comunicare con il mondo esterno attraverso lo sviluppo sempre più consolidato dell’informatica e dell’elettronica. Parliamo, quindi, di domotica, di una sorta di casa intelligente capace di eliminare anche le semplici barriere casalinghe raggiungendo indipendenza o anche un valido sostegno a chi assiste. Il disabile potrà raggiungere in questo modo anche una vita del tutto autonoma nella propria casa, senza dover chiedere continuamente, che come affermava Adele non ama fare. Certo tutto questo deve rappresentare un aiuto ma non significa “abbandonare” la persona da solo nella casa, anzi, realizzarsi ed integrarsi ancora di più nella società perché prima di tutto è importante il contatto e la relazione con l’altro. Il contesto e l’ambiente in cui si vive, infatti, influiscono sicuramente molto sul processo resiliente del soggetto con handicap, e la domotica sicuramente consente l’aumento della valorizzazione della persona come ruolo attivo, con proprie idee e azioni da poter svolgere in modo indipendente, come dai video visionati anche semplicemente cucinare in modo autonomo pur stando seduti sulla carrozzina, grazie ad arredamenti personalizzati.
Sotto una visione del tutto realistica, però, dobbiamo essere consapevoli che chi può usufruire di queste tecnologie sono solo coloro che hanno una possibilità economica maggiore alla media. E poi un altro punto di vista è sì dare importanza all’abitazione, dove attraverso la domotica tutto è possibile e si ha certamente maggiore sicurezza, ma poi il mondo esterno presenta di fatto mille barriere difficili da superare. Infatti la stessa Adele ci ha fatto riflettere non tanto sulle barriere casalinghe ma piuttosto su tutte le innumerevoli presenti all’esterno quando basterebbe anche un po’ di impegno da parte di tutti in modo che anche “il fuori” possa essere accogliente.

La domotica è la scienza che studia particolari sistemi per automatizzare l'abitazione e facilitare di conseguenza l'adempimento di molte azioni che solitamente si svolgono in casa.
Nata per lo sfizio di un facoltoso, oggi la domotica è diventata un'arma indispensabile per i disabili motori molto gravi che vogliono riappropriarsi della loro autonomia.
Troppo spesso a seguito di traumi fortemente invalidanti, molte persone si trovano nelle condizioni di dover dipendere dai propri familiari o da qualche sconoscuto ,ma grazie alla domotica la persona riesce ad avere una propria autonomia e a non dipendere più dagli altri.
Ritengo che questa tecnologia sia un attimo ausilio per le persone diversamente abili ,fa crescere in loro la possibilità di avere un futuro diverso da ciò che pensavano prima di questa grande invenzione.