Pedagogia della disabilità 2010-11

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Pedagogia della disabilità 2010-11

Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti a.a. 2010-11 periodo marzo-maggio 2011


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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  vincenza de cristofaro Mar Mag 03, 2011 4:13 pm

    ADELE:"DONNA FORTE E CORAGGIOSA "

    Oggi 2 Maggio grazie alla prof.briganti tutti noi abbiamo avuto l'occasione di conoscere una straordinaria persona con disabilità .Adele.Ella ci ha raccontato la vita che svolge ogni giorno e le numerose barriere architettoniche che incontra.Adele è una donna forte e coraggiosa colpita da virus che ha colpito un muscolo della gamba è stata a Roma e al santobono ,ha subito un operazione alla spina dorsale con solo sei mesi di vita stando per 2 anni a letto ma nonostante ciò ha superato quest'ostacolo ed è andata avanti .Ha difficoltà ad affrontare la giornata perchè ha molti ostacoli da superare :a partire dalle scale della casa fino a bere un semplice caffè ,mezzi di trasporto funzionabili 10 su 20 ma nonostante ciò non ama chiedere vuole essere indipendente ."l'indipendenza è la prima cosa".Viaggia con una carrozzina elettrica con 6 ore di autonomia ringrazia Dio di farla arrivare a destinazione,cerca di superare le paure da sola perchè solo lottando riesce ad andare avanti ,non si arrende mai non riesce a dire: "non ce la faccio " anche se tutto ciò può essere pericoloso lo fa.Ha dovuto lottare con il condominio per il palazzo, per l'ascensore ,ha lavorato,ha ricamato ha avuto una forza straordinaria che come ha ribadito più volte l'ha trovata dalla fede,dalla famiglia, dagli amici ma soprattutto dal carattere FORTE. Si è sentita più volte emarginata ,estranea da tutti noi ,si sente single su tutto ,non riesce ad integrarsi con gli altri perchè loro non le danno la possibilità.Infatti da ciò ha dedotto :"Noi siamo soli,non appoggiamoci agli altri ma dobbiamo pensare a noi stessi . E poi dalle sue parole: dobbiamo essere semplici, umani,noi stessi ,senza paura di... ,non dobbiamo fare pietismo ,la verità fa male ma chi lo dice è perchè davvero ti vuole bene ,bisogna chiedere scusa se si sbaglia mi ha fatto riflettere molto su come comportarmi qualora intrapendessi la carriera di educatore .Concludo ringraziando vivamente la signora Adele per aver condiviso con noi la sua storia.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Rusciano Deborah C Mar Mag 03, 2011 4:23 pm

    Il laboratorio di ieri è stato speciale, diverso dai precedenti, durante la lezione abbiamo avuto la fortuna di ascoltare l’esperienza significativa di Adele, che attraverso la sua storia ci ha tramandato innumerevoli messaggi di vita.
    Adele è una signora disabile, a causa della poliomelite è costretta a vivere su una carrozzella elettrica che ha sei ore di autonomia e a combattere con numerose barriere architettoniche e mentali che incontra quotidianamente: per poter raggiungere la nostra università ieri ha preso un pullman dopo 4 anni, nel momento in cui esce di casa, nel parco in cui vive motorini e macchine si dispongono davanti agli scivoli per disabili e ciò non le permette di circolare facilmente.
    In casa tali barriere sono state eliminate perché vi sono degli appoggi che le permettono di muoversi con facilità perché “lei non ama chiedere” vuole sentirsi indipendente, Adele non vuole scoraggiarsi dinanzi agli ostacoli ma vuole combatterli per sconfiggerli, non ama dire “non ce la faccio” perché “volere è potere”, per questo suo carattere forte e determinato il padre spesso la chiamava “pericolo è il tuo mestiere”; per quanto riguarda l’ascensore del suo palazzo questa è stata modificata dopo molto tempo, ha combattuto molto per ottenere ciò, ha dovuto subire umiliazione perché molte persone ignoravano il suo disagio, erano disinteressate e non solidali.
    Molte sono state le barriere mentali con cui Adele ha combattuto, ha lottato per stare “con i cosiddetti sani” ma nonostante ciò non si accetta ma convive con la sua disabilità perché “la società non l’accoglie come se fosse una persona sana”.
    Adele purtroppo si sente sempre una persona diversa, la frase da lei espressa che allo stesso tempo mi ha colpito e rattristito è “noi non siamo uguali a voi”.
    Perché ha detto ciò? Qual è il motivo di tale affermazione?
    Adele attraverso il suo racconto ci invita ad essere semplici, umani e senza paura di….,in particolare ci induce a non fare affidamento agli altri, ma di essere indipendenti e fare riferimento solo esclusivamente alle nostre forze “perché gli altri se ne vanno via”. Perché tanta diffidenza nei confronti dell’altro?
    Le domande che mi sono posta trovano risposta nell’esperienza vissuta da Adele perché lei ad un certo punto del suo racconto mette in evidenzia il rapporto con altre persone, e come tali persone sono disinteressate e non sensibili nei confronti dei diversamente abili, infatti Adele non si sente accettata dalla società che la emargina e la fa sentire vittima di pregiudizi.
    E’ a questo punto che voglio fare riferimento al testo “ COMPLESSITA’ DELLA PERSONA E DISABILITA’” DI ANNA MARIA MURDACA. Tale testo mira alla costruzione di una nuova cultura della disabilità, bisogna abbandonare la logica dell’inserimento e fare riferimento all’inclusione attraverso l’ottica della globalità, è necessaria una nuova cultura della disabilità che prende in considerazione la persona in evoluzione che è colta nella sua dimensione olistica.
    L’obiettivo è la” valorizzazione della persona umana con il rispetto delle differenze”,secondo l’ ICF, LA SOCIETà, LA FAMIGLIA, IL CONTESTO ,sono elementi che possono influenzare lo stato di salute e per questo che dobbiamo soffermarci sulla complessità della persona con disabilità, di conseguenza “non si dovrebbe definire nessuno per sottrazione perché le persone si devono considerare per le loro capacità e non per ciò che non sanno fare, nel momento in cui parliamo di disabilità facciamo riferimento a persone quali “esseri” complessi ,unici ,irripetibili e per questo degni di rispetto.
    Ringrazio di cuore la professoressa che ci ha dato l’opportunità di conoscere Adele e in particolare ringrazio Adele per la lezione di vita tramandata
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  StefaniaPerna Mar Mag 03, 2011 4:29 pm

    Le barriere architettoniche sono state oggetto della nostra riflessione in un paio di lezioni quasi all’inizio del corso: un invito a pensare quanti ostacoli una persona con disabilità può incontrare nelle più banali delle nostre attività quotidiane.
    Abbiamo immaginato, riflettuto,cercato nel nostro piccolo di metterci “nei panni di..” …. Per poi renderci conto di quanti limiti esistono nella società, nelle politiche, nei fatti …. E nella mente delle persone.
    Quel “diverso” che viene isolato, ignorato, non compreso, per il quale si prova compassione, desiderio di essere solidari … oppure si resta lì inchiodati dall’orrore per il suo corpo deforme. E non lo si ascolta, si prova pena … e si cambia strada senza ricordare che è pur sempre un uomo, una donna o un bambino.
    Oggi quelle nostre sensazioni hanno avuto la possibilità di un riscontro .
    Adele.
    Ci ha raggiunti in aula a metà lezione dopo “un viaggio” a bordo della sua carrozzina elettrica.
    Che dire … le sue parole, inizialmente sussurrate un po’ per l’emozione, un po’ per l’imbarazzo … sono diventate sempre più forti, sempre più determinate. Il racconto della sua storia, della sua infanzia, la non accettazione di se stessa perché la società non l’accetta, il pietismo, la solitudine, poi la convivenza con il suo status, i suoi amici pochi ma buoni.
    Il rapporto con la fede, la volontaria Rosaria. Il suo carattere, l’importanza della famiglia.
    E la dignità, prima di tutto .
    Un percorso tracciato spontaneamente, in modo trasparente, senza vergogna. “Non riesco a dire che non ce la faccio se prima non ho provato” o ancora "Ho lottato con me stessa per stare con il mondo”…
    “sono single in tutto” …
    Poi un invito diretto a noi … “ non fate pietismo, siate semplici, siate umani, siate voi stessi senza paura…” pur ribadendo le difficoltà che si incontrano inevitabilmente … perché in fondo non esistono regole o protocolli che ti garantiscono il “giusto modo” sempre...
    Suo padre la definiva “il pericolo è il mio mestiere” … ebbene Adele ce lo ha dimostrato con le sue parole, con le sue battute.
    Mi viene in mente quel proverbio cinese che abbiamo letto in aula qualche tempo fa “DAI UN PESCE AD UN UOMO E LO NUTRIRAI PER UN GIORNO. INSEGNAGLI A PESCARE E LO NUTRIRAI PER TUTTA LA VITA”
    Credo che il messaggio di Adele sia in un certo senso lì … in quel desiderio di autonomia, di non compassione, di rispetto per la sua dignità di persona . Di persona che come tutti ama, soffre, può essere felice o triste … aver desiderio di andare al bar per un caffè, di rispondere o meno ad un messaggio.
    Ci ha insegnato qualcosa … credo che ad ognuno di noi sia arrivato almeno un messaggio di Adele.
    Ci ha ricordato che la disabilità “non è un mondo a parte ma una parte del mondo” … ci ha ricordato che per i problemi banali non vale la pena spargere lacrime. Perché in fondo qualsiasi cosa vogliamo fare … noi possiamo.
    Sembra retorica … eppure quante volte lo dimentichiamo ...
    Grazie Adele!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  AlessandraPalermo Mar Mag 03, 2011 4:31 pm

    Ieri abbiamo ascoltato l'esperienza personale di una signora disabile,Adele. Si e presantata all'università con la sua carrozzina,durante il suo racconto ho percepito dalle sue parole tanta rabbia,ci ha detto che dopo tante denuncie, qualcosa sta cambiando,spesso non può camminare sui marciapiedi perchè anche se ci sono gli scivoli, spesso trova macchine e motorini parcheggiati.All'inizio non si accettava ma grazie al suo carattere forte, alla famiglia, agli amici è riuscita a superare e vivere la vita.Durante il suo racconto ha detto una frase molto forte, che non si accetta perchè è la società a non accettarla,e che bisogna essere se stessi senza nessuna paura.Da quando sto seguendo questo corso,ho capito quanto è difficile la vita per alcune persone e mi ritengo una stupida quando definisco la mia vita piena di problemi.Penso che devo solo ringraziare il signore per tutto quello che ho e finirla di lamentarmi le cose inutili.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  brigidaannunziata Mar Mag 03, 2011 4:34 pm

    Ieri quando la prof ha detto che ci avrebbe presentato una sua amica di nome Adele non credevo che fosse una persona con disabilità,credevo che fosse una persona che voleva portare qualche testimonianaza di come approcciarci alle persone disabili.
    Ma quando ho visto entrare Adele con la sua carozzella mi sono ricreduta e ho pensato che di sicuro sarebbe stata una bella esperienza nell'ascoltare la sua testimonianaza,come alla fine si è rilevato.
    Appena Adele ha iniziato a parlare si sentiva dalla sua voce tremante che era emozionata ma allo stesso tempo arrabiata,e che non accettava la sua situazione, ma nonostante cio è una donna da ammirare perchè nonostante abbia trascorso una vita difficile è riuscita soprtattutto con la sua testardagine ad essere una persona "AUTONOMA"come lei stessa si definiva.
    Ma nonostante la sua forza di volontà incontra degli ostacoli tutti i giorni a causa delle barriere archittetoniche che trova nel percorso dall esterno del palazzo,agli autobus,e per fino se vuole bere un caffè con gli amici in un bar. Ma per lei le barriere architettoniche più difficili da superare sono gli "altri"i cosidetti "NORMALI"che trattano Adele come se non esistesse,come se non la vedessero,ad esempio come è successo quando si è trovata dinanzi all'ascensore dell'università e un grupp di 5 ragazzi solo una le ha rivolta la parola ed è stata cortese ad accompagnarla fino all aula,è ciò che fa scaturire in Adele un rifiuto,la non accettazione di se stessa perchè si sente non accettata dagli altri.
    La presenza di Adele è stata per me un momento di riflessione a come non bisogna mai scoraggiarsi per ogni piccola sciocchezza che la vita ci dà,ma bisogna andare avanti e combattere,perchè i veri problemi della vita non sono quelli che noi ci creiamo per un amore,un amicizia o per un esame andato male,i veri problemi sono quelli che deve affrontare Adele,e tante altre persone come lei,giorno dopo giorno.
    Voglio concludere dicendo che bisogna far capire alla gente che anche i disabili sono persone normali con dei sentimenti,che possono innamorarasi,che sanno divertirsi e che non bisogna guardarli come se fossero alieni venuti dallo spazio perchè loro si sentono uguali a NOI.........!!!!!!!!!
    concludo con una frase di adele che mi ha colpito tantissimo
    <<SIATE SEMPLICI,SIATE UMANE,SIATE VOI STESSE SENZA PAURA DI.....>>
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    Messaggio  rosa micillo Mar Mag 03, 2011 4:46 pm

    Il laboratorio di ieri è stato davvero indimenticabile!
    Il racconto della gentile signora Adele ha toccato tutti nel più profondo.
    Apprezzo davvero tanto la forza di questa donna che è venuta a raccontarci di sè,delle sue difficoltà e della sua vita che non è di certo semplice.
    Adele ci ha raccontato delle barriere che ormai ogni giorno le si presentano inoltre ha dovuto combattere per ricevere una rampa nel proprio palazzo.
    Ho inviadiato tanto il Coraggio di questa donna che si è aperta a noi senza timore.La sua forza di reagire è dettata dalla Fede,dalla Famiglia e dai suoi amici.
    Il contatto con altre persone è molto significante,aiuta a trovare la forza e la pazienza per andare avanti in questa vita che è stata programmata cosi!
    La fede, principalmente ,credo sia il miglior conforto.Solo Colui che ci legge nel cuore può capirci davvero e sostenerci nei momenti difficili.
    La sua compagnia di viaggio è , ormai,una sedia a rotelle:programmata a tempo;sta alla signora Adele regolarsi nelle uscite.
    La cosa che mi ha colpito di più nelle sue parole è stata quando ci ha parlato della sua voglia di indipendenza!Lei non vuole pietà,non vuole che le persone le diano il loro aiuto solo perchè genera questo sentimento.Vuole riuscire da sola in quante più cose possibili.Questo atteggiamento la fa sentire più forte e più autonoma e in questo la ammiro tanto!!
    Ora sta a "noi"(come unica società) saperci comportare,saper dare il nostro contributo senza menefreghismo ma mettendo in atto semplici gesti di altruismo e disponibilità!
    Non etichettare subito nella maniera più facile perchè non è cosi!
    Ognuno ha il proprio dolore e noi da futuri Educatori dobbiamo renderci utili per quello che siamo diventati(dopo la laurea cheers ).
    Diana Telese
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    Messaggio  Diana Telese Mar Mag 03, 2011 5:05 pm

    Ieri abbiamo incontrato Adele e le sue sono state parole così intense che non mi sono proprio chiesta di quale tipo di deficit fosse portatrice! Ho apprezzato tanto la sua sincerità nel parlare del disagio che quotidianamente deve affrontare e mi sono sentita profondamente in colpa quando ha affermato:
    " Io non mi accetto perchè la società non mi accetta!". E' infatti la società a creare la sua situazione di svantaggio, la condizione di handicap appunto, perchè la barriere architettoniche le impediscono di svolgere delle attività semplici come prendere l'autobus o andare a prendere un caffè.
    Le sue armi diventano dunque il coraggio, la forza e l'amore dei suoi cari, ma questi elementi da soli non bastano e non devono bastare. Non basta che Adele abbia a sua disposizione una carrozzina elettrica con un'autonomia di sei ore se poi incontra ostacoli dappertutto che non le consentono di proseguire come dovrebbe. Tutto ciò mi fa rabbia, viviamo in una società sviluppata ma incivile per certi aspetti.Adele è una donna forte che cerca di superare le sue paure e di essere indipendente. Mi ha colpito quando ha detto :" io cerco di non dire mai non ce la faccio, devo prima provare e poi dico che non posso farcela".
    Questo è un grande insegnamento per tutti noi che alla minima difficoltà ci avviliamo e poi ci arrendiamo forse proprio perchè siamo abituati ad avere tutto e subito. Attraverso le parole di Adele abbiamo potuto riflettere anche sul fatto che i nostri atteggiamenti possono costituire un ostacolo al riconoscimento della persona con deficit. Il pietismo, ad esempio, non aiuta queste persone anzi le fa sentire ancora più emarginate. Capiamo bene che il nostro desiderio di essere solidali non deve tradursi in un semplice accudimento ma nell'impegno volto all'emancipazione. tongue
    Sarà stato difficile per Adele trovarsi di fronte ad una marea di persone e dover raccontare della propria storia ma vorrei ringraziarla per il coraggio perchè grazie a lei ho capito che "non devo aver paura di...." quando incontro una persona con deficit perchè l'importante come ha detto lei è essere se stessi, l'importante è fare ciò che realmente ci si sente di fare perchè è questo che fa la differenza!
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    Messaggio  Adriana Moscatiello Mar Mag 03, 2011 5:10 pm

    E' sempre molto bello condividere emozioni insieme ad i miei colleghi durante il corso. I miei complimenti vanno innanzitutto alla prof che da sempre si è messa a disposizione per questo corso ed ha dato sempre tutta se stessa per esprimerci al meglio i concetti non tanto facili da comprendere. Questi incontri con persone come Adele sono molto formativi, aiutano veramente tanto a farci compredere ancora meglio la complessità che si trova attorno alla disabilità..E' veramente una donna molto forte ed io la stimo veramente tanto. Dal primo momento ho trovato interessante il modo di interagire insieme agli altri, il forum, gli incontri, esprimere giudizi in aula durante la visione di video, sono tante piccole cose stimolanti che hanno reso questo percorso molto istruttivo ed anche divertente.. il fatto di condividere un forum, come il collaborare in aula, scambiarci idee e opinioni sui diversi airgomenti ci ha uniti molto e aiuta tutti noi ad affrontare al meglio questo tipo di argomento e questo tipo di esame...A volte mii sembra di trovarmi tra i miei amici di sempre perchè si è creato grazie alla collaborazione della prof una forte sintonia tra di noi. Grazie quindi ad Adele che ha reso ancora più chiaro il fatto che non esiste UN DIVERSO, e alla prof che ha reso tutto ciò possibile.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  vincenza d'agostino Mar Mag 03, 2011 5:15 pm

    Le parole di Adele mi hanno colpito e fatto riflettere "Ho lottato con me stessa per stare al mondo, per stare con voi. Cerco di superare le mie paure, le affronto. Non si tratta di forza, è questione di carattere, e poi mi hanno aiutata la fede, la famiglia, gli amici". In questa signora ho trovato una gran forza di vita e grande “invidia” x il suo modo di essere e per il suo grande e forte coraggio di come affronta la vita. volere è potere nella vita, e bisogna dire "non ci riesco" solo quando ci si impegna fino in fondo e non ci si riesce ma solo alla fine mai dire non ci riesco se non si prova perchè le paure vanno affrontate sempre!!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Adele

    Messaggio  angelaesposito Mar Mag 03, 2011 5:21 pm

    voglio ringraziare la prof.ssa per averci fatto conoscere una persona davvero speciale:ADELE.
    Adele è una disabile,che vive sulla sedia a rotelle sin dalla nascita a causa di una malattia.
    Quando Adele è entrata in aula ho avvertito il suo disagio e le sue prime parole erano cariche di paura,ma poi si è aperta a noi e ci ha raccontato la sua vita, ci ha spiegato che per lei è dura vivere così perchè tutt'ora non si accetta.
    Ci ha raccontato una sua giornata tipo,rilacciandola al nostro esercizio dell'orologio,ma il racconto di adele è stato davvero significativo perchè lei in prima persona vive quese barriere architettoniche che non le permettono di vivere serenamente la sua disabilità. Infatti ci ha raccontato che ha dovuto lottare per modifcare l'ascensore del suo palazzo dato che non entrava la carrozzina,è riuscita a far mettere la discesa all'uscita del suo palazzo ma ci ha anche detto che spesso trova macchine davanti ed è quindi difficile passarci!
    La testimonianza di adele mi ha commosso davvero tanto, mi ha riflettere su quanto noi siamo fortunati e a volte nn ce ne accorgiamo, questo incontro per me è stata una grande lezione di vita, e perdipiù mi ha fatto capire che nella mia vita voglio proseguire in questo campo per aiutare chi ne ha bisogno.
    Ci sono state delle frasi molto significative di adele:
    " non usate il pietismo con i disabili ma siate umani"
    "io non mi accetto perchè la società non mi accetta"
    "noi siamo come voi,ci innamoriamo,ridiamo,ci arrabbiamo"

    Infine vorrei concludere con il ringraziare adele per la sua testimonianza!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Filomena Cirillo Mar Mag 03, 2011 5:26 pm

    La lezione di lunedì è stata estremamente emozionante, perché non mi era mai capitato fino ad ora di avere un’esperienza diretta di ciò che avevo già studiato (testimonianza di barriere architettoniche) …
    Abbiamo più volte parlato delle difficoltà che si trovano a dover affrontare ogni giorno le persone con disabilità, ma non immaginavo fossero davvero così tante. Adele(colei che ha parlato delle sue difficoltà in quanto disabile) infatti ha detto che dieci autobus su dieci non sono dotati di attrezzature per i disabili, marciapiedi senza discese e per questo è costretta ad affrontare il pericolo giorno dopo giorno … Io non riesco a concepire come sia possibile che una persona deve lottare anche per poter accedere in casa propria (come ha dovuto fare Adele con il proprio condominio),deve lottare per poter vivere la propria quotidianità come tutti gli altri, solo per delle differenze fisiche … Non riesco a concepire il fatto che persone disabili debbano essere definiti oppure direttamente approcciati in modo diverso; tutti siamo diversi fisicamente, ma come ci ha ricordato Adele tutti abbiamo un cuore, tutti proviamo dei sentimenti che possano essere rabbia , gioia, amore,ecc … quindi non può essere una carrozzina a far catalogare tali persone fuori dalla società . Quando Maria Rosaria, la donna che era con lei ha detto che Adele ha un carattere forte(il quale si notava benissimo anche dal fatto che lei più volte ha ripetuto che non le piace chiedere …) e ha sempre qualcosa da insegnare, non si sbagliava affatto, infatti mi è bastato ascoltarla meno di un’ora per stimolare la mia riflessione su tanti aspetti importanti della vita. Ci sono delle frasi ascoltate durante questa lezione che mi resteranno credo per sempre impresse nel cuore, come: “ Non bisogna mai arrendersi senza aver provato”; “Nella vita si può sbagliare e bisogna chiedere scusa”; “Nella vita bisogna saper perdonare”; “Nella vita non bisogna mai appoggiarsi agli altri, altrimenti non si è se stessi”. Che dire, la sua forza d’animo è davvero UN GRANDE INSEGNAMENTO DI VITA!
    Inoltre quando la sig.ra Maria Rosaria ha detto che bisogna amare il prossimo e che si deve sempre sorridere, perché il SORRISO è la cosa più importante, mi si è davvero riempito il cuore, perché io ho quasi concluso un corso di clown-terapia grazie al quale davvero ho imparato ad affrontare le giornate con un’energia diversa … E posso assicurare che vedere bambini, nel mio caso, che a stento riescono a muoversi (perché affetti da gravi patologie oppure perché sono malati oncologici) , ma che fanno di tutto per poter sorridere, non ha prezzo, dà una gioia immensa, indescrivibile; è per questo che dopo aver ascoltato Adele e dopo aver ascoltato la testimonianza come volontaria della sig.ra Maria Rosaria ho provato UNA FORTE EMOZIONE!

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    Messaggio  anna raffaella carannante Mar Mag 03, 2011 5:31 pm

    Ieri si è tenuta un'altra lezione di pedagogia della disabilità , una lezione significativa nel vero senso della parola perchè la docente ci ha presentato ADELE una signora disabile affetta da una malattia che non gli permette i movimenti perchè i suoi muscoli SI sono atrofizzati in seguito ad un virus . Adele oggi è su una carrozzina perchè le sue gambe non c 'è la fanno più , e lei ci ha spiegato le difficoltà che incontra ogni giorno per strada con la carrozzina . Ha spiegato che incontra ostacoli quando deve salire negli autobus o magari per strada perchè non ci sono delle pedane , degli scivoli che le permettono di camminare tranquillamente . Ora Adele è aiutata da una signora che fa volontariato e con lei ha un rapporto davvero molto bello ed esplicito , perchè ridono , scherzano insieme ma spesso litigano anche , queste sono le parole della signora che assiste ADELE . La cosa che mi ha colpito di ADELE è stata la sua forza interiore , ha raccontato che lei è stata anche operata alla spina dorsale ed è stata circa 2 anni a letto senza muoversi , ma ha affontato la cosa con molta positività anche se in un primo momento non si accettava e aveva vergogna della sua malattia e del fatto che doveva stare su una carrozzina , infatti ha detto che inizialmente nascondeva la sua carrozzina perchè nessuno poteva e doveva sapere della sua malattia . Adele ha spiegato anche in seguito a delle domande che le sono state poste come era strutturata la sua casa , e ha detto anche che a lei piace essere indipendente e che se magari gli viene chiesto di prendere una pentola in cucina lei con un pò di sforzo la prende perchè non ama dipendere da nessuno . Ha spiegato che lei col tempo ha imparato a condividere con la sua malattia e che spesso rimprovera la nipote che magari piange perchè il fidanzato l ' ha lasciata , con questo Adele ci vuole far capire che nella vita ci sono problemi molto piu negativi di un semplice fidanzato e quindi bisogna essere forti e non abbattersi al primo ostacolo perchè in se la vita già è caratterizzata da molti problemi anche se è bella da essere vissuta . Un 'altra cosa che mi ha colpito sempre per quanto riguarda il discorso di Adele è stato quando lei ha detto di sentirsi come noi , spiegando con molta accuratezza che i disabili possono innamorarsi come noi e possono essere come noi , questo mi ha colpito molto. Questa è una cosa bellissima perchè queste persone hanno una grande forza interiore sono forti e affrontano la vita in modo molto più positivo di altri e ADELE è proprio un esempio specifico di tutto ciò. Stimo moltissimo questa persona mi ha insegnato il vero senso della vita , mi ha insegnato che non ci si deve abbattare di fronte a nulla , bisogna combattere davvero tanto se si vuole essere felici e non emarginati. Adele ha pochi amici ma buoni che le stanno sempre vicino , infatti lei ci ha detto che è importante avere amici che ti stanno vicino e che ti dicono la verità anche se spesso la verità fa male come ha fatto male a lei . VORREI CONCLUDERE DICENDO GRAZIE ADELE E GRAZIE PROFESSORESSA PERCHE' QUESTO è DAVVERO UN CORSO BELLISSIMO E SIGNIFICATIVO .
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    Messaggio  Gaia Violante Mar Mag 03, 2011 5:31 pm

    La vita che Adele ci ha raccontato,la sua vita, è stata molto toccante,nei suoi occhi si leggeva il dolore, e nelle sue parole tristezza e rabbia.Una rabbia anche verso se stessa, in aula quante volte ha ripetuto :"Io non mi accetto", Adele, parlo a te, non so se leggerai mai questo mio commento, ma tu sei un esempio per tutti noi giovani, sei la forza.La malattia che ti ha privato ad essere al 100% autonoma, ti ha reso speciale per chi ti ha incontrato ... Ascoltavo le parole di Rosaria, a lei stai lasciando tanto, da quando fa volontariato e ti ha incontrato la sua vita è piena, piena d'amore, le hai insegnato e le stai insegnando molto, come hai fatto ieri con noi, con le tue parole ci hai lasciato qualcosa di te!Di questo devi esserne orgogliosa!!...
    Invito ad abbattere quelle barriere culturali che portano alla discriminazione, alla compassione, all’esclusione, è un auspicio per una società integrante nei confronti di tutti, per una società che riconosca il valore–persona di ognuno e l’unita dignità umana che merita e richiede rispetto, indipendentemente dalla patologia che l‘individuo presenta, dalle condizioni in cui si svolge la sua vita, dalle capacità che può esprimere ... Io spero che un giorno non si parlerà più di normale o diverso, perchè Adele non ha nulla di diverso, e io non mi reputo più normale di lei, ma poi che cos’è la normalità? Una parola che nemmeno il vocabolario spiega esaurientemente, qualcosa di astratto, di difficilmente definibile, dura da comprendere.
    Credo sia inutile cercare di spiegare cos’è la normalità, poiché, se si osserva a fondo il suo significato, si capisce che si tratta di una cosa che non esiste, ma che è il frutto del bisogno di sentirsi tutti uguali; lo stesso potrebbe dirsi per l’idea di diversità, essa risponde al bisogno di non considerarsi tutti uguali, di potersi distinguere.Forse essere normali vuol dire alzarsi al mattino con la preoccupazione del lavoro o della scuola , aspettare la domenica per potersi riposare dopo una settimana stressante, o ancora avere due gambe, due braccia, due occhi.Avere determinati requisiti può voler dire essere normali?No, perché la normalità è qualcosa di più di una semplice visione, la normalità è una sensazione, un’impressione, che più cerchi di spiegare e più crea contraddizioni.Nel caso dei disabili si parla di diversità perché essi, a causa di malformazioni o incidenti, sono emarginati dalla società, senza che ne abbiano colpa e la maggior parte di coloro che si considerano “normali” non fa niente per combattere e aiutare a rendere queste persone diversamente abili più indipendenti,e riuscire a far conservare la loro dignità di uomo, di essere umano che lotta per la vita.
    Spero che una società così nn sarà solo utopia, e io spero nel mio piccolo di essere di aiuto per tutti coloro che incontrerò sul mio sentiero.
    Grazie Adele,e un grazie va anche a Rosaria,entrambe siete due persone straordinarie
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    Filomena Cirillo


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    Messaggio  Filomena Cirillo Mar Mag 03, 2011 5:32 pm

    Un sorriso
    non costa nulla e produce molto.
    Arricchisce chi lo riceve
    senza impoverire chi lo dona.
    Non dura che un istante,
    ma nel ricordo può essere eterno.
    Nessuno è così ricco
    da poterne fare a meno
    e nessuno è così povero
    da non meritarlo.
    Creatore di felicità in casa,
    negli affari è sostegno;
    è il segno sensibile dell'amicizia profonda.
    Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
    allo scoraggiamento;
    nella tristezza è consolazione.
    Rinnova il coraggio,
    perché è l'antidoto naturale alle nostre pene.
    E' un bene che non si può comprare,
    né prestare, né rubare,
    poiché ha valore nell'istante in cui esiste.
    E se poi incontrerete
    chi l'aspettato sorriso a voi non dona,
    siate generosi e date il vostro,
    perché nessuno ne ha tanto bisogno
    come chi non sa darlo.
    (autore incerto)


    Mi piaceva condividere con il forum questa poesia che secondo me è molto bella e significativa!
    Smile
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  vera.panico Mar Mag 03, 2011 5:34 pm

    Ieri in aula sono rimasta affascinata dalle parole di ADELE...quando ha iniziato a parlare ho sentito il suo dolore però ho notato dal mio punto di vista che è una donna corraggiosa e non si arrende mai davanti agli ostacoli che incontra ogni giorno come ad esempio ha problemi per uscire a cause della mancanza di barriere architettoniche...mi hanno colpito in particolar modo due farsi che lei ha detto: “Io non mi accetto perché la società non mi accetta” e poi "non fermatevi"...Nella lezione sull'orologio già parlammo degli ostacoli soprattutto di quelli sulle sedie a rotelle ma ieri ne abbiamo avuto la conferma ascoltando la testimonianza da chi tutti i giorni vive questa situazione.Poi ho ascoltato anche Rosaria l'assistente di Adele che oltre ad occuparsi di lei fa anche la volontaria ed è una cosa bellissima ; ascoltandola mi è rimasto inpressa una sua affermazione in cui dice :"Non siamo noi a dare ma sono loro" entrambe sono due persone straordinarie ..... Smile



    Ultima modifica di vera.panico il Mer Mag 04, 2011 7:48 pm - modificato 1 volta.
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  Paola Pignatelli Mar Mag 03, 2011 5:44 pm

    Il racconto di Adele è stato molto commovente perchè ci ha descritto la sua giornata tipo e gli ostacoli che incontra ogni giorno per strada ( mancanza di servizi pubblici: mancanza di scivoli per disabili ,scale adatte per disabili ecc )sono queste le barriere architettoniche che NON le permettono di ESSERE AUTONOMA come lei vorrebbe!!!!!!!!!
    Adele ha trovato la forza di andare avanti e di superare tutte le sue difficoltà con l' aiuto dei suoi cari familiari, amici e nella fede !!!
    Il suo consiglio è quello di non scoraggiarsi MAI nelle situazioni difficili e di avere sempre il coraggio di andare AVANTI!!!!!!!!!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  LuciaDeGregorio88 Mar Mag 03, 2011 5:57 pm

    ho avuto l'onore di poter conoscere Adele grazie alla professoressa e per questo la ringrazio.Adele ,come tante altre persone costrette a convivere con la sedia a rotelle ,si ritrovano ogni giorno mille ostacoli,proprio come immaginavo e provai a capire nel laboratorio dell'orologio.quello che mi ha colpito tantissimo di Adele ,a parte la volta,la forza la testardaggine ,di andare avanti ..è la sua grande umanità.in aula,ha lanciato un appello sul pietismo,che a noi futuri educatori già ci èstato più volte detto ,ma sentirlo da lei è stato...come aver ricevuto una grande bastonata in senso buono però..:-)spesso capita di incontrare disabili per strada,e c'è tantissima voglia di aiutarli ,ma come ha detto una mia collega,si ha tanta paura di una brutta reazione, perchè in quell'aiuto che vorremmo offrire non c'è pietismo ma è un semplice aiuto umanitario ...e si ha paura di una brutta reazione.Mi è capitato in passato di ricevere due volte due reazioni esagerate da due persone anziane nei pulman,per averle chiesto se volevano sedersi...il mio gesto era accompagnato da un sorriso,da gentilezza ma loro si sono offese ed io sinceramente ora tentenno un pò nel rifarlo.è difficile capire l'approccio e vorrei chiedere alla prof proprio questo...C'è un modo ,non so come definirlo in realtà perchè so che non è un modo,ma un qualcosa che faccia capire la bontà dell'azione???
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty ADELE GRAZIE!!!!

    Messaggio  Maddalena Antignano Mar Mag 03, 2011 6:11 pm

    Ieri come ogni volta la prof ci haa sorpreso presentandoci ADELE una sua amica disabile che ogni giono 24h su 24h si trova a dover combattere e affrontare ostacoli che gli impediscono di accettare se stessa e la sua malattia.Mi ha colpito molto e mi ha commosso ma non per pietismo ma perchè pur sapendo di verla su di una carrozzina elettrica io me la immaginavo in piedi forte come un leone capace di affrontare tutto ma sopratutto apprescindere dalla sua posizione di insegnare tanto...IL PERICOLO è IL MIO MESTIERE(sopranome datogli dal padre),mi ha fatto a quanto questa grande donna abbia dovuto e saputo affrontare ogni tipo d'ostacolo senza mai lasciarsi andare...
    Sono state molteplici le parole,frasi che mi hanno colpito e voglio riportarle per poterle ricordare a tutti noi...
    -VOLERE è POTERE NELLA VITA,NON VI FERMATE MAI ALL'OSTACOLO!
    -NO AL PIETISMO,AUMENTA IL DEFICIT,DISAGIO!
    -BISOGNA SEMPRE DIRE LA VERITà ANCHE SE FA MALE.NON SI NEGA UNA VERITà PER PAURA DI PERDERE GLI AMICI..
    -CHIEDERE SCUSA NON SIGNIFICA UMILIARSI!!!
    -MAI DIPENDERE DA QUALCUNO,tutti sono bravi a starci vicino quando stiamo bene ma poi...si dissolvono nel nulla!!!
    -QUANDO NON ACCETTI QUALCOSA NON TI AVVILIRE,AFFRONTALA!
    -LE COSE VANNO FATTE SOLO SE SI SENTONO,INCASO CONTRARIO SI FA SOLO DEL MALE...

    Come abbiamo percepito tutti con ADELE,ogni disabile ha dentro di se un mondo enorme che aspetta solo un dolce varco per poter uscire e per mostrarsi al mondo...RICORDIAMOCI DI RAPPORTARCI AL MONDO ESTERNO CON UN Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy!!!

    "Siate semplici,
    umani voi stessi...
    senza paura di..."
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  IVANA D'ANNA Mar Mag 03, 2011 6:42 pm

    LE PAROLE DI ADELE,UNA SIGNORA DISABILE POLIOMIELITICA MI HANNO STRAPPATO IL CUORE.MI FA MALE PENSARE CHE ADELE è COSTRETTA A TRASCORRERE LE SUE GIORNATE SULLA CARROZZINA ELETTRICA AVENDO SEMPRE BISOGNO DI QUACUNO PER ANDARE DA QUALCHE PARTE.IN CLASSE QUASI MI VENIVA DA PIANGERE.MA NONOSTANTE CIO'ADELE AFFERMAVA CHE LEI RARAMENTE CHIEDE AIUTO,CERCA SEMPRE IN PRIMA PARTE DI CAVARSELA DA SOLA NONOSTANTE LA SUA DISABILITà. FA PARTE DEL SUO CARATTERE.GLI DA FASTIDIO CHIEDERE AIUTO..!OGGI PURTROPPO VIVIAMO ANCORA IN UN AMBIENTE DOVE POCHE PERSONE RIESCONO A DARE AGIO AI DISABILI PER UN INSERIMENTO NELLA SOCIETà E SOPRATTUTTO PER FARLI SENTIRE PERSONE NORMALI.PER STRADA SI INCONTRANO PERSONE CHE QUANDO VEDONO I DISABILI SEMBRANO NON AVERE UN CUORE.(UN VERO SCHIFO).NON RIESCO A CAPIRE PERCHè NON SI PROVA AMORE E RISPETTO VERSO QUESTE PERSONE.APPREZZO TANTISSIMO LA SUA AMICA ROSARIA,UNA PERSONA DA AMMIRARE..UNA PERSONE CHE NONOSTANTE I SUOI IMPEGNI RIESCE A DEDICARE TEMPO AD ADELE ACCOGLIENDOLA SEMPRE CON GRANDE AMORE.LE PAROLE DI ROSARIA LE COMUNICHEREI AL MONDO INTERO "BASTA SOLO UN SORRISO PER FAR GIOIRE QUESTE PERSONE".ROSARIA è UN ESEMPIO PER TUTTI COLORO CHE FANNO PESARE A QUESTE PERSONE LA LORO DISABILITà, ESTRANIANDOLE DALLA SOCIETà!TUTTI SIAMO UGUALI E TUTTI ABBIAMO DIRITTO DI ESSERE RISPETTATI ED AMATI!!!!!!!!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty INCONTRO CON LA DISABILITA'

    Messaggio  ANNA SEQUINO Mar Mag 03, 2011 6:59 pm

    Nel laboratorio di ieri posso dire di aver incontrato la DISABILITA’ nella sua totale complessità.
    Ho capito che discutere di questo tema è molto difficile perché non si può prescindere da quello che la disabilità comporta nella vita delle persone che ne sono afflitte.
    Non si può parlare di disabilità solo facendo riferimento alle teorie disputatesi intorno a questo tema negli anni,ne si può solo discutere delle tecnologie inventate per rimediare alla disabilità nonostante queste siano state e sono ancora tutt’ora di fondamentale importanza per la vita delle persone con disabilità.
    Per studiare la disabilità e le nuove tecnologie è necessario prima di tutto capire in che modo la disabilità è vissuta dalle persone che convivono con essa e in che modo queste persone vivono il loro rapporto con queste tecnologie che nascono per rimediare alla disabilità siano esse invasive,estensive o integrative.
    A tal proposito è stato importante per me l’incontro con Adele che si è svestita di ogni velo e ha raccontato il suo rapporto con la sua disabilità dicendo che inizialmente non si accettava e non accettava neanche la sua carrozzella a tal punto che quando era bambina e i suoi cugini andavano a trovarla la chiudeva e la nascondeva sotto il suo letto.
    Sono tante le frasi che Adele ha detto che mi hanno colpita ma tra tutte quella più significativa per me è stata quella in cui ribadiva con forza che non c’è bisogno di trattare le persone con disabilità con pietismo e compassione perché:noi siamo come voi,ci arrabbiamo,sorridiamo,piangiamo e amiamo come voi!
    E’ difficile riuscire a capire qual è il modo migliore per rivolgersi nei confronti di persone con disabilità perché non sai mai come loro possano reagire ma dalle parole di Adele ho capito che l’unica cosa da fare è essere se stessi,guardare la persona non per quello che non ha o che non può fare ma per quello che è ovvero un essere umano che vuole essere trattato come tale senza sconti ne pregiudizi!
    Inoltre Adele ha testimoniato quello di cui abbiamo già discusso in aula e nel forum ovvero che ancora oggi esistono molte barriere architettoniche che non consentono totale autonomia ma ancora più forte è stata
    la sua posizione nel dire che in realtà la disabilità più profonda è prodotta da noi,dalla società che con il suo comportamento emargina le persone con disabilità mettendole con le spalle al muro e convincendole della loro inutilità!
    L’incontro con Adele è stato per me uno scossone perché mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire quanto io sia fortunata perché non ho dovuto lottare per stare al mondo e allo stesso tempo mi ha fatto capire quanto sia stata “stupida”perché ho creato da sola la mia disabilità visto che non mi accettavo e non accettavo il mio corpo!
    Adele è la dimostrazione del fatto che esiste una possibilità per ognuno di noi di farcela nella vita e di vivere la vita in modi diversi,ma prima di tutto bisogna accettarsi per quello che si è e per quello che si ha senza focalizzarsi sulle proprie mancanze ma cercando di trovare in noi stessi quella forza d’animo che ci permette di affrontare ogni difficoltà senza mai abbassare la testa ma vivendo in maniera degna!
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    15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio) - Pagina 5 Empty Re: 15. lab. 2 maggio - Barriere architettoniche: resoconto di ADELE (chiude 13 maggio)

    Messaggio  elvira pilozzi Mar Mag 03, 2011 7:32 pm

    Ieri in aula grazie alla prof Briganti abbiamo avuto l'opportunità di incontrare ADELE, una persona disabile che ci ha parlato delle difficoltà che incontra quotidianamente, a partire dal parco in cui abita dove motorini, macchine sostano impedendo il suo passaggio. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, dopo una serie di denuncie è riuscita a prendere il pulman, ed è stato evidente nel suo racconto la sofferenza che ha dovuto subire. Adele non ama dipendere da nessuno, infatti ha una carrozzina elettrica che le permette di muoversi autonomamente e nella sua abitazione è riuscita a crearsi tutti gli spazi per vivere in modo adeguato.Adele ha trovato la forza per affrontare la vita nelle fede,nella famiglia e grazie al suo carattere forte è riuscita a superare i suoi limiti fisici. Tali affermazioni mi hanno fatto provare un'emozione indescrivibile, premetto che sono particolarmente emotiva per cui le parole di Adele mi ha sensibilizzato ancora di piu riguardo queste problematiche. Da questo incontro ho imparato tanto ma soprattutto ho capito che per aiutare persone disabili bisogna assumere un comportamento disinvolto, senza provare pietà ed essere semplicemente noi stessi senza alcuna paura. Significativo ho ritenuto l'intervento di Rosaria che dedica la sua vita al volontariato, la sua testimonianza mi ha fatto cogliere l'importanza che puo avere un banale gesto ed anche comprendere la sofferenza di chi si trova in condizioni peggiori delle nostre. ADELE HA DIMOSTRATO CHE LA DISABILITà NON è UN FINE MA PUO DIVENTARE UN INIZIO, SE LO SI VUOLE.
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    Messaggio  dianascione Mar Mag 03, 2011 7:43 pm

    Avrei voluto che mia madre avesse conosciuto Adele.
    Mia madre è morta un anno fa,aveva un cancro al seno,e forse una persona come Adele l'avrebbe spinta a combattere molto di più.Forse avrebbe aiutato tutti noi...a capire,a comprendere il senso...

    La sua forza è ammirevole.
    I suoi occhi raccontano ciò che la distrugge,e sorridono allo stesso tempo.
    Perchè lei non "accetta",ma ci convive e lo fa davvero con una marcia in più.
    E' stato stupendo.
    Anche solo ascoltare quello che raccontava.
    Il suo modo di affrontare le barriere architettoniche ogni giorno...Gli ostacoli che cerca di superare...
    Il suo volere a tutti i costi essere indipendente.Perchè lei NON VUOLE ESSERE DIVERSA.
    Lei vuole essere una persona.Nient'altro.
    Mia madre quando ha avuto problemi respiratori,anche se doveva salire un gradino ogni 15 minuti,non ha mai voluto che qualcuno la portasse in braccio.
    Lei voleva farcela da sola.
    Lei voleva essere una persona,non una persona con il cancro.
    Ed è strano ma a volte non sono riuscita a capirlo.
    Mi chiedevo il perchè del suo non chiedere aiuto...
    Adele è stata fantastica.
    Perchè tutto quello che ha detto mi ha fatto riflettere.
    Mi ha commosso.
    Mi ha sconvolto.
    Mi ha rattristato e fatto gioire allo stesso tempo.
    I suoi occhi mi si sono I-C-O-L-L-A-T-I nell'anima.
    E hanno guarito piccole ferite.
    E non posso che dire... grazie.
    talyèdirmilli
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    Messaggio  talyèdirmilli Mar Mag 03, 2011 7:57 pm

    LA TESTIMONIANZA DI ADELE MI HA EMOZIONATA DAVVERO TANTO.ADELE E' UNA PERSONA DISABILE ED HA LA POLIOMIELITE UNA MALATTIA CHE COLPISCE I NEURONI DEL MIDOLLO SPINALE ED E' COSTRETTA A STARE SU UNA CARROZZINA ELETTRICA.CI HA RACCONTATO LE DIFFICOLTA' CHE INCONTRA OGNI GIORNO A CAUSA DI NUMEROSE BARRIERE ARCHITETTONICHE.ADELE E' UNA DONNA CHE NON SI SENTE INTEGRATA NELLA SOCIETA',UNA SOCIETA' CHE TENDE SEMPRE AD EMARGINARE I DIVERSAMENTE ABILI, MA NONOSTANTE CIO' E' UNA PERSONA CON TANTA FORZA E TANTA VOGLIA DI FARE.CIO' CHE MI HA COLPITO E' CHE NONOSTANTE LA SUA SITUAZIONE VUOLE ESSERE INDIPENDENTE E NON AMA CHIEDERE. E' SICURAMENTE DA AMMIRARE LA GRINTA E IL CORAGGIO CHE HA E DI COME NON BISOGNA ARRENDERSI AI PRIMI OSTACOLI CHE SI INCONTARNO NEL CORSO DELLA VITA,ANZI BISOGNA ANDARE AVANTI E LOTTARE PERCHE' COME HA AFFERMATO ADELE "VOLERE E' POTERE".
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    Messaggio  orsola maria ferraro Mar Mag 03, 2011 8:05 pm

    Anche ieri 02.05.2011 è stata per me una lezione emozionante e ringrazio ancora una volta la prof Brigante perchè ogni sua lezione mi trasmette emozioni indescrivibili.
    Ma ieri ho percepito una forte sensibilità nell'ascoltare le bellissime parole di Adele.Le sue parole mi sono arrivate dritte al cuore,ho ammirato la sua grande voglia di non arrendersi,sono stati belli i suoi consigli soprattutto quando ci ha detto di non lamentarci del poco,perchè la cosa bella che noi abbiamo è l'indipendenza,mentre lei deve dipendere,noi siamo liberi di decidere quando andare a fare shopping,di andare in un bar con amici,anche se lei ,lo può fare impiega molto più tempo rispetto a noi,perchè è costretta a dover superare tutte quelle barriere architettoniche che le impediscono spostamenti.
    Anche il contributo di Rosaria,amica di Adele è stato bellissimo,soprattutto quando ci ha raccontato che ha conosciuto Adele a Lourdes e da quel momento sono trascorsi undici anni e la loro amicizia non si è mai più persa.
    Mi ritornano in mente le sue parole quando ci ha detto"UN PICCOLO GESTO VALE TANTO,VI FA CAPIRE DI CIò CHE SIETE,GUARDARE LA SOFFERENZA DI CHI STA PEGGIO DI VOI,VI FA CAPIRE DI QUANDO SIETE FORTUNATI....."Non siamo noi a dare,ma sono loro a dare....queste perole racchiudono ciò che ancora oggi molte persona non hanno ancora capito che bisogna affrontare,superare,qualsiasi tipo di problema che durante il nostro percorso esistenziale incontriamo con elasticità si perchè è proprio vero,spesso ci lamentiamo per il poco,come ci ha affermato Adele ci lamentiamo per un colore dei capelli,nell'essere liscia o riccia,ma se ci giriamo per un attimo ci rendiamo conto di quandi gravi problemi ci sono.
    E'stata fondamentale questa lezione,perchè noi affrontammo la questione delle barriere architettoniche il 10.03.2011 e la prof ci fece svolgere un compito molto riflessivo che veniva denominato L'OROLOGIO,qui dovevamo descrivere una nostra giornata e di metterla a confronto con quella di un disabile,anche sè in quella lezione ho potuto sottovalutare alcuni aspetti,ieri grazie ad Adele,ho potuto percepire dal vivo come possa essere difficile per un disabile affrontare una sua giornata.
    Adele ci ha svelato che la sua forza le è data da quattro fattori:CARATTERE-FEDE-FAMIGLIA-AMICI.Il carattere è la prima cosa,lei è testarda ci prova e non si abbatte ,il papà diceva:"IL PERICOLO E'IL SUO MESTIERE."
    Gli amici per Adele,sono fondamentali ma come dice un vecchio detto "POCHI MA BUONI"!Ci dice ancora Adele non si nega una verità,dopo passa il rancore,il dolore.
    Nella vita bisogna perdonare,chiedere scusa non è una umiliazione.
    Le cose vanno fatte,se si sentono.Concludo questo mio commento,ringraziando infinitamente Adele,per il suo essere forte e per quel poco che si è fatta conoscere posso dirle che è una donna straordinaria,è nel suo essere semplice,che si racchiude la sua grandezza,ma soprattutto quella forza straordinaria che la rende bella....
    Siate semplici,umani,voi stessi senza paura di............

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    Messaggio  Caterina Panico Mar Mag 03, 2011 8:13 pm

    Oggi abbiamo avuto la possibilità di ascoltare dal vivo la testimonianza di Adele, una donna costretta a stare su una carrozzina elettrica a causa di una malattia che colpisce i muscoli.
    L’opportunità che la professoressa ci ha dato è stata molto interessante…. Adele ha descritto una sua giornata tipo, proprio come abbiamo fatto noi non molto tempo fa. Ovviamente la differenza tra i due laboratori c’è stata; in quanto mentre nello scorso laboratorio noi dovevamo immaginare cosa poteva o meno succedere e quindi le problematiche che potevano riscontrare, ora abbiamo avuto la prova concreta di quanto detto in passato.
    Adele ha più volte parlato di INDIPENDENZA, quella che tutti noi abbiamo, pretendiamo e che a volte diamo per scontato ma che per altri invece è di massima importanza. L’essere indipendenti porta a sentirsi non diversi dagli altri, magari a non soffrire per questa situazione che purtroppo stanno vivendo. Infatti Adele deve farsi aiutare da Rosaria, ormai sua amica da 11 anni.
    Mi è piaciuto molto quando Adele ha parlato della sua TESTARDAGGINE che l’ha portata a non arrendersi mai nonostante le mille difficoltà che giorno dopo giorno si trova a dover affrontare. Difficoltà che però riguarda quello che per noi potrebbe essere banale come scendere da casa, andare ad un bar per un semplice caffè… ed ancora i marciapiedi, gli autobus e quant’altro non sempre predisposti per determinate situazioni.
    Un altro tema affrontato da Adele è il PIETISMO. Anche di questo in più occasioni ne abbiamo parlato. Purtroppo non mi vergogno di dire che in passato spesso ho guardato persone disabili con dispiacere pensando “poverini, chissà come fanno” ma questo è un MIO limite. Devo imparare ad essere disinvolta in quanto se non lo fossi non farei altro che farli sentire a disagio.
    E per questa mia attuale consapevolezza devo dire GRAZIE ad Adele, alla professoressa e a questo corso….

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